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<blockquote data-quote="Ripper79" data-source="post: 17590578" data-attributes="member: 352608"><p>Il sesto senso mi diceva di poter ritrovare Matilde lì dove l'ho lasciata, in spiaggia: era passata abbondantemente un oretta, ci provai comunque a tornarci. Potenzialmente la potevo chiamare a telefono, ma l'effetto sorpresa ci poteva stare benissimo. </p><p>Non mi sbagliavo, era ancora lì sola a crugiolarsi al sole.</p><p>Era passata l'una e in spiaggia rimanevano in pochissimi. Non persi tempo e arrivai al Lido vicino con la speranza di trovare un bungalow libero. Lo trovai e lo affitta per quel giorno. </p><p>Mi diressi verso la signora solitaria.</p><p>"Eccomi..." presentandomi davanti a lei. </p><p>Si alzò di scatto, sorpresa: " ah...sei tornato!"</p><p>"Si ma non ho voglia di rimanere qua..."</p><p>"E allora...perché?"</p><p>Non risposi mostrandogli la chiave del bungalow </p><p>"Che cosa è?"</p><p>" Sei curiosa di scoprirlo? E una di quelle casette laggiù...se ti va vieni a farmi visita. É la numero 6". Detto questo me ne andai.</p><p>Mi voltai un paio di volte per vedere se mi seguiva, invece rimaneva lì. Comunque avevo la certezza che lo avrebbe fatto. </p><p>Arrivato alla casetta, tutta in legno in vivaci colori pastello, piccoletta con una piccola veranda con seggiole da mare e un tavolinetto: entrai aprendo una delle finestrelle, quel tanto per fare entrare un po' di luce. Non era grande all'interno, altre sedie e un tavolinetto al centro: 4 o 6 persone ci sarebbero state tranquillamente.</p><p>Ci vollero una decina di minuti quando Matilde busso' alla porta aperta: io ero seduto all'interno. </p><p>"Eccomi..."</p><p>"Pensavo che ci avessi ripensato!"le dissi non distogliendole gli occhi di dosso: si era infilata la vestaglietta da mare , con borsa e telo richiuso che impegnavano le sue mani. Le poggio' sul tavolo.</p><p>"Ehm...allora perché qua?"disse </p><p>"Fuori non si può mica..."</p><p>"Cosa!"</p><p>"Scopare"</p><p>"E chi ti dice che a me interessa"</p><p>"Allora perché sei venuta...potevi immaginare...No?" Dissi alzandomi e togliendomi t-shirt e box rimanendo completamente nudo: la porta era ancora aperta e nel caso che fosse passato qualcuno dando un occhiata all'interno mi avrebbe visto.</p><p>La signora rimase muta osservandomi da cima a piedi.</p><p>"Se sei proprio così convinto..." rispose chiudendo la porta</p><p>"Convintissimo..." aggiunsi impugnandomi la ceppa come una spada facendola dondolare.</p><p>[automerge]1612258388[/automerge]</p><p>Matilde non si scompone più di tanto, tirandosi vicino una sedia e si sedette: gli andai vicino sempre col cazzo impugnato armeggiandolo intorno a lei che lo osservava con aria soddisfatta senza dire e fare niente. Glielo avvicinai al viso e lentamente gli sfiorai una guancia con la cappella e pian piano fino alle labbra: caccio' la lingua come un rettile dandogli una rapida leccata, come per assaporare. Subito dopo un altre leccata lungo tutta la ceppa finendo per divorarla. Era brava con la bocca, passionale e esperta specie con i giochi di lingua arrivando addirittura a ingoiare completamente per tutta la lunghezza contemporanea tirando fuori la lingua per assaporare le palle.</p><p>Si fermò e la aiutai a liberarsi dei leggeri tessuti che indossava, inpossessandola con la mia mano tra le sue gambe: era bagnatissima, sentivo l'odore pungente dei suoi umori. Si sedette sul tavolo e allargandole le gambe assaporai avidamente la sua fica bollente e sbrodolante</p><p>"Dai...mettilo dentro...sfondami...Scopami porco" ansimava tanto ma io non staccai minimamente la bocca dalle labbra della sua fica. </p><p>"Dai sto venendo...cosiiii..."</p><p>Continuai ancora per un po' e poi rapidamente la impalai abbastanza energicamente. Non più di due colpi e un ondata di calore mi avvolse il cazzo e un leggero urlo di lei: aveva goduto lubrificando per bene la passera che ora aveva pochissima resistenza. </p><p>La martellai come una furia, mai messo così energia nello scopare: lei era in estasi per quanto si dimenava con la testa e gemeva e le tettone che ballonzolavano libere sul suo petto. Pensai che qualcuno potesse sentire fuori, le tappa la bocca non diminuendo per niente il ritmo. </p><p>Lo tirai fuori per un attimo di tregua, invitandola a girarsi: lo fece quasi goffamente, come se non ci stesse capendo niente. Poggiandosi sul tavolo, le arcai un po' di più la schiena e di nuovo dentro: il rumore dei nostri corpi ai ritmati contatti sicuramente non potevano essere attutiti ma me ne fregai poco insistendo alla furiosa scopata. </p><p>Era ora di scaricare e glielo dissi. Lo tirai fuori e forzandola a inginocchiarsi a me: rapidi colpi e sborrai tutto sul suo viso. Parte gli cadde addosso sul seno e il resto direzionata alla bocca spalancata che ingoio senza esitare.</p><p>[automerge]1612263533[/automerge]</p><p>Esausti e sudati ci concedemmo una pausa: Matilde aveva l'aria proprio scarica, respirava quasi a fatica. Comunque soddisfatta cercava di pulirsi lo sperma che aveva addosso.</p><p>"Ci vorrebbe una bella doccia " le dissi "sicuramente si possono usare quelle fuori"</p><p>"Penso proprio di sì...ci vado immediatamente ". Si rivesti del costume, si avvolse del telo da mare e uscì per farsi la doccia, io la seguii dopo essermi infilato il box.</p><p>"Approfitto per andare in bagno" mi disse mentre io gettavo l'idea di andare a prendere qualcosa da bere al chioschetto. </p><p>Tornai con due birre: Matilde ancora non rientrava. </p><p>Si ripresento' e chiudendosi dentro disse: "merda...mi ha appena chiamato mia figlia...mi sta raggiungendo in spiaggia"</p><p>"Uff...ora?"</p><p>"Sta partendo da casa...credo che una mezzoretta ci metterà ".</p><p>Non dissi niente e stappate le due birre ne ofrii una a lei e le sorseggiammo senza parlare: era caldo dentro, dalla finestrella entrava poca aria e decisi di aprire la porta.</p><p>"Ti conviene di andare a prendere posto...se no non ti troverà..."mi rivolsi a lei. </p><p>"Si...infatti..."rispose scocciata. Appena finita la birra si alzò per sistemare e prendere le sue cose:"ok...io vado..." mi disse osservandomi e avvicinandosi ci baciammo. Desiderio di possederla di nuovo c'era, anche per lei. Ci avvolgemmo palpandoci con foga fino a masturbare reciprocamente..</p><p>"Devo andare..." disse con dolcezza...</p><p>Ero durissimo e lei eccitatissima si inginocchio' a me per prenderlo in bocca.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ripper79, post: 17590578, member: 352608"] Il sesto senso mi diceva di poter ritrovare Matilde lì dove l'ho lasciata, in spiaggia: era passata abbondantemente un oretta, ci provai comunque a tornarci. Potenzialmente la potevo chiamare a telefono, ma l'effetto sorpresa ci poteva stare benissimo. Non mi sbagliavo, era ancora lì sola a crugiolarsi al sole. Era passata l'una e in spiaggia rimanevano in pochissimi. Non persi tempo e arrivai al Lido vicino con la speranza di trovare un bungalow libero. Lo trovai e lo affitta per quel giorno. Mi diressi verso la signora solitaria. "Eccomi..." presentandomi davanti a lei. Si alzò di scatto, sorpresa: " ah...sei tornato!" "Si ma non ho voglia di rimanere qua..." "E allora...perché?" Non risposi mostrandogli la chiave del bungalow "Che cosa è?" " Sei curiosa di scoprirlo? E una di quelle casette laggiù...se ti va vieni a farmi visita. É la numero 6". Detto questo me ne andai. Mi voltai un paio di volte per vedere se mi seguiva, invece rimaneva lì. Comunque avevo la certezza che lo avrebbe fatto. Arrivato alla casetta, tutta in legno in vivaci colori pastello, piccoletta con una piccola veranda con seggiole da mare e un tavolinetto: entrai aprendo una delle finestrelle, quel tanto per fare entrare un po' di luce. Non era grande all'interno, altre sedie e un tavolinetto al centro: 4 o 6 persone ci sarebbero state tranquillamente. Ci vollero una decina di minuti quando Matilde busso' alla porta aperta: io ero seduto all'interno. "Eccomi..." "Pensavo che ci avessi ripensato!"le dissi non distogliendole gli occhi di dosso: si era infilata la vestaglietta da mare , con borsa e telo richiuso che impegnavano le sue mani. Le poggio' sul tavolo. "Ehm...allora perché qua?"disse "Fuori non si può mica..." "Cosa!" "Scopare" "E chi ti dice che a me interessa" "Allora perché sei venuta...potevi immaginare...No?" Dissi alzandomi e togliendomi t-shirt e box rimanendo completamente nudo: la porta era ancora aperta e nel caso che fosse passato qualcuno dando un occhiata all'interno mi avrebbe visto. La signora rimase muta osservandomi da cima a piedi. "Se sei proprio così convinto..." rispose chiudendo la porta "Convintissimo..." aggiunsi impugnandomi la ceppa come una spada facendola dondolare. [automerge]1612258388[/automerge] Matilde non si scompone più di tanto, tirandosi vicino una sedia e si sedette: gli andai vicino sempre col cazzo impugnato armeggiandolo intorno a lei che lo osservava con aria soddisfatta senza dire e fare niente. Glielo avvicinai al viso e lentamente gli sfiorai una guancia con la cappella e pian piano fino alle labbra: caccio' la lingua come un rettile dandogli una rapida leccata, come per assaporare. Subito dopo un altre leccata lungo tutta la ceppa finendo per divorarla. Era brava con la bocca, passionale e esperta specie con i giochi di lingua arrivando addirittura a ingoiare completamente per tutta la lunghezza contemporanea tirando fuori la lingua per assaporare le palle. Si fermò e la aiutai a liberarsi dei leggeri tessuti che indossava, inpossessandola con la mia mano tra le sue gambe: era bagnatissima, sentivo l'odore pungente dei suoi umori. Si sedette sul tavolo e allargandole le gambe assaporai avidamente la sua fica bollente e sbrodolante "Dai...mettilo dentro...sfondami...Scopami porco" ansimava tanto ma io non staccai minimamente la bocca dalle labbra della sua fica. "Dai sto venendo...cosiiii..." Continuai ancora per un po' e poi rapidamente la impalai abbastanza energicamente. Non più di due colpi e un ondata di calore mi avvolse il cazzo e un leggero urlo di lei: aveva goduto lubrificando per bene la passera che ora aveva pochissima resistenza. La martellai come una furia, mai messo così energia nello scopare: lei era in estasi per quanto si dimenava con la testa e gemeva e le tettone che ballonzolavano libere sul suo petto. Pensai che qualcuno potesse sentire fuori, le tappa la bocca non diminuendo per niente il ritmo. Lo tirai fuori per un attimo di tregua, invitandola a girarsi: lo fece quasi goffamente, come se non ci stesse capendo niente. Poggiandosi sul tavolo, le arcai un po' di più la schiena e di nuovo dentro: il rumore dei nostri corpi ai ritmati contatti sicuramente non potevano essere attutiti ma me ne fregai poco insistendo alla furiosa scopata. Era ora di scaricare e glielo dissi. Lo tirai fuori e forzandola a inginocchiarsi a me: rapidi colpi e sborrai tutto sul suo viso. Parte gli cadde addosso sul seno e il resto direzionata alla bocca spalancata che ingoio senza esitare. [automerge]1612263533[/automerge] Esausti e sudati ci concedemmo una pausa: Matilde aveva l'aria proprio scarica, respirava quasi a fatica. Comunque soddisfatta cercava di pulirsi lo sperma che aveva addosso. "Ci vorrebbe una bella doccia " le dissi "sicuramente si possono usare quelle fuori" "Penso proprio di sì...ci vado immediatamente ". Si rivesti del costume, si avvolse del telo da mare e uscì per farsi la doccia, io la seguii dopo essermi infilato il box. "Approfitto per andare in bagno" mi disse mentre io gettavo l'idea di andare a prendere qualcosa da bere al chioschetto. Tornai con due birre: Matilde ancora non rientrava. Si ripresento' e chiudendosi dentro disse: "merda...mi ha appena chiamato mia figlia...mi sta raggiungendo in spiaggia" "Uff...ora?" "Sta partendo da casa...credo che una mezzoretta ci metterà ". Non dissi niente e stappate le due birre ne ofrii una a lei e le sorseggiammo senza parlare: era caldo dentro, dalla finestrella entrava poca aria e decisi di aprire la porta. "Ti conviene di andare a prendere posto...se no non ti troverà..."mi rivolsi a lei. "Si...infatti..."rispose scocciata. Appena finita la birra si alzò per sistemare e prendere le sue cose:"ok...io vado..." mi disse osservandomi e avvicinandosi ci baciammo. Desiderio di possederla di nuovo c'era, anche per lei. Ci avvolgemmo palpandoci con foga fino a masturbare reciprocamente.. "Devo andare..." disse con dolcezza... Ero durissimo e lei eccitatissima si inginocchio' a me per prenderlo in bocca. [/QUOTE]
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