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<blockquote data-quote="patrulla" data-source="post: 18214379" data-attributes="member: 293014"><p><strong>UN PERSONAGGIO IN CERCA DI AUTORE</strong></p><p><strong></strong></p><p><strong>Alteo</strong></p><p></p><p>Come recita un vecchio proverbio "chi è causa del suo male, pianga se stesso". Nel raccontarvi questa storia volevo partire dalla fine ma poi ho pensato che avrebbe potuto togliere pathos, così meglio che inizi dal principio. Innanzitutto io sono Alteo, ho 51 anni e sono professore di storia e filosofia in un rinomato liceo di una tranquilla città di provincia del Nord, una di quelle che un nome vale l'altro. Se mi incontri per strada ti sembro il tipico intellettuale radical chic, magro con i capelli ricci corti e gli occhialini rotondi. Non sono però un uomo brutto anzi, ho un certo fascino ma di certo non sono prestante.</p><p></p><p>Da 22 anni sono sposato con Stella e abbiamo una figlia di 21 anni e un figlio di 21 anni. Stella ha 46 anni e ed è una bellezza raffinata: alta 1,75, ha un fisico alto e slanciato forgiato da anni e anni di danza classica. Mora negli ultimi anni è passato a un castano chiaro, ma il suo punto forte sono gli occhi verdi smeraldo, bellissimi e unici. Fisicamente poi ha pocissimo seno, il sedere è sempre stato piccolo rotondo e alto, anche se negli anni i fianchi si sono fatti più generosi. "Guada che culone che mi è venuto" mi esclamò tra l'ironico e l'arrabbiato qualche anno fa. Di mestiere fa la professoressa di italiano nel mio stesso liceo.</p><p></p><p>Ci siamo conosciuti all'università (io ero un giovane assistente a un suo esame), poi fidanzamento-matrimonio-figli. Io avevo avuto solo una storia, importante durata diversi anni, così come lei. Lei è sempre stata una romantica sognatrice, da fidanzati passarono un paio di mesi prima che me la desse: in tutti questi anni mai un pompino, culo non ci ho provato neanche e da tempo sesso solo con la luce spenta e 1/2 volte al mese. Lei odia la volgarità e anche se avrei desiderato qualcosa di più spinto mi sono sempre sentito appagato dalla sua bellezza.</p><p></p><p>Circa dieci anni successe una cosa che mi turbò molto. All'uscita della scuola con mia moglie andavamo verso la macchina, lì ad aspettarci c'erano tre suoi alunni dell'ultimo anno. Uno tale Mirko, un ragazzone di buona famiglia ma estremamente odioso e spaccone, fece finta di essere sorpreso dal vederci e poi esclamò "professoressa, la sua sola visione mi scombussola tutto" poi giù risate mentre abbassava la testa verso il suo pacco: rimanemmo entrambi impietriti nel fissare una erezione vistosa e incredibile svettare da sotto la sua tuta (contate che io non arrivo a 15cm).</p><p></p><p>Ne discutemmo per giorni: lei furiosa lo voleva denunciare o far sospendere, alla fine la convinsi a desistere anche perché mancavano poche settimane alla fine della scuola. Io però ripensavo in continuazione alla scena, a Stella scopata da quel ragazzone superdotato come io non avevo mai fatto in vita mia. Il mio problema è che penso troppo e invece di godermi la vita mi tormento nei pensieri.</p><p></p><p>Con la routine che non risparmiava neanche noi due, mi ero fissato che io e Stella fossimo sempre più distanti. Successe così che una notte di due anni fa mi venne in mente una cosa di cui ancora oggi mi pento fortemente. Eravamo stati invitati a una festa di compleanno di un mio vecchio amico dei tempi dell'università che festeggiava 50 anni. Per l'occasione rividi Oscar, altro amico di quel periodo di cui avevo totalmente perso le tracce.</p><p></p><p>Era sempre giovanile e in forma: alto e muscoloso, i suoi capelli lunghi e mossi raccolti sopra e sciolti sotto gli davano un aspetto selvaggio. Uomo di grande cultura, di mestiere fa il cooperante ed è il classico uomo di mondo che ti parla per ore dell'India o di quella volta nel Borneo o nel deserto mongolo. In un certo senso poteva sembrare un personaggio uscito da un film di Verdone, ma vidi che Stella lo riguardava come a me mai mi aveva guardato.</p><p></p><p>Prima che ripartisse lo invitai a pranzo e gli esposi il mio piano. "Oscar io vorrei riconquistare mia moglie, mi devi fare un favore: mandami alcune tue foto, voglio creare un profilo facebook tuo ma con un nomignolo, poi voglio scrivere a Stella e cercare di farla innamorare scrivendole così da poterci riavvicinare; tu non dovrai fare nulla e al momento giusto io le dirò che ero io in chat".</p><p></p><p>Lui trovò la cosa molto bizzarra, vorrei vedere, ma accettò a patto che dessi anche a lui le credenziali di accesso e della mail (era curioso della cosa promettendo il massimo riserbo) e che io mi impegnassi ad addossarmi ogni eventuale responsabilità. Così aprii subito quel profilo, aspettai qualche giorno di aumentare i contatti e poi richiesi l'amicizia a Stella scrivendole che ero Oscar. Lei accettò poco dopo e inizialmente scambiammo quattro chiacchiere di convenievole.</p><p></p><p>Conoscendo le sue passioni e i suoi gusti ebbi gioco facile nell'ammaliarla, così dopo due mesi passavamo anche intere ore a scriverci mentre eravamo a distanza di pochi metri in due stanze diverse. Lei non mi disse mai di questa cosa, ma solo domande generiche su di lui: se era sposato, cosa facevamo da giovani etc... Nelle chat, io (ovvero Oscar finto) arrivai a farle velati complimenti, che leiricambiò dicendo che anche io ero un uomo senza dubbio affascinante.</p><p></p><p>Anche se in maniera virtuale fasulla era come se ci stessimo rinnamorando di nuovo, ma un giorno trovai una brutta sorpresa. Mentre cercai di loggarmi vidi che la password era cambiata. Scrissi subito a Oscar e mi disse che avevo fatto un buon lavoro, ma che ora toccava a lui. Alle mie successive proteste non rispose e non potevo neanche andare di persona perché era all'estero. Dopo qualche giorno vidi Stella molto turbata e nervosa e pensai che era a causa dell'interruzione delle nostre chat.</p><p></p><p>Un giorno mi arrivò questo messaggio da Oscar "20 anni e mai un pompino, mi dispiace molto per te amico". Ero su tutte le furie, provai a chiamarlo ma nulla. Passarono settimane di silenzio poi mi scrisse di nuovo "dammi il tuo indirizzo mail". Lo tempestai di domande ma lui nulla e alla fine decisi di dargli una mail secondaria che non usavo per il lavoro. Dopo qualche ora arrivò una sua mail con un allegato e queste parole "tua moglie è un'ottima insegnante, ma come allieva è ancora più brava".</p><p></p><p>Nella mail c'era un file video molto pesante. Cliccai e mi colpì la lunghezza: oltre due ore e mezza. I primi minuti erano una inquadratura fissa di un lettone di una camera sicuramente di hotel. Ogni tanto Oscar attraversava la stanza e lo vedevo armeggiare con il telefono. Poi guardando la camera disse "ho invitato tua moglie per passare dalle parole ai fatti, in sincerità mi aspettavo che desse buca e invece sta arrivando".</p><p></p><p>Stella arrivò con un abito estivo bianco lungo fino al ginocchio che metteva in risalto la sua abbronzatura. Come entrò lui la prese per mano, poi le accarezzò il viso guardandola negli occhi e iniziarono a baciarsi. Pomiciavano con due ventenni, poi lui iniziò iniziò a sollevarle il vestito scoprendo per me in primo piano il suo culo con in mezzo una mutanda a filo nera che mai le avevo visto.</p><p></p><p>La mise sul letto e spogliata iniziò a leccarla a lungo (cosa a me permessa massimo una decina di volte). I suoi gemiti nonostante l'audio non ottimale si sentivano benissimo: stava con le braccia larghe e con le mani stringeva le lenzuola, quando poi venne cacciò un urlo cavernicolo e strinse forte la sua testa. Oscar così si alzò, si spogliò (che bel fisico!) e mostrando un cazzo duro e importante (credo sui 20cm ma bello largo) lo avvicinò alla sua bocca.</p><p></p><p>Io essendo solo a casa in uno stato come di trance presi a segarmi sborrandomi sulle scarpe. Vedevo lui in piedi e la sua mano che accompagnava il ritmo di Stella. Poi si stese sul letto e la visione mi fu migliore: era una bella mezza, lei muoveva lenta la lingua sulla cappella poi lentamente affondava un po'. Poi Oscar prese un preservativo e iniziò a scoparla alla missionaria. Non capivo bene cosa si dicessero, solo ogni tanto dei gridi di piacere di mia moglie, ma lui andava piano. </p><p></p><p>Pomiciavano come ragazzini soprattutto quando lei salì sopra di lui. Piano piano era arrivata a prenderlo fino in fondo così lui iniziò ad accelerare. A quel punto la scopata divenne furiosa e le urla di mia moglie udibili probabilmente in tutto l'hotel. Poi lui probabilmente le disse qualcosa e Stella si staccò iniziando a segarlo fino a che lui le spinse il cazzo in gola sborrando tra urla anche sue animalesche.</p><p></p><p>Come fu liberata vidi Stella correre in bagno. Lui era venuto una volta sola, io almeno cinque. Per una buona mezzora probabilmente scoparono in bagno, alzando il volume al massimo sentivo dei gemiti di mia moglie, poi tornarono sul letto e lui iniziò a scoparla a pecora. Quando la prese per le spalle e per i capelli il ritmo era furioso, sembrava la potesse rompere, per finire poi spiaccicati sul letto con lui che aiutato dal materasso le come saltava dentro la fica.</p><p></p><p>Peccato però che non vidi nulla quando lui si piazzò seduto sul suo petto e le sborrò di nuovo in faccia o in bocca. Poi scomparvero e ricomparirono vestiti e ai saluti. Mi ci volle un po' a realizzare l'accaduto. Mia moglie era cotto di un altro e la colpa era tutta mia. Lei in quei giorni era normale, mentre io uno straccio. Dopo qualche giorno mi mandò uno screen di una chat con lei che gli scriveva "voglio bere ancora il tuo nettare, non potrei mai saziarmi abbastanza".</p><p></p><p>Passarono settimane e nonostante le mie insistenze il silenzio assoluto. In quel periodo scopammo una volta, al buio naturalmente, così come sempre. Io ero andato fuori di testa, non riuscivo a pensare ad altro. Un giorno mi scrisse "perché non ti levi dal cazzo una notte che voglio scoparmi tua moglie con calma nel vostro lettone?". Con i figli all'università, inventai una rassegna e lei non obiettò nulla. Aspettai appostato fuori casa e lo vidi arrivare: andò via dopo circa quattro ore, poi mi scrisse "complimenti per la selezione di vini, a tua moglie ho dato un bicchiere speciale pieno di sborra e l'ha bevuto tutto".</p><p></p><p>Poi arrivò la pandemia ma come ci potemmo rispostare di nuovo ecco un suo nuovo messaggio "tua moglie sono mesi che mi rompe il cazzo, mi ha stufato ora la sistemo io poi te la restituisco". Mi mandò un nuovo video in estate: questa volta la scopata era furiosa fin da subito, lei ciucciava come una forsennata e lui la riempiva di insulti "puttana, guarda che puttana che sei diventata!" fu una delle cose più chiare sentite. Tra le sue urla la inculò anche, anche con un discreto ritmo alla fine. </p><p></p><p>Ormai ero rassegnato ma il peggio doveva ancora venire. "Il nome Mirko xxx cosa ti dice" mi scrisse lui in piena estate. Io non capivo poi ricondussi al ragazzo del liceo. Lei gli aveva raccontato dell'accaduto, dicendogli che tanto si era masturbata pensando al suo cazzo. Il ragazzo oggi gestisce la ditta con il padre, è sposato, e probabilmente è rimasto scioccato quando mia moglie gli ha chiesto l'amicizia su fb. Obbligata da Oscar, come screen hanno dimostrato gli ha scritto "ma quel cazzone non vorresti farmelo vedere dal vivo?".</p><p></p><p>L'unica cosa che seppi è che lui mi scrisse "Stella dice che il preservativo tutto srotolato gli arrivava a metà cazzo, lui se l'è scopata nel furgoncino della ditta in un parcheggio. Prima del nuovo lockdown lei disse che voleva andare a trovare una sua amica a Roma, così se ne andò per tre giorni. Scrissi a Oscar e mi rispose "non ne so nulla, avrà trovato altri cazzi, meglio che mi ha stufato". Non seppi mai cosa fece in quei giorni, ma sotto le scorse Feste di colpo mi arrivò sotto la faccia e mi dette uno schiaffo: Oscar le aveva raccontato tutto. </p><p></p><p>Mi urlò contro ogni insulto possibile e due ore dopo era già con le valigie in mano. Ora ci stiamo separando consensualmente, non parliamo da mesi e mai abbiamo veramente affrontato l'argomento e da quello che sò ha una relazione con un nostro collega, il professore di educazione fisica ovviamente...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="patrulla, post: 18214379, member: 293014"] [B]UN PERSONAGGIO IN CERCA DI AUTORE Alteo[/B] Come recita un vecchio proverbio "chi è causa del suo male, pianga se stesso". Nel raccontarvi questa storia volevo partire dalla fine ma poi ho pensato che avrebbe potuto togliere pathos, così meglio che inizi dal principio. Innanzitutto io sono Alteo, ho 51 anni e sono professore di storia e filosofia in un rinomato liceo di una tranquilla città di provincia del Nord, una di quelle che un nome vale l'altro. Se mi incontri per strada ti sembro il tipico intellettuale radical chic, magro con i capelli ricci corti e gli occhialini rotondi. Non sono però un uomo brutto anzi, ho un certo fascino ma di certo non sono prestante. Da 22 anni sono sposato con Stella e abbiamo una figlia di 21 anni e un figlio di 21 anni. Stella ha 46 anni e ed è una bellezza raffinata: alta 1,75, ha un fisico alto e slanciato forgiato da anni e anni di danza classica. Mora negli ultimi anni è passato a un castano chiaro, ma il suo punto forte sono gli occhi verdi smeraldo, bellissimi e unici. Fisicamente poi ha pocissimo seno, il sedere è sempre stato piccolo rotondo e alto, anche se negli anni i fianchi si sono fatti più generosi. "Guada che culone che mi è venuto" mi esclamò tra l'ironico e l'arrabbiato qualche anno fa. Di mestiere fa la professoressa di italiano nel mio stesso liceo. Ci siamo conosciuti all'università (io ero un giovane assistente a un suo esame), poi fidanzamento-matrimonio-figli. Io avevo avuto solo una storia, importante durata diversi anni, così come lei. Lei è sempre stata una romantica sognatrice, da fidanzati passarono un paio di mesi prima che me la desse: in tutti questi anni mai un pompino, culo non ci ho provato neanche e da tempo sesso solo con la luce spenta e 1/2 volte al mese. Lei odia la volgarità e anche se avrei desiderato qualcosa di più spinto mi sono sempre sentito appagato dalla sua bellezza. Circa dieci anni successe una cosa che mi turbò molto. All'uscita della scuola con mia moglie andavamo verso la macchina, lì ad aspettarci c'erano tre suoi alunni dell'ultimo anno. Uno tale Mirko, un ragazzone di buona famiglia ma estremamente odioso e spaccone, fece finta di essere sorpreso dal vederci e poi esclamò "professoressa, la sua sola visione mi scombussola tutto" poi giù risate mentre abbassava la testa verso il suo pacco: rimanemmo entrambi impietriti nel fissare una erezione vistosa e incredibile svettare da sotto la sua tuta (contate che io non arrivo a 15cm). Ne discutemmo per giorni: lei furiosa lo voleva denunciare o far sospendere, alla fine la convinsi a desistere anche perché mancavano poche settimane alla fine della scuola. Io però ripensavo in continuazione alla scena, a Stella scopata da quel ragazzone superdotato come io non avevo mai fatto in vita mia. Il mio problema è che penso troppo e invece di godermi la vita mi tormento nei pensieri. Con la routine che non risparmiava neanche noi due, mi ero fissato che io e Stella fossimo sempre più distanti. Successe così che una notte di due anni fa mi venne in mente una cosa di cui ancora oggi mi pento fortemente. Eravamo stati invitati a una festa di compleanno di un mio vecchio amico dei tempi dell'università che festeggiava 50 anni. Per l'occasione rividi Oscar, altro amico di quel periodo di cui avevo totalmente perso le tracce. Era sempre giovanile e in forma: alto e muscoloso, i suoi capelli lunghi e mossi raccolti sopra e sciolti sotto gli davano un aspetto selvaggio. Uomo di grande cultura, di mestiere fa il cooperante ed è il classico uomo di mondo che ti parla per ore dell'India o di quella volta nel Borneo o nel deserto mongolo. In un certo senso poteva sembrare un personaggio uscito da un film di Verdone, ma vidi che Stella lo riguardava come a me mai mi aveva guardato. Prima che ripartisse lo invitai a pranzo e gli esposi il mio piano. "Oscar io vorrei riconquistare mia moglie, mi devi fare un favore: mandami alcune tue foto, voglio creare un profilo facebook tuo ma con un nomignolo, poi voglio scrivere a Stella e cercare di farla innamorare scrivendole così da poterci riavvicinare; tu non dovrai fare nulla e al momento giusto io le dirò che ero io in chat". Lui trovò la cosa molto bizzarra, vorrei vedere, ma accettò a patto che dessi anche a lui le credenziali di accesso e della mail (era curioso della cosa promettendo il massimo riserbo) e che io mi impegnassi ad addossarmi ogni eventuale responsabilità. Così aprii subito quel profilo, aspettai qualche giorno di aumentare i contatti e poi richiesi l'amicizia a Stella scrivendole che ero Oscar. Lei accettò poco dopo e inizialmente scambiammo quattro chiacchiere di convenievole. Conoscendo le sue passioni e i suoi gusti ebbi gioco facile nell'ammaliarla, così dopo due mesi passavamo anche intere ore a scriverci mentre eravamo a distanza di pochi metri in due stanze diverse. Lei non mi disse mai di questa cosa, ma solo domande generiche su di lui: se era sposato, cosa facevamo da giovani etc... Nelle chat, io (ovvero Oscar finto) arrivai a farle velati complimenti, che leiricambiò dicendo che anche io ero un uomo senza dubbio affascinante. Anche se in maniera virtuale fasulla era come se ci stessimo rinnamorando di nuovo, ma un giorno trovai una brutta sorpresa. Mentre cercai di loggarmi vidi che la password era cambiata. Scrissi subito a Oscar e mi disse che avevo fatto un buon lavoro, ma che ora toccava a lui. Alle mie successive proteste non rispose e non potevo neanche andare di persona perché era all'estero. Dopo qualche giorno vidi Stella molto turbata e nervosa e pensai che era a causa dell'interruzione delle nostre chat. Un giorno mi arrivò questo messaggio da Oscar "20 anni e mai un pompino, mi dispiace molto per te amico". Ero su tutte le furie, provai a chiamarlo ma nulla. Passarono settimane di silenzio poi mi scrisse di nuovo "dammi il tuo indirizzo mail". Lo tempestai di domande ma lui nulla e alla fine decisi di dargli una mail secondaria che non usavo per il lavoro. Dopo qualche ora arrivò una sua mail con un allegato e queste parole "tua moglie è un'ottima insegnante, ma come allieva è ancora più brava". Nella mail c'era un file video molto pesante. Cliccai e mi colpì la lunghezza: oltre due ore e mezza. I primi minuti erano una inquadratura fissa di un lettone di una camera sicuramente di hotel. Ogni tanto Oscar attraversava la stanza e lo vedevo armeggiare con il telefono. Poi guardando la camera disse "ho invitato tua moglie per passare dalle parole ai fatti, in sincerità mi aspettavo che desse buca e invece sta arrivando". Stella arrivò con un abito estivo bianco lungo fino al ginocchio che metteva in risalto la sua abbronzatura. Come entrò lui la prese per mano, poi le accarezzò il viso guardandola negli occhi e iniziarono a baciarsi. Pomiciavano con due ventenni, poi lui iniziò iniziò a sollevarle il vestito scoprendo per me in primo piano il suo culo con in mezzo una mutanda a filo nera che mai le avevo visto. La mise sul letto e spogliata iniziò a leccarla a lungo (cosa a me permessa massimo una decina di volte). I suoi gemiti nonostante l'audio non ottimale si sentivano benissimo: stava con le braccia larghe e con le mani stringeva le lenzuola, quando poi venne cacciò un urlo cavernicolo e strinse forte la sua testa. Oscar così si alzò, si spogliò (che bel fisico!) e mostrando un cazzo duro e importante (credo sui 20cm ma bello largo) lo avvicinò alla sua bocca. Io essendo solo a casa in uno stato come di trance presi a segarmi sborrandomi sulle scarpe. Vedevo lui in piedi e la sua mano che accompagnava il ritmo di Stella. Poi si stese sul letto e la visione mi fu migliore: era una bella mezza, lei muoveva lenta la lingua sulla cappella poi lentamente affondava un po'. Poi Oscar prese un preservativo e iniziò a scoparla alla missionaria. Non capivo bene cosa si dicessero, solo ogni tanto dei gridi di piacere di mia moglie, ma lui andava piano. Pomiciavano come ragazzini soprattutto quando lei salì sopra di lui. Piano piano era arrivata a prenderlo fino in fondo così lui iniziò ad accelerare. A quel punto la scopata divenne furiosa e le urla di mia moglie udibili probabilmente in tutto l'hotel. Poi lui probabilmente le disse qualcosa e Stella si staccò iniziando a segarlo fino a che lui le spinse il cazzo in gola sborrando tra urla anche sue animalesche. Come fu liberata vidi Stella correre in bagno. Lui era venuto una volta sola, io almeno cinque. Per una buona mezzora probabilmente scoparono in bagno, alzando il volume al massimo sentivo dei gemiti di mia moglie, poi tornarono sul letto e lui iniziò a scoparla a pecora. Quando la prese per le spalle e per i capelli il ritmo era furioso, sembrava la potesse rompere, per finire poi spiaccicati sul letto con lui che aiutato dal materasso le come saltava dentro la fica. Peccato però che non vidi nulla quando lui si piazzò seduto sul suo petto e le sborrò di nuovo in faccia o in bocca. Poi scomparvero e ricomparirono vestiti e ai saluti. Mi ci volle un po' a realizzare l'accaduto. Mia moglie era cotto di un altro e la colpa era tutta mia. Lei in quei giorni era normale, mentre io uno straccio. Dopo qualche giorno mi mandò uno screen di una chat con lei che gli scriveva "voglio bere ancora il tuo nettare, non potrei mai saziarmi abbastanza". Passarono settimane e nonostante le mie insistenze il silenzio assoluto. In quel periodo scopammo una volta, al buio naturalmente, così come sempre. Io ero andato fuori di testa, non riuscivo a pensare ad altro. Un giorno mi scrisse "perché non ti levi dal cazzo una notte che voglio scoparmi tua moglie con calma nel vostro lettone?". Con i figli all'università, inventai una rassegna e lei non obiettò nulla. Aspettai appostato fuori casa e lo vidi arrivare: andò via dopo circa quattro ore, poi mi scrisse "complimenti per la selezione di vini, a tua moglie ho dato un bicchiere speciale pieno di sborra e l'ha bevuto tutto". Poi arrivò la pandemia ma come ci potemmo rispostare di nuovo ecco un suo nuovo messaggio "tua moglie sono mesi che mi rompe il cazzo, mi ha stufato ora la sistemo io poi te la restituisco". Mi mandò un nuovo video in estate: questa volta la scopata era furiosa fin da subito, lei ciucciava come una forsennata e lui la riempiva di insulti "puttana, guarda che puttana che sei diventata!" fu una delle cose più chiare sentite. Tra le sue urla la inculò anche, anche con un discreto ritmo alla fine. Ormai ero rassegnato ma il peggio doveva ancora venire. "Il nome Mirko xxx cosa ti dice" mi scrisse lui in piena estate. Io non capivo poi ricondussi al ragazzo del liceo. Lei gli aveva raccontato dell'accaduto, dicendogli che tanto si era masturbata pensando al suo cazzo. Il ragazzo oggi gestisce la ditta con il padre, è sposato, e probabilmente è rimasto scioccato quando mia moglie gli ha chiesto l'amicizia su fb. Obbligata da Oscar, come screen hanno dimostrato gli ha scritto "ma quel cazzone non vorresti farmelo vedere dal vivo?". L'unica cosa che seppi è che lui mi scrisse "Stella dice che il preservativo tutto srotolato gli arrivava a metà cazzo, lui se l'è scopata nel furgoncino della ditta in un parcheggio. Prima del nuovo lockdown lei disse che voleva andare a trovare una sua amica a Roma, così se ne andò per tre giorni. Scrissi a Oscar e mi rispose "non ne so nulla, avrà trovato altri cazzi, meglio che mi ha stufato". Non seppi mai cosa fece in quei giorni, ma sotto le scorse Feste di colpo mi arrivò sotto la faccia e mi dette uno schiaffo: Oscar le aveva raccontato tutto. Mi urlò contro ogni insulto possibile e due ore dopo era già con le valigie in mano. Ora ci stiamo separando consensualmente, non parliamo da mesi e mai abbiamo veramente affrontato l'argomento e da quello che sò ha una relazione con un nostro collega, il professore di educazione fisica ovviamente... [/QUOTE]
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