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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
L’ex vergine, una cosa a tre e i primi incontri con mia moglie.
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<blockquote data-quote="Panettiere89" data-source="post: 18173807" data-attributes="member: 365122"><p>Saliti in macchina, onde evitare silenzi imbarazzanti come prima, cercai di fare due chiacchiere. “Era da un pezzo che non ci si vedeva”…”anche tu al bar come mai?!”..e cazzate varie.</p><p>Non volevo tirare fuori cos’era successo prima anche se sinceramente non riuscivo a pensare ad altro!</p><p>Il tragitto era di qualche chilometro,ma guidando a passo d’uomo onde evitare di fare danni alla macchina vista le concentrazione di alcol nel mio corpo sembrava non terminare mai. C’è poco da fare ma io prima di arrivare a casa volevo trombarla!</p><p></p><p>Lei però sembrava un po’ scazzata e taciturna.</p><p>Parlava a monosillabi, sembrava non apprezzare molto la mia compagnia, quando invece capii che stava esattamente pensando quello che stavo pensando io! A pochi metri da casa sua immersa nel verde mi indica una piazzola isolata sul ciglio della stradina e mi chiede di fermami un attimo li se mi andava. Ovviamente accostai!</p><p></p><p>Senza perdere tempo le misi la lingua in bocca e con una mano le afferrai subito il seno! Le nostre lingue erano infuocate e il mio cazzo già bello in tiro!</p><p>Durante questo lunghissimo bacio si contorceva dall’eccitazione…non aveva freni!</p><p>Di fretta e per arrivare al più presto a toccarle la figa non sbottonai nemmeno i pantaloni ma scivolai all’interno di questi ultimi. Mentre la accarezzavo da sopra le mutandine lei si sbottonó del tutto i pantaloni, se li abbassó completamente assieme alle mutandine e mettendosi il più comoda possibile allargó leggermente le gambe voltandosi verso di me.</p><p>Una striscietta di pelo bello scuro e ben curato mi indica la strada. Le grandi labbra, depilate in maniera impeccabile, contenevano perfettamente il suo frutto proibito. Sembrava la vagina di una quindicenne.</p><p>La accarezzai con la mano ed essendo già bagnata feci scivolare con delicatezza un dito all’interno.</p><p>Entra con estrema facilità.</p><p>Con la stessa facilità con la quale entró poi il secondo.</p><p>Muovendo le mie dita con un ritmo lento e costante vedevo crescere il suo desiderio.</p><p>Con l’altra mano cercavo la sua bocca e con la sua saliva non smettevo di bagnarle e giocare con i suoi capezzolini, piccoli, poco sporgenti ma belli turgidi.</p><p></p><p>Con il salire dell’eccitazione afferrava sempre con più forza la maniglia della porta con una mano, mentre con l’altra mi aiutava a stringerle i seni.</p><p>Volevo scoparla, lei era sempre più bagnata e non vi dico cosa aveva tra le mutande, non avevo mai visto una figa così fradicia toccandola solo con due dita!</p><p></p><p>Stavo per tirarlo fuori, ma in quell’attimo la vidi mordersi un labbro, iniziò a contorcersi e mentre continuavo a masturbarla con vigore mise la sua mano sopra la mia.</p><p>In quel momento aveva due mie dita dentro di lei ma evidentemente non le erano sufficienti, così dopo aver appoggiato la mano sopra la mia infilò anche il suo dito medio.</p><p></p><p>Sentivo che mancava poco all’apice del piacere, non potevo smettere, ormai era tardi per fermarsi e scoparla.</p><p>Con la mano così facendo decideva lei il ritmo.</p><p>Io con il palmo le strusciavo dolcemente il clitoride mentre lei con il suo dito mi indicava i punti giusti da toccare all’interno. Io mi feci guidare volentieri ed in pochi secondi ecco l’orgasmo!</p><p></p><p>L’interno della vagina si contraeva sempre più, il suo respiro ansimante si trasformò in urla, il palmo della mia mano sul suo clitoride era sempre più bagnato, le mie dita all’interno potevo sentire le contrazioni dei muscoli vaginali che la portarono all’orgasmo! Tremava, era tutta sudata.</p><p>Sfinita rilasció tutti i muscoli e si lasciò “cadere” sul sedile.</p><p></p><p>Passato l’apice del piacere sfilai le dita da dentro la sua vagina e prendendole il suo dito me lo infilai in bocca per assaporare tutto il suo sapore.</p><p>Lei non fece resistenza anzi, visto il mio piacere nell’assaggiare i suoi succhi si accarezzó nuovamente la vagina con le dita e accarezzandomi prima le labbra me li rimise in bocca ber qualche secondo per poi ritratli fuori ed esclamare ridendo “maiale!” </p><p></p><p>Scoppiamo entrambi a ridere! “Ora siamo pari!” le dissi. “già!” Mi rispose lei facendomi l’occhiolino tutta soddisfatta e sorridente.</p><p></p><p>A corto di fazzoletti mi indica la sua borsa e mi dice di cercarli da li dentro. Mentre cerco, lei rivestendosi mi fa: “ops! Forse Ti ho bagnato il sedile!”</p><p>Accesi la luce e in effetti ci accorgemmo che era effettivamente bagnato!</p><p></p><p>Forse anche a causa delle birre di troppo scoppiammo nuovamente a ridere come deficienti per qualche minuto!</p><p></p><p>Rivestiti, la rassicurai che non era un problema anche perché erano solo un paio di chiazze piccoline ad aver bagnato il sedile, delle quali una volta asciugato non ci sarebbe rimasta traccia.</p><p></p><p>Mi rimisi così in marcia per percorrere i pochi metri che mancavano a casa sua…</p><p></p><p>continuo? Vi piace? 😁</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Panettiere89, post: 18173807, member: 365122"] Saliti in macchina, onde evitare silenzi imbarazzanti come prima, cercai di fare due chiacchiere. “Era da un pezzo che non ci si vedeva”…”anche tu al bar come mai?!”..e cazzate varie. Non volevo tirare fuori cos’era successo prima anche se sinceramente non riuscivo a pensare ad altro! Il tragitto era di qualche chilometro,ma guidando a passo d’uomo onde evitare di fare danni alla macchina vista le concentrazione di alcol nel mio corpo sembrava non terminare mai. C’è poco da fare ma io prima di arrivare a casa volevo trombarla! Lei però sembrava un po’ scazzata e taciturna. Parlava a monosillabi, sembrava non apprezzare molto la mia compagnia, quando invece capii che stava esattamente pensando quello che stavo pensando io! A pochi metri da casa sua immersa nel verde mi indica una piazzola isolata sul ciglio della stradina e mi chiede di fermami un attimo li se mi andava. Ovviamente accostai! Senza perdere tempo le misi la lingua in bocca e con una mano le afferrai subito il seno! Le nostre lingue erano infuocate e il mio cazzo già bello in tiro! Durante questo lunghissimo bacio si contorceva dall’eccitazione…non aveva freni! Di fretta e per arrivare al più presto a toccarle la figa non sbottonai nemmeno i pantaloni ma scivolai all’interno di questi ultimi. Mentre la accarezzavo da sopra le mutandine lei si sbottonó del tutto i pantaloni, se li abbassó completamente assieme alle mutandine e mettendosi il più comoda possibile allargó leggermente le gambe voltandosi verso di me. Una striscietta di pelo bello scuro e ben curato mi indica la strada. Le grandi labbra, depilate in maniera impeccabile, contenevano perfettamente il suo frutto proibito. Sembrava la vagina di una quindicenne. La accarezzai con la mano ed essendo già bagnata feci scivolare con delicatezza un dito all’interno. Entra con estrema facilità. Con la stessa facilità con la quale entró poi il secondo. Muovendo le mie dita con un ritmo lento e costante vedevo crescere il suo desiderio. Con l’altra mano cercavo la sua bocca e con la sua saliva non smettevo di bagnarle e giocare con i suoi capezzolini, piccoli, poco sporgenti ma belli turgidi. Con il salire dell’eccitazione afferrava sempre con più forza la maniglia della porta con una mano, mentre con l’altra mi aiutava a stringerle i seni. Volevo scoparla, lei era sempre più bagnata e non vi dico cosa aveva tra le mutande, non avevo mai visto una figa così fradicia toccandola solo con due dita! Stavo per tirarlo fuori, ma in quell’attimo la vidi mordersi un labbro, iniziò a contorcersi e mentre continuavo a masturbarla con vigore mise la sua mano sopra la mia. In quel momento aveva due mie dita dentro di lei ma evidentemente non le erano sufficienti, così dopo aver appoggiato la mano sopra la mia infilò anche il suo dito medio. Sentivo che mancava poco all’apice del piacere, non potevo smettere, ormai era tardi per fermarsi e scoparla. Con la mano così facendo decideva lei il ritmo. Io con il palmo le strusciavo dolcemente il clitoride mentre lei con il suo dito mi indicava i punti giusti da toccare all’interno. Io mi feci guidare volentieri ed in pochi secondi ecco l’orgasmo! L’interno della vagina si contraeva sempre più, il suo respiro ansimante si trasformò in urla, il palmo della mia mano sul suo clitoride era sempre più bagnato, le mie dita all’interno potevo sentire le contrazioni dei muscoli vaginali che la portarono all’orgasmo! Tremava, era tutta sudata. Sfinita rilasció tutti i muscoli e si lasciò “cadere” sul sedile. Passato l’apice del piacere sfilai le dita da dentro la sua vagina e prendendole il suo dito me lo infilai in bocca per assaporare tutto il suo sapore. Lei non fece resistenza anzi, visto il mio piacere nell’assaggiare i suoi succhi si accarezzó nuovamente la vagina con le dita e accarezzandomi prima le labbra me li rimise in bocca ber qualche secondo per poi ritratli fuori ed esclamare ridendo “maiale!” Scoppiamo entrambi a ridere! “Ora siamo pari!” le dissi. “già!” Mi rispose lei facendomi l’occhiolino tutta soddisfatta e sorridente. A corto di fazzoletti mi indica la sua borsa e mi dice di cercarli da li dentro. Mentre cerco, lei rivestendosi mi fa: “ops! Forse Ti ho bagnato il sedile!” Accesi la luce e in effetti ci accorgemmo che era effettivamente bagnato! Forse anche a causa delle birre di troppo scoppiammo nuovamente a ridere come deficienti per qualche minuto! Rivestiti, la rassicurai che non era un problema anche perché erano solo un paio di chiazze piccoline ad aver bagnato il sedile, delle quali una volta asciugato non ci sarebbe rimasta traccia. Mi rimisi così in marcia per percorrere i pochi metri che mancavano a casa sua… continuo? Vi piace? 😁 [/QUOTE]
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