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<blockquote data-quote="zumpappa" data-source="post: 17645801" data-attributes="member: 33683"><p>LA BICICLETTATA</p><p></p><p></p><p>Il ciclismo non è uno sport per signorine. Non certo perchè le ragazze non siano in grado di pedalare bene e con resistenza ma solo perchè sono sempre pochissime quelle che troviamo in sella a una bici, tuttavia quelle che incontriamo spesso sono belle gnocche.</p><p></p><p></p><p>Non sono un gran ciclista però mi diverto un sacco a pedalare. La mia anima da eremita mi porta a preferire la mountain bike alla bici da strada, quindi ancora meno ragazze in giro.</p><p></p><p></p><p>Quindi quando parto le mie escursioni non ho alcuna mira di conquista.</p><p></p><p></p><p>Anche quella volta quest'estate mi avvicino alle montagne con la mia macchina, parcheggio, rimonto la mtb e mi preparo a partire. Accendo il gps e allaccio il casco.</p><p></p><p></p><p>In quel momento arriva una panda, di quelle vecchie, con due ragazze.</p><p></p><p></p><p>“Ehi ehi ehi... aspetta, scusa!!!” mi sento urlare.</p><p></p><p></p><p>Mi giro e la passeggera si sbraccia con mani dal finestrino verso di me. Mi fermo e mi avvicino alla macchina.</p><p></p><p></p><p>Non posso dire che fosse particolarmente bella, nella normalità direi, capelli raccolti in una coda, leggermente mossi, castano scuro, occhi marroni, un bel sorriso.</p><p></p><p></p><p>Io: “Ciao, dimmi...”</p><p></p><p></p><p>Passeggera: “Scusa ancora che ti facciamo perdere tempo... non è che ci dai una dritta per un giretto facile in mountain bike? …siamo alle prime armi e, da internet, abbiamo saputo che qua c'è un sentiero che arriva alla Fonte di San Lorenzo che è facile e panoramico...”</p><p></p><p></p><p>Io: “Sì, è carino come giro, facile... dipende da che parte si prende...”</p><p></p><p></p><p>“Eh, sì... dipende sempre da che parte si prende...” dice la ragazza alla guida e scoppia a ridere. La passeggera dà di gomito all'amica per farla tacere.</p><p></p><p></p><p>P: “In che senso?”</p><p></p><p></p><p>Ovviamente avevo colto il doppio senso e quindi ho voluto un po' sfruttarlo: “Se si prende dal davanti”, e indico un fianco della montagna alla nostra destra, dove effettivamente parte il sentiero, “è abbastanza agevole e lo si fa sempre volentieri; ma se lo si prende da dietro”, la ragazza autista scoppia in una bella risata (le lancio un'occhiata e è più bella dell'amica, è biondina, con i capelli a caschetto che le lasciano libero il collo, è magrolina, occhi verde-grigio e denti bianchissimi), “è davvero duro e si fa tanta fatica...”.</p><p></p><p></p><p>Non avevo voglia di fare quel giro, sono una schiappa, ma fare delle stradone sterrate non mi diverte, ma comunque mi esce dalla bocca (senza un volere conscio): “Se volete lo facciamo insieme”.</p><p></p><p></p><p>P: “Davvero? Non è che ti annoi con noi? Andiamo piano poi ti rallentiamo e basta...”</p><p></p><p></p><p>Io: “Meglio in compagnia che da soli... anche io vado piano...”</p><p></p><p></p><p>Autista: “...e dove ce lo fai prendere? Da davanti o dietro?” mentre continuava a ridere a più non posso.</p><p></p><p></p><p>P: “Non ascoltarla è tutta scema oggi...”, ci pensa qualche secondo, “...non solo oggi, è sempre scema!!!”</p><p></p><p></p><p>Aspetto che si preparino, sono veloci in realtà, le bici erano sopra il tetto della macchina già pronte, si infilano il casco, lo zainetto e in dieci minuti inforchiamo l'inizio della salitella che porta alla fonte.</p><p></p><p></p><p>Mentre percorriamo quella decina di km chiacchieriamo del più e del meno: sono simpatiche davvero e la biondina è davvero fuori di testa.</p><p></p><p></p><p>Sono una coppia lesbica, lo affermano con orgoglio e la cosa mi piace, abitano insieme da 3 mesi e si sono conosciute a un corso di mtb a Livigno l'estate scorsa. Si sono piaciute subito.</p><p></p><p></p><p>La biondina si chiama Alessia e la passeggera Claudia, entrambe hanno sempre avuto attrazione per le altre ragazze ma non hanno mai disdegnato avere esperienze con maschietti ma da quando stanno insieme sono sempre state fedeli l'una con l'altra. Ovviamente Alessia voleva fare intendere, per prendere in giro la compagna, che non era vero e ogni tanto si è fatto qualcun'altra o qualcun altro. Claudia non cadeva nel tranello e mi diceva: “è impossibile perchè sono praticamente tre mesi che viviamo in simbiosi” e ci rideva sopra.</p><p></p><p></p><p>Mentre pedalavamo insieme ho approfittato per dare un occhio ai loro corpi: Claudia era nella media anche come fisico, non proprio filiforme ma neanche troppo abbondante. Poco seno e fianchi un po' larghi, un po' di culotto che risaltava bene nei pantaloncini in lycra (cattiva scelta quella di prenderli bianchi, se si inumidiscono diventano completamente trasparenti, e in salita si suda sempre). Alessia, oltre a avere dei lineamenti molto più fini e belli, aveva anche un fisico molto attraente, una buona terza di reggiseno, forse anche una quarta, non saprei dirlo, gambe lunghe e asciutte, chiappe belle rotonde. Lei aveva scelta per dei pantaloncini neri, zero trasparenza quindi.</p><p></p><p></p><p>Verso la fine della salita c'era uno strappetto più ripido: “Ragazze, adesso ci sono un centinaio di metri un po' più tosti, mette il rapporto agile se no non si sale”.</p><p></p><p></p><p>Le ragazze vanno in affanno abbastanza presto e, prima Claudia e poi anche Alessia, devono scendere dalla bici e spingerla su. Io fortunatamente sono riuscito a pedalarla fino in cima.</p><p></p><p></p><p>A: “Ehi chiappe d'oro!!! Non lascerai due belle donzelle così nel bosco in balia dei maniaci?!?!”.</p><p></p><p></p><p>Non doveva dirlo, scoppio a ridere e perdo il ritmo di pedalata, però riesco a non fermarmi e quindi supero la parte dura e mi fermo in cima a aspettarle.</p><p></p><p></p><p>Arriva prima Alessia con la zip della maglietta aperta e quindi lasciava in bella vista un bel reggiseno sportivo che conteneva le belle tette.</p><p></p><p></p><p>A: “Sei stato bravo... meriti di guardarmi le tette” e scoppia a ridere in modo affannato.</p><p></p><p></p><p>Intanto arriva anche Claudia, la sua maglietta non aveva la zip e quindi non poteva mostrare il suo ben di dio ma Alessia aveva da dire qualcosa anche per lei: “Clau, girati così che Paolo ti guardi un po' le chiappe... i tuoi pantaloncini lasciano sempre poco all'immaginazione dopo qualche chilometro...” e continua con la sua risata.</p><p></p><p></p><p>C: “Sono già trasparenti, vero?” chiede a me che un po' imbarazzato perchè non me l'aspettavo annuisco con la testa.</p><p></p><p></p><p>Ci fermiamo un minuto per recuperare un po' di fiato, per bere un po' di acqua dalla borraccia e mangiare una barretta (che divido con le mie nuove amiche, ovviamente non avevano nulla da mangiare).</p><p></p><p></p><p>La vista delle tette di una e delle chiappe dell'altra hanno stimolato il mio uccello che ha cominciato a mettersi in mostra dai pantaloncini attillati.</p><p></p><p></p><p>C: “Beh... anche noi abbiamo qualcosa di bello da vedere” dando di gomito all'amica, che solleva le sopracciglia in cenno di assenso compiaciuto.</p><p></p><p></p><p>Concludiamo gli ultimi 500m in falso piano e arriviamo alla Fonte di S. Lorenzo, che non è altro che una fontanella, derivata dal vicino ruscello, e una cappelletta dedicata al santo. A fianco c'è una piccola radura da cui si può godere una bella vista panoramica.</p><p></p><p></p><p>Ci dissetiamo e ci rinfreschiamo.</p><p></p><p></p><p>Alessia si toglie la maglietta e resta in reggiseno, ha davvero un bel fisichino!</p><p></p><p></p><p>Lo stesso fa anche Claudia, il fisico è diverso ma si lascia guardare. La cosa che però attira l'attenzione è la trasparenza del pantaloncino, se da dietro mostrava le belle chiappotte, davanti si notava bene l'alone scuro del pelo della passerina.</p><p></p><p></p><p>Ci stendemmo sul prato, “...ti dispiace se prendiamo il sole 10 minuti?” disse Claudia, ovviamente non avevo nulla in contrario. Ormai il giro in bici era passato in secondo piano, le due ragazze erano molto più interessanti.</p><p></p><p></p><p>Lasciarono le magliette a asciugare appese ai manubri e si stesero vicine mentre io mi sedetti vicino ma scostato da loro.</p><p></p><p></p><p>Alessia mi guardò maliziosamente e quindi baciò appassionatamente la compagna facendo in modo che potessi vedere bene la sua lingua infilarsi nell'altra bocca. L'erezione mi crebbe istantaneamente.</p><p></p><p></p><p>La compagna rispose al bacio e allungò le mani sulle tette che stropicciò non curante della mia presenza.</p><p></p><p></p><p>In pochi istanti le due amanti stavano pomiciando in modo sempre più spinto. Claudia aveva spinto le mani sotto il reggiseno dell'amica e Alessia aveva una mano fra le gambe (ormai aperte) e dentro i pantaloncini.</p><p></p><p></p><p>Claudia ansimava forte, segno che era masturbata dalla compagna. A nessuna delle due importava della mia presenza. Ero tentato a segarmi davanti a loro ma non riuscivo a capire se sarebbe stata una cosa apprezzata.</p><p></p><p></p><p>Claudia cominciò a sussurrare “Sìììì.... Sìììì.... Vengooooo!!!” e vedevo i suoi muscoli contrarsi perchè stava raggiungendo il culmine del piacere. Infatti, in pochi istanti, la vidi rilassarsi completamente.</p><p></p><p></p><p>Alessia, con uno sguardo da porca come poche, si gira verso di me e si infila le due dita che sono uscite (probabilmente) dalla figa di Claudia in bocca e se le succhia di gusto. Poi abbassa lo sguardo sul mio pacco e si passa la lingua sulle labbra.</p><p></p><p></p><p>L'amica toglie le mani dalle zinne che restano comunque coperte dal reggiseno ma i capezzoli sembrano pomelli per aggiustare l'autoradio!</p><p></p><p></p><p>A: “Finora la passeggiata in bici è stata deliziosa... rientriamo?” e mi guardava aspettando la mia risposta.</p><p></p><p></p><p>Balbettando, “Ssì... ok... Torniamo...”</p><p></p><p></p><p>A: “Credi di farcela? Non è facile pedalare con quel coso così....” e indicò il mio cazzo, provocando la risata della compagna. Io ero un po' in imbarazzo e non ebbi la risposta pronta.</p><p></p><p></p><p>Mi si avvicinò e mi diede un bacino sulla guancia.</p><p></p><p></p><p>C: “Andiamo dai! Se no si fa sera!”</p><p></p><p></p><p>Inforcammo le bici e ritornammo alle auto per la via di ritorno tutta in discesa.</p><p></p><p></p><p>Prima di salutarci, prendemmo un caffè al bar e ci scambiammo i numeri di cellulare con la promessa di fare un altro giro insieme, “sempre bello duro come questo” la richiesta di Alessia.</p><p></p><p></p><p>Ieri mi è arrivatoil messaggio da Claudia per invitarmi a raggiugerle sabato allo stesso parcheggio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="zumpappa, post: 17645801, member: 33683"] LA BICICLETTATA Il ciclismo non è uno sport per signorine. Non certo perchè le ragazze non siano in grado di pedalare bene e con resistenza ma solo perchè sono sempre pochissime quelle che troviamo in sella a una bici, tuttavia quelle che incontriamo spesso sono belle gnocche. Non sono un gran ciclista però mi diverto un sacco a pedalare. La mia anima da eremita mi porta a preferire la mountain bike alla bici da strada, quindi ancora meno ragazze in giro. Quindi quando parto le mie escursioni non ho alcuna mira di conquista. Anche quella volta quest'estate mi avvicino alle montagne con la mia macchina, parcheggio, rimonto la mtb e mi preparo a partire. Accendo il gps e allaccio il casco. In quel momento arriva una panda, di quelle vecchie, con due ragazze. “Ehi ehi ehi... aspetta, scusa!!!” mi sento urlare. Mi giro e la passeggera si sbraccia con mani dal finestrino verso di me. Mi fermo e mi avvicino alla macchina. Non posso dire che fosse particolarmente bella, nella normalità direi, capelli raccolti in una coda, leggermente mossi, castano scuro, occhi marroni, un bel sorriso. Io: “Ciao, dimmi...” Passeggera: “Scusa ancora che ti facciamo perdere tempo... non è che ci dai una dritta per un giretto facile in mountain bike? …siamo alle prime armi e, da internet, abbiamo saputo che qua c'è un sentiero che arriva alla Fonte di San Lorenzo che è facile e panoramico...” Io: “Sì, è carino come giro, facile... dipende da che parte si prende...” “Eh, sì... dipende sempre da che parte si prende...” dice la ragazza alla guida e scoppia a ridere. La passeggera dà di gomito all'amica per farla tacere. P: “In che senso?” Ovviamente avevo colto il doppio senso e quindi ho voluto un po' sfruttarlo: “Se si prende dal davanti”, e indico un fianco della montagna alla nostra destra, dove effettivamente parte il sentiero, “è abbastanza agevole e lo si fa sempre volentieri; ma se lo si prende da dietro”, la ragazza autista scoppia in una bella risata (le lancio un'occhiata e è più bella dell'amica, è biondina, con i capelli a caschetto che le lasciano libero il collo, è magrolina, occhi verde-grigio e denti bianchissimi), “è davvero duro e si fa tanta fatica...”. Non avevo voglia di fare quel giro, sono una schiappa, ma fare delle stradone sterrate non mi diverte, ma comunque mi esce dalla bocca (senza un volere conscio): “Se volete lo facciamo insieme”. P: “Davvero? Non è che ti annoi con noi? Andiamo piano poi ti rallentiamo e basta...” Io: “Meglio in compagnia che da soli... anche io vado piano...” Autista: “...e dove ce lo fai prendere? Da davanti o dietro?” mentre continuava a ridere a più non posso. P: “Non ascoltarla è tutta scema oggi...”, ci pensa qualche secondo, “...non solo oggi, è sempre scema!!!” Aspetto che si preparino, sono veloci in realtà, le bici erano sopra il tetto della macchina già pronte, si infilano il casco, lo zainetto e in dieci minuti inforchiamo l'inizio della salitella che porta alla fonte. Mentre percorriamo quella decina di km chiacchieriamo del più e del meno: sono simpatiche davvero e la biondina è davvero fuori di testa. Sono una coppia lesbica, lo affermano con orgoglio e la cosa mi piace, abitano insieme da 3 mesi e si sono conosciute a un corso di mtb a Livigno l'estate scorsa. Si sono piaciute subito. La biondina si chiama Alessia e la passeggera Claudia, entrambe hanno sempre avuto attrazione per le altre ragazze ma non hanno mai disdegnato avere esperienze con maschietti ma da quando stanno insieme sono sempre state fedeli l'una con l'altra. Ovviamente Alessia voleva fare intendere, per prendere in giro la compagna, che non era vero e ogni tanto si è fatto qualcun'altra o qualcun altro. Claudia non cadeva nel tranello e mi diceva: “è impossibile perchè sono praticamente tre mesi che viviamo in simbiosi” e ci rideva sopra. Mentre pedalavamo insieme ho approfittato per dare un occhio ai loro corpi: Claudia era nella media anche come fisico, non proprio filiforme ma neanche troppo abbondante. Poco seno e fianchi un po' larghi, un po' di culotto che risaltava bene nei pantaloncini in lycra (cattiva scelta quella di prenderli bianchi, se si inumidiscono diventano completamente trasparenti, e in salita si suda sempre). Alessia, oltre a avere dei lineamenti molto più fini e belli, aveva anche un fisico molto attraente, una buona terza di reggiseno, forse anche una quarta, non saprei dirlo, gambe lunghe e asciutte, chiappe belle rotonde. Lei aveva scelta per dei pantaloncini neri, zero trasparenza quindi. Verso la fine della salita c'era uno strappetto più ripido: “Ragazze, adesso ci sono un centinaio di metri un po' più tosti, mette il rapporto agile se no non si sale”. Le ragazze vanno in affanno abbastanza presto e, prima Claudia e poi anche Alessia, devono scendere dalla bici e spingerla su. Io fortunatamente sono riuscito a pedalarla fino in cima. A: “Ehi chiappe d'oro!!! Non lascerai due belle donzelle così nel bosco in balia dei maniaci?!?!”. Non doveva dirlo, scoppio a ridere e perdo il ritmo di pedalata, però riesco a non fermarmi e quindi supero la parte dura e mi fermo in cima a aspettarle. Arriva prima Alessia con la zip della maglietta aperta e quindi lasciava in bella vista un bel reggiseno sportivo che conteneva le belle tette. A: “Sei stato bravo... meriti di guardarmi le tette” e scoppia a ridere in modo affannato. Intanto arriva anche Claudia, la sua maglietta non aveva la zip e quindi non poteva mostrare il suo ben di dio ma Alessia aveva da dire qualcosa anche per lei: “Clau, girati così che Paolo ti guardi un po' le chiappe... i tuoi pantaloncini lasciano sempre poco all'immaginazione dopo qualche chilometro...” e continua con la sua risata. C: “Sono già trasparenti, vero?” chiede a me che un po' imbarazzato perchè non me l'aspettavo annuisco con la testa. Ci fermiamo un minuto per recuperare un po' di fiato, per bere un po' di acqua dalla borraccia e mangiare una barretta (che divido con le mie nuove amiche, ovviamente non avevano nulla da mangiare). La vista delle tette di una e delle chiappe dell'altra hanno stimolato il mio uccello che ha cominciato a mettersi in mostra dai pantaloncini attillati. C: “Beh... anche noi abbiamo qualcosa di bello da vedere” dando di gomito all'amica, che solleva le sopracciglia in cenno di assenso compiaciuto. Concludiamo gli ultimi 500m in falso piano e arriviamo alla Fonte di S. Lorenzo, che non è altro che una fontanella, derivata dal vicino ruscello, e una cappelletta dedicata al santo. A fianco c'è una piccola radura da cui si può godere una bella vista panoramica. Ci dissetiamo e ci rinfreschiamo. Alessia si toglie la maglietta e resta in reggiseno, ha davvero un bel fisichino! Lo stesso fa anche Claudia, il fisico è diverso ma si lascia guardare. La cosa che però attira l'attenzione è la trasparenza del pantaloncino, se da dietro mostrava le belle chiappotte, davanti si notava bene l'alone scuro del pelo della passerina. Ci stendemmo sul prato, “...ti dispiace se prendiamo il sole 10 minuti?” disse Claudia, ovviamente non avevo nulla in contrario. Ormai il giro in bici era passato in secondo piano, le due ragazze erano molto più interessanti. Lasciarono le magliette a asciugare appese ai manubri e si stesero vicine mentre io mi sedetti vicino ma scostato da loro. Alessia mi guardò maliziosamente e quindi baciò appassionatamente la compagna facendo in modo che potessi vedere bene la sua lingua infilarsi nell'altra bocca. L'erezione mi crebbe istantaneamente. La compagna rispose al bacio e allungò le mani sulle tette che stropicciò non curante della mia presenza. In pochi istanti le due amanti stavano pomiciando in modo sempre più spinto. Claudia aveva spinto le mani sotto il reggiseno dell'amica e Alessia aveva una mano fra le gambe (ormai aperte) e dentro i pantaloncini. Claudia ansimava forte, segno che era masturbata dalla compagna. A nessuna delle due importava della mia presenza. Ero tentato a segarmi davanti a loro ma non riuscivo a capire se sarebbe stata una cosa apprezzata. Claudia cominciò a sussurrare “Sìììì.... Sìììì.... Vengooooo!!!” e vedevo i suoi muscoli contrarsi perchè stava raggiungendo il culmine del piacere. Infatti, in pochi istanti, la vidi rilassarsi completamente. Alessia, con uno sguardo da porca come poche, si gira verso di me e si infila le due dita che sono uscite (probabilmente) dalla figa di Claudia in bocca e se le succhia di gusto. Poi abbassa lo sguardo sul mio pacco e si passa la lingua sulle labbra. L'amica toglie le mani dalle zinne che restano comunque coperte dal reggiseno ma i capezzoli sembrano pomelli per aggiustare l'autoradio! A: “Finora la passeggiata in bici è stata deliziosa... rientriamo?” e mi guardava aspettando la mia risposta. Balbettando, “Ssì... ok... Torniamo...” A: “Credi di farcela? Non è facile pedalare con quel coso così....” e indicò il mio cazzo, provocando la risata della compagna. Io ero un po' in imbarazzo e non ebbi la risposta pronta. Mi si avvicinò e mi diede un bacino sulla guancia. C: “Andiamo dai! Se no si fa sera!” Inforcammo le bici e ritornammo alle auto per la via di ritorno tutta in discesa. Prima di salutarci, prendemmo un caffè al bar e ci scambiammo i numeri di cellulare con la promessa di fare un altro giro insieme, “sempre bello duro come questo” la richiesta di Alessia. Ieri mi è arrivatoil messaggio da Claudia per invitarmi a raggiugerle sabato allo stesso parcheggio. [/QUOTE]
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