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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Vacanza obbligata ... con zia
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<blockquote data-quote="pandagi" data-source="post: 5319745" data-attributes="member: 134912"><p>Quinto giorno - Sera</p><p>Ceniamo assieme, poi mi chiede di accompagnarla in un bar vicino. Si siede su uno sgabello vicino al bancone. Guardo l'orologio è presto e il locale nel quale voglio andare poco lontano è ancora vuoto, così mi intrattengo un po' con zia. Zia è in vena di racconti e mi parla del suo pessimo rapporto con il marito che più passa il tempo più peggiora. E' schietta con me e mi dice che pur di non dover rinunciare all'attuale tenore di vita è decisa a sopportare le angherie e i tradimenti del marito.</p><p>Parlando dei suoi problemi di coppia zia si incupisce e ad un certo punto esclama: "Ho bisogno di bere qualcosa. Mi fai compagnia?"</p><p>Io accetto e zia ordina due cocktail molto alcolici. Appena arrivano brindiamo e poi mi dice:"Ora raccontami un po' di te"</p><p>Io comincio a raccontar un po' di me. Vuole sapere soprattutto come me la cavo con le donne. Io racconto e bevo, bevo e racconto. Zia ordina un altro cocktail. Ma mentre io bevo il secondo lei non è ancora arrivata alla fine del primo. Comincio ad aver caldo e l'alcool produce i primi effetti: sono euforico.</p><p>Il locale si riempie. Lei è seduta a fianco a me Io sono in piedi. Spinto dalla calca della gente mi sposto verso di lei: sento il suo corpo a contatto con il mio. Il mio bacino si appoggia alla sua gamba. Abbasso lo sguardo, vedo sotto di me la sua coscia e davanti ho il suo viso e il suo busto. Le spinte che arrivano da dietro mi impongono di rendere la mia posizione più ferma: così mentre con un gomito mi appoggio al bancone, l'alta mano l'appoggio un po' sulle spalle di zia e un po' sulla coscia che massaggio. </p><p>L'alcool fa effetto e continuo a parlare. Sento il mio pacco sensibile al contatto che prende forma; con la mano lo sistemo; ora l'asta preme sulla Gamba di zia, che sembra fare finta di niente non potendosi spostare.</p><p>Zia dice che ha caldo e con le punte delle dita solleva un po' la giacca per far prendere un po' diaria al busto: scorgo nitidamente quel seno che vorrei fare mio da molti giorni. Zia si accorge che mostra più del dovuto e si ferma. Sono sempre più confuso dai vapori dell'alcool e piano piano mi sto curvando sul corpo di zia. Ora prendo io un lembo della giacca lo sollevo e comincio a soffiare dentro il vestito verro il seno che ormai è a pochi centimetri dal mio naso. Zia mi fa subito smettere mollandomi una leggera sberla sulla mano che lascia scivolare il lembo della giacca e va ad appoggiarsi nuovamente sulla gamba, ma questa volta posizionandosi all'interno della coscia che si trova imprigionata tra la mia mano da un lato e il mio bacino con il pene in erezione che preme dall'altro. Urtato di continuo dalle persone che mi passano dietro, il mio corpo dondola: ciò provoca un sensuale massaggio che il mio bacino trasmette alla gamba di zia che cerca anche di spostarsi ma ciò peggiore la situazione. Ogni leggero arretramento di zia provoca una piccola rotazione del busto e la mia erezione si sporta sempre più dal ginocchio verso l'anca e verso il gluteo. </p><p>Io parlo , parlo. improvvisamente uno spintone da dietro più forte degli altri mi fa portare tutto il peso del mio corpo sul minuto corpo di zia che dondola sullo sgabello. Io per non farla cadere la sorreggo con le braccia, appoggiando una mano dietro sul gluteo e una sul davanti in corrispondenza del fianco: sento distintamente il suo seno schiacciato sul mio polso. E' un gruppo di giovani che vuole passare e si fa strada spingendo . Il mio abbraccio continua e il mio glande preme sulla coscia. Zia ad un certo punto mi scuote e mi chiede di uscire. Io mi ridesto. Fuori l'aria fredda mi permette di riprendermi un po'. Zia è stupita di come riesca a reggere così poco l'alcool. Io parlo, parlo e mi appoggio alle spalle di zia per stare in piedi. In qualche modo credo riusciamo ad arrivare al motorino, ma è impossibile guidare in queste condizioni. Zia mi fa sedere su un muretto vicino e lei si sistema accanto a me. Io appoggio la testa sulla sua spalla. l'abbraccio da dietro appoggiando nuovamente la amano sul suo gluteo e da davanti infilando la mano sotto la giacca e posizionandola sul fianco appena sotto al seno. Zia sta chiamando l'hotel affinché vengano a recuperarci. io rimango avvinghiato a lei: credo di lasciarmi andare anche in complimenti piccanti nei suoi confronti, ma ormai la bocca è impastata e non so se riesco ad emettere voci e suoni.</p><p>Vengo letteralmente caricato sull'auto. Zia è vicina a me. Mi distendo appoggiando la testa sulle sue gambe. Sento zia che mi accarezza la testa i contraccambio accarezzando un ginocchio. Mi trovo improvvidamente sull'ascensore stiamo salendo in camere. Io mi avvinghio al corpo di zia appoggi nuovamente la testa. Prendo la sua mano con la mia e la porto a contatto con il glande. Mi sfrego con il glande sul dorso della sua mano. Zia tenta di svincolarsi ma questo suo movimento aumenta l'eccitazione che sta esplodendo sento un grande calore sul pube e un immenso piacere ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pandagi, post: 5319745, member: 134912"] Quinto giorno - Sera Ceniamo assieme, poi mi chiede di accompagnarla in un bar vicino. Si siede su uno sgabello vicino al bancone. Guardo l'orologio è presto e il locale nel quale voglio andare poco lontano è ancora vuoto, così mi intrattengo un po' con zia. Zia è in vena di racconti e mi parla del suo pessimo rapporto con il marito che più passa il tempo più peggiora. E' schietta con me e mi dice che pur di non dover rinunciare all'attuale tenore di vita è decisa a sopportare le angherie e i tradimenti del marito. Parlando dei suoi problemi di coppia zia si incupisce e ad un certo punto esclama: "Ho bisogno di bere qualcosa. Mi fai compagnia?" Io accetto e zia ordina due cocktail molto alcolici. Appena arrivano brindiamo e poi mi dice:"Ora raccontami un po' di te" Io comincio a raccontar un po' di me. Vuole sapere soprattutto come me la cavo con le donne. Io racconto e bevo, bevo e racconto. Zia ordina un altro cocktail. Ma mentre io bevo il secondo lei non è ancora arrivata alla fine del primo. Comincio ad aver caldo e l'alcool produce i primi effetti: sono euforico. Il locale si riempie. Lei è seduta a fianco a me Io sono in piedi. Spinto dalla calca della gente mi sposto verso di lei: sento il suo corpo a contatto con il mio. Il mio bacino si appoggia alla sua gamba. Abbasso lo sguardo, vedo sotto di me la sua coscia e davanti ho il suo viso e il suo busto. Le spinte che arrivano da dietro mi impongono di rendere la mia posizione più ferma: così mentre con un gomito mi appoggio al bancone, l'alta mano l'appoggio un po' sulle spalle di zia e un po' sulla coscia che massaggio. L'alcool fa effetto e continuo a parlare. Sento il mio pacco sensibile al contatto che prende forma; con la mano lo sistemo; ora l'asta preme sulla Gamba di zia, che sembra fare finta di niente non potendosi spostare. Zia dice che ha caldo e con le punte delle dita solleva un po' la giacca per far prendere un po' diaria al busto: scorgo nitidamente quel seno che vorrei fare mio da molti giorni. Zia si accorge che mostra più del dovuto e si ferma. Sono sempre più confuso dai vapori dell'alcool e piano piano mi sto curvando sul corpo di zia. Ora prendo io un lembo della giacca lo sollevo e comincio a soffiare dentro il vestito verro il seno che ormai è a pochi centimetri dal mio naso. Zia mi fa subito smettere mollandomi una leggera sberla sulla mano che lascia scivolare il lembo della giacca e va ad appoggiarsi nuovamente sulla gamba, ma questa volta posizionandosi all'interno della coscia che si trova imprigionata tra la mia mano da un lato e il mio bacino con il pene in erezione che preme dall'altro. Urtato di continuo dalle persone che mi passano dietro, il mio corpo dondola: ciò provoca un sensuale massaggio che il mio bacino trasmette alla gamba di zia che cerca anche di spostarsi ma ciò peggiore la situazione. Ogni leggero arretramento di zia provoca una piccola rotazione del busto e la mia erezione si sporta sempre più dal ginocchio verso l'anca e verso il gluteo. Io parlo , parlo. improvvisamente uno spintone da dietro più forte degli altri mi fa portare tutto il peso del mio corpo sul minuto corpo di zia che dondola sullo sgabello. Io per non farla cadere la sorreggo con le braccia, appoggiando una mano dietro sul gluteo e una sul davanti in corrispondenza del fianco: sento distintamente il suo seno schiacciato sul mio polso. E' un gruppo di giovani che vuole passare e si fa strada spingendo . Il mio abbraccio continua e il mio glande preme sulla coscia. Zia ad un certo punto mi scuote e mi chiede di uscire. Io mi ridesto. Fuori l'aria fredda mi permette di riprendermi un po'. Zia è stupita di come riesca a reggere così poco l'alcool. Io parlo, parlo e mi appoggio alle spalle di zia per stare in piedi. In qualche modo credo riusciamo ad arrivare al motorino, ma è impossibile guidare in queste condizioni. Zia mi fa sedere su un muretto vicino e lei si sistema accanto a me. Io appoggio la testa sulla sua spalla. l'abbraccio da dietro appoggiando nuovamente la amano sul suo gluteo e da davanti infilando la mano sotto la giacca e posizionandola sul fianco appena sotto al seno. Zia sta chiamando l'hotel affinché vengano a recuperarci. io rimango avvinghiato a lei: credo di lasciarmi andare anche in complimenti piccanti nei suoi confronti, ma ormai la bocca è impastata e non so se riesco ad emettere voci e suoni. Vengo letteralmente caricato sull'auto. Zia è vicina a me. Mi distendo appoggiando la testa sulle sue gambe. Sento zia che mi accarezza la testa i contraccambio accarezzando un ginocchio. Mi trovo improvvidamente sull'ascensore stiamo salendo in camere. Io mi avvinghio al corpo di zia appoggi nuovamente la testa. Prendo la sua mano con la mia e la porto a contatto con il glande. Mi sfrego con il glande sul dorso della sua mano. Zia tenta di svincolarsi ma questo suo movimento aumenta l'eccitazione che sta esplodendo sento un grande calore sul pube e un immenso piacere ... [/QUOTE]
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