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<blockquote data-quote="ArtemioBS" data-source="post: 19153774" data-attributes="member: 177112"><p style="text-align: justify">Come ho avuto modo di dire nei precedenti, gli anni a seguire sono stati poi molto difficili. In tutto questo, e per fortuna, amore e sesso non sono mai mancati. Capitava che i tempi si allungassero ma non sono mai mancati.</p> <p style="text-align: justify">Tutto questo fino a 5 anni fa, diamo una svolta a tutto, casa nuova, vita nuova. Parte tutto il discorso del mio "interessamento", di cui vi ho riportato, e riprendono piano piano anche i giochini tra di noi ma, in tutto questo come ben sapete, c'è stata anche questa maledetta pandemia a rompere le palle.</p> <p style="text-align: justify">In questo periodo ricordo con piacere una serata in particolare, erano le prime uscite concesse quando al bar si poteva stare seduti senza mascherina ma appena ti alzavi dovevi metterla. Si era da poco ripreso a poter stare al banco mi pare.</p> <p style="text-align: justify">Cena a casa e ... caffé? "Noi dai stasera andiamo fuori a berlo". A volte ancora oggi le serate partono così, nulla di programmato, si esce e vediamo cosa succede. Vanna si veste con pantaloni lunghi attillati, camicetta aperta quanto basta per esporre le tettine, sopra un giubbettino con al collo un foulard e mi pare di ricordare anche scarpe con tacco. Queste sono state decisamente accantonate negli ultimi anni, solitamente preferisci stivali, stivaletti e Dr. Marteens. Quella sera indossava indossava uno degli ultimi reggiseni che le avevo comprato, un push-up a mezza coppa che faceva risaltare vistosamente il seno anche se è abbastanza piccolo. Insomma spingeva tutto maledettamente in su e con la camicetta abbastanza aperta, e il foulard che copriva praticamente solo il collo, vi lascio immaginare.</p> <p style="text-align: justify">Arriviamo al bar e ci sediamo all'esterno, salutiamo i conoscenti, ordiniamo il nostro caffè, Montenegro con ghiaccio e ci accendiamo una sigaretta.</p> <p style="text-align: justify">Trascorriamo una buona mezz'ora chiacchierando del più e del meno e ci prendiamo un altro amaro.</p> <p style="text-align: justify">Accade poi che arriva al locale un mio parente che non vedevo da parecchio tempo, compagno di serate e bevute negli anni passati. Ci salutiamo, scambiamo quattro chiacchiere e ci invita ad entrare per bere qualcosa insieme.</p> <p style="text-align: justify">Così ci spostiamo tutti e tre internamente al banco e ci beviamo un amaro insieme. "Ma si vaffanculo ormai andiamo di amari stasera" esclamo io, e Vanna ribatte "Al mal di testa ci pensiamo domani mattina in caso!".</p> <p style="text-align: justify">Chiacchieriamo del più e del meno almeno per un'altra oretta, entrando e uscendo dal locale per fumarci qualche sigaretta insieme e, nel mentre, credo siano partiti ancora un paio di amari ciascuno.</p> <p style="text-align: justify">In tutto questo tempo Vanna è sempre rimasta con il giubbettino, essendo parecchio freddolosa e continuando ad entrare e uscire, ma il livello alcoolico saliva creando calore e modificando i discorsi che si facevano sempre meno seri. Finché all'ennesimo rientro ci piazziamo proprio in fondo al bancone che termina contro una parete, Vanna spalle al muro, il parente di fronte a lei dando le spalle al resto del locale e io di fianco a loro rivolto verso il bancone del bar. Vanna decide di togliersi il giubbettino e l'amico (parente o l'amico, lo chiamerò in un modo o nell'altro ma è sempre lui) sgrana gli occhi e comincia a prenderla un po' in giro "Madonna!!! Vanna non ricordavo avessi due tette così!!!". E si inizia a far battutine ridendo e scherzando. Quando parlano tra di loro a lui inizia a cadere spesso l'occhio e Vanna lo riprende più di una volta.</p> <p style="text-align: justify">Lui ribatte dicendo che era strano vederla con due tettine così, se le ricordava molto piccole e "non così su". Vanna sembra quasi infastidita e dice "Perché?? Stai dicendo che erano e sono brutte???". "No, no, assolutamente!!! E' che esplodono vedi??"</p> <p style="text-align: justify">E così dicendo prende il colletto della camicia e lo riporta come per chiuderlo. La camicetta in raso si spostava continuamente e tendeva ad aprirsi sempre più. Poi lui si assenta per andare in bagno.</p> <p style="text-align: justify">Vanna da un sorso all'ennesimo amaro, mi guarda e dice "Adesso lo faccio morire!!", e mi fa l'occhiolino e si risistema la camicetta come prima che gliela sistemasse, aprendo un poco quindi.</p> <p style="text-align: justify">Alché io .. "Bhé ma così non è abbastanza, è uguale a prima. E poi, il pezzo forte è il reggiseno".</p> <p style="text-align: justify">Lei .. "Giusto!!!" E lascia ancora un bottone della camicetta. Praticamente le tette erano quasi fuori e vedendola le dico "Bhé se vuoi farlo morire allora ti devo sistemare io".</p> <p style="text-align: justify">Mi piazzo in modo che i presenti non vedano nulla e le sistemo i seni nel reggi, questo praticamente (come detto mezza coppa) era in pizzo, ma non lasciava intravedere un granché, così sistemo tutto in modo che i capezzoli fossero proprio al limite del bordo e in sostanza la parte superiore dell'areola si vedeva alla grande.</p> <p style="text-align: justify">Lui torna e sgrana di nuovo gli occhi, parlano lei si muove e lui rimane come ipnotizzato e io me la rido.</p> <p style="text-align: justify">Ad un certo punto le dice "Madò ma esplodono!!" e con due dita (indice e medio) inizia e dare dei colpetti sulla parte superiore dei seni. Ormai la fase alcoolica era avanzata e si rideva su tutto. Continuiamo per un altro po' a scherzare, fare battute e lui in tutto questo continua a guardare, punzecchiare con le due dita e giocare con il colletto della camicia, chiudendolo e riaprendolo. Quando chiudeva e riapriva si vedevano chiaramente i capezzoli che, tra un movimento e l'altro, il reggiseno aveva fatto fuoriuscire.</p> <p style="text-align: justify">Ce l'avevamo tutti e due duro e, a quel punto, infatti lui se né esce con "No, Vanna adesso basta sono esplose e io non ce la faccio più. Artemio scusa se lo dico ma stasera Vanna mi farò una sega pensando a te." </p> <p style="text-align: justify">Io... "Da parte mia nessun problema", e Vanna "Io ne sono lusingata (con risata)".</p> <p style="text-align: justify">"Però adesso chiudi" ribatte lui.</p> <p style="text-align: justify">Non ancora soddisfatta "Guarda io con tutti ste amari ho caldo, casomai mi tolgo il reggiseno così non butta fuori, ma me lo slacci tu con una mano se ce la fai!!". Lui mette una mano dietro, tasta un poco, riesce a slacciarlo, la guarda sorridendo soddisfatto e Vanna "Bastardo! Non pensavo ce l'avresti fatta!! .... "Adesso te lo devi levare però!!!" ribatte lui.</p> <p style="text-align: justify">Noi in tutto questo la copriamo dalla vista degli altri, lei si libera da sotto la camicia, sfila il reggiseno dal davanti e via altra scapezzolata.</p> <p style="text-align: justify">A quel punto lui "Ok, è stata una gran bella serata!!! Io ora vado a farmi la mia sega mentre Voi bastardi andate a scopare!!".</p> <p style="text-align: justify">Ci salutiamo, ci abbracciamo (anche se quasi non si poteva ancora fare, ma vaffanculo non ce la si faceva più), e ci auguriamo di ritrovarci la prossima volta.</p> <p style="text-align: justify">Ritorniamo a casa, che per fortuna è poco distante, facciamo l'amore ma quella sera causa alcool è stato in percentuale più sesso.</p> <p style="text-align: justify">Bhé ogni tanto ci vuole anche quello.</p> <p style="text-align: justify">La mattina dopo .... mal di testa da paura!!! Mannaggia a te e agli amari.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ArtemioBS, post: 19153774, member: 177112"] [JUSTIFY]Come ho avuto modo di dire nei precedenti, gli anni a seguire sono stati poi molto difficili. In tutto questo, e per fortuna, amore e sesso non sono mai mancati. Capitava che i tempi si allungassero ma non sono mai mancati. Tutto questo fino a 5 anni fa, diamo una svolta a tutto, casa nuova, vita nuova. Parte tutto il discorso del mio "interessamento", di cui vi ho riportato, e riprendono piano piano anche i giochini tra di noi ma, in tutto questo come ben sapete, c'è stata anche questa maledetta pandemia a rompere le palle. In questo periodo ricordo con piacere una serata in particolare, erano le prime uscite concesse quando al bar si poteva stare seduti senza mascherina ma appena ti alzavi dovevi metterla. Si era da poco ripreso a poter stare al banco mi pare. Cena a casa e ... caffé? "Noi dai stasera andiamo fuori a berlo". A volte ancora oggi le serate partono così, nulla di programmato, si esce e vediamo cosa succede. Vanna si veste con pantaloni lunghi attillati, camicetta aperta quanto basta per esporre le tettine, sopra un giubbettino con al collo un foulard e mi pare di ricordare anche scarpe con tacco. Queste sono state decisamente accantonate negli ultimi anni, solitamente preferisci stivali, stivaletti e Dr. Marteens. Quella sera indossava indossava uno degli ultimi reggiseni che le avevo comprato, un push-up a mezza coppa che faceva risaltare vistosamente il seno anche se è abbastanza piccolo. Insomma spingeva tutto maledettamente in su e con la camicetta abbastanza aperta, e il foulard che copriva praticamente solo il collo, vi lascio immaginare. Arriviamo al bar e ci sediamo all'esterno, salutiamo i conoscenti, ordiniamo il nostro caffè, Montenegro con ghiaccio e ci accendiamo una sigaretta. Trascorriamo una buona mezz'ora chiacchierando del più e del meno e ci prendiamo un altro amaro. Accade poi che arriva al locale un mio parente che non vedevo da parecchio tempo, compagno di serate e bevute negli anni passati. Ci salutiamo, scambiamo quattro chiacchiere e ci invita ad entrare per bere qualcosa insieme. Così ci spostiamo tutti e tre internamente al banco e ci beviamo un amaro insieme. "Ma si vaffanculo ormai andiamo di amari stasera" esclamo io, e Vanna ribatte "Al mal di testa ci pensiamo domani mattina in caso!". Chiacchieriamo del più e del meno almeno per un'altra oretta, entrando e uscendo dal locale per fumarci qualche sigaretta insieme e, nel mentre, credo siano partiti ancora un paio di amari ciascuno. In tutto questo tempo Vanna è sempre rimasta con il giubbettino, essendo parecchio freddolosa e continuando ad entrare e uscire, ma il livello alcoolico saliva creando calore e modificando i discorsi che si facevano sempre meno seri. Finché all'ennesimo rientro ci piazziamo proprio in fondo al bancone che termina contro una parete, Vanna spalle al muro, il parente di fronte a lei dando le spalle al resto del locale e io di fianco a loro rivolto verso il bancone del bar. Vanna decide di togliersi il giubbettino e l'amico (parente o l'amico, lo chiamerò in un modo o nell'altro ma è sempre lui) sgrana gli occhi e comincia a prenderla un po' in giro "Madonna!!! Vanna non ricordavo avessi due tette così!!!". E si inizia a far battutine ridendo e scherzando. Quando parlano tra di loro a lui inizia a cadere spesso l'occhio e Vanna lo riprende più di una volta. Lui ribatte dicendo che era strano vederla con due tettine così, se le ricordava molto piccole e "non così su". Vanna sembra quasi infastidita e dice "Perché?? Stai dicendo che erano e sono brutte???". "No, no, assolutamente!!! E' che esplodono vedi??" E così dicendo prende il colletto della camicia e lo riporta come per chiuderlo. La camicetta in raso si spostava continuamente e tendeva ad aprirsi sempre più. Poi lui si assenta per andare in bagno. Vanna da un sorso all'ennesimo amaro, mi guarda e dice "Adesso lo faccio morire!!", e mi fa l'occhiolino e si risistema la camicetta come prima che gliela sistemasse, aprendo un poco quindi. Alché io .. "Bhé ma così non è abbastanza, è uguale a prima. E poi, il pezzo forte è il reggiseno". Lei .. "Giusto!!!" E lascia ancora un bottone della camicetta. Praticamente le tette erano quasi fuori e vedendola le dico "Bhé se vuoi farlo morire allora ti devo sistemare io". Mi piazzo in modo che i presenti non vedano nulla e le sistemo i seni nel reggi, questo praticamente (come detto mezza coppa) era in pizzo, ma non lasciava intravedere un granché, così sistemo tutto in modo che i capezzoli fossero proprio al limite del bordo e in sostanza la parte superiore dell'areola si vedeva alla grande. Lui torna e sgrana di nuovo gli occhi, parlano lei si muove e lui rimane come ipnotizzato e io me la rido. Ad un certo punto le dice "Madò ma esplodono!!" e con due dita (indice e medio) inizia e dare dei colpetti sulla parte superiore dei seni. Ormai la fase alcoolica era avanzata e si rideva su tutto. Continuiamo per un altro po' a scherzare, fare battute e lui in tutto questo continua a guardare, punzecchiare con le due dita e giocare con il colletto della camicia, chiudendolo e riaprendolo. Quando chiudeva e riapriva si vedevano chiaramente i capezzoli che, tra un movimento e l'altro, il reggiseno aveva fatto fuoriuscire. Ce l'avevamo tutti e due duro e, a quel punto, infatti lui se né esce con "No, Vanna adesso basta sono esplose e io non ce la faccio più. Artemio scusa se lo dico ma stasera Vanna mi farò una sega pensando a te." Io... "Da parte mia nessun problema", e Vanna "Io ne sono lusingata (con risata)". "Però adesso chiudi" ribatte lui. Non ancora soddisfatta "Guarda io con tutti ste amari ho caldo, casomai mi tolgo il reggiseno così non butta fuori, ma me lo slacci tu con una mano se ce la fai!!". Lui mette una mano dietro, tasta un poco, riesce a slacciarlo, la guarda sorridendo soddisfatto e Vanna "Bastardo! Non pensavo ce l'avresti fatta!! .... "Adesso te lo devi levare però!!!" ribatte lui. Noi in tutto questo la copriamo dalla vista degli altri, lei si libera da sotto la camicia, sfila il reggiseno dal davanti e via altra scapezzolata. A quel punto lui "Ok, è stata una gran bella serata!!! Io ora vado a farmi la mia sega mentre Voi bastardi andate a scopare!!". Ci salutiamo, ci abbracciamo (anche se quasi non si poteva ancora fare, ma vaffanculo non ce la si faceva più), e ci auguriamo di ritrovarci la prossima volta. Ritorniamo a casa, che per fortuna è poco distante, facciamo l'amore ma quella sera causa alcool è stato in percentuale più sesso. Bhé ogni tanto ci vuole anche quello. La mattina dopo .... mal di testa da paura!!! Mannaggia a te e agli amari.[/JUSTIFY] [/QUOTE]
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