Io tutta questa sensibilità, tutta questa emotività, tutta questa meravigliosa essenza della donna beh... ancora non le ho viste.
Eppure ne ho conosciute di donne nella mia vita! E ancora oggi continuo a incontrarne di nuove.
Ho conosciuto la timorata di Dio che all'insaputa del marito prima si spogliava per farsi sbattere in
gruppo e poi si rivestiva di tutto punto per andare a confessare il misfatto in chiesa la domenica mattina con al seguito il consorte e i figli.
Ho conosciuto la modella di fitness col suo viso angelico e il corpo privo di qualsiasi difetto che si spogliava solo per trascorrere ore a guardarsi allo specchio trovandosi milioni di imperfezioni del tutto inesistenti.
Ho conosciuto l'ingegnere, con la sua mentalità rigida ed i suoi modi ingessati che quando si spogliava piegava i vestiti come nel peggiore degli stereotipi sulle donne ingegnere e nel letto faceva concorrenza ad un trancio di stoccafisso.
Ho conosciuto l'anarchica dei centri sociali con le sue paturnie mentali sull'oppressione dei popoli e l'odio giurato per la servitù della società che quando si spogliava lo faceva esclusivamente come gesto di protesta.
Ho conosciuto la rifugiata politica con le sue storie di soprusi e la sua fuga dalla guerra che quando si spogliava mostrava ancora i segni delle frustate ricevute nel 2007 a Mogadisho.
Negli anni la mia anima si è incrociata con donne di tutti i tipi e ognuna di loro si è denudata, chi per un motivo e chi per un altro, lasciando però in me solitamente molto poco di quel decantato erotismo.
L'unica volta in cui ho trovato una donna davvero eccitante è stata quando quella nemmeno si spogliava per eccitare.
Era il caso di A. una meravigliosa collega di università che aveva il pregio di essere una specie di
seduttrice universale di ambo i sessi, tanto era bella e suadente. Certo la sua estetica l'aiutava molto visto che pareva più una barbie vivente che una donna regolare, ma il momento in cui diventava davvero irresistibile per qualsiasi essere umano era quando ti parlava con il suo sguardo travolgente e la sua voce ammaliante.
Con lei ebbi il più trascinante e profondo rapporto della mia vita, tutto basato sul nostro amore e sul portarci a letto quante più persone possibile. E per quanto si spogliasse dei vestiti con gli altri rimaneva sempre ben corazzata di un'armatura invisibile contro chiunque volesse ingabbiarla nel tentativo di farla sua.
Le uniche volte in cui la vedevo nuda era quando, alla fine delle nostre notti folli nel mio appartamento di studente universitario, quello sguardo sensuale diventava dolce e tenero e puntualmente lei si accoccolava sul mio petto per addormentarsi tra le mie braccia, ma senza mai dimenticare di ripetermi prima quel motto che pochi anni dopo mi salvò la vita e che quindi mi feci tatuare sulla pelle:
«Non fidarti di chi vuole tenerti tutto per se. Ama chi chi è pronto a condividere tutto con te.»