CAPITOLO 52)
NON TUTTE LE CIAMBELLE ESCONO COL BUCO AL PRIMO COLPO…
Ormai penso che sulla lista delle esperienze possibili, cercando di evitare le cose estreme e disperate, mancava veramente poco da fare. Poi vero anche che il sesso è bello anche quando è ripetitivo e comunque con l’aggiunta di Claudia e con le sue porcate varie e sempre
novità, era anche difficile annoiarsi, almeno per me, ma vedevo che anche le 2 ragazze non si sono mai tirate indietro.
Autunno inoltrato, ormai fuori fa freddo e per i piu’ brillanti di voi, vi ricorderete bene che in questo periodo c’è il compleanno della Marty.
Purtroppo la casa al lago per un motivo prettamente tecnico non fu possibile utilizzarla in quel periodo e quindi ci ritrovammo a dover ripiegare l’idea di festa, che avrebbe previsto una bella cena in casa con tutti i soci e poi i soliti fermarsi per il weekend e sarebbe state anche buona occasione per giustamente, dare la giusta richiesta a Martina di assaggiare un altro cazzo. Ma come al solito quando le cose scorrono troppo bene, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Ci ritrovammo quindi un sabato sera a festeggiare tutti in una pizzeria vicino a casa nostra e poi a proseguire la serata in un locale in centro a bere cocktails. Finita la serata, ognuno torno’ a casa sua e a differenza dell’anno precedente, questo prese una piega decisamente diversa e piu “normale”.
Fu cosi che un bel giorno, mi sembro’ giusto che, nonostante un po di sana gelosia, ma era giusto pareggiare i conti, e mi convinsi pure che forse vedere Martina alle prese con un altro maschio, potesse essere divertente ed eccitante comunque se visto sotto l’aspetto prettamente sessuale.
Lei non diceva e chiedeva piu’ nulla e quindi dovetti prendere in mano io la situazione. Ero molto combattuto se, organizzare una cosa io e Martina, invitando un amico a scelta a fare una cosa a tre, oppure se fare la stessa cosa coinvolgendo pure Claudia.
La risposta fu subito trovata… opzione B, per 2 motivi. Il primo prettamente pratico, Claudia aveva la casa a disposizione a cui avrei potuto chiedere e quindi doveva poi partecipare. Il secondo motivo era piu’ emotivo, pensando che Claudia, essendo molto spigliata sull’argomento avrebbe dato il via e dato una mano a Martina ad ambientarsi.
Poi, chiaramente, se non fosse funzionata, imbarazzo a parte, si finiva li e stop.
Chiamai Claudia una sera, dalla mia stanza, in modo da farci una chiacchierata. Brevemente, nel dialogo durato parecchio, dissi a Claudia che mi sarebbe piaciuto esaudire il desiderio di Martina, per vincere l’imbarazzo avrei avuto bisogno anche di lei, cosi mentre magari io e lei ci davano da fare, l’amico e Martina combinavano qualcosa, senza forzare la cosa e senza programmare nulla.
Lei accettò mettendo a disposizione casa un sabato sera e chiaramente utilizzo del bagno. Ma la sua domanda fu ovvia….
Chi sarà il fortunato? Avremmo dovuto scegliere io e lei o chiedere a Martina? Fondamentalmente optammo per la sorpresa del soggetto, tanto sarebbero stati o Andrea o Riccardo che già erano arrivati a buon punto e sarebbe stato piu semplice.
Claudia suggeri’, e da me accolta, l’idea di chiedere ad Andrea, sicuramente piu tranquillo che Riccardo che nella sua esuberanza poteva magari fare qualche casino. Chiaramente non potevo chiamare Andrea e digli, stasera vieni a scopare la mia ragazza, ma lo avremmo invitato per stare un po assieme e avremmo poi li tastato il terreno. Anzi per essere certi che entrambi si vestissero decentemente e non in tuta, decidemmo di proporre almeno una pizza fuori prima, in maniera da metterli in fase “elegante” e poi su proposta di Claudia di continuare la serata a casa al caldo.
Aspettammo 1 o 2 sabati per un discorso di coincidenze mestruali delle ragazze e poi fui io a proporre la cosa sia a Martina che ad Andrea, proponendo un uscita a 4. Per fortuna nostra, accettarono tutti non avendo ulteriori impegni.
Nonostante si trattava solo di una pizza, la scelta cadette su un locale piuttosto In del centro città, in maniera tale appunto da richiedere un vestiario di un certo livello, evitando quindi la classica uscita in felpa e maglietta.
Fu cosi che quella sera, andai a prendere Martina e poi andammo da Claudia, mentre Andrea sarebbe arrivato direttamente al locale, puntualissimo come sempre.
Purtroppo il clima tutt’altro che primaverile, non mi permise di poter vedere il vestiario delle 2 ragazze finche non arrivammo al ristorante. Notai solo un paio di scarpe col tacco per Martina con delle collant avanzare da sotto la giacca ben chiusa, mentre un paio di stivali alti fino al ginocchio per Claudia.
Una volta trovati tutti fuori dal locale entrammo e seduti a tavola, finalmente ci spogliammo.
Un vestito nero molto attillato e scollato per Martina, ma di tessuto spesso, faceva da copertura a delle collant abbastanza spesse fino ai piedi taccati con un buon 10 cm nero.
Per Claudia invece, anche lei chiaramente in nero, un vestito molto bello, molto attillato e scosciato oltreche scollato ma con del pizzo presente, finivano in un collant e poi in stivali fino al ginocchio taccati.
Io ed andrea optammo per camicia e pantaloni, io con un golfino e lui con una giacca molto bella.
Ora qui tutti si immaginerebbero visto i precedenti, chissa che cena, con cose esagerate sotto tavolo o nei bagni ecc ecc. Nulla di tutto ciò, io ero seduto da parte a Martina che aveva in faccia Andrea ed io Claudia. Cena tranquillissima, tutto regolare e qualche battuta piccante ogni tanto e nulla piu.
Finita la nostra pizzata, avviai io il discorso, in maniera molto vaga..
SEBA: bon raga, che si fa adesso?
MARTY: fuori mi sembra bello freddo…
CLAUDIA: se a tutti fa piacere, possiamo andare a casa mia a finire la serata, cosi stiamo belli comodi al caldo, che ne dite?
MARTY: sai che con me sfondi una porta aperta. Quando inizia sto freddo se si puo’ stare in casa meglio.
SEBA: a beh Andre, direi che ormai le ragazze hanno espresso il loro parere quindi…
ANDREA: mi sa dai, concordo, andiamo su e ci passiamo la serata.
Prendemmo le nostre auto e ci dirigemmo da Claudia. Lei per “cortesia”, Sali in auto con Andre, mentre io e Marty andammo con la mia. Chiaro che il primo tassello era passato, ma ora attendeva quello piu difficoltoso… riuscire a vincere l’imbarazzo e dare il via alla cosa in maniera discreta.
Una volta arrivati, Claudia ci fece accomodare cortesemente sul divano e ci chiese se qualcuno volesse da bere. Da brava ragazza, una bella vodka ghiacciata in freezer non manca mai e fu cosi che prese shottini e bottiglia e ci offri il quanto.
Belli accomodati sul divano ad Elle di buone dimensioni, iniziammo a chiacchierare di piu e del meno, ma rompere il ghiaccio era veramente difficile. Sapete quando non sai veramente come intavolare il discorso anche se in realtà era già li servito.
Fui io che molto spavaldo tentai di mettere la carne sul fuoco e Claudia e Martina per fortuna seguirono subito il mio discorso e capirono la cosa:
SEBA: Certo che ragazze stasera in nero siete veramente delle bombe! Mi fate venire di quei pensieri caldi!
CLAUDIA: sarei curiosa di approfondire i tuoi pensieri. A cosa ti stai riferendo precisamente?
SEBA: oh lo sai che ho un debole per il tuo bellissimo culo. Una sbirciatina la darei volentieri tra di noi no?
ANDREA: ehm, non so perché ma questa scena gia la conosco…
SEBA: appunto, dove sta il problema? Penso che ormai di sorprese non ce ne siano…
ANDREA: no certo, ma è passato tanto tempo, ormai avevo chiuso il capitolo del nostro giochetto, non vorrei metterci in imbarazzo…
CLAUDIA: ma quale imbarazzo….
Dicendo cosi, grandissima Claudia, riusci a prendere l’iniziativa fisica ed a sbloccare di colpo la situazione. Si alzo’ e si mise letteralmente a cavalcioni sopra Andrea, appoggiando bene il suo culo sopra il cazzo di Andrea e abbracciandolo da dietro il collo e con gli stivali fuori dal divano.
CLAUDIA: allora, sei ancora cosi convinto che sia meglio lasciare perdere?
ANDREA: no, non dico questo solo che…
CLAUDIA: che cosa? Non vuoi darti da fare con 2 ragazze come noi?
ANDREA: no certo… anzi, la voglia è sempre tanta.
CLAUDIA: mi sembra di iniziare a sentirla infatti la tua voglia (inizio’ a strusciarsi sul suo bacino).
ANDREA: e ma loro 2 son fidanzati dai, non si puo’.
MARTY: e chi lo dice che non si puo!
Questa risposta ci lascio’ tutti a bocca aperta. Noi avendo organizzato da dietro la cosa sapevamo quale volevamo fosse il finale, ma prendere una posizione cosi netta da Martina ci lascio’ stupiti.
Ma personalmente non ero pronto psicologicamente a quello che assistetti un secondo dopo e cosi di primo colpo mi lascio’ un po scosso, ma lo digerii abbastanza in fretta.
ANDREA: ma, Marty mi farebbe veramente strano…
Non fini di dire questa frase, Martina era da parte a lui e io poco piu in la dopo di lei, si giro’ e lo guardò in faccia e…. lo baciò direttamente in bocca, e non un bacio a stampo e tanti cari amici, ma ci infilo’ la lingua e lui non si tiro’ indietro…
Io rimasi impietrito davanti a tale scena. Potete raccontare tutte le storie che volete, ma superare questo primo scoglio e farlo in questa maniera cosi decisa, mi lasciò con gli occhi letteralmente sgranati a guardarla mentre infilo’ la lingua nella sua bocca.
Da questo momento, tentiamo di fare una cosa che nei 51 capitoli precedenti non abbiamo fatto, cioè scrivere nello stesso capitolo e punto le emozioni di entrambi, e ci farete sapere se lo ritenete una cosa saggia o meno e come vi scorre la lettura. Noi la vediamo un po complicata, ma sappiamo che il punto di vista di mio, Martina, vi interessa, quindi ci passiamo la tastiera e proviamo a fare una cosa del genere, onde evitare di riscrivere da capo l’intero capitolo dal mio punto di vista.
Non so cosa mi passo’ per la testa in quel momento, mi sentivo veramente eccitata. Era da tutto il giorno che pensavo a quella sera. Da una parte gasatissima, dall’altra timorosa ed impaurita, di sbagliare, di commettere errori o peggio, di non piacere alla controparte. Ma avevo una voglia di quel cazzo in una maniera assurda e dovevo ottenerlo.
Seba aveva servito bene l’argomento, aveva dato il via e Claudia praticamente si lancio’ a tal punto che anche un prete avrebbe ceduto alla tentazione.
Dovevo per forza muovermi e fare qualcosa, altrimenti sarei risultata o spettatrice o la persona che è risultata nella mischia perché obbligata. Ma siccome non era cosi, serviva una mossa per far capire le mie intenzioni.
Mi girai di scatto, guardai Andrea e senza chiedere permessi o consensi a nessuno, gli infilai dritta la mia lingua in bocca. Mi son detta, o la va, o la spacca.
La sua lingua entro’ nella mia e anche se solo per qualche secondo ci demmo un paio di limonate, giusto per capire il tenore di come sarebbe continuata la serata. Mi rimisi al mio posto guardandolo. Lui era scioccato ma aveva gli occhi che brillavano ed a vedere Claudia sopra di lui mi sa che il suo cazzo gradi l’argomento.
Non mi girai a vedere Seba, ma perché rimaneva dietro di me, ma a quel punto nonostante lo shock iniziale, fu lui a cambiare le palle in balzo.
Si alzo’ e si avvicino’ a Claudia e gli mise la lingua in bocca ed inizio’ a limonarla, nonostante fosse ancora sopra Andrea.
ANDREA: no beh ragazzi, ditemi che state scherzando perché io non ci capisco piu nulla.
CLAUDIA: direi che c’è ben poco da capire ed anzi, mi auguro che tu sia in forma stasera!
ANDREA: certamente, come sempre! Spero di non tradire mai le tue attese!
CLAUDIA: ma cosa ne dici Seba se andiamo tutti insieme di la? Sicuramente c’è un letto piu’ comodo del divano non credi.
SEBA: per me ok!
Nessuno apri piu bocca. Claudia e Martina si alzarono in piedi e noi dietro di loro e andammo dritti in stanza di Claudia. Secondo me Andre non ci stava piu con la testa, sembrava inebetito alla sola idea, nonostante le ragazze erano ancora perfettamente vestite.
Da canto mio mi sentivo cosi emozionata e calda che non vedevo l ora di spogliarli e farne di tutti i colori!
Entrammo in stanza e Claudia li fece accomodare entrambi sul letto.
MARTY: ora dirigiamo noi lo spettacolo!
Io ed andre eravamo seduti a bordo letto.
Claudia si mise davanti a me e Martina davanti ad Andrea. Inizio’ lei a spogliarmi, levandomi la camicia, scarpe, pantaloni e calze, lasciandomi praticamente con i soli boxer addosso. Guardava da sopra il mio cazzo che era già abbastanza duro al sol pensiero, ma non ancora al massimo delle forze in quanto non pienamente eccitato in quel momento. La mia testa pero’ era voltata alla mia sinistra, per vedere Marty come si comportava.
Mi trovavo in faccia davanti ad Andrea, che mi guardava un po strano. Da una parte secondo me aveva una voglia pazzesca e dall’altra l’imbarazzo e la situazione non riusciva a rilassarlo completamente.
Sia io che Claudia eravamo ancora completamente vestite, ma iniziammo a spogliare loro per vedere le reazioni che avrebbero fatto durante il nostro “spogliarello”.
Presi la sua camicia ed iniziai a sbottonarla lentamente, per ogni singolo bottone, giu’ per il costato fino a farla fuoriuscire dai pantaloni e gliela sfilai da dietro lungo le braccia.
Appoggiai le mie mani sul suo costato ed iniziai a palparglielo. Poi scesi sempre piu in basso creandogli un leggero solletico al ventre e raggiunsi il suo giro vita.
Presi la cintura, slacciai la fibbia e di conseguenza bottone e cerniera. Apri e mi ritrovai subito sotto i suoi boxer azzurri, con un cazzo gia gigante che pulsava. Gli sfilai scarpe, calze e pantaloni lasciandolo solo con i boxer addosso.
Guardai Seba, ormai il gioco era pronto, pero’ volevo avere una sua conferma:
MARTY: allora Seba, procedo?
SEBA: se tu procedi… io ho già qui con chi darmi da fare, e poi son curioso di vederti all’opera.
Mi inginocchiai a terra, facendomi col busto spazio tra le gambe di Andrea e reclinando i miei piedi indietro permettendo al tacco di rimanere rilassato verso l’esterno altrimenti poveri i miei piedi si sarebbero distrutti.
Mi avvicinai ai suoi boxer con la testa e mi ci appoggiai sopra con la guancia, e poi facendo scorrere il viso, portai le mie labbra direttamente all’altezza della sua cappella e la baciai sempre da sopra il tessuto.
Andre inerme, reclinato indietro con la schiena e senza parole mi lascio’ fare, mentre gli altri 2 guardavano la scena.
A quel punto mi feci forza, afferrai i boxer lateralmente per le mani e tirandoli per bene fino fuori dalle gambe, misi Andrea completamente a nudo.
Andrea è una persona con bel corpo, un po di barba, alto 1.80 comodi, un fisico magro un po peloso sul pezzo e sulle gambe.
Si era completamente depilato tutte le parti intime deo grazia, cosa che io amo. Odio i peli.
Quando gli sfilai i boxer, il suo cazzo svetto’ di colpo durissimo verso l’alto e devo essere sincera, rispetto a quanto mi ricordavo, aveva delle belle dimensioni. Nel normale 18-20 cm sarà stato in pieno tiro, ma bello grosso. Poco meno di Seba per intenderci.
MARTY: Ad essere sincera me lo ricordavo piu piccolo, meglio cosi!
ANDRE: beh mi fa piacere! Ma tu Claudia non spogli seba?
CLAUDIA: certamente mio caro, adesso ti faccio vedere!
Vedetti dall’alto Claudia inginocchiarsi davanti a me, anche se per me ormai non era una
novità, ma rimane sempre eccitante. Martina e Andrea ci guardavano da parte a noi.
Claudia prese i miei boxer e me li sfilo’ di colpo facendo uscire il mio cazzo depilato davanti a loro. LA reazione fu immediata e si induri abbastanza bene.
Appoggio’ i suoi palmi sulle mie ginocchia e appoggiando la faccia sulla mia gamba destra, tiro’ fuori lunga la lingua e la fece scorrere sul mio interno coscia fino a raggiungere i miei testicoli. Li senza alcun dubbio, davanti allo stupore di Andrea che rimase letteralmente a bocca aperta, Claudia Sali con la lingua sulle mie palle e poi lungo l’asta fino a raggiungere la cappella che si era ingrossata a dismisura!
Una volta arrivata in cima all’apice del mio cazzo, apri la bocca completamente ed in un attimo se lo inglobo’ dentro quasi tutto, senza battere ciglio.
Sentii il mio cazzo entrarle completamente in bocca, scorrere sulla lingua e raggiungergli l’anfiteatro della gola.
Mi afferro’ le palle con la mano destra e mi diede 3 4 pompate ben fatte, lasciando tutto il cazzo insalivato e ritraendosi, riportandosi in ginocchio su se stessa e guardando MArty le disse:
CLAUDIA: beh io ho cominciato, direi che ora tocca a te proseguire pero’, altrimenti gioco da sola!
Io vedevo le loro facce. Martina mi dava l’impressione fosse un misto tra, adesso ti faccio vedere io come si fa, non vedo l’ora, e da una parte pero’ devo convincermi perché ho paura un po di Seba.
Andrea, praticamente era rimasto inebetito da Claudia e da cioè che avesse fatto, a tal punto di essersi scordato di avere davanti Martina e guardava noi 2 in fissa, ma allo stesso tempo penso avesse addosso una voglia senza precedenti a giudicare da quanto fosse teso il suo cazzo.
A quel punto io Claudia fissammo i 2 e sinceramente rimasi in attesa di capire come Martina si sarebbe comportata. Ormai aveva il mio consenso, non vedeva l’ora, l’aveva progettato e sperato. Adesso era giunto il momento di concludere i fatti anche se diciamocelo sinceramente…. Se non fosse successo a me andava bene ugualmente!
L’aver visto Claudia atteggiarsi cosi con Seba, di certo non mi creo’ scompigli, ormai ci ero abituata, in compenso mi diede la forza per proseguire.
Mi girai e guardai quel cazzo durissimo che mi puntava ed attendeva un giusto trattamento. Mi feci coraggio ed allungai la mia mano destra afferrandolo alla base. Feci scorrere la mia mano stretta a pugno su e giu’ fino alla cappella, molto dolcemente e anche per tastare le dimensioni di quel cazzo che ad occhio e croce qualche bella soddisfazione forse poteva regalarmela.
Allungai il collo in avanti e mi porsi dritta col viso verso quel grosso cazzo ed una volta giunta a poca distanza non potei far altro…
Appoggiai la mia lingua contro il suo filetto della cappella ed iniziai a muoverla in senso circolare intorno a quel fungo tanto gonfio.
ANDREA: oddio MArty!
Quando disse cosi, aprii la bocca e mi infilai prima tutta la cappella e poi buona parte del suo cazzo all’interno del mio palato.
Sentii il suo cazzo farsi spazio tra le mie labbra e poi lungo la mia bocca. Iniziai con dei movimenti delicati avanti ed indietro ma tenendo le labbra ben strette contro la sua pelle.
Ora lo posso dire…. Fu il mio primo cazzo in bocca al di fuori di quello di Seba. Che dire, un’ emozione. Una dimensione diversa ma ben fornita, un sapore diverso da quello di Seba e soprattutto un’ eccitazione completamente unica. Non cambierei mai Seba, ma fare una cosa del genere con li lui che mi guardava per la prima volta mi caricò in una maniera assurda dopo il primo imbarazzo iniziale.
Glielo succhiai ancora un po e nel frattempo con la coda dell’occhio notai che anche Claudia era tornata a darsi da fare e stava succhiando per bene Seba.
Esattamente, dal mio punto di vista fu molto forte emotivamente la cosa. Vedetti Martina allungare dapprima la mano verso il cazzo di Andrea e segarlo, ma questo lo avevo già visto a capodanno come già raccontato nell apposito capitolo. La parte forte fu quando allungando il collo e spostando i suoi capelli, dopo qualche leccata, fece sparire l’asta di carne all’interno della sua bocca.
Era ancora completamente vestita con l’ambito ma mi creo’ un eccitazione pazzesca che rese il mio cazzo di pietra. Pensavo di rimanerci male ed invece la cosa mi creo’ una libidine assurda nel vedere la mia ragazza che per la prima volta stava facendo la
porca con un altro maschio. Fu la prima volta nella mia vita che assistetti ad una scena cosi forte di persona.
Con dei movimenti molto lenti ma è efficaci la vedevo gustarsi quel cazzo come se fosse stato il suo unico desiderio di vita.
Ero talmente preso dal vederli che quasi non mi accorsi che Claudia nel frattempo aveva iniziato a risucchiarmi il cazzo come non mai e con la sua solita bravura e foga.
SEBA: tutto molto bello, ma adesso direi che anche le nostre 2 donzelle dovrebbero mostrarci qualcosa, non credete?
Entrambe quasi all’unisono si rialzarono in piedi davanti a noi.
Si chinarono in avanti e tolsero le scarpe taccate per Martina e gli stivali per Claudia rimanendo con le collant a coprire le loro stupende gambe.
MARTY: volete uno spettacolino o preferite spogliarci voi?
SEBA: lasciamo scegliere ad Andre visto che è nostro ospite stasera.
ANDREA: non ho dubbi. Lascio fare a voi donne che siete molto piu brave di me.
CLAUDIA: allora mi sa che è giunto il momento di farvi impazzire un po!
Presi il mio vestito nero che era strettissimo dalla gonna a tubino e me lo alzai pian piano, girandomi di culo verso di loro. Sentii la bordatura di fondo, passarmi pian piano sopra il buco del culo e poi salire sempre piu’ su fino a scoprirmi completamente le chiappe e poi salire per la schiena fino a sfilarmela dal collo.
Sotto mi ero messa giustamente in buona eleganza ma amo anche i contrasti.
Quindi il vestito appena tolto era nero a tubino ma liscio. Sotto rimasi con un reggiseno bianco pizzato, mentre loro da dietro potevano osservare i collant neri, un po pesanti, coprire il mio culo che era perfettamente diviso da un perizoma bianco in abbinato al reggiseno con il suo triangolino pizzato anch’esso.
Claudia invece fece calare il vestito dall’alto, scoprendo subito sotto un reggiseno nero con delle spalline trasparenti, fino a giungere al giro vita. Dopo un attimo di attesa calo’ anche lei il vestito fino a terra, mostrando delle collant molto leggere ma non velate, che coprivano tirate a malapena quel suo culotto tonico contornato da un perizoma string con delle perline al posto del triangolo, in cima al culo, molto fine e molto elegante.
Ci girammo a guardare i ragazzi. Andrea si stava toccando, mentre Seba era piu’ tranquillo, forse anche ormai abituato a questa situazione.
Mi avvicinai ad Andrea con fare da gattina e le dissi:
MARTY: adesso il resto me lo togli tu porcellino cosa dici?
ANDREA: ad essere sincero non vedo l’ora ma…
MARTY: ma cosa? Non ti piaccio’? non ti va?
ANDREA: no, no tutt altro. E’ che tutta sta situazione mi fa strano…. Cioè vorrei capire fino dove potro’ arrivare. Insomma siamo un po fuori dai canoni tradizionali e nonostante la voglia è tanta e farei di tutto, non vorrei oltrepassare il confine e dovermene pentire.
MARTY: Questo è un gioco e gioco rimane, Seba acconsente. Ci si diverte. Ti dico solo… stasera non ci saranno limiti!
ANDREA: Seba?
SEBA: ti confermo la cosa, sei “autorizzato”.
ANDREA: ma fino dove Marty? Fammi capire…
MARTY: stasera sia io che Claudia, siamo vostre, potete fare di noi cio’ che volete e Seba lo sa bene, lo ha già fatto. Quindi prendimi e fammi godere, e ti do un consiglio, non pensarci un'altra volta!
Detto fatto, si protese in avanti e con le mani mi afferro’ dritta per il culo e mi tiro’ verso di se, portandosi la mia vagina coperta dai collant e dal perizoma contro il suo naso, ed inizio’ ad annusarla come segno di desiderio.
Claudia e Seba mi guardavano. Potenzialmente potevano proseguire anche loro, ma secondo me erano piu incuriositi da come io mi stessi comportando per la mia prima volta.
Andrea, mi afferro’ i collant e li tiro’ verso il basso sfilandoli dai miei piedini e qui ci fu il primo fuori programma che sinceramente non avevo calcolato e in parte anche con seba non ero abituata.
ANDREA: Marty hai dei piedini stupendi!
MARTY: Grazie!
ANDREA: sono molto adorabili e curati
MARTY: ti piacciono? Vorresti vedere cosa sono anche capaci di fare?
ANDREA: sarebbe fantastico.
MARTY: sdraiati sul letto per la lunga allora.
Io Seba nel frattempo iniziai a darmi da fare e svestii anche io Claudia dalle collant. Lei mi spinse sul letto facendomi sdraiare ed arretrare fino al cuscino, praticamente rimanendo a pari e di fianco ad Andrea. Per fortuna il suo letto matrimoniale era bello largo e ben tenuto, altrimenti iniziavamo ad avere difficoltà in 4 sopra.
Claudia mi si avvicino’ saltandomi sopra, e baciandomi sulle labbra, mentre io l’afferrai per il culo e le tirai un bello schiaffo su quelle chiappe fantastiche, facendolo risuonare in stanza.
Presi il gancetto del reggiseno e glielo slacciai, facendo cosi ballonzolare le sue tettone verso il mio viso.
Ma a dire il vero, ero piu curioso, ma anche Claudia di vedere cosa sarebbe successo al di la del letto e non sopra di me.
Fu cosi che la afferrai per i fianchi e la invitai a spostarsi sul mio lato destro in maniera da poterci godere entrambi lo spettacolo che ci si sarebbe piazzato in faccia.
Fu a quel punto che dovetti decidere bene cosa fare.
Andrea voleva prendermi i piedi o voleva che lo segassi con quelli? Presi io la decisione, tutti e 2! E con anche un pizzico di schiavismo che Claudia mi aveva ben insegnato tempo poco dietro.
Mi venne una forza, ed una perversione in quel momento che non avete idea. Forse neanche SEba mi ha mai visto cosi. Fatto sta che in reggiseno e perizoma salii serissima in piedi al letto (a ripensarci e riscriverlo oggi mi viene da ridere).
Guardai il suo cazzo, era li durissimo appoggiato sulla pancia, piu in tiro che mai. Cercai di non perdere l’equilibrio sul materasso che per fortuna era abbastanza duro. Se fossi caduta ci saremmo fatti del male.
Allungai il piede destro con cui son decisamente piu agile, e con le dita iniziai a massaggiargli le palle e poi salii pian piano su per il cazzo, tentando di massaggiarlo avanti ed indietro con le dita del piede. Ammetto che non sono un esperta di questa cosa, ma mi ci applicai piu che potessi.
Sentivo il suo cazzo durissimo, sotto il mio piede, che eccitato iniziava a rilasciare una parte del liquido seminale. La cosa gli piaceva, e a dire il vero piaceva pure a me, in quanto la mia vagina iniziava a bagnarsi in maniera importante, già da quando prima glielo succhiai.
A quel punto mi slacciai il reggiseno da dietro e glielo lasciai cadere sul costato, mostrandogli da sopra le mie tette.
ANDREA: a beh, potevo immaginare di tutto stasera, ma avere sopra la Marty che oltre a farmi vedere le tette mi massaggia pure il cazzo con i piedi, questa proprio non me l’aspettavo.
Nel frattempo Claudia, penso ormai spazientita dall’aspettare, mi prese il cazzo in mano ed inizio’ a massaggiarmelo segandomi.
SEBA: beh a questo punto, non farti mancare nulla, succhiamelo a fondo come sai fare!
Ando’ piu in giu con la testa e senza farselo ripetere, sentii le sue labbra affondare nella mia cappella e poi lungo tutto il mio cazzo ed inizio’ a pompare lentamente ma con un bellissimo movimento di lingua.
LA cosa era veramente eccitante, sentivo il mio piacere che sfociava all’interno delle pareti orali di Claudia e nel frattempo riuscivo a guardare cosa combinava Martina con andrea.
Mi diressi piu in su con i piedi e portai il mio piede destro verso il suo viso, stando attenta a non farle male, nonostante la posizione un tantino precaria.
Inizio’ a baciarmi la pianta del piede da sotto e poi ad infilarsi le dita in bocca. Fu cosi che veramente usci in me quello spirito da dominatrice in quel momento che non so cosa, mi porto a tentare di infilarle le dita dei miei piedi in bocca.
Era impressionante, quanto tentava di leccarmele tutte e devo ammettere che nonostante un po la stranezza iniziale, la cosa mi eccito’ parecchio. Con Seba non lo avevo mai fatto e forse lui non è mai stato dedito a questo trattamento particolare. Pero’ nel suo complesso fu un emozione nuova piacevole.
Fu poco dopo che decisi che era arrivato anche per il momento di godere un po, perché fino ad ora tutte le attenzioni furono rivolte su Andrea e solo su lui.
Me lo sarei voluto scopare subito, per provare questa novità, ma cosa mi passo’ per la testa, decisi di fare un ulteriore passo prima.
Fu cosi che estrassi il piede dalla sua bocca.
MARTY: ti è piaciuto?
ANDRE: bellissimo, hai dei piedi fantastici e profumati, andrei avanti per ore!
MARTY: beh non vorrai leccarmi i piedi per tutta la sera, con quello che ho da offrirti!
ANDREA: no no anzi, non vedo l’ora di scoprire il resto.
Detto, fatto scavalcai la sua testa con i piedi e li misi ben appoggiati poco sotto le spalle come altezza, girandomi di viso in direzione dei suoi piedi.
Praticamente lui da sotto stava guardando dritto la mia schiena ed il mio culetto perizomato.
Mi puntai con i piedi e piegai le ginocchia, iniziando a spostare il mio culo verso il basso, ben divaricato dalla larghezza del suo corpo, dovendo tenere i miei piedi oltre il suo costato.
Mentre scendevo, sentivo il filo fine di quel perizoma rientrarmi tra le grandi labbra, non oso immaginare quanto potesse essere eccitante per lui, ma potevo capirlo dal fatto di quanto si irrigidi il suo cazzo solo a guardarlo.
Avvicinai il mio culo alla sua bocca ed al suo naso, ormai mancavano veramente pochi centimetri al contatto. Quando ci arrivai vicina, mi lasciai andare ed appoggiai letteralmente le mie chiappe sulla sua faccia, facendo appoggiare il suo naso sul mio buco del culetto e le labbra sulla sua bocca anche se era ancora tutto leggermente coperto dal perizoma bianco che era letteralmente fradicio in zona dai miei umori.
Glielo feci letteralmente annusare e poi mi rialzai un poco piu su per fargli prendere fiato.
ANDREA: mamma mia Marty, che voglia che mi hai messo!!!
MARTY: allora scaldiamo bene la faccenda.
Avevo una voglia ed una libidine incredibile, non ci stavo piu’ dentro.
Con 2 dita presi il perizoma da dietro, e infilandole tra la riga delle chiappe e la piccola cordicella bianca, mi passai le dita fino alle labbra e tirando spostai il perizoma da parte sulla chiappa sinistra.
Il cazzo di Andrea si alzo’ di colpo, segno a me chiaro che aveva in faccia agli occhi, tutto il mio ben di dio.
Senza dire altro ripiegai le ginocchia e calai col mio culo sulla sua faccia.
Sentii ora il suo naso puntarmi sul buco del culo quasi ad entrare e le mie grandi labbra arrivarono a contato con le sue della bocca e con quella poca barba che creava un po di effetto “grattuggia”…
Non ci penso’ un attimo, con le mani mi afferro’ culo e tenne teso il perizoma, e con la lingua, la fece uscire ed inizio’ a leccarmi in maniera pazza le labbra ed il clitoride.
Sentivo letteralmente la sua lingua a colpi entrarmi all’interno della mia vagina e a tratti andava a solleticare il clitoride che era letteralmente impazzito.
Ammetto, forse non era bravissimo a leccarla come Seba pero’ l’eccitazione di avere sotto una persona nuova a farmelo, mi fece venire praticamente subito. Sentii la mia vagina rilasciare completamente tutta la sua goduria in un’ esplosione di piacere.
Mentre continuava a godersi il mio nettare leccando a piu’ non posso, allungai una mano ed iniziai a solleticargli la cappella con le dita per poi iniziare a segarlo.
Nel frattempo da canto mio, Claudia probabilmente si era stancata di continuare a succhiarmelo senza ricevere nulla e alla visione del leccaggio su Martina, volle lo stesso trattamento.
Cosi che si mise a cavalcioni della mia faccia e io le spostai subito quella misera cordicella nera, stando attento a non romperle le perline diamantate a fare da unione al triangolo e mi ci affondai con la lingua all’interno del suo piacere, che tra culo e figa sono sempre fantastici!
Fortissimo l’odore di ormone che emanavano le sue labbra, con piena cura leccai tutto ed alternai ad una fantastica masturbazione fino a 3 dita. Un lago in piena mi venne in faccia senza criterio.
Non parliamo quando poi come ormai di consueto, iniziai con le dita a lavorarle quel bel buco del culo ormai sfondato, ma sempre tanto accogliente.
Proprio vero che se una donna prende il vizio del Rai2, non glielo togli piu. Peccato che si faccia sempre una fatica a convincerle!
Claudia nel frattempo si era piegata in avanti in un fantastico 69. Mentre io leccavo di tutto, sentivo interamente il mio cazzo essere inglobato all’interno della sua bocca, e posso dirvi che era davvero super.
A quel punto i miei occhi erano concentrati e schiacciati solo addosso a quel fantastico culo senza potermi rendere conto di che cosa stesse succedendo da parte.
Andrea mi stava leccando a piu non posso e ormai il suo cazzo era bello grosso e rosso a furia di stimolarlo. Fu cosi che vedendo Claudia quando ci stesse dando dentro di buona volontà nel 69 col mio compagno, ne presi esempio.
Mi piegai anche io in avanti, lasciando quindi finalmente luce e respiro al povero Andrea, che era stato travolto da una cascata di liquido pazzesca data dal mio godimento, e dopo averlo lasciato con le mani, iniziai un bellissimo pompino piu’ profondo che potei al carissimo.
Lui continuo’ a leccarmi ed anzi, seguendo Seba, inizio’ a masturbarmi, ma solo vaginalmente. Probabilmente non pensava che anche la mia seconda via era ben aperta e disponibile, ma non concediamo tutto subito…
Io nel frattempo mi divertivo a sentirmi tutto il suo cazzo in bocca fino alla gola, me lo lavoravo alla grande, sentivo passare la mia lingua sulla sua cappella e poi giu tutto in fondo fino all’ugola per poi tornare su, toglierlo e riniziare a pompare. Dio mio quanto mi piaceva e lo facevo veramente di gusto…. Forse troppo di gusto….
ANDREA: oddio Marty, vengo vengoooo!!!!!
L’avere in visione i miei genitali mentre io me lo lavoravo alla grande con bocca e lingua, probabilmente oltrepassarono troppo la sua eccitazione a tal punto che non riuscii a trattenersi.
L’avevo completamente in bocca, quando lo disse, ed una fiottata gigantesca di sperma densissimo e di un sapore diverso da quello di Seba, mi riempi’ completamente il palato.
A piu’ fiottate mi innondo’ la mia piccola bocca a tal punto che nonostante cercai di trattenerla all’interno, fui obbligata a lasciare uscire lungo il suo cazzo la maggior parte del seme che colo’ sul letto di Claudia. Quel poco che mi rimase in bocca lo ingoiai… volevo capire bene che sapore avesse. Lo notai un po diverso da Seba, anche se comunque, cari miei, l’alimentazione che tenete incide parecchio sul sapore della vostra sborra… sappiatelo!
Mi ritirai su, sia di viso che anche di ginocchia, praticamente staccando ogni contatto verso di lui e mi girai a guardarlo. Era soddisfattissimo, sembrava un agnellino felice, mentre il suo cazzo inizio’ ad ammosciarsi.
Guardai Seba che mi fissava su quanto appena successo e sorrideva, mentre Claudia stava continuando a succhiare come se fosse la cosa piu’ normale del mondo.
Avevo grandi idee quella sera, volevo andare oltre, ma quel round fu purtroppo stroncato dalla venuta precoce di Andrea. Forse la troppa eccitazione, anzi ne son sicura, lo porto’ ad un eiaculazione veloce. Su quello messo a paragone con Seba posso ritenermi molto ma molto fortunata.
Era tutto cosi strano… Claudia me lo stava ciucciando a piu’ non posso ed io ero ormai inglobato con la faccia all’interno della sua figa e del suo culo tanto mi stavo dando da fare, ma quando sentii Andrea esclamare il “vengo”, non riuscii a trattenermi dalla curiosità anche se praticamente io avevo ai miei pari occhi il culo di Martina sopra il suo viso, ma riuscii ad intravedere qualcosa allungando il collo.
Vedetti i muscoli delle sue gambe contrarsi ed iniziare a spingere per venire, fino al rilassamento completo quando fini di espletare il suo sperma all’interno della bocca di Martina.
Poi lei si rialzo’ e dopo aver guardato prima andrea, guardò anche me.
Le sorrisi. Sapevo le avrebbe fatto piacere e la vedevo felice.
Io stavo godendo come un matto e quindi la cosa non mi prese male anzi mi eccitò ancora di piu.
Ormai non aveva piu’ senso continuare su quella strada. Non conoscevo le tempistiche di ripresa di Andrea, ma difficilmente dopo una sborrata tale si sarebbe subito ripreso.
Fu cosi che invitai Martina a mettersi davanti ed a succhiarmelo insieme a Claudia.
E’ sempre un tripudio! Quando si mettono assieme signori, posso garantirvi che le speranze di resistere potete pure abbandonarle.
Leccai Claudia con ancora piu’ forza, mentre sentivo le sue labbra avvolgermi la cappella e Martina che mi leccava le palle.
Non durai per molto, vista anche l’eccitazione di aver visto per la prima volta Martina prendere lo sperma di un altro maschio.
Mi scaricai subito. Completamente!
Il mio sperma riempi la bocca di Claudia a piu’ non posso e fu molto brava, riusci a contenerlo tutto e poi ad ingoiarlo completamente.
Si rialzo’ anche lei ed insieme ci guardarono….
CLAUDIA: a quindi? Finita cosi? Cioè noi vi facciamo un servizietto con i fiocchi e voi venite belli tranquilli senza neanche averci quasi sfiorato?
MARTY: e appunto!
SEBA: a beh magari ci riprendiamo e ve ne diamo a nastro finche ne abbiamo…
CLAUDIA: Bah… nel giro di quanto? Potrei avere i miei dubbi… forse meglio che vi organizzate meglio la prossima volta e vi date da fare in maniera un po piu intelligente non credete?
Nessuno di noi 2 apri bocca. Fondamentalmente aveva ragione. Sarebbe stata dura ripartire subitissimo e si era fatta anche una certa ora. Per noi l’eccitazione dopo una sborrata del genere era passata e secondo me si poteva ripartire, ma forse andrea non ce l’ avrebbe fatta o non lo so.
Fatto sta che le ragazze andarono a lavarsi, coscienti che come prima seduta era meglio cosi. La cosa comunque giro’ a mio e nostro favore perché ci permise di prendere fiato ed organizzare al meglio una seconda seduta con piu’ calma e senza sorprese.
Diciamo che l’indice del libro era aperto ormai, ma il vero racconto del capitolo sarebbe arrivato successivamente, un'altra sera…
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