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Capitolo 1: Bar Mario
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<blockquote data-quote="pandagi" data-source="post: 5304879" data-attributes="member: 134912"><p>succede all'inzio dell'estate</p><p></p><p><span style="color: silver">- - - Aggiornato - - -</span></p><p></p><p>Secondo giorno - Mattino</p><p></p><p>Mi sveglio in tarda mattinata. Zia è già uscita. Come spesso capita al mattino ho una erezione che spinge negli slip. Non ho fretta, e non ho impegni. Giro per la stanza piena di valigie della zia. Il mio sguardo cade sul cuscino del letto della zia. C'è la maglietta bianca che ha usato per la notte. La prendo e l'avvicino al naso. Ha un dolce profumo fresco e fruttato che rende l'erezione ancora più evidente. Risistemo l'indumento e libero il pene dalle costrizioni dei vestiti lasciandolo libero di svettare e inizio un lento massaggio che decido di concludere sotto la doccia fantasticando sul corpo della zia sperando di poterlo osservare con attenzione in questa vacanza.</p><p></p><p>Scendo e passo a salutare zia che individuo subito sulla spiaggia che prendere il sole circondata dagli altri ospiti anziani dell'albergo. E' sdraiata a pancia sotto e sta leggendo un libro. Ha un costume due pezzi molto colorato. Gli slip sembrano essere volutamente raccolti nel solco del sedere per nascondere il meno possibile probabilmente per agevolare l'abbronzatura e i glutei scultorei brillano cosparsi di crema come tutto il corpo. Il top del costume è slacciato per evitare di lasciare segni antiestetici sulla schiena, e i seni sono nascosti schiacciati tra il corpo e lo sdraio. </p><p></p><p>"Ciao Zia, mi sono appena alzato. tutto bene"</p><p>"Ciao Simone, tutto bene. Come vedi approfitto per abbronzarmi e leggere. Se vuoi ho una scorta di libri che posso prestarti."</p><p>"Ti ringrazio, ma preferisco passeggiare. Ci vediamo più tardi". La saluto anche se mi verrebbe la voglia di rimanere li a osservare il suo corpo in ogni dettaglio e ogni suo movimento nella speranza di poter vedere meglio il seno che sembra meraviglioso.</p><p></p><p>Nella hall dell'hotel e vedo che mettono a disposizione dei clienti gli scooter. Ho trovato come trascorrere le giornate divertendomi alla scoperta dell'isola. Passo qualche ora a sfrecciare sulle strade deserte dell'isola rientrando per ora del pranzo. Trovo zia seduta al tavolo e mi siedo con lei. Sembra meno strafottente più serena. Forse si sta rilassando. Riusciamo anche a scherzare sulla vacanza forzata. Ha un vestito copricostume bianco molto corto, lavorato ad uncinetto tutto traforato e con una profonda scolatura davanti che arriva fino all'ombelico, tenuta bloccata da un cordoncino anch'esso bianco che si intreccia sul petto come i laccio nelle scarpe. E' senza reggiseno. Lo noto subito osservando i capezzoli che spingono contro il sottile tessuto. Cerco di non fissarla ma controllo con attenzione ogni suo minimo movimento nella speranza di riuscire a scorgere tra la scollatura sempre qualche millimetro in più della coppa del seno magari fino al capezzolo. Ho una erezione che non riesco a controllare e che senza farmi notare sistemo con la mano nascosta alla vista della zia dal tavolo. Appena finito il caffè per non far notare l'erezione fingo di ricevere una telefonata, saluto e velocemente mi alzo di scatto voltando la schiena, ma temo di non essere riuscito a nasconderla.</p><p>[ATTACH]10786223[/ATTACH]</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pandagi, post: 5304879, member: 134912"] succede all'inzio dell'estate [COLOR="silver"]- - - Aggiornato - - -[/COLOR] Secondo giorno - Mattino Mi sveglio in tarda mattinata. Zia è già uscita. Come spesso capita al mattino ho una erezione che spinge negli slip. Non ho fretta, e non ho impegni. Giro per la stanza piena di valigie della zia. Il mio sguardo cade sul cuscino del letto della zia. C'è la maglietta bianca che ha usato per la notte. La prendo e l'avvicino al naso. Ha un dolce profumo fresco e fruttato che rende l'erezione ancora più evidente. Risistemo l'indumento e libero il pene dalle costrizioni dei vestiti lasciandolo libero di svettare e inizio un lento massaggio che decido di concludere sotto la doccia fantasticando sul corpo della zia sperando di poterlo osservare con attenzione in questa vacanza. Scendo e passo a salutare zia che individuo subito sulla spiaggia che prendere il sole circondata dagli altri ospiti anziani dell'albergo. E' sdraiata a pancia sotto e sta leggendo un libro. Ha un costume due pezzi molto colorato. Gli slip sembrano essere volutamente raccolti nel solco del sedere per nascondere il meno possibile probabilmente per agevolare l'abbronzatura e i glutei scultorei brillano cosparsi di crema come tutto il corpo. Il top del costume è slacciato per evitare di lasciare segni antiestetici sulla schiena, e i seni sono nascosti schiacciati tra il corpo e lo sdraio. "Ciao Zia, mi sono appena alzato. tutto bene" "Ciao Simone, tutto bene. Come vedi approfitto per abbronzarmi e leggere. Se vuoi ho una scorta di libri che posso prestarti." "Ti ringrazio, ma preferisco passeggiare. Ci vediamo più tardi". La saluto anche se mi verrebbe la voglia di rimanere li a osservare il suo corpo in ogni dettaglio e ogni suo movimento nella speranza di poter vedere meglio il seno che sembra meraviglioso. Nella hall dell'hotel e vedo che mettono a disposizione dei clienti gli scooter. Ho trovato come trascorrere le giornate divertendomi alla scoperta dell'isola. Passo qualche ora a sfrecciare sulle strade deserte dell'isola rientrando per ora del pranzo. Trovo zia seduta al tavolo e mi siedo con lei. Sembra meno strafottente più serena. Forse si sta rilassando. Riusciamo anche a scherzare sulla vacanza forzata. Ha un vestito copricostume bianco molto corto, lavorato ad uncinetto tutto traforato e con una profonda scolatura davanti che arriva fino all'ombelico, tenuta bloccata da un cordoncino anch'esso bianco che si intreccia sul petto come i laccio nelle scarpe. E' senza reggiseno. Lo noto subito osservando i capezzoli che spingono contro il sottile tessuto. Cerco di non fissarla ma controllo con attenzione ogni suo minimo movimento nella speranza di riuscire a scorgere tra la scollatura sempre qualche millimetro in più della coppa del seno magari fino al capezzolo. Ho una erezione che non riesco a controllare e che senza farmi notare sistemo con la mano nascosta alla vista della zia dal tavolo. Appena finito il caffè per non far notare l'erezione fingo di ricevere una telefonata, saluto e velocemente mi alzo di scatto voltando la schiena, ma temo di non essere riuscito a nasconderla. [ATTACH=CONFIG]10786223._xfImport-legacyid=5909346[/ATTACH] [/QUOTE]
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