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<blockquote data-quote="Ripper79" data-source="post: 17582019" data-attributes="member: 352608"><p>Avevo certamente perso un occasione più unica che rara, ma non me ne pentivo. Capitò di non frequentare più casa loro fortunatamente, cercavo di evitare Matilde a tutti i costi, perché mi allestii una sala prove a casa mia: con Sara, sempre più brava con lo strumento e voce, stavamo concretizzando un bel duetto country-folk col fine di fare qualche serata live in qualche locale.</p><p>Ci stavamo affiatando sempre più, un bel sodalizio musicale e non: nonostante che fosse più grande di me di tre anni iniziammo una storia. Durò poco il nasconderci in sala prove per pomiciare: solo dopo aver lasciato il ragazzo facemmo sesso. Con Lei, superfiga con uno come me era come la conquista dello spazio. </p><p>Immaginavo da subito la reazione di Matilde quando venne a sapere della storia nata tra me e sua figlia: infatti non passò tempo che iniziò ad assillarmi su chat provocandomi e offrendomi anche con parole pesanti. Non mi curai affatto, neanche quando quelle volte che ci si incontrava di persona: lasciai al tempo di fargli cambiare idea e calmarsi. </p><p>Fortunatamente si calmo' accettando la cosa: di comune accordo, decidemmo di fare pace, era meglio così per tutti.</p><p></p><p>Un pomeriggio, solo in casa, i miei erano fuori per tutto il giorno , sentii citofonare: era Matilde e chiedeva di mia madre.</p><p>"Non è in casa..."</p><p>"Diceva di passare a prendere delle uova, ci siamo sentite poco fa. Non ho capito che era fuori"</p><p>"Fa niente...le posso prendere io" le dissi aprendo il cancelletto e facendola entrare. Scesi giù per prendere le uova che erano in dispensa dentro il garage. Gliene servivano una mezza dozzina, le misi in un contenitore e uscii per portargliele a lei che aspettava fuori sullo spiazzo dinanzi casa.</p><p>"Grazie mille...volevo preparare una torta ma me ne mancano due per la ricetta"</p><p>"Quando serve qualcosa ci manca sempre..."rispose</p><p>"Senti...volevo approfittare che stiamo soli per fare due chiacchiere con te"</p><p>Acconsentii invitandola a sedersi intorno a un tavolino posto al fresco di un tendone e ci accomodammo.</p><p>"Sono stata crudele con te, scusami"</p><p>"Io non sono stato da meno, scusami tu"</p><p>"L'idea che tu abbia quel materiale mi ha fatto perdere la testa"</p><p>"Non ho più niente, da un bel po' "</p><p>"Ma veramente?" Si sentiva che su stava risollevando a quella notizia.</p><p>"Si...Non è da me ricattare le persone"</p><p>"Ti ringrazio tanto "</p><p>"Grazie a te..."</p><p>"Non mi hai mai detto se ti piaceva...quel video!" Si riferiva al porno amatoriale che ha girato.</p><p>"Si...bello...brava"</p><p>"Ora non ti interessano più queste cose, spero...Ti scopi mia figlia!"</p><p>"Dai su...Non parlare così!"</p><p>"Perché? Non scopate?" Stava tirando fuori il suo lato porco.</p><p>" dai...e tua figlia!"</p><p>"Te li fa i pompini almeno?"</p><p>Sbuffai per evitare di risponderle ma lei insistette con altre domande sconcie.</p><p>Non reagii a quegli attacchi </p><p>"E io...Non ti interesso più, neanche un po'?"</p><p>Pensai per un attimo che volesse fare la stronza, provocandomi col fine magari di crinare il mio rapporto con Sara </p><p>"Sei sempre una bella donna..."</p><p>"Ti posso far vedere una cosa?"</p><p>Le dissi di si: immediatamente si tirò su la maglia e prima una dopo l'altra liberò le tettone dal reggiseno. Rimasi di stucco. </p><p>"Ti piacciono ancora?"</p><p>"Sono bellissime...e grossissime "</p><p>"Se vuoi...le puoi toccare"</p><p>Rifiutai l'offerta faticosamente: ero sempre più che convinto che li stesse facendo apposta. Mi alzai invitandola di smetterla ma sempre assillante continuava a provocarmi andando oltre con il abbassarsi un po' il leggins per infilarsi una mano tra le gambe e masturbarsi. Non sapevo che fare: mi stava comunque eccitando e lei lo notò. La tuta e il box che indossavo davano poca resistenza all' erezione che mi su presentava. </p><p>"Vedo che gli piaccio... tiralo fuori...fammelo vedere il tuo bel cazzone"</p><p>Resistere era l'unica arma: capirà prima o poi. Le dissi di andare via e insistendo finalmente si decise a farlo. Rimasto solo, al pensiero di quello che è successo, molto eccitante ma allo stesso tempo mi sentivo turbato. Mi rimaneva il cazzo duro e non seppi resistere entrai in casa per concedermi una sega, almeno mi calmavo un po' anche se sapendo che dopo il lavoro, alle 18.00, Sara sarebbe passata da me e avremmo sicuramente scopato.</p><p>Mi sdraiai a letto per segarmi: arrivò una videochiamata di Matilde. Senza pensarci risposi</p><p>" scommetto che ti stai masturbando?</p><p>"Cosa c'è ancora, smettila...ho risposto solo per educazione "</p><p>"Ho una voglia matta di cazzo...sto impazzendo..." diceva questo facendosi vedere mentre si sgrillettava la fica, gemendo. Era un bel panorama e mi tornò completamente duro</p><p>" ahh Siii... dai... fammelo vedere... ti prego..." tra mogolii e gemiti e volgarità varie, mi masturbavo ma senza farglielo vedere</p><p>"Lo so che ti stai toccando il cazzo...dai vieni qua...scopiamo ". Con tutto quello, intensamente eccitante non resistetti e sborrai non riuscendo a trattenere un gemito: lei se ne accorse:"wow...che bello hai sborrato...siamo venuti insieme". Non dissi niente e chiusi la chiamata. Lei provò a riconttattarmi ma non risposi.</p><p>Quale fosse il suo obbiettivo non lo so, ma sicuramente quello che ci perdeva ero io.</p><p>[automerge]1611930364[/automerge]</p><p>Da lì che iniziò la tiritera di videochiamate di Matilde, che per ingordigia maschile non evitavo ma comunque cercando di farle capire di smetterla: " lo so che ti ci seghi con me... " diceva spesso ed era vero anche se non mi sono mai esposto a differenza di lei.</p><p>Inutile raccontare che una sera, invitato a cena da loro, ne fece di tutto di più per mettermi in imbarazzo: dal leccarsi le dita gustando qualcosa, qualche ops di troppo, piedini sotto il tavolo e quant'altro. Sembrava che passasse inosservata la cosa, ma non della figlia. </p><p>Infatti non passò tempo che Sara disse: " mi sa che hai fatto colpo su mia madre!"</p><p>"Ma che cavolo dici..."</p><p>"A me sembra proprio così " disse rimanendo comunque indifferente alla cosa.</p><p>Una domenica organizzammo di andare al mare: inutile precisare che Matilde si autoinvito'. Già immaginavo la complessità della giornata per conto mio. Mi passarono a prendere, Sara guidava , la madre al lato passeggero e io dietro: si confermò già allora quello che poteva essere.</p><p>Una volta on spiaggia e sistemati l'ombrellone e teli, le due in un sincronizzato strip da sballo: Sara con il corpo da Venere in bikini bianco e Matilde, con il classico due pezzi colorato me che mettevano in risalto tutte le sue enormi curve : tettona esagerata per un top del genere, di una misura più piccola sicuramente, sembrava quasi che scoppiasse, nonché di uno slip che avvolgeva un culo fantastico che non passava inosservato. Stavo messo malissimo, quasi me ne pentivo. </p><p>La signora non perdeva occasione per mostrare la sua porcaggine, allargando le gambe o mostrarsi a pecora e in qualche occasione qualche scapezzolamento: non lo notavo solo io anche i vicini presenti, magari qualcuno mi invidiava, avendo quelle due gnocche a portata di mano.</p><p>Per quello, specie nella ravvicinata presenza di Matilde, mi imbarazzava, specie nei confronti della mia ragazza che lo notava anche con una certa spensieratezza.</p><p> " amò...ti vedo proprio male" mi disse un momento dopo che Matilde si alzò per fare due passi lungo il bagnasciuga </p><p>"Ehh... come...cosa?"</p><p>"Sei in disagio e si vede...per mia madre"</p><p>"Ammettilo...è un po' esagerata...stanno puntati tutti da questa parte come condor!"</p><p>Ridendo Sara lo confermò e aggiunse: "infatti...tutti girati in pancia in giù...! Tanto lo so...eccita anche te"</p><p>"Ma che dici!"</p><p>"Guarda che è naturale, è una bella donna e formosa"</p><p>"E si infatti..."</p><p>"Impossibile che..."</p><p>"Cosa!"</p><p>"Non ti stimola? Non dire il contrario...ti si vede benissimo" disse osservandomi i bassi fondi</p><p>" dai...smettila "</p><p>" ci posso pensare io...se vuoi "</p><p>Quello innesco l'inevitabile conseguenza di erezione. </p><p>Non aspettammo che tornasse Matilde. Andammo in acqua, quando si arrivò dove era abbastanza alta, stando lontani e attenti da presenze, Sara mi fece una sega in acqua.</p><p>Scarico e tranquillizzato tornammo nella nostra postazione. La nostra era comunque una mossa prevedibile, specie agli occhi di quella maiala di Matilde che Appena tornati mandò una frecciatina:?</p><p>"Era calda? L'acqua intendo"</p><p>Subito capii che effettivamente la sveltina non risultò inosservata e si confermò subito dopo, quando Sara ricevette una telefonata e rispose, prontamente Matilde si rivolse a me sussurrandomi:" com'è farsi segare in acqua?"</p><p>Partecipai al suo gioco: " con Sara e bello dappertutto e qualsiasi cosa "</p><p>La signora aggrotto' le ciglia come se la mia risposta fosse un segno di sfida e rispose: " sarà...ma credo che scopare in acqua sia più bello, non credi?"</p><p>"Sicuro..."</p><p>"Allora perché non l'avete fatto!"</p><p>"Smettila"</p><p>"Bah...contenti voi...sborra sprecata" disse voltandosi mostrandomi il culo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ripper79, post: 17582019, member: 352608"] Avevo certamente perso un occasione più unica che rara, ma non me ne pentivo. Capitò di non frequentare più casa loro fortunatamente, cercavo di evitare Matilde a tutti i costi, perché mi allestii una sala prove a casa mia: con Sara, sempre più brava con lo strumento e voce, stavamo concretizzando un bel duetto country-folk col fine di fare qualche serata live in qualche locale. Ci stavamo affiatando sempre più, un bel sodalizio musicale e non: nonostante che fosse più grande di me di tre anni iniziammo una storia. Durò poco il nasconderci in sala prove per pomiciare: solo dopo aver lasciato il ragazzo facemmo sesso. Con Lei, superfiga con uno come me era come la conquista dello spazio. Immaginavo da subito la reazione di Matilde quando venne a sapere della storia nata tra me e sua figlia: infatti non passò tempo che iniziò ad assillarmi su chat provocandomi e offrendomi anche con parole pesanti. Non mi curai affatto, neanche quando quelle volte che ci si incontrava di persona: lasciai al tempo di fargli cambiare idea e calmarsi. Fortunatamente si calmo' accettando la cosa: di comune accordo, decidemmo di fare pace, era meglio così per tutti. Un pomeriggio, solo in casa, i miei erano fuori per tutto il giorno , sentii citofonare: era Matilde e chiedeva di mia madre. "Non è in casa..." "Diceva di passare a prendere delle uova, ci siamo sentite poco fa. Non ho capito che era fuori" "Fa niente...le posso prendere io" le dissi aprendo il cancelletto e facendola entrare. Scesi giù per prendere le uova che erano in dispensa dentro il garage. Gliene servivano una mezza dozzina, le misi in un contenitore e uscii per portargliele a lei che aspettava fuori sullo spiazzo dinanzi casa. "Grazie mille...volevo preparare una torta ma me ne mancano due per la ricetta" "Quando serve qualcosa ci manca sempre..."rispose "Senti...volevo approfittare che stiamo soli per fare due chiacchiere con te" Acconsentii invitandola a sedersi intorno a un tavolino posto al fresco di un tendone e ci accomodammo. "Sono stata crudele con te, scusami" "Io non sono stato da meno, scusami tu" "L'idea che tu abbia quel materiale mi ha fatto perdere la testa" "Non ho più niente, da un bel po' " "Ma veramente?" Si sentiva che su stava risollevando a quella notizia. "Si...Non è da me ricattare le persone" "Ti ringrazio tanto " "Grazie a te..." "Non mi hai mai detto se ti piaceva...quel video!" Si riferiva al porno amatoriale che ha girato. "Si...bello...brava" "Ora non ti interessano più queste cose, spero...Ti scopi mia figlia!" "Dai su...Non parlare così!" "Perché? Non scopate?" Stava tirando fuori il suo lato porco. " dai...e tua figlia!" "Te li fa i pompini almeno?" Sbuffai per evitare di risponderle ma lei insistette con altre domande sconcie. Non reagii a quegli attacchi "E io...Non ti interesso più, neanche un po'?" Pensai per un attimo che volesse fare la stronza, provocandomi col fine magari di crinare il mio rapporto con Sara "Sei sempre una bella donna..." "Ti posso far vedere una cosa?" Le dissi di si: immediatamente si tirò su la maglia e prima una dopo l'altra liberò le tettone dal reggiseno. Rimasi di stucco. "Ti piacciono ancora?" "Sono bellissime...e grossissime " "Se vuoi...le puoi toccare" Rifiutai l'offerta faticosamente: ero sempre più che convinto che li stesse facendo apposta. Mi alzai invitandola di smetterla ma sempre assillante continuava a provocarmi andando oltre con il abbassarsi un po' il leggins per infilarsi una mano tra le gambe e masturbarsi. Non sapevo che fare: mi stava comunque eccitando e lei lo notò. La tuta e il box che indossavo davano poca resistenza all' erezione che mi su presentava. "Vedo che gli piaccio... tiralo fuori...fammelo vedere il tuo bel cazzone" Resistere era l'unica arma: capirà prima o poi. Le dissi di andare via e insistendo finalmente si decise a farlo. Rimasto solo, al pensiero di quello che è successo, molto eccitante ma allo stesso tempo mi sentivo turbato. Mi rimaneva il cazzo duro e non seppi resistere entrai in casa per concedermi una sega, almeno mi calmavo un po' anche se sapendo che dopo il lavoro, alle 18.00, Sara sarebbe passata da me e avremmo sicuramente scopato. Mi sdraiai a letto per segarmi: arrivò una videochiamata di Matilde. Senza pensarci risposi " scommetto che ti stai masturbando? "Cosa c'è ancora, smettila...ho risposto solo per educazione " "Ho una voglia matta di cazzo...sto impazzendo..." diceva questo facendosi vedere mentre si sgrillettava la fica, gemendo. Era un bel panorama e mi tornò completamente duro " ahh Siii... dai... fammelo vedere... ti prego..." tra mogolii e gemiti e volgarità varie, mi masturbavo ma senza farglielo vedere "Lo so che ti stai toccando il cazzo...dai vieni qua...scopiamo ". Con tutto quello, intensamente eccitante non resistetti e sborrai non riuscendo a trattenere un gemito: lei se ne accorse:"wow...che bello hai sborrato...siamo venuti insieme". Non dissi niente e chiusi la chiamata. Lei provò a riconttattarmi ma non risposi. Quale fosse il suo obbiettivo non lo so, ma sicuramente quello che ci perdeva ero io. [automerge]1611930364[/automerge] Da lì che iniziò la tiritera di videochiamate di Matilde, che per ingordigia maschile non evitavo ma comunque cercando di farle capire di smetterla: " lo so che ti ci seghi con me... " diceva spesso ed era vero anche se non mi sono mai esposto a differenza di lei. Inutile raccontare che una sera, invitato a cena da loro, ne fece di tutto di più per mettermi in imbarazzo: dal leccarsi le dita gustando qualcosa, qualche ops di troppo, piedini sotto il tavolo e quant'altro. Sembrava che passasse inosservata la cosa, ma non della figlia. Infatti non passò tempo che Sara disse: " mi sa che hai fatto colpo su mia madre!" "Ma che cavolo dici..." "A me sembra proprio così " disse rimanendo comunque indifferente alla cosa. Una domenica organizzammo di andare al mare: inutile precisare che Matilde si autoinvito'. Già immaginavo la complessità della giornata per conto mio. Mi passarono a prendere, Sara guidava , la madre al lato passeggero e io dietro: si confermò già allora quello che poteva essere. Una volta on spiaggia e sistemati l'ombrellone e teli, le due in un sincronizzato strip da sballo: Sara con il corpo da Venere in bikini bianco e Matilde, con il classico due pezzi colorato me che mettevano in risalto tutte le sue enormi curve : tettona esagerata per un top del genere, di una misura più piccola sicuramente, sembrava quasi che scoppiasse, nonché di uno slip che avvolgeva un culo fantastico che non passava inosservato. Stavo messo malissimo, quasi me ne pentivo. La signora non perdeva occasione per mostrare la sua porcaggine, allargando le gambe o mostrarsi a pecora e in qualche occasione qualche scapezzolamento: non lo notavo solo io anche i vicini presenti, magari qualcuno mi invidiava, avendo quelle due gnocche a portata di mano. Per quello, specie nella ravvicinata presenza di Matilde, mi imbarazzava, specie nei confronti della mia ragazza che lo notava anche con una certa spensieratezza. " amò...ti vedo proprio male" mi disse un momento dopo che Matilde si alzò per fare due passi lungo il bagnasciuga "Ehh... come...cosa?" "Sei in disagio e si vede...per mia madre" "Ammettilo...è un po' esagerata...stanno puntati tutti da questa parte come condor!" Ridendo Sara lo confermò e aggiunse: "infatti...tutti girati in pancia in giù...! Tanto lo so...eccita anche te" "Ma che dici!" "Guarda che è naturale, è una bella donna e formosa" "E si infatti..." "Impossibile che..." "Cosa!" "Non ti stimola? Non dire il contrario...ti si vede benissimo" disse osservandomi i bassi fondi " dai...smettila " " ci posso pensare io...se vuoi " Quello innesco l'inevitabile conseguenza di erezione. Non aspettammo che tornasse Matilde. Andammo in acqua, quando si arrivò dove era abbastanza alta, stando lontani e attenti da presenze, Sara mi fece una sega in acqua. Scarico e tranquillizzato tornammo nella nostra postazione. La nostra era comunque una mossa prevedibile, specie agli occhi di quella maiala di Matilde che Appena tornati mandò una frecciatina:? "Era calda? L'acqua intendo" Subito capii che effettivamente la sveltina non risultò inosservata e si confermò subito dopo, quando Sara ricevette una telefonata e rispose, prontamente Matilde si rivolse a me sussurrandomi:" com'è farsi segare in acqua?" Partecipai al suo gioco: " con Sara e bello dappertutto e qualsiasi cosa " La signora aggrotto' le ciglia come se la mia risposta fosse un segno di sfida e rispose: " sarà...ma credo che scopare in acqua sia più bello, non credi?" "Sicuro..." "Allora perché non l'avete fatto!" "Smettila" "Bah...contenti voi...sborra sprecata" disse voltandosi mostrandomi il culo. [/QUOTE]
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