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Francesca aveva 18 anni quando aveva iniziato a capire la sua vera natura.
Si era fatta estate e la voglia di andare al mare era tanta. Avevamo appena preso la patente e la voglia di essere indipendenti regnava sovrana.
Decidemmo così, io e lei, fidanzati da un anno circa, di prendere la Golf di suo padre e di andare in una di quelle spiagge selvagge della Sardegna, una di quelle cale piccole, con tanti anfratti.
Durante il viaggio qualche chiacchiera, qualche cazzata e un suo desiderio: appena arrivo voglio mettermi in topless.
Io ero entusiasta, non nascondevo la mia eccitazione e lei non faceva nulla per non provocare..
Non vedevo l'ora di arrivare per vederla, in un luogo che non era la mia o la sua camera da letto, con il seno libero. Francesca aveva una splendida 4^, soda da diciottenne, e un bel culetto condito da un vitino stretto.
Arrivammo in spiaggia, ci sistemammo, e mi sorprese: non tolse il pezzo sopra. io non feci una piega e pensai "sta aspettando di prendere coraggio".
La spiaggetta era deserta e nell'insenatura in cui ci sistemammo ci stavano due ombrelloni distanziati 5 metri.
Facemmo il bagno, tornammo in spiaggia e presi dal sole che cuoceva la nostra pelle non ci accorgemmo di avere compagnia. 2 ragazzi, due maschi poco più grandi di noi, si erano messi, appunto a 5 metri.
Lei si mise sui gomiti, come per scrutare il mare. La studiavo e pensavo che non se lo sarebbe tolto mai, quel reggiseno, adesso che questi si erano messi vicino a noi.
Passarono neanche 30 secondi e si alzò. Si mise davanti a me, mi guardò senza dire una parola e svaccò i laccetti posteriori e dal collo si tolse i due triangolini che coprivano il suo stupendo seno.
Shock.
Non avrei mai pensato una mossa simile.con un sorriso malizioso e sempre guardandomi, tornò al suo telo e si stese.
Io subito cercai di intercettare lo sguardo dei due ragazzi, per capire se stessero guardando. La risposta era ovviamente positiva e lei non faceva nulla per non farsi guardare.
Loro erano sulla sinistra, lei tra me e loro.
Ero un misto di gelosia ed eccitazione ma ancora non capivo bene, avevo 18 anni anche io.
I loro sguardi non lasciavano inesplorato neanche un centimetro della sua pelle e sicuramente, la concentrazione è diventata massima quando i sui capezzoli si sono inturgiditi colpa del venticello che li accarezzava.
[continua]
Si era fatta estate e la voglia di andare al mare era tanta. Avevamo appena preso la patente e la voglia di essere indipendenti regnava sovrana.
Decidemmo così, io e lei, fidanzati da un anno circa, di prendere la Golf di suo padre e di andare in una di quelle spiagge selvagge della Sardegna, una di quelle cale piccole, con tanti anfratti.
Durante il viaggio qualche chiacchiera, qualche cazzata e un suo desiderio: appena arrivo voglio mettermi in topless.
Io ero entusiasta, non nascondevo la mia eccitazione e lei non faceva nulla per non provocare..
Non vedevo l'ora di arrivare per vederla, in un luogo che non era la mia o la sua camera da letto, con il seno libero. Francesca aveva una splendida 4^, soda da diciottenne, e un bel culetto condito da un vitino stretto.
Arrivammo in spiaggia, ci sistemammo, e mi sorprese: non tolse il pezzo sopra. io non feci una piega e pensai "sta aspettando di prendere coraggio".
La spiaggetta era deserta e nell'insenatura in cui ci sistemammo ci stavano due ombrelloni distanziati 5 metri.
Facemmo il bagno, tornammo in spiaggia e presi dal sole che cuoceva la nostra pelle non ci accorgemmo di avere compagnia. 2 ragazzi, due maschi poco più grandi di noi, si erano messi, appunto a 5 metri.
Lei si mise sui gomiti, come per scrutare il mare. La studiavo e pensavo che non se lo sarebbe tolto mai, quel reggiseno, adesso che questi si erano messi vicino a noi.
Passarono neanche 30 secondi e si alzò. Si mise davanti a me, mi guardò senza dire una parola e svaccò i laccetti posteriori e dal collo si tolse i due triangolini che coprivano il suo stupendo seno.
Shock.
Non avrei mai pensato una mossa simile.con un sorriso malizioso e sempre guardandomi, tornò al suo telo e si stese.
Io subito cercai di intercettare lo sguardo dei due ragazzi, per capire se stessero guardando. La risposta era ovviamente positiva e lei non faceva nulla per non farsi guardare.
Loro erano sulla sinistra, lei tra me e loro.
Ero un misto di gelosia ed eccitazione ma ancora non capivo bene, avevo 18 anni anche io.
I loro sguardi non lasciavano inesplorato neanche un centimetro della sua pelle e sicuramente, la concentrazione è diventata massima quando i sui capezzoli si sono inturgiditi colpa del venticello che li accarezzava.
[continua]