Forums
Nuovi post
Blog
Modelle
VIP Italiane
Novità
Nuovi post
Nuovi media
Nuovi commenti ai media
Nuovi messaggi profilo
Ultime attività
Album
Nuovi media
Nuovi commenti
TrombAmica
Giochi
Tinder
TrombAnnunci
Escort
Trans
Massaggi
Coppie
Video
Amatoriale ITALIANO
Amatoriale Straniero
Pompini
V.I.P.
Pornostar Italiane
Pornostar Straniere
Sborrate in faccia
Camgirl
SexTape
Film porno
Aiutaci
CAM
Link
PornDude
Accedi
Registrati
Cosa c'è di nuovo
Nuovi post
Menu
Accedi
Registrati
Install the app
Install
Ciao Guest, clicca qui per scoprire come togliere la pubblicità da phica.net!
il sito è in testing, per favore segnalatemi se ci sono problemi:
Discussione ufficiale
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Storie di ordinaria follia
JavaScript è disabilitato. Per un'esperienza migliore, abilitare JavaScript nel browser prima di procedere.
You are using an out of date browser. It may not display this or other websites correctly.
You should upgrade or use an
alternative browser
.
Rispondi alla discussione
Messaggio
<blockquote data-quote="patrulla" data-source="post: 18219755" data-attributes="member: 293014"><p><strong>GLI ESAMI NON FINISCONO MAI</strong></p><p><strong></strong></p><p><strong>Mauro</strong></p><p></p><p>Sono tre anni che convivo con un dubbio atroce, un dilemma che non ho il coraggio di risolvere perché, in fondo, probabilmente a me va bene che io non sappia tutta la verità. Detto questo mi presento: mi chiamo Mauro, ho 37 anni e da sei anni sono sposato con Carla che invece di anni ne ha 35 molto ben portati. Abbiamo due bambini piccoli e siamo una coppia normalissima anzi, a detta degli amici, noiosa e pantofolaia ma a noi ci piace così.</p><p></p><p>Ci siamo conosciuti al liceo, io avevo avuto esperienze sessuali come un paio di navi scuola della città mentre lei era vergine, anche se al suo primo fidanzato aveva fatto seghe e pompini. Vi descrivo Carla: lei sostanzialmente è una rompiballe. Ha un carattere forte, autoritario, e nella coppia nonostante la mia mole sicuramente quella che porta i pantaloni è lei, a cui spetta sempre l'ultima parola e ogni decisione. Io sono un ragazzo moro, alto e dai lineamenti dolci. Abbastanza nerd ma essendo ingegnere è automatico.</p><p></p><p>Lei invece è alta 1,70, ha delle gambe molto belle, lunghe e toniche, un sedere alto e pronunciato mentre il seno da ragazza era spettacolare, una terza marmorea, mentre dopo le due gravidanze è inevitabilmente sfiorito tanto che lo vorrebbe rifare. Ha i capelli castano chiaro, lunghi e mossi, che incorniciano un volto piccolo come la bocca e gli occhi, scuri e intensi. La nota stonata è il naso, irregolare e lungo rispetto al viso, altra cosa questa che da sempre vorrebbe porre rimedio dal chirurgo. Nel complesso è una bella donna, non appariscente nel vestirsi, mentre da ragazza poteva essere considerata un bel figone.</p><p></p><p>A letto poi Carla è autoritaria come nella vita: si scopa quando lo dice lei (fortunatamente abbastanza spesso anche dopo il matrimonio e i figli) e come decide lei (io la lecco a lungo lei giusto il necessario per rendere il cazzo duro). Ama cavalcarmi salendomi sopra, oppure a pecora sgrillettandosi furiosamente. Non sta mai zitta neanche quando scopa, dandomi del maiale quando è sopra lei e incitandomi a scoparla forte quando è a pecora.</p><p></p><p>Da ragazzi una sera avevamo bevuto più del solito, in macchina mi saltò addosso ma avendo il ciclo senza fare una piega mi disse di incularla. La saliva e il preservativo facilitarono la penetrazione, anche il fatto che ho un cazzo assolutamente normale, e lei venne dopo neanche due minuti stimolandosi freneticamente con la mano. Mi chiese poi di andare avanti ma ammetto che non durai molto e sborrai nel preservativo (in bocca o in faccia per lei è un tabù). Da qual momento il sesso anale è stata una eccezione, concessa naturalmente quando lo diceva lei e quasi sempre nelle rare volte che beveva quel bicchiere in più.</p><p></p><p>Detto questo vi faccio un sunto della nostra vita: io fatto l'università nella nostra città, lei in una vicina dove andava dal lunedì al giovedì poi il venerdì o tornava lei (spesso) o andavo io (raro). Del resto quella città non aveva molto da offrire, poi lei dividendo la casa con una ragazza con cui, a suo dire, non aveva mai legato, fuggiva volentieri appena le finivano le lezioni. Finiti gli studi io sono entrato in una azienda e lei in uno studio privato, un amico ddi famiglia, ci siamo sposati e abbiamo fatto due figli e siamo felici e innamorati.</p><p></p><p>Cosa c'è allora che mi turba? Tre anni fa quando lei era da poco incinta del nostro secondo figlio accadde il tipico fulmine a ciel sereno. Un amico su Facebook condivise un link di un professore che era stato arrestato in quanto accusato di aver avuto rapporti sessuali con diverse sue studentesse, il tutto per agevolare i loro esami. L'inchiesta era nata proprio dalla denuncia di alcune ragazze. Il nome non mi era nuovo del professore, così girai il link a Carla e lei mi rispose che si era stato un suo professore e che la cosa la sorprendeva molto.</p><p></p><p>A casa tornai sull'argomento e lei molto tranquillamente mi disse che il prof, un tipo sulla quarantina, piccolino moro con i capelli corti e il pizzetto, aveva la nomina dello stronzo e che lei comunque il suo esame riuscì a superarlo bene ugualmente in quanto la materia era a lei molto familiare. Però mai avrebbe pensato a una cosa del genere, anche se sottolineò che era importante capire poi se lo mandavano a processo.</p><p></p><p>Dopo qualche settimana, forse un mese non ricordo bene, mi arrivò una richiesta di amicizia da parte di Giada, la ex coinquilina di mia moglie. Accettai e lei mi chiese una mia mail che era una cosa importante. Mi allarmai e lei tagliò corto "me la vuoi dare o no? io penso che ti convenga ma fai come ti pare". Le mandai la mia mail e poco dopo ricevetti posta da lei. Lei mi scrisse se avevo ricevuto la mail, come risposi di sì allora lei mi tolse l'amicizia e mi bloccò.</p><p></p><p>Non ci capivo nulla, ero a lavoro e fortunatamente solo in stanza quel giorno. La mail conteneva un foglio word accompagnato da alcune righe dove, in sostanza, Giada diceva che è stata lei una delle ragazze a denunciare il professore, che l'indagine va avanti da tempo e che mia moglie, nonostante le sue insistenze, non ha mai voluto unirsi anche lei alla denuncia nonostante fosse anche lei una vittima del prof. "Leggi l'allegato, così scoprirai veramente chi è tua moglie".</p><p></p><p>Ero sconvolto, mi accertai di non essere disturbato a aprii l'allegato. Era un papello lunghissimo che dire che mi sconvolse è forse riduttivo. "Stando a quello che mi ha raccontato la tua dolce metà, sei diventato mezzo cornuto quando lei era in quinto superiore e tu all'università. Durante la gita di quinto era insieme ad altri in camera a bere e fumare, iniziarono a fare giochi spinti e quando toccò a lei per penitenza dovette fare un pompino in bagno a uno. Mi disse che mentre era intenta a ciucciare entrarono tutti in bagno, beccandola con la lingua sulla cappella... se non sapevi questi, sappi che tanti altri ci avranno riso molte volte dell'accaduto".</p><p></p><p>"Sei diventato cornuto totale invece durante il periodo dell'esame di maturità. In classe con lei c'era un ragazzo, tale Amos, a sua detta veramente brutto ma si era sparsa la voce che aveva una mazza da record. Prima degli esami la classe andò in una villa in campagna a prepararsi, non so se ricordi, e lei bevuta e fumata si ficcò nella stanza dove dormiva sto Amos. A detta sue aveva il cazzo grande come un avambraccio, tanto che si dovette ficcare le mutande in bocca per non urlare e svegliare tutti. Se lo scopò a sua detta per tuto quel periodo nella villa poi, quando già vivevamo insieme all'università, come seppe che sto ragazzo era tornato dall'estero dove studiava mi mandò a dormire da un amico perchè lo aveva invitato a raggiungerla. Tornai a casa il mattino dopo quando lei mi scrisse di venire. La trovai in bagno e mi chiese di controllarle bene la fica che aveva dolore. Casa era tutto in disordine, iniziai a risistemare e trovavo preservativi ovunque (credo che lei avesse ragione sulle dimensioni, erano srotolati completamente. Avevano rotto anche due soprammobili, e lei poi con calma mi raccontò che i vicini erano venuti a bussare per il casino... mi disse che era un animale, che l'aveva scopata tutta la notte quasi senza sosta provandola pure, senza successo ad incularla, strano perchè il culo ce l'ha bello aperto".</p><p></p><p>Stavo per svenire. Avevo ben presente questo Amos, un metallaro alto ed effettivamente brutto, che viveva all'estero fin dagli studi. Giada non è della nostra città e non poteva conoscerlo. La confessione poi proseguiva con una serie di amanti, mentre per quanto riguarda il professore la storia era allucinante. Giada venne bocciata una prima volta, poi il professore si offrì di darle una mano: poteva andare a casa sua e così facendo la sua preparazione sarebbe stata senza dubbio ottimale.</p><p></p><p>L'intento era chiaro e lei era disposta a quel compromesso, ma a suo dire quel pomeriggio per lei è stato un incubo. Tornò a casa poco prima di cena in taxi, perché a suo dire stava in piedi a fatica. Carla allarmata le chiese cosa fosse successo e lei le raccontò tutto: il professore non l'aveva scopata, ma letteralmente abusata per due ore. Le mostrò il culo oscenamente aperto, i seni e le natiche violacei e disse che aveva vomitato a ripetizione per il sesso orale profondo.</p><p></p><p>"Devi sapere che quella zoccola di tua moglie fu lei a dirsi disponibile con il professore, quando tornò non si reggeva neanche lei. Mi disse che l'aveva legata, costretta a leccargli il culo e poi pisciato in faccia. La fica in tutto quel tempo non l'aveva neanche sfiorata, solo culo e cazzo in gola. Il bello è che la troia a casa del prof ci è andata poi tornata almeno altre tre volte, una delle quali lui era con un amico ma i dettagli non li conosco".</p><p></p><p>"La puttana si è scopata mio fratello quando mi è venuto a trovare, per non parlare delle feste universitarie dove dopo un paio di drink la vedevi scomparire. Una sera si portò a casa tre americani di cui uno di colore, non mi fecero dormire per buona parte della notte. Il mattino dopo tutta ridendo mi disse che non era vero che i neri ce l'avevano grosso, visto che quello della sera ce l'aveva piccolo mentre gli altri due bello grosso".</p><p></p><p>La mail poi si concludeva così: "Io ora vado avanti da sola nella mia battaglia, tua moglie si è rivelata la solita stronza ma almeno ora tu conosci la verità. Addio Giada". </p><p></p><p>Io non volevo crederci, se non fosse per la storia di Amos poteva tranquillamente essersi inventato tutto. Tante volte in questi tre anni ho pensato di parlarle della cosa, ma non ho mai avuto il coraggio. In fondo anche se fosse vero sono cose passate, che se rivangate potrebbero mandare in frantumi il nostro matrimonio e, di conseguenza, la mia vita. Così mi tengo il dubbio tanto le corna, se vere, quelle nessuno me le potrà togliere.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="patrulla, post: 18219755, member: 293014"] [B]GLI ESAMI NON FINISCONO MAI Mauro[/B] Sono tre anni che convivo con un dubbio atroce, un dilemma che non ho il coraggio di risolvere perché, in fondo, probabilmente a me va bene che io non sappia tutta la verità. Detto questo mi presento: mi chiamo Mauro, ho 37 anni e da sei anni sono sposato con Carla che invece di anni ne ha 35 molto ben portati. Abbiamo due bambini piccoli e siamo una coppia normalissima anzi, a detta degli amici, noiosa e pantofolaia ma a noi ci piace così. Ci siamo conosciuti al liceo, io avevo avuto esperienze sessuali come un paio di navi scuola della città mentre lei era vergine, anche se al suo primo fidanzato aveva fatto seghe e pompini. Vi descrivo Carla: lei sostanzialmente è una rompiballe. Ha un carattere forte, autoritario, e nella coppia nonostante la mia mole sicuramente quella che porta i pantaloni è lei, a cui spetta sempre l'ultima parola e ogni decisione. Io sono un ragazzo moro, alto e dai lineamenti dolci. Abbastanza nerd ma essendo ingegnere è automatico. Lei invece è alta 1,70, ha delle gambe molto belle, lunghe e toniche, un sedere alto e pronunciato mentre il seno da ragazza era spettacolare, una terza marmorea, mentre dopo le due gravidanze è inevitabilmente sfiorito tanto che lo vorrebbe rifare. Ha i capelli castano chiaro, lunghi e mossi, che incorniciano un volto piccolo come la bocca e gli occhi, scuri e intensi. La nota stonata è il naso, irregolare e lungo rispetto al viso, altra cosa questa che da sempre vorrebbe porre rimedio dal chirurgo. Nel complesso è una bella donna, non appariscente nel vestirsi, mentre da ragazza poteva essere considerata un bel figone. A letto poi Carla è autoritaria come nella vita: si scopa quando lo dice lei (fortunatamente abbastanza spesso anche dopo il matrimonio e i figli) e come decide lei (io la lecco a lungo lei giusto il necessario per rendere il cazzo duro). Ama cavalcarmi salendomi sopra, oppure a pecora sgrillettandosi furiosamente. Non sta mai zitta neanche quando scopa, dandomi del maiale quando è sopra lei e incitandomi a scoparla forte quando è a pecora. Da ragazzi una sera avevamo bevuto più del solito, in macchina mi saltò addosso ma avendo il ciclo senza fare una piega mi disse di incularla. La saliva e il preservativo facilitarono la penetrazione, anche il fatto che ho un cazzo assolutamente normale, e lei venne dopo neanche due minuti stimolandosi freneticamente con la mano. Mi chiese poi di andare avanti ma ammetto che non durai molto e sborrai nel preservativo (in bocca o in faccia per lei è un tabù). Da qual momento il sesso anale è stata una eccezione, concessa naturalmente quando lo diceva lei e quasi sempre nelle rare volte che beveva quel bicchiere in più. Detto questo vi faccio un sunto della nostra vita: io fatto l'università nella nostra città, lei in una vicina dove andava dal lunedì al giovedì poi il venerdì o tornava lei (spesso) o andavo io (raro). Del resto quella città non aveva molto da offrire, poi lei dividendo la casa con una ragazza con cui, a suo dire, non aveva mai legato, fuggiva volentieri appena le finivano le lezioni. Finiti gli studi io sono entrato in una azienda e lei in uno studio privato, un amico ddi famiglia, ci siamo sposati e abbiamo fatto due figli e siamo felici e innamorati. Cosa c'è allora che mi turba? Tre anni fa quando lei era da poco incinta del nostro secondo figlio accadde il tipico fulmine a ciel sereno. Un amico su Facebook condivise un link di un professore che era stato arrestato in quanto accusato di aver avuto rapporti sessuali con diverse sue studentesse, il tutto per agevolare i loro esami. L'inchiesta era nata proprio dalla denuncia di alcune ragazze. Il nome non mi era nuovo del professore, così girai il link a Carla e lei mi rispose che si era stato un suo professore e che la cosa la sorprendeva molto. A casa tornai sull'argomento e lei molto tranquillamente mi disse che il prof, un tipo sulla quarantina, piccolino moro con i capelli corti e il pizzetto, aveva la nomina dello stronzo e che lei comunque il suo esame riuscì a superarlo bene ugualmente in quanto la materia era a lei molto familiare. Però mai avrebbe pensato a una cosa del genere, anche se sottolineò che era importante capire poi se lo mandavano a processo. Dopo qualche settimana, forse un mese non ricordo bene, mi arrivò una richiesta di amicizia da parte di Giada, la ex coinquilina di mia moglie. Accettai e lei mi chiese una mia mail che era una cosa importante. Mi allarmai e lei tagliò corto "me la vuoi dare o no? io penso che ti convenga ma fai come ti pare". Le mandai la mia mail e poco dopo ricevetti posta da lei. Lei mi scrisse se avevo ricevuto la mail, come risposi di sì allora lei mi tolse l'amicizia e mi bloccò. Non ci capivo nulla, ero a lavoro e fortunatamente solo in stanza quel giorno. La mail conteneva un foglio word accompagnato da alcune righe dove, in sostanza, Giada diceva che è stata lei una delle ragazze a denunciare il professore, che l'indagine va avanti da tempo e che mia moglie, nonostante le sue insistenze, non ha mai voluto unirsi anche lei alla denuncia nonostante fosse anche lei una vittima del prof. "Leggi l'allegato, così scoprirai veramente chi è tua moglie". Ero sconvolto, mi accertai di non essere disturbato a aprii l'allegato. Era un papello lunghissimo che dire che mi sconvolse è forse riduttivo. "Stando a quello che mi ha raccontato la tua dolce metà, sei diventato mezzo cornuto quando lei era in quinto superiore e tu all'università. Durante la gita di quinto era insieme ad altri in camera a bere e fumare, iniziarono a fare giochi spinti e quando toccò a lei per penitenza dovette fare un pompino in bagno a uno. Mi disse che mentre era intenta a ciucciare entrarono tutti in bagno, beccandola con la lingua sulla cappella... se non sapevi questi, sappi che tanti altri ci avranno riso molte volte dell'accaduto". "Sei diventato cornuto totale invece durante il periodo dell'esame di maturità. In classe con lei c'era un ragazzo, tale Amos, a sua detta veramente brutto ma si era sparsa la voce che aveva una mazza da record. Prima degli esami la classe andò in una villa in campagna a prepararsi, non so se ricordi, e lei bevuta e fumata si ficcò nella stanza dove dormiva sto Amos. A detta sue aveva il cazzo grande come un avambraccio, tanto che si dovette ficcare le mutande in bocca per non urlare e svegliare tutti. Se lo scopò a sua detta per tuto quel periodo nella villa poi, quando già vivevamo insieme all'università, come seppe che sto ragazzo era tornato dall'estero dove studiava mi mandò a dormire da un amico perchè lo aveva invitato a raggiungerla. Tornai a casa il mattino dopo quando lei mi scrisse di venire. La trovai in bagno e mi chiese di controllarle bene la fica che aveva dolore. Casa era tutto in disordine, iniziai a risistemare e trovavo preservativi ovunque (credo che lei avesse ragione sulle dimensioni, erano srotolati completamente. Avevano rotto anche due soprammobili, e lei poi con calma mi raccontò che i vicini erano venuti a bussare per il casino... mi disse che era un animale, che l'aveva scopata tutta la notte quasi senza sosta provandola pure, senza successo ad incularla, strano perchè il culo ce l'ha bello aperto". Stavo per svenire. Avevo ben presente questo Amos, un metallaro alto ed effettivamente brutto, che viveva all'estero fin dagli studi. Giada non è della nostra città e non poteva conoscerlo. La confessione poi proseguiva con una serie di amanti, mentre per quanto riguarda il professore la storia era allucinante. Giada venne bocciata una prima volta, poi il professore si offrì di darle una mano: poteva andare a casa sua e così facendo la sua preparazione sarebbe stata senza dubbio ottimale. L'intento era chiaro e lei era disposta a quel compromesso, ma a suo dire quel pomeriggio per lei è stato un incubo. Tornò a casa poco prima di cena in taxi, perché a suo dire stava in piedi a fatica. Carla allarmata le chiese cosa fosse successo e lei le raccontò tutto: il professore non l'aveva scopata, ma letteralmente abusata per due ore. Le mostrò il culo oscenamente aperto, i seni e le natiche violacei e disse che aveva vomitato a ripetizione per il sesso orale profondo. "Devi sapere che quella zoccola di tua moglie fu lei a dirsi disponibile con il professore, quando tornò non si reggeva neanche lei. Mi disse che l'aveva legata, costretta a leccargli il culo e poi pisciato in faccia. La fica in tutto quel tempo non l'aveva neanche sfiorata, solo culo e cazzo in gola. Il bello è che la troia a casa del prof ci è andata poi tornata almeno altre tre volte, una delle quali lui era con un amico ma i dettagli non li conosco". "La puttana si è scopata mio fratello quando mi è venuto a trovare, per non parlare delle feste universitarie dove dopo un paio di drink la vedevi scomparire. Una sera si portò a casa tre americani di cui uno di colore, non mi fecero dormire per buona parte della notte. Il mattino dopo tutta ridendo mi disse che non era vero che i neri ce l'avevano grosso, visto che quello della sera ce l'aveva piccolo mentre gli altri due bello grosso". La mail poi si concludeva così: "Io ora vado avanti da sola nella mia battaglia, tua moglie si è rivelata la solita stronza ma almeno ora tu conosci la verità. Addio Giada". Io non volevo crederci, se non fosse per la storia di Amos poteva tranquillamente essersi inventato tutto. Tante volte in questi tre anni ho pensato di parlarle della cosa, ma non ho mai avuto il coraggio. In fondo anche se fosse vero sono cose passate, che se rivangate potrebbero mandare in frantumi il nostro matrimonio e, di conseguenza, la mia vita. Così mi tengo il dubbio tanto le corna, se vere, quelle nessuno me le potrà togliere. [/QUOTE]
Inserisci quotes...
Verifica
Invia risposta
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Storie di ordinaria follia
Attenzione! Phica è un sito per ADULTI, con contenuti sessualmente espliciti!
Per utilizzare Phica devi essere maggiorenne e accettare i cookie.
Se non hai 18+ o non vuoi accettare i cookie, premi Exit.
18+
❌ Exit
Ottieni di più...
Top
Bottom