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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
La vita parallela di mia madre
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<blockquote data-quote="Merkur" data-source="post: 16885029" data-attributes="member: 236234"><p>Ribadisco che tutto ciò è solo frutto della mia creatività ed immaginazione,ma spero possano eccitarvi.</p><p></p><p>La vita parallela di mia madre :</p><p></p><p><strong>Capitolo 13 "Come cambia la vita con un...click"</strong></p><p></p><p>Sabato 18 Febbraio.</p><p></p><p>Sembrava essere una tranquilla mattinata. Mia madre ne approfittò per riassettare un pò casa e poi, le sue intenzioni, erano anche quelle di rilassarsi dopo una lunga ed estremamente impegnativa settimana...Dopo aver sbrigato qualche faccenda domestica, si ricordò della questione di Alfredo. Il suo walkman, era ancora nelle mani di Mirco, uno dei due ragazzi che perseguitavano mio cugino. Si ricordò anche, che il padre del bulletto, fosse Roberto C., un vecchio conoscente di mia madre, col quale ebbe a che fare in passato e di cui, avrò modo di parlarvi in futuro</p><p>nel mio racconto. Consultato l'elenco telefonico, riuscì a trovare il numero di casa dell'uomo. Le intenzioni di mia madre, erano quelle di parlare con lui, pensando, che da genitore, l'uomo sarebbe intervenuto non solo per la restituzione del walkman sottratto ad Alfredo, ma anche e soprattutto, per evitare che suo figlio, perseverasse nell' infastidire ulteriormente mio cugino. Compose quindi, il numero di Roberto, e dopo diversi squilli, a risponderle fu la domestica filippina. La donna straniera però, non capiva e non parlava perfettamente l'italiano, e la conversazione infatti, fu molto difficoltosa. Mia madre, chiese più volte alla domestica, quando avrebbe avuto l'opportunità di parlare con il padrone di casa...Ma la domestica, fraintendendo praticamente quasi ogni cosa mia madre le dicesse, se ne uscì rispondendo che Roberto e sua moglie, sarebbero stati a casa quella sera. Un pò provata dalla conversazione difficoltosa di quella telefonata, mia madre decise di rilassarsi un pò sul divano, prima di ritornare</p><p>alle pulizie di casa. Ma, le sue intenzioni, sarebbero presto state stravolte per l'ennesima volta...</p><p>Infatti, appena si adagiò sul divano, qualcuno bussò alla nostra porta. Un pò seccata, mia madre si affrettò per andare a rispondere. Guardando dallo spioncino della porta, mia madre riconobbe l'uomo che aveva bussato. Si trattava di Gennaro S., il portiere del nostro condominio.</p><p>47 anni, persona riservata ma non particolarmente gradita a mia madre. Egli, si scusò per il disturbo e, le disse che doveva parlarle di una questione abbastanza delicata. Questione che non poteva esser discussa ne sul pianerottolo, ne tanto meno in portineria. Mia madre quindi, gli chiese perchè non potesse aspettare mio padre ,e riferirla a lui visto che si occupava delle faccende condominiali. Ma Gennaro le ribadì nuovamente l'urgenza di dover parlarne con lei.</p><p>E così, un pò infastidita dalla cosa, mia madre lo fece entrare e i due si accomodarono in cucina...</p><p></p><p>- Mamma : "Posso offrirle qualcosa? Le preparo un caffè?"</p><p>- Gennaro : "Il caffè, no grazie. Mi è stato offerto della signora del secondo piano, dieci minuti fa..."</p><p>- Mamma : "Qualcosa di fresco allora ? Un tè alla pesca?"</p><p>- Gennaro : "Ecco, si! Quello lo accetto volentieri, grazie!"</p><p></p><p>Così, mia madre offrì un bicchiere di tè al portiere, ma intenzionata a liberarsi della poco gradita presenza, cercò subito di arrivare al nocciolo della questione per sbrigare quanto prima, la faccenda...</p><p></p><p>- Gennaro : "Ahh...! Davvero squisito! Ci voleva..."</p><p>- Mamma : "Mi fa piacere che l'abbia gradito...Ma adesso, se non le dispiace, potrei sapere di cosa si tratta? Quale sarebbe la questione di così tanta urgenza?" </p><p>- Gennaro : "Oh si, certo! Ho voluto parlare con lei, perchè è una faccenda che la riguarda...Personalmente...signora."</p><p>- Mamma : "Riguarda me?! Si spieghi meglio?"</p><p></p><p>Gennaro allora, sfilò da sotto la sua maglia, qualcosa. Sembrava un cartoncino bianco, leggermente sgualcito. Poi lo appoggiò sul tavolo e con la mano,lentamente lo avvicinò a mia madre...Lei, lo raccolse, lo girò e...rimase letteralmente sbalordita...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948386[/ATTACH]</p><p></p><p>Quel cartoncino, in realtà, era una foto. Ma non una foto qualsiasi. Ritraeva mia madre sul divano insieme a mio cugino Alfredo...</p><p></p><p>- Mamma : "Oh, Dio! Ma...ma lei...come fa ad avere...?</p><p>- Gennaro : "Vuole sapere chi l'ha scattata? Ma è semplice! Sono stato io...Ahahaha...Veda, l'altro pomeriggio, ero sul tetto del palazzo per riparare l'antenna dei coniugi del terzo piano...Mentre ero li che lavoravo, ho sentito alcuni strani versi, provenire dal suo balcone. Mi sono sporto leggermente e, l'ho vista, mentre era intenta a maneggiar con cura, l'attrezzo di quel ragazzino, che, se non erro...è suo nipote, vero?!"</p><p>- Mamma : "Ma...io..."</p><p>- Gennaro : "Mi basta come risposta!Ahahaha...Allora, sono corso a casa a prendere la mia macchina fotografica, sono risalito sul tetto e, con la scala che stavo usando per lavorare con le antenne, mi sono calato sul suo balcone. Anche se qualcuno mi avesse visto, avrebbe di sicuro pensato che fossi li per effettuare delle riparazioni...Poi, senza che lei o il suo nipotino, vi accorgeste di me, ho iniziato a scattare qualche...foto ricordo. Sa, per immortalare il vostro incontro romantico...Ahahaha!"</p><p>- Mamma : "Come si è permesso?! Come ha potuto fare una cosa del genere?!! Io la denuncio!!!"</p><p>- Gennaro : "Eh no! Lei non denuncia proprio nessuno, signora cara! E' inutile che le dica, cosa potrebbe succedere se queste foto, finissero nelle mani sbagliate...Se qualcuno, della sua famiglia, dovesse malauguratamente vederle...Se lo immagina?"</p><p>- Mamma : "Maledetto!"</p><p></p><p>Mia madre, infuriata e anche un pò spaventata, stracciò quella foto...ma fu tutto vano...</p><p></p><p>- Gennaro : "La stracci! La stracci pure...Ahahaha...Tanto ,ne ho infinite copie..."</p><p>- Mamma : "Cosa vuole?! Soldi??! Mi dica quanto vuole per tutte le copie delle foto!"</p><p>- Gennaro : "Soldi? Davvero pensa di potermi potermi comprare con quattro spiccioli?!"</p><p>- Mamma : "Faccia lei il prezzo! Qualunque prezzo!!"</p><p>- Gennaro : "Ahahah...Non è così semplice..."</p><p></p><p>Poi, l'uomo si alzò, fece il giro del tavolo e si avvicinò a mia madre...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948387[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gennaro : "I soldi sono importanti...Ma non è la sola cosa che voglio da lei!"</p><p>- Mamma : "Che intende?!"</p><p>- Gennaro : "Voglio innanzitutto rispetto! Rispetto che lei non mi ha mai mostrato!!"</p><p>- Mamma : "Cosa significa questo? Io e mio marito, l'abbiamo sempre trattata con considerazione! Abbiamo sempre rispettato il suo lavoro!"</p><p>- Gennaro : "Suo marito, si! Lui è simpatico e ci si può parlare...Ma lei signora...Crede che non mi sia mai accorto di come mi guarda schifata? Delle occhiatacce che mi lancia? Ogni volta, quando passa davanti alla portineria, fa sempre finta che io non ci sia! A stento mi saluta...No! Lei dovrà imparare a rispettarmi! E dovrà dimostrarmelo sempre!"</p><p>- Mamma : "E' questo ciò che vuole? Rispetto?! Bene, allora mi dica in che modo potrei dimostrarglielo!"</p><p>- Gennaro : "Tanto per cominciare...Voglio che lei adesso faccia esattamente la stessa cosa che stava facendo a suo nipote in quella foto!"</p><p>- Mamma : "Cosa?! No! Questo mai!"</p><p>- Gennaro : "Come vuole! Allora, adesso vado giù in portineria, e sistemo un pò di foto nelle cassette della posta...Chissà...? I condomini...apprezzeranno..."</p><p>- Mamma : "Porco! Non può fare una cosa del genere!"</p><p>- Gennaro : "Certo che posso! Anzi, magari potrei mostrarne una a suo marito, quando rientrerà da lavoro più tardi..."</p><p>- Mamma : "No!...Va...va bene! Lo farò..."</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948388[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gennaro : "Dai! Usala meglio quella bocca! Me lo devi succhiare per bene! Molto meglio di quando lo hai succhiato al tuo nipotino...!"</p><p>- Mamma : "Nnnmmff...mmmnnff...!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948389[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gennaro : "Cazzo, che bello! Ti preferisco così! Vedi? Sai utilizzarla meglio la bocca in questo modo! Invece che rompermi le palle a sbraitare...! Uuhh!"</p><p>- Mamma : "Nnnmmmff..nmff...!"</p><p>- Gennaro : "Shhh...Succhia, troia! Succhilo più a fondo! Dimostrami il tuo rispetto! Così! Ancora! Non puoi deludremi, lo sai! Altrimenti..Uhh...quelle foto, faranno il giro della città!"</p><p>- Mamma : "NNNnnmmmffmf..."</p><p>- Gennaro : "Avanti! Continua! Sei davvero brava a succhiare! Cazzo! Più veloce...Più veloce! Cosi! Ecco! Ecco! Adesso sborro! ADESSO SBORRO LURIDA PUTTANA!AAHHHHH!!!"</p><p>- Mamma : "NNNNNnnnnnn...mmmgglllcc..gllc....mmmfnnn!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948390[/ATTACH]</p><p></p><p>Il pene di Gennaro, aveva un sapore orrendo. Forse, l'uomo non si lavava da giorni. Eppure, mia madre dovette succhiarglielo fino a provocarne una poderosa eruzione di sperma. Con la bocca, traboccante della schifosa sborra di quell'uomo, mia madre corse a sputare tutto nel lavello della cucina. Poi, si risedette, riuscendo a malapena ad evitare di vomitare.</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948391[/ATTACH]</p><p></p><p>- Gennaro : "Come prima dimostrazione, non cè male!"</p><p>- Mamma : "Ti...ti prego! Adesso dammi quelle foto...!"</p><p>- Gennaro : "Come, prego?! Sei pazza?! Questo era solo un'assaggio! Non penserai di essere riuscita a convincermi, solo con un pompino?! Dovrai darmene ancora molte di prove di considerazione e rispetto nei miei confronti!"</p><p>- Mamma : "Vattene! Fuori da casa mia!!"</p><p>- Gennaro : "Ahahaha...Ecco che ritorni a fare la stronza con me...Ok! Per oggi può bastare! Ah, prima di andare, ci tenevo a dirti un'ultima cosa...Se per caso ti venisse in mente di parlare di questa faccenda a qualche tuo amico particolare...Se volessi mandare qualcuno di loro a parlarmi e malauguratamente mi dovesse capitare un incidente...sappi che il rullino è nelle mani di una persona di mia fiducia, che non esiterà a diffondere le foto ...Ma non credo che tu abbia certe amicizie...Ahahah! Ci rivedremo presto per un'altra...dimostrazione!"</p><p>- Mamma : "FUORI!!!"</p><p></p><p>Gennaro si sbagliava.</p><p>Mia madre, conosceva e come persone che avrebbero potuto fare qualcosa. Gente, poco raccomandabile, che avrebbe potuto far sparire, non solo le foto, ma lo stesso Gennaro. C' era però un problema. Quello sporco, viscido stronzo, non era l'unico in possesso di quelle foto. Quindi, se gli fosse capitato qualcosa, l'altra persona, sconosciuta, le avrebbe certamente diffuse. E mia madre era troppo spaventata per credere che Gennaro potesse bluffare. Quelle, maledettamente compromettenti foto, ritraevano mia madre e mio cugino, scopare sul nostro divano. Se qualcuno della nostra famiglia e non solo, le avesse viste, per lei sarebbe stata la fine. Era facile immaginarne le conseguenze. Tutta la vita, faticosamente costruita da mia madre, sarebbe andata in frantumi...</p><p>Ma le spiacevoli sorprese per lei in quel giorno, non erano certo terminate... </p><p>Alle 12.20, mio padre telefonò a mia madre, dicendole che non sarebbe rientrato a casa, non prima di sera. Le spiegò che la faccenda in ufficio, era più grave del previsto e che lui, insieme ad altri suoi colleghi, sarebbe restato in sede, per diverse altre ore...</p><p>Nemmeno il tempo di riagganciare, che il nostro telefono squillò nuovamente...</p><p></p><p>- Mamma : "Pronto?"</p><p>- Genny : "Ciao tesoro! Che bello risentire la tua voce!"</p><p></p><p>Mia madre, riconobbe si, quella voce ma, per un lapsus freudiano, scambiò quel Genny con un altro Gennaro...ossia, quel bastardo del portiere a cui aveva succhiato l'uccello, pochissime ore prima...</p><p></p><p>- Mamma : "Ancora tu?! Brutto figlio di puttana!!! Cos'altro vuoi??!"</p><p></p><p>e la cosa, come era facile prevedere, scatenò la furibonda reazione di Genny "l'asapide"...</p><p></p><p>- Genny : "Come cazzo mi hai chiamato, maledetta stronza??!!"</p><p></p><p>allora, accortasi del gravissimo errore, mia madre cercò subito di rimediare.</p><p>Sapeva che far adirare un personaggio come quello, poteva avere conseguenze estremamente spiacevoli...</p><p></p><p>- Mamma : "Oh, Dio! Perdonami! Ti ho scambiato per un altro! Scusami, ti prego!"</p><p>- Genny : "Ti sei bevuta il cervello??!! Chi cazzo credevi che fossi??!!"</p><p>- Mamma : "Perdonami ti prego! Credevo fosse un maledetto che continua a farci degli scherzi telefonici...Non ponsavo fossi tu! Davvero! Perdonami!"</p><p>- Genny : "Ok! Ma la prossima volta, fa molta più attenzione! Capito?!"</p><p>- Mamma : "Certo! Scusami tanto!"</p><p>- Genny : "Ti ho detto che è ok! Smetti di frignare e ascoltami! Quel tuo amico...Angelo. Muore dalla voglia di rivederti!"</p><p>- Mamma : "Lui...lui non è mio amico..."</p><p>- Genny : "Bhe... mi spiace davvero tanto...credimi...Sai quanto cazzo può fregarmene???!! Lo vedrai oggi pomeriggio! Ti aspetta a casa sua!"</p><p>- Mamma : "Ma...io non posso oggi! Sono sola a casa, non saprei a chi affidare il bambino!"</p><p>- Genny : "Ah...Quindi oggi hai proprio intenzione di rompermi il cazzo?! Vuoi che ti faccia capire una volta e per tutte chi sono??! E' questo che vuoi??!!"</p><p>- Mamma : "No! Andrò da lui...Andrò da lui!"</p><p>- Genny : "E' stata l'ultima volta che farò finta di nulla...Chiaro?! Non ce ne sarà un'altra! Non azzardarti mai più a contraddirmi! Questo è l'ultimo avviso!!"</p><p>- Mamma : "Certo. Ho capito...Ti...ti ringrazio. Non lo rifarò ancora!"</p><p>- Genny : "Bene...! Fatti trovare in Piazza Municipio alle 3 in punto, allo stesso posto dell'altra volta...Poi aspetta. Qualcuno passerà a prenderti."</p><p>- Mamma : "Ho capito! Ci sarò!"</p><p>- Genny : "Ok! Oggi me le hai fatte girare sul serio! Spero per te che non capiti ancora..."</p><p>- Mamma : "No, tranquillo. Non succederà più..."</p><p></p><p>Mia madre, aveva davvero rischiato molto... L'aspide, non era certo un tipo comprensivo e compassionevole. Commettere nuovamente l'errore di farlo irritare, avrebbe senz'altro suscitato la sua collera. Genny, era un uomo del Clan di Don Alberto. Rispondeva direttamente a lui. E ne eseguiva, alla lettera, gli ordini. Ciò significava che, Angelo, aveva esplicitamente richiesto al Boss, un ulteriore "incontro" con mia madre ed, il perfido capo, aveva dato il suo consenso....</p><p>Continuava ad essere, per il Boss, solo ed esclusivamente una puttana, da usare e rivendere a suo piacimento.</p><p>Nonostante fosse delusa per questo ed, enormemente nauseata dall'idea di ritrovarsi a che fare con Angelo, mia madre si preparò ad affrontare quell' ennesima ardua prova. C'era però un problema...A chi affidarmi? Sabato era uno dei giorni liberi settimanali della sig. Maria e, pur volendo chiamarla, sarebbe stata comunque indisponibile, visto che era fuori città per trascorrere il weekend col marito. Cinzia, dopo la scuola, era andata con Loredana e la sua famiglia a trascorrere una mini vacanza nella loro casa in montagna. Mio padre, sarebbe rientrato non prima di sera...Alla fine, mia madre optò per l'unica soluzione possibile.</p><p>Quella di portarmi con lei.</p><p>Così, questa volta , anche con il passeggino, mia madre, puntuale si fece trovare in Piazza Municipio alle 15.00. Dopo pochi minuti, ecco accostare l'auto di Salvatore...</p><p>L'uomo, condusse me e mia madre a casa di Angelo, che abitava in una villetta appena fuori città. Arrivati al cancello, Salvatore accostò e disse a mia madre che sarebbe tornato a prenderci, quando Angelo lo avrebbe telefonato per dirgli che "l'incontro", era finito...</p><p>Scesi dall'auto, mia madre, mi sistemò nuovamente nel passeggino e, una volta che Angelo aprì il cancello esterno, attraversammo un breve vialetto, fino a giungere alla porta dell'abitazione. Ad accoglierci, c'era quel verme di Angelo il quale, rimase sorpreso di vedere mia madre spingere il carrozzino con me dentro. Non si degnò di aiutarla a salire gli scalini che separavano il portico dal pianerottolo della porta</p><p>della villetta.</p><p></p><p>- Angelo : "Ah! Tu devi esser il più piccolo della famiglia...vero?!Ahahaha"</p><p>- Mamma : "Lascialo stare! Dimmi, c'è un posto tranquillo e sicuro dove possa sistemare il bambino?!"</p><p>- Angelo : "Ma certo! C'è la camera di mia figlia Luisa. Li, starà benissimo...Vieni, ti mostro dov'è."</p><p></p><p>Raggiunta la stanza, mia madre, mi cullò diversi minuti, poi, una volta addormentato, mi adagiò sul lettino della camera. Assicuratasi che stessi dormendo, mia madre fece un cenno ad Angelo, per comunicargli che adesso, potevano andare in un'altra stanza per fare ciò che il maiale stava aspettando...Giunsero, così, nel salotto e i due si accomodarono sul divano.</p><p></p><p>- Angelo : "Non mi aspettavo venissi col bambino..."</p><p>- Mamma : "Ero sola con lui a casa...Non sapevo a chi affidarlo!"</p><p>- Angelo : "E' stato strano per me vederlo..."</p><p>- Mamma : "Ah,si?! Non hai mai visto un bambino?!"</p><p>- Angelo : "Ahahah...Certo che si! Ma, ho pensato che lui...avrebbe potuto esser mio figlio..."</p><p>- Mamma : "Che stronzata! Sbrighiamoci! Facciamo quello che dobbiamo..."</p><p>- Angelo : "No! Così però non mi piace...Devi esser più carina e dolce con me,Rosa!"</p><p>- Mamma : "Spogliati, stronzo! Ecco! Questo è il massimo della mia dolcezza per te!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948396[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Mmm...Adoro le tue tette, Rosa! Sono fatte per allattare! Ti dissi già, che se fossi stata mia moglie, a quest'ora, avresti mezza dozzina di marmocchi, attaccati ai tuoi capezzoli!MMmmm...si!"</p><p>- Mamma : "Smettila con queste cazzate...La sola idea di aver avuto dei figli da te, mi fa rabbrividire!"</p><p>- Angelo : "Ahahaha...Eppure, la tua fica bagnata, ti smentisce! Avanti! Ammettilo che l'idea ti sarebbe piaciuta! Ahahah"</p><p>- Mamma : "AAhh..no! Sei un essere rivoltante! AAhh...mmmmnnn!"</p><p>- Angelo : "Rivoltante, dici?! L'altra volta quest'essere rivoltante ti ha fatto godere...O mi sbaglio?!Ahahaha...Dai, adesso succhiamelo!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948398[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Si...Uuhh! Lo vedi?! Ti rendi conto che stavi mentendo?! Me ne accorgo da come lo stai succhiando...Ahahahah! Ti piace succhiarmi il cazzo! Si! Il mio cazzo, ti piace più di quello di tuo marito!Ahahaha... AAAAHHHHHH! BRUTTA STRONZA! NON MORDERE!!!"</p><p>- Mamma : "E tu, non azzardarti a parlare ancora di mio marito!"</p><p>- Angelo : "Cosa?! Come ti permetti, puttana?! Io parlo di chi voglio...quando voglio! Tu devi solo obbedirmi! Altrimenti, faccio una telefonata a chi tu sai...! E' CHIARO??!!"</p><p></p><p>Mia madre, riprese a succhiare il cazzo di Angelo, impegnandosi di più.</p><p>Non poteva contrariarlo ulteriormente e quindi, cercò di farsi perdonare, mettendoci più passione in quel pompino...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948399[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Vedo che ti è chiaro adesso!Uuhh...si...cazzo! Hai capito chi comanda!MMmm...! Guardami! Voglio che continui a fissarmi mentre me lo succhi...!Brava...Non smettere!NON SMETTERE! ECCOMI!CAZZO! QUESTA E LA PRIMA SCARICA! PUTTANAAA!!!AAAHHHH!!!"</p><p></p><p>Un buon bicchiere intero di sborra, gettito dopo gettito, inondò la bocca di mia madre.</p><p>Quel lurido verme, la costrinse a trattenere il suo sperma per qualche secondo, per poi ordinarle di ingoiarlo. Ma quello , fu solo l'inizio...</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948410[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Così brava! Al galoppo...ahahahah! Cavalca! Cavalca il mio uccello! Non ti fermare, troia! Impegnati di più!"</p><p>- Mamma : "AAAhhh...nnnn...! Facc...Aaaahhh...Faccio del mio meglio...AAahhhh!"</p><p>- Angelo : "Ahahaha...Hai più di 20 anni di arretrati con me! Uhh...cazzo! Farai meglio ad applicarti! UUhhh...Si!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948411[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Che c'è??!! Ti sei già stancata?! Ahahaha....uuuHHH! Forse, vuoi che faccia quella telefonata...?!"</p><p>- Mamma : "AAhhh..nn..No! Non sono stanca!AAhhh...!"</p><p>- Angelo : "Allora dimmelo! Dimmi che ne vuoi ancora! Dimmi che vuoi ancora il mio cazzo!!DILLO!"</p><p>- Mamma : "NNn...AAAAhhhh! Vogl...AAHH...Voglio il tuo cazzo!Ahh..."</p><p>- Angelo : "PIU' FORTE!UUUHHH!"</p><p>- Mamma : "AAhh!!VOGLIO...AAAhhh...VOGLIO IL TUO CAZZO!!AAAHHH!"</p><p>- Angelo : "Ahahaha! Così, mi piaci! E ora preparati! Adesso ti allago la fica con un mare di sborra!!!</p><p> AAHHH...ECCO CHE ARRIVA!!!UUUUAAAAHHHH!!!!"</p><p>- Mamma : "AAAAHHHH..Nnnnn...!"</p><p></p><p>Prima, poderosa dose di sperma, diretta nell'utero di mia madre. Ovviamente, non l'unica...</p><p></p><p>Ore 16.25</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948412[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Merda! Sembra che tu abbia un'aspirapolvere al posto della fica! Uuuhh! MI SENTO RISUCCHIARE IL CAZZO!UUUHHH!"</p><p>- Mamma : "AAHH..nn...Non urlare!Ahh...potresti svegliare il bambino...AAhhh!"</p><p>- Angelo : "Tu dici?! Ahahahah...Hai paura che possa raccontare qualcosa al suo papino...?AHAHAHA...UUUhhh!"</p><p>- Mamma : "NNn...aahhh..No...Smett...AAHhh..smettila!"</p><p>- Angelo : "Ahahaha...Non devi preoccuparti! Se quel coglione ti sbatte fuori di casa, puoi venire a stare da me...Guarda che reggia che ho! Ahahaha! Oh merda! Sei pronta? STO PER SPARARTENE UN'ALTRAAA!!!AAAHHH!!!"</p><p>- Mamma : "AAAHHHH!!Nnnn.....!"</p><p></p><p>Ore 17.11</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948413[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Ti rendi conto o no?! Uhh...! Capisci cosa ti sei persa in tutti questi anni??!!UUhh... RISPONDI!!"</p><p>- Mamma : "AAhhh..nnn...No!AAHHH!"</p><p>- Angelo : "Ti ostini ancora a mentirmi?! Puoi dire cazzate con la bocca...ma il tuo corpo non mente! Stai vibrando di piacere! Ammettilo ! Ammetti di essere solo un puttana bugiarda!UUUhhh!AMMETTILO!!"</p><p>- Mamma : "AAHHhhh...Son....Sono una bugiarda! AAAhhh...mmmmnn...!"</p><p>- Angelo : "E puttana....! La mia puttana! DILLO! UUUhhh!"</p><p>- Mamma : "AAhh..nn...La...la tua puttana! La tua puttana!!AAAhhh!"</p><p>- Angelo : "Ok, ti credo...AHAHAHAHAHAHA! Ma ora, preparati! E' in arrivo un'altra dose! UN'ALTRA DOSE DEL MIO FOTTUTO SEMEEEE!!!UUUAAAAAAHHHH!!"</p><p></p><p>Ore 18.49</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948414[/ATTACH]</p><p></p><p>- Angelo : "Sai una cosa..? Uuhh...Don Alberto mi ha confidato il tuo segreto...Ahahahaha!"</p><p>- Mamma : "Di...di cosa parli...?!!Aaaahh...!"</p><p>- Angelo : "Presto sarai di nuovo mamma...! Ahahahah! E mi ha anche detto, che non sai chi sia il padre...Ahahahaha!"</p><p>- Mamma : "UUhh...nnnn!AAhhh...Non parlare di...AAAHhhh! Non parlare di questo!Aaaahhh!"</p><p>- Angelo : "E perchè no?! Anche io sono in corsa per quel posto...Ho qualche speranza! Aahahahahah!"</p><p>- Mamma : "AAahh...smett...Smettila!AAAhhh!"</p><p>- Angelo : "Non mi nasconderesti mai una cosa del genere, vero!? Non mi mentirai così come hai fatto col coruto, non è cosi?! Me lo diresti se il bambino fosse il mio...Giusto?!UUUhhh!"</p><p>- Mamma : "AAHhh...No....Io...AAhhh...Ti ho detto di smetterla...con...aaaahhh...con questa storia! AAAhhh!"</p><p>- Angelo : "Sono sicuro che me lo dirai....Ahahahaha! E ora, beccati ancora una razione di sborra! PRENDILA TUTTA QUANTA!!</p><p> SCHIFOSA PUTTANAAA!!!AAAHAHHH!!!"</p><p>- Mamma : "NNNNnnn....AAAHHHHH!!!"</p><p></p><p>[ATTACH=full]16948416[/ATTACH]</p><p></p><p>Dopo oltre tre ore, le palle di Angelo, furono finalmente a secco.</p><p>Quel lurido cane, se le era nuovamente svuotate dentro di lei. Il bastardo, era rimasto per diversi giorni senza scopare. Non era stato ne con sua moglie, ne con le innumerevoli prostitute con cui la tradiva ripetutamente. Sembrava aver voluto preservare l'intero e ricco contenuto dei suoi testicoli, solo ed esclusivamente per riversarlo dentro mia madre...</p><p>In effetti, lei sentiva la sua vagina, nettamente alluvionata dal seme di quel viscido animale...</p><p>Poi, mentre mia madre dopo essersi ripulita e vestita, mi raccoglieva dal lettino per risistemarmi nel passeggino, cercando di non svegliarmi, Angelo, come da accordi, telefonò a Salvatore, dicendogli che, lo spassoso rendez vous con mia madre, era finito.</p><p>Io e mia madre quindi, fummo riportati in Piazza Municipio, e da lì, ritornammo a casa. Dopo circa 20 minuti dal nostro rientro, anche mio padre. C'era ancora da risolvere la questione con Roberto...Il padre di Mirco...</p><p></p><p>Fine Capitolo 13</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Merkur, post: 16885029, member: 236234"] Ribadisco che tutto ciò è solo frutto della mia creatività ed immaginazione,ma spero possano eccitarvi. La vita parallela di mia madre : [B]Capitolo 13 "Come cambia la vita con un...click"[/B] Sabato 18 Febbraio. Sembrava essere una tranquilla mattinata. Mia madre ne approfittò per riassettare un pò casa e poi, le sue intenzioni, erano anche quelle di rilassarsi dopo una lunga ed estremamente impegnativa settimana...Dopo aver sbrigato qualche faccenda domestica, si ricordò della questione di Alfredo. Il suo walkman, era ancora nelle mani di Mirco, uno dei due ragazzi che perseguitavano mio cugino. Si ricordò anche, che il padre del bulletto, fosse Roberto C., un vecchio conoscente di mia madre, col quale ebbe a che fare in passato e di cui, avrò modo di parlarvi in futuro nel mio racconto. Consultato l'elenco telefonico, riuscì a trovare il numero di casa dell'uomo. Le intenzioni di mia madre, erano quelle di parlare con lui, pensando, che da genitore, l'uomo sarebbe intervenuto non solo per la restituzione del walkman sottratto ad Alfredo, ma anche e soprattutto, per evitare che suo figlio, perseverasse nell' infastidire ulteriormente mio cugino. Compose quindi, il numero di Roberto, e dopo diversi squilli, a risponderle fu la domestica filippina. La donna straniera però, non capiva e non parlava perfettamente l'italiano, e la conversazione infatti, fu molto difficoltosa. Mia madre, chiese più volte alla domestica, quando avrebbe avuto l'opportunità di parlare con il padrone di casa...Ma la domestica, fraintendendo praticamente quasi ogni cosa mia madre le dicesse, se ne uscì rispondendo che Roberto e sua moglie, sarebbero stati a casa quella sera. Un pò provata dalla conversazione difficoltosa di quella telefonata, mia madre decise di rilassarsi un pò sul divano, prima di ritornare alle pulizie di casa. Ma, le sue intenzioni, sarebbero presto state stravolte per l'ennesima volta... Infatti, appena si adagiò sul divano, qualcuno bussò alla nostra porta. Un pò seccata, mia madre si affrettò per andare a rispondere. Guardando dallo spioncino della porta, mia madre riconobbe l'uomo che aveva bussato. Si trattava di Gennaro S., il portiere del nostro condominio. 47 anni, persona riservata ma non particolarmente gradita a mia madre. Egli, si scusò per il disturbo e, le disse che doveva parlarle di una questione abbastanza delicata. Questione che non poteva esser discussa ne sul pianerottolo, ne tanto meno in portineria. Mia madre quindi, gli chiese perchè non potesse aspettare mio padre ,e riferirla a lui visto che si occupava delle faccende condominiali. Ma Gennaro le ribadì nuovamente l'urgenza di dover parlarne con lei. E così, un pò infastidita dalla cosa, mia madre lo fece entrare e i due si accomodarono in cucina... - Mamma : "Posso offrirle qualcosa? Le preparo un caffè?" - Gennaro : "Il caffè, no grazie. Mi è stato offerto della signora del secondo piano, dieci minuti fa..." - Mamma : "Qualcosa di fresco allora ? Un tè alla pesca?" - Gennaro : "Ecco, si! Quello lo accetto volentieri, grazie!" Così, mia madre offrì un bicchiere di tè al portiere, ma intenzionata a liberarsi della poco gradita presenza, cercò subito di arrivare al nocciolo della questione per sbrigare quanto prima, la faccenda... - Gennaro : "Ahh...! Davvero squisito! Ci voleva..." - Mamma : "Mi fa piacere che l'abbia gradito...Ma adesso, se non le dispiace, potrei sapere di cosa si tratta? Quale sarebbe la questione di così tanta urgenza?" - Gennaro : "Oh si, certo! Ho voluto parlare con lei, perchè è una faccenda che la riguarda...Personalmente...signora." - Mamma : "Riguarda me?! Si spieghi meglio?" Gennaro allora, sfilò da sotto la sua maglia, qualcosa. Sembrava un cartoncino bianco, leggermente sgualcito. Poi lo appoggiò sul tavolo e con la mano,lentamente lo avvicinò a mia madre...Lei, lo raccolse, lo girò e...rimase letteralmente sbalordita... [ATTACH type="full" alt="1.jpg"]16948386[/ATTACH] Quel cartoncino, in realtà, era una foto. Ma non una foto qualsiasi. Ritraeva mia madre sul divano insieme a mio cugino Alfredo... - Mamma : "Oh, Dio! Ma...ma lei...come fa ad avere...? - Gennaro : "Vuole sapere chi l'ha scattata? Ma è semplice! Sono stato io...Ahahaha...Veda, l'altro pomeriggio, ero sul tetto del palazzo per riparare l'antenna dei coniugi del terzo piano...Mentre ero li che lavoravo, ho sentito alcuni strani versi, provenire dal suo balcone. Mi sono sporto leggermente e, l'ho vista, mentre era intenta a maneggiar con cura, l'attrezzo di quel ragazzino, che, se non erro...è suo nipote, vero?!" - Mamma : "Ma...io..." - Gennaro : "Mi basta come risposta!Ahahaha...Allora, sono corso a casa a prendere la mia macchina fotografica, sono risalito sul tetto e, con la scala che stavo usando per lavorare con le antenne, mi sono calato sul suo balcone. Anche se qualcuno mi avesse visto, avrebbe di sicuro pensato che fossi li per effettuare delle riparazioni...Poi, senza che lei o il suo nipotino, vi accorgeste di me, ho iniziato a scattare qualche...foto ricordo. Sa, per immortalare il vostro incontro romantico...Ahahaha!" - Mamma : "Come si è permesso?! Come ha potuto fare una cosa del genere?!! Io la denuncio!!!" - Gennaro : "Eh no! Lei non denuncia proprio nessuno, signora cara! E' inutile che le dica, cosa potrebbe succedere se queste foto, finissero nelle mani sbagliate...Se qualcuno, della sua famiglia, dovesse malauguratamente vederle...Se lo immagina?" - Mamma : "Maledetto!" Mia madre, infuriata e anche un pò spaventata, stracciò quella foto...ma fu tutto vano... - Gennaro : "La stracci! La stracci pure...Ahahaha...Tanto ,ne ho infinite copie..." - Mamma : "Cosa vuole?! Soldi??! Mi dica quanto vuole per tutte le copie delle foto!" - Gennaro : "Soldi? Davvero pensa di potermi potermi comprare con quattro spiccioli?!" - Mamma : "Faccia lei il prezzo! Qualunque prezzo!!" - Gennaro : "Ahahah...Non è così semplice..." Poi, l'uomo si alzò, fece il giro del tavolo e si avvicinò a mia madre... [ATTACH type="full" alt="2.jpg"]16948387[/ATTACH] - Gennaro : "I soldi sono importanti...Ma non è la sola cosa che voglio da lei!" - Mamma : "Che intende?!" - Gennaro : "Voglio innanzitutto rispetto! Rispetto che lei non mi ha mai mostrato!!" - Mamma : "Cosa significa questo? Io e mio marito, l'abbiamo sempre trattata con considerazione! Abbiamo sempre rispettato il suo lavoro!" - Gennaro : "Suo marito, si! Lui è simpatico e ci si può parlare...Ma lei signora...Crede che non mi sia mai accorto di come mi guarda schifata? Delle occhiatacce che mi lancia? Ogni volta, quando passa davanti alla portineria, fa sempre finta che io non ci sia! A stento mi saluta...No! Lei dovrà imparare a rispettarmi! E dovrà dimostrarmelo sempre!" - Mamma : "E' questo ciò che vuole? Rispetto?! Bene, allora mi dica in che modo potrei dimostrarglielo!" - Gennaro : "Tanto per cominciare...Voglio che lei adesso faccia esattamente la stessa cosa che stava facendo a suo nipote in quella foto!" - Mamma : "Cosa?! No! Questo mai!" - Gennaro : "Come vuole! Allora, adesso vado giù in portineria, e sistemo un pò di foto nelle cassette della posta...Chissà...? I condomini...apprezzeranno..." - Mamma : "Porco! Non può fare una cosa del genere!" - Gennaro : "Certo che posso! Anzi, magari potrei mostrarne una a suo marito, quando rientrerà da lavoro più tardi..." - Mamma : "No!...Va...va bene! Lo farò..." [ATTACH type="full" alt="3.jpg"]16948388[/ATTACH] - Gennaro : "Dai! Usala meglio quella bocca! Me lo devi succhiare per bene! Molto meglio di quando lo hai succhiato al tuo nipotino...!" - Mamma : "Nnnmmff...mmmnnff...!" [ATTACH type="full" alt="4.jpg"]16948389[/ATTACH] - Gennaro : "Cazzo, che bello! Ti preferisco così! Vedi? Sai utilizzarla meglio la bocca in questo modo! Invece che rompermi le palle a sbraitare...! Uuhh!" - Mamma : "Nnnmmmff..nmff...!" - Gennaro : "Shhh...Succhia, troia! Succhilo più a fondo! Dimostrami il tuo rispetto! Così! Ancora! Non puoi deludremi, lo sai! Altrimenti..Uhh...quelle foto, faranno il giro della città!" - Mamma : "NNNnnmmmffmf..." - Gennaro : "Avanti! Continua! Sei davvero brava a succhiare! Cazzo! Più veloce...Più veloce! Cosi! Ecco! Ecco! Adesso sborro! ADESSO SBORRO LURIDA PUTTANA!AAHHHHH!!!" - Mamma : "NNNNNnnnnnn...mmmgglllcc..gllc....mmmfnnn!" [ATTACH type="full" alt="5.jpg"]16948390[/ATTACH] Il pene di Gennaro, aveva un sapore orrendo. Forse, l'uomo non si lavava da giorni. Eppure, mia madre dovette succhiarglielo fino a provocarne una poderosa eruzione di sperma. Con la bocca, traboccante della schifosa sborra di quell'uomo, mia madre corse a sputare tutto nel lavello della cucina. Poi, si risedette, riuscendo a malapena ad evitare di vomitare. [ATTACH type="full" alt="6.jpg"]16948391[/ATTACH] - Gennaro : "Come prima dimostrazione, non cè male!" - Mamma : "Ti...ti prego! Adesso dammi quelle foto...!" - Gennaro : "Come, prego?! Sei pazza?! Questo era solo un'assaggio! Non penserai di essere riuscita a convincermi, solo con un pompino?! Dovrai darmene ancora molte di prove di considerazione e rispetto nei miei confronti!" - Mamma : "Vattene! Fuori da casa mia!!" - Gennaro : "Ahahaha...Ecco che ritorni a fare la stronza con me...Ok! Per oggi può bastare! Ah, prima di andare, ci tenevo a dirti un'ultima cosa...Se per caso ti venisse in mente di parlare di questa faccenda a qualche tuo amico particolare...Se volessi mandare qualcuno di loro a parlarmi e malauguratamente mi dovesse capitare un incidente...sappi che il rullino è nelle mani di una persona di mia fiducia, che non esiterà a diffondere le foto ...Ma non credo che tu abbia certe amicizie...Ahahah! Ci rivedremo presto per un'altra...dimostrazione!" - Mamma : "FUORI!!!" Gennaro si sbagliava. Mia madre, conosceva e come persone che avrebbero potuto fare qualcosa. Gente, poco raccomandabile, che avrebbe potuto far sparire, non solo le foto, ma lo stesso Gennaro. C' era però un problema. Quello sporco, viscido stronzo, non era l'unico in possesso di quelle foto. Quindi, se gli fosse capitato qualcosa, l'altra persona, sconosciuta, le avrebbe certamente diffuse. E mia madre era troppo spaventata per credere che Gennaro potesse bluffare. Quelle, maledettamente compromettenti foto, ritraevano mia madre e mio cugino, scopare sul nostro divano. Se qualcuno della nostra famiglia e non solo, le avesse viste, per lei sarebbe stata la fine. Era facile immaginarne le conseguenze. Tutta la vita, faticosamente costruita da mia madre, sarebbe andata in frantumi... Ma le spiacevoli sorprese per lei in quel giorno, non erano certo terminate... Alle 12.20, mio padre telefonò a mia madre, dicendole che non sarebbe rientrato a casa, non prima di sera. Le spiegò che la faccenda in ufficio, era più grave del previsto e che lui, insieme ad altri suoi colleghi, sarebbe restato in sede, per diverse altre ore... Nemmeno il tempo di riagganciare, che il nostro telefono squillò nuovamente... - Mamma : "Pronto?" - Genny : "Ciao tesoro! Che bello risentire la tua voce!" Mia madre, riconobbe si, quella voce ma, per un lapsus freudiano, scambiò quel Genny con un altro Gennaro...ossia, quel bastardo del portiere a cui aveva succhiato l'uccello, pochissime ore prima... - Mamma : "Ancora tu?! Brutto figlio di puttana!!! Cos'altro vuoi??!" e la cosa, come era facile prevedere, scatenò la furibonda reazione di Genny "l'asapide"... - Genny : "Come cazzo mi hai chiamato, maledetta stronza??!!" allora, accortasi del gravissimo errore, mia madre cercò subito di rimediare. Sapeva che far adirare un personaggio come quello, poteva avere conseguenze estremamente spiacevoli... - Mamma : "Oh, Dio! Perdonami! Ti ho scambiato per un altro! Scusami, ti prego!" - Genny : "Ti sei bevuta il cervello??!! Chi cazzo credevi che fossi??!!" - Mamma : "Perdonami ti prego! Credevo fosse un maledetto che continua a farci degli scherzi telefonici...Non ponsavo fossi tu! Davvero! Perdonami!" - Genny : "Ok! Ma la prossima volta, fa molta più attenzione! Capito?!" - Mamma : "Certo! Scusami tanto!" - Genny : "Ti ho detto che è ok! Smetti di frignare e ascoltami! Quel tuo amico...Angelo. Muore dalla voglia di rivederti!" - Mamma : "Lui...lui non è mio amico..." - Genny : "Bhe... mi spiace davvero tanto...credimi...Sai quanto cazzo può fregarmene???!! Lo vedrai oggi pomeriggio! Ti aspetta a casa sua!" - Mamma : "Ma...io non posso oggi! Sono sola a casa, non saprei a chi affidare il bambino!" - Genny : "Ah...Quindi oggi hai proprio intenzione di rompermi il cazzo?! Vuoi che ti faccia capire una volta e per tutte chi sono??! E' questo che vuoi??!!" - Mamma : "No! Andrò da lui...Andrò da lui!" - Genny : "E' stata l'ultima volta che farò finta di nulla...Chiaro?! Non ce ne sarà un'altra! Non azzardarti mai più a contraddirmi! Questo è l'ultimo avviso!!" - Mamma : "Certo. Ho capito...Ti...ti ringrazio. Non lo rifarò ancora!" - Genny : "Bene...! Fatti trovare in Piazza Municipio alle 3 in punto, allo stesso posto dell'altra volta...Poi aspetta. Qualcuno passerà a prenderti." - Mamma : "Ho capito! Ci sarò!" - Genny : "Ok! Oggi me le hai fatte girare sul serio! Spero per te che non capiti ancora..." - Mamma : "No, tranquillo. Non succederà più..." Mia madre, aveva davvero rischiato molto... L'aspide, non era certo un tipo comprensivo e compassionevole. Commettere nuovamente l'errore di farlo irritare, avrebbe senz'altro suscitato la sua collera. Genny, era un uomo del Clan di Don Alberto. Rispondeva direttamente a lui. E ne eseguiva, alla lettera, gli ordini. Ciò significava che, Angelo, aveva esplicitamente richiesto al Boss, un ulteriore "incontro" con mia madre ed, il perfido capo, aveva dato il suo consenso.... Continuava ad essere, per il Boss, solo ed esclusivamente una puttana, da usare e rivendere a suo piacimento. Nonostante fosse delusa per questo ed, enormemente nauseata dall'idea di ritrovarsi a che fare con Angelo, mia madre si preparò ad affrontare quell' ennesima ardua prova. C'era però un problema...A chi affidarmi? Sabato era uno dei giorni liberi settimanali della sig. Maria e, pur volendo chiamarla, sarebbe stata comunque indisponibile, visto che era fuori città per trascorrere il weekend col marito. Cinzia, dopo la scuola, era andata con Loredana e la sua famiglia a trascorrere una mini vacanza nella loro casa in montagna. Mio padre, sarebbe rientrato non prima di sera...Alla fine, mia madre optò per l'unica soluzione possibile. Quella di portarmi con lei. Così, questa volta , anche con il passeggino, mia madre, puntuale si fece trovare in Piazza Municipio alle 15.00. Dopo pochi minuti, ecco accostare l'auto di Salvatore... L'uomo, condusse me e mia madre a casa di Angelo, che abitava in una villetta appena fuori città. Arrivati al cancello, Salvatore accostò e disse a mia madre che sarebbe tornato a prenderci, quando Angelo lo avrebbe telefonato per dirgli che "l'incontro", era finito... Scesi dall'auto, mia madre, mi sistemò nuovamente nel passeggino e, una volta che Angelo aprì il cancello esterno, attraversammo un breve vialetto, fino a giungere alla porta dell'abitazione. Ad accoglierci, c'era quel verme di Angelo il quale, rimase sorpreso di vedere mia madre spingere il carrozzino con me dentro. Non si degnò di aiutarla a salire gli scalini che separavano il portico dal pianerottolo della porta della villetta. - Angelo : "Ah! Tu devi esser il più piccolo della famiglia...vero?!Ahahaha" - Mamma : "Lascialo stare! Dimmi, c'è un posto tranquillo e sicuro dove possa sistemare il bambino?!" - Angelo : "Ma certo! C'è la camera di mia figlia Luisa. Li, starà benissimo...Vieni, ti mostro dov'è." Raggiunta la stanza, mia madre, mi cullò diversi minuti, poi, una volta addormentato, mi adagiò sul lettino della camera. Assicuratasi che stessi dormendo, mia madre fece un cenno ad Angelo, per comunicargli che adesso, potevano andare in un'altra stanza per fare ciò che il maiale stava aspettando...Giunsero, così, nel salotto e i due si accomodarono sul divano. - Angelo : "Non mi aspettavo venissi col bambino..." - Mamma : "Ero sola con lui a casa...Non sapevo a chi affidarlo!" - Angelo : "E' stato strano per me vederlo..." - Mamma : "Ah,si?! Non hai mai visto un bambino?!" - Angelo : "Ahahah...Certo che si! Ma, ho pensato che lui...avrebbe potuto esser mio figlio..." - Mamma : "Che stronzata! Sbrighiamoci! Facciamo quello che dobbiamo..." - Angelo : "No! Così però non mi piace...Devi esser più carina e dolce con me,Rosa!" - Mamma : "Spogliati, stronzo! Ecco! Questo è il massimo della mia dolcezza per te!" [ATTACH type="full" alt="1.jpg"]16948396[/ATTACH] - Angelo : "Mmm...Adoro le tue tette, Rosa! Sono fatte per allattare! Ti dissi già, che se fossi stata mia moglie, a quest'ora, avresti mezza dozzina di marmocchi, attaccati ai tuoi capezzoli!MMmmm...si!" - Mamma : "Smettila con queste cazzate...La sola idea di aver avuto dei figli da te, mi fa rabbrividire!" - Angelo : "Ahahaha...Eppure, la tua fica bagnata, ti smentisce! Avanti! Ammettilo che l'idea ti sarebbe piaciuta! Ahahah" - Mamma : "AAhh..no! Sei un essere rivoltante! AAhh...mmmmnnn!" - Angelo : "Rivoltante, dici?! L'altra volta quest'essere rivoltante ti ha fatto godere...O mi sbaglio?!Ahahaha...Dai, adesso succhiamelo!" [ATTACH type="full" alt="2.jpg"]16948398[/ATTACH] - Angelo : "Si...Uuhh! Lo vedi?! Ti rendi conto che stavi mentendo?! Me ne accorgo da come lo stai succhiando...Ahahahah! Ti piace succhiarmi il cazzo! Si! Il mio cazzo, ti piace più di quello di tuo marito!Ahahaha... AAAAHHHHHH! BRUTTA STRONZA! NON MORDERE!!!" - Mamma : "E tu, non azzardarti a parlare ancora di mio marito!" - Angelo : "Cosa?! Come ti permetti, puttana?! Io parlo di chi voglio...quando voglio! Tu devi solo obbedirmi! Altrimenti, faccio una telefonata a chi tu sai...! E' CHIARO??!!" Mia madre, riprese a succhiare il cazzo di Angelo, impegnandosi di più. Non poteva contrariarlo ulteriormente e quindi, cercò di farsi perdonare, mettendoci più passione in quel pompino... [ATTACH type="full" alt="3.jpg"]16948399[/ATTACH] - Angelo : "Vedo che ti è chiaro adesso!Uuhh...si...cazzo! Hai capito chi comanda!MMmm...! Guardami! Voglio che continui a fissarmi mentre me lo succhi...!Brava...Non smettere!NON SMETTERE! ECCOMI!CAZZO! QUESTA E LA PRIMA SCARICA! PUTTANAAA!!!AAAHHHH!!!" Un buon bicchiere intero di sborra, gettito dopo gettito, inondò la bocca di mia madre. Quel lurido verme, la costrinse a trattenere il suo sperma per qualche secondo, per poi ordinarle di ingoiarlo. Ma quello , fu solo l'inizio... [ATTACH type="full" alt="4.jpg"]16948410[/ATTACH] - Angelo : "Così brava! Al galoppo...ahahahah! Cavalca! Cavalca il mio uccello! Non ti fermare, troia! Impegnati di più!" - Mamma : "AAAhhh...nnnn...! Facc...Aaaahhh...Faccio del mio meglio...AAahhhh!" - Angelo : "Ahahaha...Hai più di 20 anni di arretrati con me! Uhh...cazzo! Farai meglio ad applicarti! UUhhh...Si!" [ATTACH type="full" alt="5.jpg"]16948411[/ATTACH] - Angelo : "Che c'è??!! Ti sei già stancata?! Ahahaha....uuuHHH! Forse, vuoi che faccia quella telefonata...?!" - Mamma : "AAhhh..nn..No! Non sono stanca!AAhhh...!" - Angelo : "Allora dimmelo! Dimmi che ne vuoi ancora! Dimmi che vuoi ancora il mio cazzo!!DILLO!" - Mamma : "NNn...AAAAhhhh! Vogl...AAHH...Voglio il tuo cazzo!Ahh..." - Angelo : "PIU' FORTE!UUUHHH!" - Mamma : "AAhh!!VOGLIO...AAAhhh...VOGLIO IL TUO CAZZO!!AAAHHH!" - Angelo : "Ahahaha! Così, mi piaci! E ora preparati! Adesso ti allago la fica con un mare di sborra!!! AAHHH...ECCO CHE ARRIVA!!!UUUUAAAAHHHH!!!!" - Mamma : "AAAAHHHH..Nnnnn...!" Prima, poderosa dose di sperma, diretta nell'utero di mia madre. Ovviamente, non l'unica... Ore 16.25 [ATTACH type="full" alt="6.jpg"]16948412[/ATTACH] - Angelo : "Merda! Sembra che tu abbia un'aspirapolvere al posto della fica! Uuuhh! MI SENTO RISUCCHIARE IL CAZZO!UUUHHH!" - Mamma : "AAHH..nn...Non urlare!Ahh...potresti svegliare il bambino...AAhhh!" - Angelo : "Tu dici?! Ahahahah...Hai paura che possa raccontare qualcosa al suo papino...?AHAHAHA...UUUhhh!" - Mamma : "NNn...aahhh..No...Smett...AAHhh..smettila!" - Angelo : "Ahahaha...Non devi preoccuparti! Se quel coglione ti sbatte fuori di casa, puoi venire a stare da me...Guarda che reggia che ho! Ahahaha! Oh merda! Sei pronta? STO PER SPARARTENE UN'ALTRAAA!!!AAAHHH!!!" - Mamma : "AAAHHHH!!Nnnn.....!" Ore 17.11 [ATTACH type="full" alt="7.jpg"]16948413[/ATTACH] - Angelo : "Ti rendi conto o no?! Uhh...! Capisci cosa ti sei persa in tutti questi anni??!!UUhh... RISPONDI!!" - Mamma : "AAhhh..nnn...No!AAHHH!" - Angelo : "Ti ostini ancora a mentirmi?! Puoi dire cazzate con la bocca...ma il tuo corpo non mente! Stai vibrando di piacere! Ammettilo ! Ammetti di essere solo un puttana bugiarda!UUUhhh!AMMETTILO!!" - Mamma : "AAHHhhh...Son....Sono una bugiarda! AAAhhh...mmmmnn...!" - Angelo : "E puttana....! La mia puttana! DILLO! UUUhhh!" - Mamma : "AAhh..nn...La...la tua puttana! La tua puttana!!AAAhhh!" - Angelo : "Ok, ti credo...AHAHAHAHAHAHA! Ma ora, preparati! E' in arrivo un'altra dose! UN'ALTRA DOSE DEL MIO FOTTUTO SEMEEEE!!!UUUAAAAAAHHHH!!" Ore 18.49 [ATTACH type="full" alt="8.jpg"]16948414[/ATTACH] - Angelo : "Sai una cosa..? Uuhh...Don Alberto mi ha confidato il tuo segreto...Ahahahaha!" - Mamma : "Di...di cosa parli...?!!Aaaahh...!" - Angelo : "Presto sarai di nuovo mamma...! Ahahahah! E mi ha anche detto, che non sai chi sia il padre...Ahahahaha!" - Mamma : "UUhh...nnnn!AAhhh...Non parlare di...AAAHhhh! Non parlare di questo!Aaaahhh!" - Angelo : "E perchè no?! Anche io sono in corsa per quel posto...Ho qualche speranza! Aahahahahah!" - Mamma : "AAahh...smett...Smettila!AAAhhh!" - Angelo : "Non mi nasconderesti mai una cosa del genere, vero!? Non mi mentirai così come hai fatto col coruto, non è cosi?! Me lo diresti se il bambino fosse il mio...Giusto?!UUUhhh!" - Mamma : "AAHhh...No....Io...AAhhh...Ti ho detto di smetterla...con...aaaahhh...con questa storia! AAAhhh!" - Angelo : "Sono sicuro che me lo dirai....Ahahahaha! E ora, beccati ancora una razione di sborra! PRENDILA TUTTA QUANTA!! SCHIFOSA PUTTANAAA!!!AAAHAHHH!!!" - Mamma : "NNNNnnn....AAAHHHHH!!!" [ATTACH type="full" alt="sb.jpg"]16948416[/ATTACH] Dopo oltre tre ore, le palle di Angelo, furono finalmente a secco. Quel lurido cane, se le era nuovamente svuotate dentro di lei. Il bastardo, era rimasto per diversi giorni senza scopare. Non era stato ne con sua moglie, ne con le innumerevoli prostitute con cui la tradiva ripetutamente. Sembrava aver voluto preservare l'intero e ricco contenuto dei suoi testicoli, solo ed esclusivamente per riversarlo dentro mia madre... In effetti, lei sentiva la sua vagina, nettamente alluvionata dal seme di quel viscido animale... Poi, mentre mia madre dopo essersi ripulita e vestita, mi raccoglieva dal lettino per risistemarmi nel passeggino, cercando di non svegliarmi, Angelo, come da accordi, telefonò a Salvatore, dicendogli che, lo spassoso rendez vous con mia madre, era finito. Io e mia madre quindi, fummo riportati in Piazza Municipio, e da lì, ritornammo a casa. Dopo circa 20 minuti dal nostro rientro, anche mio padre. C'era ancora da risolvere la questione con Roberto...Il padre di Mirco... Fine Capitolo 13 [/QUOTE]
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