Racconto di fantasia Sverginato dalle zie gemelle

rossialdo2015

"Level 1"
Messaggi
39
Punteggio reazione
93
Punti
18
Age
32
Questa è la storia di come io, Leonardo, ho perso la verginità.
Avevo da qualche giorno compiuto 18 anni ed ero, appunto, ancora vergine, mai avuta una fidanzata.
Ero cresciuto da solo con mia mamma, perchè mio padre se n'era andato di casa prima che nascessi.
Vista la situazione, le mie zie, sorelle maggiori di mia mamma, Natascia e Sharon, sono sempre state presenti durante la mia crescita.
Natascia e Sharon, 48 anni di età, sono sorelle gemelle, nessuna delle due si è mai sposata né ha avuto figli; fisicamente sono molto alte (1,85), bionde, gambe lunghe, sedere bello sodo e seno rifatto (terza abbondante).
Quel sabato mattina ero a casa da solo, mia mamma era uscita per alcune commissioni quando ricevo da lei un messaggio al cellulare: "Leonardo, stanno arrivando le zie, hanno per te il regalo del tuo diciottesimo compleanno, fai tutto ciò che ti dicono, le zie vogliono solo il tuo bene". "ok mamma" rispondo.
Poco dopo sento il portone del garage aprirsi e vedo il suv di zia Natascia entrare (viste le numerose visite aveva il telecomando per entrare).
Dopo un paio di minuti entrano in casa zia Natascia e zia Sharon, entrambe con gli stessi vestiti: jeans con cintura, camicia bianca dentro ai pantaloni, il colletto della camicia alzato, capelli raccolti con coda di cavallo, orecchini vistosi, camicia aperta sulla scollatura e stivaloni di pelle col tacco sopra al ginocchio. Un look che, non so il perché, mi ha sempre eccitato.
Natascia mi viene incontro, ci sediamo sul divano, e, dopo avermi baciato sulle guance, mi dice: "Caro nipotino, ti abbiamo visto crescere ma ora non sei più un ragazzino". A quel punto interviene Sharon "infatti, il nostro regalo per la maggiore età è di renderti uomo, sotto ogni aspetto... esatto hai capito bene". Poi Natascia: "naturalmente tutto avverrà sotto il nostro controllo, sei inesperto ed è giusto che tu ti rilassi e ti goda il piacere".
"Allora Leonardo", mi chiede zia Sharon, "accetti il nostro regalo?". Io sono un po' titubante, dico "ecco, mi pare un po' strano" ma mentre dico ciò lo sguardo mi cade sulla scollatura di zia Natascia che se ne accorge subito. Quindi mi risponde "è normale che ti sembri strano, però non ti devi preoccupare, in realtà ti abbiamo già convinto, non riesci a non guardarmi il seno... non opporre resistenza e arrenditi alla nostra seduzione". Quelle ultime parole eccitanti mi convincono definitivamente e allora dico "va bene zie, accetto il vostro regalo".
"Molto bene" dice zia Natascia, "ora alziamoci in piedi... come ti dicevo tutto avverrà sotto il nostro controllo, dettiamo noi le regole, capito?", "certo zia" rispondo.
A quel punto zia Sharon estrae dalla borsetta delle manette in peluche rosa e, dopo essersi piazzata dietro di me, con delicatezza mi prende i polsi, me li posiziona dietro la schiena e li unisce avvolgendoli all'interno delle manette; mentre esegue l'operazione mi rassicura "tranquillo va tutto bene, non fare resistenza".
Ormai sono ammanettato, se anche volessi non potrei più sottrarmi alle grinfie delle zie: "Molto bene, ora voltati e adagiati contro la parete" mi ordina Sharon che si piazza dietro di me, così immobilizzandomi contro il muro; "ora zia Natascia prepara il borsone per la notte, nel frattempo ti sorveglio io".
In quella posizione sento il suo seno rifatto contro la mia schiena e ciò già me lo fa indurire; Sharon, sempre molto dolce, continua a rassicurarmi "tranquillo, va tutto bene, non devi temere nulla, le zie vogliono solo il tuo bene".
Dopo due-tre minuti torna Natascia col borsone dei miei vestiti di ricambio e mi dice "ok Leonardo, è tutto pronto. Da questo momento ti dichiariamo sotto la nostra custodia fino a domani sera, ora ci seguirai a casa dove potremo divertirci senza disturbi. Al tuo ritorno qui, domani, non sarai più un ragazzo ma un uomo vero, perchè ti toglieremo la verginità".
Sharon poi mi perquisisce (con molta sensualità) le tasche dei pantaloni alla ricerca del cellulare che trova quasi subito dicendomi "questo resta qua, fino a domani non avrai contatti con nessuno, io e Natascia saremo più che sufficienti per te".
A quel punto Sharon mi prende sotto braccetto a sinistra, Natascia a braccetto a destra e mi chiedono di seguirle.
Mi ritrovo a camminare ammanettato, trattenuto da due donne esperte con aspetto da milf, so che sto per perdere la verginità ma non so cosa succederà; in più zie vestono quel look, il colletto alzato della camicia, il decolletè prosperoso e quei magnifici stivaloni...
Sia che mi giri verso destra, che a sinistra, vedo la stessa cosa: due cavallone che, con fare autoritario e sensuale, mi hanno ormai del tutto catturato, non posso fare nulla contro di loro, se non abbandonarmi alla loro volontà.
Quella situazione me lo fa diventare duro e lungo come non mai, il che si nota chiaramente anche dall'esterno.
"Pare che tu ormai sia completamente eccitato, d'altronde non c'era nulla che potessi fare per evitarlo" mi dice Natascia con tono soddisfatto.
Continuo a camminare ammanettato e sotto braccetto con le zie, come un prigioniero, e, percorsa la rampa di scale verso il garage, giungiamo al suv di zia.
Natascia apre la portiera posteriore destra e, ponendomi la sua mano destra sopra la mia testa, mi dice "accomodati in auto, stai attento alla testa, ti ricordo che sei sotto la nostra custodia, devi obbedire".
Salgo in auto e zia Sharon prende la cintura di sicurezza per agganciarla; per fare ciò si piega sopra di me così che il mio sguardo, inevitabilmente, ricade nuovamente sulla sua splendida scollatura dentro quella camicetta...
Lei se ne rende immediatamente conto e, assicuratomi al sedile con la cintura, mi dice con sguardo provocante "ma allora il mio bambinone è diventato proprio un bel porcellone"; detto questo, con mossa repentina, mi prende il retro del capo con una mano, mi avvicina alla sua faccia e in un istante mi caccia la sua lingua nella mia bocca.
In realtà quel limone dura pochi secondi ma a me pare interminabile e, al termine, Sharon mi guarda dritto negli occhi dicendomi "hai visto cosa sappiamo farti? Sappi che questo non è che un minimo assaggio, ti faremo impazzire, godrai come non mai, fino a domani sera sarà molto ma molto lunga per te!".
Detto ciò chiude la portiera e sale sul sedile anteriore assieme a Natascia che si mette alla guida.
Zia Natascia apre il garage, mette in moto l'auto e ci avviamo verso la sua casa.
Inizia così il mio ultimo viaggio in auto da vergine.


Continua...
 
OP
R

rossialdo2015

"Level 1"
Messaggi
39
Punteggio reazione
93
Punti
18
Age
32
Continua...

Dopo una decina di minuti arriviamo con l'auto alla casa di zia Natascia, isolata in leggera collina; entriamo nel garage interrato e, quando il portone si chiude dietro di noi, le zie scendono dall'auto e si dirigono verso di me.
Zia Natascia apre la portiera e, prima di togliermi la cintura di sicurezza, mi dice "ora mi piegherò su di te per toglierti la cintura, se vuoi sbirciare la mia scollatura come hai fatto con Sharon, fai pure..."; puntualmente si china su di me e il mio sguardo cade su quello splendido decolletè.
Dopo avermi tolto la cintura, zia si rialza e mi ordina "ora, lentamente, scendi dall'auto".
Io eseguo e, non appena appoggio i piedi a terra, vengo subito preso sotto braccetto dalle zie che, dopo aver richiuso la portiera mi dicono "molto bene, adesso ti accompagniamo in camera da letto, l'attesa sta per finire...".
Comincio nuovamente a camminare come un prigioniero in mezzo alle sue carceriere... i due piani di scale mi sembrano interminabili ma quella camminata obbligata mi piace da morire, vorrei non finisse mai...
Arriviamo in camera da letto; zia Sharon mi ammanetta alla ringhiera del letto, mi fa sedere sul bordo, e mi dice "adesso stai qua buono qualche minuto, io e zia andiamo a renderci presentabili per il nostro uomo..." e, detto ciò, dopo avermi schiacciato l'occhiolino, si allontana con zia Natascia verso il bagno, sculettando con quel sedere così sodo.
Dopo pochi minuti rientrano in camera e non credo ai miei occhi: entrambe sono completamente nude, indossano solo gli stivaloni di pelle, con quelle tette rifatte così sode e soprattutto la vagina depilata in bella vista.
Vengono verso di me e, tolte le manette che mi legavano al letto ma non quelle che mi legavano i polsi, mi alzo in piedi e Sharon mi dice, abbracciandomi, "tesoro, è arrivato il momento di lasciarsi andare, le zie adesso si prenderanno cura di te"; detto ciò, Natascia si posiziona dietro di me e da dietro inizia a slacciarmi i pantaloni e a sfilarmeli, così facendo anche con le mutande mentre Sharon con delle forbici mi strappa la maglietta, lasciandomi completamente nudo.
Poi Natascia mi prende le braccia da dietro, per tenermi fermo, mentre Sharon impugna il mio pene, ormai già eretto, e inizia a baciarmi sensualmente; quando mi ha già ficcato la lingua in bocca, inizia lentamente a massaggiarmelo su e giù...
La situazione per me è già troppo eccitante, il piacere cresce inesorabilmente e se ne rendono conto entrambe.
Allora Sharon, fermandosi, mi dice "distenditi pure, adesso facciamo sul serio..."
Eseguo l'ordine, Natascia si distende di fianco a me, mentre Sharon si mette sopra e, sempre con estrema sensualità, afferra il mio pene e lentamente lo fa scivolare dentro di lei.
Per la prima volta nella mia vita sperimento sul mio pene quella sublime sensazione di calore, umidità e costrizione che solo la vagina sa trasmettere.
"Oh mio Dio" è l'espressione che mi scappa sul momento; "hai proprio ragione, siamo le tue dee" mi risponde Natascia, invitandomi a guardare Sharon che proprio in quel frangente inizia a cavalcarmi...
Il mio respiro si fa via via più affannoso per il piacere, anche Sharon inizia ad ansimare sempre più forte; vedere quella milfona di mia zia che mi cavalca mi aizza sempre più, i miei respiri si trasformano in lamenti.
"Oh sì come sei duro, così mi apri in due" continua Sharon a provocarmi...
I miei lamenti di piacere sono sempre più intensi, inizio ad emettere i primi gemiti, ormai mi sto avvicinando al momento fatidico...
Naturalmente anche Natascia se ne rende conto e, girandomi la testa verso la sua, con fare sensuale mi dice "ormai ci siamo, non abbiamo alcuna intenzione di fermarci, tra pochi attimi raggiungerai l'orgasmo dentro zia Sharon"; detto ciò, inizia immediatamente a limonarmi.
"Oh sì, voglio la tua sborra dentro di me, vieni ora, vieni!" inizia a gemere Sharon.
Natascia smette di limonarmi e mi fissa negli occhi a pochi centimetri dal mio volto, con sorriso e sguardo seducenti.
Non mi faccio pregare troppo e, in pochi istanti, dopo un ultimo prolungato gemito di piacere, inizio a spruzzare il mio seme dentro Sharon; proprio durante le contrazioni del mio pene, durante l'orgasmo, Natascia con voce suadente, quasi sottovoce, mi dice "bravo, così, lo vogliamo tutto, fino all'ultima goccia, fai contente le zie".
Esplodo tutto quello che ho dentro zia, mi sento svuotato; al termine dell'orgasmo, Sharon si adagia sul mio corpo, siamo entrambi sudaticci, e mi bacia dolcemente.
"Sei stato bravissimo, un vero uomo, ti abbiamo ufficialmente tolto la verginità!" mi dice Sharon doclemente, con il mio pene ancora dentro di lei che solo ora inizia leggermente a rilassarsi.
"E' stato bellissimo, indescrivibile, grazie zie" rispondo io ancora stordito dall'enorme piacere.
"Non devi ringraziarci ora, hai scopato con zia Sharon, ora tocca a me, poi te l'abbiamo già detto, tu sei sotto la nostra custodia fino a domani sera, è ancora molto lunga..." mi dice Natascia.
Non solo ho perso la verginità ma ora, dopo aver atteso anni, scoperò chissà quante volte con due donne diverse.

Continua...
 

Top Bottom