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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
La prima vacanza trasgressiva - Introduzione
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<blockquote data-quote="selpot" data-source="post: 17051654" data-attributes="member: 283814"><p>"Ti vedo sconvolto, o sbaglio!? Dimmi la verità, ti ho spiazzato... questa non te l'aspettavi proprio". Diana indicò la sua fica con l'indice della mano. Risposi con spensieratezza ed ironia che avrebbe potuto spiazzarmi tutte le volte che avesse desiderato, se il risultato equivaleva ad uno spudorato bagno di folla in topless e perizoma o ad un nudo integrale"</p><p></p><p>"Pensa che non l'avevo minimamente programmato, giuro: è stato un momento di pura improvvisazione"</p><p></p><p>"Beh, se ci pensi bene i più grandi attori sono capaci di improvvisare e costruiscono una lunga e sfavillante carriera anche grazie a queste doti rarissime"</p><p></p><p>"La mia carriera non sarà così lunga, vedrai: mica posso mettermi con le tette di fuori fino a 80 anni!! Anzi, diciamola tutta: probabilmente quella di oggi pomeriggio sarà la mia ultima scena, parliamoci chiaro!"</p><p></p><p>Il pranzo che iniziammo dopo il servizio al tavolo del barista fu molto particolare e piacevole, ricco di argomenti stuzzicanti e di curiosità: "Oggi i pescatori erano solo in tre, pochi ma buoni: Valerio, Andrea e suo figlio...ma cosa vuoi che abbia fatto!? Li ho salutati, mi hanno offerto un lembo di asciugamano, mi sono sdraiata un po' perché ero sfinita, abbiamo chiacchierato, poi ho fatto un bagno con i ragazzi per rinfrescarmi prima di riprendere la via del ritorno, tutto qua... perché: cos'altro ti immaginavi?"</p><p></p><p>Replicai che in mia assenza un approccio dei tre pescatori, più deciso, concreto ed esplicito, sarebbe stato comprensibile e giustificato: "Si, qualcosina, ma niente di eclatante o di scandaloso... Valerio oggi era molto più sfacciato a dire il vero, sinceramente a lui avrei concesso volentieri una tastata alle tette in acqua: in fondo non mi dispiacerebbe affatto essere toccata da ragazzi più giovani di me: vorrei capire cosa si prova, analizzare le espressioni dei loro volti mentre palpano, mi stuzzica l'idea di provocare una qualche forma di iniziazione, di sverginare tra virgolette i loro occhi e le loro mani... invece lui pensava a fare i tuffi con il figlio di Andrea, figurati... Stamattina speravo di incontrarli di nuovo, non so spiegarti perché, e quando li ho visti da lontano ho proseguito la passeggiata con molta eccitazione... Ops, scusami, oggi parlo troppo a ruota libera, non vorrei che ti infastidisse questo linguaggio: tu pretendi sempre di sapere, di capire ed io, se inizio a risponderti, non mi freno e pronuncio anche espressioni forti".</p><p></p><p>Ammisi candidamente di non provare alcun fastidio, bensì un profondo arrapamento e che con me avrebbe sempre spalancato una porta già aperta nel confidarmi i suoi desideri e le sue fantasie. "Le tette, in realtà, le ha sfiorate l'altro, Davide: all'improvviso mi ha stretto alla vita per scherzo da dietro le spalle, ma teneva le mani troppo alte, quindi finivano puntualmente sotto i capezzoli: niente male anche lui, spesso poggiava pure il suo pacco sul mio sedere mentre cercavo di liberarmi, si sentiva che era messo davvero bene" ammise con un sorriso compiaciuto, prima di riprendere il discorso. "Però ti dico una cosa: non illuderti, non ho nessuna intenzione di comportarmi così ogni volta che si va al mare o in vacanza; questa settimana è stata un caso, un esperimento, anche un rimedio per non farti scappare, sinceramente: capisco la frustrazione che puoi provare a stare insieme ad un'eterna addolorata insicura e ho voluto regalarti qualche gioia di quelle che ti piacciono, tutto qui, ma non succederà di nuovo. Dai, mettiti in testa che non è possibile: non solo ho tanti limiti estetici, ho anche una normalità e un equilibrio che voglio conservare e che non sono compatibili con il genere di fantasie che gradisci tu e che invece sono quasi estreme per me e soprattutto per il mio corpo ridicolo".</p><p></p><p>La supplicai solo di rispondermi se le sue esibizioni così imprevedibili le fossero piaciute: "Si, mi è piaciuto quasi tutto, ma non so se lo rifarei, è questo l'aspetto che devi considerare: nella vita raramente possiamo fare ciò che ci piace, perché quello che piace a noi può non piacere ad altri, può far soffrire o può far male... dobbiamo ammettere che siamo stati molto fortunati ad imbatterci sempre in persone giuste e adatte per praticare determinate trasgressioni: se i pescatori avessero avuto tutti 50/60/70 anni, ad esempio, col cavolo che ti avrei raggiunta in topless fino alla loro postazione, potevi anche tornartene a casa per quanto mi riguarda. Se il bagnino di oggi fosse stato il solito consumato lupo di mare mi sarei rivestita immediatamente; se i ragazzi di Napoli non fossero stati RA-GAZ-ZI, stessa cosa: non mi sarei mai girata con le tette al vento".</p><p></p><p>Evidenziai l'enorme gradimento riscosso, che contrastava totalmente con tutte le sue forme di autocommiserazione e con il suo senso di inferiorità. Lei non mi permise di terminare il ragionamento ed irruppe: "Mi sono mostrata solo a dei grandi adulatori, oppure a persone gentili ed educate: mi avrebbe aiutato anche qualcuno che mi consigliasse vivamente di coprirmi, apostrofandomi di non potermi permettere un fisico da topless o da perizoma". Ribattei che, al contrario, avevamo conosciuto persone molto schiette e veraci, poco inclini alla diplomazia e che pertanto non avrebbero avuto scrupoli né timori nell'esprimere le loro autentiche opinioni... evidentemente avevano apprezzato sul serio. "Spero che oggi pomeriggio qualcuno ti faccia tornare sulla Terra", mi augurò quasi rimproverandomi.</p><p></p><p>"Significa che ti spoglierai di nuovo?"</p><p></p><p>"Certo che mi spoglio, sarei una matta a farmi tornare i segni dell'abbronzatura nelle ultime due ore di vacanza, non ci penso nemmeno"</p><p></p><p>"Wow, mi piace questa risposta... quindi ti spoglierai anche se per assurdo troveremo lo stabilimento strapieno?"</p><p></p><p>"Spogliarmi non completamente, è sottinteso... Si si, nessun problema, parliamo al massimo di due ore, guardassero e giudicassero quanto vogliono ormai, tanto da stasera non avrò più nulla da spartire con queste persone: per quanto mi riguarda possiamo anche buttarci tra la folla, se vuoi... ma metti in preventivo che qualcuno potrebbe inveire e gridare allo scandalo e così ti renderai conto che spogliarsi non è così semplice, gratificante ed apprezzato da tutti come credi tu: la magica e seducente atmosfera che abbiamo creato in una settimana potrebbe evaporare ferocemente in 10 secondi".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="selpot, post: 17051654, member: 283814"] "Ti vedo sconvolto, o sbaglio!? Dimmi la verità, ti ho spiazzato... questa non te l'aspettavi proprio". Diana indicò la sua fica con l'indice della mano. Risposi con spensieratezza ed ironia che avrebbe potuto spiazzarmi tutte le volte che avesse desiderato, se il risultato equivaleva ad uno spudorato bagno di folla in topless e perizoma o ad un nudo integrale" "Pensa che non l'avevo minimamente programmato, giuro: è stato un momento di pura improvvisazione" "Beh, se ci pensi bene i più grandi attori sono capaci di improvvisare e costruiscono una lunga e sfavillante carriera anche grazie a queste doti rarissime" "La mia carriera non sarà così lunga, vedrai: mica posso mettermi con le tette di fuori fino a 80 anni!! Anzi, diciamola tutta: probabilmente quella di oggi pomeriggio sarà la mia ultima scena, parliamoci chiaro!" Il pranzo che iniziammo dopo il servizio al tavolo del barista fu molto particolare e piacevole, ricco di argomenti stuzzicanti e di curiosità: "Oggi i pescatori erano solo in tre, pochi ma buoni: Valerio, Andrea e suo figlio...ma cosa vuoi che abbia fatto!? Li ho salutati, mi hanno offerto un lembo di asciugamano, mi sono sdraiata un po' perché ero sfinita, abbiamo chiacchierato, poi ho fatto un bagno con i ragazzi per rinfrescarmi prima di riprendere la via del ritorno, tutto qua... perché: cos'altro ti immaginavi?" Replicai che in mia assenza un approccio dei tre pescatori, più deciso, concreto ed esplicito, sarebbe stato comprensibile e giustificato: "Si, qualcosina, ma niente di eclatante o di scandaloso... Valerio oggi era molto più sfacciato a dire il vero, sinceramente a lui avrei concesso volentieri una tastata alle tette in acqua: in fondo non mi dispiacerebbe affatto essere toccata da ragazzi più giovani di me: vorrei capire cosa si prova, analizzare le espressioni dei loro volti mentre palpano, mi stuzzica l'idea di provocare una qualche forma di iniziazione, di sverginare tra virgolette i loro occhi e le loro mani... invece lui pensava a fare i tuffi con il figlio di Andrea, figurati... Stamattina speravo di incontrarli di nuovo, non so spiegarti perché, e quando li ho visti da lontano ho proseguito la passeggiata con molta eccitazione... Ops, scusami, oggi parlo troppo a ruota libera, non vorrei che ti infastidisse questo linguaggio: tu pretendi sempre di sapere, di capire ed io, se inizio a risponderti, non mi freno e pronuncio anche espressioni forti". Ammisi candidamente di non provare alcun fastidio, bensì un profondo arrapamento e che con me avrebbe sempre spalancato una porta già aperta nel confidarmi i suoi desideri e le sue fantasie. "Le tette, in realtà, le ha sfiorate l'altro, Davide: all'improvviso mi ha stretto alla vita per scherzo da dietro le spalle, ma teneva le mani troppo alte, quindi finivano puntualmente sotto i capezzoli: niente male anche lui, spesso poggiava pure il suo pacco sul mio sedere mentre cercavo di liberarmi, si sentiva che era messo davvero bene" ammise con un sorriso compiaciuto, prima di riprendere il discorso. "Però ti dico una cosa: non illuderti, non ho nessuna intenzione di comportarmi così ogni volta che si va al mare o in vacanza; questa settimana è stata un caso, un esperimento, anche un rimedio per non farti scappare, sinceramente: capisco la frustrazione che puoi provare a stare insieme ad un'eterna addolorata insicura e ho voluto regalarti qualche gioia di quelle che ti piacciono, tutto qui, ma non succederà di nuovo. Dai, mettiti in testa che non è possibile: non solo ho tanti limiti estetici, ho anche una normalità e un equilibrio che voglio conservare e che non sono compatibili con il genere di fantasie che gradisci tu e che invece sono quasi estreme per me e soprattutto per il mio corpo ridicolo". La supplicai solo di rispondermi se le sue esibizioni così imprevedibili le fossero piaciute: "Si, mi è piaciuto quasi tutto, ma non so se lo rifarei, è questo l'aspetto che devi considerare: nella vita raramente possiamo fare ciò che ci piace, perché quello che piace a noi può non piacere ad altri, può far soffrire o può far male... dobbiamo ammettere che siamo stati molto fortunati ad imbatterci sempre in persone giuste e adatte per praticare determinate trasgressioni: se i pescatori avessero avuto tutti 50/60/70 anni, ad esempio, col cavolo che ti avrei raggiunta in topless fino alla loro postazione, potevi anche tornartene a casa per quanto mi riguarda. Se il bagnino di oggi fosse stato il solito consumato lupo di mare mi sarei rivestita immediatamente; se i ragazzi di Napoli non fossero stati RA-GAZ-ZI, stessa cosa: non mi sarei mai girata con le tette al vento". Evidenziai l'enorme gradimento riscosso, che contrastava totalmente con tutte le sue forme di autocommiserazione e con il suo senso di inferiorità. Lei non mi permise di terminare il ragionamento ed irruppe: "Mi sono mostrata solo a dei grandi adulatori, oppure a persone gentili ed educate: mi avrebbe aiutato anche qualcuno che mi consigliasse vivamente di coprirmi, apostrofandomi di non potermi permettere un fisico da topless o da perizoma". Ribattei che, al contrario, avevamo conosciuto persone molto schiette e veraci, poco inclini alla diplomazia e che pertanto non avrebbero avuto scrupoli né timori nell'esprimere le loro autentiche opinioni... evidentemente avevano apprezzato sul serio. "Spero che oggi pomeriggio qualcuno ti faccia tornare sulla Terra", mi augurò quasi rimproverandomi. "Significa che ti spoglierai di nuovo?" "Certo che mi spoglio, sarei una matta a farmi tornare i segni dell'abbronzatura nelle ultime due ore di vacanza, non ci penso nemmeno" "Wow, mi piace questa risposta... quindi ti spoglierai anche se per assurdo troveremo lo stabilimento strapieno?" "Spogliarmi non completamente, è sottinteso... Si si, nessun problema, parliamo al massimo di due ore, guardassero e giudicassero quanto vogliono ormai, tanto da stasera non avrò più nulla da spartire con queste persone: per quanto mi riguarda possiamo anche buttarci tra la folla, se vuoi... ma metti in preventivo che qualcuno potrebbe inveire e gridare allo scandalo e così ti renderai conto che spogliarsi non è così semplice, gratificante ed apprezzato da tutti come credi tu: la magica e seducente atmosfera che abbiamo creato in una settimana potrebbe evaporare ferocemente in 10 secondi". [/QUOTE]
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