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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
La vita parallela di mia madre
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<blockquote data-quote="Merkur" data-source="post: 16866543" data-attributes="member: 236234"><p>Ribadisco che tutto ciò è solo frutto della mia creatività ed immaginazione,ma spero possano eccitarvi.</p><p></p><p>La vita parallela di mia madre : </p><p></p><p><strong>Capitolo 6 "Christmas Party"</strong></p><p></p><p></p><p>Mattina di Giovedì 22 Dicembre 1994. Mia madre era in giro per fare gli ultimi acquisti in vista del cenone della viglia e del pranzo di Natale. </p><p>Sembrava non far caso alle vetrine dei negozi addobbati, alla gente che affollava le strade. Mia madre, non riusciva a smettere di pensare a tutti</p><p>quei magnifici cazzi, che aveva succhiato e da cui si era fatta scopare. Le bastava soltanto ricordare, anche solo per brevi istanti, le volte in cui fu</p><p>presa e chiavata da quegli estranei, per eccitarsi. Così, in quel formicolare di persone, lei sembrava un corpo estraneo. Del tutto alienata dalla frenesia</p><p>di quei giorni festivi. A lei, importava solo ed esclusivamente, un'altra occasione di farsi possedere...</p><p>Giunse quindi all'incrocio tra Via Rossi e Corso Nazionale, ma prima di attraversarlo, mia madre si accorse di trovarsi proprio dinanzi al bar Champagne...</p><p>Non un bar qualsiasi. Quello era il luogo dove tutto ebbe inizio. La sola vista dell'insegna del locale, suscitò in mia madre l'irresistibile voglia di entrare</p><p>in quel posto. Era quasi mezzogiorno. Aveva detto a mio padre che sarebbe tornata per quell'ora. Ma, nonostante ciò, era così grande il desiderio di </p><p>introdursi in quel bar, che le fu impossibile desistere. Così, speranzosa, mia madre rimise piede lì, dove era cominciata la sua nuova lussuriosa esistenza.</p><p>Come un vampiro è assetato di sangue, lei era bramosa di cazzo e sborra...</p><p>Una volta dentro, si avviò verso la saletta sul retro. Ma dopo pochi passi, fu richiamata da uno dei baristi...</p><p></p><p>- Barista : "Mi scusi signora...Posso aiutarla?"</p><p>- Mamma : "Ah...veramente io starei cercando...Don Alberto..."</p><p>- Barista : "Perchè lo sta cercando?"</p><p>- Mamma : "Ecco...io dovrei...dovrei parlargli..." </p><p>- Barista : "Don Alberto, adesso è occupato! Ripassi più tardi..."</p><p></p><p>il dialogo tra il barista e mia madre, fu interrotto da Don Alberto, che, riconosciuta la voce di mia madre, aveva sollevato la tendina che separava la sala principale del locale dalle stanze sul retro.</p><p></p><p>- Don Alberto : "Riposati pure, Mario! La signora è mia ospite!"</p><p>- Barista : "Come desiderate, Don Alberto!"</p><p>- Don Alberto : "Prego, venga pure signora..." </p><p></p><p>Mia madre, non se lo fece ripetere una seconda volta e, con passo spedito, si recò verso di lui. Don Alberto però, non la condusse nello stanzino dove fu consumato</p><p>il loro primo rapporto, bensi, in un'altra saletta sul retro. Lì, c'era un divanetto e un tavolino con un paio di sedie.</p><p>Giunti nella stanza, Don Alberto, chiuse la porta e poi, con aria seccata, si rivolse a mia madre :</p><p></p><p>- Don Alberto : "Che sei venuta a fare?! Non devi venire quì, senza che sia io o qualcuno dei miei a dirti di farlo!"</p><p>- Mamma : "Scusami, ma...ma io..."</p><p>- Don Alberto : "Ma,cosa?! Non dirmi che quel coglione di tuo marito, mi ha di nuovo graffiato la macchina?!"</p><p>- Mamma : "No, lui non c'entra..."</p><p>- Don Alberto : "Allora? Perchè cazzo sei qui?!"</p><p></p><p>Il tono severo di Don Alberto, suscitò in mia madre un lieve tremolio. Non era paura. Infatti, l'aria minacciosa del criminale, iniziò ad eccitarla notevolmente.</p><p>Proprio per questo, dopo aver appoggiato sul tavolino le buste della spasa, mia madre cominciò a spogliarsi. Prima il soprabito, poi sollevò la gonna e si sfilò le mutandine.</p><p>Mentre lo faceva, fissava Don Alberto con uno sguardo provocante, passandosi anche la lingua tra le labbra...</p><p></p><p>- Don Alberto : "Adesso ho capito! Sei venuta da me perchè non potevi più fare a meno del mio cazzo! Non è vero?!"</p><p></p><p>Mia madre rispose avvicinandosi lentamente. Appena fu a portata, Don Alberto l'afferrò e iniziò a palpeggiarle il culo...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922108[/ATTACH]</p><p></p><p>- Don Alberto : "Sai, fino a pochi secondi fa, avevo ancora qualche dubbio...Ma adesso sono completamente sicuro che tu sia davvero una grande troia!!"</p><p></p><p>Cominciò quindi a leccare la fica di mia madre, che fu come sbalzata in un nirvana di assoluto piacere...</p><p></p><p>- Don Alberto : "Mmm...sei tutta bagnata! Cazzo, non posso pensare che quell'idiota, possa toccarti! Quella checcha di tuo marito non merita una fica del genere!"</p><p>- Mamma : "No, non pensare a lui! Continua...continua a leccarmela...mmmm...si!" </p><p>- Don Alberto : "Dimmelo! Dimmi che quel porco non ti merita!"</p><p>- Mamma : "D...dai continua ti prego!Mmmm..."</p><p>- Don ALberto : "Avanti, dillo! Dimmi che sei solo mia! Dimmi che ti fa schifo quando lui ti tocca! Dillo!"</p><p>- Mamma : "Mmmm...S..si! Si, mi fa schifo....Mmmm!"</p><p>- Don ALberto : "Si! Mi piace quando lo dici! Se la mia puttana,Rosa!"</p><p>- Mamma : "Sono tua...sono tua! Continua, non fermarti!Continua a leccarmela! Mmmm...si!"</p><p>- Don Alberto : "Non hai idea di quanto mi piacerebbe scoparti adesso...Ma non ho tempo!"</p><p>- Mamma : "Cosa!? Perchè?!"</p><p>- Don Alberto : "Di là c'è gente!Ho da fare..."</p><p>- Mamma : "Aspetta...possiamo sempre divertirci un pò..."</p><p>- Don Alberto : "Ahahah...Sei proprio una gran troia! Allora, succhiamelo! Succhiami il cazzo che tanto desideri!"</p><p></p><p>E così, senza tentennamenti, mia madre iniziò a succhiare il pisello di Don Alberto. Sempre con maggior decisione. Sempre con più gusto...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922109[/ATTACH]</p><p></p><p>- Don Alberto : "Accidenti,Rosa! Hai fatto progressi! Sei migliorata molto dalla nostra prima volta! Oh cazzo,si! Sai una cosa? </p><p> Ora che ci penso, forse possiamo rendere questo incontro, ancora più fruttuoso! </p><p> Pochi giorni fa, sono usciti da galera un paio dei nostri. Bravi ragazzi. Hanno tenuto la bocca chiusa per tutto il tempo che</p><p> sono stati dentro...Ho intenzione di premiarli! Si, voglio fargli un bel regalo di Natale! Che ne dici? Vuoi aiutarmi?!Ahahaha"</p><p></p><p>e mia madre, succhiò con ancora maggior enfasi il cazzo del criminale...</p><p></p><p>- Don Alberto : "Dannazione! Lo prendo come un si! Ahahaha...Così, continua! Sei fantastica Rosa! Brava....aahh...Ora vengo! </p><p> Adesso ti do la crema che tanto ami! Ahh...vengo,vengo! Puttana!!AAAHHH!!"</p><p></p><p>L'uomo esplose una poderosa eruzione di sperma, che gettito dopo gettito, allagò totalmente la bocca di mia madre....</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922116[/ATTACH]</p><p></p><p>- Don Alberto : "Aspetta! Non inghiottire ancora! Apri la bocca e fammi vedere come giochi con la mia sborra! </p><p> Così,brava! Ripassatela sulla lingua! Assaporala tutta!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922119[/ATTACH]</p><p></p><p>- Don Alberto : "Brava,così! Voglio che la tua bocca sia intrisa del mio sperma! </p><p> Voglio, che quando torni a casa, tu dia un bel bacio a quell'idiota di tuo marito...Fagli assaporare tutto il gusto della mia sborra!Ahahaha...Ingoiala adesso! Forza! Guardami mentre la manda tutta giù!"</p><p></p><p>e mia madre, deglutì il generoso carico di sperma, in un paio di volte...</p><p></p><p>- Don Alberto : "Fantastico! Bene, ritornando al discorso di prima...tieniti libera per domani sera.</p><p> Organizzerò una bella festicciola di bentornato per i ragazzi. Un bel Christmas Party! Come dicono i giovani di oggi...Ahahaha! Come al solito, ti farò chiamare da qualcuno che ti dirà cosa devi fare! Ora rivestiti e vattene!"</p><p></p><p></p><p>L'idea di ritrovarsi nuovamente al cospetto di altri cazzi, inebriava la sua mente e non solo...Ancor più eccitata di prima, mia madre rientrò a casa e, appena vide mio padre, gli si avvicinò e gli diede un'appassionato bacio. Sperava quasi che lui, potesse avvertire il sapore dello sperma di Don Alberto. Le sue intenzioni perverse però, furono disilluse.</p><p>Infatti, mio padre, non si accorse di nulla. Dopo il bacio, si limitò a darle solo una carezza, senza fare altro.</p><p>Ma questo, non le importava più di tanto. Ora, mia madre, si focalizzava solo su ciò che l'attendeva la sera successiva.</p><p>Iniziò quindi ad escogitare un piano per rendersi libera per quell'importantissimo evento. Una solida e credibile scusa, che potesse darle la possibilità di realizzare il suo lussurioso incontro.</p><p>Realizzò quasi subito lo stratagemma. </p><p>Ogni anno, in occasione delle festività natalizie, l'azienda per cui mia madre lavora, organizzava una cena di beneficenza, alla quale, i vari impiegati sono invitati. Essi,possono parteciparvi, sia da soli che con le rispettive famiglie. L'anno precedente, mia madre decise di non andarci, perchè io avevo soltanto pochi mesi.</p><p>Combinazione volle, che quest'anno, la cena, si sarebbe tenuta proprio Venerdì 23. Decise così di parlarne a pranzo con mio padre e mia sorella. Dai due ottenne delle risposte non particolarmente entusiaste. Mia sorella aveva già organizzato la serata con i suoi amici. </p><p>A mio padre invece, l'idea della classica tombolata, non lo eccitava più di tanto, ma disse a mia madre, che se le ci teneva ad andarci, l'avrebbe comunque accompagnata. Magari avrebbero chiesto alla sig.ra Maria, di fare uno straordinario badando a me anche quella sera. </p><p>Mia madre, disse a mio padre di non preoccuparsi.</p><p>Non era il caso di scomodare la sig.ra Maria. Visto che l'idea non lo stuzzicava particolarmente, sarebbe rimasto lui con me a casa.</p><p>Tutto quindi quadrava perfettamente nelle intenzioni di mia madre. Il suo piano, si sarebbe concretizzato. Adesso, doveva solo attendere la telefonata in cui, avrebbe ricevuto come al solito, tutte le istruzioni del caso.</p><p>Telefonata, che arrivò il pomeriggio stesso. Alle 17.20, squillò il telefono e, come di consueto, mia madre si fiondò a rispondere...</p><p></p><p>- Mamma : "Pronto?"</p><p>- Genny : "Ciao,tesoro! Ti sono mancato,lo so...Ahahahah! </p><p>- Mamma : "Ciao Alba! (Alba era un'altra sua collega di lavoro)</p><p>- Genny : "Mmm...altro giro...altra troia! Questa volta Alba! Prima o poi me le dovrai presentare tutte le tue amichette...</p><p> Scommetto che ci sanno fare quanto te! Vero?!Ahahaha...!"</p><p>- Mamma : "Si, ci sarò anche io alla serata di beneficenza di domani. Che coincidenza! Ti avrei telefonata tra poco per dirtelo."</p><p>- Genny : "Beneficenza...?! Ma che cazzo...! Ahahah...Ma dove le trovi queste stronzate!?Ahhahah...Ok! Veniamo a noi! Domani sera, alle 8 in punto, ti dovrai far trovare al Chiostro Girasole! Naturalmente da sola! </p><p> Ah, vedi anche di indossare qualcosa di carino! Capito!?"</p><p>- Mamma : "Certo, allora mi darai uno strappo tu!?"</p><p>- Genny : "Se...altro che strappo! Vedrai cosa ti darò domani..Ahahahah!"</p><p>- Mamma : "D'accordo allora! A domani. Ciao cara!"</p><p>- Genny : "Vedi di esser puntuale! Ciao tesoro! Ahahahah!"</p><p></p><p>Mia madre riagganciò la cornetta, compiaciuta ed elettrizzata. Tutto era sato prestabilito. Tutto era organizzato, per quella che sarebbe stata di sicuro, un'altra avventura erotica.</p><p>Si trattava soltanto di attendere adesso.</p><p>Come accadde in occasione dell'incontro con Valerio, la mattina seguente, mia madre si dedicò a far shopping, acquistando qualcosa di speciale da indossare per la serata.</p><p>Poi, giunse finalmente il momento tanto atteso. Salutati me e mio padre, mia madre uscì di casa in tempo per trovarsi puntuale alle 20.00 nel luogo stabilito. Il Chiostro Girasole, era distante non più di un quarto d'ora a piedi da casa nostra e, così, si avviò con calma gustandosi la passeggiata che l'avrebbe condotta verso l'ennesimo vortice di lussurioso godimento.</p><p>Arrivata sul posto, attese appena 5 minuti, prima che giungesse Genny con la sua auto. </p><p>Salita in macchina, mia madre sbottonò il cappotto, lasciando intravedere un'elegante abito azzurro, acquistato proprio quella mattinata. Il vestito attillato e cortissimo risaltava le generose curve del suo corpo attraente. Genny, non potè non notarlo...</p><p></p><p>- Genny : "Wow! Che schianto che sei!"</p><p>- Mamma : "Ti piace?!L'ho comprato per l'occasione! Ma, perchè siamo soli? Non dovevano esserci altri due con te?!"</p><p>- Genny : "Non esser impaziente,tesoro...! Tra poco vedrai il festino che ti abbiamo organizzato...Ahahaha!"</p><p></p><p>Genny, guido per circa 20 minuti, lasciando la città ed imboccando una serie di vie secondarie che si addentravano sempre più nella campagna. Percorrendo quelle stradine buie, mia madre fantasticava su cosa la stesse aspettando. Cercava di immaginare come sarebbero stati gli altri due uomini che, avrebbero sicuramente approfittato di lei. </p><p>Bastava il solo pensiero di questo, per accrescere la sua eccitazione. Poi, finalmente, l'auto si fermò di fronte al cancello di un casolare rustico. Genny, dette 2 colpi di clacson accompagnati da altrettanti segnali luminosi con gli abbaglianti. </p><p>Era il segnale di riconoscimento. Il cancello si aprì, e l'auto percorse un breve viale, accostandosi di fronte all'ingresso del casolare.</p><p>Scesi dalla macchina, Genny e mia madre, furono accolti alla porta da Marcello, altro uomo di fiducia di Don Alberto, che li fece entrare.</p><p></p><p>- Genny : "Come va,fratello?"</p><p>- Marcello : "Bene, bastardo! Vieni quì, fatti abbracciare! E' tanto che non ci si vede!"</p><p>- Genny : "Per forza,Marcè! Te ne stai sempre rintanato in questo castello...Da quanto non fai un giro in città?!"</p><p>- Marcello : "Se,magari! Poi chi lo dice al capo? Se quello viene a sapere che ho lasciato questo posto senza permesso, mi taglia la testa!"</p><p>- Genny : "Hai ragione,fratello! E poi, nessuno è più bravo di te a fare la guardia a questo posto!"</p><p>- Marcello : "Chi è la pollastra?!"</p><p>- Genny : "Ah,gisto! Che maleducato che sono! Non vi ho presentati! Bhe, questa è Rosa! Rosa, questo è il mio carissimo amico Marcello!"</p><p>- Mamma : "Pi...piacere!"</p><p>- Marcello : "Mmmm...Quindi tu sei l'ospite speciale della festa?! Niente male!"</p><p>- Genny : "Non ti scaldare troppo,Marcè! Non è un regalo per te! I ragazzi sono di sopra?!"</p><p>- Marcello : "Si...è tutto pronto!"</p><p>- Genny : "Ok! Allora andiamo! Ci vediamo dopo,fratello!"</p><p>- Mercello : "Si, figlio di puttana!"</p><p></p><p>poi Marcello si rivolse a mia madre :</p><p></p><p>- Marcello : "Hei,signora! Se non gli si rizza, fammi un fischio che corro io da te!Ahahaha!"</p><p>- Genny : "Cazzone! Ahahahah!"</p><p></p><p>Poi, Genny e mia madre, salirono per le scale che conducevano al piano di sopra, fino a giungere ad una camera arredata di tutto punto. Nulla a che fare con l'aspetto scarno del casolare. </p><p>C'era una parete attrezzata con televisore di grandi dimensioni,stereo, videoregistratore. Un angolo bar, riccamente assortito. L'ambiente era caldo e accogliente. </p><p>Seduti sul divanetto, c'erano 2 individui, che si alzarono e si diressero verso Genny, il quale, a sua volta, andò loro incontro e i tre si salutarono affettuosamente. </p><p></p><p>- Genny : "Ragazzi! Che piacere rivedervi!"</p><p></p><p>poi si voltò verso mia madre e disse :</p><p></p><p>- Genny : "Rosa, non startene lì impalata! Vieni che te li presento!"</p><p></p><p>Si trattava dei due membri del Clan, appena scarcerati. </p><p>Uno era, Massimo F., 25 anni detto "Tappeto", per via dei tanti tatuaggi che ne ricoprivano il corpo. </p><p>L'altro era Gianni R., 30 anni, detto "Bazooka"e, ben presto mia madre avrebbe scoperto il perchè di tale appellativo. I due, erano stati arrestati perchè fermati ad un posto di blocco, a bordo di un'auto rubata. Bazzecola, in confronto ai ben più gravi illeciti commessi dai due. Infatti, la loro "carriera criminosa", era assortita con ogni genere di reato. Spaccio di stupefacenti, estorsione, gioco d'azzardo e almeno 3 o 4 omicidi a </p><p>testa...Tuttavia, mia madre ignorava chi fossero quei due. A lei importava soltanto dei loro cazzi...</p><p>Il gruppo, non si perse ulteriormente in chiacchiere. In poco tempo, mia madre si ritrovò nuda, alle prese con i tre...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922130[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gianni : "Porca troia!Cazzo che bel culo stretto ha questa puttana! Ma dove l'avete rimediata?!Oh, merda!Uh..siii!"</p><p>- Genny : "Che te ne pare?! Meravigliosa vero?!"</p><p>- Gianni : "Non assaggiavo un culo come questo da secoli! Cazzo,che bello!"</p><p>- Massimo : "Ah...mmm..E lo succhia anche divinamente! Cazzo!Si!"</p><p>- Gianni : "Sento che stò per scoppaire...Ahh! Non posso più trettenermi! Sborro! Adesso ti riempio il culo, lurida troia!Ahhh!" </p><p>- Massimo : "Ci sono quasi anche io! Vengo, vengo!AAAHH SIII!!! Bevi! Bevilo tutto puttana!"</p><p></p><p>ORE 21.26 </p><p></p><p>[ATTACH=full]16922131[/ATTACH]</p><p></p><p>- Massimo : "Merda! Ha una fica celestiale! Calda...Stretta! Come quella di una ventenne...! Cazzo,siii!"</p><p>- Genny : "E così stretta, perchè quel cornuto del marito, ha una matitina al posto del cazzo!"</p><p>- Gianni : "Avevi ragione, Max! Questa ha un'aspirapolvere al posto della bocca!Si, dai continua!Uhh...!"</p><p>- Massimo : "Allora il cornuto non avrà nulla da ridire se gliela ingravido sta puttana!?Mmmm...uh..si!"</p><p>- Genny : "Certo! Accomodati pure amico!Ahahah!"</p><p>- Massimo : "Bene! Allora, tieniti pronta! Ecco che arrivo!!!SIII!!MALEDETTA CAGNA!!TUTTO DENTRO!!!AAHHH!!"</p><p>- Gianni : "Spero che tu abbia ancora sete,troia! Stai per berti un bel boccale di sborra!!!AAHHH...VENGO!!!SSIII!!"</p><p></p><p>ORE 23.35 </p><p></p><p>[ATTACH=full]16922132[/ATTACH]</p><p></p><p>- Genny : "Quando finiremo con lei, ci passerà un treno in questo culo!Oh, si! Sei fantastica tesoro!Ahh..uuhh!"</p><p>- Gianni : "Come è possibile, aspide? Me lo sarà scopato 3 volte! E' ancora così stretto!?"</p><p>- Genny : "Strettissimo amico!Ahh..uhh...!"</p><p>- Gianni : "Hai sentito,Max?! Forse sarà ancora stretto anche per il tuo pistolino...Ahahahah!"</p><p>- Genny : "Ahahahahah!"</p><p>- Massimo : "Fanculo,coglioni!"</p><p>- Genny : "Dai,non prendertela!Ahahah"</p><p>- Massimo : "Eccomi!!Prendi ancora il mio seme! Scifosa puttana!!!AAAAHHH!SIII!"</p><p></p><p>ORE 01.42</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922133[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gianni : "Che fica,ragazzi! Ce la siamo scoapata per ore! Sembra che più la scopiamo più si restringe!Oh...merda!"</p><p>- Genny : "Sentito,tesoro? Gianni apprezza tantissimo la tua passera! Cosa hai da dire?!"</p><p>- Massimo : "Forse se le togli il cazzo di bocca,portebbe anche dire qualcosa...Ahahahah!"</p><p>- Genny : "Uh...sta succhiando più forte! Cristo!"</p><p>- Massimo : "Avevate ragione, ragazzi! Questo culo è stellare! Uh...mmm...!"</p><p>- Gianni : "Vai pistolino, è tutto tuo!Ahahah"</p><p>- Massimo : "Fottiti,bastardo!"</p><p>- Genny : "Ahahaha! Oh,cazzo! Sto per sborrare ancora! Vai, così tesoro! Si...SIIII...VENGOO!!!!"</p><p>- Gianni : "Adesso le do un bel carico di sborra! Di sicuro la metto incinta io sta cagna! Ah...uuuhh...AAAHHHH!!SI CAZZO!!!"</p><p></p><p>ORE 03.16</p><p></p><p>[ATTACH=full]16922134[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gianni : "WOOOW! Cazzo,che chiavata!!"</p><p>- Massimo : "Porca miseria! Questa mi ha risucchiato l'anima..."</p><p>- Genny : "Ci, voleva vero?"</p><p>- Gianni : "Puoi dirlo forte, aspide! Questa è una troia di serie A!"</p><p>- Massimo : "Ma che?!Questa è come la Coppa Campioni...anzi,come vincere il Mondiale!"</p><p>- Gianni : "Non parlare del Mondiale,cazzo! Il giorno della finale col Brasile, mi hanno messo in isolamento punitivo!"</p><p>- Genny : "Meglio così, amico! Ti saresti beccato una bella delusione!"</p><p></p><p>Mentre i tre, parlottavano tra loro compiaciuti, mia madre rimase sul letto devastata. Totalmente colma di sperma. Utero,intestino e stomaco, gremiti all'inverosimile. </p><p>Straripanti della sborra dei tre criminali. Per sei ore piene, scopata come una baldracca da quattro soldi! Ingiuriata, sodomizzata, costretta ad ingurgitare immani dosi di sperma. Non c'era un angolo del suo corpo che non le dolesse.</p><p>Ma, tutto quello, in realtà era proprio ciò che desiderava. Ricevere 3 cazzi alla volta era stata per lei un'ulteriore esperienza. Per la prima volta, si era sentita come una preda messa all'angolo. L'esser stata travolta da diversi cazzi contemporaneamente, le fece perdere il conto degli orgasmi provati. In quei frangenti, le sembrò più volte di esser sul punto di svenire tanto dal piacere.</p><p>Poi Genny le si avvicinò e disse :</p><p></p><p>- Genny : "Tesoro, so che vorresti continuare la nostra festicciola, ma si è fatto tardi e devo riportarti a casa!Di là, c'è un bagno. E' il caso che tu ti dia una ripulita. Sei piena di sborra e puzzi da fare schifo! Su datti una mossa!"</p><p></p><p>Mia madre, si alzò a fatica da letto. Tremula come una foglia, si recò in bagno per farsi una doccia. </p><p>Vomitò anche, per via del troppo sperma ingoiato...</p><p>Poi, rifocillata e ripulita si rivestì e, ritornò a casa accompagnata da Genny.</p><p>Erano quasi le 5 del mattino. Tutti a casa dormivano. Mia madre, senza far rumore, si spogliò e indossato il pigiama, si mise a letto.</p><p>Per quanto sfinita dalla selvaggia esperienza appena vissuta, non riusciva a chiudere occhio. </p><p>Si mise a fissare mio padre, che dormiva beatamente, ovviamente ignaro di quanto accaduto. Questo, non le dava un senso di colpa, anzi. Risaltava ancor di più il suo stato d'animo, amplificandone l'eccitazione che ancora le attraversava il corpo. </p><p>Non potè quindi, fare a meno di toccarsi delicatamente la fica, ancora dolente e dalla quale, continuava ad affiorare un rigagnolo di sperma.</p><p>Poi, ad un certo punto, chiuse gli occhi e sperando di sognare ancora quei lussuriosi e concitati momenti della sera, mia madre, finalmente si addormentò.</p><p></p><p>Fine Capitolo 6</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Merkur, post: 16866543, member: 236234"] Ribadisco che tutto ciò è solo frutto della mia creatività ed immaginazione,ma spero possano eccitarvi. La vita parallela di mia madre : [B]Capitolo 6 "Christmas Party"[/B] Mattina di Giovedì 22 Dicembre 1994. Mia madre era in giro per fare gli ultimi acquisti in vista del cenone della viglia e del pranzo di Natale. Sembrava non far caso alle vetrine dei negozi addobbati, alla gente che affollava le strade. Mia madre, non riusciva a smettere di pensare a tutti quei magnifici cazzi, che aveva succhiato e da cui si era fatta scopare. Le bastava soltanto ricordare, anche solo per brevi istanti, le volte in cui fu presa e chiavata da quegli estranei, per eccitarsi. Così, in quel formicolare di persone, lei sembrava un corpo estraneo. Del tutto alienata dalla frenesia di quei giorni festivi. A lei, importava solo ed esclusivamente, un'altra occasione di farsi possedere... Giunse quindi all'incrocio tra Via Rossi e Corso Nazionale, ma prima di attraversarlo, mia madre si accorse di trovarsi proprio dinanzi al bar Champagne... Non un bar qualsiasi. Quello era il luogo dove tutto ebbe inizio. La sola vista dell'insegna del locale, suscitò in mia madre l'irresistibile voglia di entrare in quel posto. Era quasi mezzogiorno. Aveva detto a mio padre che sarebbe tornata per quell'ora. Ma, nonostante ciò, era così grande il desiderio di introdursi in quel bar, che le fu impossibile desistere. Così, speranzosa, mia madre rimise piede lì, dove era cominciata la sua nuova lussuriosa esistenza. Come un vampiro è assetato di sangue, lei era bramosa di cazzo e sborra... Una volta dentro, si avviò verso la saletta sul retro. Ma dopo pochi passi, fu richiamata da uno dei baristi... - Barista : "Mi scusi signora...Posso aiutarla?" - Mamma : "Ah...veramente io starei cercando...Don Alberto..." - Barista : "Perchè lo sta cercando?" - Mamma : "Ecco...io dovrei...dovrei parlargli..." - Barista : "Don Alberto, adesso è occupato! Ripassi più tardi..." il dialogo tra il barista e mia madre, fu interrotto da Don Alberto, che, riconosciuta la voce di mia madre, aveva sollevato la tendina che separava la sala principale del locale dalle stanze sul retro. - Don Alberto : "Riposati pure, Mario! La signora è mia ospite!" - Barista : "Come desiderate, Don Alberto!" - Don Alberto : "Prego, venga pure signora..." Mia madre, non se lo fece ripetere una seconda volta e, con passo spedito, si recò verso di lui. Don Alberto però, non la condusse nello stanzino dove fu consumato il loro primo rapporto, bensi, in un'altra saletta sul retro. Lì, c'era un divanetto e un tavolino con un paio di sedie. Giunti nella stanza, Don Alberto, chiuse la porta e poi, con aria seccata, si rivolse a mia madre : - Don Alberto : "Che sei venuta a fare?! Non devi venire quì, senza che sia io o qualcuno dei miei a dirti di farlo!" - Mamma : "Scusami, ma...ma io..." - Don Alberto : "Ma,cosa?! Non dirmi che quel coglione di tuo marito, mi ha di nuovo graffiato la macchina?!" - Mamma : "No, lui non c'entra..." - Don Alberto : "Allora? Perchè cazzo sei qui?!" Il tono severo di Don Alberto, suscitò in mia madre un lieve tremolio. Non era paura. Infatti, l'aria minacciosa del criminale, iniziò ad eccitarla notevolmente. Proprio per questo, dopo aver appoggiato sul tavolino le buste della spasa, mia madre cominciò a spogliarsi. Prima il soprabito, poi sollevò la gonna e si sfilò le mutandine. Mentre lo faceva, fissava Don Alberto con uno sguardo provocante, passandosi anche la lingua tra le labbra... - Don Alberto : "Adesso ho capito! Sei venuta da me perchè non potevi più fare a meno del mio cazzo! Non è vero?!" Mia madre rispose avvicinandosi lentamente. Appena fu a portata, Don Alberto l'afferrò e iniziò a palpeggiarle il culo... [ATTACH type="full"]16922108[/ATTACH] - Don Alberto : "Sai, fino a pochi secondi fa, avevo ancora qualche dubbio...Ma adesso sono completamente sicuro che tu sia davvero una grande troia!!" Cominciò quindi a leccare la fica di mia madre, che fu come sbalzata in un nirvana di assoluto piacere... - Don Alberto : "Mmm...sei tutta bagnata! Cazzo, non posso pensare che quell'idiota, possa toccarti! Quella checcha di tuo marito non merita una fica del genere!" - Mamma : "No, non pensare a lui! Continua...continua a leccarmela...mmmm...si!" - Don Alberto : "Dimmelo! Dimmi che quel porco non ti merita!" - Mamma : "D...dai continua ti prego!Mmmm..." - Don ALberto : "Avanti, dillo! Dimmi che sei solo mia! Dimmi che ti fa schifo quando lui ti tocca! Dillo!" - Mamma : "Mmmm...S..si! Si, mi fa schifo....Mmmm!" - Don ALberto : "Si! Mi piace quando lo dici! Se la mia puttana,Rosa!" - Mamma : "Sono tua...sono tua! Continua, non fermarti!Continua a leccarmela! Mmmm...si!" - Don Alberto : "Non hai idea di quanto mi piacerebbe scoparti adesso...Ma non ho tempo!" - Mamma : "Cosa!? Perchè?!" - Don Alberto : "Di là c'è gente!Ho da fare..." - Mamma : "Aspetta...possiamo sempre divertirci un pò..." - Don Alberto : "Ahahah...Sei proprio una gran troia! Allora, succhiamelo! Succhiami il cazzo che tanto desideri!" E così, senza tentennamenti, mia madre iniziò a succhiare il pisello di Don Alberto. Sempre con maggior decisione. Sempre con più gusto... [ATTACH type="full"]16922109[/ATTACH] - Don Alberto : "Accidenti,Rosa! Hai fatto progressi! Sei migliorata molto dalla nostra prima volta! Oh cazzo,si! Sai una cosa? Ora che ci penso, forse possiamo rendere questo incontro, ancora più fruttuoso! Pochi giorni fa, sono usciti da galera un paio dei nostri. Bravi ragazzi. Hanno tenuto la bocca chiusa per tutto il tempo che sono stati dentro...Ho intenzione di premiarli! Si, voglio fargli un bel regalo di Natale! Che ne dici? Vuoi aiutarmi?!Ahahaha" e mia madre, succhiò con ancora maggior enfasi il cazzo del criminale... - Don Alberto : "Dannazione! Lo prendo come un si! Ahahaha...Così, continua! Sei fantastica Rosa! Brava....aahh...Ora vengo! Adesso ti do la crema che tanto ami! Ahh...vengo,vengo! Puttana!!AAAHHH!!" L'uomo esplose una poderosa eruzione di sperma, che gettito dopo gettito, allagò totalmente la bocca di mia madre.... [ATTACH type="full"]16922116[/ATTACH] - Don Alberto : "Aspetta! Non inghiottire ancora! Apri la bocca e fammi vedere come giochi con la mia sborra! Così,brava! Ripassatela sulla lingua! Assaporala tutta!" [ATTACH type="full"]16922119[/ATTACH] - Don Alberto : "Brava,così! Voglio che la tua bocca sia intrisa del mio sperma! Voglio, che quando torni a casa, tu dia un bel bacio a quell'idiota di tuo marito...Fagli assaporare tutto il gusto della mia sborra!Ahahaha...Ingoiala adesso! Forza! Guardami mentre la manda tutta giù!" e mia madre, deglutì il generoso carico di sperma, in un paio di volte... - Don Alberto : "Fantastico! Bene, ritornando al discorso di prima...tieniti libera per domani sera. Organizzerò una bella festicciola di bentornato per i ragazzi. Un bel Christmas Party! Come dicono i giovani di oggi...Ahahaha! Come al solito, ti farò chiamare da qualcuno che ti dirà cosa devi fare! Ora rivestiti e vattene!" L'idea di ritrovarsi nuovamente al cospetto di altri cazzi, inebriava la sua mente e non solo...Ancor più eccitata di prima, mia madre rientrò a casa e, appena vide mio padre, gli si avvicinò e gli diede un'appassionato bacio. Sperava quasi che lui, potesse avvertire il sapore dello sperma di Don Alberto. Le sue intenzioni perverse però, furono disilluse. Infatti, mio padre, non si accorse di nulla. Dopo il bacio, si limitò a darle solo una carezza, senza fare altro. Ma questo, non le importava più di tanto. Ora, mia madre, si focalizzava solo su ciò che l'attendeva la sera successiva. Iniziò quindi ad escogitare un piano per rendersi libera per quell'importantissimo evento. Una solida e credibile scusa, che potesse darle la possibilità di realizzare il suo lussurioso incontro. Realizzò quasi subito lo stratagemma. Ogni anno, in occasione delle festività natalizie, l'azienda per cui mia madre lavora, organizzava una cena di beneficenza, alla quale, i vari impiegati sono invitati. Essi,possono parteciparvi, sia da soli che con le rispettive famiglie. L'anno precedente, mia madre decise di non andarci, perchè io avevo soltanto pochi mesi. Combinazione volle, che quest'anno, la cena, si sarebbe tenuta proprio Venerdì 23. Decise così di parlarne a pranzo con mio padre e mia sorella. Dai due ottenne delle risposte non particolarmente entusiaste. Mia sorella aveva già organizzato la serata con i suoi amici. A mio padre invece, l'idea della classica tombolata, non lo eccitava più di tanto, ma disse a mia madre, che se le ci teneva ad andarci, l'avrebbe comunque accompagnata. Magari avrebbero chiesto alla sig.ra Maria, di fare uno straordinario badando a me anche quella sera. Mia madre, disse a mio padre di non preoccuparsi. Non era il caso di scomodare la sig.ra Maria. Visto che l'idea non lo stuzzicava particolarmente, sarebbe rimasto lui con me a casa. Tutto quindi quadrava perfettamente nelle intenzioni di mia madre. Il suo piano, si sarebbe concretizzato. Adesso, doveva solo attendere la telefonata in cui, avrebbe ricevuto come al solito, tutte le istruzioni del caso. Telefonata, che arrivò il pomeriggio stesso. Alle 17.20, squillò il telefono e, come di consueto, mia madre si fiondò a rispondere... - Mamma : "Pronto?" - Genny : "Ciao,tesoro! Ti sono mancato,lo so...Ahahahah! - Mamma : "Ciao Alba! (Alba era un'altra sua collega di lavoro) - Genny : "Mmm...altro giro...altra troia! Questa volta Alba! Prima o poi me le dovrai presentare tutte le tue amichette... Scommetto che ci sanno fare quanto te! Vero?!Ahahaha...!" - Mamma : "Si, ci sarò anche io alla serata di beneficenza di domani. Che coincidenza! Ti avrei telefonata tra poco per dirtelo." - Genny : "Beneficenza...?! Ma che cazzo...! Ahahah...Ma dove le trovi queste stronzate!?Ahhahah...Ok! Veniamo a noi! Domani sera, alle 8 in punto, ti dovrai far trovare al Chiostro Girasole! Naturalmente da sola! Ah, vedi anche di indossare qualcosa di carino! Capito!?" - Mamma : "Certo, allora mi darai uno strappo tu!?" - Genny : "Se...altro che strappo! Vedrai cosa ti darò domani..Ahahahah!" - Mamma : "D'accordo allora! A domani. Ciao cara!" - Genny : "Vedi di esser puntuale! Ciao tesoro! Ahahahah!" Mia madre riagganciò la cornetta, compiaciuta ed elettrizzata. Tutto era sato prestabilito. Tutto era organizzato, per quella che sarebbe stata di sicuro, un'altra avventura erotica. Si trattava soltanto di attendere adesso. Come accadde in occasione dell'incontro con Valerio, la mattina seguente, mia madre si dedicò a far shopping, acquistando qualcosa di speciale da indossare per la serata. Poi, giunse finalmente il momento tanto atteso. Salutati me e mio padre, mia madre uscì di casa in tempo per trovarsi puntuale alle 20.00 nel luogo stabilito. Il Chiostro Girasole, era distante non più di un quarto d'ora a piedi da casa nostra e, così, si avviò con calma gustandosi la passeggiata che l'avrebbe condotta verso l'ennesimo vortice di lussurioso godimento. Arrivata sul posto, attese appena 5 minuti, prima che giungesse Genny con la sua auto. Salita in macchina, mia madre sbottonò il cappotto, lasciando intravedere un'elegante abito azzurro, acquistato proprio quella mattinata. Il vestito attillato e cortissimo risaltava le generose curve del suo corpo attraente. Genny, non potè non notarlo... - Genny : "Wow! Che schianto che sei!" - Mamma : "Ti piace?!L'ho comprato per l'occasione! Ma, perchè siamo soli? Non dovevano esserci altri due con te?!" - Genny : "Non esser impaziente,tesoro...! Tra poco vedrai il festino che ti abbiamo organizzato...Ahahaha!" Genny, guido per circa 20 minuti, lasciando la città ed imboccando una serie di vie secondarie che si addentravano sempre più nella campagna. Percorrendo quelle stradine buie, mia madre fantasticava su cosa la stesse aspettando. Cercava di immaginare come sarebbero stati gli altri due uomini che, avrebbero sicuramente approfittato di lei. Bastava il solo pensiero di questo, per accrescere la sua eccitazione. Poi, finalmente, l'auto si fermò di fronte al cancello di un casolare rustico. Genny, dette 2 colpi di clacson accompagnati da altrettanti segnali luminosi con gli abbaglianti. Era il segnale di riconoscimento. Il cancello si aprì, e l'auto percorse un breve viale, accostandosi di fronte all'ingresso del casolare. Scesi dalla macchina, Genny e mia madre, furono accolti alla porta da Marcello, altro uomo di fiducia di Don Alberto, che li fece entrare. - Genny : "Come va,fratello?" - Marcello : "Bene, bastardo! Vieni quì, fatti abbracciare! E' tanto che non ci si vede!" - Genny : "Per forza,Marcè! Te ne stai sempre rintanato in questo castello...Da quanto non fai un giro in città?!" - Marcello : "Se,magari! Poi chi lo dice al capo? Se quello viene a sapere che ho lasciato questo posto senza permesso, mi taglia la testa!" - Genny : "Hai ragione,fratello! E poi, nessuno è più bravo di te a fare la guardia a questo posto!" - Marcello : "Chi è la pollastra?!" - Genny : "Ah,gisto! Che maleducato che sono! Non vi ho presentati! Bhe, questa è Rosa! Rosa, questo è il mio carissimo amico Marcello!" - Mamma : "Pi...piacere!" - Marcello : "Mmmm...Quindi tu sei l'ospite speciale della festa?! Niente male!" - Genny : "Non ti scaldare troppo,Marcè! Non è un regalo per te! I ragazzi sono di sopra?!" - Marcello : "Si...è tutto pronto!" - Genny : "Ok! Allora andiamo! Ci vediamo dopo,fratello!" - Mercello : "Si, figlio di puttana!" poi Marcello si rivolse a mia madre : - Marcello : "Hei,signora! Se non gli si rizza, fammi un fischio che corro io da te!Ahahaha!" - Genny : "Cazzone! Ahahahah!" Poi, Genny e mia madre, salirono per le scale che conducevano al piano di sopra, fino a giungere ad una camera arredata di tutto punto. Nulla a che fare con l'aspetto scarno del casolare. C'era una parete attrezzata con televisore di grandi dimensioni,stereo, videoregistratore. Un angolo bar, riccamente assortito. L'ambiente era caldo e accogliente. Seduti sul divanetto, c'erano 2 individui, che si alzarono e si diressero verso Genny, il quale, a sua volta, andò loro incontro e i tre si salutarono affettuosamente. - Genny : "Ragazzi! Che piacere rivedervi!" poi si voltò verso mia madre e disse : - Genny : "Rosa, non startene lì impalata! Vieni che te li presento!" Si trattava dei due membri del Clan, appena scarcerati. Uno era, Massimo F., 25 anni detto "Tappeto", per via dei tanti tatuaggi che ne ricoprivano il corpo. L'altro era Gianni R., 30 anni, detto "Bazooka"e, ben presto mia madre avrebbe scoperto il perchè di tale appellativo. I due, erano stati arrestati perchè fermati ad un posto di blocco, a bordo di un'auto rubata. Bazzecola, in confronto ai ben più gravi illeciti commessi dai due. Infatti, la loro "carriera criminosa", era assortita con ogni genere di reato. Spaccio di stupefacenti, estorsione, gioco d'azzardo e almeno 3 o 4 omicidi a testa...Tuttavia, mia madre ignorava chi fossero quei due. A lei importava soltanto dei loro cazzi... Il gruppo, non si perse ulteriormente in chiacchiere. In poco tempo, mia madre si ritrovò nuda, alle prese con i tre... [ATTACH type="full"]16922130[/ATTACH] - Gianni : "Porca troia!Cazzo che bel culo stretto ha questa puttana! Ma dove l'avete rimediata?!Oh, merda!Uh..siii!" - Genny : "Che te ne pare?! Meravigliosa vero?!" - Gianni : "Non assaggiavo un culo come questo da secoli! Cazzo,che bello!" - Massimo : "Ah...mmm..E lo succhia anche divinamente! Cazzo!Si!" - Gianni : "Sento che stò per scoppaire...Ahh! Non posso più trettenermi! Sborro! Adesso ti riempio il culo, lurida troia!Ahhh!" - Massimo : "Ci sono quasi anche io! Vengo, vengo!AAAHH SIII!!! Bevi! Bevilo tutto puttana!" ORE 21.26 [ATTACH type="full"]16922131[/ATTACH] - Massimo : "Merda! Ha una fica celestiale! Calda...Stretta! Come quella di una ventenne...! Cazzo,siii!" - Genny : "E così stretta, perchè quel cornuto del marito, ha una matitina al posto del cazzo!" - Gianni : "Avevi ragione, Max! Questa ha un'aspirapolvere al posto della bocca!Si, dai continua!Uhh...!" - Massimo : "Allora il cornuto non avrà nulla da ridire se gliela ingravido sta puttana!?Mmmm...uh..si!" - Genny : "Certo! Accomodati pure amico!Ahahah!" - Massimo : "Bene! Allora, tieniti pronta! Ecco che arrivo!!!SIII!!MALEDETTA CAGNA!!TUTTO DENTRO!!!AAHHH!!" - Gianni : "Spero che tu abbia ancora sete,troia! Stai per berti un bel boccale di sborra!!!AAHHH...VENGO!!!SSIII!!" ORE 23.35 [ATTACH type="full"]16922132[/ATTACH] - Genny : "Quando finiremo con lei, ci passerà un treno in questo culo!Oh, si! Sei fantastica tesoro!Ahh..uuhh!" - Gianni : "Come è possibile, aspide? Me lo sarà scopato 3 volte! E' ancora così stretto!?" - Genny : "Strettissimo amico!Ahh..uhh...!" - Gianni : "Hai sentito,Max?! Forse sarà ancora stretto anche per il tuo pistolino...Ahahahah!" - Genny : "Ahahahahah!" - Massimo : "Fanculo,coglioni!" - Genny : "Dai,non prendertela!Ahahah" - Massimo : "Eccomi!!Prendi ancora il mio seme! Scifosa puttana!!!AAAAHHH!SIII!" ORE 01.42 [ATTACH type="full"]16922133[/ATTACH] - Gianni : "Che fica,ragazzi! Ce la siamo scoapata per ore! Sembra che più la scopiamo più si restringe!Oh...merda!" - Genny : "Sentito,tesoro? Gianni apprezza tantissimo la tua passera! Cosa hai da dire?!" - Massimo : "Forse se le togli il cazzo di bocca,portebbe anche dire qualcosa...Ahahahah!" - Genny : "Uh...sta succhiando più forte! Cristo!" - Massimo : "Avevate ragione, ragazzi! Questo culo è stellare! Uh...mmm...!" - Gianni : "Vai pistolino, è tutto tuo!Ahahah" - Massimo : "Fottiti,bastardo!" - Genny : "Ahahaha! Oh,cazzo! Sto per sborrare ancora! Vai, così tesoro! Si...SIIII...VENGOO!!!!" - Gianni : "Adesso le do un bel carico di sborra! Di sicuro la metto incinta io sta cagna! Ah...uuuhh...AAAHHHH!!SI CAZZO!!!" ORE 03.16 [ATTACH type="full"]16922134[/ATTACH] - Gianni : "WOOOW! Cazzo,che chiavata!!" - Massimo : "Porca miseria! Questa mi ha risucchiato l'anima..." - Genny : "Ci, voleva vero?" - Gianni : "Puoi dirlo forte, aspide! Questa è una troia di serie A!" - Massimo : "Ma che?!Questa è come la Coppa Campioni...anzi,come vincere il Mondiale!" - Gianni : "Non parlare del Mondiale,cazzo! Il giorno della finale col Brasile, mi hanno messo in isolamento punitivo!" - Genny : "Meglio così, amico! Ti saresti beccato una bella delusione!" Mentre i tre, parlottavano tra loro compiaciuti, mia madre rimase sul letto devastata. Totalmente colma di sperma. Utero,intestino e stomaco, gremiti all'inverosimile. Straripanti della sborra dei tre criminali. Per sei ore piene, scopata come una baldracca da quattro soldi! Ingiuriata, sodomizzata, costretta ad ingurgitare immani dosi di sperma. Non c'era un angolo del suo corpo che non le dolesse. Ma, tutto quello, in realtà era proprio ciò che desiderava. Ricevere 3 cazzi alla volta era stata per lei un'ulteriore esperienza. Per la prima volta, si era sentita come una preda messa all'angolo. L'esser stata travolta da diversi cazzi contemporaneamente, le fece perdere il conto degli orgasmi provati. In quei frangenti, le sembrò più volte di esser sul punto di svenire tanto dal piacere. Poi Genny le si avvicinò e disse : - Genny : "Tesoro, so che vorresti continuare la nostra festicciola, ma si è fatto tardi e devo riportarti a casa!Di là, c'è un bagno. E' il caso che tu ti dia una ripulita. Sei piena di sborra e puzzi da fare schifo! Su datti una mossa!" Mia madre, si alzò a fatica da letto. Tremula come una foglia, si recò in bagno per farsi una doccia. Vomitò anche, per via del troppo sperma ingoiato... Poi, rifocillata e ripulita si rivestì e, ritornò a casa accompagnata da Genny. Erano quasi le 5 del mattino. Tutti a casa dormivano. Mia madre, senza far rumore, si spogliò e indossato il pigiama, si mise a letto. Per quanto sfinita dalla selvaggia esperienza appena vissuta, non riusciva a chiudere occhio. Si mise a fissare mio padre, che dormiva beatamente, ovviamente ignaro di quanto accaduto. Questo, non le dava un senso di colpa, anzi. Risaltava ancor di più il suo stato d'animo, amplificandone l'eccitazione che ancora le attraversava il corpo. Non potè quindi, fare a meno di toccarsi delicatamente la fica, ancora dolente e dalla quale, continuava ad affiorare un rigagnolo di sperma. Poi, ad un certo punto, chiuse gli occhi e sperando di sognare ancora quei lussuriosi e concitati momenti della sera, mia madre, finalmente si addormentò. Fine Capitolo 6 [/QUOTE]
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