sodomia e dintorni e altri pensieri

ilsolitoli

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Ho 30 anni suonati, convivo da anni con la mia ragazza e mi sto scoprendo sadico.
Niente di eclatante eh, non fraintendetemi, mi piace che nell'intimità si crei a comando un rapporto di sudditanza completa tra me e la mia partner.
Con la mia ragazza è difficile: ha il suo caratterino e, per quanto cerchi di assecondarmi non sempre vive la questione con il trasporto che desidero.
Ultimamente mi capita di ripensare ad una mia ex: una ragazza piccolina, di poche parole, con una predilezione per il sesso anale e la sottomissione che non ho più trovato in nessuna. Una delle ultime scopate che abbiamo fatto è iniziata con una bella leccata delle sue grazie insieme a una decisa dilatazione anale. Appena mi avvicinavo al suo buchino diventava letteralmente un lago. E da quanto mi dice sembra proprio che sia il dolore una delle chiavi per farla bagnare.
Ho anche la fissa del fisting, purtroppo ho una mano taglia XXXL e non sono mai riuscito a farlo "come al cinema": tanto lubrificante e al massimo 4 dita.
In tempi meno recenti ho provato con le cam girl: pensavo che il presupposto del rapporto monetario potesse ricreare questo genere di sudditanza, ma non son stato fortunato: a parte qualche inserzione oversize e un po' di self fisting, non ho ottenuto quel brivido.
recentemente ho offerto dei soldi ad una mia conoscente, in forma anonima, chiedendole foto, video o qualsiasi cosa fosse disposta a fare per me. Purtroppo mi ha mandato a fanculo, gratis tra l'altro :dho:
Recentemente tornando a casa ho intravisto una professionista da marciapiede taglia valchiria, istintivamente ho pensato "chissà che passerona deve avere, magari mi tolgo lo sfizio del fisting per una volta": quando mi son deciso ad approcciarla non l'ho più vista.
Mi affascinano da morire il genere sleep (ragazze che dormono) e drunk/drug (ragazze alterate), l'alterazione di coscienza in generale: purtroppo sono conscio delle implicazioni penali della questione e mi son sempre tenuto alla larga dall'operare realmente, ciò non toglie che ho sempre colto l'occasione per fare giochini a base alcolica quando potevo.
Ora sto pensando a qualche signora matura, giusto per vedere se l'età dona quella elasticità che tanto desidero.

Voglio poter pensare di DOMINARE la mia donna, in qualsiasi modo.

MA, dopo tutto sto preambolo mi chiedo: ne vale la pena?

Chiarito quello che è il mio orientamento, secondo voi ha senso realizzare le proprie fantasie?

La mia esperienza riguardo il realizzare le fantasie ha sempre portato a delle delusioni in realtà.
Per esempio, la ragazza che mi piaceva da morire: quando ho finalmente concluso mi son trovato davanti alla scopata peggiore della mia vita. Insieme a questo ci sono tanti piccoli esempi a rafforzare questo sentore.

Investire tanta energia (tempo, soldi e rischi in generale) per rincorrere un sogno mi sta facendo pensare che in realtà vuol dire rovinare seriamente una cosa bella: finché resta nella mia testa ha delle potenzialità infinite, quando si scontra invece con la realtà ha a più il sapore di una cosa fatta a metà o peggio, una merda colossale.

Voi come vi approcciate alle vostre fantasie? per voi sono tacche da segnare alla cintura il prima possibile o sono solo dei rifugi sicuri nel quale nascondervi quando il mondo vi prende a calci nelle palle?
 

rud1985

Lo Svangamaroni
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Svangopoli
Le fantasie possono essere belle da realizzare come da mantenere irrealizzate. Dipende da che fantasie sono e dall'indole di chi le ha.
Io preferisco vivere, quantomeno, con l'idea di poterle realizzare perché questo mi fa sentire vivo ed anche soddisfatto di ciò che ho. Poi, riuscirò a realizzarle o meno è un altro discorso.
Vivere con una persona con la quale ho la certezza che mai e poi mai realizzerò determinate cose mi farebbe allontanare da lei, ma questo non significa che vivo male se il tempo passa senza che tali pensieri diventino realtà.
 

Lo shrek

Orco2!
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Io sono fermamente convinto che per me, per come sono fatto io, avere delle fantasie non realizzate sia un buon modo per darmi un limite. Perché tante, tante volte, mi è capitato di desiderare qualcosa e una volta avuta chiedermi "e adesso?" e volere di più.
 

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