CAPITOLO 6 – DANIELA
Ultimo capitolo di questo secondo volume concentrato sugli anni del liceo, l’ho lasciato in fondo perché dal mio punto di vista è stata l’esperienza migliore. Beh per iniziare bisogna fare un passo indietro e tornare all’inizio del capitolo 3…
Sono seduto al bar del liceo insieme a Niccolò, il mio migliore amico. Arrivano due ragazze insieme e lui a bassa voce mi fa
-ecco le due
troie della scuola-.
La prima, una sua compagna di classe, si chiamava Daniela. La seconda, Francesca era una mia compagnia di classe, protagonista appunto del terzo capitolo.
Daniela era una ragazza molto carina. Alta circa 1.70, capelli lisci castani, occhi verdi e un bel fisico con una terza di seno.
Beh siamo li al bar e dopo avermi raccontato le storie che girano a scuola su Francesca, Niccolò passa a quelle su Daniela. Tra le varie mi dice giri voce che abbia un tatuaggio sul pube con la scritta ‘game room’ e che una volta si fosse trovata in vacanza in un hotel dove c’era una squadra giovanile di pallavolo in ritiro e che si fosse scopata tutta la squadra. Quest’ultima storia mi sembrava davvero esagerata ma Niccolò era un suo compagno di classe e amico, un fondo di verità doveva esserci.
Passano le settimane e la festa di compleanno di Francesca e un giorno verso fine di novembre arrivo al bar della scuola e trovo a un tavolino Niccolò e Daniela. Mi siedo con loro. Stanno organizzando di passare capodanno insieme a Praga, solo loro due perché tutti gli altri nel
gruppo di amici sono già impegnati. Mi vedono interessato e mi propongono di unirmi. Accetto volentieri e nei giorni successivi organizziamo il viaggio, partenza il pomeriggio del 29 dicembre e ritorno la mattina del 2 gennaio.
Arriva il giorno della partenza e sono molto gasato perché è uno dei primi viaggi che faccio da solo. Non ho veramente in testa nulla di sessuale, la situazione non mi sembra ideale in realtà mi aspetto però di divertirmi molto e questo basta.
Partiamo da Malpensa e in tarda serata arriviamo nell’appartamento che abbiamo affittato a Praga. Fin dal viaggio l’atmosfera è piacevole, Niccolò è un grande amico e con Daniela mi trovo bene.
Appena arrivati lasciamo i bagagli e raggiungiamo il centro città. Già al secondo angolo della via principale veniamo fermati da 2 ragazzi italiani che ci offrono fumo e ci lasciano la brochure di una piccola ‘spa’ nel centro città. Vedendoci con una ragazza spingono molto perché andiamo il giorno dopo alla spa, offrendoci mega sconti e promettendoci trattamenti di favore. Compriamo un po’di roba da fumare ma rifiutiamo gentilmente l’invito alla spa.
Facciamo un giro in centro, beviamo una birra e torniamo a casa. Come primo contatto va bene così.
La casa è un monolocale con un letto matrimoniale e uno singolo. Io e Niccolò dormiamo insieme nel matrimoniale. Il clima è rilassato, al momento di metterci a letto tutti e 3 giriamo per l’appartamento e per il bagno in intimo senza problema. Daniela ha un gran bel fisichino e senza dare troppo nell’occhio me lo gusto per bene.
Il primo giorno facciamo una classica giornata di turismo, visita al centro, il campanile, la cattedrale, qualche museo. Rimaniamo fuori la sera, aperitivo, qualche canna e birra a fiumi dopo cena.
Torniamo a casa abbastanza brilli, ci mettiamo a letto e parliamo ancora un po’. Qualche inibizione è un po’saltata e ad un certo punto guardo Daniela
– ma è vero che una volta ti sei scopata un' intera squadra di pallavolo?-.
Lei non prende male la domanda e mi racconta che era in vacanza con la sua famiglia e che si annoiava a morte. Passava le giornate a leggere chiusa in camera in hotel. Dopo qualche giorno era arrivata a fare una specie di ritiro questa squadra di ragazzi della nostra età. L’avevano notata in sala da pranzo e un paio di loro l’avevano avvicinata. Lei, che mi rendevo conto era un po’una mia versione al femminile, cioè una che scopare le piaceva proprio e che cercava dove ne vedeva la possibilità di creare l’occasione per farlo, alla fine dopo qualche giorno di conoscenza aveva proposto ai ragazzi di scopare con tutti. Ci tenne però a specificare che non tutti in una volta ma che per farsi passare appunto quei giorni noiosissimi, come fosse una
escort aveva schedulato un programma di appuntamenti con i ragazzi e da quel momento fino alla fine della vacanza ,uno alla volta aveva scopato con tutti e 12.
Dopo quel racconto mi trovai improvvisamente col cazzo in tiro. Comincia a pensare. Non potevo stare 4 giorni a Praga con una del genere e non scoparci, dall’altra parte non volevo rovinare l’atmosfera, c’era anche Niccolò e se si fosse creata qualche incomprensione i giorni seguenti sarebbero stati difficili. Risolvo andando in bagno a farmi una sega, mi immagino lei, però nella mia immaginazione i ragazzi sono 12 tutti insieme e uno sono io. Faccio quello che devo fare e mi metto a dormire.
La mattina dopo ci svegliamo abbastanza presto perché il programma prevede di rientrare a casa la sera per prepararci per il Capodanno. La giornata trascorre serena, visitiamo il museo del sesso dove Daniela è molto interessata ai diversi giochini esposti e come da programma torniamo nel nostro appartamento.
Io sono sempre stato fin da ragazzino un tipo abbastanza elegante. Mi metto tutto in tiro con camicia e giacca. Niccolò indossa invece una tuta sportiva.
-dai Nico non vorrai mica fare capodanno in tuta?-
- fidati che con questa si scopa sempre-
-sarà…-.
Esce dal bagno Daniela, uno schianto, vestito aderente nero, sopra accollato ma sotto cortissimo che risalta il suo bel fisico.
Andiamo in centro, cena in un ristorante in cui ormai eravamo di casa, pub, fuochi d’artificio sul ponte e poi a ballare in una enorme discoteca su più piani.
Ci dividiamo perdendoci di vista, ognuno esplora i diversi piani e le sale. Incredibile ma ad un piano becco anche il figlio del proprietario del locale del paesino in montagna dove facevamo le feste con Ludovica e Michela (volume 1) anche lui li a fare capodanno con degli amici. Parliamo un po’poi mi metto a rigirare.
Trovo Daniela, è in mezzo ad una pista molto affollata con un ragazzo. La squadro meglio. Si stanno baciando e lui ha una mano infilata sotto il vestito di lei. Dalle espressioni la sta palesemente masturbando.
Ottimo, target perso. Il mio dubbio si è risolto da solo non facendo un cazzo e perdendola. Coglione.
Vabbè è andata così, cerco Niccolò e lo trovo che parla con due ragazze molto carine. Grande Nico e la sua tuta. Sono brasiliane, di quelle chiaramente di origine europee, bionde e con la carnagione chiara. Parliamo, balliamo. Niccolò ne bacia una ma io sono come bloccato. Non sono concentrato sulla situazione. Continuo a pensare a daniela che sarà da qualche parte a scopare con quello e che invece vorrei scoparmi io.
A notte inoltrata ci ritroviamo fuori. Daniela è con il ragazzo con cui l’avevo vista. È israeliano, si chiama Natan e non si presenta bene dato che mi fa la classica battuta del cazzo
– italiano eh? Pizza e mafia eh?-
penso ‘non mi fai ridere per un cazzo coglione’ ma faccio una risatina fintissima.
Si riprende poi nel corso delle ore rivelandosi tutto sommato simpatico. Vive a Praga da 4 anni e lavora per un locale ma quella sera ha il turno libero. Ci porta in un pub dove rimaniamo fino a mattina. Salutiamo le brasiliane e poi lui e torniamo a casa. Sul tragitto del ritorno cercando di non mostrare il mio disappunto chiedo a Daniela se è successo qualcosa tra loro.
– abbiamo scopato in un bagno. E voi con le due ragazze?-
- ehm niente, Nico ne ha baciata una, io nulla-.
Tra virgolette ‘perchè sono un coglione che pensava a te mentre tu ti facevi sbattere da quello in un bagno’.
Il giorno dopo ci alziamo che sono le quattro del pomeriggio. Daniela dice che ha ricevuto un messaggio da Natan, che ci invita a fare la serata dopocena nel locale dove lavora.
Ci vestiamo, io più o meno sulla falsa riga della sera prima, anche Niccolò più elegante mentre Daniela mette dei jeans a vita molto bassa e una semplice maglietta aderente che lascia la pancia un po’scoperta.
Andiamo ancora fuori a cena e poi in una birreria. Verso la mezzanotte andiamo verso il locale indicatoci da Natan.
Arrivati lì fuori ci rendiamo conto trattasi di un night club. Daniela ci dice che lo sapeva e che aveva immaginato per noi non fosse un problema. Ovviamente no e c’è da chiederlo? Poi ci guarda con un sorriso malizioso
– dai che vi faccio entrare e consumare gratis tutta la sera-.
In effetti Natan viene a prenderci fuori e ci fa entrare saltando la cassa, ci indica un tavolino e ci fa arrivare dei drink. Il locale è particolare non è un puro night ma lo chiamerei più una disco night.
Da una parte c’è un palco con spogliarelliste che fanno spettacoli, ma dalla parte opposta un pista da ballo normalissima con un dj e clienti che si divertono e ballano totalmente disinteressati delle spogliarelliste. Ci sono anche diverse ragazze .
Beviamo, usciamo a fumare una canna, beviamo ancora e ci ritroviamo tutti e tre a ballare e divertirci in mezzo alla pista.
Verso le due arriva Natan, dice che ha finito il suo turno e si mette li a divertirsi con noi.
Le cose tra lui e Daniela si scaldano, cominciano a baciarsi. Daniela è palesemente su di giri, ubriaca marcia.
Si baciano, si toccano, lui inizia in mezzo alla pista a toccarle vistosamente le tette finché lei come fosse la cosa più normale del mondo si toglie la maglietta rimanendo li in reggiseno.
In men che non si dica l’attenzione della pista è su di lei che inizia a ballare con movenze sensuali e mandare sorrisi non solo a Natan.
Ancora una volta mi rendo conto della sua indole. Per fare una cosa del genere è palesemente ubriaca, altrimenti non riuscirebbe a rompere le inibizioni così facilmente ma si sta anche divertendo. Le piace che l’attenzione sia su di lei, le piace che gli altri intorno la vedano come una preda sessuale.
Continua a ballare per qualche minuto finché non comincia a giocare con le spalline del reggiseno. Io penso ‘non lo fa, no non lo fa, dai non lo farà mai… cazzo lo ha fatto', si slaccia il reggiseno e rimane con le tette di fuori. Belle, sode come le hanno a diciotto anni, con un bel capezzolo perfettamente tondo che sembra disegnato.
Scattano gli ululati della gente, i fischi, penso che forse si sta esagerando poi mi dico ‘sticazzi divertiti e non rompere i coglioni', mi rilasso e mi godo lo spettacolo.
Lei continua a ballare con i ragazzi che ormai la circondano. Ad un certo punto Natan la prende per mano e la fa salire sul palco dove ci sono le spogliarelliste.
Lei con una naturalezza incredibile inizia un balletto sexy. Le ragazze sul palco si fermano e la guardano applaudendo e incitandola.
Si slaccia i pantaloni e li lascia cadere. Indossa un perizoma verde che è veramente un filo sottilissimo. Balla lì per un po’ facendo sguardi ammiccanti al suo pubblico che ormai comprende buona parte della popolazione maschile del locale.
Dopo qualche minuto cambia la musica, si ferma e scende. Raccoglie i vestiti e va verso un bagno. Ritorna vestita e si siede al nostro tavolo dove magicamente compaiono 3 drink.
Ci mettiamo li, ci complimentiamo per lo spettacolo, lei ride. Durante la serata diversi ragazzi vengono al nostro tavolo cercando di abbordarla ma lei lascia intendere che la festa è finita. Anche Natan viene convinto di riscuotere una ricompensa replicando la scopata della notte prima ma lei lo rimbalza e ce ne andiamo.
Arriviamo a casa siamo ancora tutti e 3 molto su di giri. Ci mettiamo nel letto matrimoniale a chiacchierare e bere da una bottiglia di gin. Ad un certo punto Nico le fa
-beh bello spettacolo che hai fatto, potresti concederci il bis-
- non so se ve lo meritate-.
Intervengo io
– beh se lo meritavano tutti quelli del locale per noi che siamo amici un piccolo privè potresti farlo in effetti-.
Lei si alza, si mette di fronte al letto e ricomincia a ballare con movenze sensuali. Ci guarda, si morde le labbra, si spoglia fino a rimanere ancora in perizoma.
Balla ancora un po’ poi si ferma, fa per riprendere i vestiti ma ormai sono entrato in modalità bomber. Questo è un gol a porta vuota, non posso sbagliarlo.
– fino a qui sei arrivata anche al locale, per noi potresti fare qualcosa di più-
Lei ci guarda con fare da
porca, come a dire ‘accetto la sfida’ e fissandoci si sfila il perizoma.
È lì che lo vedo, la figa completamente rasata e curatissima e il tatuaggio ‘game room’.
Riprende il balletto, si gira e si mette a fare una specie di lento twerk, prima ancora che il termine fosse coniato, mostrandoci perfettamente entrambi i suoi buchi.
Niccolò si alza, la prende alle spalle, la abbraccia, bacia il collo e le prende le tette. Con lo sguardo mi fa segno di venire. Mi avvicino, la bacio e le infilo una mano tra le gambe iniziando a massaggiare il clitoride. Lei inizia a gemere subito di piacere.
Ci spogliamo e senza neanche rendermene conto mi ritrovo sul letto con lei che mi sta cavalcando il cazzo mentre spompina Niccolò.
Una vera macchina da sesso, era lei la padrona della situazione che ci guidava e ci diceva cosa farle.
Proviamo di tutto, dall’anale, ai due cazzi insieme nella figa, sopra, sotto a pecorina. Un’ora circa di gran sesso. Lei orgasma un paio di volte poi io le vengo in faccia e qualche minuto dopo anche Niccolò fa lo stesso.
Ci addormentiamo veramente sfiniti.
La mattina dopo ci svegliamo tardissimo e riusciamo a prendere il volo di ritorno per un pelo.
Finisce il liceo e non ci si vede più molto. Niccolò va a studiare a Los Angeles mente Daniela in Olanda. So che oggi vive ancora lì.