Esperienza reale Racconto di fantasia Zietta e nipotine!!!

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petermaloscu

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Questa storia racconta di me, Ilaria (mia grandissima amica), Elisa (cugina di Ilaria di qualche anno più giovane e molto legata a lei), Diana ( Zia in comune di Ilaria ed Elisa).
Io e Ilaria eravamo molto amici, di quelle amicizie vere ed intense dove ci si capisce con uno sguardo o con un gesto, anche con altri amici avevo quest'intesa, ma lei era l'unica donna con la quale mi capissi al volo.
Un giorno mentre eravamo a fumare una sigaretta, si ferma una macchina. Era Diana che vedendo Ilaria si ferma a parlare del più e del meno (io conoscevo Diana di vista, ma non sapevo della loro parentela), e dicendo che il giorno dopo sarebbe andata in piscina, invitava sua nipote ad andare con lei.
Il giorno dopo Ilaria mi invita a raggiungerle, all'inizio ero un pò restio, ma poi vista la sua insistenza mi convinsi ad andare (fu il giorno che diede inizio a tutto).
Arrivai in piscina e le vidi:
Ilaria: Bassina (1.60 circa), seno quasi inesistente, viso e labbra stupende, ed un culo che fa girare la testa, bikini nero legato dietro al collo e brasiliana (solo qualche volta pensavo a lei sessualmente e quel giorno fu una di quelle);
Diana: Quasi 1.70, 45/48 anni, fisico formoso, quarta abbondante di seno, bikini color petrolio.
La giornata trascorse tranquilla senza che nulla facesse presagire a quello che sarebbe successo da quel giorno ai mesi a venire, qualche birra e qualkche chiacchiera ed andammo via dalla piscina.
Fu in quel momento, mentre stavamo andando via, che proposi di andare a fare un aperitivo prima di andare a cena. Il "SI" fu unanime.
Trascorremmo un'ora e mezza a chiacchierare e bere, Diana mi guardava e sorrideva, e continuava ad insistere che io ed Ilaria saremmo stati la coppia perfetta. Noi tra la timidezza e l'imbarazzo buttavamo la palla in tribuna, evitando l'uno lo sguardo dell'altra.
Prolungammo l'aperitivo, eravamo ubriachi (io un po meno) e decidemmo di tornare a casa. Ero quasi arrivato a casa quando Ilaria mi chiama chiedendo di darle una mano con sua zia, che essendo un pò alriccia ha difficoltà a raggiungere il secondo piano senza ascensore.
MI caricai diana sulla schiena, le sue tettone premevano sulla mia schiena, il suo fiato sul mio collo mi faceva eccitare, il mio cazzo iniziava a gonfiarsi, cercavo di pensare ad altro visto che ero ancora in costume ed Ilaria era con noi.
Mentre cercavo di pensare ad elefanti rosa inesistenti per calmarmi ecco che sento il mio collo bagnato, EH SI diana mi stava lentamente, e solo con la punta, leccando il collo per non farsi vedere da Ilaria.
Già immaginavo mille scenari: pompino da entrambe, scopate clamorose, ecc... ma la voce di Ilaria "siamo arrivati, questa è la porta", mi riportava alla realtà.
Entrammo nell'appartamento e dissi ad Ilaria di portare a letto Diana mentre io mi sarei fatto un caffè.
Uscimmo da casa, io ed Ilaria ci separammo e andammo a dormire.
La mattina mi svegliai presto a causa del caldo, stavo morendo ne mio letto. Guardo il telefono e vedo una notifica
Un messaggio di Diana su Facebook.
Apro il messaggio: "Grazie per ieri, ho esagerato. Certo che avrei preferito che dopo le scale mi accompagnassi a letto e non che avresti fatto fare ad Ilaria".
Io cerco di buttarla in caciara: "Eh si avevi bevuto, sai che nonostante sei bellissima non sei più una ragazzina, devi stare attenta".
Dopo uno scambio di qualche messaggio mi invita a prendere un caffè a casa sua, io ero eccitatissimo, ed accetto subito.
Il mio entusiamo si spegne quando arrivato a casa trovo Ilaria li con lei a prendere il caffè.
mi maledico pensando che invece di un caffè sarei potuto restare a letto a dormire invece di stare qui davvero a prendere un caffè...
La svolta avviene quando Ilaria si alza e e va via per un impegno dicendomi che ci saremmo visti la sera.
Restati solo io e Diana, parto subito all'attacco.
IO: "Beh allora ora posso portarti sul letto?"
DIANA: "Ti cjhiedo scusa, ero ancora sotto i fumi dell'alcool"
IO: "Peccato, Mi sarebbe Piaciuto"
Diana sorrise maliziosamente e mi fece segno di andare in camera... Superata la porta della camera la presi ed iniziai a baciarle il collo, toccarle quelle belle tette e dicendole che la desideravo...
Lei ansimava e mi accarezzava la testa...
La buttai sul letto ed iniziai a spogliarla...
Tolta maglia e reggiseno mi lanciai a baciare quel seno, toccarlo,succhiare quei capezzoli che erano diventai come chiodi.
Le infilo una mano nelle mutande, lei emette un gemito di piacere che mi fa impazzire, ed inzio a baciarla con più forza...
mi spoglio e lei guarda vogliosa il mio cazzo in tiro, lo pende ed inizia a segarmi.. la invito a succhiare...
Diana è una di quelle che non è bella. non è brava a scopare, ma si fa fare di tutto.....
iIl mio cazzo è duro ma non di marmo, quidni le chiedo un 69... la sua fica bagnata mi da spirito, sentirla godere fa tornare il mio cazzo di marmo, la prendo e la scopo...
Lei Inizia a godere, mi stringe a se, mi dice di scoparla, si contorce tutta dal piacere...
Le dico che voglio metterlo dietro, non esita, mi dice subito si ed io eccitantissimo dopo poco vengo.
la serata finisce così... io svuotato e lei speravo soddisfatta... mi chiama un mio amico... per vederci... saluto diana e vado... CHE BELLA SCOPATA INASPETTATA
 
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petermaloscu

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Passarono settimane in cui io e Diana ci vedemmo qualche volta.
Mi faceva impazzire scopare con lei, anche se non era bravissima, il fatto che si facesse fare di tutto mi eccitava da morire. Una volta la misi a pecora sulla finestra aperta e il fatto che qualcuno potesse vederci mi faceva impazzire...
Un giorno vado a fare una corsetta e incrocio Ilaria, Diana ed Elisa che erano andate a camminare.
Mi fermo a scambiare due parole con loro, ma ero concentrato a guardare i loro corpi sudati e caldi.
Elisa, molto simile ad Ilaria fisicamente, aveva dei shorts bianchi e le sue gambe giovani da 20enne, così perfette mi facevano salire il sangue al cervello.
Ilaria aveva dei leggins neri che purtroppo nascondevano un po' quel culo perfetto.
Diana aveva vestiti larghi che nascondevano le sue tettone purtroppo...
Dopo qualche minuto di chiacchiera ci salutiamo e voglioso di guardare il Lato B di Ilaria, mi volto e noto che anche Elisa aveva un culo che avrei scopato volentieri, ma mi accorgo anche Diana (maliziosa molto più delle sue nipotine) si era girata a guardarmi ed aveva intuito le mie intenzioni.
La sera Ilaria mi chiama chiedendomi se volevamo andare in discoteca quella sera e che sarebbe venuta anche Elisa con noi.
Non amo uscire con persone più piccole, ma la vista di quel culo in shorts bianchi e il pensiero di averle in macchina con me, mi ha fatto accettare.
Passai a prenderle, erano vestite uguali e sensualissime, cambiava solo il colore del loro vestito verde per Elisa e bianco per Ilaria. Avevano tutte due un vestitino stretto e corto che faceva vedere le loro belle gambe e i loro culi sodi.
Appena le vidi rimasi senza parole, la mia mente già fantasticava rapporti a 3 con loro, mentre leccavo la fica di Elisa, Ilaria mi spompinava con quel rossetto rosso che aveva messo.
La serata fu stupenda e allo stesso tempo dolorosa.
Io ero tranquillo a prendere da bere al bancone quando Ilaria ed Elisa si avvicinano a me e mi prendono per portarmi a ballare, per scherzare cominciano a ballare con me, a strusciarsi su me, sentivo il loro culo di marmo addosso a me ed il mio cazzo iniziò a gonfiarsi, avrei voluto alzare quei vestiti e scoparle lì davanti a tutti e inondarle di sborra calda sui loro bei visini.
Mentre tornavamo a casa Ilaria mi fece una domanda che mi spiazzò completamente.
Ilaria: "scusa ma quando stavamo ballando con te, ti eri eccitato?"
Elisa fece una risatina maliziosa.
Io risposi, un po' per sviare ed un po' per tastare il terreno: "beh si, con due fighe cosi è normale, peccato che due contro uno mi smontate, non vi reggo"
E feci una pernacchia per fare intendere che stavo scherzando.
Ilaria sviò il discorso, facendomi capire che non era stata cosa apprezzata purtroppo.
Riportai a casa prima Ilaria, quando scese le guardai a lungo il culo mentre la vedevo avviarsi alla porta di casa.
Elisa era seduta dietro di me, quando era il suo turno di scendere si tirò avanti e mi diede un bacio sulla guancia per ringraziarmi della serata, e mi chiese: "ora che scendo anche a me guardi il culo così come hai fatto con Ilaria?"
Io: "certamente".
Scese dalla macchina e mi misi a fissare quel fondoschiena stupendo e sodo, lei si voltò e vedendo che la guardavo iniziò a camminare all'indietro, in quel momento volevo sprofondare, ma poi fece una cosa che mi fece impazzire.
Arrivata alla porta di casa mentre mi salutava le sono cadute le chiavi di mano, mi diede le spalle e si piegò a raccoglierle, il vestito stretto un po' si tirò su le sue gambe erano dritte e lisce, il suo culo in tiro, speravo che si girasse per dirmi qualcosa in modo che potessi tentare un approccio, invece si tirò su ed entrò in casa. Ero arrapato da morire, tornai a casa e diedi sfogo alle mie fantasie, immaginavo di tutto, ma purtroppo avevo solo la mia mano a consolarmi. Pensai che il giorno dopo sarei dovuto andare da Diana, almeno una di famiglia dovevo farmela.
 
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petermaloscu

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Il mattino seguente mandai un messaggio a Diana chiedendole se fosse stata libera per un caffè a casa sua, mi rispose che era fuori e sarebbe tornata per ora di pranzo e quindi sarei potuto passare nel primo pomeriggio.
Mi arrivò un messaggio di Ilaria dove mi chiedeva se volessi andare in piscina con lei, la tentazione di vederla di nuovo in costume era forte, ma la visita a Diana sicuramente avrebbe dato frutti migliori, quindi rifiutai dicendo che portavo ancora i postumi della sera precedente.
Il pensiero di Ilaria in costume e il riferimento alla sera precedente me lo fecero diventare duro in un istante, immaginavo Ilaria con quel vestitino rosso che mi cavalcava senza toglierlo mentre io baciavo il suo collo e le stringevo quel culo marmoreo.
Pensai che quel pomeriggio Diana l'avrei scopata per punire le due nipoti che me lo avevano fatto diventare di marmo la sera prima.
Alle 15 mi recai a casa di Diana, aveva dei pantaloncini larghi ed una canotta dove non poteva che cadere lo sguardo.
La salutai con un bacio sul collo e le misi una mano sul culo, oper farle capire subito le mie intenzioni.
Diana: " Il culo delle mie nipoti ti fa questo effetto?"
Diana è la zia single, aperta di mente, giovanile con la quale una ragazza può aprirsi e raccontarle i suoi segreti, ma non pensavo che una tra Ilaria ed Elisa le avesse potuto raccontare della sera prima e della mia erezione. Pensai che fosse stata Elisa dato che si era accorta che guardavo il culo di Ilaria e poi anche il suo.
Non sapevo cosa rispondere, ero nel pallone totale fino a quando Diana stessa mi salvò: "ieri quando stavamo camminando, sai che mi sono accorta che ti sei girato a guardarci e scommetto che non stavi guardando il mio Lato B ma quello di Ilaria ed Elisa".
Ero salvo almeno per il momento e fui pronto a rispondere :"hai ragione, ma sappi che ho guardato anche il tuo".
Lei rise e mi disse di sedermi che avremmo preso il caffè.
Mentre chiacchieravamo lei tornò all'attacco, prendendola molto larga.
D: "Ti ho sempre visto bene con Ilaria"
Io: "Beh abbiamo un'intesa fenomenale,siamo ottimi amici" Cercando di rimanere lontano da discorsi sessuali
D: "Mi piacerebbe un giorno vedervi insieme"
Io: "Mah non credo succederà mai, però chi può saperlo?"
D: "Certo che se ti mettessi con Ilaria poi non puoi metterti a fissare il culo di Elisa quando siamo con i parenti"
Io: "Beh direi che il rapporto tra me e te sarebbe un pochino più grave di me che guardo il culo di Elisa no?"
D: "Certo, ma io smetterei di scopare con te se ti fidanzassi con Ilaria, credo sia ovvio"
Io: "che peccato"... aggiungendo una risata
Diana si fece più insistente: "Preferisci il culo di Ilaria o di Elisa?"
Rimasi spiazzato dalla domanda così diretta e tornai a pensare che lei sapesse qualcosa, ma risposi: "Hanno entrambe un culo favoloso, ma preferisco quello di Ilaria"
D: "Insomma due belle pecorine... No come la zia con il culone"
Io risposi e portai l'attenzione su di lei : "Si, secondo me a pecora mi farebbero impazzire hanno un gran culo, ma loro a differenza della zia hanno il seno piccolo, non possono farmi una bella spagnola"
Non feci in tempo a finire la frase che Diana si tolse maglia e reggiseno mostrando quelle sue tettone. Io già avevo il cazzo durissimo, iniziai a leccare i suoi capezzoli ed infilarle la mano nei pantaloncini.
lei mi accarezzava la testa mentre leccavo il suo seno, ansimava di piacere e sentire la sua fica bagnata mi stava facendo impazzire.
Mi misi sul divano e le dissi di succhiarmelo.
Strinse il mio cazzo tra le tette e mi guardò negli occhi facendomi impazzire, poi iniziò a lavorare di bocca in modo favoloso, metteva tutta la cappella in bocca e con la mano mi scappellava.
Chiusi gli occhi ed iniziai ad immaginare che quella in ginocchio davanti a me fosse Ilaria, le sue labbra carnose e le sue manine attorno al mio cazzo durissimo.
Durai pochi minuti così, e quando dissi a diana di stare per venire lei iniziò di nuovo a farmi una spagnola e facendomi sborrare sul suo seno.
MI scusai per non averla fatta godere questa volta con lapromessa che la prossima volta mi sarei sdebitato con molto sesso orale.
Ci risedemmo a tavola, e pensai che visto la nostra "relazione" e le sue domande sulle nipoti, potevo raccontarle l'accaduto della sera prima, sulla discoteca e sul quando le riportai a casa. Omisi la scena di Elisa che raccoglieva le chiavi piegata davanti a me (non so perchè).
La sua risposta conclusiva fu : "sei un porco". E risata di entrambi.
Andai via da casa di Diana pensando se passare a salutare Ilaria in piscina, ma decisi di non arraparmi di nuovo quindi tornai a casa.
 
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petermaloscu

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L'estate stava finendo, Ilaria si vedeva con un ragazzo e quindi avevo più tempo per scopare con Diana. Il ragazzo che frequentava Ilaria era un tipo molto geloso e lei si allontanò un po' da me e si fece sentire di meno. Non mi sono mai fatto problemi, anche se questi comportamenti non sono il massimo, penso che un amico ci sia anche quando l'altro commette qualche errore.
Era qualche giorno che con Diana non ci eravamo visti ed ero carico, così le scrissi se potevamo vederci, ma mi disse che doveva andare con Elisa e sua madre a fare un po' di shopping. Scherzai chiedendo se potessi andare anche io a fare shopping con loro e chiudemmo la conversazione.
Verso ora di cena Diana mi scrisse se mi andava il dopocena e carico come ero non esitai ad accettare.
Entrai in casa, presi Diana da dietro e le baciai il collo, le alzai la maglia per stringere il suo seno e mi accorsi che non portava il reggiseno, i suoi capezzoli turgidi mi fecero impazzire, faci scivolare una mano dentro le sue mutande e sentii che anche lei stava morendo dalla voglia.
La spogliai e la feci sdraiare sul divano, le ricordai che avevo il debito dell'orgasmo da saldare e lei sorridendo allargò le gambe e mi prese la testa avvicinandola a se. Iniziai a leccare quella bella patata bagnata, Diana gemeva di piacere e si toccava le tette, facevo scivolare la mia lingua anche sul suo culo e lei ne era compiaciuta. Stetti qualche minuto così poi decisi di farla venire, cominciai a leccare il suo clitoride ed infilai due dita dentro, cominciai a scoparla con le dita, i suoi gemiti erano sempre più forti e il suo respiro più veloce, mi fermai ed iniziai a stuzzicare il suo secondo buco. L'idea la eccitava, mi guardò con uno sguardo di intesa e piacere, così feci entrare un dito nel suo culo ed uno nella sua fica. Continuavo a leccarle il clitoride, le mie dita erano sempre più bagnate, i gemiti erano diventati piccoli urli di piacere e le mani di Diana erano sulla mia testa, quando ad un tratto la sentii urlare e strinse le sue gambe attorno alla mia testa. Mi fermai, lei era soddisfatta ed il mio debito saldato, ci fumammo una sigaretta in attesa del secondo round. Ero carico più di prima e non vedevo l'ora di esplodere su di lei, quando una chiamata di Ilaria interrompe i miei progetti. Aveva avuto una discussione con il ragazzo e voleva uscire a bere qualcosa e che sarebbe passata a prendermi. Le dissi che sarei passato io da lei, non potevo certamente dirle dove ero e a casa non mi avrebbe trovato. Spiegai velocemente la situazione a Diana e andai via. Maledetta Ilaria guastafeste. Mi sarebbe aspettata un'altra serata di seghe
 
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petermaloscu

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Oltre il danno la beffa!!! Ilaria non era vestita per niente sexy, struccata, e l'aria incazzata la rendeva per niente desiderabile. Ci sedemmo in un pub a bere qualcosa e lei iniziò a dirmi del litigio con il ragazzo con il ragazzo con il quale stava uscendo. Sinceramente non avevo molto interesse di starla a sentire quella sera quindi pensai che qualche birra in più avesse aiutato ad alleviare la mia noia. La serata passò via molto lentamente per me anche perché il litigio era davvero di poco conto, quindi pensavo che avevo buttato una bella serata di sesso con Diana per una cavolata. Pensai che avrei raggiunto gli amici al bar almeno mi sarei fatto qualche altro bicchiere in compagnia prima di archiviare definitivamente questa serata, ma non potevo sapere che stava per andare anche peggio.
Mentre percorrevano la strada per il ritorno ci fermiamo ad un passaggio a livello, (non passa mai un cazzo di nessuno qui, proprio ora?) fermai la macchina e mi preparai a sentire ancora Ilaria che si lamentava di quanto fosse stronzo il suo ragazzo (Aiuto). La sentivo ma non la ascoltavo, vorrei essere stato da un'altra parte, e in quel momento no so cosa mi disse la testa ma la presi e la baciai. Lei non si scansò anzi si lasciò andare, la cosa mi eccitò ed iniziai a baciarle il collo e mettergli una mano sulle gambe. Mi fermò all'improvviso spingendomi indietro e dicendomi un secco e deciso "NO". La guardai e come al solito ci capimmo in meno di un istante, le feci un cenno di intesa con la testa, avevo capito tutto in quello sguardo, dal voler continuare la sua relazione con quel ragazzo, alla nostra amicizia da non rovinare con una scopata (ero entrato ufficialmente nella friendzone). Il tratto di strada che ci separava da casa sua lo percorremmo in totale silenzio, accesi la radio per romperlo, ma ci sono alcuni silenzi che emanano più decibel di un concerto metal, arrivati a casa sua ci salutammo con una freddezza ed un distacco insolito. Eh sì, mi ci serviva un altro bicchiere per mandare giù quella serata.
 
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petermaloscu

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Tornai a casa verso le 4 con qualche bicchiere di troppo bello stomaco, mandai un messaggio ad Ilaria dove mi scusavo, ma giustamente a quell'ora non ebbi risposta.
Al mio risveglio trovai il suo messaggio: "Ieri sera non ti sei regolato, Misa che è meglio che per un po' ci allontaniamo".
La cosa mi faceva stare male, tenevo moltissimo a lei e le chiesi di parlarne a voce e non per telefono, ma il suo rifiuto fu categorico.
Decisi di lasciarla sbollire e mi rimisi a dormire che era la cosa che mi avrebbe aiutato più di tutto per rimettermi in sesto. Erano circa le tre del pomeriggio quando mi scrisse Ilaria: "Se vuoi parlare passa a casa di zia Diana che stiamo prendendo il caffè".
Non solo avrei dovuto discutere con lei, ma anche sentirmi "accusato" da Diana.
Già mi giravano un po' le palle per questa situazione, ma decisi di andare cmq. Arrivato lì vidi che c'era anche Elisa e pensai "si è riunita la commissione di Cosa Nostra per decidere di uccidermi, ma perché alcune donne i loro cazzi devono per forza confidarli?", Salutai gentilmente, entrai e mi misi a sedere. Ilaria iniziò con un pippone assurdo che non finiva più, quando ci stava solo da capire una cosa: lei mi piaceva e quel bicchiere di troppo mi aveva fatto "prendere coraggio". Quando lei finì di parlare le dissi esattamente le cose come stavano, ricordandole che anche lei non è che fosse dispiaciuta del mio bacio e anzi aveva ricambiato. Alla detta delle mie parole, l'espressione di Diana ed Elisa cambiò, si scambiarono un sorriso e uno sguardo di intesa, mentre Ilaria messa alle strette diventò una pazza. Comincio ad urlare e dire che io avevo sbagliato, che avevo rovinato tutto, ecc. Si alzò prese la borsa ed uscì velocemente, Elisa la seguì ma prima di chiudere la porta dietro di sé disse a me e Diana ma rivolgendosi a me: "Secondo me dovrebbe mettersi con te, anche perché per come reagisce allo stress vuol dire che questo con cui sta non se la scopa bene". Detto questo sorrise ed uscì lasciando me e Diana a ridere. Fu un sorriso amaro il mio, ero comunque arrabbiato e deluso da tutto questo.
Mi avvicinai a Diana ed iniziai a baciarla, le sbottonai i jeans e gli infilai una mano nelle mutande per stimolarla. Lei mi abbassò la tuta e mi toccava, ma più che eccitazione era rabbia la mia, rabbia verso Ilaria. Misi Diana a pecorina senza spogliarla, le abbassai solo i jeans ed iniziai a penetrarla con forza. Davo dei colpi più forte che potevo, immaginando che fosse Ilaria, la stronza e puritana Ilaria in mio possesso. Inizia a metterglielo dietro, sempre con forza. Diana iniziava a sentire dolore e chiedeva di fare più piano mentre ansimava, ma come ho accennato era una che si lasciava fare di tutto. Io immaginavo sempre Ilaria dolorante che mi implorava di smettere e invece io che le rompevo quel culo favoloso. Non avevo ne passione ne coinvolgimento, era solo rabbia, rabbia che feci esplodere dentro il culo di Diana che appena si accorse che ero venuto tirò un sospiro di sollievo. Andai in bagno a pulirmi senza dire nulla, mi sciacquai la faccia e mi guardai allo specchio: "ma che cazzo ho fatto?" Mi chiesi. Entrò Diana la abbracciai e le chiesi scusa, lei capì al volo e per sdrammatizzare mi disse: "non preoccuparti, sai che violento mi piace".
Capii subito che era una cosa per calmarmi e che non ci sarebbero stati problemi, fumammo una sigaretta insieme ed andai via. Ilaria sei una stronza pensai
 
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petermaloscu

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I mesi passavano e con Ilaria non ci sentivamo più, piano piano metabolizzai il dispiacere e nel frattempo continuai a scopare Diana regolarmente.
Ci divertivamo insieme e parlavamo di tutto, Ilaria compresa (comunque le volevo bene e mi interessava saperla felice, le raccontavo le mie scopate con altre donne e lei mi raccontava le sue. Fondamentalmente avevo trovato in Diana un'amica molto più in sintonia con me rispetto a sua nipote.
Un giorno le chiesi di vederci ma mi rispose che sarebbe andata a camminare con Elisa e sua madre e che quindi ci saremmo potuti vedere dopo cena, ma io a cena avevo un impegno con i miei quindi le dissi che ci saremmo visti in giro perché io sarei andato a fare una corsetta. Il mio obiettivo era ammirare di nuovo quel bel culo di Elisa anche se non essendoci Ilaria, con la quale avevo l'amicizia, mi sarei potuto fermare giusto qualche istante per scambiare qualche convenevole e nulla più. Iniziai a correre con il solo pensiero e desiderio di trovarmele davanti, speravo di arrivare alle posto spalle in modo da guastarmi il culo di Elisa in tutto il tratto che mi avvicinavo, ma la sfortuna volle che me le trovato di faccia. Rallentai e tolsi le cuffie per fermarmi a parlare quei pochi istanti, il caldo estivo ormai era andato via e gli shorts bianchi di Elisa avevano lasciato il posto a dei leggins viola che comunque mettevano in risalto le sue gambe ed il suo fondoschiena. Scambiai giusto qualche frase e quando la conversazione stava per ripartire ecco che Elisa si allontana un po', si abbassa e si allaccia una scarpa. Certo la scena a pecorina di quando le caddero le chiavi era tutta un'altra cosa, ma anche così quei leggins tirati lasciavano desiderare il suo culo giovane e sodo. Ripartii e immaginai tutto il tempo quella scena, fino a quando tornai a casa e sotto la doccia diedi sfogo alla mia voglia. La cena con i miei parenti fu una rottura di palle assurda, non c'erano neanche i miei cugini per passare una bella serata e quindi stetti tutto il tempo a cercare di organizzare il dopo cena con amici. Purtroppo loro erano andati a cena fuori e avendo bevuto qualche bicchiere decisi che ci saremmo visti al bar quando loro sarebbero tornati e che non li avrei raggiunti. Arrivai al bar verso le 23:00 presi un gin tonic, l'attesa sarebbe stata lunga, quando sentii un "ciao" di una voce familiare. Al mio fianco era spuntata Elisa, stava con il suo gruppo di amici e stavano bevendo qualcosa. Mo chiese come mai fossi solo e le spiegai la situazione, lei mi rispose che se le avessi offerto da bere mia avrebbe tenuto lei compagnia. Accettai subito e ci dirigemmo al tavolo. Indossava scarpe con i tacchi, leggins neri ed uno di quei maglioni lunghi, che coprono il sedere ma che lasciano ben intendere le forme, color turchese. Ci sedemmo a parlare e scherzare, guardavo i suoi capelli neri, i lineamenti del suo viso con solo un filo di fondotinta, le sue labbra che stringevano la cannuccia del cocktail e mi facevano immaginare di tutto di più. Passarono quasi due ore, dei miei amici neanche l'ombra, era ora di tornare a casa. Salutai Elisa e mi avvisi verso la macchina, quando arrivato vicino alla portiera mi sentii chiamare, lei venne verso di me chiedendomi un passaggio a casa. Anche stavolta non ci misi molto ad accettare la sua proposta, Elisa era decisamente più sveglia ed intraprendente di Ilaria ed io lo avevo capito, ma dovevo fare il finto tonto per evitare ulteriori complicazioni e fare dirigere a lei il gioco. Ci fermammo a fumare una sigaretta prima di tornare a casa.
Elisa: "però mi dispiace per l'amicizia tra te ed Ilaria, siete stati molto legati per tanti anni e ho sentito spesso parlare di te in famiglia che sembravi uno della famiglia a tutti gli effetti".
Io: "anche a me dispiace, ma sai come è tua cugina no?"
Elisa: "certo che lo so, è una cogliona. Sta con uno più coglione di lei, geloso a morte che pensa solo alla PlayStation come i ragazzi della mia età, come ti ho detto secondo me neanche se la scopa".
Io risi di gusto: "Bell'affare che ha fatto"
Elisa: "Non sto scherzando, cioè lo vedo come tu guardavi Ilaria e anche come guardi me. Come la volta che siamo andati a ballare insieme".
Io: "Sei sempre stata più avanti di tua cugina"
Elisa: "anche oggi quando mi sono abbassata a legarmi la scarpa mi hai guardato il culo vero?"
Io ammisi subito.
Elisa: "Sai come lo so? Perché l'ho fatto di proposito, perché solo con lo sguardo le fai sentire desiderate le donne, e a me piace da morire che mi guardi il culo anche se sei 10 anni più grande di me"
Io: "se ti fai dare una sbirciatina anche ora a me non dispiace".
Elisa si tirò su e si mise in ginocchio sul sedile dandomi le spalle, slacciò al sottile cintura che aveva in vita, alzò il maglione, inarcò la schiena e si girò a guardarmi in un modo molto sensuale.
Non ci capii più nulla mi lanciai su di lei a baciare la guancia che aveva girato verso di me, la baciai dietro l'orecchio e misi una mano sul suo culo durissimo che avevo tanto desiderato. Feci scivolare una mano tra le sue gambe, lei iniziava ad ansimare ed io già ce lo avevo fino in gola. La feci sedere di nuovo e la baciai, baciava in modo sensualissimo, ero eccitato e quando lei me lo tirò fuori e me lo accarezzò, la accarezzai dietro la testa per farle capire di cosa avevo voglia.
Elisa mi fermò: "Non qui, parti".
Accesi e misi in moto con il mio cazzo nelle sue mani, prima dentro e via alla ricerca di un posto più tranquillo
 
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petermaloscu

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Mentre guidavo Elisa mi devastò.
mi segava e mi baciava il collo e l'orecchio, mi diceva le peggio porcate, che voleva scoparmi, voleva sentirmi dentro lei... ero letteralmente impazzito, non sapevo se andare più veloce per raggiungere un posto dove scopare o se godermi qual momento fantastico, l'unica cosa certa era che di quel passo mi avrebbe fatto venire in pochi minuti, quindi gli chiesi di prenderlo in bocca. Detto fatto. Le sue labbra e la sua lingua si posarono sulla mia cappella, in quel momento penso che lo avevo più grande e più duro della leva del cambio (vabbè non esageriamo), mi dispiaceva che non potevo guardarla negli occhi, quei grandi occhi marroni.
Arrivai in un posto appartato, spensi la macchiane subito la tolsi dal mio cazzo. Volevo prendere tempo sennò sarei venuto e poi volevo ancora gustare un pò di quella sua pelle liscia e profumata. La baciai vogliosamente, le nostre lingue si intrecciavano e le mie mani esploravano il suo corpo minuto e tonico. Misi una mano tra le sue gambe, lei le allargò per farsi toccare meglio, era calda e bagnata, quei leggins lasciavano poco all'immaginazione. Passammo sui sedili posteriori, io rimasi in boxer, lei tolse il maglione e mi montò sopra. Strusciava la sua fica bollente sul mio cazzo mentre ci baciavamo, io avevo le mani sul suo culo e lo stringevo vogliosamente, lei quando si staccava faceva delle smorfie di piacere che mi facevano andare fuori di testa, le dicevo che mi faceva impazzire e lei rispondeva a tono, avrei voluto che in quella posizione si strapapssero i miei boxer, i suoi leggins e le sue mutandine in modo che entrassi con forza dentro lei, ma ovviamente non accadde.
Ci spogliammo, lei aveva un filo interdentale al posto delle mutandine che se non ci fosse stato non avrebbe fatto differenza.
Io ero seduto e lei si piegò verso di me per prenderlo in bocca, ma anche io mi sdraiai e ci mettemmo a 69. Prima di sdraiarmi vidi un accenno di piacevole sorpresa sul suo volto e in un attimo mi ritrovai sa sua fica sulle mie labbra e la vista del suo culo davanti ai miei occhi.
Iniziai a leccare la sua patata profumata, le mie mani esploravano tutto il suo culo in tiro, Elisa emetteva gemiti soffocati dal fatto di avere la bocca occupata, lo copriva tutto,lo spingeva nella sua gola più che poteva e quando si toglieva prendeva aria a pieni polmoni. iniziai a spostare la lingua anche sul culo di Elisa, liscio ,senza un pelo, mi piaceva da morire, anche a lei piacque visto che iniziò a farlo anche lei a me, alternava pompini e leccate di culo, mi faceva impazzire infatti dopo pochi minuti esplosi come un vulcano nella sua bocca, lei non si tirò indietro e prese tutto in bocca. Non mi diedi per vinto, volevo farla venire sul mio viso quindi continuai a leccarla ed anche lei non si fermò. Il mio cazzo era sempre duro come il marmo, non mi era mai successo, iniziai a infilarle due dita mentre continuavo a leccarla, lei era sempre più eccitata ed anche io non ero da meno, allora tentai di avvicinarmi al suo culo provando a fare ciò che avevo fatto con Diana, iniziai a stimolare il suo secondo buchetto con un dito, ma lei mi tolse la mano, mi allontanai per riprovare qualche minuto dopo, ma niente di nuovo accesso negato, quindi me ne feci una ragione che da li non si passava. A quel punto mi concentrai su di lei, la mia lingua sul suo clitoride era in movimento continuo, le mie dita entravano in profondità ed uscivano velocemente, Elisa era un vulcano in eruzione ed io volevo farla esplodere, il suo ansimare cresceva sempre più, fino a quando lanciò un urlo soffocato da mio cazzo, le sue gambe attorno alla mia faccia tremavano. Era Venuta Finalmente.
Fumammo una sigaretta, il mio cazzo rimase in tiro per tutto il tempo, quella ragazzina di dieci anni più piccola di me, MI AVEVA SCOPATO.
Chiacchierammo per un pò.
Elisa: "Sapevo che Ilaria si era persa qualcosa litigando con te".
Io: "Visto? Casomai diglielo e vediamo se le va di rimediare"
Risata di entrambi
Io: "Scherzi a parte, credo sono andato meglio con te. Sei Fisicamente uguale, se non pi soda essendo più giovane, ma sei molto più maliziosa".
Pensai che in effetti ci avevo "guadagnato" visto che Elisa era fisicamente come Ilaria, un po meno porca di Diana, ma molto più attiva ed intraprendente.
Elisa: "Beh dai anche lei è bellissima".
Io: "certamente, ma lei non me la da".
Elisa (ridendo): "Tecnicamente io te l'ho data per metà".
Io: "Riuscirà il nostro eroe a conquistare la patata di Elisa?"
Elisa: "Vieni qui e scopriamolo".
Mi lanciai letteralmente su di lei.
 
OP
P

petermaloscu

Guest
Entrai in §Lei. Il suo viso si allargò in un piacevole sorriso dal quale traspariva tutto il suo piacere, e anche io stavo al limite del piacere. Essendo circa 10 anni più grande era passato del tempo da quando avevo "assaggiato" carne così fresca l'ultima volta. La sua fica era bollente e stretta, iniziai ad entrare ed uscire da lei aumentando il ritmo, lei ansimava e teneva le sue mani attorno alle mie spalle, mi stringeva a se. A tratti io aumentavo il ritmo e la forza dei colpi ed i suoi gemiti si trasformavano in piccole urla di piacere, ero eccitatissimo e fortunatamente ero già venuto, quindi ci avrei messo per venire di nuovo. Elisa mi incitava, mi parlava io continuai il mio ritmo sostenuto fino a quando la sentii, urlare e contorcersi per la seconda volta quella sera, mi sorrise eccitata ed io ricambiai il sorriso.
La invitai a invertire le posizioni, nonostante fosse giovane sapeva il fatto suo, appena mi montò sopra ruotò la testa in un gesto sensualissimo che mi piacque molto. Iniziò a muoversi sopra di me, il mio cazzo era duro come il marmo dentro di lei ed in alcuni movimenti sembrava quasi che stesse per spezzarsi, le mie mani stringevano e schiaffeggiavano il suo culo duro, la mia lingua passava sul suo piccolo seno, sul suo collo, sulle sue favolose labbra. Stavo per esplodere, ma volevo farlo a pecorina, quel bel fondoschiena desiderava il finale meritato (peccato solo lato A), le dissi di togliersi e scesi dalla macchina, restai in piedi vicino allo sportello e Eli si mise in ginocchio sul sedile. Ero a 1000 durai 2 minuti, forse anche meno di un minuto, mi sentii come s ela mia anima stesse uscendo con la mia venuta, sborrai sul suo culo, le mie gambe tremavano, mi contorcevo anche io. Se non era li migliore scopata che avessi mai fatto (e comunque era nella TOP 3), di sicuro era la migliore sborrata che avessi mai fatto. Fumammo di nuovo, mentre soddisfatti ci rivestimmo lentamente. Notai di nuovo quanto fosse bella, quando una volta rivestita e stavolta senza quel filo di trucco, guardandola in quel maglione turchese in contrasto con i suoi capelli ed i suoi leggins. Tornammo a casa, mi disse che se fossi durato qualche altro minuto sarebbe venuta di nuovo, la presi come una sfida anche se lei non voleva lanciarmela. Le infilai una mano nei leggins ed iniziai a toccarla, fu sorpresa da questo gesto inaspettato ma le piacque. Si abbassò con la schiena ed allargò le gambe per lasciarmi vita facile, mentre guidavo la toccavo e lei era con gli occhi chiusi mentre la facevo godere, io feci un giro più lungo per tornare a casa, fino a quando la sentii godere di nuovo. Tolsi la mano, lei rise emi guardò di nuovo, pensai dopo tutte quelle risate che il sorriso di una donna passa attraverso il suo orgasmo, glielo dissi e ridemmo insieme. La lasciai sotto casa e andai via.
Tornato a casa mi infilai sotto la doccia, ero contentissimo (e chi non lo sarebbe stato), mi resi conto che non pensavo più alla mia amicizia con Ilaria, ormai ero andato oltre, anzi forse la rottura aveva fatto scattare tutto ciò e la cosa mi piaceva. Mi misi sul balcone ancora in accappatoio nonostante il freddo, avrei fatto solo due tiri prima di andare a dormire, quando mi arriva un messaggio di Elisa.
Non amavo e non amo i messaggi delle amanti dopo una serata, il sesso è fine a se stesso, ci si diverte ma poi finisce li, ma Elisa aveva 10 anni in meno, la situazione era quella che era quindi non la presi così male.
il messaggio era semplice e scontato: "Sono stata bene stasera, certo che avevo ragione sul fatto che Ilaria ha sbagliato con te. Buonanotte"
Io risposi (cercando di non farmi fraintendere): "anche io sono stato bene, non scopavo così da anni. Casomai di ad Ilaria di come sono a letto, forse cambia idea".
Pensavo e speravo che da questa risposta Elisa avesse capito che era solo sesso (d'accordo che era una sera e molto probabilmente non mci sarebbero state altre, ma meglio far capire la situazione), e la sua risposta fu tranquillizante per me.
Elisa: "dai ci si vede, casomai di corsa. Buonanotte"
Io: "CErto per correre metti quei leggins viola che per ora gli shorts bianchi non vanno bene. Buonanotte"
Crollai nel letto. Ringrazio i miei amici che mi hanno dato buca quella sera (Grazie D. M. F.)
 

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