Esperienza reale A 3 con amico e la sua ragazza: ci ero quasi riuscito…

OP
A

Alfry

"Level 3"
Messaggi
17
Punteggio reazione
391
Punti
48
Age
27
Sabato sono arrivato da lei prima di cena, ci siamo messi a parlare un po’ in cucina in attesa che arrivasse la pizza bevendo un po’ di vino. Abbiamo parlato un po’ del più e del meno, tralasciando al dopo i discorsi più importanti. Arrivo subito al dopo cena, quando ci spostiamo nel suo soggiorno con la bottiglia di vino appresso ai nostri calici. Per rompere un po’ il ghiaccio mi sono voluto togliere una curiosità. Ovvero come fosse nata nella loro testa questa idea. Lei mi ha spiegato che da un paio di anni nei loro momenti intimi parlavano di coinvolgere un terzo, perché a lui sostanzialmente eccita l’idea che lei si diverta con un altro. Mi ha detto in confidenza che avevano provato tramite siti d’incontri, ma lui preferiva che Matilde interagisse con qualcuno di conosciuto e fidato. E dunque la scelta è ricaduta su di me, anche se lei mi ha detto che è stato più per volontà del mio amico che sua, in quanto fosse dipeso da lei avrebbe scelto un altro ragazzo che esce nella nostra compagnia che è un po’ riconosciuto da tutti come “il bello del gruppo”.

Mi ha detto che Alessio ha preferito che fossi io perché si fidava di più di me avendo un rapporto sicuramente più importante e anche perché aveva un po’ paura perché riteneva questo ragazzo “superiore” a lui. E inoltre perché era sicuro che a me piacesse tantissimo lei ed era da diverso tempo che non battevo chiodo.

Ascoltavo molto attentamente cosa diceva Matilde e soprattutto come lo diceva, sembrava davvero avere un po’ il dispiacere che non fosse stato lui il designato. Le ho chiesto se le sarebbe piaciuto e lei mi ha risposto: “magari…mi è sempre piaciuto da quando ero ragazzina, poi però mi sono messa con Alessio”. E poi mi ha rivelato una cosa che non sapevo, forse effetto anche del vino e del fatto che si fosse aperta con me: mi ha raccontato che una sera della scorsa estate mentre eravamo tutti ad una festa di laurea di un nostro amico, questo ragazzo in questione era ubriaco e mentre erano in un momento da soli lui l’ha abbracciata amichevolmente, per poi abbassare una mano e mettergliela sul culo, sopra al vestitino che aveva. Lei allora si è tirata indietro e lui le ha chiesto se il giorno dopo sarebbe voluta andare a casa di lui di nascosto, lei se ne è andata subito allora in quel momento. Mi ha fatto vedere poi la chat del giorno dopo dove lui le chiedeva scusa dicendole che però l’offerta era sempre valida e lei si è limitata a dirgli scuse accettate. Poi ha raccontato tutto ad Alessio (che poi non ha mai parlato con lui), ma anche per questo il mio amico ha preferito coinvolgere me.



Finita questa storia le dico per scherzo: “così mi sento sminuito però, mi sento come un rimpiazzo”



M: “eh vabe, diciamo che per essere come lui ce ne vuole”



Io, sempre scherzando: “e io non ti piaccio?”



M: “sei un bel ragazzo sicuramente, altrimenti avrei detto di no alle sue fantasie, diciamo che non sei molto il mio tipo!”



A quelle parole le prendo il calice di mano e le dico: “spero di accontentarti dai” e mettendole una mano sul fianco inizio a darle dei baci sul collo. Lei era un po’ rigida, poco dopo si stacca e mi toglie la maglia, poi mi dice di sdraiarmi sul divano e mi toglie i pantaloni, facendomi rimanere in boxer. Un po’ titubante inizia a toccarmelo con una mano da sopra le mutande, poi infila all’improvviso una mano sotto alle mutande da un lato ed inizia a fare dei piccoli su e in giù praticamente segandomi col cazzo piegato da un lato. La guardavo ed era bellissima, con quello sguardo timido che cercava di sfuggire dal mio, ero eccitatissimo, la ragazza del mio amico mi stava segando ed eravamo soli soletti in casa.

Mi sfugge un sorriso e lei continuando il suo lento movimento mi chiede: “che c’è?”



Io: “nulla, sei brava”



M: “è da un po’ che non ricevevi qualcosa da una ragazza eh”



Io: “l’attesa ne è valsa la pena”



Nel frattempo sentivo che mancava poco che stavo già per venire. Quindi la interrompo con la scusa di togliermi le mutande e poi vado verso di lei. Lei fa come per riprenderlo in mano, la lascio fare qualche secondo e poi le prendo la maglia da sotto e gliela tolgo. La faccio sdraiare e le sgancio i jeans. L’ho vista un po’ titubante ma sono andato avanti con sicurezza. Le sfilo i jeans e poi anche i calzini, era bellissima distesa solo in intimo nero. Le prendo le gambe allora e inizio prima a baciarle i piedini e mentre faccio questo mi accorgo che molto probabilmente ha un perizomino come slip. Continuo a baciarle un po’ i piedi, poi mi distendo su di lei con il mio cazzo durissimo a contatto con la sua pancia. La bacio un po’ sulle spalle e sul collo, ma il mio obiettivo era ovviamente scendere alle tette per potergliele finalmente vedere dopo tutti questi anni.

Scendo un po’ giù e riesco a darle un paio di baci nella parte superiore del seno, poi le appoggio una mano sulla coppa coperta dal reggiseno.



Lei a quel punto mi dice: “piano…”



Io: “tranquilla” e le palpo ancora la tetta, poi tirandomi un po’ su le metto l’altra mano anche sull’altra. A quel punto lei mi dice che non voleva esagerare e si tira un po’ su, tornando a impugnare il mio cazzo. Visione super dall’alto con le sue belle tette coperte dal reggiseno in pizzo mentre lei mi segava. A quel punto la faccio continuare un po’, mettendomi seduto con lei di fianco in ginocchio a continuare la sega, il tutto per un paio di minuti buoni dove lei continuava una sega magistrale andandomi a massaggiare le palle con l’altra mano. Sentivo di non resistere più e glielo dico, quindi lei rallenta un po’ la sega e mi dice di prendere un fazzoletto e che mi avrebbe fatto venire lì. Io protesto un po’ (onestamente non mi piaceva per niente l’idea di venire in un fazzoletto per non sporcare), dopo qualche secondo di discussione accetta di farmi venire sul “torace” (non le ho voluto dire tette di proposito). Quindi mi fa alzare e con lei seduta di fronte a me dopo pochi colpi le vengo a dosso non so quanti schizzi, che dalla parte superiore del petto sono velocemente calati sulle tette e sul reggiseno. Mentre finivo di venire ho avuto qualche secondo di eccitazione prolungata vedendo Matilde continuare a segarmi ridotta in quelle condizioni.

Finito il tutto si asciuga come può con i fazzoletti dicendo “ma quanto cazzo sei venuto” con la voce un po’ tremolante e poi schizza in bagno per lavarsi. Io rimango un minuto sul divano a riprendermi, poi busso e le chiedo se posso entrare. Mi fa aspettare un attimo e poi mi dice “entra”.

Lì una visione sublime: Matilde era senza reggiseno (se lo era tolto per pulirlo un po’ sotto l’acqua) e si stava coprendo con un braccio il seno mentre si toglieva gli ultimi schizzi di dosso, per poi girarsi verso la porta per uscire, quindi venendo verso di me con il reggiseno in mano e l’altra mano sempre a coprire il seno. Si ritrova di fronte a me per passare, ma a quella visione non ho resistito ad abbracciarla per poi portarla piano piano al centro del bagno, mi stacco e le faccio capire cosa volevo, lei mi dice di no, allora la riabbraccio dolcemente e in quel momento guardando lo specchio non posso non notare il suo bellissimo culetto coperto solo dal perizoma.

Abbasso allora le mani e sempre guardando dallo specchio le stringo le mele, lei sorride e mi dice di no, io allora le dico che mi avrebbe dovuto togliere le mani (liberando quindi le tette).



Mi dice ridendo: “sei uno stronzo”



Io, continuando a palparla: “non è mica colpa mia se ti metti queste mutandine…”



M: “si ok pero adesso basta davvero” e si divincola andando in camera



Poco dopo esco dal bagno e la trovo con una maglietta bianca addosso (probabilmente di Alessio) in camera, lei mi guarda e mi dice: “che ne dici di rivestirti e ci guardiamo un film dato che è ancora presto?”



Io: “lo posso guardare anche così il film”



M: “dai rivestiti e lo guardiamo”



Allora vado in salotto a rivestirmi, ma con mia sorpresa vedo che lei esce subito dalla camera vestita esattamente così, con solo quella maglia leggermente lunga sopra a mezze maniche ma senza pantaloni. Prendo allora la palla al balzo e mi metto solo le mutande, lei mi guarda ridendo e mi dice: “rimani così?”



Io: “e perché te?”



M:”io dormo sempre così!”



Io:”beh..allora anch’io!”



Lei allora prende una coperta e si mette seduta, io però fiutando l’occasione le dico: “perché non ci mettiamo sdraiati?”



Lei non era molto convinta, ma dopo averle promesso che non avrei allungato le mani la convinco, dunque ci mettiamo sdraiati sul divano con io dietro di lei. Le chiedo se posso metterle la mano sul fianco e lei mi dice di sì. Il suo divano non è larghissimo, quindi eravamo completamente a contatto, con il suo culetto precisamente a contatto con il mio pacco.



Inizia il film, del quale ho seguito veramente poco per godermi ogni singolo istante, dopo poco meno di una mezzoretta sento che là sotto il mio amico stava tornando ad indurirsi. Non cerco di contenere la cosa e tempo pochi secondi ce l’ho completamente duro a contatto con il culo di Matilde. Lei se ne accorge e staccandosi leggermente gira la testa rivolta a me e dice: “che succede?”



Io, rimettendomi a contatto con lei: “non lo so, giudica te”



M: “tranquillizzalo”



Io: “perché non ci pensi te?”



M:”perché ci ho già pensato poco fa”



Io:”non è bastato mi sa” e le faccio un movimento a cucchiaio sul culetto. Con mia sorpresa lei però non ha fatto in modo di staccarsi, ma è rimasta lì, dunque rifaccio il movimento. Sento i piedini di Matilde andare a contatto con i miei, come se si stesse eccitando. Continuo allora il movimento e sposto la mia mano dal suo fianco alla sua pancia, per poi arrivare al seno. Appena appoggio la mia mano su una tetta ecco la sorpresa: era senza reggiseno. Non mi faccio quindi scappare l’occasione, continuo a tastarle la tetta a mano aperta per qualche secondo, poi sento dalla maglietta un indurimento, il suo capezzolo. Era palesemente eccitata.



Mi concentro allora sul capezzolo, andandoglielo a stuzzicare sempre da sopra la maglia, continuando a premere col cazzo sul culetto. Il capezzolo si faceva sempre più duro e a quel punto non ho più resistito: abbasso la mano, entro sotto la maglietta e metto finalmente la mano su una sua tetta, la sensazione più bella mai provata. Continuo a palpargliele, poi torno sul capezzolo e con le dita glielo stuzzico, sembrava un chiodo da quanto era duro. Matilde di lascia anche sfuggire un gemito di piacere, a quel punto continuo un po’, poi interrompo un attimo, tolgo la coperta, mi alzo facendo tirare su anche lei e le tolgo la maglietta.



Finalmente. Finalmente le sue bellissime tette, che da sempre avevo desiderato di vedere, erano lì davanti a me. Non perdo tempo e montandole sopra dirigo le mie mani e la mia faccia verso di quelle. Mi alterno a toccare e leccarle i capezzoli, alternando momenti per guardargliele e basta. Senza dubbio le migliori tette mai viste in vita mia dal vivo, grosse ma non calanti, un capezzolino rosa chiaro meraviglioso ed eccitato. Continuavo a leccargliele, lei invece continuava ogni tanto a fare dei gemiti sotto voce, mi ero ormai completamente dimenticato che fosse la ragazza del mio amico.

In quel momento capisco che se non osavo in quel momento forse non lo avrei potuto fare più. Mi abbasso allora andando a baciarla sulla pancia continuando a palparle una tetta, poi mi abbasso ancora di più e arrivo all’altezza delle mutandine. Le afferro l’elastico da un lato ma lei mi stoppa subito dicendomi: “no, che stai facendo”



Io provo a tranquillizzarla ma lei continua a non starci: “nono, questo no”. Capisco che non è il caso di insistere, allora intanto mi tolgo le mutande e la faccio alzare verso di me. Lei allora me lo prende in mano, non le faccio nemmeno fare un minuto di sega che mi ributto sulle sue tette, poi lei mi fa sedere e come la prima volta si mette in ginocchio e riprende a segarmi. A quel punto le chiedo di continuare con un pompino, lei mi guarda e mi dice assolutamente no, per un po’ desisto ma nel frattempo le metto una mano sul culetto mentre lei prosegue la sega.



Sento che non avevo molto a venire e non volevo che finisse subito. Quindi la interrompo e la faccio distendere su un fianco, lei mi chiede cosa stessi facendo. Io le dico di non preoccuparsi, poi la faccio girare completamente a pancia in giù. Ovviamente volevo ammirarle per bene il culetto e lo avevo adesso di fronte coperto dal solo perizoma. Le appoggio le mani sopra alle mele, lei mi fa capire che vorrebbe girarsi ma io le dico che non volevo fare nulla (la sua paura era che le sfilassi le mutande). Continuo a toccarglielo, poi mi metto giù e inizio un po’ a barciargli le bellissime meline e un po’ a mordicchiarle. Il tutto dura non più di un minuto, poi lei si gira e allora capisco che è il momento di terminare il tutto.

Matilde mi fa sdraiare e riprende la sega, dopo pochi secondi le dico che sto per venire, allora con le sue belle tette si abbassa e si prende tutti gli schizzi addosso, dalla mia visuale scena clamorosa.



Finito ciò poi ci puliamo e di rivestiamo e ci mettiamo a dormire poco dopo. Messi nel letto ci diamo la buonanotte, io le do un bacio sulla guancia e poi lei si gira dall’altra parte. Non è stato facile prendere sonno ne per me ne per lei, che sentivo che era sveglia fino a tardi.



Conto di riuscire a scrivervi entro domani della mattina dopo e degli sviluppi in questi giorni, dato che è tutto molto più breve
 
T

Tanacca71

Guest
Sabato sono arrivato da lei prima di cena, ci siamo messi a parlare un po’ in cucina in attesa che arrivasse la pizza bevendo un po’ di vino. Abbiamo parlato un po’ del più e del meno, tralasciando al dopo i discorsi più importanti. Arrivo subito al dopo cena, quando ci spostiamo nel suo soggiorno con la bottiglia di vino appresso ai nostri calici. Per rompere un po’ il ghiaccio mi sono voluto togliere una curiosità. Ovvero come fosse nata nella loro testa questa idea. Lei mi ha spiegato che da un paio di anni nei loro momenti intimi parlavano di coinvolgere un terzo, perché a lui sostanzialmente eccita l’idea che lei si diverta con un altro. Mi ha detto in confidenza che avevano provato tramite siti d’incontri, ma lui preferiva che Matilde interagisse con qualcuno di conosciuto e fidato. E dunque la scelta è ricaduta su di me, anche se lei mi ha detto che è stato più per volontà del mio amico che sua, in quanto fosse dipeso da lei avrebbe scelto un altro ragazzo che esce nella nostra compagnia che è un po’ riconosciuto da tutti come “il bello del gruppo”.

Mi ha detto che Alessio ha preferito che fossi io perché si fidava di più di me avendo un rapporto sicuramente più importante e anche perché aveva un po’ paura perché riteneva questo ragazzo “superiore” a lui. E inoltre perché era sicuro che a me piacesse tantissimo lei ed era da diverso tempo che non battevo chiodo.

Ascoltavo molto attentamente cosa diceva Matilde e soprattutto come lo diceva, sembrava davvero avere un po’ il dispiacere che non fosse stato lui il designato. Le ho chiesto se le sarebbe piaciuto e lei mi ha risposto: “magari…mi è sempre piaciuto da quando ero ragazzina, poi però mi sono messa con Alessio”. E poi mi ha rivelato una cosa che non sapevo, forse effetto anche del vino e del fatto che si fosse aperta con me: mi ha raccontato che una sera della scorsa estate mentre eravamo tutti ad una festa di laurea di un nostro amico, questo ragazzo in questione era ubriaco e mentre erano in un momento da soli lui l’ha abbracciata amichevolmente, per poi abbassare una mano e mettergliela sul culo, sopra al vestitino che aveva. Lei allora si è tirata indietro e lui le ha chiesto se il giorno dopo sarebbe voluta andare a casa di lui di nascosto, lei se ne è andata subito allora in quel momento. Mi ha fatto vedere poi la chat del giorno dopo dove lui le chiedeva scusa dicendole che però l’offerta era sempre valida e lei si è limitata a dirgli scuse accettate. Poi ha raccontato tutto ad Alessio (che poi non ha mai parlato con lui), ma anche per questo il mio amico ha preferito coinvolgere me.



Finita questa storia le dico per scherzo: “così mi sento sminuito però, mi sento come un rimpiazzo”



M: “eh vabe, diciamo che per essere come lui ce ne vuole”



Io, sempre scherzando: “e io non ti piaccio?”



M: “sei un bel ragazzo sicuramente, altrimenti avrei detto di no alle sue fantasie, diciamo che non sei molto il mio tipo!”



A quelle parole le prendo il calice di mano e le dico: “spero di accontentarti dai” e mettendole una mano sul fianco inizio a darle dei baci sul collo. Lei era un po’ rigida, poco dopo si stacca e mi toglie la maglia, poi mi dice di sdraiarmi sul divano e mi toglie i pantaloni, facendomi rimanere in boxer. Un po’ titubante inizia a toccarmelo con una mano da sopra le mutande, poi infila all’improvviso una mano sotto alle mutande da un lato ed inizia a fare dei piccoli su e in giù praticamente segandomi col cazzo piegato da un lato. La guardavo ed era bellissima, con quello sguardo timido che cercava di sfuggire dal mio, ero eccitatissimo, la ragazza del mio amico mi stava segando ed eravamo soli soletti in casa.

Mi sfugge un sorriso e lei continuando il suo lento movimento mi chiede: “che c’è?”



Io: “nulla, sei brava”



M: “è da un po’ che non ricevevi qualcosa da una ragazza eh”



Io: “l’attesa ne è valsa la pena”



Nel frattempo sentivo che mancava poco che stavo già per venire. Quindi la interrompo con la scusa di togliermi le mutande e poi vado verso di lei. Lei fa come per riprenderlo in mano, la lascio fare qualche secondo e poi le prendo la maglia da sotto e gliela tolgo. La faccio sdraiare e le sgancio i jeans. L’ho vista un po’ titubante ma sono andato avanti con sicurezza. Le sfilo i jeans e poi anche i calzini, era bellissima distesa solo in intimo nero. Le prendo le gambe allora e inizio prima a baciarle i piedini e mentre faccio questo mi accorgo che molto probabilmente ha un perizomino come slip. Continuo a baciarle un po’ i piedi, poi mi distendo su di lei con il mio cazzo durissimo a contatto con la sua pancia. La bacio un po’ sulle spalle e sul collo, ma il mio obiettivo era ovviamente scendere alle tette per potergliele finalmente vedere dopo tutti questi anni.

Scendo un po’ giù e riesco a darle un paio di baci nella parte superiore del seno, poi le appoggio una mano sulla coppa coperta dal reggiseno.



Lei a quel punto mi dice: “piano…”



Io: “tranquilla” e le palpo ancora la tetta, poi tirandomi un po’ su le metto l’altra mano anche sull’altra. A quel punto lei mi dice che non voleva esagerare e si tira un po’ su, tornando a impugnare il mio cazzo. Visione super dall’alto con le sue belle tette coperte dal reggiseno in pizzo mentre lei mi segava. A quel punto la faccio continuare un po’, mettendomi seduto con lei di fianco in ginocchio a continuare la sega, il tutto per un paio di minuti buoni dove lei continuava una sega magistrale andandomi a massaggiare le palle con l’altra mano. Sentivo di non resistere più e glielo dico, quindi lei rallenta un po’ la sega e mi dice di prendere un fazzoletto e che mi avrebbe fatto venire lì. Io protesto un po’ (onestamente non mi piaceva per niente l’idea di venire in un fazzoletto per non sporcare), dopo qualche secondo di discussione accetta di farmi venire sul “torace” (non le ho voluto dire tette di proposito). Quindi mi fa alzare e con lei seduta di fronte a me dopo pochi colpi le vengo a dosso non so quanti schizzi, che dalla parte superiore del petto sono velocemente calati sulle tette e sul reggiseno. Mentre finivo di venire ho avuto qualche secondo di eccitazione prolungata vedendo Matilde continuare a segarmi ridotta in quelle condizioni.

Finito il tutto si asciuga come può con i fazzoletti dicendo “ma quanto cazzo sei venuto” con la voce un po’ tremolante e poi schizza in bagno per lavarsi. Io rimango un minuto sul divano a riprendermi, poi busso e le chiedo se posso entrare. Mi fa aspettare un attimo e poi mi dice “entra”.

Lì una visione sublime: Matilde era senza reggiseno (se lo era tolto per pulirlo un po’ sotto l’acqua) e si stava coprendo con un braccio il seno mentre si toglieva gli ultimi schizzi di dosso, per poi girarsi verso la porta per uscire, quindi venendo verso di me con il reggiseno in mano e l’altra mano sempre a coprire il seno. Si ritrova di fronte a me per passare, ma a quella visione non ho resistito ad abbracciarla per poi portarla piano piano al centro del bagno, mi stacco e le faccio capire cosa volevo, lei mi dice di no, allora la riabbraccio dolcemente e in quel momento guardando lo specchio non posso non notare il suo bellissimo culetto coperto solo dal perizoma.

Abbasso allora le mani e sempre guardando dallo specchio le stringo le mele, lei sorride e mi dice di no, io allora le dico che mi avrebbe dovuto togliere le mani (liberando quindi le tette).



Mi dice ridendo: “sei uno stronzo”



Io, continuando a palparla: “non è mica colpa mia se ti metti queste mutandine…”



M: “si ok pero adesso basta davvero” e si divincola andando in camera



Poco dopo esco dal bagno e la trovo con una maglietta bianca addosso (probabilmente di Alessio) in camera, lei mi guarda e mi dice: “che ne dici di rivestirti e ci guardiamo un film dato che è ancora presto?”



Io: “lo posso guardare anche così il film”



M: “dai rivestiti e lo guardiamo”



Allora vado in salotto a rivestirmi, ma con mia sorpresa vedo che lei esce subito dalla camera vestita esattamente così, con solo quella maglia leggermente lunga sopra a mezze maniche ma senza pantaloni. Prendo allora la palla al balzo e mi metto solo le mutande, lei mi guarda ridendo e mi dice: “rimani così?”



Io: “e perché te?”



M:”io dormo sempre così!”



Io:”beh..allora anch’io!”



Lei allora prende una coperta e si mette seduta, io però fiutando l’occasione le dico: “perché non ci mettiamo sdraiati?”



Lei non era molto convinta, ma dopo averle promesso che non avrei allungato le mani la convinco, dunque ci mettiamo sdraiati sul divano con io dietro di lei. Le chiedo se posso metterle la mano sul fianco e lei mi dice di sì. Il suo divano non è larghissimo, quindi eravamo completamente a contatto, con il suo culetto precisamente a contatto con il mio pacco.



Inizia il film, del quale ho seguito veramente poco per godermi ogni singolo istante, dopo poco meno di una mezzoretta sento che là sotto il mio amico stava tornando ad indurirsi. Non cerco di contenere la cosa e tempo pochi secondi ce l’ho completamente duro a contatto con il culo di Matilde. Lei se ne accorge e staccandosi leggermente gira la testa rivolta a me e dice: “che succede?”



Io, rimettendomi a contatto con lei: “non lo so, giudica te”



M: “tranquillizzalo”



Io: “perché non ci pensi te?”



M:”perché ci ho già pensato poco fa”



Io:”non è bastato mi sa” e le faccio un movimento a cucchiaio sul culetto. Con mia sorpresa lei però non ha fatto in modo di staccarsi, ma è rimasta lì, dunque rifaccio il movimento. Sento i piedini di Matilde andare a contatto con i miei, come se si stesse eccitando. Continuo allora il movimento e sposto la mia mano dal suo fianco alla sua pancia, per poi arrivare al seno. Appena appoggio la mia mano su una tetta ecco la sorpresa: era senza reggiseno. Non mi faccio quindi scappare l’occasione, continuo a tastarle la tetta a mano aperta per qualche secondo, poi sento dalla maglietta un indurimento, il suo capezzolo. Era palesemente eccitata.



Mi concentro allora sul capezzolo, andandoglielo a stuzzicare sempre da sopra la maglia, continuando a premere col cazzo sul culetto. Il capezzolo si faceva sempre più duro e a quel punto non ho più resistito: abbasso la mano, entro sotto la maglietta e metto finalmente la mano su una sua tetta, la sensazione più bella mai provata. Continuo a palpargliele, poi torno sul capezzolo e con le dita glielo stuzzico, sembrava un chiodo da quanto era duro. Matilde di lascia anche sfuggire un gemito di piacere, a quel punto continuo un po’, poi interrompo un attimo, tolgo la coperta, mi alzo facendo tirare su anche lei e le tolgo la maglietta.



Finalmente. Finalmente le sue bellissime tette, che da sempre avevo desiderato di vedere, erano lì davanti a me. Non perdo tempo e montandole sopra dirigo le mie mani e la mia faccia verso di quelle. Mi alterno a toccare e leccarle i capezzoli, alternando momenti per guardargliele e basta. Senza dubbio le migliori tette mai viste in vita mia dal vivo, grosse ma non calanti, un capezzolino rosa chiaro meraviglioso ed eccitato. Continuavo a leccargliele, lei invece continuava ogni tanto a fare dei gemiti sotto voce, mi ero ormai completamente dimenticato che fosse la ragazza del mio amico.

In quel momento capisco che se non osavo in quel momento forse non lo avrei potuto fare più. Mi abbasso allora andando a baciarla sulla pancia continuando a palparle una tetta, poi mi abbasso ancora di più e arrivo all’altezza delle mutandine. Le afferro l’elastico da un lato ma lei mi stoppa subito dicendomi: “no, che stai facendo”



Io provo a tranquillizzarla ma lei continua a non starci: “nono, questo no”. Capisco che non è il caso di insistere, allora intanto mi tolgo le mutande e la faccio alzare verso di me. Lei allora me lo prende in mano, non le faccio nemmeno fare un minuto di sega che mi ributto sulle sue tette, poi lei mi fa sedere e come la prima volta si mette in ginocchio e riprende a segarmi. A quel punto le chiedo di continuare con un pompino, lei mi guarda e mi dice assolutamente no, per un po’ desisto ma nel frattempo le metto una mano sul culetto mentre lei prosegue la sega.



Sento che non avevo molto a venire e non volevo che finisse subito. Quindi la interrompo e la faccio distendere su un fianco, lei mi chiede cosa stessi facendo. Io le dico di non preoccuparsi, poi la faccio girare completamente a pancia in giù. Ovviamente volevo ammirarle per bene il culetto e lo avevo adesso di fronte coperto dal solo perizoma. Le appoggio le mani sopra alle mele, lei mi fa capire che vorrebbe girarsi ma io le dico che non volevo fare nulla (la sua paura era che le sfilassi le mutande). Continuo a toccarglielo, poi mi metto giù e inizio un po’ a barciargli le bellissime meline e un po’ a mordicchiarle. Il tutto dura non più di un minuto, poi lei si gira e allora capisco che è il momento di terminare il tutto.

Matilde mi fa sdraiare e riprende la sega, dopo pochi secondi le dico che sto per venire, allora con le sue belle tette si abbassa e si prende tutti gli schizzi addosso, dalla mia visuale scena clamorosa.



Finito ciò poi ci puliamo e di rivestiamo e ci mettiamo a dormire poco dopo. Messi nel letto ci diamo la buonanotte, io le do un bacio sulla guancia e poi lei si gira dall’altra parte. Non è stato facile prendere sonno ne per me ne per lei, che sentivo che era sveglia fino a tardi.



Conto di riuscire a scrivervi entro domani della mattina dopo e degli sviluppi in questi giorni, dato che è tutto molto più breve
Grandissimo racconto, grande esperienza, me lo hai fatto diventare duro, aspetto con ansia la prossima tappa
 

minollo80

"Level 1"
Messaggi
21
Punteggio reazione
121
Punti
28
Age
44
bah... è strana forte sta Matilde.
Dice chiaramente che potendo scegliere avrebbe scelto di meglio, che lo fa solo per accontentare il tuo amico, il quale ha il desidero di guardarla.
E cosa fanno... si organizza quando Lui non c'è dandovi campo libero, fa la ritrosa ma ti fa 2 seghe e si fa venire addosso?
Tanto vale scopare.... no?

boh...

a me sarebbero girati parecchio i coglioni
 

JokerGreen

"Level 5"
Messaggi
2,985
Punteggio reazione
1,204
Punti
114
bah... è strana forte sta Matilde.
Dice chiaramente che potendo scegliere avrebbe scelto di meglio, che lo fa solo per accontentare il tuo amico, il quale ha il desidero di guardarla.
E cosa fanno... si organizza quando Lui non c'è dandovi campo libero, fa la ritrosa ma ti fa 2 seghe e si fa venire addosso?
Tanto vale scopare.... no?

boh...

a me sarebbero girati parecchio i coglioni
Idem pienamente d’accordo con te e stessa reazione avrei avuto io
 

ellebi

"Level 3"
Messaggi
846
Punteggio reazione
480
Punti
75
Ho il cazzo ritto, al solito.
Forse, e ripeto "forse", avrei insistito di più di bocca sulla passerina, da sopra il perizoma. Magari avrebbe ceduto. Ma avrei dovuto (voluto) esser lì per affermarlo con certezza!
 
OP
A

Alfry

"Level 3"
Messaggi
17
Punteggio reazione
391
Punti
48
Age
27
La mattina dopo ci siamo svegliati verso le 10, abbiamo fatto colazione e poi Matilde mi ha detto che sarebbe andata a fare la doccia. Le chiedo se posso farmela anch’io, quindi mi dice di andare prima a me per poi poter andare lei. Mi da tutto l’occorrente per lavarmi e quindi filo nel bagno. Vado poi in camera e mi do il cambio con lei. Mi ammonisce subito dicendo di non farmi strane idee di entrare mentre c’era lei e piuttosto di prepararmi ad andare che Alessio sarebbe stato lì per pranzo.

La tentazione è stata forte di entrare, non nascondo di aver provato a spiare dalla serratura, ma c’era probabilmente di proposito attaccato qualcosa tipo un asciugamano e non sono riuscito a vedere nulla. Per pranzo mancava ancora un po’, quindi mi sono tolto l’accappatoio e mi sono messo disteso nudo nel letto col telefono, sperando che sarebbe arrivata poi anche lei con solo l’asciugamano addosso.
Purtroppo non è andata così, dopo 20 minuti buoni Matilde sbuca truccata e vestita in camera, mi vede così sul letto e con lo sguardo quasi a rimproverarmi mi dice: “ma che fai ancora così? Vestiti!”.

Io le dico che ancora era presto e aspettavo lei. Lei mi ridice di vestirmi senza degnarmi di uno sguardo, io le dico per scherzo: “no, semmai te spogliati!”.

Lei mi guarda e dice: “te sei pazzo, se pensi che ora mi spogli, per fare cosa poi?”

Io: “e dai almeno vieni qua sul letto con me!” e le faccio cenno con la mano di venire sul letto

Lei allora si mette distesa accanto a me mettendosi al telefono e mi dice: “10 minuti poi te ne vai”

Io: “fammi andare via felice” prendendomelo in mano mentre mi si stava indurendo

M: “ora no dai”

Io: “dai faccio veloce e vado”

Lei era titubante, l’ho spronata un altro po’ e finalmente la convinco. Mi si mette davanti e me lo prende in mano. Le chiedo di togliersi almeno i pantaloni ma lei mi dice di accontentarmi così. Inizia così a farmi una sega super, con grande passione, più rispetto alla sera prima. Decido quindi di osare e le dico: “mettilo in bocca”

Matilde spalanca gli occhi e mi dice: “no!”

Io: “e dai, che cambia rispetto a una sega”

M: “pensa a venire”

Io: “verrei molto prima così”. Lei non mi risponde, ma mi sembrava potesse esserci margine per farla cedere. Decido quindi metterle una mano sulla testa e fargliela avvicinare lì.

Una volta veramente vicina al mio cazzo inizia a fare un po’ di resistenza, io la sprono un altro po’ a parole e finalmente cede: inizialmente appoggia le labbra sulle mie palle, prendendo un po’ di coraggio inizia man mano a leccarmele, passando poi alla base dell’asta e poi finalmente arriva alla cappella. Inizia prima leccando anche lì, poi con un movimento la avvolge tutta in bocca iniziando ad andare su e giù, alternando poi dei momenti stando ferma e giocando con la lingua sulla cappella. Sicuramente il miglior pompino della mia vita, fatto da lei è stato il massimo, indescrivibile vederla mentre me lo succhiava, un sogno realizzato.
In pochi minuti stavo per venire, lei si accorge che mi ero irrigidito e mi dice di decidere se venire in un fazzoletto o nella doccia, in modo da poter poi sciacquarla.
Ovviamente le dico la doccia, quindi ci alziamo, mi fa mettere rivolto verso la doccia e da dietro completa il tutto con una sega. Situazione fantastica, mi sono sentito quasi posseduto da lei.

Dopo di che mi sono vestito e sono andato via salutandola con un bacio sulla guancia. Prossimamente vi dirò come si è evoluto il tutto soprattutto in termini di rapporti, vi anticipo che mi sono rivisto sia con lei che con lui, e Matilde mi ha confidato che lui è venuto dopo due secondi appena lei le ha iniziato a raccontare il tutto. Lui invece è stato un po’ più distaccato, forse non vuole darmi a vedere quanto in realtà gli piaccia questa situazione, ma vi dirò tutto meglio
 

PornoSide

"Level 5"
Messaggi
3,279
Punteggio reazione
1,692
Punti
119
Posizione
Milano
Non ci pensare, è semplicemente una storia scritta , puoi crederci o non crederci,cmq quanto meno se non ti piace puoi sempre evitare di leggerlo.
Mi hai frainteso.
Intendo che penso ai suoi modi non mi sono manco chiesto se sia fantasia o realtà, ma leggendo è impossibile non riflettere sui modi di lei
 

Uomo94

Banned
"Level 4"
Messaggi
503
Punteggio reazione
828
Punti
93
Age
36
Sabato sono arrivato da lei prima di cena, ci siamo messi a parlare un po’ in cucina in attesa che arrivasse la pizza bevendo un po’ di vino. Abbiamo parlato un po’ del più e del meno, tralasciando al dopo i discorsi più importanti. Arrivo subito al dopo cena, quando ci spostiamo nel suo soggiorno con la bottiglia di vino appresso ai nostri calici. Per rompere un po’ il ghiaccio mi sono voluto togliere una curiosità. Ovvero come fosse nata nella loro testa questa idea. Lei mi ha spiegato che da un paio di anni nei loro momenti intimi parlavano di coinvolgere un terzo, perché a lui sostanzialmente eccita l’idea che lei si diverta con un altro. Mi ha detto in confidenza che avevano provato tramite siti d’incontri, ma lui preferiva che Matilde interagisse con qualcuno di conosciuto e fidato. E dunque la scelta è ricaduta su di me, anche se lei mi ha detto che è stato più per volontà del mio amico che sua, in quanto fosse dipeso da lei avrebbe scelto un altro ragazzo che esce nella nostra compagnia che è un po’ riconosciuto da tutti come “il bello del gruppo”.

Mi ha detto che Alessio ha preferito che fossi io perché si fidava di più di me avendo un rapporto sicuramente più importante e anche perché aveva un po’ paura perché riteneva questo ragazzo “superiore” a lui. E inoltre perché era sicuro che a me piacesse tantissimo lei ed era da diverso tempo che non battevo chiodo.

Ascoltavo molto attentamente cosa diceva Matilde e soprattutto come lo diceva, sembrava davvero avere un po’ il dispiacere che non fosse stato lui il designato. Le ho chiesto se le sarebbe piaciuto e lei mi ha risposto: “magari…mi è sempre piaciuto da quando ero ragazzina, poi però mi sono messa con Alessio”. E poi mi ha rivelato una cosa che non sapevo, forse effetto anche del vino e del fatto che si fosse aperta con me: mi ha raccontato che una sera della scorsa estate mentre eravamo tutti ad una festa di laurea di un nostro amico, questo ragazzo in questione era ubriaco e mentre erano in un momento da soli lui l’ha abbracciata amichevolmente, per poi abbassare una mano e mettergliela sul culo, sopra al vestitino che aveva. Lei allora si è tirata indietro e lui le ha chiesto se il giorno dopo sarebbe voluta andare a casa di lui di nascosto, lei se ne è andata subito allora in quel momento. Mi ha fatto vedere poi la chat del giorno dopo dove lui le chiedeva scusa dicendole che però l’offerta era sempre valida e lei si è limitata a dirgli scuse accettate. Poi ha raccontato tutto ad Alessio (che poi non ha mai parlato con lui), ma anche per questo il mio amico ha preferito coinvolgere me.



Finita questa storia le dico per scherzo: “così mi sento sminuito però, mi sento come un rimpiazzo”



M: “eh vabe, diciamo che per essere come lui ce ne vuole”



Io, sempre scherzando: “e io non ti piaccio?”



M: “sei un bel ragazzo sicuramente, altrimenti avrei detto di no alle sue fantasie, diciamo che non sei molto il mio tipo!”



A quelle parole le prendo il calice di mano e le dico: “spero di accontentarti dai” e mettendole una mano sul fianco inizio a darle dei baci sul collo. Lei era un po’ rigida, poco dopo si stacca e mi toglie la maglia, poi mi dice di sdraiarmi sul divano e mi toglie i pantaloni, facendomi rimanere in boxer. Un po’ titubante inizia a toccarmelo con una mano da sopra le mutande, poi infila all’improvviso una mano sotto alle mutande da un lato ed inizia a fare dei piccoli su e in giù praticamente segandomi col cazzo piegato da un lato. La guardavo ed era bellissima, con quello sguardo timido che cercava di sfuggire dal mio, ero eccitatissimo, la ragazza del mio amico mi stava segando ed eravamo soli soletti in casa.

Mi sfugge un sorriso e lei continuando il suo lento movimento mi chiede: “che c’è?”



Io: “nulla, sei brava”



M: “è da un po’ che non ricevevi qualcosa da una ragazza eh”



Io: “l’attesa ne è valsa la pena”



Nel frattempo sentivo che mancava poco che stavo già per venire. Quindi la interrompo con la scusa di togliermi le mutande e poi vado verso di lei. Lei fa come per riprenderlo in mano, la lascio fare qualche secondo e poi le prendo la maglia da sotto e gliela tolgo. La faccio sdraiare e le sgancio i jeans. L’ho vista un po’ titubante ma sono andato avanti con sicurezza. Le sfilo i jeans e poi anche i calzini, era bellissima distesa solo in intimo nero. Le prendo le gambe allora e inizio prima a baciarle i piedini e mentre faccio questo mi accorgo che molto probabilmente ha un perizomino come slip. Continuo a baciarle un po’ i piedi, poi mi distendo su di lei con il mio cazzo durissimo a contatto con la sua pancia. La bacio un po’ sulle spalle e sul collo, ma il mio obiettivo era ovviamente scendere alle tette per potergliele finalmente vedere dopo tutti questi anni.

Scendo un po’ giù e riesco a darle un paio di baci nella parte superiore del seno, poi le appoggio una mano sulla coppa coperta dal reggiseno.



Lei a quel punto mi dice: “piano…”



Io: “tranquilla” e le palpo ancora la tetta, poi tirandomi un po’ su le metto l’altra mano anche sull’altra. A quel punto lei mi dice che non voleva esagerare e si tira un po’ su, tornando a impugnare il mio cazzo. Visione super dall’alto con le sue belle tette coperte dal reggiseno in pizzo mentre lei mi segava. A quel punto la faccio continuare un po’, mettendomi seduto con lei di fianco in ginocchio a continuare la sega, il tutto per un paio di minuti buoni dove lei continuava una sega magistrale andandomi a massaggiare le palle con l’altra mano. Sentivo di non resistere più e glielo dico, quindi lei rallenta un po’ la sega e mi dice di prendere un fazzoletto e che mi avrebbe fatto venire lì. Io protesto un po’ (onestamente non mi piaceva per niente l’idea di venire in un fazzoletto per non sporcare), dopo qualche secondo di discussione accetta di farmi venire sul “torace” (non le ho voluto dire tette di proposito). Quindi mi fa alzare e con lei seduta di fronte a me dopo pochi colpi le vengo a dosso non so quanti schizzi, che dalla parte superiore del petto sono velocemente calati sulle tette e sul reggiseno. Mentre finivo di venire ho avuto qualche secondo di eccitazione prolungata vedendo Matilde continuare a segarmi ridotta in quelle condizioni.

Finito il tutto si asciuga come può con i fazzoletti dicendo “ma quanto cazzo sei venuto” con la voce un po’ tremolante e poi schizza in bagno per lavarsi. Io rimango un minuto sul divano a riprendermi, poi busso e le chiedo se posso entrare. Mi fa aspettare un attimo e poi mi dice “entra”.

Lì una visione sublime: Matilde era senza reggiseno (se lo era tolto per pulirlo un po’ sotto l’acqua) e si stava coprendo con un braccio il seno mentre si toglieva gli ultimi schizzi di dosso, per poi girarsi verso la porta per uscire, quindi venendo verso di me con il reggiseno in mano e l’altra mano sempre a coprire il seno. Si ritrova di fronte a me per passare, ma a quella visione non ho resistito ad abbracciarla per poi portarla piano piano al centro del bagno, mi stacco e le faccio capire cosa volevo, lei mi dice di no, allora la riabbraccio dolcemente e in quel momento guardando lo specchio non posso non notare il suo bellissimo culetto coperto solo dal perizoma.

Abbasso allora le mani e sempre guardando dallo specchio le stringo le mele, lei sorride e mi dice di no, io allora le dico che mi avrebbe dovuto togliere le mani (liberando quindi le tette).



Mi dice ridendo: “sei uno stronzo”



Io, continuando a palparla: “non è mica colpa mia se ti metti queste mutandine…”



M: “si ok pero adesso basta davvero” e si divincola andando in camera



Poco dopo esco dal bagno e la trovo con una maglietta bianca addosso (probabilmente di Alessio) in camera, lei mi guarda e mi dice: “che ne dici di rivestirti e ci guardiamo un film dato che è ancora presto?”



Io: “lo posso guardare anche così il film”



M: “dai rivestiti e lo guardiamo”



Allora vado in salotto a rivestirmi, ma con mia sorpresa vedo che lei esce subito dalla camera vestita esattamente così, con solo quella maglia leggermente lunga sopra a mezze maniche ma senza pantaloni. Prendo allora la palla al balzo e mi metto solo le mutande, lei mi guarda ridendo e mi dice: “rimani così?”



Io: “e perché te?”



M:”io dormo sempre così!”



Io:”beh..allora anch’io!”



Lei allora prende una coperta e si mette seduta, io però fiutando l’occasione le dico: “perché non ci mettiamo sdraiati?”



Lei non era molto convinta, ma dopo averle promesso che non avrei allungato le mani la convinco, dunque ci mettiamo sdraiati sul divano con io dietro di lei. Le chiedo se posso metterle la mano sul fianco e lei mi dice di sì. Il suo divano non è larghissimo, quindi eravamo completamente a contatto, con il suo culetto precisamente a contatto con il mio pacco.



Inizia il film, del quale ho seguito veramente poco per godermi ogni singolo istante, dopo poco meno di una mezzoretta sento che là sotto il mio amico stava tornando ad indurirsi. Non cerco di contenere la cosa e tempo pochi secondi ce l’ho completamente duro a contatto con il culo di Matilde. Lei se ne accorge e staccandosi leggermente gira la testa rivolta a me e dice: “che succede?”



Io, rimettendomi a contatto con lei: “non lo so, giudica te”



M: “tranquillizzalo”



Io: “perché non ci pensi te?”



M:”perché ci ho già pensato poco fa”



Io:”non è bastato mi sa” e le faccio un movimento a cucchiaio sul culetto. Con mia sorpresa lei però non ha fatto in modo di staccarsi, ma è rimasta lì, dunque rifaccio il movimento. Sento i piedini di Matilde andare a contatto con i miei, come se si stesse eccitando. Continuo allora il movimento e sposto la mia mano dal suo fianco alla sua pancia, per poi arrivare al seno. Appena appoggio la mia mano su una tetta ecco la sorpresa: era senza reggiseno. Non mi faccio quindi scappare l’occasione, continuo a tastarle la tetta a mano aperta per qualche secondo, poi sento dalla maglietta un indurimento, il suo capezzolo. Era palesemente eccitata.



Mi concentro allora sul capezzolo, andandoglielo a stuzzicare sempre da sopra la maglia, continuando a premere col cazzo sul culetto. Il capezzolo si faceva sempre più duro e a quel punto non ho più resistito: abbasso la mano, entro sotto la maglietta e metto finalmente la mano su una sua tetta, la sensazione più bella mai provata. Continuo a palpargliele, poi torno sul capezzolo e con le dita glielo stuzzico, sembrava un chiodo da quanto era duro. Matilde di lascia anche sfuggire un gemito di piacere, a quel punto continuo un po’, poi interrompo un attimo, tolgo la coperta, mi alzo facendo tirare su anche lei e le tolgo la maglietta.



Finalmente. Finalmente le sue bellissime tette, che da sempre avevo desiderato di vedere, erano lì davanti a me. Non perdo tempo e montandole sopra dirigo le mie mani e la mia faccia verso di quelle. Mi alterno a toccare e leccarle i capezzoli, alternando momenti per guardargliele e basta. Senza dubbio le migliori tette mai viste in vita mia dal vivo, grosse ma non calanti, un capezzolino rosa chiaro meraviglioso ed eccitato. Continuavo a leccargliele, lei invece continuava ogni tanto a fare dei gemiti sotto voce, mi ero ormai completamente dimenticato che fosse la ragazza del mio amico.

In quel momento capisco che se non osavo in quel momento forse non lo avrei potuto fare più. Mi abbasso allora andando a baciarla sulla pancia continuando a palparle una tetta, poi mi abbasso ancora di più e arrivo all’altezza delle mutandine. Le afferro l’elastico da un lato ma lei mi stoppa subito dicendomi: “no, che stai facendo”



Io provo a tranquillizzarla ma lei continua a non starci: “nono, questo no”. Capisco che non è il caso di insistere, allora intanto mi tolgo le mutande e la faccio alzare verso di me. Lei allora me lo prende in mano, non le faccio nemmeno fare un minuto di sega che mi ributto sulle sue tette, poi lei mi fa sedere e come la prima volta si mette in ginocchio e riprende a segarmi. A quel punto le chiedo di continuare con un pompino, lei mi guarda e mi dice assolutamente no, per un po’ desisto ma nel frattempo le metto una mano sul culetto mentre lei prosegue la sega.



Sento che non avevo molto a venire e non volevo che finisse subito. Quindi la interrompo e la faccio distendere su un fianco, lei mi chiede cosa stessi facendo. Io le dico di non preoccuparsi, poi la faccio girare completamente a pancia in giù. Ovviamente volevo ammirarle per bene il culetto e lo avevo adesso di fronte coperto dal solo perizoma. Le appoggio le mani sopra alle mele, lei mi fa capire che vorrebbe girarsi ma io le dico che non volevo fare nulla (la sua paura era che le sfilassi le mutande). Continuo a toccarglielo, poi mi metto giù e inizio un po’ a barciargli le bellissime meline e un po’ a mordicchiarle. Il tutto dura non più di un minuto, poi lei si gira e allora capisco che è il momento di terminare il tutto.

Matilde mi fa sdraiare e riprende la sega, dopo pochi secondi le dico che sto per venire, allora con le sue belle tette si abbassa e si prende tutti gli schizzi addosso, dalla mia visuale scena clamorosa.



Finito ciò poi ci puliamo e di rivestiamo e ci mettiamo a dormire poco dopo. Messi nel letto ci diamo la buonanotte, io le do un bacio sulla guancia e poi lei si gira dall’altra parte. Non è stato facile prendere sonno ne per me ne per lei, che sentivo che era sveglia fino a tardi.



Conto di riuscire a scrivervi entro domani della mattina dopo e degli sviluppi in questi giorni, dato che è tutto molto più breve
Cos'ha sto vostro amico in comune che tu non hai? Io mi sarei incazzato straduro con lei
 

Pek181

"Level 5"
Messaggi
583
Punteggio reazione
1,059
Punti
93
La mattina dopo ci siamo svegliati verso le 10, abbiamo fatto colazione e poi Matilde mi ha detto che sarebbe andata a fare la doccia. Le chiedo se posso farmela anch’io, quindi mi dice di andare prima a me per poi poter andare lei. Mi da tutto l’occorrente per lavarmi e quindi filo nel bagno. Vado poi in camera e mi do il cambio con lei. Mi ammonisce subito dicendo di non farmi strane idee di entrare mentre c’era lei e piuttosto di prepararmi ad andare che Alessio sarebbe stato lì per pranzo.

La tentazione è stata forte di entrare, non nascondo di aver provato a spiare dalla serratura, ma c’era probabilmente di proposito attaccato qualcosa tipo un asciugamano e non sono riuscito a vedere nulla. Per pranzo mancava ancora un po’, quindi mi sono tolto l’accappatoio e mi sono messo disteso nudo nel letto col telefono, sperando che sarebbe arrivata poi anche lei con solo l’asciugamano addosso.
Purtroppo non è andata così, dopo 20 minuti buoni Matilde sbuca truccata e vestita in camera, mi vede così sul letto e con lo sguardo quasi a rimproverarmi mi dice: “ma che fai ancora così? Vestiti!”.

Io le dico che ancora era presto e aspettavo lei. Lei mi ridice di vestirmi senza degnarmi di uno sguardo, io le dico per scherzo: “no, semmai te spogliati!”.

Lei mi guarda e dice: “te sei pazzo, se pensi che ora mi spogli, per fare cosa poi?”

Io: “e dai almeno vieni qua sul letto con me!” e le faccio cenno con la mano di venire sul letto

Lei allora si mette distesa accanto a me mettendosi al telefono e mi dice: “10 minuti poi te ne vai”

Io: “fammi andare via felice” prendendomelo in mano mentre mi si stava indurendo

M: “ora no dai”

Io: “dai faccio veloce e vado”

Lei era titubante, l’ho spronata un altro po’ e finalmente la convinco. Mi si mette davanti e me lo prende in mano. Le chiedo di togliersi almeno i pantaloni ma lei mi dice di accontentarmi così. Inizia così a farmi una sega super, con grande passione, più rispetto alla sera prima. Decido quindi di osare e le dico: “mettilo in bocca”

Matilde spalanca gli occhi e mi dice: “no!”

Io: “e dai, che cambia rispetto a una sega”

M: “pensa a venire”

Io: “verrei molto prima così”. Lei non mi risponde, ma mi sembrava potesse esserci margine per farla cedere. Decido quindi metterle una mano sulla testa e fargliela avvicinare lì.

Una volta veramente vicina al mio cazzo inizia a fare un po’ di resistenza, io la sprono un altro po’ a parole e finalmente cede: inizialmente appoggia le labbra sulle mie palle, prendendo un po’ di coraggio inizia man mano a leccarmele, passando poi alla base dell’asta e poi finalmente arriva alla cappella. Inizia prima leccando anche lì, poi con un movimento la avvolge tutta in bocca iniziando ad andare su e giù, alternando poi dei momenti stando ferma e giocando con la lingua sulla cappella. Sicuramente il miglior pompino della mia vita, fatto da lei è stato il massimo, indescrivibile vederla mentre me lo succhiava, un sogno realizzato.
In pochi minuti stavo per venire, lei si accorge che mi ero irrigidito e mi dice di decidere se venire in un fazzoletto o nella doccia, in modo da poter poi sciacquarla.
Ovviamente le dico la doccia, quindi ci alziamo, mi fa mettere rivolto verso la doccia e da dietro completa il tutto con una sega. Situazione fantastica, mi sono sentito quasi posseduto da lei.

Dopo di che mi sono vestito e sono andato via salutandola con un bacio sulla guancia. Prossimamente vi dirò come si è evoluto il tutto soprattutto in termini di rapporti, vi anticipo che mi sono rivisto sia con lei che con lui, e Matilde mi ha confidato che lui è venuto dopo due secondi appena lei le ha iniziato a raccontare il tutto. Lui invece è stato un po’ più distaccato, forse non vuole darmi a vedere quanto in realtà gli piaccia questa situazione, ma vi dirò tutto meglio
Situazione meravigliosa complimenti
 

Top Bottom