Vi siete mai trovati in situazioni imbarazzanti?….così imbarazzati da non credere a quello che avete fato ??

Rosser

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Leggendo i vostri racconti mi è venuta in mente un'altra occasione molto imbarazzante in cui sono stato coinvolto, e non mio malgrado.
Dobbiamo andare indietro di almeno 25-30 anni, alle vacanze coi miei al mare, un mese di sole, bagni, compagnia della spiaggia e flirt estivi.
La situazione era molto classica, la mia famiglia e quella di una vicina, vicini di ombrellone, chiaramente, vicini di appartamento, sempre insieme per tutto il mese.
La componente giovane eravamo io, sui 16-18 anni (non mi ricordo bene l'anno... Vado a spanne!), Mia sorella sui 10, la figlia della vicina (un anno più giovane) e suo cugino, il mio migliore amico anche adesso.
In pratica siamo totalmente cresciuti insieme, tra uscite, palestra, saggi e cavolate varie non passava una settimana in cui non ci vedessimo.
La protagonista è chiaramente la figlia, E. Una bionda dal fisico da ginnastica artistica, in allenamento perenne dai 5 anni, alta più di me, gambe toniche e lunghissime, capelli lunghi fino a un culo spettacolare, sodo, morbido, frutto di squat e allenamenti, seno piccolo ma ben afferrabile e occhi azzurri come il mare.
Era una seconda sorella per me, tanto che quando mi chiedevano se stessimo insieme, ridevo come un coglione per l'assurdità della cosa.
Comunque... In spiaggia, chiaramente, si passò dai costumi interi, ai bikini, fino a un più striminzito tanga e reggiseno quando il suo fisico diventò davvero notevole.
Spesso prendevamo il patino del bagnino per farci un giro al largo, stare con calma, fare il bagno etc etc... Dapprima con i nostri genitori poi solo noi ragazzi.
La situazione imbarazzante iniziò una volta in cui eravamo solo io, E. e sua madre.
Eravamo a largo, praticamente isolatisissimi ed È chiese se potesse togliere il reggiseno.
Avvampai ma la mamma di lei esordì con un "e dai R! Siete cresciuti insieme! Non dirmi che ti vergogni!" Annuii e cercai di non guardare e soprattutto di nascondere l'erezione che stava crescendo.
Da qua la cosa di prendere il sole in topless per lei fu normale, (per me un dramma!) e tutte le volte che andavamo a largo si toglieva il pezzo sopra, con mia delizia ma anche pena visto che dovevo fare il serio e non stare a provarci.
La guardavo, chiaramente, e lei se ne accorgeva, facendo la scena da sorella arrabbiata e ridacchiando.
Una volta che eravamo solo io e lei però successo la tragedia (oddio... Non proprio tragedia eh XD).
Solito copione, noi a largo, bagno, sole, chiacchere, reggiseno via e stesi sul patino a riprenderci.
Ma quella volta la mia erezione non mi volle ascoltare e svettava bella fiera in una tenda formata dal costume.
Lei se ne accorge e ride, scuotendo la testa e dicendomi che sono un idiota, di smetterla e mi spinge in acqua per "calmare i bollenti spiriti"
Io ero mortificato, non la vedevo in quel senso e il fatto che una parte di me non mi ubbidisse era umiliante.
Torno sul patino e mi metto a sedere sul uno dei pattini, quello dove era stesa lei, pancia sotto, con quel fantastico culo che svettava vicino a me.
Non passa molto, forse 5 minuti e la sento sbuffare e la vedo sistemare il costume per minimizzare il segno, già ridotto visto che era un tanta striminzito.
La guardo rapitissimo, visto che non è che lo fece in maniera troppo nascosta, ma alzò bene il bacino, allargando appena le gambe e giocando bene col costume, tanto che non ebbi nessun problema a vedere le labbra della sua fichetta e il solco tra i glutei.
Chiesi a dio di trasformarmi in quella stoffa per un attimo e cercai di distogliere lo sguardo, cosa totalmente impossibile a quel punto.
Cosa che notò quando si mise a pancia in su, ero totalmente imbambolato da quella visione e solo la sua risata improvvisa mi scosse, facendomi avvampare (e non per colpa del sole) e balbettare parole incomprensibili.
E: "Eddai R! Smettila! non mi fissare che sembri strano! Piuttosto... ti da noia se tolgo tutto? volevo prendere il sole integrale... "
Giuro su quello che volete che lo chiese senza la minima malizia, desiderio di provarci, voglia, porcaggine o altro, fu una domanda normalissima, come chiedermi se potessi passarle l'acqua o una sigaretta.
A quel punto mi voltai del tutto, rischiando di crollare in acqua, e mi misi le mani sul costume, visto che qualcosa tornava a fare la "tenda" in maniera fastidiosa.
R: "No... tranquilla... non ti preoccupare... io mi butto un attimo in acqua e mi stendo di là dai..."
Cercai di dire tutto il meno inquietante possibile e dopo pochi secondi la vidi armeggiare col costume e la sentii pronunciare quelle parole che portarono alla "cazzata".
E: "Mi aiuti? Non riesco a toglierlo dalle gambe..."
Ripeto, nessuna malizia, parole normali e semplici, fiducia al 20000% e basta.
Mai fiducia fu peggio riposta.
La aiutai, molto volentieri, alzandole le gambe e sfilandole il piccolo tanga dai piedi, in basso il solco della sua fichetta che svettava come un fiore biondo e rosa, la molla che mi fece perdere ogni inibizione.
Avevo le sue gambe sulla spalla dstra, baciai entrambi i polpacci e le mani scesero al ventra, ai fianchi, per palparle le cosce senza vergogna, un attimo e spostai poi la sua gamba destra sulla spalla sinistra, accomodandomi tranquillamente nel mezzo per avere davanti quello spettacolo di fiore, appena schiuso, biondo, i peletti corti e ben sistemati ed il clitoride che faceva capolino dalle labbra.
Mugolò appena, mentre tornavo a palparle le cosce e la guardai un attimo.
Occhio chiuso, completamente abbandonata sul patino, la testa voltata da una parte, i capezzoli duri, lucidi come la pelle.
E mi tuffai tra le sue cosce.
La tirai appena a me e tuffai il viso su quella visione splendida, passando la mia lingua su tutte le labbra, un sapore salato, dal mare e dal sudore, dolce per gli umori che stavano facendo capolino e caldo, dal sole che ci picchiava in testa.
E; "R.. ma che.. fai... no... smeettila... no..."
Ma non era molto convinta, visto che diceva il tutto ad occhi chiusi e senza cercare di muoversi, se non per il piacere.
Continuai, per minuti e minuti, passandole la lingua sulle labbra, poi schiudendole il sesso e succhiando il clito, dolcemente, baciandole la pelle del ventre e delle gambe e rituffandomi dentro di lei con la lingua, tanto che non passarono troppi minuti che l'eccitazione superò il sapore del mare e del sudore.
La mia bocca era invasa dai suoi umori e non riuscivo a smettere, ero totalmente in trance, visto anche che fosse penso la prima o al massimo la seconda volta che mi intrattenevo in un cunnilingus.
Lei ormai era partita quanto me, mi teneva i capelli e mi spingeva a se, muovendosi senza sosta sul mio viso, sempre ad ogghi chiusi, toccandosi il seno e a volte, spalancando le gambe in una spaccata perfetta.
E proprio in uno di quei momenti venne, inarcando la schiena e schizzandomi sul viso, proprio mentre le succhiavo il clito.
Non urlò, non emise un suono se non un sibilo tenue e trattenuto, tirandomi i capelli quasi fino a strapparmeli.
Emersi da quella fontanina di piacere con un sorriso a 1000 denti, baciandole il ventre, la lingua che contornava gli addominali, fino al seno, che succhiai, dolcemente, ed al mento che morsi piano piano.
E:" Cazzo R... che... cazzo..."
si stese allungandosi ancora, e mi guardò, sopra di lei, con occhi interrogativi.
R: "Ehm... scusami E... non ho resistito... ok le tette.. ma nuda no eh... non lo reggo!"
Risi, seguito da lei e feci per spostarmi e mettermi sul posto del rematore, ma lei mi trattenne con le braccia.
E: " No... ora tocca a te.."
Non capivo, sinceramente non capivo e sentii le sue mani che iniziarono a segarmi in maniera leggermente maldestra ma piacevole.
Ero ancora sopra di lei e il mio fratellino era puntato al suo seno, mentre le sue mani non accennavano a smettere, qua mi sentii una merda ma il mio cervello era totalmente scollegato.
R: "E... però non è giusto... io non ho usato le mani..."
E: "Che intendi? io... non ho mai fatto un pompino..."
Mi alzai in ginocchio, puntandolo alle sue labbra, le presi la nuca e lo guidai tra le labbra, iniziando a pompare subito, lei ad occhi chiusi, come me, fermandomi solo al primo conato.
E: "No... non mi piace R... poi lo sento in gola... forse è meglio scopare..."
BAM, la cosa che volevo da almeno un mese, non me lo faci ripetere due volte e tornai tra le sue cosce, entrando in lei d'un colpo, era ancora molto bagnata e le presi i fianchi, sollevandola un poco e pompando a fondo da subito.
Non dimenticherò mai il suo viso con gli occhi sgranati e quella bocca aperta dallo stupore che dopo un secondo si chiuse e iniziò ad ansimare.
Forse durai 3 minuti, tra la foga, il desiderio e il pericolo ma fu splendido, avevo realizzato un mio sogno e stavo per venire.
Dentro (avevo 18 anni.. non avevo nessun controllo sul mio cazzo, immaginate voi con una bionda, ginnasta, nuda e che mi aveva detto di scopare!) con gli ultimi colpi che le detti aprendole le gambe allo spasimo, a spaccata, lei venne ancora quando sentì gli schizzi colpirle l'utero e riempirlo, finii il mio orgasmo sul seno, macchiandole la pelle e lasciandola colante sotto di me.
Eravamo entrambi imbarazzatissimi ma stremati e molto contenti, tento che il viaggio di ritorno fu a tratti silenzioso, a tratti pieno di risate e ricordare cosa avevamo appena fatto.
Fu un casino nei giorni dopo, visto che bene o male le cose sembravano tornate come prima... non ci parlammo per qualche giorno ma poi...
 

sormarco

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Leggendo i vostri racconti mi è venuta in mente un'altra occasione molto imbarazzante in cui sono stato coinvolto, e non mio malgrado.
Dobbiamo andare indietro di almeno 25-30 anni, alle vacanze coi miei al mare, un mese di sole, bagni, compagnia della spiaggia e flirt estivi.
La situazione era molto classica, la mia famiglia e quella di una vicina, vicini di ombrellone, chiaramente, vicini di appartamento, sempre insieme per tutto il mese.
La componente giovane eravamo io, sui 16-18 anni (non mi ricordo bene l'anno... Vado a spanne!), Mia sorella sui 10, la figlia della vicina (un anno più giovane) e suo cugino, il mio migliore amico anche adesso.
In pratica siamo totalmente cresciuti insieme, tra uscite, palestra, saggi e cavolate varie non passava una settimana in cui non ci vedessimo.
La protagonista è chiaramente la figlia, E. Una bionda dal fisico da ginnastica artistica, in allenamento perenne dai 5 anni, alta più di me, gambe toniche e lunghissime, capelli lunghi fino a un culo spettacolare, sodo, morbido, frutto di squat e allenamenti, seno piccolo ma ben afferrabile e occhi azzurri come il mare.
Era una seconda sorella per me, tanto che quando mi chiedevano se stessimo insieme, ridevo come un coglione per l'assurdità della cosa.
Comunque... In spiaggia, chiaramente, si passò dai costumi interi, ai bikini, fino a un più striminzito tanga e reggiseno quando il suo fisico diventò davvero notevole.
Spesso prendevamo il patino del bagnino per farci un giro al largo, stare con calma, fare il bagno etc etc... Dapprima con i nostri genitori poi solo noi ragazzi.
La situazione imbarazzante iniziò una volta in cui eravamo solo io, E. e sua madre.
Eravamo a largo, praticamente isolatisissimi ed È chiese se potesse togliere il reggiseno.
Avvampai ma la mamma di lei esordì con un "e dai R! Siete cresciuti insieme! Non dirmi che ti vergogni!" Annuii e cercai di non guardare e soprattutto di nascondere l'erezione che stava crescendo.
Da qua la cosa di prendere il sole in topless per lei fu normale, (per me un dramma!) e tutte le volte che andavamo a largo si toglieva il pezzo sopra, con mia delizia ma anche pena visto che dovevo fare il serio e non stare a provarci.
La guardavo, chiaramente, e lei se ne accorgeva, facendo la scena da sorella arrabbiata e ridacchiando.
Una volta che eravamo solo io e lei però successo la tragedia (oddio... Non proprio tragedia eh XD).
Solito copione, noi a largo, bagno, sole, chiacchere, reggiseno via e stesi sul patino a riprenderci.
Ma quella volta la mia erezione non mi volle ascoltare e svettava bella fiera in una tenda formata dal costume.
Lei se ne accorge e ride, scuotendo la testa e dicendomi che sono un idiota, di smetterla e mi spinge in acqua per "calmare i bollenti spiriti"
Io ero mortificato, non la vedevo in quel senso e il fatto che una parte di me non mi ubbidisse era umiliante.
Torno sul patino e mi metto a sedere sul uno dei pattini, quello dove era stesa lei, pancia sotto, con quel fantastico culo che svettava vicino a me.
Non passa molto, forse 5 minuti e la sento sbuffare e la vedo sistemare il costume per minimizzare il segno, già ridotto visto che era un tanta striminzito.
La guardo rapitissimo, visto che non è che lo fece in maniera troppo nascosta, ma alzò bene il bacino, allargando appena le gambe e giocando bene col costume, tanto che non ebbi nessun problema a vedere le labbra della sua fichetta e il solco tra i glutei.
Chiesi a dio di trasformarmi in quella stoffa per un attimo e cercai di distogliere lo sguardo, cosa totalmente impossibile a quel punto.
Cosa che notò quando si mise a pancia in su, ero totalmente imbambolato da quella visione e solo la sua risata improvvisa mi scosse, facendomi avvampare (e non per colpa del sole) e balbettare parole incomprensibili.
E: "Eddai R! Smettila! non mi fissare che sembri strano! Piuttosto... ti da noia se tolgo tutto? volevo prendere il sole integrale... "
Giuro su quello che volete che lo chiese senza la minima malizia, desiderio di provarci, voglia, porcaggine o altro, fu una domanda normalissima, come chiedermi se potessi passarle l'acqua o una sigaretta.
A quel punto mi voltai del tutto, rischiando di crollare in acqua, e mi misi le mani sul costume, visto che qualcosa tornava a fare la "tenda" in maniera fastidiosa.
R: "No... tranquilla... non ti preoccupare... io mi butto un attimo in acqua e mi stendo di là dai..."
Cercai di dire tutto il meno inquietante possibile e dopo pochi secondi la vidi armeggiare col costume e la sentii pronunciare quelle parole che portarono alla "cazzata".
E: "Mi aiuti? Non riesco a toglierlo dalle gambe..."
Ripeto, nessuna malizia, parole normali e semplici, fiducia al 20000% e basta.
Mai fiducia fu peggio riposta.
La aiutai, molto volentieri, alzandole le gambe e sfilandole il piccolo tanga dai piedi, in basso il solco della sua fichetta che svettava come un fiore biondo e rosa, la molla che mi fece perdere ogni inibizione.
Avevo le sue gambe sulla spalla dstra, baciai entrambi i polpacci e le mani scesero al ventra, ai fianchi, per palparle le cosce senza vergogna, un attimo e spostai poi la sua gamba destra sulla spalla sinistra, accomodandomi tranquillamente nel mezzo per avere davanti quello spettacolo di fiore, appena schiuso, biondo, i peletti corti e ben sistemati ed il clitoride che faceva capolino dalle labbra.
Mugolò appena, mentre tornavo a palparle le cosce e la guardai un attimo.
Occhio chiuso, completamente abbandonata sul patino, la testa voltata da una parte, i capezzoli duri, lucidi come la pelle.
E mi tuffai tra le sue cosce.
La tirai appena a me e tuffai il viso su quella visione splendida, passando la mia lingua su tutte le labbra, un sapore salato, dal mare e dal sudore, dolce per gli umori che stavano facendo capolino e caldo, dal sole che ci picchiava in testa.
E; "R.. ma che.. fai... no... smeettila... no..."
Ma non era molto convinta, visto che diceva il tutto ad occhi chiusi e senza cercare di muoversi, se non per il piacere.
Continuai, per minuti e minuti, passandole la lingua sulle labbra, poi schiudendole il sesso e succhiando il clito, dolcemente, baciandole la pelle del ventre e delle gambe e rituffandomi dentro di lei con la lingua, tanto che non passarono troppi minuti che l'eccitazione superò il sapore del mare e del sudore.
La mia bocca era invasa dai suoi umori e non riuscivo a smettere, ero totalmente in trance, visto anche che fosse penso la prima o al massimo la seconda volta che mi intrattenevo in un cunnilingus.
Lei ormai era partita quanto me, mi teneva i capelli e mi spingeva a se, muovendosi senza sosta sul mio viso, sempre ad ogghi chiusi, toccandosi il seno e a volte, spalancando le gambe in una spaccata perfetta.
E proprio in uno di quei momenti venne, inarcando la schiena e schizzandomi sul viso, proprio mentre le succhiavo il clito.
Non urlò, non emise un suono se non un sibilo tenue e trattenuto, tirandomi i capelli quasi fino a strapparmeli.
Emersi da quella fontanina di piacere con un sorriso a 1000 denti, baciandole il ventre, la lingua che contornava gli addominali, fino al seno, che succhiai, dolcemente, ed al mento che morsi piano piano.
E:" Cazzo R... che... cazzo..."
si stese allungandosi ancora, e mi guardò, sopra di lei, con occhi interrogativi.
R: "Ehm... scusami E... non ho resistito... ok le tette.. ma nuda no eh... non lo reggo!"
Risi, seguito da lei e feci per spostarmi e mettermi sul posto del rematore, ma lei mi trattenne con le braccia.
E: " No... ora tocca a te.."
Non capivo, sinceramente non capivo e sentii le sue mani che iniziarono a segarmi in maniera leggermente maldestra ma piacevole.
Ero ancora sopra di lei e il mio fratellino era puntato al suo seno, mentre le sue mani non accennavano a smettere, qua mi sentii una merda ma il mio cervello era totalmente scollegato.
R: "E... però non è giusto... io non ho usato le mani..."
E: "Che intendi? io... non ho mai fatto un pompino..."
Mi alzai in ginocchio, puntandolo alle sue labbra, le presi la nuca e lo guidai tra le labbra, iniziando a pompare subito, lei ad occhi chiusi, come me, fermandomi solo al primo conato.
E: "No... non mi piace R... poi lo sento in gola... forse è meglio scopare..."
BAM, la cosa che volevo da almeno un mese, non me lo faci ripetere due volte e tornai tra le sue cosce, entrando in lei d'un colpo, era ancora molto bagnata e le presi i fianchi, sollevandola un poco e pompando a fondo da subito.
Non dimenticherò mai il suo viso con gli occhi sgranati e quella bocca aperta dallo stupore che dopo un secondo si chiuse e iniziò ad ansimare.
Forse durai 3 minuti, tra la foga, il desiderio e il pericolo ma fu splendido, avevo realizzato un mio sogno e stavo per venire.
Dentro (avevo 18 anni.. non avevo nessun controllo sul mio cazzo, immaginate voi con una bionda, ginnasta, nuda e che mi aveva detto di scopare!) con gli ultimi colpi che le detti aprendole le gambe allo spasimo, a spaccata, lei venne ancora quando sentì gli schizzi colpirle l'utero e riempirlo, finii il mio orgasmo sul seno, macchiandole la pelle e lasciandola colante sotto di me.
Eravamo entrambi imbarazzatissimi ma stremati e molto contenti, tento che il viaggio di ritorno fu a tratti silenzioso, a tratti pieno di risate e ricordare cosa avevamo appena fatto.
Fu un casino nei giorni dopo, visto che bene o male le cose sembravano tornate come prima... non ci parlammo per qualche giorno ma poi...
cazzo anche in mezzo al mare tutti bagnati, la paglia vicino al fuoco non può stare:asdevil::asdevil::asdevil:.
e comunque poi......................:cool::cool:
 

Rosser

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cazzo anche in mezzo al mare tutti bagnati, la paglia vicino al fuoco non può stare:asdevil::asdevil::asdevil:.
e comunque poi......................:cool::cool:
Poi non fu più imbarazzante XD Non che si stette tutto il tempo a scopare in ogni posto ma qualche momento maialoso ci fu, tra feste sulla spiaggia e momenti di noia nello stabilimento, posso dire che ci divertimmo per bene!
 

sormarco

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Poi non fu più imbarazzante XD Non che si stette tutto il tempo a scopare in ogni posto ma qualche momento maialoso ci fu, tra feste sulla spiaggia e momenti di noia nello stabilimento, posso dire che ci divertimmo per bene!
beh vorrei vedere, l'età c'era da ambo le parti, la fiducia pure, io sarei stato il suo sole, l'avrei fatta nera :asd::asd::asd:
 

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