NUDA O VESTITA?

MyRealWife

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In settimana, vedendo la splendida immagine di Marea, la metà di @MyRealWife e quest’oggi con il thread di @hotwriter91 che presenta, ancora una volta, la sua compagna, ma anche prima con chi adesso è in Melancholico periodo sabbatico, mi è venuto in mente un possibile equilibrio fra nuda e vestita...vale a dire LE LABBRA. Si perché non ci sono dubbi che le foto in cui si mostrano le labbra di una Donna sono foto dove la stessa Donna è presentata nuda essendo le stesse prive di ogni copertura ma anche “vestita” in quanto le labbra sono la protezione di infiniti poi che ne possono nascere. Le labbra si presentano, si espongono fiere come si fa con il resto del corpo e calamitano l’attenzione al pari di seno, sederino....patatina. Le labbra però possono svelare altri tesori...la voce, il sorriso, abilità reali e desideri fantasiosi.
Le labbra dunque come equilibrio ma anche come punto attrattivo di eccitazioni e sensualità, le labbra come ulteriore stimolo e come alternativa al fascino del corpo femminile che più spesso o meno spesso vediamo.
Le labbra come strumento, le labbra come alveo di piacere, le labbra di una Donna....crocevia di quasi tutto si possa immaginare....
Vero Grandel ... Le labbra di una donna sono uno strumento increibile e fanno volare la fantasia.
Spesso quando Marea mi parla io le fisso insistentemente le labbra, catturano il mio desiderio e sono la porta ad un mondo incredibile.
Grazie per la citazione ...

Buona giornata
Master
 
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Grandel

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Grazie mille per i complimenti e per aver inserito la mia compagna tra queste bellissime donne. Le labbra sono sicuramente uno dei punti più erotici del corpo femminile, perché richiamano al bacio, su tutto il corpo e soprattutto perché richiamano alla "parola". E si sa che le donne, quelle di classe, iniziano a sedurre già dalla mente 👑
La seduzione quindi non basata sul nuda o non nuda ma dalla forza vera della Donna: il cervello. Molte forse prediligono la via breve invece è forse tanto dipende dall’obiettivo o dal traguardo che devono o vogliono raggiungere...
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Concordo. Per me il nudo è la natura, la normalità. L'eccitazione risiede nell'immaginazione e quindi amo ed ammiro solo donne sapientemente vestite, erotiche, eleganti.
Si, ma anche il naturale e il normale possono essere eccitanti, molto eccitanti. Dipende sempre da quali occhi si decide e si vuole vedere le cose....e per questo, questa visione è una delle cose più personali che ancora ci appartengono...
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Vero Grandel ... Le labbra di una donna sono uno strumento increibile e fanno volare la fantasia.
Spesso quando Marea mi parla io le fisso insistentemente le labbra, catturano il mio desiderio e sono la porta ad un mondo incredibile.
Grazie per la citazione ...

Buona giornata
Master
Quando tu fissi le labbra di Marea che ti parla hai il piacere di ascoltarla anche e quindi di godere della sua voce...strumento che dicevo le labbra hanno il compito di “vestire”, proteggere, custodire e svelare...
Le labbra fanno volare la fantasia a chi ha la forza di lasciarsi trasportare dalle sue ali....
 
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Grandel

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Navigando come sempre faccio nel sito mi imbatto in un thread dove viene mostrata la presunta moglie dell’autore. O meglio viene mostrata la Vagina di questa Donna. Viene mostrata una Vagina diciamo. Solo quella. Una foto di una Vagina, apparentemente normale con le grandi e piccole labbra, il clitoride si intravede, un pochino aperta, dilatata, ma una Vagina. Una Vagina che si potrebbe ritrovare tranquillamente in un motore di ricerca per immagini.
Cosa c’entra qui? È più o meno la stessa cosa, e lo scrive uno, cioè io, che considero il corpo femminile e quindi anche la Vagina come la cosa più spettacolare che gli occhi maschili possano vedere (altro che retrocessione per le squadre milanesi!!!!)
La Vagina è bella, attrattiva, seducente....eccitante ma se c’è il contorno. Questo sito non è un manuale ginecologico, una foto così buttata lì non significa nulla..stanca perfino.
Ecco, il discorso iniziale del nuda o vestita si può allargare a Vagina da sola o Vagina contestualizzata del suo corpo. Non lasciamole sole, non lasciatele sole. Accompagnatele col resto...è più divertente e differente.
 
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Una breve discussione in un thread ad ore mi ha suggerito quello che può essere un equilibrio fra il nuda o vestita...ed è la magnifica arte dei disegni della tintarella sul corpo...
So che ci sono discussioni in altre sezioni, con foto e tanto altro, ma lo spunto che mi è arrivato riguarda appunto quel momento, quei momenti. I momenti in cui il sole gioca con la pelle a disegnare e come un tatuaggio a tempo, imprime il segno dell’abito (costume) che si indossa in spiaggia e che, anche quando lo si toglie, rimane...rimane per un po’ e rimane da ammirare...
Qui in questo sito ci sono esempi notevoli che quando li incontro non faccio altro che esaltare...perché sono tanto belli, tanto sensuali, veri stimoli di viaggi fantasiosi...
Un corpo nudo....ma un corpo vestito contemporaneamente...
È per questo devo ringraziare chi ci permette, mi permette di fare queste riflessioni...Come non citare Marea, @MyRealWife , la Regina di @hotwriter91 , ma anche @Val72 , G. di @kae , @Misscoffee14, Laura di @KSbis e tante altre che sicuramente sto dimenticando...
E ci sono tante altre ragazze che sarebbe bello vedere nude e vestite contemporaneamente ma che per scelte diverse, chi nudo integrale e chi rigorosamente costume (almeno per come lo hanno testimoniato qui) probabilmente non si vedranno mai...
“Nuda o vestita”diventa quindi “nuda e vestita”....mantenendo inalterato il piacere di ammirare quello che ci viene regalato...
 
A

alessiaZimi

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Interessante questo thread... penso però che non sia così semplice scegliere tra le due opzioni. Una donna può essere vestita in modi diversi, può indossare la semplice tuta o qualcosa di più complesso e elegante, e eccitare in maniera diversa a seconda dei casi. E non è sempre certo che vinca la seconda opzione. Allo stesso modo, una donna può essere nuda nella quotidianità di tutti i giorni o in situazioni particolari. Una donna nuda che guarda la tv, una donna nuda in attesa del sesso, una donna nuda che decide di mostrare il suo corpo nascondendolo però nel modo giusto. Quello che intendo dire è che nel bianco e nero del titolo del thread, ci sono milioni di sfumature in mezzo. Qualche fotografo, negli ultimi tempi e nella vita reale oltre che qui su Phica, mi ha proposto di posare per un book fotografico. Non ho ancora deciso se farlo o meno, ma mi sono fatta raccontare le idee che aveva. Andavano dal semplice essere vestita, all'essere nuda sfruttando certi escamotage per nascondere certe zone del corpo, per finire poi con il book prettamente esplicito. Mi sono confrontata con le persone a me vicine e il parere è stato praticamente unanime. L'effetto migliore si ottiene restando nuda e nascondendo in parte. Non so se questa può essere una risposta alla tua domanda, ma effettivamente la penso anche io così. Niente foto volgari e prettamente sessuali, niente foto con i vestiti. Ciò che secondo me eccita di più è un nudo nascosto, che offre la consapevolezza di ciò che c'è sotto ma senza la certezza di sapere com'è
 
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Grandel

Grandel

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Interessante questo thread... penso però che non sia così semplice scegliere tra le due opzioni. Una donna può essere vestita in modi diversi, può indossare la semplice tuta o qualcosa di più complesso e elegante, e eccitare in maniera diversa a seconda dei casi. E non è sempre certo che vinca la seconda opzione. Allo stesso modo, una donna può essere nuda nella quotidianità di tutti i giorni o in situazioni particolari. Una donna nuda che guarda la tv, una donna nuda in attesa del sesso, una donna nuda che decide di mostrare il suo corpo nascondendolo però nel modo giusto. Quello che intendo dire è che nel bianco e nero del titolo del thread, ci sono milioni di sfumature in mezzo. Qualche fotografo, negli ultimi tempi e nella vita reale oltre che qui su Phica, mi ha proposto di posare per un book fotografico. Non ho ancora deciso se farlo o meno, ma mi sono fatta raccontare le idee che aveva. Andavano dal semplice essere vestita, all'essere nuda sfruttando certi escamotage per nascondere certe zone del corpo, per finire poi con il book prettamente esplicito. Mi sono confrontata con le persone a me vicine e il parere è stato praticamente unanime. L'effetto migliore si ottiene restando nuda e nascondendo in parte. Non so se questa può essere una risposta alla tua domanda, ma effettivamente la penso anche io così. Niente foto volgari e prettamente sessuali, niente foto con i vestiti. Ciò che secondo me eccita di più è un nudo nascosto, che offre la consapevolezza di ciò che c'è sotto ma senza la certezza di sapere com'è
Beh si..il guardare con “gli occhi della mente” e quindi vedere quello che si vede e immaginare quello che non si vede...
L’eccitazione per forza è un mix, sempre. Un mix di quello che c’e’ con quello che si vorrebbe (desiderio), un mix di quello che si è fatto (esperienza) con quello che si farà (immaginazione), un mix di quello che si vede (certezza) con quello che non si vede (incertezza, sorpresa), ecc ecc.
Il “nuda o vestita?” come sempre è da riempire con le idee e le opinioni...grazie
 

hotwriter91

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Una breve discussione in un thread ad ore mi ha suggerito quello che può essere un equilibrio fra il nuda o vestita...ed è la magnifica arte dei disegni della tintarella sul corpo...
So che ci sono discussioni in altre sezioni, con foto e tanto altro, ma lo spunto che mi è arrivato riguarda appunto quel momento, quei momenti. I momenti in cui il sole gioca con la pelle a disegnare e come un tatuaggio a tempo, imprime il segno dell’abito (costume) che si indossa in spiaggia e che, anche quando lo si toglie, rimane...rimane per un po’ e rimane da ammirare...
Qui in questo sito ci sono esempi notevoli che quando li incontro non faccio altro che esaltare...perché sono tanto belli, tanto sensuali, veri stimoli di viaggi fantasiosi...
Un corpo nudo....ma un corpo vestito contemporaneamente...
È per questo devo ringraziare chi ci permette, mi permette di fare queste riflessioni...Come non citare Marea, @MyRealWife , la Regina di @hotwriter91 , ma anche @Val72 , G. di @kae , @Misscoffee14, Laura di @KSbis e tante altre che sicuramente sto dimenticando...
E ci sono tante altre ragazze che sarebbe bello vedere nude e vestite contemporaneamente ma che per scelte diverse, chi nudo integrale e chi rigorosamente costume (almeno per come lo hanno testimoniato qui) probabilmente non si vedranno mai...
“Nuda o vestita”diventa quindi “nuda e vestita”....mantenendo inalterato il piacere di ammirare quello che ci viene regalato...
Grazie mille per la cit. 💙
Sicuramente il "vestito" fa lavorare l'immaginazione, stimolando quel desiderio di nascosto e proibito che spesso è alla base dell'eccitazione. Un corpo nudo, per quanto più esplicito, può essere comunque di grande impatto, innanzitutto se alcune nudità sono celate da mani, da altre parti del corpo ma anche se è tutto visibile, anche perché non è detto che sia accessibile ad altri sensi oltre a quello della vista.
Nuda o vestita perde di valore se dall'altra parte la donna è sensuale ed elegante, in quel caso il risultato è sempre eccellente 😎
 

vittoriopo

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Anni fa c'era una pubblicità di intimo che ricordo sempre quando le ragazze mi chiedono se è più sexy fare foto nude o in lingerie: c'è un uomo seduto, passano tre gnocche nude, lui non le guarda. Le tre stesse gnocche ripassano con indosso bella lingerie, lui si volta a guardarle .

Penso che ciascuna abbia il proprio modo di sedurre
 

kae

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Grazie @Grandel per avere citato la mia G.
È una discussione sulla quale si potrebbe parlare molto. Mi limito a dire che trovo che concordo e che non si tratta di quanto una donna è nuda o quanto è vestita. Ad accendere i nostri pensieri è come è nuda. O come porta il poco o tanto che indossa.
 

Michele_rossi70

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Io personalmente amo molto la lingerie.. una donna in lingerie la trovo erotica sensuale ed eccitante perché lascia spazio all'immaginazione al desiderio... Come ribadito da qualcuno qui sul forum ci sono tantissime foto diciamo ginecologiche di donne bellissime ma alla e finea mia attenzione finisce solo su quelle il cui threed permette di giocare immaginare sognare e @sonietta @Val72 e @Blulace
 

BabesHunter

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So già che quanto dirò farà incazzare la maggior parte di voi, ma avendo letto con molta attenzione queste prime due pagine del thread non posso esimermi dal sottolineare ciò che qui viene sistematicamente omesso, non so se per inutile galateo o per banale disinteresse nei confronti di una discussione onesta.

Già perché, complici anche le regole del forum, tra buonismi e conformismo qui si continua ad inneggiare ad un presunto eros che nei fatti manca del tutto, sia nei contenuti presi pari pari dalla rete che in quelli genuinamente postati dagli stessi avventori verificati del forum. Un erotismo che, grazie alle doti del soggetto ripreso, dovrebbe trascendere la banale nudità per divenire pura eccitazione, ma che di fatto in queste pagine è presente tanto quanto una diga nel deserto del Sahara.

Guardiamo in faccia la realtà: l'erotismo, quello che ti fa bollire il sangue nelle vene, può tranquillamente nascere da una donna vestita, a patto che abbia i numeri per essere eccitante. Non è strettamente necessario infatti, che questa donna indossi vestitini cortissimi o minigonne inguinali della dimensione di una cintura. Certo quello può aiutare, ma ciò che fa bollire il sangue è che con o senza involucro tessile quel corpo emette bellezza e sensualità in ogni direzione smuovendo gli animi.

Un buon esempio lo si può trovare su TikTok.

Avete presente quelle ragazze che appaiono ogni 3 video scrollati mentre fanno balletti, sfoggiano capi d'abbigliamento, si allenano in palestra o passeggiano per spiagge caraibiche in bikini? Beh, a furia di scrollare sarà capitato a chiunque prima o poi che tra una bionda perfetta e una mora provocante la carica sessuale si sia impennata a livelli altissimi, non importa che quelle indossassero una tuta da ginnastica, un vestitino da sera o un bikini.

A dirla tutta le più eccitanti sono proprio le più vestite, ovvero le fissate col fitness, perennemente infilate in tute full body che, pur lasciando la schiena scoperta, si attaccano come una seconda pelle a dei corpi statuari da fare concorrenza alle più belle sculture di epoca classica. Per non parlare poi di quelle che non potendosi mostrare nude, i balletti li fanno con in dosso l'equivalente della stoffa di una pezzuola per pulire gli occhiali. E non necessariamente mi riferisco a donne che si vendono su OnlyFans o che fanno la vita. Anzi capita spesso che le più erotiche sono proprio quelle che nella vita fanno tutt'altro, tipo le personal-trainers.

E qui invece, su un forum di sesso che è il tempio della trasgressione per eccellenza, cosa abbiamo?
Qui abbiamo il grande erotismo delle "coppie verificate"!

Nella migliore delle ipotesi c'è il primo tipo, ovvero una coppia con la lei solitamente tra i 35 ed i 55 anni, molto raramente più giovane, con due buste di fave al posto dei seni, la cellulite di secondo livello con tanto di pelle a buccia di arancia ed i segni visibili di una o più gravidanze mai risanate del tutto.

Si definiscono "una solida coppia che dopo anni di grande gelosia si è riscoperta trasgressiva divertendosi ad eccitare gli uomini".
Io li definisco "la solita coppia che dopo anni di gran monotonia è dovuta diventare trasgressiva perchè lei non eccitava più l'uomo".

Nella peggiore delle ipotesi c'è il secondo tipo, quello che io amo definire "la coppia di foodblogger che si è fatta prendere un po troppo la mano", ovvero una coppia nella quale l'abbondanza e la conseguente carica erotica della lei s'abbinano più alle emozioni della cucina che a quelle della camera da letto, dirottando quindi tutta la sensualità sul concetto di abbondanza (tettone giganti, culo che fa provincia, ecc..) tanto che quando li osservo ho sempre una vocina nella testa che urla «Chi è Tatiana? Chi è Tatianaaa???»

Si definiscono una coppia trasgressiva che quando decide di peccare è talmente esagerata che nel sesso fa all-in.
Io li definisco una coppia talmente esagerata che quando decide di trasgredire, va a peccare all all-you-can-eat.

Ad ogni modo, che la lei sia dell'uno o dell'altro tipo, il punto massimo del suo erotismo consiste nel dettare messaggi telegrafici per il forum direttamente al marito, il quale sebbene ridotto a ruolo di telescrivente, lei si ostina a chiamare affettuosamente "il fotografo" dato che è effettivamente il proprietario dello smartphone di bassa gamma usato per le 3 jpeg in croce messe in allegato ai suoi post.

Peccato però che lui di fotografo non ha praticamente nulla, visto che di solito il suo scatto migliore è una foto fatta in una stanza buia, nella quale a malapena si riconosce una figura femminile che, per ragioni di privacy e censura del viso è ritratta rigorosamente dall'ombelico in giù mentre tutt'intorno è un fantasioso fiorire di scarabocchi fatti con Windows Paint, per nascondere il quadretto della Madonna appeso al muro, la cornice d'argento con la foto della suocera sul comodino o talvolta persino la spalliera del letto kitsch stile Luigi XIV antica memoria dei bei tempi delle nozze.

Cosa renderebbe quindi queste foto tanto erotiche?

Beh, a leggere loro e gli altri commentatori del sito, sarebbe il fatto che lei sapientemente evita di denudarsi del tutto, lasciando spesso in dosso solo un erotico collant smagliato o al più le mutandone contenitive color carne che indossa con la stessa convinzione di una modella di Victoria's Secret. Roba che a definirla eccitante, in confronto mia nonna materna classe 1937, con la sua collezione di calze per le vene varicose e panciere contenitive colorate, potrebbe tranquillamente aprirsi un profilo OnlyFans e diventare milionaria in qualche settimana.

Sempre che poi la coppia non sia anche "biricchina"... un agettivo che di solito fa anche parte dello username, facendo di loro l'ennesima fotocopia delle altre coppie, se non fosse per il numerino finale del nickname. Già perchè i coppiabiricicchina67 di turno, oltre ad essere poveri di fantasia nel nick spesso sono anche poveri di inventiva erotica. Tanto che ognuna di queste "coppie speciali" pur di differenziarsi finisce puntualmente col fare con foto con lei agghindata di tutto punto, magari con in dosso il vestito migliore che ha in armadio, mentre tenta di tirare le tette flosce fuori dal corpetto, riuscendo a malapena ad arrivare ai capezzoli.

Ma può andare anche peggio, tipo quando spacciano per trasgressione in pubblico qualche foto riciclata, memoria di un pomeriggio di fine estate durante il quale il solito villaggio vacanze per famiglie era praticamente deserto e passeggiando sul lungomare lei è stata così "biricchina e trasgressiva" da alzare la maglietta per i due secondi necessari a mostrare più panza che tette al cellulare di lui, il quale ha poi sapientemente scarabocchiato il viso di lei, la panchina col nome del villaggio vacanze e persino la cavigliera di lei, nel timore che qualcuno potesse riconoscere persone e posto.

E questo, secondo voi, dovrebbe essere la manifestazione dell'eros?

Io non voglio dire che per postare due foto su un forum bisogna necessariamente essere modelle dal corpo statuario o fotografi professionisti. Però ho l'impressione che questo erotismo all'acqua di rose, questa sensualità tarallucci e vino, questa libido con lo sconto del 50% sono proprio i motivi per i quali nel 2024 stiamo preferendo una donna vestita ad una nuda.

Mi viene il dubbio che spesso la preferenza del corpo vestito non è tanto una scelta consapevole quanto invece un'esigenza dettata dalla mancanza di erotismo della persona osservata, la cui erotizzazione viene compensata dalla fantasia dell'osservatore tramite i vestiti. Insomma per quanta carta regalo e coccarda si possa usare non si può trasformare la bomboniera tamarra riciclata dall'ultimo banchetto di nozze in un dono prezioso da mille e una notte.

Pertanto direi che, vestiti o nudi, non è la forma ciò che conta bensì il contenuto.
 

vittoriopo

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So già che quanto dirò farà incazzare la maggior parte di voi, ma avendo letto con molta attenzione queste prime due pagine del thread non posso esimermi dal sottolineare ciò che qui viene sistematicamente omesso, non so se per inutile galateo o per banale disinteresse nei confronti di una discussione onesta.

Già perché, complici anche le regole del forum, tra buonismi e conformismo qui si continua ad inneggiare ad un presunto eros che nei fatti manca del tutto, sia nei contenuti presi pari pari dalla rete che in quelli genuinamente postati dagli stessi avventori verificati del forum. Un erotismo che, grazie alle doti del soggetto ripreso, dovrebbe trascendere la banale nudità per divenire pura eccitazione, ma che di fatto in queste pagine è presente tanto quanto una diga nel deserto del Sahara.

Guardiamo in faccia la realtà: l'erotismo, quello che ti fa bollire il sangue nelle vene, può tranquillamente nascere da una donna vestita, a patto che abbia i numeri per essere eccitante. Non è strettamente necessario infatti, che questa donna indossi vestitini cortissimi o minigonne inguinali della dimensione di una cintura. Certo quello può aiutare, ma ciò che fa bollire il sangue è che con o senza involucro tessile quel corpo emette bellezza e sensualità in ogni direzione smuovendo gli animi.

Un buon esempio lo si può trovare su TikTok.

Avete presente quelle ragazze che appaiono ogni 3 video scrollati mentre fanno balletti, sfoggiano capi d'abbigliamento, si allenano in palestra o passeggiano per spiagge caraibiche in bikini? Beh, a furia di scrollare sarà capitato a chiunque prima o poi che tra una bionda perfetta e una mora provocante la carica sessuale si sia impennata a livelli altissimi, non importa che quelle indossassero una tuta da ginnastica, un vestitino da sera o un bikini.

A dirla tutta le più eccitanti sono proprio le più vestite, ovvero le fissate col fitness, perennemente infilate in tute full body che, pur lasciando la schiena scoperta, si attaccano come una seconda pelle a dei corpi statuari da fare concorrenza alle più belle sculture di epoca classica. Per non parlare poi di quelle che non potendosi mostrare nude, i balletti li fanno con in dosso l'equivalente della stoffa di una pezzuola per pulire gli occhiali. E non necessariamente mi riferisco a donne che si vendono su OnlyFans o che fanno la vita. Anzi capita spesso che le più erotiche sono proprio quelle che nella vita fanno tutt'altro, tipo le personal-trainers.

E qui invece, su un forum di sesso che è il tempio della trasgressione per eccellenza, cosa abbiamo?
Qui abbiamo il grande erotismo delle "coppie verificate"!

Nella migliore delle ipotesi c'è il primo tipo, ovvero una coppia con la lei solitamente tra i 35 ed i 55 anni, molto raramente più giovane, con due buste di fave al posto dei seni, la cellulite di secondo livello con tanto di pelle a buccia di arancia ed i segni visibili di una o più gravidanze mai risanate del tutto.

Si definiscono "una solida coppia che dopo anni di grande gelosia si è riscoperta trasgressiva divertendosi ad eccitare gli uomini".
Io li definisco "la solita coppia che dopo anni di gran monotonia è dovuta diventare trasgressiva perchè lei non eccitava più l'uomo".

Nella peggiore delle ipotesi c'è il secondo tipo, quello che io amo definire "la coppia di foodblogger che si è fatta prendere un po troppo la mano", ovvero una coppia nella quale l'abbondanza e la conseguente carica erotica della lei s'abbinano più alle emozioni della cucina che a quelle della camera da letto, dirottando quindi tutta la sensualità sul concetto di abbondanza (tettone giganti, culo che fa provincia, ecc..) tanto che quando li osservo ho sempre una vocina nella testa che urla «Chi è Tatiana? Chi è Tatianaaa???»

Si definiscono una coppia trasgressiva che quando decide di peccare è talmente esagerata che nel sesso fa all-in.
Io li definisco una coppia talmente esagerata che quando decide di trasgredire, va a peccare all all-you-can-eat.

Ad ogni modo, che la lei sia dell'uno o dell'altro tipo, il punto massimo del suo erotismo consiste nel dettare messaggi telegrafici per il forum direttamente al marito, il quale sebbene ridotto a ruolo di telescrivente, lei si ostina a chiamare affettuosamente "il fotografo" dato che è effettivamente il proprietario dello smartphone di bassa gamma usato per le 3 jpeg in croce messe in allegato ai suoi post.

Peccato però che lui di fotografo non ha praticamente nulla, visto che di solito il suo scatto migliore è una foto fatta in una stanza buia, nella quale a malapena si riconosce una figura femminile che, per ragioni di privacy e censura del viso è ritratta rigorosamente dall'ombelico in giù mentre tutt'intorno è un fantasioso fiorire di scarabocchi fatti con Windows Paint, per nascondere il quadretto della Madonna appeso al muro, la cornice d'argento con la foto della suocera sul comodino o talvolta persino la spalliera del letto kitsch stile Luigi XIV antica memoria dei bei tempi delle nozze.

Cosa renderebbe quindi queste foto tanto erotiche?

Beh, a leggere loro e gli altri commentatori del sito, sarebbe il fatto che lei sapientemente evita di denudarsi del tutto, lasciando spesso in dosso solo un erotico collant smagliato o al più le mutandone contenitive color carne che indossa con la stessa convinzione di una modella di Victoria's Secret. Roba che a definirla eccitante, in confronto mia nonna materna classe 1937, con la sua collezione di calze per le vene varicose e panciere contenitive colorate, potrebbe tranquillamente aprirsi un profilo OnlyFans e diventare milionaria in qualche settimana.

Sempre che poi la coppia non sia anche "biricchina"... un agettivo che di solito fa anche parte dello username, facendo di loro l'ennesima fotocopia delle altre coppie, se non fosse per il numerino finale del nickname. Già perchè i coppiabiricicchina67 di turno, oltre ad essere poveri di fantasia nel nick spesso sono anche poveri di inventiva erotica. Tanto che ognuna di queste "coppie speciali" pur di differenziarsi finisce puntualmente col fare con foto con lei agghindata di tutto punto, magari con in dosso il vestito migliore che ha in armadio, mentre tenta di tirare le tette flosce fuori dal corpetto, riuscendo a malapena ad arrivare ai capezzoli.

Ma può andare anche peggio, tipo quando spacciano per trasgressione in pubblico qualche foto riciclata, memoria di un pomeriggio di fine estate durante il quale il solito villaggio vacanze per famiglie era praticamente deserto e passeggiando sul lungomare lei è stata così "biricchina e trasgressiva" da alzare la maglietta per i due secondi necessari a mostrare più panza che tette al cellulare di lui, il quale ha poi sapientemente scarabocchiato il viso di lei, la panchina col nome del villaggio vacanze e persino la cavigliera di lei, nel timore che qualcuno potesse riconoscere persone e posto.

E questo, secondo voi, dovrebbe essere la manifestazione dell'eros?

Io non voglio dire che per postare due foto su un forum bisogna necessariamente essere modelle dal corpo statuario o fotografi professionisti. Però ho l'impressione che questo erotismo all'acqua di rose, questa sensualità tarallucci e vino, questa libido con lo sconto del 50% sono proprio i motivi per i quali nel 2024 stiamo preferendo una donna vestita ad una nuda.

Mi viene il dubbio che spesso la preferenza del corpo vestito non è tanto una scelta consapevole quanto invece un'esigenza dettata dalla mancanza di erotismo della persona osservata, la cui erotizzazione viene compensata dalla fantasia dell'osservatore tramite i vestiti. Insomma per quanta carta regalo e coccarda si possa usare non si può trasformare la bomboniera tamarra riciclata dall'ultimo banchetto di nozze in un dono prezioso da mille e una notte.

Pertanto direi che, vestiti o nudi, non è la forma ciò che conta bensì il contenuto.
Concordo pienamente. La vedo come te, eppure non tutti abbiamo gli stessi gusti e per molti l'eccitazione arriva solo da immagini o situazioni estremamente rustiche e fatte a cazzo di cane
 
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Grandel

Grandel

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So già che quanto dirò farà incazzare la maggior parte di voi, ma avendo letto con molta attenzione queste prime due pagine del thread non posso esimermi dal sottolineare ciò che qui viene sistematicamente omesso, non so se per inutile galateo o per banale disinteresse nei confronti di una discussione onesta.

Già perché, complici anche le regole del forum, tra buonismi e conformismo qui si continua ad inneggiare ad un presunto eros che nei fatti manca del tutto, sia nei contenuti presi pari pari dalla rete che in quelli genuinamente postati dagli stessi avventori verificati del forum. Un erotismo che, grazie alle doti del soggetto ripreso, dovrebbe trascendere la banale nudità per divenire pura eccitazione, ma che di fatto in queste pagine è presente tanto quanto una diga nel deserto del Sahara.

Guardiamo in faccia la realtà: l'erotismo, quello che ti fa bollire il sangue nelle vene, può tranquillamente nascere da una donna vestita, a patto che abbia i numeri per essere eccitante. Non è strettamente necessario infatti, che questa donna indossi vestitini cortissimi o minigonne inguinali della dimensione di una cintura. Certo quello può aiutare, ma ciò che fa bollire il sangue è che con o senza involucro tessile quel corpo emette bellezza e sensualità in ogni direzione smuovendo gli animi.

Un buon esempio lo si può trovare su TikTok.

Avete presente quelle ragazze che appaiono ogni 3 video scrollati mentre fanno balletti, sfoggiano capi d'abbigliamento, si allenano in palestra o passeggiano per spiagge caraibiche in bikini? Beh, a furia di scrollare sarà capitato a chiunque prima o poi che tra una bionda perfetta e una mora provocante la carica sessuale si sia impennata a livelli altissimi, non importa che quelle indossassero una tuta da ginnastica, un vestitino da sera o un bikini.

A dirla tutta le più eccitanti sono proprio le più vestite, ovvero le fissate col fitness, perennemente infilate in tute full body che, pur lasciando la schiena scoperta, si attaccano come una seconda pelle a dei corpi statuari da fare concorrenza alle più belle sculture di epoca classica. Per non parlare poi di quelle che non potendosi mostrare nude, i balletti li fanno con in dosso l'equivalente della stoffa di una pezzuola per pulire gli occhiali. E non necessariamente mi riferisco a donne che si vendono su OnlyFans o che fanno la vita. Anzi capita spesso che le più erotiche sono proprio quelle che nella vita fanno tutt'altro, tipo le personal-trainers.

E qui invece, su un forum di sesso che è il tempio della trasgressione per eccellenza, cosa abbiamo?
Qui abbiamo il grande erotismo delle "coppie verificate"!

Nella migliore delle ipotesi c'è il primo tipo, ovvero una coppia con la lei solitamente tra i 35 ed i 55 anni, molto raramente più giovane, con due buste di fave al posto dei seni, la cellulite di secondo livello con tanto di pelle a buccia di arancia ed i segni visibili di una o più gravidanze mai risanate del tutto.

Si definiscono "una solida coppia che dopo anni di grande gelosia si è riscoperta trasgressiva divertendosi ad eccitare gli uomini".
Io li definisco "la solita coppia che dopo anni di gran monotonia è dovuta diventare trasgressiva perchè lei non eccitava più l'uomo".

Nella peggiore delle ipotesi c'è il secondo tipo, quello che io amo definire "la coppia di foodblogger che si è fatta prendere un po troppo la mano", ovvero una coppia nella quale l'abbondanza e la conseguente carica erotica della lei s'abbinano più alle emozioni della cucina che a quelle della camera da letto, dirottando quindi tutta la sensualità sul concetto di abbondanza (tettone giganti, culo che fa provincia, ecc..) tanto che quando li osservo ho sempre una vocina nella testa che urla «Chi è Tatiana? Chi è Tatianaaa???»

Si definiscono una coppia trasgressiva che quando decide di peccare è talmente esagerata che nel sesso fa all-in.
Io li definisco una coppia talmente esagerata che quando decide di trasgredire, va a peccare all all-you-can-eat.

Ad ogni modo, che la lei sia dell'uno o dell'altro tipo, il punto massimo del suo erotismo consiste nel dettare messaggi telegrafici per il forum direttamente al marito, il quale sebbene ridotto a ruolo di telescrivente, lei si ostina a chiamare affettuosamente "il fotografo" dato che è effettivamente il proprietario dello smartphone di bassa gamma usato per le 3 jpeg in croce messe in allegato ai suoi post.

Peccato però che lui di fotografo non ha praticamente nulla, visto che di solito il suo scatto migliore è una foto fatta in una stanza buia, nella quale a malapena si riconosce una figura femminile che, per ragioni di privacy e censura del viso è ritratta rigorosamente dall'ombelico in giù mentre tutt'intorno è un fantasioso fiorire di scarabocchi fatti con Windows Paint, per nascondere il quadretto della Madonna appeso al muro, la cornice d'argento con la foto della suocera sul comodino o talvolta persino la spalliera del letto kitsch stile Luigi XIV antica memoria dei bei tempi delle nozze.

Cosa renderebbe quindi queste foto tanto erotiche?

Beh, a leggere loro e gli altri commentatori del sito, sarebbe il fatto che lei sapientemente evita di denudarsi del tutto, lasciando spesso in dosso solo un erotico collant smagliato o al più le mutandone contenitive color carne che indossa con la stessa convinzione di una modella di Victoria's Secret. Roba che a definirla eccitante, in confronto mia nonna materna classe 1937, con la sua collezione di calze per le vene varicose e panciere contenitive colorate, potrebbe tranquillamente aprirsi un profilo OnlyFans e diventare milionaria in qualche settimana.

Sempre che poi la coppia non sia anche "biricchina"... un agettivo che di solito fa anche parte dello username, facendo di loro l'ennesima fotocopia delle altre coppie, se non fosse per il numerino finale del nickname. Già perchè i coppiabiricicchina67 di turno, oltre ad essere poveri di fantasia nel nick spesso sono anche poveri di inventiva erotica. Tanto che ognuna di queste "coppie speciali" pur di differenziarsi finisce puntualmente col fare con foto con lei agghindata di tutto punto, magari con in dosso il vestito migliore che ha in armadio, mentre tenta di tirare le tette flosce fuori dal corpetto, riuscendo a malapena ad arrivare ai capezzoli.

Ma può andare anche peggio, tipo quando spacciano per trasgressione in pubblico qualche foto riciclata, memoria di un pomeriggio di fine estate durante il quale il solito villaggio vacanze per famiglie era praticamente deserto e passeggiando sul lungomare lei è stata così "biricchina e trasgressiva" da alzare la maglietta per i due secondi necessari a mostrare più panza che tette al cellulare di lui, il quale ha poi sapientemente scarabocchiato il viso di lei, la panchina col nome del villaggio vacanze e persino la cavigliera di lei, nel timore che qualcuno potesse riconoscere persone e posto.

E questo, secondo voi, dovrebbe essere la manifestazione dell'eros?

Io non voglio dire che per postare due foto su un forum bisogna necessariamente essere modelle dal corpo statuario o fotografi professionisti. Però ho l'impressione che questo erotismo all'acqua di rose, questa sensualità tarallucci e vino, questa libido con lo sconto del 50% sono proprio i motivi per i quali nel 2024 stiamo preferendo una donna vestita ad una nuda.

Mi viene il dubbio che spesso la preferenza del corpo vestito non è tanto una scelta consapevole quanto invece un'esigenza dettata dalla mancanza di erotismo della persona osservata, la cui erotizzazione viene compensata dalla fantasia dell'osservatore tramite i vestiti. Insomma per quanta carta regalo e coccarda si possa usare non si può trasformare la bomboniera tamarra riciclata dall'ultimo banchetto di nozze in un dono prezioso da mille e una notte.

Pertanto direi che, vestiti o nudi, non è la forma ciò che conta bensì il contenuto.
Sempre interessanti i tuoi contenuti, ma mi sembra più nella forma che nella sostanza. E mi spiego per non essere travisato...
Anche in questo tuo ultimo pensiero tu confondi l’erotismo secondo @BabesHunter con l’erotismo di ognuno di noi, ovvero quello che tu definisci “erotismo oggettivo” da quello che ognuno di Noi percepisce e riconosce, “erotismo soggettivo”.
Le modelle, le (finte) provocazioni, i fotografi professionisti disegnano un erotismo patinato, da rivista....ma qui sopra, anche se ci sono spazi appositi, si incontra o si vorrebbe incontrare quello semplice, quello fai da te, quello della cosiddetta “vicina di casa” che tutti o quasi sogniamo.
E allora giocoforza i chiaroscuri, le censure fatte male, le calze smagliate, cellulite, panze...le imperfezioni insomma delle persone normali che per molti si ergono a erotismo e sensualità legittimo e legittime.
Sono gusti, sono scelte di dedicare a questo il tempo e le energie invece che ad altro....magari fatto meglio ma spesso più ripetitivo e alla fine forse un pochino noioso.
A mio parere poi più che il nuda o vestita, in tutti i sensi, diventa chiave di differenziazione e originalità lo storytelling che accompagna le foto...
E questo manca quasi sempre con i set e le modelle professionali, mentre invece lo si incontra con gli amatoriali o con il “fai da te” di una coppia o di chiunque decida di mostrarsi.
Ecco, e concludo, perché la vera questione è proprio questa: il mostrarsi ( nuda o vestita indifferentemente) non il mostrare. Qui si mostra spesso ma ci si mostra meno....
 

BabesHunter

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Sempre interessanti i tuoi contenuti, ma mi sembra più nella forma che nella sostanza. E mi spiego per non essere travisato...
Anche in questo tuo ultimo pensiero tu confondi l’erotismo secondo @BabesHunter con l’erotismo di ognuno di noi, ovvero quello che tu definisci “erotismo oggettivo” da quello che ognuno di Noi percepisce e riconosce, “erotismo soggettivo”.
Le modelle, le (finte) provocazioni, i fotografi professionisti disegnano un erotismo patinato, da rivista....ma qui sopra, anche se ci sono spazi appositi, si incontra o si vorrebbe incontrare quello semplice, quello fai da te, quello della cosiddetta “vicina di casa” che tutti o quasi sogniamo.
E allora giocoforza i chiaroscuri, le censure fatte male, le calze smagliate, cellulite, panze...le imperfezioni insomma delle persone normali che per molti si ergono a erotismo e sensualità legittimo e legittime.
Sono gusti, sono scelte di dedicare a questo il tempo e le energie invece che ad altro....magari fatto meglio ma spesso più ripetitivo e alla fine forse un pochino noioso.
A mio parere poi più che il nuda o vestita, in tutti i sensi, diventa chiave di differenziazione e originalità lo storytelling che accompagna le foto...
E questo manca quasi sempre con i set e le modelle professionali, mentre invece lo si incontra con gli amatoriali o con il “fai da te” di una coppia o di chiunque decida di mostrarsi.
Ecco, e concludo, perché la vera questione è proprio questa: il mostrarsi ( nuda o vestita indifferentemente) non il mostrare. Qui si mostra spesso ma ci si mostra meno....
Caro @Grandel, conversare con te è sempre un piacere, non fosse altro che per la tua encomiabile onestà di pensiero combinata alla grande educazione che ti contraddistingue. Spero quindi che fare omaggio al forum del nostro confronto possa essere d'ispirazione per l'arricchimento di chi avrà la pazienza di leggerci.

Bene: fatte le leccate di culo di rito, c'è qualcos'altro che vorrei aggiungere.

Di sicuro tu hai ragione da vendere quando sostieni che tendo a rendete troppo universale la mia personale concezione di cosa è più corretto. Ammetto che tendo a farlo spesso, ma ti assicuro che ho delle ottime ragioni per farlo, oltre ad un gran numero di solide prove a sostegno. Quindi, se avrai la pazienza di leggere con la mente abbastanza aperta, sono sicuro che te ne renderai conto. E magari perchè no, potresti addirittura trovarti daccordo con me.

Non conosco la tua età, pertanto ignoro il periodo di riferimento della tua storia di vita. Per quanto riguarda me, essendo un ultra quarantenne, posso definirmi con buona approssimazione la pecora nera di un'intera generazione che è stata abituata, per non dire forzata, a pensare al sesso, all'erotismo e in generale ai ruoli, nella maniera più sbagliata che si potesse concepire.

Una generazione di uomini che nel tempo è stata sempre più persuasa dai media, dall'opinione pubblica e dalle istituzioni religiose che il massimo della trasgressione empiricamente attuabile con l'italica femmina si poteva concretizzare in un rapporto sessuale fugace, di solito coniugale, al massimo in un luogo insolito, ma sopratutto consumato con una donna reale.

Anzi, piuttosto che reale, l'hanno definita una donna REALISTICA, quasi come a farle un complimento.

Adesso, prova a metterti dal mio punto di vista per un secondo. Sebbene io mi sia sempre tenuto a distanza da quel modo di pensare e nonostante abbia sviluppato una sessualità milioni di anni lontana da quella nostrana, ho sempre pensato che il fulcro del problema sociale della mancanza di eros insieme a quello della scarsità sessuale, fosse proprio in quell'aggettivo apparentemente innocuo ... in quel "REALISTICA".

Ebbene si! Perché a quell'aggettivo corrispondeva - e corrisponde tutt'oggi - una donna che fa della poca cura di se un punto di distinzione, quasi un vanto, nel nome di una presunta naturalezza ritenuta di gran lunga preferibile alla chirurgia estetica. Tant'è che senza nemmeno scomodare l'arretratezza del pensiero cattolico, basta guardare alla narrativa artistica (cinema, TV, libri, ecc...) per rendersi conto che l'archetipo femminile è stato rappresentato per tantissimo tempo dall'immagine più tristemente stereotipica di donna. Una italiana di borgata, di bell'aspetto ma di umili origini, talvolta un po tracagnotta, spesso subordinata all'uomo e perennemente bisognosa di una vera ragione per far sesso che andasse ben oltre il suo legittimo prurito sessuale.

Dall'altro lato invece c'era - e c'è tutt'ora - la narrativa della pubblicità, che dovendo proporre un modello desiderabile ma non realizzabile ha sempre proposto donne di tutt'altro tipo, quasi a volerne forzare una presunta irraggiungibilità. Così, fatta eccezione per certi disgustosi modelli woke degli ultimi tempi, la donna della pubblicità è sempre sofisticata, elegante, di solito ha successo ed ha sempre una forma fisica impeccabile. Infatti in quel caso l'archetipo diventa una donna statuaria che fa il bagno dell'oro fuso per promuovere un profumo oppure una donna atletica che si allena all'inverosimile per promuovere le scarpe o ancora più banalmente una ragazza di bell'aspetto che si prende cura di se anche quando si infila un tampone nella figa.

Questa è stata la narrazione condivisa finché ad un certo punto della storia umana un progetto militare poi divenuto civile e universalmente conosciuto come Rete Internet, ha avuto prima un'esplosione e poi un periodo di evoluzione, grazie ad una cosa chiamata Social Networks. Tramite questi strani luoghi virtuali infatti, l'italica popolazione ha cominciato ad espandere il proprio punto di vista, aumentando sia la voglia di conoscere cose nuove che la capacità di comunicare con gli altri.

Ed ecco che l'italiano medio comincia a capire che tante delle sue convinzioni sono quantomeno retrograde se non direttamente errate, specialmente per quel che riguarda la donna e la sessualità in generale. Anzi, si rende addirittura conto che quei modelli di donna fatti passare per irraggiungibili sono invece all'ordine del giorno nel resto del pianeta, persino in zone che avrebbe considerato terzo mondo.

Scopre ad esempio che la chirurgia plastica tanto avversata in patria, nel resto del mondo -occidentale e non - viene fatta come regalo per il diciottesimo compleanno dai papà alle figlie, anche nelle classi più proletarie della popolazione.

Scopre che la categoria delle persone transessuali che ancora oggi vengono ghettizzate in patria, in luoghi come Thailandia, Brasile, Filippine, ecc... sono ormai parte integrante del tessuto sociale e produttivo della popolazione.

Scopre che leggere fumetti porno in metropolitana in Giappone è del tutto normale, così come scopre che la festa indonesiana di Pon celebra il sesso senza coinvolgimento emotivo autorizzando le coppie sposate al tradimento reciproco per ben sette volte l'anno anche con molteplici partner contemporaneamente.

Ma in realtà è successo MOLTO DI PIU'!

La mente di quattro quinti della popolazione mondiale ha cominciato a trasformarsi coì che un po dovunque sul pianeta si sono diffusi nuovi modi di essere, con uno scambio culturale a tutti i livelli, persino quello sessuale.

E così il tizio americano ha scoperto che può sfogare la sua smania bisex col ladyboy tailandese, la cavallona russa ha scoperto che c'è sempre un pollo europeo da spennare vendendogli la fica, il giovane malgascio ha scoperto che il suo big bamboo è sempre gradito alla signora inglese in sovrappeso e la ragazza indiana ha scoperto che può farsi scopare anche da più uomini contemporaneamente, purchè della sua stessa casta.

E in Italia?

Beh, la femmina del nostro glorioso “popolo di santi, poeti e navigatori” ha deciso che mentre l'americano, l'indiana e il ladyboy filippino scopano allegramente (talvolta anche tutti insieme) lei preferisce raccontare in giro che la vera bellezza non è nella cura di se, ma nel farsi crescere i peli anche nelle orecchie; inequivocabile segno di orgoglio femminista.

Porta avanti una narrazione secondo la quale un uomo che si eccita con un corpo giovane e scultoreo è un uomo banale, viscido e quasi tacciabile di pedofilia. L'uomo vero, quello dell'amor cortese, è l'uomo old style. La sua eccitazione deve necessariamente palesarsi attraverso cose come pagare il conto della cena. Intanto la sua immaginazione, anch'essa rigorosamente old style, deve passare attraverso le trame smagliate di un vecchio collant 90 denari.

Sostiene con forza che la seconda rivoluzione sessuale va combattuta tornando agli uomini veri e quindi accusando gli uomini che curano l'estetica di essere «diventati tutti froci» e promuovendo l'abolizione del poliamore, che sennò quella troia mi ruba lo stipendio del marito.

Sostiene infatti che la vera rivoluzione avverrebbe tornando ai vecchi valori come il matrimonio, ai vecchi usi come il corteggiamento (ovviamente esclusivamente maschile) e ritornando alle sane tradizioni come un Sanremo dove due uomini non si possono baciare ma se una cantante o una donna influencer grida «a morte tutti gli uomini» allora è una paladina del progressismo.

Racconta al suo compagno che la loro realizzazione sessuale NON può essere trovata nella perversione carnale, nella libido sfrenata o nella promisquità, ma al contrario deve rimanere relegata alla loro camera nuziale, fuoriuscendo solo sotto forma di un selfie di merda postato su quelche forum di gente che non scopa...
 

Pape

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Per rispondere alla tua domanda...senza volermi infilare nel CulDeSac della vostra discussione qui sopra...

Se parliamo di figura femminile nel suo intero, più spesso apprezzo che sia un minimo vestita, di poco, ma con qualche cosa....anche un reggicalze.
Se parliamo di un close-up che inquadra la fica, il culo etc...vestita o nuda poco importa.

Premesso questo, a me intriga sopratutto la scena che si costruise dietro e la visione del tutto da un punto di vista femminile.
Giuro che non so quanto pagherei per ascoltare i pensieri delle femmine (volutamente scrivo femmine...e non di tutte le donne in genere)

Se il mondo fosse un posto dove gli umani, si accoppiano anzichè fare sesso, sarebbe molto semplice. La femmina scelto il corteggiatore si accoppia, punto.
Il sesso è un discorso quasi esclusivamente umano e quindi la componente cervello è diversa per ognuno di noi. E a me questa diversità e questa complicazione affascina, eccita e allo stesso tempo mi disorienta.
;)
 
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Grandel

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Caro @Grandel, conversare con te è sempre un piacere, non fosse altro che per la tua encomiabile onestà di pensiero combinata alla grande educazione che ti contraddistingue. Spero quindi che fare omaggio al forum del nostro confronto possa essere d'ispirazione per l'arricchimento di chi avrà la pazienza di leggerci.

Bene: fatte le leccate di culo di rito, c'è qualcos'altro che vorrei aggiungere.

Di sicuro tu hai ragione da vendere quando sostieni che tendo a rendete troppo universale la mia personale concezione di cosa è più corretto. Ammetto che tendo a farlo spesso, ma ti assicuro che ho delle ottime ragioni per farlo, oltre ad un gran numero di solide prove a sostegno. Quindi, se avrai la pazienza di leggere con la mente abbastanza aperta, sono sicuro che te ne renderai conto. E magari perchè no, potresti addirittura trovarti daccordo con me.

Non conosco la tua età, pertanto ignoro il periodo di riferimento della tua storia di vita. Per quanto riguarda me, essendo un ultra quarantenne, posso definirmi con buona approssimazione la pecora nera di un'intera generazione che è stata abituata, per non dire forzata, a pensare al sesso, all'erotismo e in generale ai ruoli, nella maniera più sbagliata che si potesse concepire.

Una generazione di uomini che nel tempo è stata sempre più persuasa dai media, dall'opinione pubblica e dalle istituzioni religiose che il massimo della trasgressione empiricamente attuabile con l'italica femmina si poteva concretizzare in un rapporto sessuale fugace, di solito coniugale, al massimo in un luogo insolito, ma sopratutto consumato con una donna reale.

Anzi, piuttosto che reale, l'hanno definita una donna REALISTICA, quasi come a farle un complimento.

Adesso, prova a metterti dal mio punto di vista per un secondo. Sebbene io mi sia sempre tenuto a distanza da quel modo di pensare e nonostante abbia sviluppato una sessualità milioni di anni lontana da quella nostrana, ho sempre pensato che il fulcro del problema sociale della mancanza di eros insieme a quello della scarsità sessuale, fosse proprio in quell'aggettivo apparentemente innocuo ... in quel "REALISTICA".

Ebbene si! Perché a quell'aggettivo corrispondeva - e corrisponde tutt'oggi - una donna che fa della poca cura di se un punto di distinzione, quasi un vanto, nel nome di una presunta naturalezza ritenuta di gran lunga preferibile alla chirurgia estetica. Tant'è che senza nemmeno scomodare l'arretratezza del pensiero cattolico, basta guardare alla narrativa artistica (cinema, TV, libri, ecc...) per rendersi conto che l'archetipo femminile è stato rappresentato per tantissimo tempo dall'immagine più tristemente stereotipica di donna. Una italiana di borgata, di bell'aspetto ma di umili origini, talvolta un po tracagnotta, spesso subordinata all'uomo e perennemente bisognosa di una vera ragione per far sesso che andasse ben oltre il suo legittimo prurito sessuale.

Dall'altro lato invece c'era - e c'è tutt'ora - la narrativa della pubblicità, che dovendo proporre un modello desiderabile ma non realizzabile ha sempre proposto donne di tutt'altro tipo, quasi a volerne forzare una presunta irraggiungibilità. Così, fatta eccezione per certi disgustosi modelli woke degli ultimi tempi, la donna della pubblicità è sempre sofisticata, elegante, di solito ha successo ed ha sempre una forma fisica impeccabile. Infatti in quel caso l'archetipo diventa una donna statuaria che fa il bagno dell'oro fuso per promuovere un profumo oppure una donna atletica che si allena all'inverosimile per promuovere le scarpe o ancora più banalmente una ragazza di bell'aspetto che si prende cura di se anche quando si infila un tampone nella figa.

Questa è stata la narrazione condivisa finché ad un certo punto della storia umana un progetto militare poi divenuto civile e universalmente conosciuto come Rete Internet, ha avuto prima un'esplosione e poi un periodo di evoluzione, grazie ad una cosa chiamata Social Networks. Tramite questi strani luoghi virtuali infatti, l'italica popolazione ha cominciato ad espandere il proprio punto di vista, aumentando sia la voglia di conoscere cose nuove che la capacità di comunicare con gli altri.

Ed ecco che l'italiano medio comincia a capire che tante delle sue convinzioni sono quantomeno retrograde se non direttamente errate, specialmente per quel che riguarda la donna e la sessualità in generale. Anzi, si rende addirittura conto che quei modelli di donna fatti passare per irraggiungibili sono invece all'ordine del giorno nel resto del pianeta, persino in zone che avrebbe considerato terzo mondo.

Scopre ad esempio che la chirurgia plastica tanto avversata in patria, nel resto del mondo -occidentale e non - viene fatta come regalo per il diciottesimo compleanno dai papà alle figlie, anche nelle classi più proletarie della popolazione.

Scopre che la categoria delle persone transessuali che ancora oggi vengono ghettizzate in patria, in luoghi come Thailandia, Brasile, Filippine, ecc... sono ormai parte integrante del tessuto sociale e produttivo della popolazione.

Scopre che leggere fumetti porno in metropolitana in Giappone è del tutto normale, così come scopre che la festa indonesiana di Pon celebra il sesso senza coinvolgimento emotivo autorizzando le coppie sposate al tradimento reciproco per ben sette volte l'anno anche con molteplici partner contemporaneamente.

Ma in realtà è successo MOLTO DI PIU'!

La mente di quattro quinti della popolazione mondiale ha cominciato a trasformarsi coì che un po dovunque sul pianeta si sono diffusi nuovi modi di essere, con uno scambio culturale a tutti i livelli, persino quello sessuale.

E così il tizio americano ha scoperto che può sfogare la sua smania bisex col ladyboy tailandese, la cavallona russa ha scoperto che c'è sempre un pollo europeo da spennare vendendogli la fica, il giovane malgascio ha scoperto che il suo big bamboo è sempre gradito alla signora inglese in sovrappeso e la ragazza indiana ha scoperto che può farsi scopare anche da più uomini contemporaneamente, purchè della sua stessa casta.

E in Italia?

Beh, la femmina del nostro glorioso “popolo di santi, poeti e navigatori” ha deciso che mentre l'americano, l'indiana e il ladyboy filippino scopano allegramente (talvolta anche tutti insieme) lei preferisce raccontare in giro che la vera bellezza non è nella cura di se, ma nel farsi crescere i peli anche nelle orecchie; inequivocabile segno di orgoglio femminista.

Porta avanti una narrazione secondo la quale un uomo che si eccita con un corpo giovane e scultoreo è un uomo banale, viscido e quasi tacciabile di pedofilia. L'uomo vero, quello dell'amor cortese, è l'uomo old style. La sua eccitazione deve necessariamente palesarsi attraverso cose come pagare il conto della cena. Intanto la sua immaginazione, anch'essa rigorosamente old style, deve passare attraverso le trame smagliate di un vecchio collant 90 denari.

Sostiene con forza che la seconda rivoluzione sessuale va combattuta tornando agli uomini veri e quindi accusando gli uomini che curano l'estetica di essere «diventati tutti froci» e promuovendo l'abolizione del poliamore, che sennò quella troia mi ruba lo stipendio del marito.

Sostiene infatti che la vera rivoluzione avverrebbe tornando ai vecchi valori come il matrimonio, ai vecchi usi come il corteggiamento (ovviamente esclusivamente maschile) e ritornando alle sane tradizioni come un Sanremo dove due uomini non si possono baciare ma se una cantante o una donna influencer grida «a morte tutti gli uomini» allora è una paladina del progressismo.

Racconta al suo compagno che la loro realizzazione sessuale NON può essere trovata nella perversione carnale, nella libido sfrenata o nella promisquità, ma al contrario deve rimanere relegata alla loro camera nuziale, fuoriuscendo solo sotto forma di un selfie di merda postato su quelche forum di gente che non scopa...
Grazie @BabesHunter , ricambio il piacere della discussione. Leggo e imparo e trovo divertente anche questa cosa qui sopra. Quindi grazie.
Ti sorprenderò ma convengo con te questa volta....ma soltanto a metà (cit#1), nel senso che quello che hai brillantemente spiegato di fatto è pura e semplice civiltà (cit #2) che nelle parti del mondo che hai citato è esercitata in chiave moderna mentre da noi è vista come “il male che tende a scardinare i classici principi”...
Solo a metà perché penso che, con riferimento all’aspetto ma anche ai modi di vedere femminili, si debba lasciare piena libertà e consapevolezza ad ognuna di come presentarsi al mondo. In forma, tirata, truccata, corretta con la chirurgia....ma anche libera, naturale, selvaggia perfino....Questo purché sia una scelta consapevole, sia di chi si propone e sia poi di chi verrà attratto da quelle scelte appunto...
Il nuda o vestita, e qui ti ringrazio di aver capito il vero significato, va oltre un tessuto che ci copre o meno in corpo....il nuda o vestita riguarda la persona...riguarda il suo ruolo civile in un contesto collettivo...
Siamo haime molto indietro qui in Italia...forse non su tutto ma su tanto...a cominciare da come reagiamo quando, in una semplice spiaggia, cade un banale pezzo di stoffa...o non cade....e qui, in questo sito, ne viene rappresentato....
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Per rispondere alla tua domanda...senza volermi infilare nel CulDeSac della vostra discussione qui sopra...

Se parliamo di figura femminile nel suo intero, più spesso apprezzo che sia un minimo vestita, di poco, ma con qualche cosa....anche un reggicalze.
Se parliamo di un close-up che inquadra la fica, il culo etc...vestita o nuda poco importa.

Premesso questo, a me intriga sopratutto la scena che si costruise dietro e la visione del tutto da un punto di vista femminile.
Giuro che non so quanto pagherei per ascoltare i pensieri delle femmine (volutamente scrivo femmine...e non di tutte le donne in genere)

Se il mondo fosse un posto dove gli umani, si accoppiano anzichè fare sesso, sarebbe molto semplice. La femmina scelto il corteggiatore si accoppia, punto.
Il sesso è un discorso quasi esclusivamente umano e quindi la componente cervello è diversa per ognuno di noi. E a me questa diversità e questa complicazione affascina, eccita e allo stesso tempo mi disorienta.
;)
Anche il nuda o vestita è un discorso esclusivamente umano...ma come il sesso è una delle cose che ci rende gli essere viventi più fortunati....maschi poi ancora di più.
Il sesso non solo come momento riproduttivo ma, in chiave moderna, come grande vantaggio ludico, di piacere, godimento...fisico e spirituale.
L’essere nudi e vestiti uguale: la possibilità di giocare con questi due momenti e le sue infinite variabili ci rende fortunati e unici. L’evoluzione ci ha baciati da quel punto di vista...ma non ci rendiamo conto che spesso non riusciamo a gestire questa cosa...sia nel sesso che negli altri aspetti.
Quindi ben vengano, naturalmente, le prese di posizione e le giustificazioni per l’una o l’altra condizione. La Donna per come si è evoluta ne può sopportare ogni variabile....siamo noi maschietti che facciamo un pochino più fatica. Sia di testa che di prospettiva....purtroppo.
 
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Grandel

Grandel

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Le mode si inseriscono in tutti i campi, senza eccezioni quindi anche in quello della sessualità o dell’esibizionismo che qui sopra tanto ammiriamo e commentiamo.
Da qualche tempo mi sembra, se non sbaglio, che abbia preso parecchio campo la moda del “plug”. Mi sembra che ogni nuova donzella che si presenta al pubblico di phica.net ne abbia in dotazione uno indossandolo per il suo di piacere e per chi la ammira...
Nel primo post mi riferivo al nudo come la “divisa” delle ragazze qui sopra. Mi pare che adesso il plug sia diventato parte di questa divisa...
Ecco, a me non piace tanto, non piace tanto perché è diventato ripetitivo, una costante che non capisco e che non mi dice quasi nulla. È vero che non sono un esperto e quindi magari non colgo i messaggi che indossare un plug possono essere trasmessi da chi lo indossa verso chi guarda...ma , ripeto, non mi dice nulla.
Ancora oggi sono state pubblicate delle magnifiche foto di una bella Donna in una spettacolare lingerie bianca. Un quadro quelle immagini, un quadro museale per bellezza ed emotività che trasmettono....fino all’ultima foto che la ritrae col plug. Ecco, questa foto rompe tutta la poesia recitata prima...a mio parere.
Il nuda o vestita allora diventa una scelta....libera però dal plug. Quello,non si può vedere!!!!
 

Michele_rossi70

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Credo che alla fine sia una questione di gusti di cosa scatena la nostra immaginazione e quindi diventa tutto legato ai gusti personali che variano anche per la stessa persona nel tempo... Pur amando tantissimo la lingerie perché a me da la sensazione che essa valorizzi le curve e il corpo femminile a volte apprezzo in certi momenti il nudo ginecologogico ..
Lo stesso vale per il plug anale con gioiello.. io lo trovo sensuale e bellissimo e benedico al contrario di te questa moda...ma sono gusti alla fine...
Quello che mi incuriosisce a dirla tutta è la ragione per una donna indossarlo..lo fa x lei xké le piace la sensazione..lo fa x il suo lui di turno..lo fa per sentirsi più bella..lo fa solo per moda...
 

BabesHunter

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Sembrerebbe quasi che io e @Grandel lo facciamo apposta a non essere d'accordo su alcun punto, ma anche sul plug mi sento di replicare. Replica questa volta in accordo, benché soltanto a metà (cit). Ne approfitto quindi per portare il mio contributo anche a @Michele_rossi70 sulla questione delle motivazioni e qualora possibile anche a @Pape .

Ma ora andiamo con ordine partendo dall'oggetto, passando per il suo modo d'uso, per finire alle motivazioni per le quali lo si usa.

L'oggetto plug anale

Molti spesso dimenticano che, al netto di dimensioni variabili del medesimo modello, esiste una gamma molto ampia di tipologie di plug, ognuno destinato ad un uso ben specifico e ad un target altrettanto specifico. Spesso infatti si tende a limitare l'immaginario di questo sextoy al solo dress-up plug ovvero il classico cuneo anale con sola finalità estetica di quelli con attaccata la pietra di plastica colorata.

Ma di plug ne esistono molti altri, come ad esempio il butt training plug ovvero il cuneo anale da allenamento, che serve per abituare i muscoli anali a restare allargati. O ancora lo inspection plug ovvero quel plug usato per ispezionare la cavità anale, spesso di vetroresina nella variante piena e di colore trasparente e quella vuota con un grande foro utile per colare nel retto il lubrificante anale prima dell'amplesso.

E poi ancora i pain plugs per i culi ormai rodati, che spesso hanno dimensioni molto ragguardevoli e servono per allargare il buco all'estremo. Gli inflatable plugs che sarebbero quei plugs con la pompetta che servono ad allargare l'interno lasciando intatto lo sfintere. I safety plugs detti anche sport plugs ovvero quelli che dietro finiscono con una stanghetta curva, la quale bloccandosi tra i glutei impedisce al plug di infilarsi totalmente nel retto. C'è cli li usa anche durante le sessioni in palestra.

Senza dimenticare quei plug il cui uso è già chiaro dal nome, come le balls chain plugs dette anche breeads ovvero il plugs composti da palline a dimensione crescente che danno piacere se estratti una dopo l'altra. E poi i plug a vite cioè quelli sagomati con la filettatura per poter essere infilati in orifizi particolarmente stretti. Oppure ci sono i remote controlled plugs con vibrazione e led, utilizzabili sia con telecomando che via web tramite apposita applicazione per telefono.

Ed in coda a tutti - è proprio il caso di dirlo - ci sono i tail plugs, spesso detti cosplay plugs o furry plugs ovvero quella miriade ormai sconfinata di modelli di plug che terminano con una coda, sia essa a pon-pon tipo coniglietta, lunga tipo volpe, a coda di diavolo con la punta a freccia e così via...

E per questioni di brevità ormai già bella che andata, eviterò di citare i plug maschili, ma sappiate che ce ne sono tanti, a partire dal ring plug con estensione ad anello che si blocca intorno alle palle fino ai butt-plug jocks ovvero i sospensori col cuneo già installato pronti da indossare.

E potrei citare ancora i materiali che vanno dall'acciaio al silicone passando per la fibra di vetro e il lattice, ma ci siamo capiti quindi passiamo alla seconda parte.

I modi d'uso e le ragioni del plug

Anche in questo caso, per sintesi già mancata, mi limiterò al mondo femmiline. E comincerò col dire che noto con gran dispiacere che l'osservazione fatta da @Grandel è danatamente giusta, ma per ragioni differenti da quelle menzionate. Le nostrane credono di ssere sexy indossando il plug, ma finiscono solo per essere fuori luogo.

Molto spesso infatti l'italica femmina indossa il plug senza stile, senza ragione e senza nemmeno una cognizione di causa. Se pur volessimo limitarci al semplice plug estetico, ovvero il dress-up plug, ci basterà sapere che è cosa nota a molte donne - ma evidentemente non alle italiane - che i colori della gemma solitamente posta sulla base del plug danno il giusto significato, e quindi il giusto uso, a seconda del contesto in cui ci si trova.

Difatti, al netto delle possibili forme che assume la gemma, esistono dei codici colore usati nei party o negli swingers clubs, che servono a segnalare situazioni, volontà e disponibilità delle single donne o delle coppie che li indossano. Così ad esempio il colore rosso🟥 indica sempre una coppia ove l'interazione con lei necessita dell'approvazione di lui, mentre il verde scuro🟩 indica la assoluta disponibilità di lei e comunica spesso che il lui è probabilmente cuck. E ancora il blu scuro🟦 segnala una coppia esclusivamente alla ricerca di altre coppie mentre il viola🟪 indica una coppia che è in cerca di un lui o una lei.

Se invece il plug lo indossa una singola, allora i colori saranno quelli più chiari, col viola chiaro che indica una disponibilità moderata, magari limitata ad una coppia, mentre il verde chiaro è sicuramente un segno di disponibilità maggiore, magari anche con un gruppo. Allo stesso modo indosserà il rosa se è in cerca di una interazione a due con una lei, mentre l'azzurro per l'interazione con un singolo.

Infine, indipendentemente dal fatto che chi lo indossa sia single o coppia un plug nero esprime un messaggio assimilabile a "inutile che ci provi, sono/siamo qui solo per guardare" mentre un plug bianco o trasparente🔲 lancia un messaggio di purezza, ovvero qualcosa del tipo "è la mia prima esperienza, per favore rispetta la mia verginità".

Non è un caso infatti che raramente si trovano in vendita i plug con la gemma di colore giallo che di solito indica buon umore ed esuberanza, ma sottintende anche che chi lo indossa è una persona navigata e che in quel momento è praticamente disponibile a qualsiasi cosa, anche la più kink. Insomma un plug anale davvero per pochi.

Pensa quindi, se ci limitiamo già solo ad una singola caratteristica di un singolo tipo di plug, come poco erotico sia il modo in cui indossano il toy le donne nostrane, quelle veraci e ruspanti che tu difendi! E se non bastasse a dimostrarlo il fatto che lo indossano quando sono in coppia a casa (che praticamente non ha alcun senso) pensa quanto sia assurdo quando qualche coppia più temeraria si avventura in ambienti più piccanti, indossando però il plug sotto i vestiti o i jeans!

Anzi, se poi posso dare un parere personale, trovo davvero di cattivo gusto indossare il plug estetici sotto i vestiti, perché così si degrada un oggetto bellissimo nato apposta per essere guardato alla funzione di strumento di training dello sfintere. Ma quelli per il training vanno anche usati in sequenza dal più piccolo al più grande, e non vanno nemmeno usati così a caso bensì prima di un rapporto. Insomma un po come quelli che da Decathlon comprano la kettlebell per allenarsi e poi la usano come fermaporte o per tenere fermo lo stendipanni nelle giornate di vento.

E visto che siamo in argomento, vogliamo parlare dei plugs con le code? In un periodo in cui ho vissuto a Londra, precisamente a Finsbury park, ho personalmente partecipato a ben due feste di halloween durante le quali portare il plug con la coda era una cosa più che normale, quasi scontata. Non ricordo i nomi, son passati parecchi anni, ma ho perfettamente memoria di una ragazza nera, di quelle col culo a palloncino, vestita con una tutina leopardata trasparente talmente sottile che le potevi contare i peli della sottilissima striscetta che si era lasciata sul monte di venere.

Oltre ad un paio di sandali aperti, gli unici accessori che indossava erano una borsetta microscopica ed una coda a fantasia leopardata che faceva pendant con la tutina. Quando le chiesi come faceva quella coda a mantenersi su, vista l'inconsistenza della tutina, lei candidamente si alzò un po la zip che chiudeva la tuta dietro la schiena fino alla coda e si sflilò il piccolissimo plug metallico mostrandomelo perfettamente pulito a specchio. Poi se lo passo in bocca per lubrificarlo e se lo infilò di nuovo con una tale naturalezza che mi venne duro per il resto della serata.

Ecco, nonostante non ci feci nulla, ancora oggi penso che quello si che si poteva definire indossare un plug con stile!

E invece quando vedo un'italiana che indossa il plug (per gunta quello sbagliato) nell'intimità del talamo nuziale, ma con gli stessi atteggiamenti di una pornostar su un set che lo ha indossato per giorni in vista di una gangbang, capirai da te come è scontato che mi cadano le palle in terra.

Quindi per concludere: i gusti saranno pure gusti e le opinioni divergenti, ma ci sono situazioni in cui lo "stile ruspante" può solo rendere le cose peggiori.
 
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Sembrerebbe quasi che io e @Grandel lo facciamo apposta a non essere d'accordo su alcun punto, ma anche sul plug mi sento di replicare. Replica questa volta in accordo, benché soltanto a metà (cit). Ne approfitto quindi per portare il mio contributo anche a @Michele_rossi70 sulla questione delle motivazioni e qualora possibile anche a @Pape .

Ma ora andiamo con ordine partendo dall'oggetto, passando per il suo modo d'uso, per finire alle motivazioni per le quali lo si usa.

L'oggetto plug anale

Molti spesso dimenticano che, al netto di dimensioni variabili del medesimo modello, esiste una gamma molto ampia di tipologie di plug, ognuno destinato ad un uso ben specifico e ad un target altrettanto specifico. Spesso infatti si tende a limitare l'immaginario di questo sextoy al solo dress-up plug ovvero il classico cuneo anale con sola finalità estetica di quelli con attaccata la pietra di plastica colorata.

Ma di plug ne esistono molti altri, come ad esempio il butt training plug ovvero il cuneo anale da allenamento, che serve per abituare i muscoli anali a restare allargati. O ancora lo inspection plug ovvero quel plug usato per ispezionare la cavità anale, spesso di vetroresina nella variante piena e di colore trasparente e quella vuota con un grande foro utile per colare nel retto il lubrificante anale prima dell'amplesso.

E poi ancora i pain plugs per i culi ormai rodati, che spesso hanno dimensioni molto ragguardevoli e servono per allargare il buco all'estremo. Gli inflatable plugs che sarebbero quei plugs con la pompetta che servono ad allargare l'interno lasciando intatto lo sfintere. I safety plugs detti anche sport plugs ovvero quelli che dietro finiscono con una stanghetta curva, la quale bloccandosi tra i glutei impedisce al plug di infilarsi totalmente nel retto. C'è cli li usa anche durante le sessioni in palestra.

Senza dimenticare quei plug il cui uso è già chiaro dal nome, come le balls chain plugs dette anche breeads ovvero il plugs composti da palline a dimensione crescente che danno piacere se estratti una dopo l'altra. E poi i plug a vite cioè quelli sagomati con la filettatura per poter essere infilati in orifizi particolarmente stretti. Oppure ci sono i remote controlled plugs con vibrazione e led, utilizzabili sia con telecomando che via web tramite apposita applicazione per telefono.

Ed in coda a tutti - è proprio il caso di dirlo - ci sono i tail plugs, spesso detti cosplay plugs o furry plugs ovvero quella miriade ormai sconfinata di modelli di plug che terminano con una coda, sia essa a pon-pon tipo coniglietta, lunga tipo volpe, a coda di diavolo con la punta a freccia e così via...

E per questioni di brevità ormai già bella che andata, eviterò di citare i plug maschili, ma sappiate che ce ne sono tanti, a partire dal ring plug con estensione ad anello che si blocca intorno alle palle fino ai butt-plug jocks ovvero i sospensori col cuneo già installato pronti da indossare.

E potrei citare ancora i materiali che vanno dall'acciaio al silicone passando per la fibra di vetro e il lattice, ma ci siamo capiti quindi passiamo alla seconda parte.

I modi d'uso e le ragioni del plug

Anche in questo caso, per sintesi già mancata, mi limiterò al mondo femmiline. E comincerò col dire che noto con gran dispiacere che l'osservazione fatta da @Grandel è danatamente giusta, ma per ragioni differenti da quelle menzionate. Le nostrane credono di ssere sexy indossando il plug, ma finiscono solo per essere fuori luogo.

Molto spesso infatti l'italica femmina indossa il plug senza stile, senza ragione e senza nemmeno una cognizione di causa. Se pur volessimo limitarci al semplice plug estetico, ovvero il dress-up plug, ci basterà sapere che è cosa nota a molte donne - ma evidentemente non alle italiane - che i colori della gemma solitamente posta sulla base del plug danno il giusto significato, e quindi il giusto uso, a seconda del contesto in cui ci si trova.

Difatti, al netto delle possibili forme che assume la gemma, esistono dei codici colore usati nei party o negli swingers clubs, che servono a segnalare situazioni, volontà e disponibilità delle single donne o delle coppie che li indossano. Così ad esempio il colore rosso🟥 indica sempre una coppia ove l'interazione con lei necessita dell'approvazione di lui, mentre il verde scuro🟩 indica la assoluta disponibilità di lei e comunica spesso che il lui è probabilmente cuck. E ancora il blu scuro🟦 segnala una coppia esclusivamente alla ricerca di altre coppie mentre il viola🟪 indica una coppia che è in cerca di un lui o una lei.

Se invece il plug lo indossa una singola, allora i colori saranno quelli più chiari, col viola chiaro che indica una disponibilità moderata, magari limitata ad una coppia, mentre il verde chiaro è sicuramente un segno di disponibilità maggiore, magari anche con un gruppo. Allo stesso modo indosserà il rosa se è in cerca di una interazione a due con una lei, mentre l'azzurro per l'interazione con un singolo.

Infine, indipendentemente dal fatto che chi lo indossa sia single o coppia un plug nero esprime un messaggio assimilabile a "inutile che ci provi, sono/siamo qui solo per guardare" mentre un plug bianco o trasparente🔲 lancia un messaggio di purezza, ovvero qualcosa del tipo "è la mia prima esperienza, per favore rispetta la mia verginità".

Non è un caso infatti che raramente si trovano in vendita i plug con la gemma di colore giallo che di solito indica buon umore ed esuberanza, ma sottintende anche che chi lo indossa è una persona navigata e che in quel momento è praticamente disponibile a qualsiasi cosa, anche la più kink. Insomma un plug anale davvero per pochi.

Pensa quindi, se ci limitiamo già solo ad una singola caratteristica di un singolo tipo di plug, come poco erotico sia il modo in cui indossano il toy le donne nostrane, quelle veraci e ruspanti che tu difendi! E se non bastasse a dimostrarlo il fatto che lo indossano quando sono in coppia a casa (che praticamente non ha alcun senso) pensa quanto sia assurdo quando qualche coppia più temeraria si avventura in ambienti più piccanti, indossando però il plug sotto i vestiti o i jeans!

Anzi, se poi posso dare un parere personale, trovo davvero di cattivo gusto indossare il plug estetici sotto i vestiti, perché così si degrada un oggetto bellissimo nato apposta per essere guardato alla funzione di strumento di training dello sfintere. Ma quelli per il training vanno anche usati in sequenza dal più piccolo al più grande, e non vanno nemmeno usati così a caso bensì prima di un rapporto. Insomma un po come quelli che da Decathlon comprano la kettlebell per allenarsi e poi la usano come fermaporte o per tenere fermo lo stendipanni nelle giornate di vento.

E visto che siamo in argomento, vogliamo parlare dei plugs con le code? In un periodo in cui ho vissuto a Londra, precisamente a Finsbury park, ho personalmente partecipato a ben due feste di halloween durante le quali portare il plug con la coda era una cosa più che normale, quasi scontata. Non ricordo i nomi, son passati parecchi anni, ma ho perfettamente memoria di una ragazza nera, di quelle col culo a palloncino, vestita con una tutina leopardata trasparente talmente sottile che le potevi contare i peli della sottilissima striscetta che si era lasciata sul monte di venere.

Oltre ad un paio di sandali aperti, gli unici accessori che indossava erano una borsetta microscopica ed una coda a fantasia leopardata che faceva pendant con la tutina. Quando le chiesi come faceva quella coda a mantenersi su, vista l'inconsistenza della tutina, lei candidamente si alzò un po la zip che chiudeva la tuta dietro la schiena fino alla coda e si sflilò il piccolissimo plug metallico mostrandomelo perfettamente pulito a specchio. Poi se lo passo in bocca per lubrificarlo e se lo infilò di nuovo con una tale naturalezza che mi venne duro per il resto della serata.

Ecco, nonostante non ci feci nulla, ancora oggi penso che quello si che si poteva definire indossare un plug con stile!

E invece quando vedo un'italiana che indossa il plug (per gunta quello sbagliato) nell'intimità del talamo nuziale, ma con gli stessi atteggiamenti di una pornostar su un set che lo ha indossato per giorni in vista di una gangbang, capirai da te come è scontato che mi cadano le palle in terra.

Quindi per concludere: i gusti saranno pure gusti e le opinioni divergenti, ma ci sono situazioni in cui lo "stile ruspante" può solo rendere le cose peggiori.
Lo avevo premesso che non sono un esperto....neanche lontanamente rispetto a questa esaustiva lezione. Grazie.
Ciò non toglie però che il quesito fondamentale non è ancora chiaro: perché? O meglio, secondo il thread, meglio indossato o no?
 
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Sembrerebbe quasi che io e @Grandel lo facciamo apposta a non essere d'accordo su alcun punto, ma anche sul plug mi sento di replicare. Replica questa volta in accordo, benché soltanto a metà (cit). Ne approfitto quindi per portare il mio contributo anche a @Michele_rossi70 sulla questione delle motivazioni e qualora possibile anche a @Pape .

Ma ora andiamo con ordine partendo dall'oggetto, passando per il suo modo d'uso, per finire alle motivazioni per le quali lo si usa.

L'oggetto plug anale

Molti spesso dimenticano che, al netto di dimensioni variabili del medesimo modello, esiste una gamma molto ampia di tipologie di plug, ognuno destinato ad un uso ben specifico e ad un target altrettanto specifico. Spesso infatti si tende a limitare l'immaginario di questo sextoy al solo dress-up plug ovvero il classico cuneo anale con sola finalità estetica di quelli con attaccata la pietra di plastica colorata.

Ma di plug ne esistono molti altri, come ad esempio il butt training plug ovvero il cuneo anale da allenamento, che serve per abituare i muscoli anali a restare allargati. O ancora lo inspection plug ovvero quel plug usato per ispezionare la cavità anale, spesso di vetroresina nella variante piena e di colore trasparente e quella vuota con un grande foro utile per colare nel retto il lubrificante anale prima dell'amplesso.

E poi ancora i pain plugs per i culi ormai rodati, che spesso hanno dimensioni molto ragguardevoli e servono per allargare il buco all'estremo. Gli inflatable plugs che sarebbero quei plugs con la pompetta che servono ad allargare l'interno lasciando intatto lo sfintere. I safety plugs detti anche sport plugs ovvero quelli che dietro finiscono con una stanghetta curva, la quale bloccandosi tra i glutei impedisce al plug di infilarsi totalmente nel retto. C'è cli li usa anche durante le sessioni in palestra.

Senza dimenticare quei plug il cui uso è già chiaro dal nome, come le balls chain plugs dette anche breeads ovvero il plugs composti da palline a dimensione crescente che danno piacere se estratti una dopo l'altra. E poi i plug a vite cioè quelli sagomati con la filettatura per poter essere infilati in orifizi particolarmente stretti. Oppure ci sono i remote controlled plugs con vibrazione e led, utilizzabili sia con telecomando che via web tramite apposita applicazione per telefono.

Ed in coda a tutti - è proprio il caso di dirlo - ci sono i tail plugs, spesso detti cosplay plugs o furry plugs ovvero quella miriade ormai sconfinata di modelli di plug che terminano con una coda, sia essa a pon-pon tipo coniglietta, lunga tipo volpe, a coda di diavolo con la punta a freccia e così via...

E per questioni di brevità ormai già bella che andata, eviterò di citare i plug maschili, ma sappiate che ce ne sono tanti, a partire dal ring plug con estensione ad anello che si blocca intorno alle palle fino ai butt-plug jocks ovvero i sospensori col cuneo già installato pronti da indossare.

E potrei citare ancora i materiali che vanno dall'acciaio al silicone passando per la fibra di vetro e il lattice, ma ci siamo capiti quindi passiamo alla seconda parte.

I modi d'uso e le ragioni del plug

Anche in questo caso, per sintesi già mancata, mi limiterò al mondo femmiline. E comincerò col dire che noto con gran dispiacere che l'osservazione fatta da @Grandel è danatamente giusta, ma per ragioni differenti da quelle menzionate. Le nostrane credono di ssere sexy indossando il plug, ma finiscono solo per essere fuori luogo.

Molto spesso infatti l'italica femmina indossa il plug senza stile, senza ragione e senza nemmeno una cognizione di causa. Se pur volessimo limitarci al semplice plug estetico, ovvero il dress-up plug, ci basterà sapere che è cosa nota a molte donne - ma evidentemente non alle italiane - che i colori della gemma solitamente posta sulla base del plug danno il giusto significato, e quindi il giusto uso, a seconda del contesto in cui ci si trova.

Difatti, al netto delle possibili forme che assume la gemma, esistono dei codici colore usati nei party o negli swingers clubs, che servono a segnalare situazioni, volontà e disponibilità delle single donne o delle coppie che li indossano. Così ad esempio il colore rosso🟥 indica sempre una coppia ove l'interazione con lei necessita dell'approvazione di lui, mentre il verde scuro🟩 indica la assoluta disponibilità di lei e comunica spesso che il lui è probabilmente cuck. E ancora il blu scuro🟦 segnala una coppia esclusivamente alla ricerca di altre coppie mentre il viola🟪 indica una coppia che è in cerca di un lui o una lei.

Se invece il plug lo indossa una singola, allora i colori saranno quelli più chiari, col viola chiaro che indica una disponibilità moderata, magari limitata ad una coppia, mentre il verde chiaro è sicuramente un segno di disponibilità maggiore, magari anche con un gruppo. Allo stesso modo indosserà il rosa se è in cerca di una interazione a due con una lei, mentre l'azzurro per l'interazione con un singolo.

Infine, indipendentemente dal fatto che chi lo indossa sia single o coppia un plug nero esprime un messaggio assimilabile a "inutile che ci provi, sono/siamo qui solo per guardare" mentre un plug bianco o trasparente🔲 lancia un messaggio di purezza, ovvero qualcosa del tipo "è la mia prima esperienza, per favore rispetta la mia verginità".

Non è un caso infatti che raramente si trovano in vendita i plug con la gemma di colore giallo che di solito indica buon umore ed esuberanza, ma sottintende anche che chi lo indossa è una persona navigata e che in quel momento è praticamente disponibile a qualsiasi cosa, anche la più kink. Insomma un plug anale davvero per pochi.

Pensa quindi, se ci limitiamo già solo ad una singola caratteristica di un singolo tipo di plug, come poco erotico sia il modo in cui indossano il toy le donne nostrane, quelle veraci e ruspanti che tu difendi! E se non bastasse a dimostrarlo il fatto che lo indossano quando sono in coppia a casa (che praticamente non ha alcun senso) pensa quanto sia assurdo quando qualche coppia più temeraria si avventura in ambienti più piccanti, indossando però il plug sotto i vestiti o i jeans!

Anzi, se poi posso dare un parere personale, trovo davvero di cattivo gusto indossare il plug estetici sotto i vestiti, perché così si degrada un oggetto bellissimo nato apposta per essere guardato alla funzione di strumento di training dello sfintere. Ma quelli per il training vanno anche usati in sequenza dal più piccolo al più grande, e non vanno nemmeno usati così a caso bensì prima di un rapporto. Insomma un po come quelli che da Decathlon comprano la kettlebell per allenarsi e poi la usano come fermaporte o per tenere fermo lo stendipanni nelle giornate di vento.

E visto che siamo in argomento, vogliamo parlare dei plugs con le code? In un periodo in cui ho vissuto a Londra, precisamente a Finsbury park, ho personalmente partecipato a ben due feste di halloween durante le quali portare il plug con la coda era una cosa più che normale, quasi scontata. Non ricordo i nomi, son passati parecchi anni, ma ho perfettamente memoria di una ragazza nera, di quelle col culo a palloncino, vestita con una tutina leopardata trasparente talmente sottile che le potevi contare i peli della sottilissima striscetta che si era lasciata sul monte di venere.

Oltre ad un paio di sandali aperti, gli unici accessori che indossava erano una borsetta microscopica ed una coda a fantasia leopardata che faceva pendant con la tutina. Quando le chiesi come faceva quella coda a mantenersi su, vista l'inconsistenza della tutina, lei candidamente si alzò un po la zip che chiudeva la tuta dietro la schiena fino alla coda e si sflilò il piccolissimo plug metallico mostrandomelo perfettamente pulito a specchio. Poi se lo passo in bocca per lubrificarlo e se lo infilò di nuovo con una tale naturalezza che mi venne duro per il resto della serata.

Ecco, nonostante non ci feci nulla, ancora oggi penso che quello si che si poteva definire indossare un plug con stile!

E invece quando vedo un'italiana che indossa il plug (per gunta quello sbagliato) nell'intimità del talamo nuziale, ma con gli stessi atteggiamenti di una pornostar su un set che lo ha indossato per giorni in vista di una gangbang, capirai da te come è scontato che mi cadano le palle in terra.

Quindi per concludere: i gusti saranno pure gusti e le opinioni divergenti, ma ci sono situazioni in cui lo "stile ruspante" può solo rendere le cose peggiori.
Grazie per la esaustiva spiegazione..
Conosco l'esistenza di diversi tipi di plug anali ma davvero non credevo ci fossero tutte queste differenze tecniche..nella mia ignoranza pensavo fosse una cosa più di gusti che di strumenti con scopi diversi..
Tornando al plug col gioiello non ero assolutamente a conoscenza dei vari codici colore... E concordo con voi che la maggioranza delle donne che lo indossano lo fanno per moda.. e non per necessità di dire qualcosa.. a questo punto in effetti è totalmente inutile indossarlo sotto i vestiti..visto che è solo estetico e non prepara ad un eventuale rapporto anale.. però, e qui va assolutamente a gusto personale, a me piace vederlo indossato e mi solletica la fantasia sapere magari che lo indossa sotto i vestiti.. non e' più legato alla funzione ma solamente alle fantasie che può generare sia nella persona che lo indossa sia in chi guarda o immagina.
 

BabesHunter

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Grazie per la esaustiva spiegazione..
Conosco l'esistenza di diversi tipi di plug anali ma davvero non credevo ci fossero tutte queste differenze tecniche..nella mia ignoranza pensavo fosse una cosa più di gusti che di strumenti con scopi diversi..
Tornando al plug col gioiello non ero assolutamente a conoscenza dei vari codici colore... E concordo con voi che la maggioranza delle donne che lo indossano lo fanno per moda.. e non per necessità di dire qualcosa.. a questo punto in effetti è totalmente inutile indossarlo sotto i vestiti..visto che è solo estetico e non prepara ad un eventuale rapporto anale.. però, e qui va assolutamente a gusto personale, a me piace vederlo indossato e mi solletica la fantasia sapere magari che lo indossa sotto i vestiti.. non e' più legato alla funzione ma solamente alle fantasie che può generare sia nella persona che lo indossa sia in chi guarda o immagina.
Oh beh, che possa portare eccitazione a chi lo indossa sotto i vestiti è fuori discussione. E ben venga così.

Ma il mondo è pieno di donne convinte che questo dovrebbe eccitare qualcuno al di fuori di chi lo indossa!

Per capirci, ipotizziamo che una ragazza decida di indossarlo in un contesto "normale", ovvero in un luogo che non sia un club priveè, un sexy party o una club con dress-code spinto. Supponiamo che lo indossi in un ambito lavorativo di ufficio ad esempio. Se è vero che indossarlo senza mutande, magari sotto un vestitino corto, genera sicuramente quell'eccitazione del giocattolo segreto ed il rischio che sia scoperto, mi chiedo cosa generi invece l'indossarlo in maniera totalmente occultata.

Non di rado ho letto di donne super eccitate di indossare il plug con tanto di mutande, collant e pantaloni e mi sono sempre chiesto in che modo questa cosa fosse eccitante per loro e sopratutto in qual modo avrebbe dovuto eccitare chiunque altro fosse stato a conoscenza della cosa. Che si trattasse di un gioco moglie/marito o che fosse un gioco di provocazione femminile nei confronti di uno o più uomini, io proprio non riesco a capire in quale modo sarebbe dovuto essere eccitante, contando anche che non si trattava di plugs vibranti a controllo remoto.

Perché al netto dell'uso improprio dell'oggetto estetico e della eventuale eccitazione psicologica strettamente soggettiva, non riesco proprio a vedere alcuna differenza tra l'averlo in tasca, nella borsetta o nel buco del culo!

Anzi indossare un plug in maniera invisibile evitando di dichiarandone la presenza, foss'anche solo a voce, significa ridurre un magnifico strumento di provocazione e seduzione ad una specie di Tampax anale senza alcuna funzione igienica.
 

Michele_rossi70

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Assolutamente vero.. però molte donne lo fanno solo per piacere a se stesse..magari perché le fa sentire trasgressive.. e come indossare le autoreggenti sotto i jeans.. o lo fai perché stai morendo di freddo oppure non ha nessun senso..
 

BabesHunter

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Assolutamente vero.. però molte donne lo fanno solo per piacere a se stesse..magari perché le fa sentire trasgressive.. e come indossare le autoreggenti sotto i jeans.. o lo fai perché stai morendo di freddo oppure non ha nessun senso..
A me sta cosa del "sentirmi bene con me stessa" mi ha sempre puzzato di gigantesca cazzata.

Un po come quelle tipe che quando non riescono a sedurre un uomo perché hanno 50 chili in più della decenza, anziché mettersi a dieta, accusano tutto il genere maschile grassofobia e poi si consolano tra loro dicendosi frasi tipo "ogni corpo è bellissimo", "sei perfetta nella tua imperfezione", "ti rifiuta perché sei troppo bella per lui" e altre assurdità del genere.

D'altro canto se una si mette a dieta ferrea fino a patire la fame più nera, va in palestra sette giorni la settimana facendosi un culo più largo di un vulcano e spende talmente tanti quattrini tra cure estetiche e chirurgia che ci si potrebbe comprare casa, e poi dice "lo faccio solo per sentirmi bene con me stessa" i casi possono essere solo due: o è ipocrita fino all'osso oppure è da ricovero psichiatrico coatto.

Sicché sentirsi delle trasgressive per aver nascosto un anal plug sotto i vestiti è un po come sentirsi Jack Sparrow dopo aver giocato con la barchetta di plastica nella vasca da bagno. Come fantasia ci può stare, ma di concreto non ha nulla.

Un po come tutto l'erotismo casereccio nostrano...
 

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