Hai posto un quesito secondo me interessante. Non ci avevo mai pensato. Il riconoscimento degli assistenti sessuali dovrebbe essere un passo necessario per definirci "Paese Moderno", ma si sa che "vizi privati e pubbliche virtù" e il sesso, spesso, è visto ancora come un vizio.
La difficoltà che possono avere certe professioniste è dovuta, a mio parere, al fatto di non conoscere la disabilità; tanti tipi, gravità diverse. Per loro è un lavoro, appunto, e credo che fare sesso con un disabile comporti un'attenzione in più; non conosco il tuo caso, parlo in generale, forse il doversi occupare dello spogliare,aiutare nell'amplesso,ecc... è visto più come un atto di amore che di sesso. Non sono esperto del mondo della prostituzione, ma sento dire che i baci non sono contemplati proprio perchè hanno a che fare con una sfera più sentimentale che fisica.
Immagino ci possa essere anche la paura di interfacciarsi con un disabile, nel caso di malformazioni che sono un tabù ben maggiore rispetto ad un difetto estetico.
Infine credo sia anche una questione di tempo, immagino che per le accortezze necessarie a fare sesso con un disabile, il tempo necessario sia mediamente maggiore rispetto ad un rapporto con un normodotato.
Spero di esserti stato utile
Buona fortuna!