Dopo un pò di tempo ritorno a parlare della mia storia. Non nego di essere stato tentato di smettere a causa dello scarso interesse, tuttavia mi darò un'altra possibilità.
Correva il mese di maggio quando, durante una pausa dallo studio matto e disperatissimo di una piena e faticosa sessione d'esame, che durante una chiaccherata con Carla, trovai il coraggio di proporle l'acquisto di un costume più audace.
"Amore, sai, non vedo l'ora che arrivino le vacanze estive. Mi mancano le serate a ballare, le giornate al mare, i culi, gli aperitivi al tramonto, e i culi..."
"Sei un cretino incalzò Carla, sorridendo, pensiamo a liberarci da questi maledetti esami".
Ricordo che feci un lunghissimo giro di parole allorquando, tra una scusa e l'altra feci ricadere l'attenzione su un sito internet che vendeva microbikini.
"Guarda, pensa tu che costumi vendono qui!"
Eh beh, dopo tutto il tempo che ci dedichiamo alla cura del nostro corpo è anche giusto mettere in mostra i risultati ottenuti - disse con una espressione mista tra il serio e il timido.
- Sei pazza, davvero riusciresti a indossare in spiaggia un costume simile? Non ti vergogneresti? A malapena ti coprirebbe la figa.
- Vabbè, la vedresti tu, magari. E poi lo userei solo se la spiaggia fosse isolata e con pochissime persone.
Compriamolo, ribattei.
Carla interessata, e decisamente distratta e decisa ad abbandonare lo studio, prese il pc e iniziò a sfogliare i vari modelli in vendita.
"Amore, possiamo prenderne due, magari uno più sobrio, un perizoma classico per la spiaggia e uno di quelli più porcellini per le volte che magari saremo soli in barca!
Aggiudicato, senza badarci un secondo, avevo concluso l'acquisto di due perizomi che focalizzarono i miei pensieri alle vacanze estive in attesa che il culetto meraviglioso di Carla li avrebbe sfoggiati al mare.
Tuttavia, i mesi seguenti, furono ricchi di impegni, purtroppo studiando in città diverse fummo costretti a vederci davvero poco, e le occasioni di stare insieme si riducevano ai week end alterni.
Fu lì che vidi Carla distratta, un pò distante. Lo studio e le lezioni erano le sue giustificazioni. Costretta a frequentare sia la mattina che il pomeriggio l'università, le nostre conversazioni telefoniche si riducevano a quelle del buongiorno e della buonanotte.
Tuttavia qualcosa non mi tornava, spesso vedevo che Whatsapp segnalava la sua presenza quando, a me rispondeva solo dopo parecchie ore, giustificando di non avere avuto modo di utilizzare il telefono.
Per questi motivi, i pensieri e le paure di una sua distrazione si insinuarono come un tarlo nella mia mente.
- E se avesse conosciuto uno scopamico? Mi chiedevo.
Beh no, Carla è una brava ragazza, non lo farebbe mai, mi dicevo per rassicurarmi. E così cercavo di scalzare quei brutti pensieri. Sperando che arrivassero in fretta i giorni in cui potevamo finalmente riabbracciarci per scongiurare tutti i miei dubbi.
Non ebbi il coraggio di parlargliene, fino a quando, un sabato in cui avevo approfittato per andare a trovarla durante una chiamata fatta col suo telefono, colsi l'occasione di sbirciarle i messaggi presenti su whatsapp.
Rimasi di sasso. Una conversazione con un certo Davide, del quale disconoscevo l'esistenza.
Che si vedeva con lui era certo. Ma cosa facevano? Si notava una confidenza non indifferente, che quasi non aveva con me dopo 5 anni di relazione.
Non appena mi vide col telefono in mano corse a strapparmelo dalle mani, chiudendosi in bagno.
Io, inebetito, mi arrabbiai da morire, chiedendole subito spiegazioni.
Quando uscì dal bagno fu laconica. Mi rimproverò per aver spiato il suo cellulare, nonostante io mi trovavo a pezzi, quasi in lacrime in attesa di sue spiegazioni.
Disse che era collega con il quale si vedevano in biblioteca per studiare insieme, che me ne aveva già parlato ma sicuramente io non la avevo ascoltata.
Preso da un profondo sconforto, deluso e incazzato, non ebbi la forza di continuare a stare con lei e, mesto, come un cane con la coda tra le gambe, dopo un furioso litigio, le feci capire che l'avevo scoperta e doveva confessare tutto. Preso dall'orgoglio le dissi che la nostra storia era sicuramente conclusa. Mancavano le basi per poter continuare a stare insieme.
Mi sentivo tradito, un verme. Presi il primo treno, e rientrai a casa prima del previsto.
Non potevo credere che Carla, dopo più di 5 anni di fidanzamento potesse aver tradito la mia fiducia, potesse essere andata a letto con un altro uomo.
Seguirono diversi giorni di assoluta indifferenza tra noi dove, io, dilaniato dalla sua mancanza fui il primo a contattarla.
Lei in quelle due settimane di silenzi fece come se niente fosse accaduto, non provò nemmeno a telefonarmi. Mi fece cuocere nel mio calderone.
Pensavo di averla persa.....