Yasmina Pani linguista/esibizionista

Juvarra

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Semplicemente dalla definizione stessa di femminismo: «Movimento che mira a definire e stabilire l'uguaglianza politica, economica, personale e sociale dei sessi»

Pertanto una persona che si definisce "femminista" deve innanzitutto pretendere pari doveri e poi, semmai, chiedere pari diritti.

Una società nella quale per le medesime ragioni si mortifica l'uomo e si giustifica la donna non potrà mai vedere alcun tipo di uguaglianza.
Di grazia, quali doveri hai che una donna non ha? Ti hanno pure tolto l'impiccio della leva obbligatoria...
 

pogues

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Semplicemente dalla definizione stessa di femminismo: «Movimento che mira a definire e stabilire l'uguaglianza politica, economica, personale e sociale dei sessi»

Pertanto una persona che si definisce "femminista" deve innanzitutto pretendere pari doveri e poi, semmai, chiedere pari diritti.

Una società nella quale per le medesime ragioni si mortifica l'uomo e si giustifica la donna non potrà mai vedere alcun tipo di uguaglianza.
Questo qui vive in un mondo tutto suo
 

LifeEternal

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Semplicemente dalla definizione stessa di femminismo: «Movimento che mira a definire e stabilire l'uguaglianza politica, economica, personale e sociale dei sessi»
Per favore puoi spiegarmi in che senso le cose che dice Yasmina non vanno in questa direzione?

Pertanto una persona che si definisce "femminista" deve innanzitutto pretendere pari doveri e poi, semmai, chiedere pari diritti.
Nel tuo sillogismo mi pare che manchi un pezzo. Dici: una persona che si definisce 'femminista',"deve innanzitutto..."
A parte il fatto che il femminismo è un movimento di libertà e di liberazione delle donne, soprattutto dal "tu devi" maschilista, credo che doveri e diritti vanno di pari passo, e quando c'è uno squilibrio da una parte o dall'altra le cose solitamente finiscono in repressione armata o guerra civile.
Forse il pezzo che manca è esattamente il tuo posizionamento. Tu sei a favore della parità tra uomini e donne? Se sì, perché allora ti infastidisce la libertà di una donna di esprimere a modo suo con lezioni di linguistica (in una sede) e chiappe all'aria (in un'altra sede) il suo essere libera dai pregiudizi e dal moralismo bigotto?
Una società nella quale per le medesime ragioni si mortifica l'uomo e si giustifica la donna non potrà mai vedere alcun tipo di uguaglianza.
Su questo sono d'accordo. E il punto infatti è ricucire i rapporti tra uomini e donne, piuttosto che fare il calcolo di chi è più colpevole e puntare il dito su chi a modo suo ha a cuore che non si propaghi la misandria (e tanto meno la misoginia)
Pace e bene
 

Andrea.

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Volendo fare un discorso "serio", è ovvio che il provato di una persona non dovrebbe generalmente influenzare la sua vita professionale, ma le persone difficilmente riescono a separare gli ambiti. Se uno ha visto la maestra di suo figlio impegnata in una gang bang su un pornotubo, ogni volta che ci andrà a parlare avrà in mente il video porno anche se si sforza di separare le cose.
 

Juvarra

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Volendo fare un discorso "serio", è ovvio che il provato di una persona non dovrebbe generalmente influenzare la sua vita professionale, ma le persone difficilmente riescono a separare gli ambiti. Se uno ha visto la maestra di suo figlio impegnata in una gang bang su un pornotubo, ogni volta che ci andrà a parlare avrà in mente il video porno anche se si sforza di separare le cose.
Si, ma il problema è del papà. Se sei un adulto appagato e risolto, e ti interessano le gang bang, le fai con tua moglie o con chi ti pare, e quando parli con la maestra di tuo figlio la rispetti per il suo ruolo.

Se invece sei un papà represso e frustrato, o uno che pensa che la maestra di tuo figlio non possa fare le gang bang, devi cambiare scuola e portarlo dai preti.

La libertà personale deve essere un caposaldo della nostra civiltà, io ritengo che non possiamo fare la morale sui costumi sessuali degli altri.
 

LifeEternal

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Volendo fare un discorso "serio", è ovvio che il provato di una persona non dovrebbe generalmente influenzare la sua vita professionale, ma le persone difficilmente riescono a separare gli ambiti. Se uno ha visto la maestra di suo figlio impegnata in una gang bang su un pornotubo, ogni volta che ci andrà a parlare avrà in mente il video porno anche se si sforza di separare le cose.
Bravo, credo tu abbia colto il nocciolo della questione, ovvero adottare una prospettiva complessa sulla realtà non è una cosa che si può dare per scontato. Dovrebbe essere l'obiettivo dell'educazione, formare cittadini consapevoli e con senso critico, capaci di affrontare i propri demoni senza che questi si riversino sugli altri come durante l'Inquisizione. Non è facile, eppure ce la possiamo fare. Sono ottimista
Pace e bene
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Si, ma il problema è del papà. Se sei un adulto appagato e risolto, e ti interessano le gang bang, le fai con tua moglie o con chi ti pare, e quando parli con la maestra di tuo figlio la rispetti per il suo ruolo.

Se invece sei un papà represso e frustrato, o uno che pensa che la maestra di tuo figlio non possa fare le gang bang, devi cambiare scuola e portarlo dai preti.

La libertà personale deve essere un caposaldo della nostra civiltà, io ritengo che non possiamo fare la morale sui costumi sessuali degli altri.
Se Yasmina leggesse i nostri scambi credo che sarebbe orgogliosa di noi
 

BabesHunter

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Si, ma il problema è del papà. Se sei un adulto appagato e risolto, e ti interessano le gang bang, le fai con tua moglie o con chi ti pare, e quando parli con la maestra di tuo figlio la rispetti per il suo ruolo.

Se invece sei un papà represso e frustrato, o uno che pensa che la maestra di tuo figlio non possa fare le gang bang, devi cambiare scuola e portarlo dai preti.

La libertà personale deve essere un caposaldo della nostra civiltà, io ritengo che non possiamo fare la morale sui costumi sessuali degli altri.
Di grazia, appagato e risolto come esattamente?

Con la fidanzata media che si farebbe uccidere piuttosto che fare una gangbang?
Con la moglie femminista che se glie lo chiedi minaccia di toglierti la casa e la patria potestà?

Ah no, aspetta, ho capito: con le seghe chiuso in bagno sulle foto della professoressa, giusto?

Vedrai caro il mio "papà appagato e risolto", che se tua figlia segue l'esempio della cara prof. tra qualche anno le darai la paghetta settimanale direttamente su OnlyFans...
 

Juvarra

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Di grazia, appagato e risolto come esattamente?

Con la fidanzata media che si farebbe uccidere piuttosto che fare una gangbang?
Con la moglie femminista che se glie lo chiedi minaccia di toglierti la casa e la patria potestà?

Ah no, aspetta, ho capito: con le seghe chiuso in bagno sulle foto della professoressa, giusto?

Vedrai caro il mio "papà appagato e risolto", che se tua figlia segue l'esempio della cara prof. tra qualche anno le darai la paghetta settimanale direttamente su OnlyFans...
Figlio mio, è una tua scelta quella di sposarti una bacchettona, non mia. Certo è che non può essere la maestra di tuo figlio a pagare per le tue azioni sbagliate.

Se mia figlia vorrà un giorno usare onlyfans, non sarò certo il tipo di padre che la bistratta per la sua scelta. Sicuramente preferirei fosse capace di guadagnarsi da vivere con lavori e professionalità legate a capacità meno "deperibili" di due belle tette, ma esclusivamente nell'ottica di una tranquillità nel lungo periodo.
 

BabesHunter

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Figlio mio, è una tua scelta quella di sposarti una bacchettona, non mia. Certo è che non può essere la maestra di tuo figlio a pagare per le tue azioni sbagliate.

Se mia figlia vorrà un giorno usare onlyfans, non sarò certo il tipo di padre che la bistratta per la sua scelta. Sicuramente preferirei fosse capace di guadagnarsi da vivere con lavori e professionalità legate a capacità meno "deperibili" di due belle tette, ma esclusivamente nell'ottica di una tranquillità nel lungo periodo.
Figlio mio, proprio non ci arrivi eh? Forse l'abuso di seghe ti ha offuscato il pensiero critico...

Se tutte le donne compresa tua figlia cominciano a farsi pagare, tu e il resto del genere maschile le gangbang le avrete solo in forma di videoclip 9:16 su OnlyFans.

Se poi malauguratamente tua moglie "bacchettona" si sveglia e segue le orme di tua figlia... altro che gangbang! Ti troverai la fattura fiscale con tanto di i.v.a. al 22% ogni volta che vuoi farti una scopata!

Senza contare che farsi pagare per una prestazione sessuale equivale a prostituirsi, che a questo mondo è in assoluto la cosa più lontana esistente dal concetto di emancipazione femminile.

Ma forse lo stolto sono io che cerco di far ragionare dei segaioli su un forum di segaoli...
 

Juvarra

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Figlio mio, proprio non ci arrivi eh? Forse l'abuso di seghe ti ha offuscato il pensiero critico...

Se tutte le donne compresa tua figlia cominciano a farsi pagare, tu e il resto del genere maschile le gangbang le avrete solo in forma di videoclip 9:16 su OnlyFans.

Se poi malauguratamente tua moglie "bacchettona" si sveglia e segue le orme di tua figlia... altro che gangbang! Ti troverai la fattura fiscale con tanto di i.v.a. al 22% ogni volta che vuoi farti una scopata!

Senza contare che farsi pagare per una prestazione sessuale equivale a prostituirsi, che a questo mondo è in assoluto la cosa più lontana esistente dal concetto di emancipazione femminile.

Ma forse lo stolto sono io che cerco di far ragionare dei segaioli su un forum di segaoli...
Sarò onesto, mi pare tu stia delirando, ma proverò a dirti ancora una volta che per me un individuo può essere un professionista rispettabilissimo in qualsiasi ambito e poi nel suo privato avere i gusti sessuali più lontani dalla norma. Io lo rispetterò per il suo ruolo, e mi sforzerò per evitare qualsiasi giudizio e pregiudizio relativamente a ciò che so del suo privato.

Non capisco cosa ti indispettisca di yasmina o di chi lavora con onlyfans(sarai mica parenzo sotto mentite spoglie???), forse sei uno di quelli che le hanno telefonato per segarsi, ma devi fartene una ragione, lei è una professoressa e pure esibizionista (gratis, per giunta. Che cortocircuito ti scatena sta cosa?).

E tu sei solo un rosicone che vorrebbe le donne pendere dalle tue labbra e dal tuo portafoglio.
 

BabesHunter

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Sarò onesto, mi pare tu stia delirando, ma proverò a dirti ancora una volta che per me un individuo può essere un professionista rispettabilissimo in qualsiasi ambito e poi nel suo privato avere i gusti sessuali più lontani dalla norma. Io lo rispetterò per il suo ruolo, e mi sforzerò per evitare qualsiasi giudizio e pregiudizio relativamente a ciò che so del suo privato.

Non capisco cosa ti indispettisca di yasmina o di chi lavora con onlyfans(sarai mica parenzo sotto mentite spoglie???), forse sei uno di quelli che le hanno telefonato per segarsi, ma devi fartene una ragione, lei è una professoressa e pure esibizionista (gratis, per giunta. Che cortocircuito ti scatena sta cosa?).

E tu sei solo un rosicone che vorrebbe le donne pendere dalle tue labbra e dal tuo portafoglio.
Sarò onesto, se c'è una cosa che io ed il mio portafoglio non abbiamo MAI fatto è pagare per fare sesso. Se tu conosci solo questa modalità è un tuo problema e non sta certo a me giudicarti. Dal mio lato posso solo compatirti.

Però mi raccomando: se un giorno tua figlia dovesse seguire gli insegnamenti della prof e decidere di capitalizzare facendosi rompere il buco del culo in live da un centinaio di uomini (tutti insieme e tutti paganti con regolare fattura al 22%) per poi pentirsene, rinnegare le sue scelte e gettarsi dal balcone, ricorda sempre di dare la colpa al patriarcato!
 

BabesHunter

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Nel tuo sillogismo mi pare che manchi un pezzo. Dici: una persona che si definisce 'femminista',"deve innanzitutto..."
A parte il fatto che il femminismo è un movimento di libertà e di liberazione delle donne, soprattutto dal "tu devi" maschilista, credo che doveri e diritti vanno di pari passo, e quando c'è uno squilibrio da una parte o dall'altra le cose solitamente finiscono in repressione armata o guerra civile.
Forse il pezzo che manca è esattamente il tuo posizionamento. Tu sei a favore della parità tra uomini e donne? Se sì, perché allora ti infastidisce la libertà di una donna di esprimere a modo suo con lezioni di linguistica (in una sede) e chiappe all'aria (in un'altra sede) il suo essere libera dai pregiudizi e dal moralismo bigotto?
Se vuoi per forza metterla sulla semantica ti do una mano: si chiama patto sociale.

Ora, io mi rendo conto che capire un concetto così complesso ti risulta difficile, pertanto lascia che ti aiuti con qualche parallelo.

Non so se lavori o vai ancora a scuola ma se lavori, dipendente o libero professionista che tu sia, vai dal tuo datore di lavoro o dal tuo cliente e prova a dirgli di pagarti prima, spiegandogli che viene prima il diritto alla paga e poi eventualmente il dovere del lavoro.

Se invece sei ancora uno studente, ti invito ad andare dai tuoi professori e dir loro che viene prima il diritto al titolo di studio e poi eventualmente il dovere di studiare.

E se quando sei in auto ti ferma la polizia, digli che viene prima il dritto a guidare e poi eventualmente il dovere di prendere la patente.

Forse quello che manca a te è il tuo posizionamento nei confronti della visione generale del problema. Tu sei a favore della parità tra uomini e donne? Se sì, perché allora ti infastidisce così tanto che alla richiesta di diritti corrisponde una pari richiesta di doveri?
 

LifeEternal

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Se vuoi per forza metterla sulla semantica ti do una mano: si chiama patto sociale.

Ora, io mi rendo conto che capire un concetto così complesso ti risulta difficile, pertanto lascia che ti aiuti con qualche parallelo.

Non so se lavori o vai ancora a scuola ma se lavori, dipendente o libero professionista che tu sia, vai dal tuo datore di lavoro o dal tuo cliente e prova a dirgli di pagarti prima, spiegandogli che viene prima il diritto alla paga e poi eventualmente il dovere del lavoro.

Se invece sei ancora uno studente, ti invito ad andare dai tuoi professori e dir loro che viene prima il diritto al titolo di studio e poi eventualmente il dovere di studiare.

E se quando sei in auto ti ferma la polizia, digli che viene prima il dritto a guidare e poi eventualmente il dovere di prendere la patente.

Forse quello che manca a te è il tuo posizionamento nei confronti della visione generale del problema. Tu sei a favore della parità tra uomini e donne? Se sì, perché allora ti infastidisce così tanto che alla richiesta di diritti corrisponde una pari richiesta di doveri?
Intanto grazie per il tempo nel rispondere al mio messaggio. Il concetto di patto sociale ce l’ho ben chiaro e pure ho ben chiaro che non viviamo più nel mondo dei sogni illuminista. Abbiamo avuto un po’ di traumi storici da Rousseau a oggi che hanno mutato il senso e soprattutto le possibilità del diritto nel garantire la pace sociale. Discorso complesso che semmai potremmo fare in un post apposito (se la cosa ti interessa ti consiglio di leggere un libretto di Luhmann, Esistono ancora norme fondamentali?)

Nel mio intervento dicevo diritti e doveri vanno di pari passo e se non vanno di pari passo ci sono delle conseguenze. Schematizzando: Avere doveri senza diritti porta a una situazione di schiavismo. Avere diritti senza doveri porta a una situazione potenzialmente anarchica nel senso violento e sadiano del termine. Poiché dici che i doveri vengono prima dei diritti vorrei chiederti quali sono le tue fonti, i tuoi riferimenti giusnaturalistici o giuspositivistici. Fammi sapere.

Venendo a noi, il tuo ragionamento su diritti/doveri. Perché mi parli di rapporti di lavoro o comunque di situazioni contrattuali? Per quanto riguarda l’essere femminista in che senso comporta dei diritti o dei doveri (intendo diritti e doveri specifici al di là di quelli di ogni cittadino)? Una femminista è una persona attiva per una causa. Anche un tifoso di calcio o un testimone di Geova per strada sono persone attive per una causa. Quali sono i suoi diritti? Poter fare il tifo allo stadio e fare proselitismo per strada rientrano nei diritti del cittadino più che definire quelli specifici delle rispettive categorie. Come i doveri: rispettare le norme dello stadio e dell’occupazione di suolo pubblico sono doveri di ciascun cittadino.

Detto ciò non direi che un tifoso Deve incatenarsi allo stadio se l’arbitro ha fischiato un rigore ingiusto. O che un testimone di Geova Deve incatenarsi al pronto soccorso per protestare contro le trasfusioni. Sono cose che Può fare ma dove sta scritto che è il suo dovere farlo? Chi sono io o tu per dire ad una donna cosa fare per essere ritenuta legittimamente femminista, manco si trattasse di un professionista che non adempie al contratto che ha firmato.

Detto ciò, io sono a favore della parità di diritti e doveri tra uomini e donne. Riconosco che la situazione odierna è sbilanciata, in alcuni casi gli uomini vivono meglio e in altri casi è la donna a vivere meglio. Penso che l’obiettivo dovrebbe essere vivere tutti meglio e non far soffrire un po’ le donne per es inculcando loro che se vogliono avere il diritto di chiamarsi femministe allora devono incatenarsi fuori dai tribunali per protestare contro le donne che manipolano gli uomini e ottengono pene lievi. Questo porta solo ad accentuare la schismogenesi. Una donna ha il diritto di non sentirsi dire da nessun uomo come essere donna e come fare attivismo. Questo è ciò che penso

Pace e bene
 

BabesHunter

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Intanto grazie per il tempo nel rispondere al mio messaggio. Il concetto di patto sociale ce l’ho ben chiaro e pure ho ben chiaro che non viviamo più nel mondo dei sogni illuminista. Abbiamo avuto un po’ di traumi storici da Rousseau a oggi che hanno mutato il senso e soprattutto le possibilità del diritto nel garantire la pace sociale. Discorso complesso che semmai potremmo fare in un post apposito (se la cosa ti interessa ti consiglio di leggere un libretto di Luhmann, Esistono ancora norme fondamentali?)

Nel mio intervento dicevo diritti e doveri vanno di pari passo e se non vanno di pari passo ci sono delle conseguenze. Schematizzando: Avere doveri senza diritti porta a una situazione di schiavismo. Avere diritti senza doveri porta a una situazione potenzialmente anarchica nel senso violento e sadiano del termine. Poiché dici che i doveri vengono prima dei diritti vorrei chiederti quali sono le tue fonti, i tuoi riferimenti giusnaturalistici o giuspositivistici. Fammi sapere.

Venendo a noi, il tuo ragionamento su diritti/doveri. Perché mi parli di rapporti di lavoro o comunque di situazioni contrattuali? Per quanto riguarda l’essere femminista in che senso comporta dei diritti o dei doveri (intendo diritti e doveri specifici al di là di quelli di ogni cittadino)? Una femminista è una persona attiva per una causa. Anche un tifoso di calcio o un testimone di Geova per strada sono persone attive per una causa. Quali sono i suoi diritti? Poter fare il tifo allo stadio e fare proselitismo per strada rientrano nei diritti del cittadino più che definire quelli specifici delle rispettive categorie. Come i doveri: rispettare le norme dello stadio e dell’occupazione di suolo pubblico sono doveri di ciascun cittadino.

Detto ciò non direi che un tifoso Deve incatenarsi allo stadio se l’arbitro ha fischiato un rigore ingiusto. O che un testimone di Geova Deve incatenarsi al pronto soccorso per protestare contro le trasfusioni. Sono cose che Può fare ma dove sta scritto che è il suo dovere farlo? Chi sono io o tu per dire ad una donna cosa fare per essere ritenuta legittimamente femminista, manco si trattasse di un professionista che non adempie al contratto che ha firmato.

Detto ciò, io sono a favore della parità di diritti e doveri tra uomini e donne. Riconosco che la situazione odierna è sbilanciata, in alcuni casi gli uomini vivono meglio e in altri casi è la donna a vivere meglio. Penso che l’obiettivo dovrebbe essere vivere tutti meglio e non far soffrire un po’ le donne per es inculcando loro che se vogliono avere il diritto di chiamarsi femministe allora devono incatenarsi fuori dai tribunali per protestare contro le donne che manipolano gli uomini e ottengono pene lievi. Questo porta solo ad accentuare la schismogenesi. Una donna ha il diritto di non sentirsi dire da nessun uomo come essere donna e come fare attivismo. Questo è ciò che penso

Pace e bene
Ti rispondo e poi la chiudiamo qui, sennò finiamo in off-topic.

Già partire da una metafora calcistica, ovvero un'attività basata sulla competizione agonistica, la dice lunga sulla tua idea di attivismo e del modo in cui intendi perseguire la parità di diritti e doveri. Comunque, per brevità e semplicità di trattazione, accettiamo pure un'ipotesi secondo la quale il patto sociale sia basato su un cosiddetto sano agonismo sportivo.

Sebbene in una tale ipotesi è quasi scontato fare il tifo per la propria squadra, il sano agonismo prevede che noi tutti tifiamo innanzitutto per il gioco del calcio, giusto? Pertanto il patto sociale prevede che ben prima del tifo per la propria squadra, venga il tifo per le regole del gioco, corretto?

Ebbene immagina cosa succederebbe se ad un tratto l'arbitro smettesse di arbitrare onestamente facendo finta di non vedere le azioni irregolari di una sola delle due squadre e di conseguenza facendo vincere sempre e comunque la squadra avversaria. E questo sistematicamente, in ogni stadio, per ogni partita, ogni maledetta domenica, sempre e comunque arbitrando a favore dela stessa squadra.

In tal caso non solo verrebbe meno il sano agonismo, ma verrebbe meno addirittura il caposaldo stesso di tutto il gioco, ovvero le regole. In questo modo verrebbe meno il motivo stesso per andare allo stadio, il motivo stesso che spinge una persona ad essere tifosa indipendentemente dal colore della sua squadra e il motivo stesso dell'esistenza del calcio!

Pertanto un vero tifoso, ovvero colui che tifa per il calcio prima che per la propria squadra, si incatenerebbe ai cancelli dello stadio per protestare contro l'ingiusto arbitraggio, indipendentemente dalla propria squadra di riferimento. Si incatenerebbe perché vuole un campionato con pari diritti per tutte le squadre. Si incatenerebbe perché vuole una FIFA giusta e onesta.

Fuor di metafora, uno vero attivista per la parità, così come si incatenerebbe ai cancelli dei tribunali per pretendere la giusta pena per una violenza realmente avvenuta, farebbe lo stesso anche per pretendere che una falsa accusa di violenza venga punita con pari veemenza. E da vero e onesto attivista lo farebbe indipendentemente dal genere di chi è coinvolto nella violenza.

Purtroppo invece la gigantesca menzogna femminista, cavalcando la falsa narrazione e l'ignoranza comune, ha generato esattamente l'opposto.

Prova ne sia l'ennesimo evento: una vicenda a dir poco disumana, avvenuta pochissimi giorni fa proprio qui a Napoli. Un comitato che si propone di istituire un centro di ascolto per le violenze di genere ai danni degli uomini è stato pesantemente ostracizzato proprio da quelle associazioni femministe che si dichiarano contro la violenza di genere, con la delirante accusa che l'attività di supporto agli uomini vittime di violenza e la campagna di sensibilizzazione ad essa associata sminuisce la loro attività di supporto alle donne.

In pratica, restando in metafora calcistica, le tifose della squadra femminile si sono incatenate ai cancelli dello stadio perché l'arbitro, che finora ammoniva ed espelleva soltanto i giocatori della squadra maschile, ha deciso di punire anche i falli commessi dalla squadra delle donne.

Se per te questa è la libertà di fare attivismo come meglio si crede, allora mi duole dirti che meriti tutta la disparità di genere di cui sei già vittima senza nemmeno rendertene conto.
 

Juvarra

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Intanto grazie per il tempo nel rispondere al mio messaggio. Il concetto di patto sociale ce l’ho ben chiaro e pure ho ben chiaro che non viviamo più nel mondo dei sogni illuminista. Abbiamo avuto un po’ di traumi storici da Rousseau a oggi che hanno mutato il senso e soprattutto le possibilità del diritto nel garantire la pace sociale.
Caro,

il nostro cacciatore di fanciulle credo Rousseau non sappia nemmeno dove sia di casa. Il personaggio che cita è Andrew Tate. Se non lo consci, buon per te. Se invece vuoi capire con chi stai perdendo tempo, google ti potrà aiutare.
 

BabesHunter

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La discussione dimostra che se tutte le donne fossero così sarebbe un mondo migliore
Tutt'al più dimostra che si può essere come lei, e con un minimo sforzo anche molto meglio di lei.

La realtà invece è che la maggior parte delle donne sono molto peggio di lei.

E c'è pure gente che le supporta, le incita e le paga per essere peggio.

Molti dei quali proprio su questo forum...
 

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