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Mia cognata Laura. Storia Vera.
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<blockquote data-quote="marcopollo" data-source="post: 4101113" data-attributes="member: 47210"><p>L'estate trascorse tranquilla, la stretta convivenza era abbastanza spensierata e per nulla spiacevole.</p><p>Caterina passava molte ore con la piccola Teresa e lei ricambiava le sue attenzioni con un affetto ed un attaccamento particolare con la soddisfazione di Laura e della stessa Caterina.</p><p>Oltre le canoniche 15 giornate di agosto di ferie passate tutti assieme, le due sorelle trascorsero le restanti giornate da sole e molto probabilmente, essendo da sole, si erano abituate a stare piu' libere per casa come quando erano bambine.</p><p>In ogni caso, le calde giornate di agosto passarono senza particolari e pruriginosi eventi.</p><p>Solo in un paio di occasioni facendo colazione la mattina tutti assieme e non essendo troppo vestiti si intravedeva il seno di Caterina con il suo tipico capezzolo scuro sempre all'erta. Franco non faceva nulla per distogliere lo sguardo e io accettavo la cosa come per ristabilire un certo equilibrio. Se io avevo visto Laura, lui poteva guardare senza problemi Caterina, davvero, non mi scocciava. Anche Caterina, che solitamente era un po' piu' timida, non si faceva tanti riguardi nell'indossare canottiere o t-shirt senza nulla sotto. Laura girava per casa tranquillamente in mutande e maglietta ma davvero senza malizia o particolari atteggiamenti esibizionistici. La cosa quindi risulto' per tutti molto naturale e rilassante. Solo Caterina, una mattina presto, becco' Franco nudo mentre faceva la doccia nel giardinetto sul retro della casa. Passo', saluto' e si diresse a stendere il bucato senza proferire parole. Questo e' quanto mi disse la sera. </p><p>Poi le vacanze estive finirono e ritornammo alla vita di paese di ogni giorno. Ci si vedeva solo la domenica o per una grigliata o per una cena a casa nostra o loro. Fu proprio in occasione di una cena a casa loro che, memori delle piacevoli vacanze estive, Franco e Laura ci proposero di andare con loro in montagna per le vacanze Natalizie. </p><p>Loro andavano spesso in Val Pusteria nell' accogliente paesino di San Candido. L'hotel che avevano scelto, era poco piu' che una conduzione familiare, con non troppe stanze ma con una bella e tranquilla zona benessere dove poter ritrovare il calore perso durante le ore sugli scii. Una cucina tipica altoatesina la sera premiava i suoi ospiti dalle fatiche della giornata. In fase di prenotazione l'hotel non disponeva di due stanze separate ma solo di due stanze comunicanti divise solo da una porta. Caterina disse che non c'era problema e anzi la porta poteva rimanere aperta consentendo alla piccola Teresa di andare a venire senza problemi. Io ero un po' piu' scettico nell'avere tra i piedi Teresina e quando lo dissi a Caterina, lei mi fulminò con lo sguardo. Fortunatamente i bagni erano separati e garantivano la giusta privacy e soprattutto la comodita' di non avere turni. Effettivamente quando arrivammo constatai subito quanto buon gusto e calore quell'albergo emanava. Anche le stanze erano accoglienti e molto ampie. Una sola porta divideva le due unita' e Caterina appena entrata volle tenerla aperta con la gioia di Teresina e Laura che non vedeva l'ora di condividere la fatica di tenere a bada la monella con sua sorella. Anche per Franco non c'era nessun problema e quindi porta aperta sempre. Una porta aperta significa anche che quando esci dal bagno o ti cambi chi e' nell'altra stanza senza tanti problemi ti vede anche senza volerlo. Ma la fase della malizia o della morbosita' non era ancora presente e forse non lo sarebbe mai stata. Tra noi e quindi il cambiarci o il vestirci non era un problema: se e' vero che non facevamo nulla per nasconderci e' anche vero che non facevamo nulla per metterci in mostra. La cosa risultava curiosa. Solo Franco un paio di volte butto' l'occhio vero il nostro bagno e di sfuggita secondo me vide Caterina in mutande e a seno nudo, ma nulla di piu'. Un paio di volte invece Teresina spalancando all'improvviso la porta che separava le due stanze lasciava vedere Laura completamente svestita mentre si cambiava e una volta anche Franco appena uscito dalla doccia fu colto impreparato dall'apertura della porta solitamente accostata e si ritrovo' nudo davanti a Caterina che rise e si volto' distogliendo lo sguardo che era caduto istintivamente sul pene rilassato.</p><p>La mattina io, Caterina e Franco andavamo a sciare presto tutti assieme e lasciavamo che Laura portasse Teresa al campetto scuola. Noi facevamo ritorno al pomeriggio e per non lasciare Laura in balia di Teresa, Caterina dedicava le ore rimanenti ad accudire la piccola peste cosicche' Laura potesse rilassarsi nella zona benessere. </p><p>Franco, con la pressione bassissima, non amava la sauna a differenza mia che adoravo asciugarmi le ossa e non avrei mai potuto mancare l'appuntamento quotidiano con la spa. Fu cosi che mi ritrovai nella zona relax con Laura praticamente ogni pomeriggio per un paio di ore. Come ero solito fare mi spogliai, feci la doccia e entrai nella sauna finlandese. Laura arrivo' dopo di me assieme ad altri due signori tedeschi. Si spogliarono prima loro e poi lei. Fecero la doccia a turno ed entrarono anche loro in sauna. Mentre io cercavo di non guardare Laura per un tacito accordo, non potevo dire che i due signori tedeschi facessero gli indifferenti. Con poco garbo facevano spesso cadere lo sguardo sulle curve di Laura e non distoglievano lo sguardo dalla fessura tra le gambe. Laura sembrava non provare alcun imbarazzo. Al contrario mio che ero un po' infastidito da un misto di gelosia scatenato dall'atteggiamento poco consono ad una sauna. Quando Laura si alzo per uscire i due crucchi si dettero addirittura una gomitata ammirando il tondo culo di Laura. </p><p>La doccia di fronte alla sauna mise Laura in una posizione di totale spettacolo e ammirazione per tutti e tre. Mi iniziò una leggera erezione. Finalmente rimanemmo soli e Laura si lamento' dell'atteggiamento dei due signori. </p><p>-” hai visto che maleducati?, mai vista una patata?”</p><p>-” si, in effetti non facevano nulla per nascondere i proprio istinti” risposi. “ mi ha dato fastidio anche a me anche se non sei mia moglie”</p><p>-” Davvero? Pensavo fosse indifferente, sarai mica geloso? ”</p><p>-” no, geloso no ma mi dava fastidio, non te lo nascondo”</p><p>-”apprezzo”</p><p>-” apprezzi che? “</p><p>-” il tuo interessamento a difesa della incolumita' della tua adorata cognatina” disse ridacchiando e stirandosi,” visto che non ci sono i crucchen torno in sauna, tu che fai?”</p><p>-“io arrivo tra poco, sto qui fuori a fare la guardia, ahahaha”</p><p>E invece al posto dei crucchi arrivano due giunoniche tedesche, senza preamboli si spogliarono e si infilarono prima in doccia e poi in sauna. Io le seguii e andai a far compagnia al trio: le due tedesche e mia cognata. Dopo qualche minuto mi accorsi che insistentemente Laura mi cercava con gli occhi e osservava dove avessi puntato lo sguardo. Ogni tanto mi diceva delle sciocchezze tipo: “speriamo domani sia bello, ma che bella neve, ma che bell'albergo”. Reclamava in qualche modo il suo possesso. Faceva sapere alle due tipe che ero in sua compagnia. Un atteggiamento strano che mi lascio' alquanto perplesso visto che Laura era solo mia cognata. .Nuovamente Laura uscì le per prima e senza mettersi l'asciugamano in vita gironzolò per la zona relax nuda, bevve un po' di tisana a disposizione degli ospiti rigorosamente senza coprirsi e poi torno' a farsi la doccia davanti la sauna dando nuovamente spettacolo. Potrei sbagliarmi ma questa volta, rispetto alla prima, fece una doccia piu' accurata, lunga, girandosi e voltandosi in continuazione. Non capivo quello strano comportamento. O meglio lo capivo, era una competizione con le altre due donne presenti.</p><p>Andai a stendermi sui lettini coperto dall'accappatoio. Laura mi raggiunse e avvolta nel grande telo si rilassò anche lei stesa sui comodi lettini di fianco a me. Rimanemmo in silenzio qualche minuto aspettando chi dei due iniziasse a parlare. Eravamo rimasti soli.</p><p>-”ma davvero ti ha dato fastidio che mi guardassero? “</p><p>-”Sì, te l'ho detto. Mi ha dato fastidio il modo e soprattutto che guardassero te, nel senso... mhhh... Te che sei mia cognata e che fai in qualche modo parte della mia famiglia”</p><p>-”Abbiamo un bel feeling vero Marco? Saro' sincera, a me invece ha fatto incazzare come un iena che le due tedesche ti mettessero la patata in faccia” dichiaro' tutto d'un fiato tra il serio e il faceto. “e anche tu in qualche modo mi appartieni. E' difficile da spiegare ma penso tu abbia capito poiche' penso sia lo stesso sentimento che provi tu e che ci lega da quel giorno d'estate in camera mia”</p><p>Rimasi interdetto e riuscii solo ad annuire.</p><p>-” mi piace questo rapporto speciale che abbiamo Marco, cerchiamo di non rovinarlo stupidamente”</p><p>Ancora una volta annuii. </p><p>-” voglio bene a Caterina e sono felice di averla ritrovata dopo tanti anni.” Sospiro'. “che ore sono??”</p><p>-” Ora di andare a mangiare, ho una fame da lupo” dissi per sdrammatizzare il momento.” mi faccio la doccia qui e poi salgo” Mi alzai, tolsi l'accappatoio ed entrai in doccia. Lei si piazzo davanti e mi osservo'. </p><p>-” finalmente soddisfo la mia curiosita'” disse ridendo” Pensavo meglio comunque” rise, mi fece l'occhiolino e mi lascio' li, come un cretino, interdetto dalle parole che aveva proferito e dal quel suo maledetto atteggiamento ancora una volta spregiudicato ma assolutamente naturale. </p><p></p><p>Arrivai in camera e trovai Caterina in bagno che si stava asciugando i capelli.</p><p>-” sai cosa e' successo?” esclamo' Caterina ridendo.</p><p>-” che?”</p><p>-” Ero in doccia ed e' entrata Teresina...Ho sentito Franco che la chiamava e subito dopo e' entrato in bagno anche lui che l'ha presa in braccio, ma non e' andato via subito, ha guardato per bene e mi ha fatto i complimenti, ma ti pare? Non me lo sarei mai aspettato da Franco.” </p><p>-” Nemmeno io. Ti ha dato fastidio?”</p><p>-” No, direi di no... ma non mi aspettavo entrasse e tanto meno si fermasse a guardarmi e farmi i complimenti, tutto qui”.</p><p>-” vabbe', direi che ora siete pari anche voi” dissi ridendo.</p><p>-” Pari anche voi? In che senso?”</p><p>-” Che tu lo hai gia' visto una paio di volte, mentre io e Laura giu' in Sauna ci siamo visti nudi” dissi con estrema naturalezza.</p><p>-” Ha un bel corpo vero?”</p><p>-” Sì, ma non sembra tua sorella, siete davvero differenti” </p><p>-” meglio o peggio??”</p><p>-” differenti e stop cretina”, la abbracciai da dietro e la baciai sul collo, “sai che ti amo da impazzire vero??”</p><p>-” Sì, ma tu ognitanto ricordamelo” si giro' e mi diede un lungo bacio sulla bocca. Un bacio di quelli che ci davamo tanti anni fa e che mi ero dimenticato quanto fossero belli.</p><p>-” Marco, mi sento scema a dirtelo ma quando Franco mi ha fatto i complimenti, mi sono sentita una cosa sullo stomaco. Non voglio nasconderti che mi ha fatto piacere ricevere un complimento” </p><p>-” penso che essere apprezzati sia piacevole per tutti”</p><p>-” Gia', non sono gelosa sai di Laura e mi fa piacere che ormai tra noi quattro non ci siano piu' segreti.” </p><p>La baciai nuovamente. Dopo cena, quella sera chiudemmo la porta e facemmo l'amore con una dolcezza infinita.</p><p>Senza fretta, senza forzature. Solo io e lei con la mente sgombera, concentrati solo su noi due, arrivammo all'apice del piacere contemporaneamente come raramente ci era successo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="marcopollo, post: 4101113, member: 47210"] L'estate trascorse tranquilla, la stretta convivenza era abbastanza spensierata e per nulla spiacevole. Caterina passava molte ore con la piccola Teresa e lei ricambiava le sue attenzioni con un affetto ed un attaccamento particolare con la soddisfazione di Laura e della stessa Caterina. Oltre le canoniche 15 giornate di agosto di ferie passate tutti assieme, le due sorelle trascorsero le restanti giornate da sole e molto probabilmente, essendo da sole, si erano abituate a stare piu' libere per casa come quando erano bambine. In ogni caso, le calde giornate di agosto passarono senza particolari e pruriginosi eventi. Solo in un paio di occasioni facendo colazione la mattina tutti assieme e non essendo troppo vestiti si intravedeva il seno di Caterina con il suo tipico capezzolo scuro sempre all'erta. Franco non faceva nulla per distogliere lo sguardo e io accettavo la cosa come per ristabilire un certo equilibrio. Se io avevo visto Laura, lui poteva guardare senza problemi Caterina, davvero, non mi scocciava. Anche Caterina, che solitamente era un po' piu' timida, non si faceva tanti riguardi nell'indossare canottiere o t-shirt senza nulla sotto. Laura girava per casa tranquillamente in mutande e maglietta ma davvero senza malizia o particolari atteggiamenti esibizionistici. La cosa quindi risulto' per tutti molto naturale e rilassante. Solo Caterina, una mattina presto, becco' Franco nudo mentre faceva la doccia nel giardinetto sul retro della casa. Passo', saluto' e si diresse a stendere il bucato senza proferire parole. Questo e' quanto mi disse la sera. Poi le vacanze estive finirono e ritornammo alla vita di paese di ogni giorno. Ci si vedeva solo la domenica o per una grigliata o per una cena a casa nostra o loro. Fu proprio in occasione di una cena a casa loro che, memori delle piacevoli vacanze estive, Franco e Laura ci proposero di andare con loro in montagna per le vacanze Natalizie. Loro andavano spesso in Val Pusteria nell' accogliente paesino di San Candido. L'hotel che avevano scelto, era poco piu' che una conduzione familiare, con non troppe stanze ma con una bella e tranquilla zona benessere dove poter ritrovare il calore perso durante le ore sugli scii. Una cucina tipica altoatesina la sera premiava i suoi ospiti dalle fatiche della giornata. In fase di prenotazione l'hotel non disponeva di due stanze separate ma solo di due stanze comunicanti divise solo da una porta. Caterina disse che non c'era problema e anzi la porta poteva rimanere aperta consentendo alla piccola Teresa di andare a venire senza problemi. Io ero un po' piu' scettico nell'avere tra i piedi Teresina e quando lo dissi a Caterina, lei mi fulminò con lo sguardo. Fortunatamente i bagni erano separati e garantivano la giusta privacy e soprattutto la comodita' di non avere turni. Effettivamente quando arrivammo constatai subito quanto buon gusto e calore quell'albergo emanava. Anche le stanze erano accoglienti e molto ampie. Una sola porta divideva le due unita' e Caterina appena entrata volle tenerla aperta con la gioia di Teresina e Laura che non vedeva l'ora di condividere la fatica di tenere a bada la monella con sua sorella. Anche per Franco non c'era nessun problema e quindi porta aperta sempre. Una porta aperta significa anche che quando esci dal bagno o ti cambi chi e' nell'altra stanza senza tanti problemi ti vede anche senza volerlo. Ma la fase della malizia o della morbosita' non era ancora presente e forse non lo sarebbe mai stata. Tra noi e quindi il cambiarci o il vestirci non era un problema: se e' vero che non facevamo nulla per nasconderci e' anche vero che non facevamo nulla per metterci in mostra. La cosa risultava curiosa. Solo Franco un paio di volte butto' l'occhio vero il nostro bagno e di sfuggita secondo me vide Caterina in mutande e a seno nudo, ma nulla di piu'. Un paio di volte invece Teresina spalancando all'improvviso la porta che separava le due stanze lasciava vedere Laura completamente svestita mentre si cambiava e una volta anche Franco appena uscito dalla doccia fu colto impreparato dall'apertura della porta solitamente accostata e si ritrovo' nudo davanti a Caterina che rise e si volto' distogliendo lo sguardo che era caduto istintivamente sul pene rilassato. La mattina io, Caterina e Franco andavamo a sciare presto tutti assieme e lasciavamo che Laura portasse Teresa al campetto scuola. Noi facevamo ritorno al pomeriggio e per non lasciare Laura in balia di Teresa, Caterina dedicava le ore rimanenti ad accudire la piccola peste cosicche' Laura potesse rilassarsi nella zona benessere. Franco, con la pressione bassissima, non amava la sauna a differenza mia che adoravo asciugarmi le ossa e non avrei mai potuto mancare l'appuntamento quotidiano con la spa. Fu cosi che mi ritrovai nella zona relax con Laura praticamente ogni pomeriggio per un paio di ore. Come ero solito fare mi spogliai, feci la doccia e entrai nella sauna finlandese. Laura arrivo' dopo di me assieme ad altri due signori tedeschi. Si spogliarono prima loro e poi lei. Fecero la doccia a turno ed entrarono anche loro in sauna. Mentre io cercavo di non guardare Laura per un tacito accordo, non potevo dire che i due signori tedeschi facessero gli indifferenti. Con poco garbo facevano spesso cadere lo sguardo sulle curve di Laura e non distoglievano lo sguardo dalla fessura tra le gambe. Laura sembrava non provare alcun imbarazzo. Al contrario mio che ero un po' infastidito da un misto di gelosia scatenato dall'atteggiamento poco consono ad una sauna. Quando Laura si alzo per uscire i due crucchi si dettero addirittura una gomitata ammirando il tondo culo di Laura. La doccia di fronte alla sauna mise Laura in una posizione di totale spettacolo e ammirazione per tutti e tre. Mi iniziò una leggera erezione. Finalmente rimanemmo soli e Laura si lamento' dell'atteggiamento dei due signori. -” hai visto che maleducati?, mai vista una patata?” -” si, in effetti non facevano nulla per nascondere i proprio istinti” risposi. “ mi ha dato fastidio anche a me anche se non sei mia moglie” -” Davvero? Pensavo fosse indifferente, sarai mica geloso? ” -” no, geloso no ma mi dava fastidio, non te lo nascondo” -”apprezzo” -” apprezzi che? “ -” il tuo interessamento a difesa della incolumita' della tua adorata cognatina” disse ridacchiando e stirandosi,” visto che non ci sono i crucchen torno in sauna, tu che fai?” -“io arrivo tra poco, sto qui fuori a fare la guardia, ahahaha” E invece al posto dei crucchi arrivano due giunoniche tedesche, senza preamboli si spogliarono e si infilarono prima in doccia e poi in sauna. Io le seguii e andai a far compagnia al trio: le due tedesche e mia cognata. Dopo qualche minuto mi accorsi che insistentemente Laura mi cercava con gli occhi e osservava dove avessi puntato lo sguardo. Ogni tanto mi diceva delle sciocchezze tipo: “speriamo domani sia bello, ma che bella neve, ma che bell'albergo”. Reclamava in qualche modo il suo possesso. Faceva sapere alle due tipe che ero in sua compagnia. Un atteggiamento strano che mi lascio' alquanto perplesso visto che Laura era solo mia cognata. .Nuovamente Laura uscì le per prima e senza mettersi l'asciugamano in vita gironzolò per la zona relax nuda, bevve un po' di tisana a disposizione degli ospiti rigorosamente senza coprirsi e poi torno' a farsi la doccia davanti la sauna dando nuovamente spettacolo. Potrei sbagliarmi ma questa volta, rispetto alla prima, fece una doccia piu' accurata, lunga, girandosi e voltandosi in continuazione. Non capivo quello strano comportamento. O meglio lo capivo, era una competizione con le altre due donne presenti. Andai a stendermi sui lettini coperto dall'accappatoio. Laura mi raggiunse e avvolta nel grande telo si rilassò anche lei stesa sui comodi lettini di fianco a me. Rimanemmo in silenzio qualche minuto aspettando chi dei due iniziasse a parlare. Eravamo rimasti soli. -”ma davvero ti ha dato fastidio che mi guardassero? “ -”Sì, te l'ho detto. Mi ha dato fastidio il modo e soprattutto che guardassero te, nel senso... mhhh... Te che sei mia cognata e che fai in qualche modo parte della mia famiglia” -”Abbiamo un bel feeling vero Marco? Saro' sincera, a me invece ha fatto incazzare come un iena che le due tedesche ti mettessero la patata in faccia” dichiaro' tutto d'un fiato tra il serio e il faceto. “e anche tu in qualche modo mi appartieni. E' difficile da spiegare ma penso tu abbia capito poiche' penso sia lo stesso sentimento che provi tu e che ci lega da quel giorno d'estate in camera mia” Rimasi interdetto e riuscii solo ad annuire. -” mi piace questo rapporto speciale che abbiamo Marco, cerchiamo di non rovinarlo stupidamente” Ancora una volta annuii. -” voglio bene a Caterina e sono felice di averla ritrovata dopo tanti anni.” Sospiro'. “che ore sono??” -” Ora di andare a mangiare, ho una fame da lupo” dissi per sdrammatizzare il momento.” mi faccio la doccia qui e poi salgo” Mi alzai, tolsi l'accappatoio ed entrai in doccia. Lei si piazzo davanti e mi osservo'. -” finalmente soddisfo la mia curiosita'” disse ridendo” Pensavo meglio comunque” rise, mi fece l'occhiolino e mi lascio' li, come un cretino, interdetto dalle parole che aveva proferito e dal quel suo maledetto atteggiamento ancora una volta spregiudicato ma assolutamente naturale. Arrivai in camera e trovai Caterina in bagno che si stava asciugando i capelli. -” sai cosa e' successo?” esclamo' Caterina ridendo. -” che?” -” Ero in doccia ed e' entrata Teresina...Ho sentito Franco che la chiamava e subito dopo e' entrato in bagno anche lui che l'ha presa in braccio, ma non e' andato via subito, ha guardato per bene e mi ha fatto i complimenti, ma ti pare? Non me lo sarei mai aspettato da Franco.” -” Nemmeno io. Ti ha dato fastidio?” -” No, direi di no... ma non mi aspettavo entrasse e tanto meno si fermasse a guardarmi e farmi i complimenti, tutto qui”. -” vabbe', direi che ora siete pari anche voi” dissi ridendo. -” Pari anche voi? In che senso?” -” Che tu lo hai gia' visto una paio di volte, mentre io e Laura giu' in Sauna ci siamo visti nudi” dissi con estrema naturalezza. -” Ha un bel corpo vero?” -” Sì, ma non sembra tua sorella, siete davvero differenti” -” meglio o peggio??” -” differenti e stop cretina”, la abbracciai da dietro e la baciai sul collo, “sai che ti amo da impazzire vero??” -” Sì, ma tu ognitanto ricordamelo” si giro' e mi diede un lungo bacio sulla bocca. Un bacio di quelli che ci davamo tanti anni fa e che mi ero dimenticato quanto fossero belli. -” Marco, mi sento scema a dirtelo ma quando Franco mi ha fatto i complimenti, mi sono sentita una cosa sullo stomaco. Non voglio nasconderti che mi ha fatto piacere ricevere un complimento” -” penso che essere apprezzati sia piacevole per tutti” -” Gia', non sono gelosa sai di Laura e mi fa piacere che ormai tra noi quattro non ci siano piu' segreti.” La baciai nuovamente. Dopo cena, quella sera chiudemmo la porta e facemmo l'amore con una dolcezza infinita. Senza fretta, senza forzature. Solo io e lei con la mente sgombera, concentrati solo su noi due, arrivammo all'apice del piacere contemporaneamente come raramente ci era successo. [/QUOTE]
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