L'estate più calda della mia vita, il racconto di una storia veria tenuta segreta II°

Darckman78

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Eran passati ormai tre mesi, eravamo agli inizi di ottobre e quasi ogni due settimane, mi presentavo regolarmente nella taverna di Lara, se non mi facevo sentire era lei che mi mandava un sms -ciao emy! ti va di far due chiacchere?-ecco, questa diciamo era la frase chiave, capivo al volo e la richiavamo per l'incontro, devo dire che eravam diventati molto affiatati lei si era impegnata molto per capire cosa mi piaceva e se poteva lo facava...una volta addirittura si era comprata delle scarpe
di mercato con tacco 10, quelle usa e getta diciamo, appositamente per me, xè le avveo detto che mi piaceva scopare le ragazze con i tacchi a spillo.
L'altro lato della medaglia era che in quel periodo le avevo sganciato più di 300 mila lire e un po ne risentivo, anche le mie vacanze di fine agosto avevano dovuto essere ridimensionate, anche perchè non sapevo come uscirne da quella situazione, non riuscivo a dirle di no, mi piaceva, ma avevo paura che finisse tutto o che si trovasse qualcu'altro da galoppare...quindi...dovevo mettere in previsione di spendere altre centinaia di mila lire nell'inverno alle porte.
Era un aggrovigliarsi di pensieri, continuare o smettere? giusto o sbagliato? immaginavo di scoparla a dicembre con le calze di nylon e sotto un piumone, ma anche alle conseguenze che ne sarebbero derivate se qualcuno avesse scoperto i fattacci, ormai le notti eran divenatte turbolente.
Proprio un giorno di inizio ottobre, era martedì lo ricordo ancora bene, mi arrivò un sms -ciao emy, possiamo vederci il prima possibile?ho bisogno di parlarti- aveva un qualcosa di sisnistro quel messaggio, sentivo il sangue freddo che mi scorrevva nel corpo, ci eravamo incontrati 7 giorni prima, non poteva chiedermi di riandare da lei cosi presto e non in quel modo...presi il telefono e le scrissi - ok, domani pome va bene?ma cosa è successo?- risposta -ok per domani alle 16 al parco, dom ti spiego- al parco??? pensai io, cosa andiamo a fare al parco pubblico del paese, si alcune volte ci andavo a far due chiacchere con amici, ma non mi sembrava un luogo di appuntamento per noi due, perche non al bar? vi lascio immaginare che ansia e terrore si materializzava nella mia mente, poteva essere tutto e il contrario si tutto: voleva smettere? :eek:
i suoi l'avevano scoperta? era incinta??? voleva aumentare il prezzo? era innamorata di me? il suo tipo l'aveva mollata? fu una delle notti più lunghe della mia vita.
Il giorno dopo ero alle 15:30 al parco, camminavo nervosamente, fumavo, e fissavo sempre l'orologio, ecco che a 15:50 vedo Lara arrivare a piedi dalla stradina che porta alla via di casa sua, mi guarda, un piccolo sorriso forzato e mi saluta, io la saluto, non le tolgo lo sguardo di dosso e le chiedo subito "perche ci siam incontrati qui? cosa è successo?" lei si siede su di una panchina si passa sempre i capelli dietro l'orecchio e guardando l'erba mi dice "emy, mi sa che non possimo più incontrarci, è successo una cosa..." ma perche cazzo le ragaze dicon sempre cosa coso qualcuno uno una "cosa e sucesso Lara?parla ti prego cosa è cosa?" "Eran due settimane che mia sorella continuava a farmi il terzo grado, voleva sapere come facevo ad andare dall'estetista, a prendermi dei vestiti, parruchciera cose così...le dicevo che guadagnavo i soldi un po al bar un po con i massaggi" ero con la bocca aperta a sentire le sue parole e dissi "e lei? ci ha creduto?" "ha sempre dubitato, diceva che al bar non pagano nessuno e come mai per i massaggi avevo solo te e perche venivi sempre" "ma scusa tu le hai detto che venivo sempre a fare i massaggi?" "si...lei è curiosa mi fa mille domande, sempre, e per giustificare le mie spese dicevo che ti facevo i massaggi per la schiena" "scusami Lara, ma lo capirebbe anche uno stupido che un ragazzo di 24 anni non va mesi a farsi massaggiare la schiena, potevi inventarti qualcos altro..e poi dai cavolo, lo
sanno anche i sassi che in oratorio e tutto volontariato, mica ti pagano per dare due bicchieri d'acqua" "Lo so emy, ma cosa dovevo dire? non sapevo che scusa inventarmi, se dicevo che lvoravo in qualche parte sarebbero subito andati a cantrollarmi" "va bhe va bhe Lara vieni al sodo"
"...no dicevo che non mi credeva, di non raccontarle balle e cosi martedì scorso quando ci eravamo incontrati lei era uscita dalla ditta, aveva parcheggiato fuori casa e aveva sbirciato nella taverna dalla finestrina in giardino" "cosa???!" risposi io, "ci ha visti mentre lo facevamo???" "...si, poi e tornata in ditta e la sera ha incominciato a farmi domande, così dopo 3 giorni che mi inventavo cose, mi ha messo alle strette e mi ha detto che ci ha visti" "cazzo...cazzo e dopo? cosa ha detto?" "..bhe...mi ha fatto una sorta di predicozzo, che certe cose non si fanno...che se lo venisse a sapere mamma...che devo crescere...e non lo dirà ai miei, chiederà a papà di farmi andare al pome in ditta per fare qualche lavoro di magazzino cosi non cazzeggio e se è possibile mi dara qualche lira" rimasi un po silenzioso a pensare, mi sentivo in colpa e non sapevo cosa dire, lei aveva sempre lo sguardo verso il basso e si toccava in continuazione i capelli e dun tratto aggiunse "...mi ha detto anche che vorrebbe parlarti..." :eek:
e subito risposi" cosa???! vuole parlare con me??.... ma no dai cazzo, non abbiam mica 15 anni, siam adulti..." "lo so hai ragione, ma mia sorella è così le piace fare la di più e se la ostacoli fa peggio, mi spiace emy, non volevo metterti nei casini, comunque stai tranquillo mia sorella non dirà niente a nessuno, me l'ha promesso e poi la conosco" " non preoccuparti Lara, la colpa è anche mia, spero di chiuderla in fretta questa cosa".
Quel pomeriggio andò avanti con un po di riflessioni reciproche, due chiacchere normali e una bibita la bar cercando di alleviarci i pesi a vicenda
dallo stomaco.
I giorni passavano, non avevano più avuto contatti con Lara, io cercavo di svagarmi con uscite con amici e giri ai centri commerciali, la sorella Viviana non si era fatta sentire e quasi mi fregavo le mani per averla passata liscia credendo che le sue parole fossero state lo sfogo del momento, ma purtroppo mi sbagliavo di grosso, dopo una decina di giorni verso le 18 mi suona il cellulare, un numero strano che non conoscevo, dopo i normali 3 squilli per racapezzolarmi su chi potesse essere risposi "pronto?" "ciao Emy, sono Viviana Xxxxxxxi, la sorella di Lara" un brivido gelido percorse il mio corpo da nuca a piedi e un po impacciato dissi "ah...si, ciao Viviana, tutto bene?" "insomma" rispose lei"immagino che tu possa capire il motivo della mia chiamata..." "si, lo capisco, aspettavo una tua chiamata" risposi io con un po di fermezza giusto per non farmi vedere alle corde, "ascolta, vorrei scambiare 4 chiacchere con te, ma non al telefono e nemmeno qui in zona, cosa ne dici se ci vediamo sabato mattina verso le 10:30 al baretto di san Txxxxxx a XxxXXX?" feci una rapida scanione dei miei impegni, localizzai il posto e le dissi " per me va bene, ci vediamo la?" "certamente, non dimenticarti, a sabato ciao" e riagganciò. :winner:
Devo dire che furono dei giorni d'attesa veramnete estenuanti...ah, giusto...voi volevate sapere come era Viviana? bhe Viviana non era certo come sua sorella era un pò l'opposto, un fisico da atleta, anche se non faceva nessuno sport, alta 178 cm, fisico asciutto, due bellissme gambe, un seno normale, credo
una 3, bionda anche lei, capelli lunghi sempre raccolti con la coda di cavallo, occhi azzurri... una fata direte voi :madsaw:...una fata...se non fosse per il suo naso, un po strano, all'epoca aveva 27 anni, 3 anni più di me, la conoscevo di vista un saluto ogni tanto all'oratorio o a scuola anni e anni prima, aveva un carattere un po ribelle, molto fumantino, litigava spesso con le sue amiche e in quanto a ragazzi, l'avevo vista con qualche tipo, ma mai una storia che durasse più di un anno.
Anche lei come la sorella, non si vestiva da gran figona, vestiti semplici, più eleganti di Lara, tra noi ragazzi era soprannominata "la cavalla" per la sua stazza
la coda di capelli e il naso, alcune volte scherzando dicevamo che dovevamo fare una colletta per finanziarle una plastica al naso e poi potevamo trombarcela a vicenda.
A me tuttosommato non dispiaceva quel naso, aveva un suo fascino, certo non rientrava nei canoni classici di bella figa, ma visto l'insieme...
Il sabato dell'appuntamento mi vestii bene, mi studiai un po di frasi e discorsi giusto per non farmi prendere impreparato e un po di sigarette nelle tasche
poteva essere una mattinata molto tesa, un po di scuse, atteggiamneti dispiaciuti, promesse varie e in questo modo speravo di cavarrmela definitamente da quella
situazione che cominciava a togliermi la serenità.
Parcheggiai vicino al baretto, scesi con calma, qualche sguardo a destra e sinistra ed entrai, Viviana non era ancora arrivata, così mi sedetti ad un tavolino
e dissi alla barista che stavo aspettando una persona e poi avrei ordinato, appena finito di parlare, vidi la Polo grigio chiara di Viviana che arrivò, parcheggiò
in fianco alla mia, trafficò un po con borsa cellulare e chiavi e scese con tanto di occhiali da sole total black.
Aveva un paio di fusò neri con dei sandaleti neri, una canotta lunga rosa con qualche brillantino che componeva una scritta che ora non ricordo e un golfino, entrò decisa nel bar mi salutò con un "ciao" a voce bassa e con un tono un po ironico e si sedette di fronte, uno sguardo alla barista..."un sanbitter grazie" "anche per me grazie" risposi io.
"dunque Emy cosa hai da dirmi" mi gelò all'istante demolendo le mie speranze di qualche discorso banale per romepere il ghiaccio, "...nulla, credo che sai già tutto,
non c'è bisogno che ti faccia una cronistoria" "la cronistoria la sò già caro, a me interessa sapere cosa pensi tu" era tosta la tipa, sarebbe stata una mattinata
molto difficile, "io...son molto dispiaciuto, son sempre stato dispiaciuto è stata una situazione che mi è sfuggita di mano, dopotutto tua sorella e stata sempre
una grande amica per me e non nego che mi dava anche forti emozioni" salvato in corner? "appunto perchè la definisci tua amica e che ti dia emozioni, non capisco
questo volerla trattare come una prostituta di strada" azzo...guardai un attimo la barista se ci avesse sentito, ma forse eravamo a distanza di sicurezza
"te l'ho detto è una cosa che ha fatto star male anche me, altrimenti l'avrei salutata e mi sarei vantato in giro come fanno tanti altri" "tu non ti devi nemmeno azzardare di dirlo a qualcuno altrimenti ti stacco le palle hai capito?"...li mortacci...un attimo di silenzio...arrivarono i sanbitter...molto amari "ehi ehi guarda che non ho detto niente a nessuno e non lo farei mai, io son un tipo di parola e questo te lo possono confermare centinaia di persone" "si ma poi cazzo, 40 mila lire
nemmeno fosse una zingara raccattata a qualche semaforo" "viaviana, se qualcosa e successo non è certo per via dei soldi, io ho capito che aveva bisogno di
un aiuto e ho cercato di aiutarla, probabilmente sarebbe successo anche senza pagare, c'era una forte attrazione tra di noi in quei giorni" bene questa
era una buona azione difensiva, infatti cominciò ad appoggiarsi allo schienale della sedia e a gustarsi il suo aperitivo " lo spero Emy, lo spero, mi
incazzerei di brutto se qualcuno se ne aprofittasse della mia sorellina, ora la seguirò di più e verrà a darci una mano al lavoro" "questo mi fa piacere,
credo che lei abbia voglia di mettersi in gioco e rendersi utile, con tutto il rispetto, per fare l'estetista devi impegnarti molto, fare gavetta ed investire"
"esatto" rispose Viviana "ho cercato di dirglielo diverse volte, ma forse era convinta che fosse più semplice".
La conversazione andò avanti quasi piacevolmente, parlando un po di lara, un po di me e un po di lei, forse più che instinto famigliare Viviana era un po
soggetta al protagonismo, le piaceva mettersi in mostra e far si che la gente si piegasse un po alle sue decisioni.
Quando il ghiaccio sembrava essersi rotto e l'incontro volgeva ai saluti finali, la Cavalla prese parola "Sai Emy, non avevo dubbi che fossi un ragazzo a posto,
la cosa mi sembrava tanto strana, e ti confesserò che mi sento in colpa" la interruppi, "ma no Viviana, tu stai facendo tanto per lei e poi non è successo nulla
di grave, tua sorella e responsabile, credo che una reciproca attrazione abbia potuto scatenare tutto" con lo sguardo basso la soella prese parola, mentre
si accendeva una sigaretta e a gambe accavallate mi provocava "...mi sento in colpa perchè un paio di anni fa, mentre ero in vacanza a rimini, avevo
conosciuto un tipo che mi fece un po di corte, non era brutto, ma nemmeno bellissimo, dopo 5 giorni che mi assillava e vedeva che non batteva chiodo, mi
offrì 100 mila lire per una notte con lui, le serate li mi devastavano e cosi in un pub un po brilla e sfatta accettai" intanto che ascoltavo a bocca aperta, cercavo
di non dare nell'occhio con il mio stupore "...purtroppo non finì li, perchè rotto il ghiaccio, tornata a casa, ci incontrammo per alcuni sabati sera a
metà strada in un motel, sempre per avere quel gruzzoletto in tasca, La cosa mi pesò molto e così lo raccontai a mia sorella che con molto pudore non commentò nulla e fece come se non avesse saputo nulla...probabilmente le ho dato un brutto esempio, ecco perchè è caduta in questa tentazione".
Il racconto mi lasciò di stucco ma cercai di non farlo trasparire e provai a consolarla " non abbatterti, chi nella vita non cade in tentazione? e poi
tu sei una bella ragazza, tutti farebbero carte false per stare con te" "grazie, ma ormai ciò che e fatto e fatto, bisogna guardare avanti", Viviana si alzò dalla sedia, si sistemò gli accessori ed io mi precipitai alla cassa per pagare e offrirle l'aperitivo " ma no!" mi urlo lei alle spalle " "Emy, ti prego mi offendo!" finsi di non sentire e pagai i 5 mila lire dell'aperitivo.
"Grazie caro, a buon rendere" mi salutò con i suoi mega occhialoni da sole e intanto che si stirava la coda le chiavi della macchina le caddero dalla bocca,
mi chinai immediatamente per essere gentile e anche e sopratutto per ammirarle i suoi piedi cosi curati credo n 40. Intanto che tornavo a casa mi sentivo più leggero nello stomaco e tra me e me sghignazzavo su quanto fosse zoccolona la sorella, in effetti per qualcosa di strano aveva il suo carattere un po pazzerello e spregiudicato.
Non sto a nascondervi che i giorni seguenti furono un trionfo di seghe in memoria della Cavalla Viviana, immaginata in una sorta di gang bang per qualche dollaro in
più..eheheh.
Le settimane passarono trnaquillamente, mi incontrai con Lara per rifergli dello scambio di idee con sua sorella ma poi nulla più.
L'occasione buona capitò qualche settimana dopo proprio quando ritirai la mia nuova macchina dal concessionario, nulla di faraonico ma pur sempre una macchina in voga ai quei tempi, scorrazzando per la strada incrociai Viviana con la sua polo grigia che mi vide... tempo 10 minuti che mi arrivò un sms - ehi mister, macchina nuova? non si offre da bere?-Ero troppo euforico per la mio nuovo mezzo per risponderle, volevo godermi da solo quel momento, cosi alla sera comodo su di un divano, presi il cellulare e le risposi - ciao Viviana, è si macchina nuova, ma mi sembra che tu hai gia avuto ;) l'aperitivo non ti bastava?- nemmeno 1 minuto per la risposta - direi che è un po poco per quella macchina, minimo una cena di pesce - _cavolo una cena di pesce mi prosciuga le finaze, quella si offre quando ci si prova con qualcuna- -ah si? bhe per me ne dovresti offrire tre per provarci- - so che perdo in partenza, non ci provo e risparmio qualche centone- - ti facevo più determinato, io vado matta per chi si spinge al limite - - allora non offrirei la cena, per averti fari altro...cio che ti renderebbe felice- -tipo una borsa Luis Vitton?-
-...ammazza che tempismo, xè e il tuo sogno?- - esatto, l'ho vista in un negozio a XXXXXXXX quello vicino a XXXXX è in saldo a 160 mila- - vediamo se indovino, vuoi che te la regalai qualcuno?- - anche tu, non semplicemente qualcuno, ti farei passare due serate indimenticabili- sinceramente non ricordo
dopo come conclusi il lungo dialogo di sms, so che rigirai il discorso, credevo che Viviana fosse una mezza aprofittatrice e se ci fossi cascato, probabilmente
avrei speso un sacco per un paio di serate a bere coktail.
E se davvero la stangona mi avesse allargato le gambe per quella borsa? era un pensiero continuo, ma a quell'età non crederesti mai che una ragazza più grande di te si concederebbe così facilmente ad uno sbarbatello è più facile pensare ad una presa in giro, una manipolazione... e visto e considerato che il cervello a ventanni
gira a modo suo e che le fantasie son più importanti dei dati di fatto, un mercoledì pomeriggio mi recai in quel famoso negozio e sborsai ben 160 mila lire per quella
borsa, non fu difficle individuarla era l'unica a quel prezzo "di favore". :nono:
Dovevo escogitare un modo per consegnarla a Viviana, non volevo fare il coglione suonando il campanello di casa con una borsa in mano, andai nella ditta di famiglia
entrai nel piazzale del parcheggio e individuata la polo della Cavalla gli appoggiai la scatola della borsa sul parabrezza con un biglietto - le promesse
van mantenute...- tornai a casa speranzoso di una risposta immediata.
Purtroppo dopo due giorni non ricevetti nessun messaggio, solamente il terzo giorno all'alba delle 22 senti il trillo del cellulare, un sms, - ma Emy?, sei stato per caso
tu a farmi quel regalo...?- - buon giorno, anche se e sera, vedo che non era così atteso questo regalo- -Ah!!!!! davvero??? pensa che ho chiamato centinaia di persone e non capivo chi mi avesse fatto sta sorpresona!!!- - allora avevi seminato ovunque, e io scemo che credevo lo avessi chiesto solo a me- - ma noooo, sei un tesoroooograzieeee, ora ricordo di avertelo chiesto, pensavo fossero state le mie amiche- - forse dovevo firmarlo il biglietto, ti piace?- -tantissimo è un regalo meraviglioso, mi sento in debito ti va sabato sera al XXXX alle 22?- - ok ti aspetto la, buona notte- - buona notte stela e grazie ancora- Per lo meno ero felice che si fosse accorta del mio gesto, però avevo seri dubbi che potesse scapparci una trombata, tutto quel suo moralismo su sua sorella il fatto che fossi più piccolo di lei e che fosse una tipa un pò furbetta... mi lasciò la sensazione di aver gettato 160 mila nel water come si sul dire.
Il sabato mi preparai in ghingheri e mi feci trovare al XXXXX alle 22 puntuale, mi sedetti al bancone e intanto mi presi un caffè, tempo di mescolar lo zucchero che in parte sullo sgabello sento un"ciao!" era arrivata, Viviana con la sua nuova borsa e tutta tirata, una minigonna svolazzante bianca, dei collant neri e delle scarpe di vernicenere con tacco alto un top anchesso bianco e un golfino nero...bhe da perderci la vista... sempre con la sua bella coda bionda ben truccata e qualche ciondolino qui e li.
Devo dire che le sue lunghe cosce velate ti davano uno spunto eccezioale per delle fantasie spinte, lo spacco delle tette richiamava continuamente la tua vista
perchè era molto abbandante e ti davano quell'idea di morbidezza, senza parlare della sua minigonna bianca sottile che spesso le si infilava tra le natiche di quel
mandolino dandoti una vista più concreta del alto B. :sega:
Ci spostammo su di un tavolino, lei ordinò un drink strano con arancia e un mix di alcolici, io andai su di una classica birra e qualche stuzzichino, lei volle subito mostrarmi la borsa nei suoi dettagli e mi raccontò ridendo a crepapelle di come continuava a chiamare amici e amiche per chiedere di chi fosse l'idea del regalo e tutti cadevano dalle nuvole.
La chiaccherata poi si inoltrò piacevolmente su vacanze fatte e vacanze sognate esperienze e curiosità, devo dire che la affascinai molto su quanto sapevo dei paesi e della cultura estera, di come il viaggio non era solo villaggio e spiaggia, poi volle sapere della mia macchina nuova dei consigli su una possibile nuova autovettura per lei. Sembrava quasi un attmosfera romantica tar noi, per fortuna non era stata una serata rigida ed impacciata.
Verso le 00:30 mi guardò per qualche secondo come se cercasse una conferma dentro di lei e disse "andiamo a farci un giro?"
rimasi un po basito, la mia mente cominciava a fantasticare di una possibile camporellata in qualche stradina di campagna delle vicinanze, nel parcheggio ero pronto ad invitarla sulla mia macchina ma lei mi anticipò " prendi la tua macchina e seguimi" seguirla??? ma come?
il mio testosterone tornò a zero... probabilmente mi porterà in qualche altro locale pensai io, evidentemente dopo avermi pagato i 9 mila lire prima non si sentiva
ancora sdebitata.
Saltai in macchina e mi misi in coda dietro di lei, non si dirigeva vero le super strade ma andava verso i paesi, sempre più perplesso restavo a ruota, dopo 5 km
svoltò presso un paese vicino al nostro, prese una serie di viuzze secondarie e si fermò in un parcheggio di 10 posti sotto un condominio un po attempato.
Scese e mi disse "Eccoci, sali un attimo?" "dove andiamo?" risposi io ormai preoccupato " qui c'è la nostra tana, è l'appartamento di Michela, la mia amica, era dei
suoi nonni, lo usiamo per fare un po di baldoria o per scazzarci, le pago qualche spesa e ce lo dividiamo un po per una, sai quando a casa ti rompono i coglioni
o non pui fare un cazzo vengo qui" "bella idea, ma non è che c'è su qualcuno che dorme?" " ma no tranquillo, ho gia detto a Michela che ci andavo stasera per dormire così i mie non rompono se faccio tardi e pensano che sia da lei".
Sallimmo di due piani poi aprì la porta e accese le luci, l'appartamento non era dei migliori, vecchi mobili malconci, un divano grigio con sopra un telo colorato, una televisione piccola su di un comò, molto odor di chiuso e di muffa, ma tutto sommato era vivibile.
Il cuore cominciava a battermi a mille perche ora era più certo di combinar qualcosa, mica ti invità li per vedere la tv, mi sedetti sul divano e cercai ti restar calmo.
Lei fece un giro per le stanze, andò in cucina, tornò in sala, accese la tv su rai 2, davano un film, si diresse verso di me e si sedette vicina, una mano sulla spalla
e cominciò a sussurrarmi "Allora Emy... la sdebitiamo la borsa?" senza dir nulla mi girai alla mia sinistrale misi una mano sulla schine e la baciai...
scavallò le gambe e me ne appoggiò una sulla mia coscia sinistra e comincio a intensificare il bacio con la sua lingua esplorando la mia bocca mentre mi scompigliava
i capelli con una mano.
Ne approffittai e con la mano accarezzai la sua gamba per quasi tutta la sua lunghezza fino a soffermarmi nelle parti intime, che non si riuscivano a sentir bene per via dei collant, allora la tolsi e preferii palpeggiarle il seno, bello sodo e grande, morbido, alzai la mano e cercai di estrarlo dal top, il suo capezzolo era bello duro e
non sapevo nemmeno io se staccarmi dalla sua lingua ipnotizzante per succhiare la sua mammella. :pig:
Fu lei a staccarsi e dimi "andiamo di la", la seguii mezzo intontito nella stanza da letto, dove cera un letto matrimoniale rudimentale, solo con reti e materasso, delle coperte bianche e un plait, dei tappeti ai lati e una cassapanca, le tapparelle eran abbassate e lei lasciò acceso le luci del corridoio per far passare qualche filo di luminosità nella nostra stanza buia.
Mi sedetti sul letto e lei si piazzo in parte per ricominciare da dove eravamo rimasti, ora però, mi accarezzò i jeans, volle setire il mio cazzo duro sotto, mentre
sembrava non voler smettere di limonare, mi alzai e mi slacciai i pantaloni, faceva male, lei dal dietro me li sfilò giù, e con la mano mi fece girare, gurdò i miei
boxer e l'arnese in tiro al suo interno, lo mordicchiò un pochino e con un rapido colpo me li sfilò, sorrise e me lo impugnò ben stretto, delle piccole leccate
alla punta e in men che non si dica se lo fece scomparire in bocca, iniziando un energica pompa, dovevo stare attento, potevo esplodergli da un momento all'altro
e rovinare tutto, così a mio mal grado glielo tolsi e finalmente potei abbassarmi per "allattermi al suo seno, lei lo impugnava e mi alternava i capezzoli da succhiare,
mentre mi toglievo i rimanenti vestiti anche lei si preparò alla monta, si sfilò con cura le calze e potei vedere qul bellissimo culo con un perizzoma nero e bianco,
che se lo tolse subito, me lo sfregò in faccia con un sorriso e gettandolo dietro mi saltò sopra baciandomi e strusciandomi la sua patata sul membro.
Le sussurrai che volevo succhiargliela e mi rispose " Aspettavo questo momento" si sdraio si mise il cuscino dietro la testa e allargando quelle due lunghe gambe
mi spalancò il paradiso, un piccolo ciuffo biondo e una patonza leggermente aperta e umida, mi gettai di colpo, la mia ligua veniva risucchiata all'interno
mentre sentivo bagnarmi il mento e il collo, un profumo intenso aveva la sua figa, Viviana mi premeva con la testa e mi voleva quasi guidare su come leccare
mi appoggio i suoi megnifici piedi sulle spalle e si sditalinava con calma seguendo la mia lingua.
Ci sarei stato per ore in quella posizione, ma lei mi interruppe "dai mettiamolo dentro, ti vendo sopra io" così mi sdraia infilai un profilattico sempre a portata di mano
e lei montò sopra ... se lo infilò da sola.
saltellando sulle ginocchia poi appoggiò la testa in parte alla mia e insieme iniziammo a spingere a ritmo, le sue tette mi premevano sul collo e i suoi ansimi
le sentivo forti all'orecchio "va bene cosi?" le dissi, "perfetto puledrino sbattilo dentro" cazzo dovevo stare attento quella zoccolona rischiava di
farmi venire in men che non si dica, capì che forse poteva godere con qualche parola pesante " sei una bella cavalla da monta" "si ti piaccio tesoro?" " belliissima
ti scoperei per ore" " bravo cosi ti volgio, devi farmi godere, mettimi un dito nel culo" un po imbarazzato allngai il dito della mano destra e con calma
trovato il suo pertugio posteriore, lo massaggia e pian piano lo misi detro muovendolo con delicatezza" ora oltre agli ansimi semtivo i suoi "lament" di piacere
"...aa mmm ..si mmmm sei bravo puledrino ora togliti il dito e succhiatelo" come pensai io devo succhiarmi il dito, vide che esitavo e continuavo a incularla
"dai fammi vedere che ti piace il mio sedere" mi decisi e sfilato il medio lo succhia con tutto il suo profumo intenso, senza saperlo avevo incominciato
la mia prima esperinza fetish passiva, ne avevo trombata qualcuna, ma alla fin dei conti ero stato sempre io il toro, ora mi sentivo un agnellino
sevizziato e dominato.
"ti piace tesoro?" " buono risposi, hai un culo eccezzionale" si alzò si sfilò il cazzo si mise a pecorina, mi avvicinai per infilarlo e lei " prima leccami i piedi"
così mi inginocchiai e potei assaporare quei bellissimi piedi n° 40 eran grandi mi piacevano un sacco, lei godeva mentre le scchiavo le dita, ma non ci persi
troppo tempo, faci un po di contorsioni per alzarmi a quel livello figa dopodichè menai bene dentro palpeggiado il suo senso che ondeggiava a meraviglia
sotto le mie sferzate e lei poteva lasciarsi andare a ululati di piacere " auuuu bravo, dai sculacciami, fammi andare più veloce" non me lo feci ripetere
mentre stantuffavo la maiala le infliggevo delle belle sberle suonati sulle natiche fino farle diventare rosse.
Dopo una sessantina di colpi comincia a sentirmi sull'orlo di un eruzione istantanea cosi rallentai, lei se ne accorse e gattonando sul letto raggiunse la sua borsa
estrasse un astuccio nero e da li con mio stupore un piccolo fallo in acciaio di 12/15 cm tornò come prima, si mise a 90 di fronte a me e con il suo giocattolo
si pastrugnò la patata dicndomi " Emy... leccami il culo..." mi abbassai e gli lavorai bene la lingua sopra facendole sentire la mia lingua nel suo orefizio,
godeva tanto Viviana, tanto che un rivolo di piacere gli scendea dalla fica formando una grossa chiazza sulle lenzuola, si masturbò per qualche minuti
poi si alzò mi fece sdraiare mi sfilò il profilattico pulì il cazzo dal sapore di lattice con una coperta, e accucciata in fianco a me mi spompinò per bene
sapendo che ero giunto al limite della sopportazione.
Ansimavo forte la sua bocca era un aspiratore potente, ad un certo punto allungò una gamba e mi tenne formo la testa con un piede... in quel momento potei esplodere tutta la mia sborra, la cosa impressionante è che non sembrava averla miniamente sconvolta, continuava a pompare nessun mugugnio nessun gesto di stizza, c'erà solo il cinguettio della sua saliva sul mio membro e delle deglutizioni di seme nella sua gola.
Infine staccò la sua bocca mi scappellò bene e ci girò con la lingua in tutti gli angoli quasi a non lasciare nessun residuo e concluse con un bacio sulla cappella
rossa e dolente.
Poi si alzò raccolse un po di vestiti e si diresse in bagno, feci altrettanto mezzo intontito e sconvolto, che esperinza fantastica ed io che credevo di saper
già tutto di scopate...ero un pivellino in quel momento.
La raggiunsi in bagno, mi guardò e disse " allora cucciolo? come ti è sembrato?" "bellissimo" risposi io, di solito toccava a me far certe domande " bene, mi
fa piacere, sei stato molto eccitante" poi una volta rivestiti per bene ci sedemmo in cucina e mi offrì dell'acqua dal piccolo frigorifero, seduti intorno
al tavolo mi confidò " come avrai visto a me piace guidare i giochi e sottomettere l'uomo...ognuno fa sesso come gli piace, sai quanti credono di venir con me
e fare i torelli alla missionaria, ma non ci godo così" " capisco Vivian in effetti con te è stata un esperienza unica mi son eccitato molto" " grazie caro,
guarda non è facile perchè sesso così lo puoi fare solo alcune volte, comnque se ti va ci troviamo ancora una volta e ti faccio fare cose piu spinte"
"e me lo chiedi pure? non sono abbituato ma un altra volta con te non me la perderei" "benissimo e poi devo ringraziarti nel modo giusto per questa borsa, te lo aveva promesso un paio di uscite...".
Dopo mezzoretta di chiacchere mi diressi alla mia macchina mentre lei restò li, era notte inoltrata e me ne stavo imbambolato sul sedile senza radio a pensare
alla serata, potevo sentire ancora tutti gli umori adosso a me nonosctante mi fossi lavato.
Quei giorni furono abbastanza scioccanti per me ero al settimo cielo, ma mi sentivo meno dominatore, sapete, mi compiacevo dopo aver trombato una fghetta a
pensare a come l'avevo sistemata e conciata... così era diverso, mille dubbi, ma è giusto cosi? oppure no?
Aspettavo ancora una sua chiamata che però non arrivava, il sabato seguente mi accontentai di una tranquilla chiaccherata con gli amici, tacendo ogni cosa
nonostante qualcuno mi faceva le domande su dove ero stato ecc...
Dopo che in un certo senso mi ero messo il cuore in pace credendo che forse a Viviana non volesse un bis, il mercoledì mi arriva il messaggio sperato - ciao Emy
tutto bene? we ma non ti ricordi che dobbiamo finire un lavoretto?- - Ciao Viviana, certo, aspettavo una tua conferma, non potevi lasciarmi qui cosi- - ok
cicci, facciamo ancora alle 22 sabato al XXXXX?- - Perfetto ci vediam sabato-
Finalmente, ero al settimo cielo la cavallona era ancora mia, anche se mi preoccupavo sulla sua frase..."fare cose più spinte" cosa voleva insinuare
non è che ci eravam limitati a palparci... a me pareva di aver fatto tutto e tutto di più.
Sabato ben tirato a lucido mi presentai ancora al bancone del XXXXX, presi un caffè in attesa della sognata vaccona, Viviana non si fece attendere, pochi minuti
dopo mi chiamò ad un tavolino, la fissai per un istante, tubino nero collant quasi trasparenti, scarpe con tacco 12, e un giacchino grigio, una bella topona, sempre
con la sua lunga cosa bionda un rossetto rosso ben lucido... mi alzai dallo sgabello, e mi diressi al tavolo, ordinai qualcosa di più forte un martini bianco con ghiaccio agitato non scekerato...chissa mai mi portasse bene, lei prese una crema whisky sorridendo mentre mi osservava un po imbarazzato " sei carino stasera Emy... come mai? devi far colpo?"
"bhe sai dovrei stendere una ragazza speciale e cerco di usare tutte le mie armi..." "allora ci sei riuscito topo, stas ti farò vedere le stelle..." tutto si prospettava
bene, ero già molto eccitato e questo mi preoccupava perchè avevo paura di far flop, cercai di non pensarci e girare i discorsi su qualcosa di più banale.
A mezzanotte,"andiamo!" disse Viviana, mi infilai cellulare e chiavi in tasca e seguii il suo culetto sculettante fino al parcheggio mentre alcuni ragazzi del locale mi fissavano chiedendosi cosa faceva una stangona con un ragazzo più giovane.
Andai diretto al famoso parcheggio, insieme salimmo le scale e una volta chiusa la portina alle nostre spalle il cuore mi batteva forte in gola.
Mi guardo con la coda dell'occhio e mi chiamò con un dito nella stanza da letto... questa volta non mi feci pregare, mi avvicinai a lei, la abbracciai e ci unimmo in un
appassionato limonamento, mi palpeggiava il sedere e sfregava la sua scarpa sul mio polpaccio, mentre io non potevo raggiongere zone particolari visto
il suo abito un po ermetico e avvolgente, sentti la cerniera nella sua schiena e la abbassai fino in fondo, lei mosse un po le spalle per far cadere il suo tubino
infondo ai piedi senza staccare la sua lingua dalla mia.
Poi si sedette a bordo del letto e mi chiede di sfilarle la gonna i collant e le scarpe...così feci, con calma apprezzando il tatto di quei tessuti così intimi e personali,
mentre finivo il lavoretto, mi alzò il suo piede stirato verso la mia bocca e me lo introdusse quasi a prepotenza, me lo gustai, lo muoveva sempre per farmi raggiungere ogni punto della sua estremità, poi piano lo fece scendere per premerlo sul mio pacco in erezione, poi fu lei a sbottonarmi camicia e pantaloni, per lasciarmi completamente nudo lei rimase solamente con un perizzoma grigio, questa voltà aspetto a prenderlo in bocca, volle giocare un pochino, le sfilai gli slip e incomncia a leccarle gambe e patonza e lei mi stringeva la testa tra le sue cosce, ad un certo punto si alzò, mi prese la mano e mi disse seguimi, si diresse in bagno, si sedette sulla tavoletta e mi chiese di inginocchiarmi davanti a lei, non esitai, un po stralunato osservai che cominciò a pisciare e io la osservavo inpotente era tutto molto strano e sublime, finito, alzo le gambe e mi disse
"dai Emy, puliscimela bene..." restai un attimo confuso e pensai che alla fine non cambiava molto su leccarla umida o no, così iniziai a leccargliela, succhiargliela e lei mi accarezzava la testa dicendomi
"bravo, cosi...tutta bene, la voglio asciutta" avevo un forte odore di urina che mi avvolgeva ma mi sentivo inebriato...soddisfatta mi ringrazio con una bella pompa delle sue e quando fu turgido abbastanza tornammo in camera, per la prima volta la scopai a missionaria, con tanto di baci appassionati e forti sculacciate sul mio sedere, la sentivo profonda e morbida, ma non volevo starci molto per paura di venire.
Mi sussurrò in un orecchio " lo proviamo a infilare nel culo?" "certo piccola" le dissi io, era la prima volta per me, quando ti trombi le tue coetanee ventenni, è ga bello se te la danno se le chiedevi il culo era una buona scusa per darti una sberla...
Sempre dalla sua borsa estrasse una pomata dal tubetto arancio, non vidi che cosa fosse, se ne mise un po nell'ano e mi chiese di spalmarla bene, cosi tutto concentratto mi godevo il culo da pochi cm e mi impegnavo a spalmargliela con cura, si mise a 90 e con cura lo spinsi dentro, era già sfondato, non si fece molta fatica, era bello stretto dentro e lei gemeva dicendo "cazzo cazzo c'è lho ce l'ho mmm..." lo spingevo dentro e fuori per diversi minuti con calma e le piaceva un sacco, poi per non irritarglielo di più lo tolsi, cambiai il profilattico e questa volta andai per una penetrazione
tradizionale, mentre mugugnavamo insieme improvvisamnete suonò un cellulare... mi gelò il sangue, ma non era il mio trillo, era il telefono di viaviana... allungò un braccio ed estrasse il cell dalla borsa, incomincia a estrarlo per fermarmi, ma lei non volle "dai Emy, non fermarti vai ti prego..." con mio stupore rispose al telefono mentre la trombavo, era la sua amica Michela voleva sapere se era nel loro appartamento/scannatoio o era andata al XXXXXXX discoteca della zona, Viviana parlava tranquillamente, ansimando e sghignazzando "...no Michy son qui nell'appartamento, non andavo al XXXXXXXX stasera" nel silenzio della stanza potevo sentire anche la voce fuoriscire dall'auricolare di Viviana " ma Vivy? che stai facendo li eheheh" "Michy sto scopando cazzo... ehehe non potevi mandare un sms?" "ahahahah Vivyyyyyy daiiiiii ma chi è?" "ma si te ne ho parlato è Emy" mi sentivo un po frastornato non mi ricordo se ero più concentrato a stantufare o ad ascoltare ciò che si dicevano, ad un certo punto, Viviana mi porge il telefono girandosi gia a 90" ti passo Michy..." alquanto esterrefatto presi il celllare e dissi un po faticosamente "pronto?" "ahahahahah ehy ciao! come va la mia amica Vivy??? la stai scopando bene? ahahahah" " spero di si, son in piena
concentrazione tesoro..." "ahahahah dacci dentro a quella troia, attento che non te lo strappi" " lo so...c'è questo pericolo me lo tengo stretto" "ahahah ciao bello"
schiacciai la cornetta rossa gettai il cell sul letto e impugnai il sedere di Viviana per affondare meglio.
"che ti ha detto?" chiese lei, un po titubande sulla parola da pronunciare e dissi"che sei una troia" "immaginavo... che ne pensi tu?" presi la palla al balzo pensando che essere un po volgari avrebbe eccitato di più la situazione, "bhe ha ragione sei proprio una troia Viviana" avevo colpito nel segno "mmm si è vero" continuai a ripeterglielo per diverse volte, quando sembrava sazia di prenderlo in diverse posizioni, mi ordinò"sdraiati segone che ti sistemo io ora" così feci, raccolse il suo perizzoma da terra lo appallottolò e senza che potessi metabolizzare cosa stava succedendo, me lo infilò in bocca.
Un po confuso ed eccitato al tempo stesso osservai che si inginocchiò sopra di me e inziò un energica pompa, mentre menava mi urlò a bassa bace "dai cazzone, non ti ho lavorato fico ad ora per non aver nemmeno un po di sborra"...bhe vi posso lasciar immaginare che fu l'estasi per me, mi lasciai andare come non mai, metre Viviana mi faceva roteare il cazzo nella sua bocca solleticandosi il palato con i miei schizzi corposi, infine come fosse una sua prerogativa, mi scappello con forza e fece passare la punta della sua lingua in ogni angolino.
Ero sdraiato quasi incoscente su quel letto umido e pregno di umori, stentavo ad alzarmi e sentivo lei che si alzava e raccoglieva i suoi indumenti per andare in bagno,aspettai che uscisse per andarmi a lavare e rivestirmi, la raggiunsi poi in cucina, dove mi aspettava il solito bicchiere di acqua minerale, "bhe Emy... abbiam
mantenuto le promesse..." "esattamente Viviana, non potrei essere più soddisfatto" "eheh stai attento a non scherzar come me, comunque mi ha fatto piacere star con te non è solo un discorso di borsa e non borsa" "grazie cara, anche io son rimasto affascinato da te" "non farti troppe speranze però Emy per il momento finisce qui...
ok quando si gioca, ma non sono una zoccola, voglio godermi un po la vita ora, può essere che mi vada di farlo ora, come di star in astinenza per mesi, può essere
che volgia farmi un fidanzato come di trovarne uno ogni 3 mesi".
Quelle parole mi buttarono un pò giù, forse dentro di me c'era la speranza di fare sesso con lei ogni tanto, ma dopotutto era una ragazza più grande di me, appetiile a molti ed essendo cosi troia, sicuramente non avrebbe avuto problemi a trovarne altri a suo piacimento.
Dopo qualche battuta, la salutai, scesi le scale e saltai in macchina verso casa, i finestrini leggermente abbassati per farmi arrivare un po di aria fresca in faccia,
il mio sguardo perso sull'asfalto, un piccolo sorriso sulle mie labbra mentre alla radio davano un vecchio successo dei duran duran - wild boys- ero l'ultimo degli wild boy o semplicemnte un personaggio caffchiano? la mia mente fibrillava di emozionie pensieri, ma ero felice, ci si ricorda di momenti singolari della propria vita
questo è uno di quelli, forse non sono stato fortunato nelle relazioni sentimentali, ma a in quanto a scopate, ho avuto belle soddisfazioni.
Ora vi chiederete cosa sarà successo poi con Lara e Viviana, vi posso dire che con Lara ho sempre avuto un ottimo rapporto di amicizia senza andare oltre, con Viviana e le sue amiche la cosa fu diversa, in quel viaggio di ritorno di alcuni anni fa, centrifugato da emozione e pensieri non potevo ancora immaginarmi che il futuro mi avrebbe portato ancora da Viviana, ma questa è un altra storia...
 
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RiCyX

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questa storia e' vera al 100% per come lo racconta... sei un grande!!! xo' cazzo 160.000 L. mika pistacchi io ce l'avrei fatta affogare col mio uccello!!!
 
OP
D

Darckman78

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Grazie ragazzi!
la storia e vera, non avrei perso giornate a scriverla e cercare di ricordarmi tutto
Fino a quel periodo credevo che con le donne bastasse essere fighi per ottenere qualcosa,
dopo questa avventura capii che con alcune, bastava dare un buon motivo per concederla e...uocheti pocheti pu!
questa tattica ha funzionato spesso
vi prometto risvolti...
 

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