Pina Fiorucci
fotomodella e maestra di portamento
Napoli
classe 1972
45 anni e non sentirli. E' una mia attrazione erotica, anche se ha 20 anni più di me.
E' oltretutto una goccia d'acqua con una mia prof delle superiori di un erotismo pazzesco. Provocò le mie prime seghe giovanili, due davanti a lei nelle mutande mentre mi interrogò per un recupero alla cattedra in prima e seconda ora, a maggio. Era davanti a me, vestita di nero, in mezzamanica nera attillatissima, semiscollata in mini nera; aveva una collanina che le solcava le supertette in bella vista, ed era completamente scosciata con tacchi a spillo, che incrociò piazzandomeli davanti, che si succhiava la penna guardandomi truce. Mi divenne duro come il cemento. Mi piegai in due dall'eccitazione e dal mal di palle
e con il libro mi masturbai davanti a lei e sborrai nelle mutande quando lei appoggiò il gomito sul ginocchio, e il mento sul suo pugno, minacciandomi col viso a pochi centimetri dal mio di bocciarmi. La implorai di non farlo e venni, soggiogato dal suo fascino erotico e di dominatrice Mistress nei mie confronti. Così in seconda ora, sempre con lei nella stessa posa, ma che starnutì sul pugno e me lo mostrò insalivato. Sentii l'odore sexy della sua saliva, e venni inzuppandomi gli slip.
Ma fu protagonista anche di due sogni e altrettante polluzioni notturne. Nel primo mi chiamò alla lavagna obbligandomi a scrivere una frase in latino sconcia, mi afferrò poi davanti a tutti le palle, mi masturbò fino a farmi ansimare, poi mi tirò giù la cerniera, mi estrasse cazzo turgido e durissmo e coglioni, e dicendomi "Porco, ora te lo farò scoppiare e ti prosciugherò i coglioni così imparerai a venire impreparato alle mie interrogazioni". Se lo mise in bocca, succhiò come un'idrovora provocandomi spasimi atroci. Mi fece venire una decina di volte, distruggendomi, e l'ultima provocandomi dal mal di palle un urlo lancinante tanto da dovermi aggrappare alla lavagna e implorarle pietà. Mi svegliai con le mutande intrise di sperma.
Nell'ultimo, io mi ero ontrodotto nella sua casa pistola alla mano per stuprarla, lei comparse all'improvviso da dietro una porta, e sparò per prima disarmandomi, poi sparò alla mia fibbia frantumandomela e facendomi cadere i pantaloni e poi mi ordinò: "Apri bene le gambe e non muoverti, altrimenti indovina dove sparerò il prossimo colpo" e stese la sua pistola puntandola alle mie palle. La implorai di non farlo, e lei mi disse: "adesso sarai il mio schiavo e farai tutto quello che ti diro'!". Si avvicinò a me, mi diede un calcio nelle palle che mi fece cadere in ginocchio davanti a lei, mi strappò di dosso gli slip, mi strinse le palle con una corda, mi legò una palla in bocca dopodiche' mi scarico'addosso una valanga di colpi di frusta sulla cappella, mi schiacciò le palle col suo tacco, mi tolse il bavaglio con la palla e mi costrinse a baciarle i piedi e a chiederle perdono!poi.. suonò la sveglia e mi accorsi di essere venuto negli slip.
fotomodella e maestra di portamento
Napoli
classe 1972
45 anni e non sentirli. E' una mia attrazione erotica, anche se ha 20 anni più di me.
E' oltretutto una goccia d'acqua con una mia prof delle superiori di un erotismo pazzesco. Provocò le mie prime seghe giovanili, due davanti a lei nelle mutande mentre mi interrogò per un recupero alla cattedra in prima e seconda ora, a maggio. Era davanti a me, vestita di nero, in mezzamanica nera attillatissima, semiscollata in mini nera; aveva una collanina che le solcava le supertette in bella vista, ed era completamente scosciata con tacchi a spillo, che incrociò piazzandomeli davanti, che si succhiava la penna guardandomi truce. Mi divenne duro come il cemento. Mi piegai in due dall'eccitazione e dal mal di palle
e con il libro mi masturbai davanti a lei e sborrai nelle mutande quando lei appoggiò il gomito sul ginocchio, e il mento sul suo pugno, minacciandomi col viso a pochi centimetri dal mio di bocciarmi. La implorai di non farlo e venni, soggiogato dal suo fascino erotico e di dominatrice Mistress nei mie confronti. Così in seconda ora, sempre con lei nella stessa posa, ma che starnutì sul pugno e me lo mostrò insalivato. Sentii l'odore sexy della sua saliva, e venni inzuppandomi gli slip.
Ma fu protagonista anche di due sogni e altrettante polluzioni notturne. Nel primo mi chiamò alla lavagna obbligandomi a scrivere una frase in latino sconcia, mi afferrò poi davanti a tutti le palle, mi masturbò fino a farmi ansimare, poi mi tirò giù la cerniera, mi estrasse cazzo turgido e durissmo e coglioni, e dicendomi "Porco, ora te lo farò scoppiare e ti prosciugherò i coglioni così imparerai a venire impreparato alle mie interrogazioni". Se lo mise in bocca, succhiò come un'idrovora provocandomi spasimi atroci. Mi fece venire una decina di volte, distruggendomi, e l'ultima provocandomi dal mal di palle un urlo lancinante tanto da dovermi aggrappare alla lavagna e implorarle pietà. Mi svegliai con le mutande intrise di sperma.
Nell'ultimo, io mi ero ontrodotto nella sua casa pistola alla mano per stuprarla, lei comparse all'improvviso da dietro una porta, e sparò per prima disarmandomi, poi sparò alla mia fibbia frantumandomela e facendomi cadere i pantaloni e poi mi ordinò: "Apri bene le gambe e non muoverti, altrimenti indovina dove sparerò il prossimo colpo" e stese la sua pistola puntandola alle mie palle. La implorai di non farlo, e lei mi disse: "adesso sarai il mio schiavo e farai tutto quello che ti diro'!". Si avvicinò a me, mi diede un calcio nelle palle che mi fece cadere in ginocchio davanti a lei, mi strappò di dosso gli slip, mi strinse le palle con una corda, mi legò una palla in bocca dopodiche' mi scarico'addosso una valanga di colpi di frusta sulla cappella, mi schiacciò le palle col suo tacco, mi tolse il bavaglio con la palla e mi costrinse a baciarle i piedi e a chiederle perdono!poi.. suonò la sveglia e mi accorsi di essere venuto negli slip.
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