Racconto di fantasia Sara e la chat dimenticata

giopipa

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Apro un altro filone , quasi tutta fantasia a sto giro, io non ho mai combinato nulla , diciamo che ho preso spunto.....

Lavoravo da ormai cinque anni presso un ufficio contabile, fui preso come stagista e pian piano fatto crescere e dal primo giorno li dentro fui affiancato a Sara , 35enne che rientrava dalla maternità, .
Durante il primo anno in particolare lavoravamo a stretto contatto e stringemmo un ottimo rapporto d'amicizia, lei mamma ma con spirito da ragazzina mi vedeva un po' come il suo fratellino di dieci anni più giovane e durante questo periodo le confidenze , a volte innocenti a volte un po' più pepate non mancavano mai.
Spesso mi chiedeva come fossero andati i miei week end con amici, le mie serate in discoteca e i miei appuntamenti con quel filo di malinconia di chi molto volentieri sarebbe tornata a vivere la notte ed il divertimento ,cosa che con marito e figlia le era ormai difficile se non impossibile; ai miei racconti faceva poi sempre coda qualche suo aneddoto di gioventù, quando libera e felice si divertiva non poco.
Io un po' ingenuotto ascoltavo e fantasticavo, col senno di poi fossi stato un pelo più brillante e spregiudicato forse mi sarei accorto delle sue aperture e mi sarei divertito non poco, ma vabbè, come si suol dire ogni lasciata è persa.
Torniamo a Sara , un tipetto dal fisico tonico nonostante fosse fresca di rientro dalla maternità ( maniaca di diete e linea si teneva parecchio in forma con sport, palestra e , lo scoprirete poi, anche con altro) , seno piccolo, probabilmente una seconda scarsa post gravidanza, ma culo e gambe da favola, peccato che il suo abbigliamento da ufficio , un mix quasi mai azzeccato tra sportivo ed elegante, raramente lo mettesse in risalto, anzi spesso lo nascondeva proprio con maglie e pantaloni extralarge.
Il tempo passava e il nostro rapporto pian piano cambiava, rimanevamo sempre buoni amici e colleghi ma lo scorrere del tempo più qualche incomprensione lavorativa cambiò non poco la sua apertura nei miei confronti e anche lo spazio per le sue confessioni ovviamente andava scemando.
Un sera a Sara squillò il telefono, poche parole e salutò tutti di fretta e furia per andare a recuperare la figlia a qualche corso , arrivò orario di chiusura spensi il mio pc sistemai la mia postazione ed ero pronto ad uscire , mi accorsi però del suo pc rimasto acceso e mi avvicinai per spegnerlo.
Accesi lo schermo e poco prima di arrestarlo mi accorsi di un'icona lampeggiante sulla barra inferiore, aveva dimenticato aperta la chat di un social, la curiosità si fece largo e decisi di darci una sbirciata...... sbam!
Dopo poche righe lette l'immagine della Sara casa e famiglia che mi ero prefissato in questi anni venne demolita da quello che stava davanti ai miei occhi, stava chattando contemporaneamente con un cliente ed una sua amica, l'argomento era praticamente lo stesso e se da una parte organizzava l'incontro con il suo amante cercando di inventare qualche scusa per uscire dall'ufficio, dall'altra con l'amica commentava abbastanza esplicitamente quello che aveva e che avrebbe fatto con il suo uomo misterioso.
Lessi a ritroso tutte le conversazioni soprattutto quella con l'amica dove non lasciava troppo spazio all'immaginazione, non so quanto tempo passai su quelle pagine, ero solo in ufficio ,nessuno mi disturbava e ad ogni scorrere di pagina la mia eccitazione saliva sempre più, dopo aver letto un passaggio del tipo " sai la prima volta mi è venuto in bocca ed io ho sputato nel cestino , lui si è quasi offeso perciò dalla volta dopo ho iniziato ad ingoiare, Fede ( l'amica) ,è uno spettacolo ! scopiamo come ricci e poi non vedo l'ora di averlo nella mia bocca " mi accorsi che la mia mano senza volerlo era già all'opera, qualche altro messaggio " l'ultima volta mi ha fatto trovare del lubrificante , non me la sono sentita e lui mi ha capito, però se continua a scoparmi cosi prima o poi al culo un pensierino...." e non mi contenni più, inondai la sua scrivania con un copioso getto. Ero eccitatissimo!
Insomma avevo una gran troia in ufficio e non me ne ero mai accorto!
Cercai a fondo sperando di trovare qualche foto sexy che Sara potesse aver mandato al suo amante ma non trovai nulla, trovai invece qualcosa di molto interessante, quando per commissioni mi capitava di uscire prima o quando prendevo ferie, il luogo degli incontri clandestini di Sara diventava il nostro ufficio, mi ritrovai subito ad immaginarla scopata sulla scrivania, sulla sedia del capo o a carponi sotto al tavolo con un cazzo in bocca, spensi tutto e me ne tornai a casa con la sua immagine fissa in mente , la sera un paio di dediche se le meritò in pieno.
Vederla il giorno seguente fu un colpo, appena entrata in ufficio credo di averla spogliata con gli occhi e mi ritrovai con un'erezione decisamente incontrollabile tanto che molto probabilmente se ne accorse anche lei visto la risatina che mi piazzò, mi sentivo strano, mi era entrata nella mente e non riuscivo più a farla uscire, totalmente succube della sua presenza , non riuscivo più a vederla come avevo sempre fatto.
Cercavo in ogni modo di evitare di incrociarle lo sguardo , ma in ufficio eravamo solo noi due ( il capo come al solito era in viaggio ) ed era praticamente impossibile.
" Tutto bene ? non mi sembri molto in bolla oggi" mi disse Sara, " hai ragione , ho dormito poco , non mi sento un granché, ti scoccia se a pomeriggio sto a casa a riposare?" " fai pure, per me non ci sono problemi" .
Con la coda dell'occhio la sbirciai e le vidi comparire un ghigno sul volto, poco dopo le sue dita stavano volando sulla tastiera ed io sapevo esattamente cosa stava scrivendo.
Approfittando di una sua sosta in bagno mi catapultai alla scrivania di Sara sperando di trovare conferma a ciò che stavo immaginando.
< Questo pomeriggio Gio non c'è, ti aspetto alle 5?">
< Ci sono >
< Credo che in pausa pranzo dimenticherò di rimettermi le mutandine :) >
Stavo nuovamente male, tornai lesto al mio posto con il cazzo che premeva sui jeans, attesi che Sara uscisse dal bagno e mi ci fiondai io, ormai ci avevo preso gusto, il solo pensarla mi dava tremolii di piacere, qualche colpetto ben assestato e di nuovo mi svuotai con il suo pensiero fisso in testa.
il pomeriggio a casa il pensiero di Sara continuava a non abbandonarmi, mi aveva letteralmente sconvolto, non riuscivo a spiegarmi come la sua immagine riuscisse a turbarmi in modo così dirompente, ormai avevo questa fissa nel mio cervello, il desiderio del suo corpo era così forte, così vigoroso che ancora mi ritrovai a segarmi furiosamente per placare i miei ardori.
Mi aveva fottuto il cervello e l'idea mi venne così di getto, non ero molto sicuro di quello che stavo per fare ma in quelle condizioni la mia psiche ormai viaggiava per conto suo, presi le chiavi dell'auto e mi precipitai in ufficio.
Arrivato controllai l'ora ed erano quasi le 17, attesi nel parcheggio li vicino finche l'amante di Sara finalmente non arrivò e si diresse verso la porta dell'ufficio. Aspettai ancora qualche minuto ,faticando non poco per tenere a bada i miei bollenti spiriti , ed eccitato come non mai mi diressi verso l'entrata posteriore. Il nostro ufficio era al piano terra di un condominio, l'ingresso era composto da due grosse vetrate serigrafate che non lasciavano intravedere nulla dall'esterno ma nel cortile interno avevamo una porta secondaria che utilizzavamo solo per portare fuori la carta .
Entrai di soppiatto senza far troppo rumore, i suoni che arrivavano dall'altra stanza erano decisamente inequivocabili , pian piano mi affacciai verso l'ufficio principale e loro erano li, Sara completamente nuda piegata sulla sua scrivania e lui da dietro la scopava con foga, ero ben nascosto alle loro spalle e vedevo il cazzo del suo amante che senza fatica entrava ed usciva dalla figa fradicia di Sara mentre con le mani le stringeva il suo bel culo , sulle sue gambe le colavano gli umori del suo piacere e gemeva fortissimo, dopo poco lui la prese di peso e la mise seduta sulla scrivania, si inginocchiò e con la lingua le assaporava il clitoride; ora potevo vederla in faccia, era totalmente rapita dal piacere che quell'uomo le stava donando, si mordeva il labbro mentre con le mani stringeva forte la schiena del suo amante , sembrava quasi piangere e la sua espressione trasudava godimento. " Vengo!" urlò Sara e venne copiosamente sul volto del suo uomo che ne assaporò ogni goccia, alchè lui la prese e la sdraiò sulla scrivania lasciandole la testa penzoloni, " ora tocca a me" le disse, Sara si appropriò letteralmente del suo cazzo, lo segava e lo leccava con piacere, mentre con la mano libera continuava a massaggiarsi il clitoride alla ricerca di un nuovo potente orgasmo, succhiava avidamente sia palle che cazzo facendolo scomparire ogni tanto totalmente nella sua bocca , quel pompino mi pareva estasiante.
Lui le svuotò tutto il suo sperma sul viso, Sara a quel punto si mise in ginocchio davanti a lui , col viso completamente ricoperto di sborra , e riprese il suo cazzo in bocca, come a non voler sprecare nemmeno una goccia di quel nettare, lo ripulì per bene e passandosi un dito attorno le labbra raccolse gli schizzi sul suo viso e inghiottì tutto leccando per bene il suo dito mentre con uno sguardo di pura sensualità lo fissava negli occhi.
A quel punto sgattaiolai fuori dall'ufficio per non farmi beccare , corsi veloce in macchina e fermo nel parcheggio , controllando che nessuno mi vedesse, dedicai un nuovo pensiero a Sara.
Fu la prima spiata di una lunga serie , trovavo sempre più spesso scuse per lasciarle l'ufficio quando il capo non c'era, e godevo dello spettacolo che ogni volta mi regalavano, finchè un bel giorno decisi che era arrivato anche il mio di momento...............

Hola Giò
 

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