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Premessa. E' da qualche anno che voglio raccontare questa storia, che riguarda me in prima persona. Si tratta di qualcosa a cavallo tra un'esperienza realmente vissuta e una fantasia elaborata con il tempo, o per meglio dire, alcuni fatti e circostanze sono reali, mentre altri sono volutamente inventati oppure leggermente modificati rispetto al vero. Non vi dirò subito cosa è vero e cosa no; forse non lo dirò mai.
Mi chiamo Sofia, milanese 29enne, e i fatti che sto per raccontare risalgono all'estate 2018. Allora stavo già con il mio attuale compagno, Marco, ma ognuno viveva ancora a casa con le rispettive famiglie.
Ma non è a Milano che inizia questa storia, bensì in Liguria, in provincia di Savona. Era una calda sera di agosto, ed io e Marco stavamo passeggiando per le vie del centro di Pietra Ligure, tra un gelato e qualche bancarella. Cianfrusaglie perlopiù; braccialetti, collane fatte con le conchiglie. Libri purtroppo pochi.
Quand'ecco che qualcosa cattura la mia attenzione. Viro dalla parte opposta del porticato, dando uno strattone a Marco che mi teneva la mano. Dei quadri bellissimi, ritratti sorprendentemente reali, con inserti di arte contemporanea. Indubbiamente una tecnica mista. Sono laureata in arte, anche se nella vita mi sono trovata a fare tutt'altro, ma il richiamo della bellezza e della creatività ha sempre esercitato un forte fascino su di me.
Marco sbuffa, pregandomi di non soffermarmi troppo a lungo; sa bene che quando mi imbatto nella bancarella di un artista, difficilmente riesco a non rimanere li per meno di una buona mezz'ora. Guardo un po' tutte queste bellissime opere, che una dopo l'altra catturano il mio sguardo, quando con la coda dell'occhio, da dietro una tela, vedo un viso che si sporge.
"...Interessata?" mi domanda, sorridendomi. Mi ero immaginata un altro tipo di persona. A dire il vero credevo fosse opera di una donna. E invece mi trovo davanti questo signore piuttosto trascurato, basso, tozzo, con pochi sparuti capelli con il riporto e la barba incolta. Insomma, tutt'altro che un bell'uomo.
Sorrido a mia volta, più che altro per educazione, e tiro la mano di Marco avvicinandolo a me. Meglio mettere le cose in chiaro...
... continua...
Mi chiamo Sofia, milanese 29enne, e i fatti che sto per raccontare risalgono all'estate 2018. Allora stavo già con il mio attuale compagno, Marco, ma ognuno viveva ancora a casa con le rispettive famiglie.
Ma non è a Milano che inizia questa storia, bensì in Liguria, in provincia di Savona. Era una calda sera di agosto, ed io e Marco stavamo passeggiando per le vie del centro di Pietra Ligure, tra un gelato e qualche bancarella. Cianfrusaglie perlopiù; braccialetti, collane fatte con le conchiglie. Libri purtroppo pochi.
Quand'ecco che qualcosa cattura la mia attenzione. Viro dalla parte opposta del porticato, dando uno strattone a Marco che mi teneva la mano. Dei quadri bellissimi, ritratti sorprendentemente reali, con inserti di arte contemporanea. Indubbiamente una tecnica mista. Sono laureata in arte, anche se nella vita mi sono trovata a fare tutt'altro, ma il richiamo della bellezza e della creatività ha sempre esercitato un forte fascino su di me.
Marco sbuffa, pregandomi di non soffermarmi troppo a lungo; sa bene che quando mi imbatto nella bancarella di un artista, difficilmente riesco a non rimanere li per meno di una buona mezz'ora. Guardo un po' tutte queste bellissime opere, che una dopo l'altra catturano il mio sguardo, quando con la coda dell'occhio, da dietro una tela, vedo un viso che si sporge.
"...Interessata?" mi domanda, sorridendomi. Mi ero immaginata un altro tipo di persona. A dire il vero credevo fosse opera di una donna. E invece mi trovo davanti questo signore piuttosto trascurato, basso, tozzo, con pochi sparuti capelli con il riporto e la barba incolta. Insomma, tutt'altro che un bell'uomo.
Sorrido a mia volta, più che altro per educazione, e tiro la mano di Marco avvicinandolo a me. Meglio mettere le cose in chiaro...
... continua...