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<blockquote data-quote="Sloman" data-source="post: 17970620" data-attributes="member: 415889"><p>Parte seconda</p><p></p><p></p><p></p><p>Fast forward, giugno 2017.</p><p></p><p></p><p></p><p>Siamo a casa a festeggiare il primo compleanno di mia figlia, tra gli invitati anche V. e il suo compagno.</p><p></p><p></p><p></p><p>Avevo appena ricevuto la comunicazione dalla</p><p></p><p>mia azienda che da agosto avrei dovuto trasferirmi in Germania, dove vivo tuttora con la mia famiglia.</p><p></p><p></p><p></p><p>Io e C. decidemmo di dirlo a tutti i presenti durante la serata.</p><p></p><p></p><p></p><p>Il mio rapporto con V. si era lentamente diradato, nei primi anni di relazione ci vedevamo anche 2,3 volte al mese ma col tempo i nostri incontri si erano fatti più sporadici.</p><p></p><p></p><p></p><p>Ci sentivamo comunque regolarmente e la fiamma della passione si riaccendeva puntuale al primo sguardo d’intesa.</p><p></p><p></p><p></p><p>Presi la parola per comunicare il nostro trasferimento e cercai immediatamente il suo sguardo: vidi i suoi occhi carichi di lacrime ed in un secondo corse sul balcone a piangere.</p><p></p><p></p><p></p><p>Non siamo mai stati innamorati ma abbiamo condiviso qualcosa di unico, la nostra intesa andava oltre qualsiasi limite o definizione, era semplicemente chimica.</p><p></p><p></p><p></p><p>Prima della partenza mi restavano circa due mesi e avevo in mente di salutarla nel miglior modo possibile.</p><p></p><p></p><p></p><p>L’occasione si presentò quando C. portò la piccola a conoscere e salutare gli zii in Calabria.</p><p></p><p></p><p></p><p>Io e V. prendemmo dei permessi a lavoro e passammo il pomeriggio a casa mia.</p><p></p><p></p><p></p><p>Quando ci vedemmo la prima cosa che facemmo fu scoppiare entrambi a piangere, la malinconia era troppo forte.</p><p></p><p></p><p></p><p>Dalle lacrime passammo poi allo scherzo, a ricordare quante volte siamo andati vicini a farci beccare riuscendo poi sempre a cavarcela.</p><p></p><p></p><p></p><p>V. è restata bellissima, anche adesso che la vedo solo in foto sui social, come se per lei il tempo non fosse mai passato.</p><p></p><p></p><p></p><p>Non ha avuto figli e ha una cura maniacale del suo aspetto, veste sempre in maniera sensuale e con un gusto inarrivabile.</p><p></p><p></p><p></p><p>Era inizio luglio, aveva un vestito corto giallo, la</p><p></p><p>pelle abbronzata, dei sandali schiava che esaltavano la lunghezza perfetta delle sue gambe.</p><p></p><p></p><p></p><p>Col tempo era diventata ancora più maiala e conosceva tutti i miei punti deboli…</p><p></p><p></p><p></p><p>Mi sbottonò il pantalone e iniziò a spompinarmi come solo lei sapeva fare, poi si fermò, si tolse i sandali ed inizio a farmi una sega coi piedi.</p><p></p><p></p><p></p><p>Aveva lo smalto rosso, il mio preferito, iniziai a godere immensamente e dopo alcuni istanti mi alzai e la misi a pecora sul divano.</p><p></p><p></p><p></p><p>Fu una scopata carica di tante sensazioni contrastanti e intensissime, lei raggiunse subito l’orgasmo e subito dopo le chiesi di farsi sborrare sui piedi, dove schizzai godendo come mai prima.</p><p></p><p></p><p></p><p>Non era finita, V. sapeva bene che prima di salutarci avrebbe dovuto darmi anche il culo.</p><p></p><p></p><p></p><p>Così restammo a letto a parlare per un po’ di tempo, giusto per ricaricare le energie, e ricominciammo a scopare.</p><p></p><p></p><p></p><p>Le piaceva tantissimo sentirselo nell’ano e quando le venni dentro provai uno dei piaceri più intensi della mia vita accompagnato dai suoi gemiti di piacere, sentirsi così sottomessa la faceva andare fuori di testa, le piaceva il modo in cui io la facevo sentire troia.</p><p></p><p></p><p></p><p>Restammo assieme a parlare ancora per un po’, poi ci salutammo commossi ma anche felici di aver passato del tempo stupendo assieme.</p><p></p><p></p><p></p><p>Sono passati quattro anni da quel giorno, ogni tanto ci sentiamo e spero prima o poi di riaverla nel mio letto e riprendere il discorso dove lo avevamo interrotto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Sloman, post: 17970620, member: 415889"] Parte seconda Fast forward, giugno 2017. Siamo a casa a festeggiare il primo compleanno di mia figlia, tra gli invitati anche V. e il suo compagno. Avevo appena ricevuto la comunicazione dalla mia azienda che da agosto avrei dovuto trasferirmi in Germania, dove vivo tuttora con la mia famiglia. Io e C. decidemmo di dirlo a tutti i presenti durante la serata. Il mio rapporto con V. si era lentamente diradato, nei primi anni di relazione ci vedevamo anche 2,3 volte al mese ma col tempo i nostri incontri si erano fatti più sporadici. Ci sentivamo comunque regolarmente e la fiamma della passione si riaccendeva puntuale al primo sguardo d’intesa. Presi la parola per comunicare il nostro trasferimento e cercai immediatamente il suo sguardo: vidi i suoi occhi carichi di lacrime ed in un secondo corse sul balcone a piangere. Non siamo mai stati innamorati ma abbiamo condiviso qualcosa di unico, la nostra intesa andava oltre qualsiasi limite o definizione, era semplicemente chimica. Prima della partenza mi restavano circa due mesi e avevo in mente di salutarla nel miglior modo possibile. L’occasione si presentò quando C. portò la piccola a conoscere e salutare gli zii in Calabria. Io e V. prendemmo dei permessi a lavoro e passammo il pomeriggio a casa mia. Quando ci vedemmo la prima cosa che facemmo fu scoppiare entrambi a piangere, la malinconia era troppo forte. Dalle lacrime passammo poi allo scherzo, a ricordare quante volte siamo andati vicini a farci beccare riuscendo poi sempre a cavarcela. V. è restata bellissima, anche adesso che la vedo solo in foto sui social, come se per lei il tempo non fosse mai passato. Non ha avuto figli e ha una cura maniacale del suo aspetto, veste sempre in maniera sensuale e con un gusto inarrivabile. Era inizio luglio, aveva un vestito corto giallo, la pelle abbronzata, dei sandali schiava che esaltavano la lunghezza perfetta delle sue gambe. Col tempo era diventata ancora più maiala e conosceva tutti i miei punti deboli… Mi sbottonò il pantalone e iniziò a spompinarmi come solo lei sapeva fare, poi si fermò, si tolse i sandali ed inizio a farmi una sega coi piedi. Aveva lo smalto rosso, il mio preferito, iniziai a godere immensamente e dopo alcuni istanti mi alzai e la misi a pecora sul divano. Fu una scopata carica di tante sensazioni contrastanti e intensissime, lei raggiunse subito l’orgasmo e subito dopo le chiesi di farsi sborrare sui piedi, dove schizzai godendo come mai prima. Non era finita, V. sapeva bene che prima di salutarci avrebbe dovuto darmi anche il culo. Così restammo a letto a parlare per un po’ di tempo, giusto per ricaricare le energie, e ricominciammo a scopare. Le piaceva tantissimo sentirselo nell’ano e quando le venni dentro provai uno dei piaceri più intensi della mia vita accompagnato dai suoi gemiti di piacere, sentirsi così sottomessa la faceva andare fuori di testa, le piaceva il modo in cui io la facevo sentire troia. Restammo assieme a parlare ancora per un po’, poi ci salutammo commossi ma anche felici di aver passato del tempo stupendo assieme. Sono passati quattro anni da quel giorno, ogni tanto ci sentiamo e spero prima o poi di riaverla nel mio letto e riprendere il discorso dove lo avevamo interrotto. [/QUOTE]
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