massaggio a 4 mani...

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Guest
Massaggio a 4 mani..
Sei sempre stata una cultrice dei massaggi. Ti piace farli e riceverli, di più. Abbiamo un amico che li sa fare, ricordo molto bene. Perché non chiamarlo e invitarlo a fare qualcosa di nuovo, come per esempio un massaggio a quattro mani? Accetti volentieri, così concordiamo un bel sabato sera a casa nostra. Roberto è arrivato e lo accogliamo. Così spiego all’ignaro amico, il motivo per cui è venuto a casa nostra. Con un ampio sorriso, accenni uno scontato movimento di testa per approvare. Il programma è chiaro, e già scalpitiamo.
Stefania arriva in sala e ti saluta con un abbraccio e due bacetti sulla guancia. Collant neri, gonnellina, camicetta bianca con un po’ di scollatura. Un trucco presente ma non eccessivo risalta i suoi occhi.
Dopo un po’ di chiacchierata ed una birretta veloce, ci mettiamo in camera da letto. Per comodità, visto che qui fa anche più caldo, io e Roberto ci mettiamo in mutande. Stefania osserva con interesse lo spogliarello poco coordinato e sorride. Ci mettiamo seduti sul letto e guardiamo te. Prende l’olio e lo sistema nel comodino con movimenti lenti e quasi di rito. Poi si toglie la camicetta, ed ogni bottone si scopre sempre più pelle, rosea, delicata e morbida già solo alla vista.
Il tuo reggiseno è stupendo, bianco di pizzo un po’ trasparente ma non troppo. Con il sorriso sulle labbra, sbottoni la gonnellina e la tiri giù. A me viene duro, e si vede. Roberto si trattiene. Rimani in slip, ma che slip. Trasparenti e si intravede benissimo il pelo. Rettangolare, sottile che chiede di essere leccato. Deve essere un semplice massaggio! Stefania con aria provocante, ci guarda, si ferma. Si toglie le scarpe e si avvicina a Roberto. Gli metti il piede sulla sua gamba e da spogliarello, sfili il collant, lentamente. Poi vieni verso di me e fai la stessa identica cosa. Mi sfiori le mutande, con lui già bello ingrossato. Ora anche Roberto ce l’ha duro!
Rimani con gli slip e reggiseno e così sali sopra il letto, in centro in ginocchio. Sganci il reggiseno e lo butti via. Il tuo seno prende vita. Bello, morbido. I tuoi capezzoli turgidi. Ci guardi, lentamente a mostrarci tutto il tuo splendore e il tuo essere donna. La voglia di saltarti addosso la si legge negli occhi e nelle mutande. Ma deve essere solo un massaggio!
Così ti metti in pancia in giù. Ora ti possiamo ammirare tutto dietro. Schiena liscia, culetto bello rotondo, tutto bello in vista, con il tuo tanga che copre parzialmente la tua intimità. Le tue gambe e i tuoi piedini candidi. Rimaniamo a fissarti per un po’, poi Roberto prende l’olio, io scaldo le mani fregandole tra di loro.
E’ incredibile. Bella, profumata, candida e davanti a noi semi nuda. Roberto sparge l’olio sulla tua schiena e sembra che perfino l’olio a contatto con la tua pelle goda. Io con le mani lo spargo. Iniziamo dalla schiena, sulle natiche e sulle gambe. Lui versa, io spargo in maniera approssimativa con le mie mani.
A questo punto, decidiamo che io mi sarei occupato della parte bassa e Roberto di quella alta del corpo. Così le mani di Roby iniziano a toccarti le spalle, delicatamente e con movimenti circolari. L’olio prende vita e si assorbe nella tua pelle, rendendola ancora più vellutata. Io massaggio le tue natiche, e spostandole, inevitabilmente, le tue intimità si scoprono un po’ e un po’ ad ogni movimento, per poi passare alle gambe. Dall’esterno coscia a quello interno, senza essere provocante, ma determinato. Anche Roby scende però con le sue mani sulle tue natiche che apprezzano diventando quasi più sode di prima.
Decido di avvicinarmi ai piedini e con un cenno a Roberto lo invito a fare lo stesso. Lì olio ancora non c’era, ma tu adori quella parte del corpo. Così li solleviamo, un piede ciascuno e con delicatezza e movimenti lenti, con la lingua li lecchiamo. Prima l’esterno, poi sotto la pianta, poi succhiamo ogni singolo dito. Nel frattempo le mani continuano il massaggio sui polpacci e scorrono su e giù. Ora con la lingua tocca al collo del piede, poi di nuovo le dita. I gemiti si iniziano a percepire e la nostra vista cade tra le tue gambe. La tua intimità è poco visibile, ma a volte, nei gemiti, apri di più le gambe e ci lasci godere di una vista stupenda. Si intravede che eri bagnata.
A questo punto, decidiamo di scambiarci le posizioni. Io mi occupo della parte alta, lui della bassa. E qui, in modo analogo, senza essere spinti o provocanti, il massaggio mio lento arriva al tuo collo e ai lati del tuo seno. Lui sulle tue natiche e interno coscia. Non resiste però e si avvicina con dolcezza alla tua intimità. Alla sensazione di quasi violazione, prima serri le gambe. Lui si blocca con tutte le mani interno coscia. Poi, quasi a dispetto, le apri e gli concedi di salire. E sale, fino ad accarezzarti l’intimo. I gemiti tuoi ora si sentono di più. Io mi dedico alle tue braccia e alle spalle, Roberto torna a fare il bravo sulle tue cosce.
Io scendo di più, ci mettiamo vicino al tuo culetto e due mani per natica te lo massaggiamo. Ogni tanto, però, una delle due mani birichina, finisce nel posto più caldo, ed ora, si sente, anche umido.
Non riesci più a serrare le gambe, sarebbe una forzatura. I nostri membri chiedono pietà, così mi fermo e mi spoglio completamente e Roberto a ruota. Ritorniamo a letto e ci guardi a tutti e due da quella posizione con aria goduta. Ora il massaggio è più determinato e scappano strusciate dei nostri genitali sul tuo corpo.
La situazione è molto calda e l’eccitamento ha preso posto ad ogni razionalità, se ce n’era qualcuna. Torniamo tutti e due ad occuparci delle tue spalle e per ricompensa, pieghi le braccia e ci afferri il membro, uno da una parte e l’altro dall’altra. Li prendi in mano e li senti durissimi e bagnati. Accenni una masturbazione lenta e iniziamo anche noi a gemere quel po’. Erano respiri profondi, pieni di carica erotica.
Le nostre mani continuavano il lavoro delicato ma crescente sul tuo corpo che non aveva più destinazioni uniche ma erano su tutto il tuo corpo. Ma il momento è critico e Roberto decide di toglierti gli slip. Te li sfila con un mix di erotica arroganza e dolcezza.
In quel momento sapevi che avevi due uomini con il loro membro in tiro, ed erano lì vicino a te ed ora, l’ultima barriera che separava la tua più profonda intimità, era stata rimossa, cadendo a terra. Eri a pancia in giù e ormai, tutto esposto, nudo. Olio e le nostre mani ti avevano scaldato tutta ed ora ti domandavi ogni istante, cosa sarebbe successo. E immaginavi, cosa avresti voluto.
Ora libera e nuda completamente, il massaggio è più spinto. Le mani, tutte e quattro viaggiano contemporaneamente dall’alto verso il basso lungo tutto il tuo corpo. Dalla testa ai piedi. Scorrono e nelle tue natiche trovano rallentamento, sfiorano il tuo ano per quattro volte per poi risalire e scendere di nuovo. La velocità aumenta e sembra quasi che le mani facciano sesso con te. I tuoi gemiti fanno invigorire ancora di più i nostri membri. Ed ora a turno, mano alla volta, lo vogliono davvero fare sesso con te.
Afferrano la natica dolcemente e scivola giù all’interno coscia, per poi salire di taglio sul tuo intimo, ormai bagnato e filoso. Con un mix di massaggio e masturbazione, la tua lei ringrazia e il tuo ano si allarga. Le tue gambe sono ormai molto aperte e possiamo apprezzare le tue labbra umide. Ogni tanto anche due o tre dita si fermano al centro e Roberto è il primo a farle entrare dentro a lei. Delicato e leggero, i tuoi gemiti invece sempre più affannosi e forti. Così io bagno il tuo ano con olio e parte della mia saliva e infilo anche io un dito delicatamente. Nell’inserirlo sento un sussulto che ti travolge tutta. Sentiamo e percepiamo le tue vibrazioni e siamo sempre più eccitati. Il mio dito ti penetra dietro, Roberto, con le sue dita, ti penetra davanti. Tra le gambe ormai è tutto bagnato.
Roberto allora sale sulle tue gambe. Io mi siedo sulla tua schiena leggero. Roberto, con il membro bello duro, appoggia la punta della cappella sul tuo ano. Di colpo sentiamo uscire un piccolo grido di piacere. Sentivi una cappella, non sapevi quale che spingeva un po’. Roberto allora spinge più sotto e con la sua cappella ora ti massaggia le labbra interne su e giù. Io continuo a massaggiarti, ora affondando con le mani il tuo seno. Massaggiavo con movimenti rotatori. Non sapevi chi faccesse cosa e la ti eccitava da morire. Così ci scambiamo di posto. Ora ero io a usare il mio membro per massaggiarti l’intimo e Roberto il tuo seno.
Poi però, ci alziamo, e ti giriamo. I tuoi occhi lasciano trasparire l’eccitamento. Sei un po’ sudata e un po’ unta di olio. Ci guardi, e non perdi tempo per prendere in mano i nostri membri. Il massaggio, doveva essere soft. Ma non lo era stato moltissimo. Non doveva esserci penetrazione, così Roberto, sale sopra di te, per farsi fare sesso orale. Io ti masturbo. I gemiti tuoi diventano chiusi per via della tua bocca completamente piena del suo membro. Salgono i gemini di Roberto, fino a che si alza e sborra copiosamente sui tuoi piedini e lo spalma sulle tue dita. Così, salgo stavolta io sopra di te per avere lo stesso trattamento. Lo prendi in bocca e mi succhi tutto. Ad un certo punto, sto per venire, mi alzo e sborro sul tuo seno e anche io, come Roberto, spalmo il mio seme più che posso.
Tu ti alzi, ci dai un bacino sulla bocca e ci ringrazi per il massaggio, per andarci tutti quanti a fare una doccia. E’ stato stupendo e spero accada di nuovo.
 

Yessa!

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Ehi ma che bel racconto! Complimenti!
Traspare tutta l'eccitazione della lei, tutta la vostra finta voglia di trattenervi, tutto insomma! Mi è piaciuto, bravo!
 

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