Esperienza reale Racconto di fantasia Sofia e l'artista di strada

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DoubleDuck

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Il racconto è lo stesso ma la chiave di lettura potrebbe essere differente e solo l’autrice la può illustrare, sia nel proseguo e sia, se ha voglia, nelle pieghe del racconto stesso.
Sul fatto che a Sofia non piaccia quello che le sta accadendo non sono proprio di questa opinione neppure io....Nel complesso naturalmente non nel o nei particolari.....
Potrebbe essere anche il magnetismo di Oriano che è tanto potente, ma sicuramente una certa tendenza di Sofia pare evidente. Manca ancora la parte di piacere che Lei può o meno provare....ma la storia mi sembra ancora lunga e orse stiamo soltanto anticipando parte di quello che verrà...o che vorremmo avvenisse....
Concordo con quello che dici tu, il mio è un pensiero che si è presentato con ogni situazione in cui Sofia voleva liberarsi ma che al momento si è negata per vari motivi
 

ital_iano

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CAPITOLO 13

Sento il freddo suono acustico di un tasto della macchinetta, e un istante dopo mi arrivano gli impulsi. Una pioggia di impulsi elettrici scaricarsi sul mio corpo, contemporaneamente, a intervalli regolari di circa un secondo. Sono come punture che provocano un dolore acuto e improvviso, che sparisce subito dopo, per poi tornare all'impulso successivo. Mi fanno male, soprattutto quelli sul seno. Sento il mio corpo sobbalzare ad ogni scossa, e mi manca il respiro. Mi sento una vera e propria cavia da laboratorio; ad ogni scossa mi esce spontaneamente un gemito, soffocato dal nastro sopra le labbra, che si mescola ai cigolii del divanetto ligneo. Quei pochi secondi mi paiono un'eternità, e sembrano non finire mai.
Dopo qualche istante, finalmente, sento un suono proveniente dalla macchinetta, e gli impulsi cessano all'improvviso. Sono sconvolta.
"Splendida!", esclama Oriano, pieno di entusiasmo e soddisfazione; "Sei stata splendida, Sofia!", mentre io non riesco a fare altro che cercare di riprendere fiato, con profondi respiri; mi sembra di aver corso per lunghissimi chilometri, e sento i polmoni farmi male ogni volta che provo a riempirli di aria. Mi viene da piangere, e vorrei scappare da lì immediatamente, ma mi mancano le forze; mi sento sfinita e svuotata, come se quei pochi secondi fossero stati un'ora di corsa sotto il sole.
"Avrei voluto guardarti per ore, piccolina..." esclama poi Oriano, mettendomi una mano sul ventre e seguendomi il respiro. "Brava, così.. riprendi fiato..." ripete più volte, mentre la stanza è satura dei miei deboli gemiti e del mio respiro affaticato. Giro il volto guardando Oriano, come a supplicarlo di togliermi quegli affari e slegarmi subito da li, ma non riesco a fare altro se non cercare di recuperare quell'aria che mi era stata tolta.
"Aspetta, aspetta... torno subito..." dichiara Oriano, alzandosi e dirigendosi fuori dalla stanza. Provo a fare dei respiri profondi, ma mi si bloccano a metà a causa del dolore; è come se mi venisse una profonda fitta ai polmoni non appena provo a inspirare profondamente, e sono costretta a fare tanti piccoli sospiri per compensare la mancanza di ossigeno. E' una sensazione orribile, fastidiosa. Raccolgo le forze, per provare a dirgli di slegarmi da quel divanetto, e di lasciarmi andare subito, ma non riesco a fare altro che dibattermi inutilmente, e lo sconforto comincia a farsi largo in me.
Oriano rientra e torna a sedersi, con una pezzuola bagnata che si affretta a passarmi sulla fronte. "Sei andata benissimo, brava" commenta soddisfatto, come se avesse raggiunto un importante traguardo. "Ecco... bagnamo un po'... ti darà sollievo...", prosegue, andando a passarmi la pezzuola su tutto il corpo, tamponando in corrispondenza dei punti sui quali ho adesi gli elettrodi. Ovviamente lo sento soffermarsi con particolare cura sul seno, ma sono talmente sfinita e concentrata sulla respirazione da non riuscire a reagire.
"Questo era solo un assaggio, piccola mia..." proclama poi, finendo di passarmi la pezzuola, e lasciandola cade a terra; "Un assaggio di pochi secondi e al livello di intensità alla scala 1...", prosegue, spostandomi una ciocca di capelli, con i miei gemiti ancora a far da sfondo a quella spiegazione. "Un giorno potremmo arrivare alla 5, e magari far durare la sessione un minuto intero, che ne dici?" aggiunge, compiaciuto.
Mi prende un colpo, e lo guardo spaventata sbarrando gli occhi. "Non vedo l'ora, mia cara... ma intanto dimmi, dopo questa prima sessione... come ti senti?", domanda compiaciuto. Sospiro rassegnata, e giro ancora la testa dalla parte opposta per non fargli leggere la mia tensione, ma sono terrorizzata dall'idea che voglia di nuovo sottopormi a quella tortura perversa, e stavolta non riesco a trattenere due lacrime. "...Interessante..." commenta lui, soddisfatto, recuperando da terra una tavoletta con la matita, e mettendosi comodo riprende a disegnare.
"Mentre recuperi le forze, mi do da fare con un altro bozzetto... tu non badare a me, e pensa a riprenderti, va bene?". Oriano è un folle; mi parla con modi affettuosi e gentili, totalmente in contrasto con quello che invece mi sta facendo. Mi sento affranta e rassegnata; mi sono cacciata in un guaio da cui non so come uscirne, e ho tanta paura. Quell'uomo che sembrava solo un eccentrico artista si sta rivelando essere un pericoloso vecchio perverso. Mi terrorizza l'idea che possa farmi del male, ora che sono nuda e senza forze.
Dopo qualche minuto sento che finalmente inizio a respirare quasi normalmente, ma la sola idea di rimanere li dentro ancora altro tempo mi mette un'angoscia indescrivibile.
Oriano appoggia la tavoletta e la matita al pavimento, volgendo sorridente lo sguardo verso di me. "Allora, vediamo un po'...", commenta soddisfatto, andando a controllare lo stato degli elettrodi ancora attaccati al mio corpo. "Vediamo se sono ancora tutti ben adesi, oppure se... hanno bisogno...", controllandoli tutti, uno per volta. Mi prende un altro attacco d'ansia; perché questo controllo? cos'ha in mente ancora?
"Bene... molto bene, mia cara..." esclama soddisfatto, per poi accarezzarmi ancora la fronte. Giro la testa, guardandolo negli occhi sperando di suscitare in lui una qualche sorta di pietà. "Hai capito che tra poco riprenderemo con un'altra sessione, bambina mia?" mi chiede, accarezzandomi quindi il viso. Lascio passare qualche istante, e gli faccio un leggero cenno di sì con la testa. "E hai paura?..." aggiunge, con voce tremante. Lo guardo facendogli un altro cenno con la testa, mentre altre due lacrime mi rigano il viso.
"Molto bene..." commenta lui, soddisfatto. Guardo il soffitto nel vuoto preparandomi a ciò che ho capito essere solo un crudele gioco sadico, quando Oriano riprende in mano la macchinetta. Appena sento i bip acustici capisco che sta per ricominciare per davvero, e cedo ad un tremolio incontrollato e gemiti di tensione. "Su, su, piccolina..." esorta lui compiaciuto. "Sei una ragazza giovane e sana, e il tuo corpo è così in forma... sono sicuro che saprai resistere senza troppi problemi ad un'altra sessione..." commenta trafficando con la macchinetta, pigiando i pulsanti. Il solo suono di quell'affare mi mette addosso il panico, e la stanza si riempie velocemente del suono dei miei flebili gemiti, mentre con una mano afferro il bracciolo di legno del divanetto e lo stringo, preparandomi a quel gioco perverso. Lui sorride un istante, prima di procedere; "Magari un pochino più forte, d'accordo?".

... continua...
ho provato ansia e tensione leggendo questo capitolo.
Complimenti!
 

parolealvento97

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Mamma mia quanta tensione! la piega presa non me l'aspettavo proprio visto che ci si sta allontanando in un certo senso dall'argomento del forum ma apprezzo molto! mi sembra di leggere un racconto horror
Concordo!
L'erotismo sta un po' svanendo dal racconto e sta subentrando una componente thriller/horror. Resta comunque una lettura piacevole!
 

cidrolenne

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alcuni sono belli
Si, infatti era una considerazione sulla diversità. È un racconto unico che non ha uguali specie nello stile narrativo più che nel racconto stesso. Per gusti personali a me piace moltissimo. Lo trovo il più "letterario" mai letto qui. Poi sui gusti personali nessuno può dire nulla e infatti, anche per me, ci sono altri racconti belli in questi forum ma questo è decisamente unico.
 

Ziopedro111

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Il massimo erotismo personalmente l'avevo notato quando lei si è autonomamente sfilata il reggiseno. Ora purtroppo si sta virando verso la tortura, un po' mi dispiace ma vediamo come prosegue e spero tanto, sempre personalmente parlando, in un ritorno in carreggiata
 

timassaggio

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Mamma mia quanta tensione! la piega presa non me l'aspettavo proprio visto che ci si sta allontanando in un certo senso dall'argomento del forum ma apprezzo molto! mi sembra di leggere un racconto horror
Concordo.
Rimane uno dei racconti migliori letti fin qui.
Ti incolla alla sedia, ti toglie il fiato.
Grazie, @lapiccolaC !
 

pyramide

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Complimenti, e' davvero particolare. La suddivisione dei capitoli poi e' perfettamente strutturata. Ogni volta mi immagino di girare pagina per continuare la lettura :)
 

Poncharell

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Il massimo erotismo personalmente l'avevo notato quando lei si è autonomamente sfilata il reggiseno. Ora purtroppo si sta virando verso la tortura, un po' mi dispiace ma vediamo come prosegue e spero tanto, sempre personalmente parlando, in un ritorno in carreggiata
La penso anche io così.
 
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lapiccolaC

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Il massimo erotismo personalmente l'avevo notato quando lei si è autonomamente sfilata il reggiseno. Ora purtroppo si sta virando verso la tortura, un po' mi dispiace ma vediamo come prosegue e spero tanto, sempre personalmente parlando, in un ritorno in carreggiata
Grazie a tutti per i feedback, e grazie per questa osservazione costruttiva... rileggendolo, mi sono accorta di essermi lasciata prendere un po' troppo la mano; tornando indietro, forse cambierei qualcosa 😄
 

Raging90

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Grazie a tutti per i feedback, e grazie per questa osservazione costruttiva... rileggendolo, mi sono accorta di essermi lasciata prendere un po' troppo la mano; tornando indietro, forse cambierei qualcosa 😄
Mi è venuta l'ansia dopo l'ultimo capitolo...tu sei bravissima
 

Cummatore

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Grazie a tutti per i feedback, e grazie per questa osservazione costruttiva... rileggendolo, mi sono accorta di essermi lasciata prendere un po' troppo la mano; tornando indietro, forse cambierei qualcosa 😄
Mentre leggevo, vedevo questa svolta più "cruda" una maniera per introdurre una sorta di sindrome di Stoccolma nella protagonista. O una maniera per renderla sottomessa abbastanza da accettare qualcosa di meno violento ma più erotico.
O forse qualcosa di completamente diverso che non posso prevedere!

Anche io concordo con gli altri che prima era più erotico, continuo a leggere con molto piacere però e sono curioso di vedere come porterai avanti la storia.
 

timassaggio

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@lapiccolaC una curiosità, in percentuale, quanto c'è di vero?
Grazie.
Lo so, riconosco che sei uno dei lettori migliori di questo sito.
Ma detto tra noi, se fosse 50 e 50, o 60/40, o qualsiasi altra proporzione, cosa cambierebbe?
Ogni scrittore mette parte del suo "animus" in ciò che scrive, esperienze, storie, sogni, passioni, desideri, odi e amori.
Il bravo scrittore nè fa il giusto mix per produrre qualcosa che sia leggibile e gradevole in primis per sé, e poi per gli altri.
Se questo mix è riuscito, perchè chiedere la percentuale dei componenti?
Non è un cocktail da copiare e riprodurre...
O no?
 

ital_iano

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Lo so, riconosco che sei uno dei lettori migliori di questo sito.
Ma detto tra noi, se fosse 50 e 50, o 60/40, o qualsiasi altra proporzione, cosa cambierebbe?
Ogni scrittore mette parte del suo "animus" in ciò che scrive, esperienze, storie, sogni, passioni, desideri, odi e amori.
Il bravo scrittore nè fa il giusto mix per produrre qualcosa che sia leggibile e gradevole in primis per sé, e poi per gli altri.
Se questo mix è riuscito, perchè chiedere la percentuale dei componenti?
Non è un cocktail da copiare e riprodurre...
O no?
Che fai mi prendi in giro? :) Semplicemente mi piace leggere ed è proprio la curiosità che mi spinge a farlo.
Il mix è riuscito, alla grande direi, la mia appunto era solo una curiosità, non cambierebbe nulla :)
 

parolealvento97

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Mi dispiace andare OT e intasare il thread, però, per cortesia, prima di fare una domanda "personale", mettetevi nei panni di chi scrive.
Capisco che, in alcuni casi (e solo in alcuni), sono domande fatte con spontaneità e non con malizia, ma chissà quante persone le avranno già scritto in privato per chiederle sempre le stesse cose.
Queste domande le sono già state poste, tempo fa, sul thread. Risponderà se e quando ne avrà voglia, non c'è bisogno di continuare a chiedere.
rileggendolo, mi sono accorta di essermi lasciata prendere un po' troppo la mano; tornando indietro, forse cambierei qualcosa 😄
Puoi sempre fare una seconda edizione e pubblicarla altrove... ;)
Mai cambiare ciò che è stato pubblicato. Non per coerenza, non per i lettori, ma perché ci hai speso fatica e sudore per partorire quello scritto. Cambiarlo dopo averlo dato alla luce sarebbe come insultare i tuoi sforzi.
 

Poncharell

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Mi dispiace andare OT e intasare il thread, però, per cortesia, prima di fare una domanda "personale", mettetevi nei panni di chi scrive.
Capisco che, in alcuni casi (e solo in alcuni), sono domande fatte con spontaneità e non con malizia, ma chissà quante persone le avranno già scritto in privato per chiederle sempre le stesse cose.
Queste domande le sono già state poste, tempo fa, sul thread. Risponderà se e quando ne avrà voglia, non c'è bisogno di continuare a chiedere.
Condivido.
Mai cambiare ciò che è stato pubblicato. Non per coerenza, non per i lettori, ma perché ci hai speso fatica e sudore per partorire quello scritto. Cambiarlo dopo averlo dato alla luce sarebbe come insultare i tuoi sforzi.
Ni. Secondo me dipende dai casi. ☺ Spesso gli editor delle case editrici propongono modifiche che gli autori sono ben felici di accettare. Riconsiderare un passo lo trovo sinonimo di maturità.
Cambiarlo solo su richiesta, per pareri personali, senza la convinzione che sia giusto farlo, allora questo si, sarebbe mortificante.
Just my two cents. 😊
 
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