fim
"Level 1"
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Questo è un racconto reale capitato a me lo scorso anno. Avrei voluto che non fosse mai accaduto...
Io e lei siamo stati amici, molto amici da parecchi anni. Entrambi abbiamo i propri compagne/mariti, lei in maniera stabile e duratura, io diciamo meno. Abbiamo più o meno la stessa età e siamo persone normalissime, viviamo in provincia, abbastanza vicini. Il nostro legame è sempre stato autentico, semplice e molto confidenziale, prima della scorsa primavera non c'è stato nulla che potesse intaccare il nostro legame. Anche con i rispettivi compagni ci siamo frequentati regolarmente da tantissimo, abbiamo condiviso viaggi, cene, lavoro, hobby, gite ecc.
Io e lei abbiamo molo in comune, siamo simili per il modo di pensare e agire e spesso ci siamo frequentati per i nostri passatempo e attività ludiche e non, anche da soli e senza le nostre metà ufficiali. Però non abbiamo mai superato il limite dell'amicizia e rispetto reciproco. Nei momenti bui e quando si ha avuto bisogno di una parola o un aiuto morale, lei è sempre stata la prima che ho pensato, credo valesse anche per lei. Mi è difficile spiegare in maniera dettagliata il nostro rapporto, dico solo che nel contatore messaggi del mio Whatsapp, lei è al secondo posto, il primo è il mio datore di lavoro. Questo credo sia l'esempio migliore.
Lei vive con suo marito in una bella villetta piuttosto isolata e circondata dal verde. Spesso è sola, sua figlia, avuta dal precedente matrimonio, vive e studia a oltre 500km mentre suo marito lavora prevalentemente all'estero e spesso ci rimane per diversi giorni.
Io ho un lavoro particolare che in certi periodi dell'anno mi impegna tremendamente, mentre in altri mi permette parecchio tempo libero che lo impiego nelle mie passioni. La mia compagna ha la sua attività e le mie passioni non le condivide...
Lei invece si, come molte altre cose. Il giardinaggio, la cura del verde e della casa oltre che varie attività all'aria aperta, sono fra queste. La primavera come ben si può immaginare, è il periodo perfetto. Il fatto che racconterò infatti è accaduto la scorsa primavera.
Come ogni anno, nei mesi di marzo/aprile/maggio, avendo molta libertà dal lavoro, mi dedico alla mia passione e cioè la cura del verde. Ho un bel giardino, un orto e un grande frutteto che mi impegna e mi da belle soddisfazioni. Lo faccio con passione da quando ero ragazzo e non mi pesa per nulla. Anche lei ha un grande giardino alberato e un piccolo orto. Lo cura con passione e piacere ma certe cose una donna, per ovvi motivi non riesce a fare e in questo suo marito non è di aiuto, anche perchè non c'è praticamente mai. Pertanto ogni anno una settimana o due la impiego alla cura del suo giardino.
Lo scorso aprile è stato cosi. Lei si è presa una settimana di ferie concomitante con la mia disponibilità e ci siamo messi all'opera. Il suo giardino è un parco alberato circondato da siepe bella alta che richiedono potatura. Un venerdì ci siamo dedicati a questo. Faceva un caldo anomalo per la nostra zona, mi ero tolto la maglietta e messo i pantaloncini corti. Mi sono arrampicato sulla scala per tagliare alcuni rami di un cedro vicino alla siepe appena potata e da cretino, mi sono sporto troppo e sono caduto proprio sopra la siepe spigolosissima. Risultato, parecchie escoriazioni sul torace, schiena e gambe. Niente di grave, solo taglietti superficiali ma ero una maschera di sangue mescolato a fango e sporcizia. Mi sono lavato alla meno peggio con la canna dell'acqua dell'orto ma non bastava. Lei mi ha accompagnato a casa ma per non sporcare, ho preferito lavarmi nella doccia in garage.
Lei mi ha accompagnato e subito si è prodigata con spugne e disinfettante. Ero nudo ovviamente, la doccia della lavanderia no ha teli e comunque questo non è un problema, ci siamo visti senza vestiti già molte altre volte ma in maniera innocente, saune, mare ecc. Per pulirmi la schiena è venuta anche lei in doccia e sotto il getto si è completamente bagnata. Io non volevo ma probabilmente si sentiva in colpa e vista la nostra confidenza non si è tirata indietro. Si è tolta maglietta e pantaloni ed è rimasta in reggiseno e slip, ormai fradici anche questi. Mi ha delicatamente lavato con la spugna praticamente tutto il corpo, davanti e dietro, solo il basso ventre ho fatto io. Ero più sporco che graffiato. Le sue mani sulla mia pelle e per così lungo tempo mi hanno fatto scattare qualcosa, di inconscio però. Pochi minuti prima non mi sarei nemmeno posto il problema di quel contatto fisico e per giunta nudo. Senza nemmeno accorgermene ho avuto una semierezione quando lei era alle mie spalle intenta a pulirmi la schiena. Poi, imbarazzatissimo ho cercato di nasconderlo e in un primo momento ci sono riuscito. Poi però lei ha avuto la bella idea di levarsi il reggiseno ormai inzuppato e a detta sua “me lo tolgo che non lo sopporto bagnato, non ti dispiace vero”. Cosa potevo fare, con una erezione in aumento, lei con le tette al vento, slip diventati trasparenti e con le sue mani sulla mia schiena. Ho resistito ancora un po' ma ormai si vedeva. Quando mi ha fatto girare lo ha notato per forza e non ha detto nulla, ha continuato a strofinarmi la spugna. L'acqua della doccia ci stava investendo entrambi da quanto eravamo vicini. Mi ha lavato il torace e poi le gambe, le piccole ferite mi davano fastidio ma non ci facevo caso, avevo altri problemi. Istanti di silenzio poi esce con questa frase: “non sapevo ti facessi quel effetto”. Avevo solo una mezza erezione ed evidentemente conosceva le mie parti intime per notare la differenza. Poi ha cominciato a lavarsi anche lei appiccicata a me, le conoscevo abbastanza per capire che anche lei era parecchio destabilizzata. Non sapevo cosa fare, poi ho preso un'altra spugna è l'ho strofinata come aveva fatto con me. Così per qualche minuto, giusto in tempo per avere l'erezione completa. Il tutto in silenzio e nell'imbarazzo. A un certo punto, senza pensarci, l'ho circondata da dietro con le mie braccia e con le mani al suo ventre, piano piano sono salito verso il seno mentre lei si appoggiava a me. Il mio uccello ormai duro era appoggiato alla sua bassa schiena. Cosa ci sia preso in quel momento non lo so spiegare. Dieci anni e più di amicizia, confidenze anche intime, essersi visti nudi e soli svariate volte senza il benchè minimo erotismo e ora? Era scattato qualcosa per tutti e due, forse il caso, forse i problemi con i rispettivi compagni. Non so. La doccia è durata un'ora o più, abbiamo scopato li per terra mentre l'acqua continuava a bagnarci. Non ci siamo detti nulla, troppo impegnati nelle posizioni. Io ho retto bene prima alle sue mani, poi alla sua bocca e in ultimo al resto. Credo che di orgasmi lei ne abbia avuti due, io uno e completamente dentro. Lei non è bellissima, ha 43 anni e li dimostra ma fisicamente è tonica e poi a me lei piace come persona e questo non è poco. Anche nel sesso non è nulla di eccezionale, la mia compagna è piu bella e ci sa fare molto di più. Quella scopata però, per le premesse, il contesto e perche c'era lei, è stata credo la più bella che ricordo.
Ma non doveva succedere, il dopo è diventato un problema. Non ne abbiamo fatto parola con nessuno e ci siamo promessi che non succederà più. Entrambi dello stesso pare. L'amicizia che c'era prima pero? Non è più la stessa cosa, questo è sicuro! Infatti...l'amicizia sta finendo o forse lo è già.
Dopo quel giorno di fine aprile, i sensi di colpa hanno prevalso. Ci siamo piano piano allontanati come amici, i messaggi di whatsapp si sono diradati fino a limitarsi al buon compleanno o buon Natale. Anche le uscite in quattro come si faceva prima sono piano piano finite. Ormai non la vedo da prima di Natale e anche quella volta solo in maniera casuale. Tutto sta finendo. Per me è una sconfitta dolorosa, per lei ormai non so. Per come la conosco credo di si ma non ci capisco più nulla... Una cosa è certa, ne lei ne io abbiamo il coraggio di chiarirci a quattrocchi.
Vorrei non fosse successo.
Io e lei siamo stati amici, molto amici da parecchi anni. Entrambi abbiamo i propri compagne/mariti, lei in maniera stabile e duratura, io diciamo meno. Abbiamo più o meno la stessa età e siamo persone normalissime, viviamo in provincia, abbastanza vicini. Il nostro legame è sempre stato autentico, semplice e molto confidenziale, prima della scorsa primavera non c'è stato nulla che potesse intaccare il nostro legame. Anche con i rispettivi compagni ci siamo frequentati regolarmente da tantissimo, abbiamo condiviso viaggi, cene, lavoro, hobby, gite ecc.
Io e lei abbiamo molo in comune, siamo simili per il modo di pensare e agire e spesso ci siamo frequentati per i nostri passatempo e attività ludiche e non, anche da soli e senza le nostre metà ufficiali. Però non abbiamo mai superato il limite dell'amicizia e rispetto reciproco. Nei momenti bui e quando si ha avuto bisogno di una parola o un aiuto morale, lei è sempre stata la prima che ho pensato, credo valesse anche per lei. Mi è difficile spiegare in maniera dettagliata il nostro rapporto, dico solo che nel contatore messaggi del mio Whatsapp, lei è al secondo posto, il primo è il mio datore di lavoro. Questo credo sia l'esempio migliore.
Lei vive con suo marito in una bella villetta piuttosto isolata e circondata dal verde. Spesso è sola, sua figlia, avuta dal precedente matrimonio, vive e studia a oltre 500km mentre suo marito lavora prevalentemente all'estero e spesso ci rimane per diversi giorni.
Io ho un lavoro particolare che in certi periodi dell'anno mi impegna tremendamente, mentre in altri mi permette parecchio tempo libero che lo impiego nelle mie passioni. La mia compagna ha la sua attività e le mie passioni non le condivide...
Lei invece si, come molte altre cose. Il giardinaggio, la cura del verde e della casa oltre che varie attività all'aria aperta, sono fra queste. La primavera come ben si può immaginare, è il periodo perfetto. Il fatto che racconterò infatti è accaduto la scorsa primavera.
Come ogni anno, nei mesi di marzo/aprile/maggio, avendo molta libertà dal lavoro, mi dedico alla mia passione e cioè la cura del verde. Ho un bel giardino, un orto e un grande frutteto che mi impegna e mi da belle soddisfazioni. Lo faccio con passione da quando ero ragazzo e non mi pesa per nulla. Anche lei ha un grande giardino alberato e un piccolo orto. Lo cura con passione e piacere ma certe cose una donna, per ovvi motivi non riesce a fare e in questo suo marito non è di aiuto, anche perchè non c'è praticamente mai. Pertanto ogni anno una settimana o due la impiego alla cura del suo giardino.
Lo scorso aprile è stato cosi. Lei si è presa una settimana di ferie concomitante con la mia disponibilità e ci siamo messi all'opera. Il suo giardino è un parco alberato circondato da siepe bella alta che richiedono potatura. Un venerdì ci siamo dedicati a questo. Faceva un caldo anomalo per la nostra zona, mi ero tolto la maglietta e messo i pantaloncini corti. Mi sono arrampicato sulla scala per tagliare alcuni rami di un cedro vicino alla siepe appena potata e da cretino, mi sono sporto troppo e sono caduto proprio sopra la siepe spigolosissima. Risultato, parecchie escoriazioni sul torace, schiena e gambe. Niente di grave, solo taglietti superficiali ma ero una maschera di sangue mescolato a fango e sporcizia. Mi sono lavato alla meno peggio con la canna dell'acqua dell'orto ma non bastava. Lei mi ha accompagnato a casa ma per non sporcare, ho preferito lavarmi nella doccia in garage.
Lei mi ha accompagnato e subito si è prodigata con spugne e disinfettante. Ero nudo ovviamente, la doccia della lavanderia no ha teli e comunque questo non è un problema, ci siamo visti senza vestiti già molte altre volte ma in maniera innocente, saune, mare ecc. Per pulirmi la schiena è venuta anche lei in doccia e sotto il getto si è completamente bagnata. Io non volevo ma probabilmente si sentiva in colpa e vista la nostra confidenza non si è tirata indietro. Si è tolta maglietta e pantaloni ed è rimasta in reggiseno e slip, ormai fradici anche questi. Mi ha delicatamente lavato con la spugna praticamente tutto il corpo, davanti e dietro, solo il basso ventre ho fatto io. Ero più sporco che graffiato. Le sue mani sulla mia pelle e per così lungo tempo mi hanno fatto scattare qualcosa, di inconscio però. Pochi minuti prima non mi sarei nemmeno posto il problema di quel contatto fisico e per giunta nudo. Senza nemmeno accorgermene ho avuto una semierezione quando lei era alle mie spalle intenta a pulirmi la schiena. Poi, imbarazzatissimo ho cercato di nasconderlo e in un primo momento ci sono riuscito. Poi però lei ha avuto la bella idea di levarsi il reggiseno ormai inzuppato e a detta sua “me lo tolgo che non lo sopporto bagnato, non ti dispiace vero”. Cosa potevo fare, con una erezione in aumento, lei con le tette al vento, slip diventati trasparenti e con le sue mani sulla mia schiena. Ho resistito ancora un po' ma ormai si vedeva. Quando mi ha fatto girare lo ha notato per forza e non ha detto nulla, ha continuato a strofinarmi la spugna. L'acqua della doccia ci stava investendo entrambi da quanto eravamo vicini. Mi ha lavato il torace e poi le gambe, le piccole ferite mi davano fastidio ma non ci facevo caso, avevo altri problemi. Istanti di silenzio poi esce con questa frase: “non sapevo ti facessi quel effetto”. Avevo solo una mezza erezione ed evidentemente conosceva le mie parti intime per notare la differenza. Poi ha cominciato a lavarsi anche lei appiccicata a me, le conoscevo abbastanza per capire che anche lei era parecchio destabilizzata. Non sapevo cosa fare, poi ho preso un'altra spugna è l'ho strofinata come aveva fatto con me. Così per qualche minuto, giusto in tempo per avere l'erezione completa. Il tutto in silenzio e nell'imbarazzo. A un certo punto, senza pensarci, l'ho circondata da dietro con le mie braccia e con le mani al suo ventre, piano piano sono salito verso il seno mentre lei si appoggiava a me. Il mio uccello ormai duro era appoggiato alla sua bassa schiena. Cosa ci sia preso in quel momento non lo so spiegare. Dieci anni e più di amicizia, confidenze anche intime, essersi visti nudi e soli svariate volte senza il benchè minimo erotismo e ora? Era scattato qualcosa per tutti e due, forse il caso, forse i problemi con i rispettivi compagni. Non so. La doccia è durata un'ora o più, abbiamo scopato li per terra mentre l'acqua continuava a bagnarci. Non ci siamo detti nulla, troppo impegnati nelle posizioni. Io ho retto bene prima alle sue mani, poi alla sua bocca e in ultimo al resto. Credo che di orgasmi lei ne abbia avuti due, io uno e completamente dentro. Lei non è bellissima, ha 43 anni e li dimostra ma fisicamente è tonica e poi a me lei piace come persona e questo non è poco. Anche nel sesso non è nulla di eccezionale, la mia compagna è piu bella e ci sa fare molto di più. Quella scopata però, per le premesse, il contesto e perche c'era lei, è stata credo la più bella che ricordo.
Ma non doveva succedere, il dopo è diventato un problema. Non ne abbiamo fatto parola con nessuno e ci siamo promessi che non succederà più. Entrambi dello stesso pare. L'amicizia che c'era prima pero? Non è più la stessa cosa, questo è sicuro! Infatti...l'amicizia sta finendo o forse lo è già.
Dopo quel giorno di fine aprile, i sensi di colpa hanno prevalso. Ci siamo piano piano allontanati come amici, i messaggi di whatsapp si sono diradati fino a limitarsi al buon compleanno o buon Natale. Anche le uscite in quattro come si faceva prima sono piano piano finite. Ormai non la vedo da prima di Natale e anche quella volta solo in maniera casuale. Tutto sta finendo. Per me è una sconfitta dolorosa, per lei ormai non so. Per come la conosco credo di si ma non ci capisco più nulla... Una cosa è certa, ne lei ne io abbiamo il coraggio di chiarirci a quattrocchi.
Vorrei non fosse successo.