Esperienza reale Non è Laura

Luris01

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Da un mesetto circa ho notato qualcosa di strano nei suoi comportamenti. Laura ostenta una insolita sicurezza. Ha persino cominciato a selezionare i suoi
abiti, lei, che come la ragazza di Alba Chiara si veste svogliatamente e non mette mai niente che possa attirare attenzione. E a letto... wow! Negli ultimi
tempi non si tira mai indietro, anzi! Prende pure l’iniziativa, con risultati da fine del mondo. E guarda allo specchio il suo fisico da poco più che
trentenne, nuda, con inusuale fierezza. Il suo corpo snello diventa più generoso sul sedere e sulle gambe. Curve che non ha mai apprezzato. Fino ad oggi.

Ma cos’è successo? Cosa ha portato una ragazza insicura di sè e del sesso ad un cambiamento così drastico?

L’idea dell’amante è stata la prima a balzarmi in testa. Non mi ha mai tradito fisicamente che io sappia. E dovrebbe anche essere vero, non è affatto brava
a tenere i segreti. Non è assolutamente da lei, tutta così casa e chiesa. Vero, siamo sposati da un paio d'anni e insieme da quasi una decina, ma si sarebbe
sicuramente lasciata scappare qualche informazione che l'avrebbe tradita.
E poi con chi? Dove? A lavoro? Naaa. Qualche suo amico? Mmh. A pallavolo? Effettivamente da qualche mese ha un allenatore nuovo, e in palestra da lei ogni tanto gira qualche ragazzo della squadra maschile che si aggrega agli allenamenti delle ragazze per una sessione extra. Non li ho mai visti, ma ogni tanto Laura ne parla in tono vago.
Anzi! A pensarci bene, qualche sera prima ha anche detto che l’allenatore le aveva fatto i complimenti per il vestito, e che non l’aveva mai vista così bella. Mi ha raccontato anche questo, mentre ero distratto dalla solita partita in tv. Devo indagare.

L’occasione: mercoledì sera. Niente allenamento. Laura ne approfitta per una doccia rigenerante a casa.
È il momento.
Afferro il suo telefono e inizo a sfogliare le chat di Whatsapp.

Noto subito una chat di Luca, uno dei ragazzi della maschile.
“Preferisco parlartene qui e non in mezzo a tutti. Chiara mi chiedeva di te e Christian perché aveva visto che vi tenevate per mano e appena vi ha visto vi siete lasciati e lui ha riso e le ha fatto l’occhiolino. Le ho detto che lui fa lo scemo come al solito”.

E poi la chat con Christian, l’allenatore.
C: “Sono stato tutta sera ad ammirare il tuo corpo durante gli esercizi. Sei splendida. Una dea.”
L: “Che scemo. Smettila, mi metti in difficoltà”
C: “TU metti in difficoltà me. Credi che riuscirò a resistere senza darti almeno un bacio? Io ti voglio! Ti desidero!”
L: “Vedi almeno di non entrare nudo nel nostro spogliatoio con tutte le ragazze che si cambiano!”
C: “e tu vedi di non rimanere l’ultima in spogliatoio, se no entro davvero”.

Velocemente metto via il telefono. La rabbia mi prende completamente. E... eccitazione? Sì, perché nelle parole di Laura leggevo un intento di gioco, voglia di stuzzicare. Una tensione sessuale che non le riconosco. Lei solitamente non fa sesso. Fa l'amore. E l'idea che sia mossa da pulsioni sessuali mi intriga un sacco. Chi è questa nuova Laura? Non lo so, ma mi eccita. E mi irrita a morte. Tuttavia non le dico niente. Nessuna scenata. Nessuna reazione. Ma domani sera, al prossimo allenamento, voglio spiarli.

Giovedì ore 23.00 parcheggio l'auto a qualche centinaia di metri dal parcheggio della palestra e mi avvicino in maniera discreta. A quell’ora dovrebbe finire l’allenamento e tutti dovrebbero tornare alle docce. Dopo venti minuti i primi escono e se ne vanno, portando via tre delle dieci auto parcheggiate. Poi altre due, poi ancora tre. Ne rimangono due. L’auto di Laura e una Peugeot. Sta a vedere che...

Lascio la mia auto in un posto sicuro e mi avvicino a piedi. La “minaccia” di Christian è verosimile: dopo le 23 tocca a lui chiudere la palestra quando hanno allenamento. E conosco la palestra: la porta d’ingresso fa un rumore assordante e sgradevole, quindi qualsiasi persona fosse entrata avrebbe dato loro la possibilità di ricomporsi. Come fare? Ingegnati... ingegnati... Ad un tratto si accende la lampadina! Gli spogliatoi hanno finestroni a vasistas in alto: posso origliare dall’esterno.
Faccio il giro della palestra, raggiungo gli spogliatoi. Da uno di quelli con le luci accese sento delle voci ma non riesco a capire bene. E lì la fortuna è dalla mia: una vecchia rastrelliera per biciclette è a pochi metri da me. È una di quelle con un manico orizzontale ad altezza vita che corre lungo tutta la sua lunghezza. Non è fissata al pavimento. La sposto facendo un rumore per me assordante, ma che a quanto pare non insospettisce nessuno. Mi arrampico poggiando i piedi sul manico e cerco di sbirciare il possibile dal finestrone. Il buio all'esterno della palestra e vetri appannati dal vapore giocano a mio favore.

Eccola! Laura è lì con i suoi pantaloncini attillati che coprono poco più che il sedere, ma che comunque lasciano ben poco all’immaginazione. Ha una maglietta da pallavolo di qualche vecchia squadra in cui ha giocato. Ha i capelli ancora legati ed è ancora rossa in volto e tutta sudata: sicuramente si è attardata in campo per fare una partitella dopo l'allenamento o qualche esercizio extra, non so se con secondi fini o meno.
Davanti a lei c’è un ragazzo sui 36-38 anni: è Christian? Penso di sì. È poco più alto di lei, barbetta e capelli arruffati. Giace davanti a lei a petto nudo. Non un culturista, ma comunque un fisico tonico e definito. Gli rendo atto che gli addominali si fanno notare. Tiene in mano la maglietta, che lancia distrattamente su una panchina.

“Ti ho detto che mi metti in difficoltà quando fai così! Dai esci!” Ridacchia lei.
Christian le mette le braccia attorno al collo e si avvicina.
“Ti adoro quando sei così rossa in faccia. Anche se sei tutta sudata. Anzi, mi ecciti di più”.
Fa per baciarla. Lei scosta il volto per evitare le labbra e si prende il bacio sulla guancia. Poi si divincola e si libera dalla presa.
“Facciamo così” dice Laura ridendo imbarazzata “Adesso facciamo la doccia insieme! Ma si può solo guardare! Guardare e non toccare! Ok?”.

Il sorriso di Christian è quello di chi sa già come andrà a finire.

Laura si gira e lui le toglie maglietta e reggiseno sportivo che le libera un seno di una seconda abbondante. Poi lui fa scivolare la mano sui fianchi un po' più larghi fino ai pantaloncini, che abbassa lentamente assieme agli slip mentre si china portando la faccia ad altezza sedere. Dalla sua posizione non vede il pelo curato tra le gambe, ma ha una splendida visione del suo lato B appena liberato, un po' più abbondante rispetto la metà sopra. Non so come sia riuscito a non tirargli un morso.

Laura è ora nuda davanti a lui. La MIA Laura! Anzi no, quella non è la mia Laura, non la riconosco affatto. O forse sì?
Ho una voglia incredibile di entrare e spaccare tutto, soprattutto la faccia di Christian. Ma una strana voglia di vedere come va a finire mi tiene legato a quella finestra.

Laura senza neanche girarsi va verso uno stanzone di quattro metri per tre con sette docce. Ne apre una. La fortuna è ancora dalla mia: sceglie una doccia dell'angolo della stanza che riesco a seguire dalla finestra. Christian si spoglia del tutto, con un’evidente erezione. Ben messo, tra l’altro. Niente di eccezionale, ma comunque nella media. Entra nelle docce e apre l’acqua in quella di fianco a Laura, che nel frattempo si era già sciacquata. Qualche occhiata fugace e qualche sorriso imbarazzato.

Mentre lei gli da le spalle, Christian prende un po’ di sapone e comincia ad insaponarle la schiena. Arriva fino al la zona lombare, poi la cinge e passa alla pancia, mentre urta Laura con la sua erezione. È a quel punto che Laura cede. Porta la testa all’indietro appoggiandola al busto di Christian e si prende i suoi baci sulla guancia e su tutto il collo, mentre lui con una mano sale fino ad accarezzare il seno e con l'altra arriva fino ad accarezzare il pelo. L'acqua scende sui volti dei due, gli occhi chiusi, le labbra appena aperte. Poi Laura si gira, gli mette una mano sulla nuca e lo tira a sè e lo bacia con passione, accarezzandolo sulla schiena.
A momenti riesco a vedere le loro lingue. La mano di Laura scende sul sedere, e infine prende in mano il suo turgido pene, cominciando a massaggiarlo lentamente. Allo stesso tempo le mani di Christian continuano ad esplorare il corpo di Laura, soffermandosi ad afferrare le fossette sotto le natiche.

Quelle di Laura sono fantastiche! Quel filo in più di abbondanza nel sedere fa modo che quelle fossette siano lì apposta per essere afferrate!

Christian la spinge con la schiena contro la parete troppo gelida, a giudicare dalla reazione di lei, ma alla fine non sembra essere un problema. Scende con le labbra sul collo e si sofferma a baciare e mordicchiare il capezzolo. Laura sorride con gli occhi ancora chiusi e gli accarezza la testa. Poi scende ancora, le bacia l'ombelico a tortellino e infine si ferma tra le gambe. Laura imbarazzata ride ancora e si piega in avanti, quasi a rifiutare il servizio. Ma le mani di lei sulla nuca di lui non sembrano respingerlo, anzi. Infatti dopo poco alza la gamba sinistra e l'appoggia sulla spalla di lui per consentirgli di darle piacere con la bocca. Le regala sospiri che non riesco a udire, ma che noto molto bene in volto.

Dopo un minutino Christian si rialza, e a quel punto si china lei, prendendo subito in bocca la sua asta che nel frattempo non aveva più il vigore di qualche minuto prima. Odo un mugolio seguito da un "Oddio, ma sei una dea dei pompini!". Lei ride, si stacca, lo guarda dal basso all'alto e riprende, mantenendo il suo sguardo. Poi abbassa la testa un momento, sempre tenendolo in bocca, e lo molla di colpo. Il contraccolpo del pene mostra come sia tornato incredibilmente duro.
Christian lo prende in mano e lo passa delicatamente su tutta la faccia di Laura, che con occhi chiusi e un sorriso dolcissimo si gode la sensazione e lascia scappare un mugolìo. Lui fa ondeggiare lateralmente il bacino facendo sì che il pene schiaffeggi delicatamente il viso di Laura. Lei ride e reagisce da finta offesa "Ehi! Che fai, mi piselli?". Si alza e si avvicina al volto di lui. "Non mi pisellare più" dice ridendo, poi lo bacia, abbracciandolo con un braccio e continuando a saggiare l'erezione con l'altra mano.

Stavolta è la volta di Christian a liberarsi dalla presa: la prende con decisione, ma senza violenza, mettendola mani al muro e la invita delicatamente ad aprire le gambe, mentre con una mano va alla scoperta del territorio da conquistare. Doveva essere bella umida e molto dilatata, perchè Christian ci ha messo un attimo a trovare l'ingresso col pene e a cominciare a stantuffare con decisione.

Questo è il momento peggiore fino ad ora, e anche il più eccitante. Perchè gli occhi mi ripropongo scene già immaginate nella mia testa negli scenari peggiori: la MIA Laura chinata in avanti con occhi chiusi e il volto che sembra sull'orlo delle lacrime, ovvero la sua espressione tipica da godimento. Tutto ciò con un altro, qualcun altro, che le sta dando del gran cazzo. Ma non ero affatto pronto a quel che avrebbero sentito le orecchie. All'"Ooohh" della prima penetrazione ne seguirono tanti altri. E poi uno "Scopami!" ripetuto più di una volta.

"Scopami"? Quando con me deve essere tutto un musica di sottofondo, candele profumate, massaggi, coccole e carezze? Incredibile!
E poi le urla. Mamma mia quanto sta godendo! E quanto dura lui. Io sto facendo fatica a non venire ora, che neanche la sto toccando qui in bilico su questa rastrelliera! Come fa lui a durare così tanto?

Dopo alcuni attimi - anni per me che guardo - Christian lo tira fuori e inizia a strusciarlo sul sedere. Laura gira la testa "No, lì no". Christian la ignora e continua. Laura con un balzo si gira "NO! NEL CULO NO!!" con tono imbarazzato e quasi in colpa per non concedere questo lusso. "Mi fa male lì". Almeno è coerente. A me l'avrà concesso due o tre volte. In realtà non le aveva mai fatto male, ma neanche impazzire. Ora ogni volta che glielo chiedo rifiuta.

Bisbigliano qualcosa tra di loro, poi chiudono le docce e si spostano nello spogliatoio avvolti negli accappatoi. Christian aiuta Laura ad asciugarsi, lei ricambia il favore soffermandosi sui suoi addominali lasciandosi scappare un sorrisino ed un "mmmhh". E' evidente che l'altra mano non riesce a staccarsi dal suo membro ancora in erezione.

Christian prende una panca accostata al muro e la sposta accentrandola nello spogliatoio. Ci mette sopra l'accappatoio, ci si sdraia pancia in alto tenendo i piedi in terra. Lei lo scavalca con le gambe, e senza l'aiuto delle mani lo infila senza problemi: l'erezione di lui dev'essere ancora piena e lei dev'essere ben eccitata.

Lei cavalca indemoniata col viso che pare ancora sull'orlo delle lacrime mentre urla travolta dal piacere. Poi si alza, si gira e inizia a cavalcarlo dandogli la schiena. Prende una sua mano e la porta tra le gambe, invitandolo ad accarezzarle il clitoride. E dopo pochi istanti riconosco quei movimenti, quelle contrazioni e quelle urla più acute. Sta venendo. E sta provando un gran bell'orgasmo. Si contorce così tanto che il povero (povero..) Christian sotto di lei riceve qualche colpo inaspettato, a giudicare dalle reazioni, ma regge e continua il gioco, tenendola all'apice del piacere quanto merita. E' lei ad un certo punto, dopo varie contrazioni, a spostare la mano, ad alzarsi e a buttarsi in avanti a pancia in giù sulla panca oltre l'accappatoio, sfinita, con un "Uuuuuhh" finale.
E poi silenzio per mezzo minuto circa.

"Tutto ok?".
"Eh direi proprio di sì", risponde esausta, imbarazzata e soddisfatta.

Christian si alza e si porta sopra di lei, baciandole tutta la schiena e le guance. Con le mani le fa grattini che le regalano un sorriso dolce. Poi afferra il beauty case, estrae il bagnoschiuma e ne spalma un po' sul pene in erezione. Con una mano accompagna le gambe di lei un po' in avanti e torna alla carica del lato B. "Mmh.. no.." si lamenta debolmente Laura. Ma la sua resistenza termina lì. Christian non si ferma e delicatamente lo inserisce. Laura alza la testa con un sospiro improvviso. Un leggero "ahia", e ricominciano i sospiri, con la testa alzata, gli occhi chiusi e i capezzoli turgidi che sfiorano la panca e il busto che fa avanti e indietro sotto i colpi decisi del suo amante.

Con una mano scende e torna a darsi piacere al clitoride, riprendendo in breve tempo in volto la solita espressione tendente al pianto e le urla di godimento. Lei abbassa la testa, ma lui le afferra i capelli bagnati, ritirandola su.

Incredibile. Ha ceduto. Gli ha dato pure il culo! Sto guardando mia moglie a prendere del cazzo in culo da un altro quando a me ormai non lo da più. E si masturba pure, e gode! Anche se devo dare merito a lui, io avrei fatto in tempo a venire almeno un paio di volte. E poi, per quel che ricordo, quel culo è talmente stretto e accogliente... le poche volte che me lo ha concesso ero durato pochissimo lì dento.

Ma anche a Christian deve fare questo effetto, perchè ad un certo punto lo tira fuori, si alza e tira delicatamente Laura per i capelli per farla sdraiare sulla schiena mentre lei continua a titillarsi con le dita veloci. Poi lui si afferra il pene masturbandosi un attimo, e le scarica in faccia la tensione sessuale che aveva, inondandola mentre è alle prese con il secondo orgasmo: piedi a terra, schiena inarcata e sollevata, occhi serrati e bocca aperta dal piacere mentre schizzi le arrivano sugli occhi, sulla bocca che urla e un po' anche sul petto. Christian si siede dietro di lei a godersi lo spettacolo di questa dea che si masturba e gode con il volto coperto dalla voglia di lui. Credo di non essere mai stato, tra le tante e confuse emozioni, così eccitato in vita mia. Vorrei entrare e scoparmela anch'io. Anche se, in queste condizioni, durerei pochi secondi. E non credo che apprezzerebbero l'irruzione.

Ora giacciono entrambi sdraiati su quella panca, sfiniti e soddisfatti. Stanno così qualche istante, senza dire niente. Christian poi si alza e dice qualcosa tipo "Vado di là a farmi un'altra doccia". Deve far riferimento allo spogliatoio maschile, dove ha gran parte della sua roba. Laura rimane ancora qualche istante sdraiata con gli occhi chiusi. Poi lo sperma inizia a colarle dal volto, allora si alza e va a farsi un'altra doccia pure lei.

Avendo perso di vista lui e nel dubbio che possa sbucare da qualche angolo preferisco scendere dal mio trampolo. C'è un gruppo di cespugli abbastanza alti e folti e vicini all'auto di lei da cui si può vedere l'ingresso. Mi nascondo lì.

Passano i minuti.
Mi viene il dubbio che non abbiano ripreso. Ma penso anche che lei solo ad asciugarsi i lunghi capelli ci impiega molto tempo.

Dopo un po' li vedo uscire insieme. Lui in tuta, lei con un abitino che non metteva da una vita e che probabilmente voleva utilizzare per scucirgli qualche complimento in più. Non credo che qualche ora fa sospettasse di arrivare fino a questo punto.
Chiacchierano della prossima partita, delle probabili assenze e altre facezie, come se nulla fosse accaduto. Sembrano freddi. Sarà per la scomodità dei borsoni, ma non si tengono neanche per mano.

Si avvicinano alla macchina di Laura, lei carica la sua borsa in baule e va verso la portiera. Lui appoggia la borsa a terra e si avvicina a lei. Sono ad una manciata di passi da me. Io ormai ho un muscolo contratto, ma la mia posizione è ottima per spiare e resisto.

"E' ufficiale, sono una troia"
"Ma dai...."
"Ma dai cosa?"
"Lo volevamo entrambi"
Laura ride.
"Ho tradito mio marito, ti ho spompinato sotto le docce, ho cavalcato il tuo cazzo in spogliatoio, ti ho dato il culo e per finire mi hai sborrato in faccia"
Ride anche Christian, tronfio del suo successo "Si insomma, non poteva andare meglio"
"Potevi portare anche Luca" aggiunge Laura con tono malizioso.

Sta per venirmi un colpo.

Christian rimane sbigottito, incapace di comprende se Laura stia scherzando o meno.
"Contaci" risponde Christian "credo che verrà volentieri. In tutti i sensi".
Laura spalanca gli occhi.
"NO!".
Lo bacia.
"Io non voglio Luca".
Lo bacia ancora.

Lui le accarezza la schiena, scende, le solleva l'abito mostrando al parcheggio isolato un paio di mutandine che le sagomano il sedere alla perfezione. Si rinfresca la memoria sulle sue forme, palpandolo per bene.
"Dio, questo culo!"
"Lascialo stare che fa male!"
"Hai mai provato una doppia?"
"Christian, non insistere, ho detto di no!"
"L'hai detto anche prima per il culo"
"Stavolta è davvero no!"

"Dai, devo andare" riprende Laura, e lo abbraccia. Un abbraccio che dura una vita. E si infila in macchina.
Aspetto che entrambi se ne vadano ed esco anch'io.

Raggiungo la mia auto e torno a casa lentamente per non incrociare Laura. Le avevo detto che uscivo a bere qualcosa con dei colleghi, ma nessun locale era nelle vicinanze della palestra.
Mille pensieri in testa, un bastone di marmo tra le gambe.

Arrivo a casa che la sua macchina è nel parcheggio e le luci di casa sono già accese. Salgo di corsa i due piani di scale. La trovo nel suo abitino che mette via la borsa della palestra già svuotata. Mi vede.
"Ehi ciao"
"Ciao. Com'è andato l'allenamento?"
"Mh. Bene dai".
"Bel vestitino!".
La prendo e la butto sul letto. "Ma cosa fai?" ridacchia.
Alzo il suo vestitino e le tolgo le mutandine. Non è bagnata, ma è ancora dilatata. Con la lingua le accarezzo le grandi e piccole labbra, mordicchiandole. Poi passo al clitoride.
"Amore" dice ansimando "sono stanca..."
Mi sbottono i jeans e tiro fuori l'arnese che ormai non ne può più, la penetro ed entra che è una meraviglia. Anzi, fin troppo facile. Avrei detto che Laura non mi sentisse quasi, invece la sento ansimare di piacere.
"Sei la mia troia?"
"Si... sono tanto troia e mi piace prendere il cazzo"
"Davvero?", oso "Quanti ne hai presi soltanto oggi?"
"Qualcuno di troppo" dice in tono scherzoso sotto i miei colpi.
Entrambi sappiamo invece che non scherza.

Pochi colpi, quelli necessari ad uno eccitato da troppo tempo, e le vengo dentro in un'ondata di piacere. Niente orgasmo per lei, già sfinita.

Mi stacco, vado a lavarmi e mi butto a letto nei miei pensieri.

"Ehi, che succede?" chiede riferendosi al rapporto appena consumato in maniera rapida e focosa "Quasi non ti riconosco".



- - - Aggiornato - - -

La spaccio per storia vera, ma non è del tutto vera. Non è neanche di fantasia però. :D Diciamo che è... un po' e un po'! :D
 
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Luris01

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Grazie per i complimenti. 🙂

Non mi piace tanto parlare di cosa sia reale e cosa di fantasia per diversi motivi: la storia di base era buona, alcuni dettagli dovevo cambiarli per non compromettere l’anonimato, ecc.
Di base il tradimento in palestra c’è stato, poi sorvolo sui dettagli. ;)

Per la foto punto a pubblicarne una prossimamente, ora non ho con me il materiale! ;)
 

eddyforest

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Grazie per i complimenti. ��

Non mi piace tanto parlare di cosa sia reale e cosa di fantasia per diversi motivi: la storia di base era buona, alcuni dettagli dovevo cambiarli per non compromettere l’anonimato, ecc.
Di base il tradimento in palestra c’è stato, poi sorvolo sui dettagli. ;)

Per la foto punto a pubblicarne una prossimamente, ora non ho con me il materiale! ;)

e tu davvero hai tenuto il sangue freddo di non entrare e fare una strage?
 

matteolvm

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gran bella storia, un pò come la vorresti e un pò come è stato?
immagino però senza te che vedevi cosi attentamente da così vicino... (per ora) :asd:
 

vwfan

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Complimenti, il racconto è bellissimo e molto eccitante
Tua moglie è strabella

Non immagino come potrei reagire io in una situazione del genere
 

strady3.0

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bravo, bel racconto, speriamo ci sia un seguito o che tu scriva ancora perchè e piacevole leggerti.
complimenti per la consorte... speriamo ti abbia dato molto altro materiale per farci divertire ancora (aneddoti, storie, o foto)
grazie ciao!
 

curiosit-

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Complimenti per il racconto. Ormai che ci hai provocato devi dirci di piu di tua moglie e delle sue scappatelle. Come sei riuscito a sapere del tradimento? state ancora assieme? e lei sa che tu sai? Ne parlate? ti piace pensare che e' porca mentre la scopi? hai tanti argomenti per scrivere...
 

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