Esperienza reale Racconto di fantasia Zietta e nipotine!!!

OP
P

petermaloscu

Guest
Continuai a vedermi sia con Diana che con Elisa. Cercavo di mantenere attive tutte e due le trombate anche se non era facile, o meglio se riuscivo a scopare prima con Diana e poi sarei andato da Elisa, avrei comunque retto alla grande, ma al contrario sarebbe stato più difficile passare da una bella e giovane ad una più grande e meno in forma.
Soprattutto dovevo stare attento a non fare scoprire a nessuna delle due, della mia relazione con l'altra, e da quando non avevo più contatti con Ilaria il farmi vedere con una di loro in pubblico era alquanto ingiustificato, visto che la mia ex amica era l'unico contatto che io avessi mai avuto con loro.
Fu così che un giorno con Elisa escogitammo una corsa insieme, o meglio io sarei partito e ci saremmo incrociati in strada per poi continuare insieme. Elisa mi aveva detto di avere una sorpresa per me, e questo fece si che la mia curiosità la ebbe vinta sulla mia prudenza per evitare contatti in pubblico.
Misi le scarpe e partii già eccitato, la sorpresa poteva essere solo di carattere erotico, e mentre correvo cercavo con lo sguardo la sagoma viola del completo di Elisa. La vidi arrivare da lontano, i leggins viola avevano lasciato il posto ad nuovo modello bianchi, "ecco la mia sorpresa pensai". Ci incrociammo e facemmo finta di esserci incontrati per caso per poi proseguire insieme. Nonostante il sudore Elisa profumava come una rosa, la coda di cavallo mostrava tutto il suo collo che avrei voluto mordere, i leggins gli entravano tra le chiappe a non lasciare nulla all'immaginazione, io spesso rallentavo per mettermi dietro di lei e lei giocava su questo fatto non sottraendosi al mio sguardo voglioso ed eccitato.
La desideravo da impazzire, ma eravamo per strada, c'era gente che correva a sua volta, macchine che passavano e non potevo fare altro che fare viaggiare l'immaginazione.
Fu lì che tentai la sorte, le proposi di prendere una via secondaria ed andare a fare un po' di corsa sullo sterrato, sperando che l'idea di correre davvero sullo sterrato non fosse venuta a nessun altro. Ci incamminammo ed io riuscivo a pensare solo a me e lei avvinghiati dietro un cespuglio, percorremmo qualche centinaia di metri e appena mi resi conto che eravamo soli la fermai e la baciai intensamente, lei ricambiò e la trascinai dietro un cespuglio al bordo della strada.
Dovevamo fare poco rumore e avevamo poco tempo, poteva passare qualcuno in qualsiasi momento. Mentre la baciavo iniziai a toccarle la patata che come sempre era bollente e bagnata, lei mi infilò una mano nei pantaloncini e me lo tirò fuori. Anche grazie alla situazione eravamo eccitatissimi, girai Elisa la piegai un po' in avanti e le strusciai il cazzo tra quelle chiappe messe in mostra divinamente dai leggins, ma visto che era solo una fantasia momentanea la girai subito e le feci capire che volevo sentire le sue labbra su di me. Elisa si piegò a pecorina vicino a me ed iniziò a segnarmi e succhiarmi, il le abbassai i pantaloni toccavo il suo culo e la sua fica profumata. Anche quella volta durai poco, Elisa ingoiò tutto soddisfatta ed io ancora più di lei dicendomi che la sera avrei dovuto ricambiare il favore (pensai che con Diana era accaduta la stessa cosa, vizio di famiglia) e non esitai a dirle si. Ci rivestimmo e ancora eccitati riprendemmo a correre, dopo un po' ci salutammo, Elisa aumentò il passo per mostrarmi il culo prima di andare via.
Una doccia avrebbe aumentato i miei bollenti spiriti, altro che calmarli.
 
OP
P

petermaloscu

Guest
Tornai a casa ancora più arrapato di prima e sotto la doccia approfittai per svuotarmi ancora in vista del match che ci sarebbe stato la sera.
Uscito dalla doccia trovai un messaggio di Diana con il quale mi faceva capire che voleva vedermi quella sera.
Da quando avevo iniziato a trombare con Elisa, giustamente mi vedevo molto meno con Diana e anche se lei sapeva che uscivo con altre ragazze, ogni tanto mi dedicavo anche a lei, sia per "tenermela buona" in qualche periodo di "crisi", ma soprattutto per evitare che insistesse nel cercare di capire con chi mi vedessi oltre a lei. Dovevo cercare una via di uscita, ma in quel momento pensai di rispondere a Diana che ci saremmo potuti vedere verso mezzanotte perché ero fuori, allo stesso tempo scrissi ad Elisa di vederci verso le 21:00 perché dopo avevo da fare con degli amici. Nella mia mente ripassavo tutte le scuse e i fatti "finti" da raccontare ad eventuali domande investigative.
Passai a prendere Elisa, era vestita con dei pantaloni larghi che coprivano tutte le sue forme, ma sapevo benissimo cosa nascondevano sotto. Ci salutammo e partii, lei subito mi rinfacciò che sarei dovuto scappare, ed io scusandomi le dissi che mi sarei sdebitato per un altro favore oltre a quello che le dovevo dal pomeriggio. Lei sorrise ed accettò, ma non si aspettava che subito le avrei messo una mano dentro i pantaloni mentre guidavo.
Come la volta precedente Elisa mi agevolò nel lavoro, abbassò un po' i pantaloni, scivolò sul sedile ed allargò le gambe in modo da lasciare libere le mie mani di stimolare la sua fica depilata. Lei iniziò ad ansimare, mi guardava con gli occhi di chi sta godendo ma vuole di più, mi accarezzava il collo e dietro la testa e, mi diceva che voleva essere scopata e che voleva sentire mentre venivo.
Smisi di toccarla ed aumentai l'andatura della macchina per raggiungere subito un posto tranquillo, lei si spogliò mentre eravamo ancora per strada e cominciò a segarmi. Lo faceva quasi sempre e la cosa mi piaceva.
Fermai la macchina e passammo sui sedili posteriori, la feci sdraiare ed iniziai a leccarla mentre io ero ancora vestito. Eravamo molto eccitati nonostante avevamo appena iniziato, quindi passai subito ad infilarle le dita dentro mentre la leccavo e subito a ritmo sostenuto. Elisa gemeva e mi diceva di continuare, ed io continuai fino a farla esplodere sul mio viso. Mi spogliai e con sua sorpresa invece di mettermi sopra di lei, ricominciai a leccarla, continuando come stavo facendo prima. Elisa mi accarezzava la testa e muoveva il bacino come a volerne sempre di più, e quando io infilai il terzo dito dentro lei, la cosa la fece genere ancora di più. Decisi di provare a fare una cosa che mai mi era riuscita, cioè copiare gli attori che fanno squirtare le pornostar con le dita. Mi tirai un po' su ed iniziai a baciarla, mentre le mia mano aumentò il ritmo dentro la sua fica, Elisa ansimava sempre più e mi invitava con dei "Si" ogni tanto che mi facevano eccitare ancora di più, fino a quando la sentii urlare di piacere, la sua mano che fermava la mia mentre lei tremava e pensai che finalmente ce l'avevo fatta, ma invece no, poiché Elisa aveva avuto un grande orgasmo ma non aveva squirtato. Le dissi di fare una pausa e come al solito fumammo una sigaretta con me sempre in tiro. Lei iniziò a baciarmi il collo ed io che ero sempre stato duro saltai subito su di lei, misi le sue gambe sulle mie spalle in modo da tenerla sotto di me senza via di scampo e tutta aperta, iniziai a penetrarla con forza ogni colpo lei gridava, ormai la sua fica provava piacere appena la sfioravi figuriamoci dopo colpi forti, ed io preso da quella situazione stavo per venire. Rallentai il ritmo, e cercai di trattenere la mia voglia, lei era palesemente contrariata da questo cambio di marcia, ma non sapeva che era una cosa "vitale" per me, piano piano il mio piacere diminuì e quando fui di nuovo in controllo del mio orgasmo ripresi ad accelerare fino a quando stavo per venire di nuovo. Ricorsi a questo sistema 3 o 4 volte e amavo sentire le sue urla ogni qual volta aumentavo il ritmo, fino a quando la sentii venire di nuovo, allora pensai che potevo ritenermi soddisfatto e mi lasciai andare, continuando a martellare fino a quando mi tirai fuori e feci un abbondante sborrata sul suo bel corpicino. Accendemmo di nuovo una sigaretta, presi il telefono per guardare l'ora erano le 22:30, avevo tempo ancora, ma un improvviso messaggio di Diana mi manda nel panico.
Pensai: "cazzo proprio ora deve scrivere? Speriamo che Elisa non ha visto nulla".
Elisa era concentrata sul suo telefono per fortuna, presi la palla al balzo per dire che il messaggio era di Marco e che mi stavano aspettando e che sarei dovuto andare via. Ci rivestimmo e la riaccompagnai, c'era un'altra cosa da fare prima di andare da Diana.
 
OP
P

petermaloscu

Guest
Entrai nel bar, Christian il barista amico mi salutò amichevolmente come sempre e scambiò qualche convenevole con me. Ordinai un doppio Jack liscio e lui mi guardò perplesso.
Christian: "Cazzo, ma che intenzioni hai stasera?"
Io ridendo: "Brutte"
Christian: "Eh lo vedo"
Io: "Senti devo andare da una ma devo stare sbronzo e dirle che non mi funziona bene per via dell'alcool"
Christian sgranò gli occhi: "Ho capito bene? A te non va di scopare? Ti senti bene?"
Io: "Mi va sempre lo sai, solo che ho già dato"
Christian per sdrammatizzare: "Sai da anni hanno inventato una pillola blu per queste occasioni, aggiornati".
Io ridendo: "Certo ma sai che sono contro a prenderla visto che non mi serve, è solo che stasera cerco l'effetto contrario, e poi che cazzo vuoi che fino a quando bevo tu non devi lamentarti, anzi".
Scolai il bicchiere.
Christian si fece una grassa risata: "Hai ragione, infatti te ne verso un altro".
Feci qualche giro di bevute fino a sentirmi annebbiato il tanto che bastava per non essere a pezzi, ma da risultare alterato a chi mi avesse visto, salutai Christian e mi misi in macchina per raggiungere casa di Diana alla quale avevo detto di mettere una bottiglia di vino al fresco.
Lei amava la mia compagnia ed io la sua, potevamo mostrarci per quello che eravamo quando eravamo soli, Io un un porco 30enne lei una maiala 45enne, a volte eravamo stati li a chiacchierare scambiando solo qualche toccata per stuzzicarci ma senza continuare, eravamo davvero in sintonia e la stessa sintonia l'avevo con le sue nipotine, Ilaria per la parte sentimentale ed Elisa per la parte sessuale.
Lei mi aspettava con i calici pieni, la baciai e subito mi disse scherzosamente: "Ciao distilleria".
Ridemmo e ci accomodammo sul divano prendendo i calici.
La situazione era piacevole, ma sinceramente non avevo voglia di trombare dopo il pomeriggio e la sera con Elisa, e tra i due incontri mi ero anche fatto una mega sega sotto la doccia, ma come diceva qualcuno "E' uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare".
Posai il calice e la baciai, lei capendo che ero ubriaco mi disse: "Sicuro di volerlo fare? Non mi sembri in condizione".
Speravo in quella domanda ma dovevo tenere il punto fino alla fine, quindi risposi: "Tranquilla, anzi ti faccio una sorpresa".
Attaccai il mio telefono alle casse di casa sua e misi la canzone più famosa dello spogliarello ("You can leave your hat on" di Joe Cocker), poggiai il bicchiere sul tavolo ed iniziai a fare il cretino in uno stupido e scoordinato spogliarello.
Diana rideva ma allo stesso tempo era interessata, iniziai a muovere il bacino davant a lei seduta, mi feci dare le mani e le passai sul mio corpo ed sul mio cazzo, lei scherzando mi lanciò uno sguardo sensuale e si morse il labbro, la invitai ad alzarsi e ballare con me.
Io ero rimasto in boxer mentre lei era in jeans e maglione, ero dietro di lei e mentre glielo strusciavo sul culo le tolsi quel maglione per liberare quelle tettone senza reggiseno che iniziai a toccare mentre le baciavo il collo. Ero duro, ma non al 100% e sapevo che in caso di scopata mi sarei spento subito, quindi pensai sempre ad usare la mia lingua e le mie dita in supporto dei "casi difficili".
Le tolsi i jeans ed aveva dei mutandoni della nonna verde bottiglia che tutto erano fuorché sexy, infatti mi sbrigai a togliere anche quelli e mettendola a pecora sul tavolo ed io in ginocchio cominciai a leccarla. Diana si mise una mano su una chiappa ed allargò il suo culo come ad invitarmi ad entrare, ed io non mi feci pregare.
Iniziai ad infilare le dita contemporaneamente avanti e dietro, lei era poggiata sul tavolo a pecorina e girava la testa per guardarmi ed io per quel poco che capivo, (ormai l'alcoool era in circolo alla grande) cercavo di ricambiare sguardi da porco.
La stesi sul divano e provai a far squirtare Diana nello stesso modo di Elisa, ma anche stavolta stessa delusione, Diana era venuta ma niente squirt.
Ci scambiammo di posizione e lei iniziò a segarmi mentre con la bocca copriva la mia cappella, iniziai a d immaginare qualche ora prima Elisa che me lo prendeva in bocca con le sue belle labbra, così giovane e così esperta, presi la testa di Diana ed la forzai a prenderlo tutto in gola lasciandola senza fiato. Lo feci ancora ed ancora. Diana si prestava molto bene a questa "violenza" ed era eccitata, mi ricordò che l'ultima volta che ero stato violento era dopo il litigio con Ilaria. Momento sbagliato, o forse giusto per dirlo. Mi venne in mente Ilaria, le sue gambe toniche, il suo culo, la sua fica che non avevo mai visto e le sue labbra favolose.
Mi alzai in piedi e inoiziai a scoparle la bocca con violenza, immaginavo di scopare Ilaria a pecora invece della bocca di Diana e dopo qualche colpo dato troppo forte si fermò.
Mi chiese cosa mi fosse preso ed io nell'imbarazzo le dissi la verità.
Ci rivestimmo e finimmo la bottiglia di vino, la sbronza per non farmelo alzare non aveva funzionato e quella serata finì nel modo che mai avrei pensato. Ci salutammo e tornai a casa. Nonostante i Pensieri delle ultime ore crollai in un sonno profondo.
 
OP
P

petermaloscu

Guest
CAPITOLO FINALE


Nonostante il mio comportamento di quella sera, Diana fu comprensiva e le nostre serate proseguivano regolarmente. Anche con Elisa la cosa continuava seppure con minor frequenza da quando una sera capii che lei si stava affezionando un po' troppo a me, quindi mantenni un po' le distanze e le ribadii che io e lei facevamo solo sesso e di non pensare ad altro e che la nostra relazione doveva essere assolutamente segreta. L'unica cosa che apprezzavo di più in Diana (oltre alle tette) rispetto ad Elisa era che da donna matura capiva cosa stavamo facendo senza legami sentimentali.
Tornò l'estate, Ilaria era tornata definitivamente single e ci eravamo visti qualche volta per un caffè, la cosa mi fece piacere perché come ho detto prima ci sono per un amico/a e capisco il motivo per cui si era allontanata senza che io gliene facessi una colpa.
A causa di questo riavvicinamento per forza di cose i miei incontri con Elisa e con Diana diminuirono drasticamente, ma riavere davvero la mia amica mi faceva più piacere.
Come se il tempo non fosse mai passato, una sera mi invitò dopocena a casa di sua zia per un caffè, e per fortuna nascosi bene il mio imbarazzo a trovarle tutte e 3 davanti a me facendo finta che non fosse successo mai nulla tra me e loro. La serata si svolgeva piacevolmente e mai potevo immaginare che da lì a poco sarebbe stata la fine.
Diana per stemperare i vari mesi di gelo trascorsi tra me ed Ilaria disse: "Beh ora che sei tornata single e visto che siete tornati amici è anche ora che vi decidiate a fare un passo in più no? L'ultima volta ci è stato anche un bacio tra voi."
Ilaria: "Zia ancora non mi sono lasciata e già vuoi di nuovo vedermi ingabbiata?"
Io cercai di scherzarci su: "Che poi sono io che l'ho baciata senza il suo consenso, volendo poteva anche denunciarmi".
Ci facemmo una risata, ma mi accorsi che quella di Elisa era una risata falsa e rabbiosa. Non ci pensai, volevo solo godermi di nuovo la mia amica e se Elisa provava qualcosa per me doveva capire che tra me e lei non ci sarebbe stato mai nulla. Restai calmo anche quando quella stronzetta mi lanciava le frecciatine chiedendomi di raccontare ad Ilaria le mie conquiste sessuali nel periodo che ci eravamo allontanati.
Cercai di sviare il discorso più volte, qualche volta anche con l'ausilio di Diana che buttava la palla in tribuna per non parlare dell'argomento, ma Elisa insisteva sempre più ed io arrivai anche a dire che in utto quel tempo avevo pensato solo ad Ilaria, sperando di ridere di nuovo. Ma buttai solo benzina sul fuoco ed Elisa continuava con le frecciatine, a quel punto come se fossi totalmente impazzito per avvalorare la mia tesi, presi Ilaria e la baciai appassionatamente. Ci fu un attimo di silenzio, Diana sorrideva mentre Elisa scoppiò in una serie di insulti che non finivano più.
Urlando raccontò tutto, mi insultò in tutti i modi possibili. Capita la situazione Ilaria si aggiunse alle aggressioni, e lei non solo verbali, iniziò a prendermi a schiaffi. Diana la fermava, ma anche lei si univa ad inveire contro di me, e dopo qualche minuto mi ritrovai fuori casa, solo nel silenzio totale, sembrava che il mondo si fosse fermato.
Andai al bar, mi sedetti da solo in un angolo, Christian che capiva le cose mi vide e mi portò un doppio Jack.
Presi il cellulare e in quei pochi minuti già mi ritrovavo bloccato sui social da tutte e 3. Dopo qualche ora tornai a casa, mi addormentai tardi e dormii male.
La mattina trovai un messaggio di Diana: "La cosa tra me e te non uscirà fuori di questo puoi starne certo, ma finisce qui."
Non risposi, anche perché già mi aveva bloccato di nuovo.
Avevo perso amica e trombamiche, dovevo mettermi alla caccia di nuove prede.
 

Top Bottom