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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Vacanza obbligata ... con zia
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<blockquote data-quote="pandagi" data-source="post: 5305905" data-attributes="member: 134912"><p>Secondo giorno - Pomeriggio. La scottatura</p><p></p><p></p><p>Risalgo sullo scooter e ritorno solo per la cena. Salgo in camera e memore del giorno precedente busso prima di entrare attendendo l'autorizzazione", Sono io zia, posso entrare"</p><p>- "Entra pure Simone, senza bussare. Non farti problemi" La zia è sdraiata sul letto a pancia sotto- E' coperta solo da minuscoli slip bianchi che fanno risaltare il rossore del corpo.</p><p>Sembra sofferente: "cosa succede zia?"</p><p>"Credo di aver preso troppo sole. Ho tutta la pelle arrossata. Scusami se mi trovi in queste condizioni senza vestiti. Ma purtroppo ogni indumento che indosso a contatto con il corpo aumenta l'irritazione"</p><p>"Ti sei spalmata con una crema contro le scottature?"</p><p>"Non ancora. Ho appena finito la doccia. Anzi mi fai un piacere?. Puoi prenderla dal beauty case? E' quella con la confezione gialla"</p><p>Prendo la crema e mi avvicino alla zia. Mi siedo sul letto e tolgo la crema dalla confezione: "Ti aiuto a spalmarla?"</p><p>"Si grazie se non ti da troppo fastidio. Soprattutto qui sulla parte alta delle schiena e sulle spalle"</p><p>Lentamente lascio cadere la crema sulla schiena che provoca un leggero brivido sulla pelle. Poi comincio un lento e leggero massaggio. Ha una pelle molto morbida e curata. Nonostante l'età che avanza, non vedo smagliature e il culo visto così da vicino è ancora più eccitante e i miei pantaloncini non riescono più a nascondere il piacere che provo. La zia si lascia massaggiare e sembra trovare già sollievo dalle bruciature provocate dal sole. Passo con attenzione le spalle, il collo. Mi sposto verso le braccia abbondando con la crema. Poi ritorno sulla schiena spostandomi lentamente lateralmente verso i fianchi e poi in basso fino ad arrivare all'orlo degli slip, senza mai osare troppo. La zia ha gli occhi chiusi e le gambe leggermente divaricate. Mi alzo dal letto e mi inginocchio a terra nascondendo l'erezione contro il letto e comincio a massaggiare le gambe con modi delicati. Da questa posizione posso osservare la parte laterale di un seno e schiacciata contro il materasso e soprattutto l'interno coscia e il pube ricoperto dai sottili slip. Non so se posso osare a mettere la crema anche sui glutei. Sono indeciso. Non vorrei ricevere un sonoro schiaffo. Rinuncio e mi alzo velocemente. Con la scusa di lavarmi le mani scappo verso il bagno, cercando di nascondere l'erezione, ma credo di non essere risucito nell'intento, infatti noto con la coda dell'occhio un sorrisino beffardo sulle labbra della zia.</p><p></p><p>Lavo le mani e mi sistemo l'erezione tentando di nasconderla. Lascio uscire il pene dagli slip in posizione verticale facendolo aderire al corpo e tenendolo in posizione con l'elastico degli slip a mezz'asta. Poi copro con i pantaloncini che cerco ti tenere molto alti in vita. Stiro la maglietta verso il basso a coprire i pantaloncini. Ora sono abbastanza presentabile.</p><p>Quando esco trovo zia girata di spalle vicino alla finestra che sta continuando l'opera: si sta spalmando la crema sulle gambe, po i sale sulla pancia e poi ancora più su sui seni e sul collo. Riesco a vedere lateralmente i seni morbidamente massaggiati dalle sapienti mani della zia. </p><p>"Grazie Simone, sento già che la crema fa effetto. Ora finisco di metterla anche dalle altre parti. Poi provo a rivestirmi , o almeno ci provo, se trovo un vestito che non mi dia noia alla pelle arrossata"</p><p>"Non ti preoccupare per me zia. Anzi se ti da fastidio la mia presenza posso uscire e ti aspetto per cena nella hall"</p><p>"No Simone non mi dai fastidio. E spero che questa situazione non crei troppi imbarazzi per te. Temo come ti ho già detto che dovremmo abituarci alle reciproche nudità durante questa vacanza dovendo condividere la stanza."</p><p>Estasiato e a bocca aperta ascolto ma soprattutto osservo in controluce il corpo fantastico praticamente nudo che ho davanti.</p><p>"Ti avverto però Simone che questa sera non me la sento di scendere a cena. Ho troppo fastidio sul corpo. Credo che mi farò portare qualcosa in camera."</p><p>"Se vuoi zia rimango a farti compagnia." </p><p>"Se rimani mi fa molto piacere. Anzi vuoi già ordinare per telefono così intanto finisco di spalmare la crema e trovo qualche indumento da mettere"</p><p>Chi l'avrebbe mai detto prima di partire di fare una cena intima in camera con la zia mezza nuda! Meglio non fantasticare troppo per non peggiorare l'eccitazione che mi invade.</p><p>Ordino la cena ma senza perdermi neanche un attimo lo spettacolo della zia che si spalma la crema. Mentre sono al telefono che concordo la cena lei con molta indifferenza mi passa a lato, ma senza mostrarsi completamente. Si china sulla valigia e dopo aver frugato un po' estrae una maglia, anzi una canotta bianca molto larga e soprattutto molto scollata, sia sul petto sia sulla schiena ma anche sotto le ascelle Ha delle spalline molto larghe e scende fino a coprire a mala pena il sedere. Si infila la canotta e si osserva allo specchio. Ad ogni minimo movimento i seni dondolanti sembrano voler uscire da ogni lato: quando si china, quando allarga o alza le mani: "Non sono molto presentabile e di questo mi scuserai, ma per rimanere in camera credo che questa canottiera sia sufficiente. Già le spalline, nonostante siano senza cuciture, mi creano irritazionesulla pelle arrossata. Diversamente da questo no saprei cosa mettere."</p><p>Mentre lo dice si sposta in bagno a lavarsi le mani, proprio in quel momento bussa il cameriere con la cena. </p><p>La serata per me è indimenticabile: un'erezione che non smette per un solo secondo. Troppa la carica erotica sprigionata dalla zia in canottiera. Un continuo vedo non vedo; capezzoli che spingono la leggera stoffa quasi a bucarla e che appena possono fanno capolino oltre il bordo dell'indumento. Zia è raggiante. Credo abbia capito quanto io sono attratto da lei e da grande ammaliatrice gioca come il gatto con il topo: fa cadere una spallina e con grande lentezza la riporta in posizione. Si siede incrociando le gambe sotto al sedere inclinandosi in avanti per mangiare lasciando aperta la scolatura sui seni .Inoltre per far capire quanto sia fastidioso l'eritema da scottatura ogni tanto infila i pollici sotto le spalline della canottiera alzandola e aprendo la scollatura in avanti ripetutamente soffiando con la bocca aria all'interno dell'indumento con lo scopo di raffreddare il corpo offrendomi la vista dell'intero seno.</p><p>Io sudo e deglutisco. Faccio fatica a mangiare e soprattutto non riesco a staccare gli occhi dal corpo di zia.</p><p>Per distrarmi racconto che ho trovato il modo di trascorrere il tempo girando con lo scooter l'isola. </p><p>La zia si dimostra subito molto interessata e senza fronzoli mi chiede di poter aggregarsi. </p><p>Non posso rifiutarmi e a dire il vero sono quasi contento di poter averla vicino ... tutto il giorno.</p><p>Accetto la proposta. Zia propone un brindisi, ma ad un patto: che io le faccia da autista. Lei non vuole guidare lo scooter ha paura e propone di usarne solo uno.</p><p>Accetto anche questa condizione.</p><p>Brindiamo, poi lei si alza, si avvicina al letto, si toglie la canotta e si sdraia a pancia in giu pronta per la notte. Io mi fiondo in doccia e con solo due tre massaggi libero prepotentemente tutta l'eccitazione che ho in corpo. poi mi lascio massaggiare dall'acqua che scende. </p><p>Quanto torno in camera zia ancora è ancora nella stessa posizione, ma semicoperta dal lenzuolo forse per proteggersi dall'aria fredda del condizionatore.</p><p>Mi sdraio e mi addormento fantasticando sul corpo di zia che sta diventando il mio "eccitante incubo"</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pandagi, post: 5305905, member: 134912"] Secondo giorno - Pomeriggio. La scottatura Risalgo sullo scooter e ritorno solo per la cena. Salgo in camera e memore del giorno precedente busso prima di entrare attendendo l'autorizzazione", Sono io zia, posso entrare" - "Entra pure Simone, senza bussare. Non farti problemi" La zia è sdraiata sul letto a pancia sotto- E' coperta solo da minuscoli slip bianchi che fanno risaltare il rossore del corpo. Sembra sofferente: "cosa succede zia?" "Credo di aver preso troppo sole. Ho tutta la pelle arrossata. Scusami se mi trovi in queste condizioni senza vestiti. Ma purtroppo ogni indumento che indosso a contatto con il corpo aumenta l'irritazione" "Ti sei spalmata con una crema contro le scottature?" "Non ancora. Ho appena finito la doccia. Anzi mi fai un piacere?. Puoi prenderla dal beauty case? E' quella con la confezione gialla" Prendo la crema e mi avvicino alla zia. Mi siedo sul letto e tolgo la crema dalla confezione: "Ti aiuto a spalmarla?" "Si grazie se non ti da troppo fastidio. Soprattutto qui sulla parte alta delle schiena e sulle spalle" Lentamente lascio cadere la crema sulla schiena che provoca un leggero brivido sulla pelle. Poi comincio un lento e leggero massaggio. Ha una pelle molto morbida e curata. Nonostante l'età che avanza, non vedo smagliature e il culo visto così da vicino è ancora più eccitante e i miei pantaloncini non riescono più a nascondere il piacere che provo. La zia si lascia massaggiare e sembra trovare già sollievo dalle bruciature provocate dal sole. Passo con attenzione le spalle, il collo. Mi sposto verso le braccia abbondando con la crema. Poi ritorno sulla schiena spostandomi lentamente lateralmente verso i fianchi e poi in basso fino ad arrivare all'orlo degli slip, senza mai osare troppo. La zia ha gli occhi chiusi e le gambe leggermente divaricate. Mi alzo dal letto e mi inginocchio a terra nascondendo l'erezione contro il letto e comincio a massaggiare le gambe con modi delicati. Da questa posizione posso osservare la parte laterale di un seno e schiacciata contro il materasso e soprattutto l'interno coscia e il pube ricoperto dai sottili slip. Non so se posso osare a mettere la crema anche sui glutei. Sono indeciso. Non vorrei ricevere un sonoro schiaffo. Rinuncio e mi alzo velocemente. Con la scusa di lavarmi le mani scappo verso il bagno, cercando di nascondere l'erezione, ma credo di non essere risucito nell'intento, infatti noto con la coda dell'occhio un sorrisino beffardo sulle labbra della zia. Lavo le mani e mi sistemo l'erezione tentando di nasconderla. Lascio uscire il pene dagli slip in posizione verticale facendolo aderire al corpo e tenendolo in posizione con l'elastico degli slip a mezz'asta. Poi copro con i pantaloncini che cerco ti tenere molto alti in vita. Stiro la maglietta verso il basso a coprire i pantaloncini. Ora sono abbastanza presentabile. Quando esco trovo zia girata di spalle vicino alla finestra che sta continuando l'opera: si sta spalmando la crema sulle gambe, po i sale sulla pancia e poi ancora più su sui seni e sul collo. Riesco a vedere lateralmente i seni morbidamente massaggiati dalle sapienti mani della zia. "Grazie Simone, sento già che la crema fa effetto. Ora finisco di metterla anche dalle altre parti. Poi provo a rivestirmi , o almeno ci provo, se trovo un vestito che non mi dia noia alla pelle arrossata" "Non ti preoccupare per me zia. Anzi se ti da fastidio la mia presenza posso uscire e ti aspetto per cena nella hall" "No Simone non mi dai fastidio. E spero che questa situazione non crei troppi imbarazzi per te. Temo come ti ho già detto che dovremmo abituarci alle reciproche nudità durante questa vacanza dovendo condividere la stanza." Estasiato e a bocca aperta ascolto ma soprattutto osservo in controluce il corpo fantastico praticamente nudo che ho davanti. "Ti avverto però Simone che questa sera non me la sento di scendere a cena. Ho troppo fastidio sul corpo. Credo che mi farò portare qualcosa in camera." "Se vuoi zia rimango a farti compagnia." "Se rimani mi fa molto piacere. Anzi vuoi già ordinare per telefono così intanto finisco di spalmare la crema e trovo qualche indumento da mettere" Chi l'avrebbe mai detto prima di partire di fare una cena intima in camera con la zia mezza nuda! Meglio non fantasticare troppo per non peggiorare l'eccitazione che mi invade. Ordino la cena ma senza perdermi neanche un attimo lo spettacolo della zia che si spalma la crema. Mentre sono al telefono che concordo la cena lei con molta indifferenza mi passa a lato, ma senza mostrarsi completamente. Si china sulla valigia e dopo aver frugato un po' estrae una maglia, anzi una canotta bianca molto larga e soprattutto molto scollata, sia sul petto sia sulla schiena ma anche sotto le ascelle Ha delle spalline molto larghe e scende fino a coprire a mala pena il sedere. Si infila la canotta e si osserva allo specchio. Ad ogni minimo movimento i seni dondolanti sembrano voler uscire da ogni lato: quando si china, quando allarga o alza le mani: "Non sono molto presentabile e di questo mi scuserai, ma per rimanere in camera credo che questa canottiera sia sufficiente. Già le spalline, nonostante siano senza cuciture, mi creano irritazionesulla pelle arrossata. Diversamente da questo no saprei cosa mettere." Mentre lo dice si sposta in bagno a lavarsi le mani, proprio in quel momento bussa il cameriere con la cena. La serata per me è indimenticabile: un'erezione che non smette per un solo secondo. Troppa la carica erotica sprigionata dalla zia in canottiera. Un continuo vedo non vedo; capezzoli che spingono la leggera stoffa quasi a bucarla e che appena possono fanno capolino oltre il bordo dell'indumento. Zia è raggiante. Credo abbia capito quanto io sono attratto da lei e da grande ammaliatrice gioca come il gatto con il topo: fa cadere una spallina e con grande lentezza la riporta in posizione. Si siede incrociando le gambe sotto al sedere inclinandosi in avanti per mangiare lasciando aperta la scolatura sui seni .Inoltre per far capire quanto sia fastidioso l'eritema da scottatura ogni tanto infila i pollici sotto le spalline della canottiera alzandola e aprendo la scollatura in avanti ripetutamente soffiando con la bocca aria all'interno dell'indumento con lo scopo di raffreddare il corpo offrendomi la vista dell'intero seno. Io sudo e deglutisco. Faccio fatica a mangiare e soprattutto non riesco a staccare gli occhi dal corpo di zia. Per distrarmi racconto che ho trovato il modo di trascorrere il tempo girando con lo scooter l'isola. La zia si dimostra subito molto interessata e senza fronzoli mi chiede di poter aggregarsi. Non posso rifiutarmi e a dire il vero sono quasi contento di poter averla vicino ... tutto il giorno. Accetto la proposta. Zia propone un brindisi, ma ad un patto: che io le faccia da autista. Lei non vuole guidare lo scooter ha paura e propone di usarne solo uno. Accetto anche questa condizione. Brindiamo, poi lei si alza, si avvicina al letto, si toglie la canotta e si sdraia a pancia in giu pronta per la notte. Io mi fiondo in doccia e con solo due tre massaggi libero prepotentemente tutta l'eccitazione che ho in corpo. poi mi lascio massaggiare dall'acqua che scende. Quanto torno in camera zia ancora è ancora nella stessa posizione, ma semicoperta dal lenzuolo forse per proteggersi dall'aria fredda del condizionatore. Mi sdraio e mi addormento fantasticando sul corpo di zia che sta diventando il mio "eccitante incubo" [/QUOTE]
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