Esperienza reale Quel controverso rapporto con mia zia, o no?

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Vi racconto una delle mie esperienze più assurde e alla quale sono più legato.
Parliamo di una estate, erano i tempi del liceo. Avevo circa 16 anni all'epoca dei fatti.
Quell'estate per qualche giorno mi trovavo a casa dei mie nonni, che avendo una casa molto grande, spesso si ritrovano ad ospitare cugini e zii.
Era un luglio se non sbaglio e faceva caldissimo. In quei giorni eravamo lì io e altri miei due cugini, il fine settimana sarebbero arrivati i genitori di uno dei miei due cugini, ovvero mio zia e mio zio.
Poi lui sarebbe andato via il lunedì, a causa del lavoro, mentre lei sarebbe rimasta anche la settimana.
La domenica, dopo uno di quei pranzi pranzi eccessivi, preparati da mia nonna, era d'obbligo la classica pennichella, visto anche il caldo. Così io vado a mettermi in una stanza per dormire, mentre i miei cugini rimasero a vedere la TV. Ero in una stanza che veniva usata come "stanza degli ospiti". Quindi a rotazione chi capitava usava quella stanza per dormire come un'altra che era presente nella casa.
C'era anche un armadio con magari abiti e cose che i miei zii o i miei lasciavano li per quando potevano servire all'occorrenza.
Mi ero messo a letto e stavo cercando di dormire. Ci ero anche riuscito, ma il mio sonno che non era molto pesante, venne interrotto dalla porta che si aprì. Io ero in dormi veglia, quindi non ci feci caso più di tanto e richiusi gli occhi per dormire. Era mia zia, che apre l'armadio in cerca di qualcosa. Essendo la stanza un po' buia, poiché le tapparelle erano abbassate, lei mi vede nella stanza ma non vedendo alcun tipo di mio movimento pensa che dormissi. Io credevo che uscisse subito invece non risentendo il rumore della porta che si riapre per poi richiudersi, apro gli occhi per vedere che stesse facendo.
Il letto era posizionato nella parte destra della stanza, mentre l'armadio un po' più al centro ed aveva uno specchio nella parte centrale. Aprendo gli occhi vedo che tira fuori dall'armadio degli indumenti. Tuttavia, pensando che io ormai dormissi, si cambia proprio lì. Io chiaramente cerco di non farmi notare e resto a guardarla.
Il cuore mi batteva a mille, si stava per spogliare davanti a me, seppur non lo sapesse. Si tolse prima la camicetta che portava, poi i pantaloni. Rimase in reggiseno e mutandine. Mia zia aveva circa 41/42 anni all'epoca. Era bionda, anche se tinta, occhi chiari. Alta circa 1.60/1.65.
Io ero in piena tempesta ormonale all'epoca e da vestita mi immaginavo un bel fisico ma non potevo pensare che fosse ancora meglio di quel che credevo.
È normopeso, aveva un seno prosperoso, credo una 4/5, la vita stretta, belle gambe ed un culo gonfio e tondeggiante e alla vista morbido.
La guardo cercando di trattenere il respiro. La vedevo dal suo lato destro e della parte della schiena. La parte davanti mi era mostrato dal riflesso sullo specchio. Seppur la stanza era buia c'era luce a sufficienza per vedere il suo corpo.
Ad un certo punto si toglie il reggiseno. I suoi grossi seni scendono poiché erano tenuti su dall'indumento, ma adesso potevo guardarli in tutto il loro splendore. Un seno davvero grosso, ancora sodo e dei bei capezzoli perfettamente tondi. Inutile dire che il mio cazzo era più duro del marmo.
Poi si toglie le mutandine, per farlo si piega leggermente a novanta e riesco ad intravedere la sua fica da dietro. Dallo specchio non riuscivo a vedere bene ma aveva un pelo che sembrava bello curato. Le sue mutandine le cambia con un perizoma nero, che rendono grazia al suo bel culo. Lei si guarda per bene allo specchio, si passa le mani sui fianchi, prende uno di quei vestitini estivi e lo indossa. Richiude l'armadio ed esce.
Io avevo il cazzo durissimo ed ovviamente non potevo non masturbarmi su ciò che avevo visto. Aveva poggiato la biancheria che aveva tolto in una busta, io mi alzo e la tocco sento l'odore e mi masturbo. Dopo che venni usai proprio le sue mutandine per asciugarmi.
Quei minuti me la fecero entrare nella testa. Era sicuramente una bella donna, e mi piaceva vederla. Ma dopo averla vista nuda, ogni volta che la rivedevo non facevo altro che pensarla nuda.
Mi riempii di seghe per lei.

Tuttavia il nostro soggiorno condiviso non era ancora finito...
 

And5mag

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Vi racconto una delle mie esperienze più assurde e alla quale sono più legato.
Parliamo di una estate, erano i tempi del liceo. Avevo circa 16 anni all'epoca dei fatti.
Quell'estate per qualche giorno mi trovavo a casa dei mie nonni, che avendo una casa molto grande, spesso si ritrovano ad ospitare cugini e zii.
Era un luglio se non sbaglio e faceva caldissimo. In quei giorni eravamo lì io e altri miei due cugini, il fine settimana sarebbero arrivati i genitori di uno dei miei due cugini, ovvero mio zia e mio zio.
Poi lui sarebbe andato via il lunedì, a causa del lavoro, mentre lei sarebbe rimasta anche la settimana.
La domenica, dopo uno di quei pranzi pranzi eccessivi, preparati da mia nonna, era d'obbligo la classica pennichella, visto anche il caldo. Così io vado a mettermi in una stanza per dormire, mentre i miei cugini rimasero a vedere la TV. Ero in una stanza che veniva usata come "stanza degli ospiti". Quindi a rotazione chi capitava usava quella stanza per dormire come un'altra che era presente nella casa.
C'era anche un armadio con magari abiti e cose che i miei zii o i miei lasciavano li per quando potevano servire all'occorrenza.
Mi ero messo a letto e stavo cercando di dormire. Ci ero anche riuscito, ma il mio sonno che non era molto pesante, venne interrotto dalla porta che si aprì. Io ero in dormi veglia, quindi non ci feci caso più di tanto e richiusi gli occhi per dormire. Era mia zia, che apre l'armadio in cerca di qualcosa. Essendo la stanza un po' buia, poiché le tapparelle erano abbassate, lei mi vede nella stanza ma non vedendo alcun tipo di mio movimento pensa che dormissi. Io credevo che uscisse subito invece non risentendo il rumore della porta che si riapre per poi richiudersi, apro gli occhi per vedere che stesse facendo.
Il letto era posizionato nella parte destra della stanza, mentre l'armadio un po' più al centro ed aveva uno specchio nella parte centrale. Aprendo gli occhi vedo che tira fuori dall'armadio degli indumenti. Tuttavia, pensando che io ormai dormissi, si cambia proprio lì. Io chiaramente cerco di non farmi notare e resto a guardarla.
Il cuore mi batteva a mille, si stava per spogliare davanti a me, seppur non lo sapesse. Si tolse prima la camicetta che portava, poi i pantaloni. Rimase in reggiseno e mutandine. Mia zia aveva circa 41/42 anni all'epoca. Era bionda, anche se tinta, occhi chiari. Alta circa 1.60/1.65.
Io ero in piena tempesta ormonale all'epoca e da vestita mi immaginavo un bel fisico ma non potevo pensare che fosse ancora meglio di quel che credevo.
È normopeso, aveva un seno prosperoso, credo una 4/5, la vita stretta, belle gambe ed un culo gonfio e tondeggiante e alla vista morbido.
La guardo cercando di trattenere il respiro. La vedevo dal suo lato destro e della parte della schiena. La parte davanti mi era mostrato dal riflesso sullo specchio. Seppur la stanza era buia c'era luce a sufficienza per vedere il suo corpo.
Ad un certo punto si toglie il reggiseno. I suoi grossi seni scendono poiché erano tenuti su dall'indumento, ma adesso potevo guardarli in tutto il loro splendore. Un seno davvero grosso, ancora sodo e dei bei capezzoli perfettamente tondi. Inutile dire che il mio cazzo era più duro del marmo.
Poi si toglie le mutandine, per farlo si piega leggermente a novanta e riesco ad intravedere la sua fica da dietro. Dallo specchio non riuscivo a vedere bene ma aveva un pelo che sembrava bello curato. Le sue mutandine le cambia con un perizoma nero, che rendono grazia al suo bel culo. Lei si guarda per bene allo specchio, si passa le mani sui fianchi, prende uno di quei vestitini estivi e lo indossa. Richiude l'armadio ed esce.
Io avevo il cazzo durissimo ed ovviamente non potevo non masturbarmi su ciò che avevo visto. Aveva poggiato la biancheria che aveva tolto in una busta, io mi alzo e la tocco sento l'odore e mi masturbo. Dopo che venni usai proprio le sue mutandine per asciugarmi.
Quei minuti me la fecero entrare nella testa. Era sicuramente una bella donna, e mi piaceva vederla. Ma dopo averla vista nuda, ogni volta che la rivedevo non facevo altro che pensarla nuda.
Mi riempii di seghe per lei.

Tuttavia il nostro soggiorno condiviso non era ancora finito...
Continua vai alla grande
 
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Mio zio montò una di quelle calssiche piscine da casa in modo che potessimo divertirci a fare il bagno. Capitò che il lunedì successivo credo, mia zia decise di sfruttare la cosa e così si mise a prendere il sole. Fu la mia rovina, io ero dentro la piscina e la vedo uscire dal portone di casa. Costume rosso a due pezzi, occhiali da sole. Cerco di non fissarla troppo ma era impossibile.
La guardo mentre si mette la crema solare, mai dimenticherò la sua mano che spalma la crema tra i due seni. Faceva su e giù con la ed io che immaginavo di sborrarle in mezzo alle tette mentre lo faceva.

Ero in piscina e per tutto il tempo non potevo uscire data l'erezione che mi aveva provocato, pensavo che qualcuno mi potesse vedere e sarebbe stato imbarazzante. Rimane lì a prendere il sole. Poi ad un certo punto anche lei decide di fare il bagno. Era una agonia, il mio cazzo stava esplodendo ed averla vicina aumentava solo la sofferenza.

Mentre lei faceva il bagno io cerco di starle il più lontano possibile. Rimaniamo io, i miei cugini e lei un po' a mollo. Poi i miei cugini decidono di uscire per andare a prendere una cosa da mangiare e mi invitano ad andare con loro. Dico di no, poiché ero imbarazzato all'idea che uscendo dall'acqua mia zia potesse vedere la mia erezione.
Poi ad un certo punto lei mi dice "dai vai anche tu, c'è il gelato che ho preso io" io le dico "si grazie, ma adesso non mi va" e lei "guarda che mi offendo se non lo mangi, l'ho preso per voi" ed io "grazie ma adesso non mi va proprio, lo mangerò dopo cena". Pericolo scampato per il momento, rimaniamo lì a fare il bagno.
Io ero eccitato, imbarazzato e agitato. Avevo anche il desiderio di volerci provare con lei ma come potevo fare, e poi lei come avrebbe reagito? È una donna sposata, adulta, ed io sono il nipote anche se acquisito. E poi pensavo "che figura farei se lei si arrabbiasse con me?"
Fatto sta che intimorito da tutti questi fattori, esco dall'acqua, cercando di coprire la mia erezione. Mentre esco mia zia mi guarda e mi sorride, ed io avendo le mani davanti al mio cazzo ero sicuro che non si accorgesse di nulla.
I giorni seguenti proseguirono con io che continuavo a masturbarmi pensandola. L'averla vicina tutto il giorno non allontanava di certo quei pensieri. Inoltre ogni giorno la vedevo in costume.
L'apoteosi fu quando indossò un costume intero. Uno di quelli tipo anni 80, che risaltano i fianchi e sono a perizoma. Era assurda. Una fica meravigliosa. Tette grosse, culo in risalito. Capelli biondi.
Avevo sempre pensato che mia zia fosse molto vanitosa, dato il suo abbigliamento e il suo modo di truccarsi, ma che fosse comunque una brava moglie. Vederla però in costume e nuda, e vedere quanto fosse appariscente, mi faceva pensare "come può essere fedele al marito una così?". Pensavo magari a quanti uomini si fosse scopata quando mio zio era fuori per lavoro. E pensavo "chissà quanto sarà porca anche".
Chiaramente erano solo ipotesi e suggestioni, non potevo avere alcuna prova.
In me c'era sempre quella voglia di provare a fare qualcosa. Di toccarla almeno, o di farle qualche complimento per vedere la sua reazione. Ma la conseguenza in caso di un rifiuto mi spaventava terribilmente.
Anche quel giorno fece il bagno. Io chiaramente ero già a cazzo duro. Tuttavia entrando si era dimenticata di mettere la crema solare. Mi chiese allora di andare a prenderla e di mettergliela almeno sulle spalle, poi al resto avrebbe pensato lei. Quindi esco, dalla piscina, vado in casa, prendo la crema, torno in piscina ed inizio a mettergliela. Pensai che quello poteva essere il momento giusto per fare qualcosa, per provare e vedere almeno la sua reazione. Ma cosa potevo fare? C'erano i miei cugini e di certo non potevo parlare e di certo non potevo toccare le sue parti intime.
Non avevo ancora esperienza con le donne però pensai all'unica cosa che poteva sembrare accidentale e passare in osservata. Mentre le spalmavo la crema, decisi di avvicinare il mio corpo al suo, in modo tale da appoggiare il mio cazzo al suo culo. Decisi di farlo lentamente, quindi mentre le spalmavo la crema poggio la mia cappella sul suo culo. Del resto poteva sembrare una cosa accidentale e di certo non si può fare una colpa ad un 16enne che ha una erezione. Così mi avvicinai sempre di più e lei sembrava non avere alcuna reazione. Anzi, nemmeno cercò di spostarsi. Quindi continuai a spalmare la crema sul suo corpo tenendo il mio cazzo sul suo culo, strusciandolo leggermente, fino a metterlo proprio nel mezzo. Inutile dire quanto fu eccitante, avrei voluto strapparmi il cazzo per l'eccitazione.
Una volta finito facemmo il bagno normalmente.
Fui soddisfatto della cosa, anche perché il mio tentativo non portò a conseguenze, o almeno così pensavo.
La sera stessa, dopo cena, lei mi prese in disparte dicendomi "devo parlarti". Andammo in una stanza, soli. Il mio cuore era a mille, da una parte immaginavo gli scenari più erotici possibili e da una parte che mi avrebbe fatto un cazziatone per quello che era successo.
Mi fece sedere sul letto, lei fece lo stesso e iniziò a parlarmi. Mi disse "io so che stai attraversando una età particolare adesso, ormai non sei più un bambino, sei quasi un uomo. Questa è una età complicata e a volte si possono avere le idee confuse." Io annuivo senza dire nulla. Poi lei mi chiede "sai a cosa mi riferisco vero?" Io non sapevo cosa dire, perché se avessi detto di sì, significa ammettere l'intenzionalità di quello che era successo, e dire di no non sarebbe stato credibile. Allora dissi semplicemente "non saprei, credo di sì" e lei "mi riferisco a quello che è successo oggi, credi che io non mi sia accorta che mentre mi spalmavi la crema, strusciavi il tuo pene su di me?" "Non ti ho detto nulla perché c'erano i tuoi cugini." Allora le dico "scusami non volevo" e lei "non c'è bisogno di scusarsi, capisco pure che a questa età è facile avere erezioni e non controllarle". Prosegue "anche l'altro giorno l'ho notata, ti coprivi con le mani, ma dal costume di notava, anche perché non è facile nasconderla". Dicendo così, ero confuso, non capivo se mi stesse facendo un complimento o se fosse solo una constatazione. Le dissi allora "scusa non volevo, mi ero eccitato e non sapevo cosa fare". E lei proseguì "non preoccuparti, non volevo mortificarti, devi piano piano scoprire la tua sessualità e l'esperienza con le donne ti aiuterà in questo". Ero incredulo alle sue parole, visto comunque come cercò di mettermi a suo agio cercai di dirle qualcosa per vedere la sua reazione, e allora le dissi "sei una bellissima donna zia, penso che tu lo sappia che effetto fai agli uomini" e lei "beh, magari un tempo, adesso gli anni si fanno sentire" ed io "beh, magari da giovane eri più bella ma anche adesso sei bellissima". Lei si mise a ridere e mi abbracciò mi strinse a sé, sentivo tutto il suo grosse seno sul mio petto. E mi disse "Cerca di stare più rilassato quando sei con me, sono tua zia, ti ho visto crescere" Anzi trovati una ragazza così potrai sfogare i tuoi spiriti, e poi sono convinta che la soddisferai a pieno".
Ancora una volta una frase che mi lasciò perplesso, non capivo se fosse un complimento o un incoraggiamento tanto per dire, viste le paranoie che un adolescente può farsi.
Volevo giocarmi le mie carte e vedere cosa sarebbe potuto accadere.
Così il giorno successivo, solita routine. Mia zia che prende il sole, bagno in piscina tutti insieme. Cosa potevo fare per provarci con mia zia? Del resto le sue parole chiudevano qualsiasi spiraglio, ma io volevo fare qualcosa. Toccarla ancora una volta, farle sentire quanto mi eccitasse.
Chiaramente non riuscii a fare nulla.
Dopo quegli avvenimenti, lei restò un chiodo fisso nella mia testa e non so quante seghe le ho dedicato.


Tuttavia mai mi sarei aspettato di poter avere la mia "rivincita" o meglio seconda occasione, qualche anno più tardi...
 

TheAlchemist

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Bellissimo! anche io ho una zia che da giovane era una gran figa... mi sarebbe piaciuto poterci provare come hai fatto tu!
 
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Succede che un bel po' di anni dopo, mia zia divorzia.

La mia famiglia resta comunque in buoni rapporti con lei. Anche perché si scopre che la causa fu mio zio, il quale la tradiva ripetutamente.
Tuttavia abitando in una città a circa 2 ore dalla mia non la vediamo spesso. Qualche mese (7/8) dopo il divorzio decidiamo di andare a trovarla. Io all'epoca avevo 27/28 anni.
Avevamo organizzato a casa sua i miei ed io per un pranzo domenicale.

Durante gli anni che erano passati i nostri rapporti si era un po' indeboliti. Essendo io cresciuto andavo meno dai miei nonni e quindi ci si vedeva magari solo una volta o due l'anno. A Natale per dire.
Tuttavia in quelle rare occasioni io ero sempre molto lieto di vederla e non perdevo occasione di abbracciarla calorosamente per sentire il suo seno sul mio petto.
Poi penso che anche quel mio modo di fare a lei piacesse. Ormai ero cresciuto, sono alto 1.85 circa, 80 kg, fisico abbastanza atletico. E per quella visione che ho di lei penso che le piacesse ricevere quelle piccole attenzioni da parte mia. Ma magari erano solo mie suggestioni date dal fatto che era da sempre uno dei miei sogni erotici più frequenti.
Chiaramente, negli anni, avendo ragazze l'ho pensata molto meno, a volte quasi mai. Ma ogni tanto la sega su di lei tornava sempre.

Lei era molto contenta di vederci.
Comunque arriviamo la mattina, pranziamo. Chiaramente parliamo del più e del meno, di come stesse, il matrimonio ecc...
Lei sembrava la stessa, il periodo più buio, ovvero quello del divorzio sembrava ormai era alle spalle.
Parlando mia madre le dice "teniamoci più in contatto, anche tramite whatsapp"
Prendendo spunto dalla cosa, mia zia mi dice "visto che tu sei bravo con la tecnologia, puoi controllarmi un attimo il telefono? Ho sempre problemi di memoria, mi dice sempre che è insufficiente"
Io le dico "va bene, posso accedere senza problemi?" E lei "si, certo, non preoccuparti"
La prima cosa che faccio quindi è di usare un file manager per eliminare i backup di WhatsApp che occupano memoria. Poi tramite il telefono cancello la cache delle app.
Poi vado nella galleria per vedere quante foto ci fossero. C'erano foto ma non tantissime. Tuttavia c'erano molte foto nel cestino. Quindi le apro e li la situazione inizia a farsi interessante. Mi ritrovo diverse foto di uomini nudi.
Il cestino è il classico che autoelimina le foto dopo 30 giorni, quindi la più vecchia era di un mese prima. Da quel che vedo, erano foto di uomini, selfie, palesemente inviati. Chiaramente molte erano da parte degli stessi. Penso che fossero almeno 4/5 uomini diversi. Inoltre c'erano uomini coetanei ed uno più giovane. Penso che il più giovane avesse circa 32/35 anni. In alcune foto, questi erano nudi e alcune foto erano proprio dei loro cazzi.
Ci sono però anche alcune sue foto cancellate. Saranno state 6/7. In 2/3 era in intimo. Erano foto scattate nella stessa occasione. Reggiseno e mutandine neri, calze nere. Lei davanti lo specchio, seduta sul letto con le gambe aperte. Finalmente dopo anni potevo rivedere quel corpo. Erano passati un po' di anni ma lei si era mantenuta benissimo. Anzi il seno sembrava pure più grande. In un'altra foto c'era lei davanti lo specchio del bagno che si tiene il reggiseno con una mano il quale era slegato. Il seno si vedeva molto di più qui, ma non i capezzoli. Una era una foto dei suoi piedi. Un'altra lei vestita con tutta in tiro con un vestito a tubino.
Prima di cancellare le foto, le ripristino, le invio al mio telefono e saranno oggetto di molte seghe.
Chiaramente durante la visione non mi faccio accorgere di nulla. Lei continuava a parlare con mia madre. Io cancello le immagini e mi metto a cercare altro. Vado nelle app installate e vedo che aveva Tinder. Entro nell'app e vado sulle sue foto. Aveva messo 3/4 foto, dove non si vedeva bene in volto. Il nome era diverso. Le foto erano carine ma niente di eccessivo. Poi allora vado nei match e ne trovo tantissimi.
Uomini di tutte le età che le scrivono, alcuni andando subito al sodo. Lei però, dalle conversazioni sembra una che vuole essere corteggiata. Comunque una donna che richiede attenzioni. Vedo che con diversi si era scambiata il contatto telegram. Con alcuni c'era sexting. Loro la provocavano e lei li faceva eccitare. Parlavano delle proprie voglie.

A quel punto, avevo realizzato tre punti fondamentali: mia zia è ancora una bellissima donna, chiaramente l'avevo vista negli anni ed era sempre lei, molto appariscente e sempre ben vestita, ma le foto in intimo mostravano ancora un bellissimo corpo. Una vera e propria milf.
Altro punto, mia zia stava vedendo uomini in quel periodo, quanto meno a parlarci. Poi non so se si fossero visti poiché non ho avuto il tempo di leggere molte conversazioni.
E infine il punto più importante, essendo divorziata non era più mia zia. Io ormai ero un uomo, lei una donna. Due adulti. E questo mi fece pensare che potevo in qualche modo provarci.
Tuttavia come? Vero che formalmente non era più zia, ma mi aveva visto crescere, e tentare un approccio così dal nulla pensavo che non producesse risultati. Lei si sarebbe sempre frenata.

Allora cosa fare? Avevo la soluzione a portata di mano.
Io anche avevo tinder in quel periodo, e in quel momento non mi importava più nulla di quelle troiette che stavo sentendo. Dovevo verificare cosa potessd accadere con lei.
Allora vado nel suo tinder e nel mio, riduco la distanza di ricerca al minimo e mi metto a sfogliare gli account. Dopo un po' dal mio proflo la trovo mando il like e metto il match dal suo telefono.
Restava un'ultima cosa da fare, cambiare un po' le mie foto, per non mostrare il viso. E così faccio. Metto foto che mostrano più il fisico.
Quindi finita l'operazione. Le riconsegno il telefono.

A quel punto era chiaro. Non appena fossimo andati via, iniziare a scriverle e corteggiarla. Provarci. L'obiettivo era riuscire in qualsiasi cosa. Anche solo sexting. Inviarle una foto del mio cazzo e ricevere un suo commento mi eccitava al solo pensiero.

E lei non sapendo chi fossi, se le fossi piaciuto, non si sarebbe fatta problemi a rivelarmi il suo corpo e parlarmi delle sue voglie.

Ci salutiamo, lei mi abbraccia, dandomi i classici due baci sulle guance. Io avevo già il cazzo duro.

Nei giorni successivi cerco di mettere in pratica quello che avevo pensato...
 

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