uomocaldo
"Level 6"
- Messaggi
- 1,674
- Punteggio reazione
- 2,883
- Punti
- 129
Con il pieno consenso di @Milf rosso fuoco, mostratasi entusiasta appena le ho comunicato la mia idea, inizia qui un racconto a lei ispirato. Prendendo spunto dalle immagini e dalle sue parole, ho immagina to questa storia a puntate dal titolo "La novità". Il contesto è differente da quello in cui, presumibilmente, lavora la sensualissima Milf, però la protagonista è, di fatto, lei.
- La Novità (prima parte)
Da anni il Liceo aspettava il cambio al vertice. Il vecchio dirigente apparteneva a quella categoria di persone che sembrava sempre sul punto di lasciare la scuola in altre mani per godersi la pensione e che, puntualmente, ad ogni inizio anno si ripresentava, pronto a comandare come se nulla avesse fatto nella sua vita, anche da giovane. Tuttavia, che fosse giunto davvero alla fine era, stavolta, del tutto evidente. Le voci circolavano sicure già da qualche tempo, anche chi tendeva a sbilanciarsi pochissimo ormai si lasciava andare, in quelle ultime settimane di giugno: Sua Maestà, come veniva ironicamente (e non senza malizia) soprannominato, andava in pensione. Si chiudeva un'epoca, con somma soddisfazione per chi non era mai entrato nell'orbita dei prediletti e legittima preoccupazione per chi aveva per anni e anni goduto di posizioni di vantaggio che erano riusciti a tradursi anche in benefici economici in qualche raro caso non irrilevanti. Per non parlare del potere, dell'esercizio del potere, vero strumento di autoesaltazione che talune persone cercano spesso senza neanche rendersi conto di quanto, in realtà, insignificanti siano. Poi c'era il nutrito gruppo di chi, da sempre, non è disposto né a entrare nel "cerchio magico" né a confliggere apertamente, preferendo concentrarsi sul lavoro e sulle già notevoli grane che la professione, oggi come oggi, comporta. Grande apprensione era provata da chi, tendeva, diciamo così, a non applicarsi al massimo nella professione e che con lo storico capo era riuscito a raggiungere un compromesso fondato su equilibri che rischiavano di svanire. Parliamo di una minoranza, certo, eppure a suo modo presente e rumorosa. C'erano poi alcuni individualisti puri, preparatissimi ed estremamente professionali, ma affetti da un narcisismo che li portava, inevitabilmente, a polemizzare per principio. Prevaleva l'esigenza di farsi notare, erano forse condizionati da frustrazioni lavorative e familiari, oppure tutto dipendeva dal carattere. In ogni caso, era questo il contesto in cui si trovò ad operare la "Novità", come prim'ancora di fare il suo ingresso a scuola era chiamata la dirigente Daniela D. (continua)
- La Novità (prima parte)
Da anni il Liceo aspettava il cambio al vertice. Il vecchio dirigente apparteneva a quella categoria di persone che sembrava sempre sul punto di lasciare la scuola in altre mani per godersi la pensione e che, puntualmente, ad ogni inizio anno si ripresentava, pronto a comandare come se nulla avesse fatto nella sua vita, anche da giovane. Tuttavia, che fosse giunto davvero alla fine era, stavolta, del tutto evidente. Le voci circolavano sicure già da qualche tempo, anche chi tendeva a sbilanciarsi pochissimo ormai si lasciava andare, in quelle ultime settimane di giugno: Sua Maestà, come veniva ironicamente (e non senza malizia) soprannominato, andava in pensione. Si chiudeva un'epoca, con somma soddisfazione per chi non era mai entrato nell'orbita dei prediletti e legittima preoccupazione per chi aveva per anni e anni goduto di posizioni di vantaggio che erano riusciti a tradursi anche in benefici economici in qualche raro caso non irrilevanti. Per non parlare del potere, dell'esercizio del potere, vero strumento di autoesaltazione che talune persone cercano spesso senza neanche rendersi conto di quanto, in realtà, insignificanti siano. Poi c'era il nutrito gruppo di chi, da sempre, non è disposto né a entrare nel "cerchio magico" né a confliggere apertamente, preferendo concentrarsi sul lavoro e sulle già notevoli grane che la professione, oggi come oggi, comporta. Grande apprensione era provata da chi, tendeva, diciamo così, a non applicarsi al massimo nella professione e che con lo storico capo era riuscito a raggiungere un compromesso fondato su equilibri che rischiavano di svanire. Parliamo di una minoranza, certo, eppure a suo modo presente e rumorosa. C'erano poi alcuni individualisti puri, preparatissimi ed estremamente professionali, ma affetti da un narcisismo che li portava, inevitabilmente, a polemizzare per principio. Prevaleva l'esigenza di farsi notare, erano forse condizionati da frustrazioni lavorative e familiari, oppure tutto dipendeva dal carattere. In ogni caso, era questo il contesto in cui si trovò ad operare la "Novità", come prim'ancora di fare il suo ingresso a scuola era chiamata la dirigente Daniela D. (continua)
Ultima modifica: