Episodio 8
I giorni seguenti li vissi in trance. Lei, da me autorizzata esplicitamente a frequentarlo, mi comunicava tranquillamente quando si sarebbe vista con Osman, in piscina o a casa sua e io collegavo ogni suo gesto a una fantasia sessuale.
Quando mi parlava io pensavo alle cose che aveva detto a Osman in piscina; mi dava la mano e io pensavo a quello che quelle dita potevano aver stretto la sera prima; mi baciava e io pensavo a quanto sperma era stato schizzato in quella bocca.. era come vivere continuamente in un film porno.
E fare l'amore con lei era sempre sesso di
gruppo, perchè nella mia mente non eravamo mai soli e il pensiero di lei che lasciava che un altro la riempisse mi ossessionava e mi eccitava da morire.
Ecco.. questa però era anche l'unica cosa che mi riportava un attimo alla realtà e infatti feci pressione perchè iniziasse a prendere la pillola, cosa che probabilmente aveva pensato pure lei e che quindi accettò subito di buon grado.
Comunque non succedeva nulla di diverso dal solito.
Un paio di grigliate di fine estate, con la solita Claudia alticcia ed esuberante, ma senza episodi di rilievo; lei che andava da lui quando io non ero in casa la sera o quando non usciva con la sorella Annalisa, e purtroppo nessuna registrazione video interessante in casa nostra.
Sì, dalle registrazioni in macchina si capiva che in quelle sere avevano scopato, ma non mi davano particolare soddisfazione.
Gli scambi di battute erano abbastanza eccitanti, ma avrei voluto qualcosa in più dopo aver ascoltato l' intero amplesso della piscina.
Decisi di attendere paziente, prima o poi qualcosa sarebbe successo.
Intanto mi divertivo a sbirciare un po' nella vita di Claudia.
Lo so, non si dovrebbe fare, ma era divertente scoprire la sua vita senza di me.
Ascoltando le registrazioni dell'auto scoprii che Osman non era l'unico a cui dava passaggi.
Sembrava non riuscisse a stare sola. Ogni giorno portava qualche collega a pranzo, quasi sempre uomini.
Niente di particolarmente sconveniente nelle registrazioni, ma dai dialoghi, pieni di battute e doppi sensi, emergeva un'immagine di Claudia profondamente diversa da quella che conoscevo.
Non si riusciva a capire dove fosse finita la ragazza seria che avevo incontrato.. o almeno me l'avevano venduta per tale! La nuova Claudia però mi piaceva molto più della precedente.
Quando andavo al lavoro di sera, ero solito mandarle un messaggino prima di tornare a casa, così da darle il tempo di tornare, ovunque fosse, e di aspettarmi lì.
Mi piaceva essere accolto da lei. E spesso l'accoglienza era anche calorosa!
Una sera di metà settembre il lavoro che stavo supervisionando terminò improvvisamente per cause tecniche e quindi tornai relativamente presto.. sarà stata mezzanotte o giù di lì.
Tra l'altro lavoravo anche vicino casa e quindi arrivai a casa in una ventina di minuti.
La casa era deserta.
"Strano", pensai.. "Si vede che non ha letto il messaggio"
Decisi di ammazzare il tempo controllando le registrazioni video.
Scaricai la memoria sul portatile e tenendo un occhio sulla porta di casa iniziai a mandare avanti veloce.
Ero uscito di casa verso le 20.
Neanche 2 minuti di registrazione e vedo Claudia che si dirige in mutandine e reggiseno verso l'ingresso e fa entrare Osman.
Fermi tutti!! Mando indietro un po' e riproduco a velocità normale.
C - "
Ma ciao"
O - [qualcosa di indistinto]
Entrano in sala, dove posso vederli. Lui la cinge da dietro, stringendole i seni con le mani.
Lei si inarca strusciandogli il culo sul pacco, poi si gira mettendogli le braccia al collo.
C - "
Fai lo stalker? E' appena uscito.. c'è ancora la sedia calda"
O - "
E tu sei calda?" Le mani di lui scendono e si aggrappano ai glutei.
C - "
Io sono sempre un pezzo di ghiaccio" ride lei
Le mani di Osman entrarono nelle mutandine e il movimento sotto la sottile stoffa faceva intuire che era in cerca dei suoi orifizi.
Doveva averne trovato almeno uno perchè Claudia socchiuse gli occhi, poi gli prese la testa tra le mani e lo baciò con voluttà, mentre con il bacino andava avanti e indietro, come a simulare la penetrazione.
Poi lei con una mano scivolò lungo il corpo di lui e gli abbassò gli shorts, liberandogli il pene già abbastanza in tiro e prendendolo in mano con un lento movimento masturbatorio.
Non era molto più grande del mio, pensai.
Lui si fermò, obiettando:
O - "
No no, qua non mi sento a mio agio, andiamo da me!"
C - "
Ma dai, lo sai che non mi piace quando ci sono gli altri!" si lamentò lei
Lui fece un movimento secco con la mano destra, che era dentro le mutande di Claudia.
Lei sussultò. Evidentemente le aveva ficcato un dito dentro di prepotenza.
O - "
Dov'è che vieni adesso? Mh?"
C - "
Uff.. ok, fammi prendere il cellulare e un vestitino"
Il tempo di afferrare il telefono e l'abito che era su una sedia lì in sala e lui la prese per un braccio e la tirò verso la porta.
C - "
Ma aspetta che sono ancora mezza nuda!"
O - "
Adesso non ti serve, te lo metti dopo"
C - "
Daiiiiiiii..."
e scomparvero nell'ingresso.
Chiusi il portatile, eccitato ma anche preoccupato.
Come mai non era a casa e non rispondeva? Guardai ancora il cellulare, ma niente.
Provai a mandare ancora un messaggio: "
Tutto bene?"
Dopo 10 minuti nessuna risposta. Ed erano quasi 5 ore che lei era via.
Decisi di uscire. Appoggiai l'orecchio alla porta dei vicini e sentii il rumore della televisione accesa.
Misi da parte le mie remore e bussai. Il volume della televisione si abbassò.. silenzio.. bussai ancora.
Non volevo suonare il campanello a quell'ora.
Dopo un paio di minuti venne ad aprirmi Denis, in mutande e maglietta.
D - "
Hai bisogno?" disse.
io - "
C'è Claudia da voi? Non mi risponde"
Prima ancora che mi desse risposta, comparve Osman alle sue spalle. Vestiva un paio di boxer e null'altro.
Con la sigaretta accesa tra le labbra disse qualcosa in albanese a Denis e poi a me:
O - "
Vieni pure. Sta riposando"
Il solito ghigno stampato in faccia.
io - "
Va beh, volevo solo sapere se stava bene perchè non rispondeva, non voglio disturbare"
Più che altro non volevo che lei pensasse che le stavo addosso.
O - "
Entra, ti dico" insistette lui.
Entrai, un po' titubante.
Sul divano Andrei, con una birra in mano stava guardando la TV, anche lui in mutande, e mi salutò con un cenno della mano guardandomi strano.
Il tavolino era pieno di bottiglie vuote.
O - "
Si è appoggiata di là, vai pure" mi disse Osman indicandomi una camera.
Ormai ero lì.
Senza rispondere nulla mi avviai cauto verso la porta socchiusa della camera che mi aveva indicato.
La luce era accesa, ma abbastanza soffusa e non fastidiosa. La luca adatta per una camera da letto.
Aprii la porta senza fare rumore e vidi Claudia.
Le sue mutandine erano per terra accanto al letto, il reggiseno non so dove.
Lei giaceva nel centro del letto, a pancia in giù, le mani congiunte sotto al viso che era girato dall'altra parte e le gambe divaricate in modo osceno.
Sotto la pancia aveva infilato un cuscino che le teneva il bacino in alto, così che riuscivo quasi a vedere i suoi buchetti violati. Intorno a lei e sopra le natiche si vedeva ancora del liquido seminale ormai trasparente che era poi colato sulle lenzuola.
Mi avvicinai per godermi lo spettacolo della mia donna dopo il sesso e rimpiansi di non averla vista all'opera.
Uscii dalla stanza che ancora dormiva.
Osman mi venne incontro "
Allora come l'hai trovata? Poverina era tanto stanca" disse sfottendo.
Io lo consideravo un coglione e non mi interessava cosa pensasse di me, ma non volevo che mettesse in qualche modo a rischio l'equilibrio tra me e Claudia.
Con tutta la tranquillità del mondo gli dissi:
"
Allora, Osman, io non so perchè ci hai tenuto a farmi vedere che avete scopato. Non so se vuoi farmi mollare Claudia, cosa che non avrebbe senso perchè tanto quello che vuoi da lei già lo ottieni. Però ti avverto che se deve scegliere tra me e te sei tu quello che scompare dalla sua vita.
Per quello che mi riguarda lei fa quello che vuole e si tromba chi vuole, però non ci tiene a farmelo sapere e a me va bene così e non voglio metterla in imbarazzo facendole sapere che l'ho vista in quelle condizioni. Quindi adesso ecco cosa facciamo: se lei vuole dartela tu continui a scopartela, ma io questa sera in questa casa non ci sono venuto, ok? Così siamo tutti felici"
Lui sembrò sinceramente stupito da questo discorso.
Non ho idea di cosa si aspettasse da me, se una scenata o una fuga da codardo, ma sicuramente non questo discorso.
Alzò un sopracciglio e rispose semplicemente: "
Ok vecchio.. come vuoi"
E mi girò le spalle.
Uscii senza che nessuno ribattesse nulla.
Tornai a casa sperando che mi avesse(ro) ascoltato e che nessuno facesse cenno della mia visita.
Dopo un'oretta, quando ero mezzo addormentato a letto, sentii Claudia rincasare.
Entrò in camera.
C - "
Ciao amore"
io - "
Ciao topa"
Il suo viso era paonazzo, ma non sembrava triste quindi forse andava tutto bene.
io - "
Sei andata da Osman e ti sei abbioccata sul divano?"
C - "
Già, mi sa che ho bevuto troppo e sono crollata, scusa ho visto dopo gli sms" prese la palla al balzo.
Si tolse il vestitino che aveva indossato solo per tornare a casa e si appoggiò sul letto.
io - "
Non è che hai fatto la sciocchina? L'ultima volta che hai bevuto tanto in quella casa ne hai presi due!" dissi sorridendo.
C - "
Ma no, dai.. non ero poi così ubriaca" rispose stringendosi a me.
Mi baciò e mi appoggiò il viso al petto.
Si era fatta una doccia ed era profumata, ma non si era lavata i capelli perchè ci voleva troppo ad asciugarli e si sentiva chiaramente odore di sperma.
La cosa mi eccitò e le misi una mano tra le gambe, con il dubbio che mi avrebbe detto di no per la stanchezza.
Invece prese a baciarmi con ardore e a massaggiarmi il pene che non aveva bisogno di ulteriori stimolazioni.
Andava tutto bene ed eravamo entrambi rilassati e io avevo voglia di affermare il mio dominio su di lei.
Così la alzai di peso mettendola sulla pancia, come l'avevo trovata da Osman, la aprii con le mani e presi a leccarla. Mi meravigliai che ne avesse ancora, ma Claudia non era mai sazia e prese a mugolare, aperta e bagnata. Non appena fu su di giri, virai sul buchino secondario, che era visibilmente provato e arrossato. Lo leccai a lungo e lei, consapevole di quanto avrei fatto di lì a breve, si tenne il culo aperto con le mani e mi invitò ad entrare.
Era morbido, già sfondato da altri quella sera, e non feci fatica ad entrare, ma sono sicuro che le fece male per il troppo uso.
Evidentemente un po' di dolore le piaceva perchè di tutte le volte che le ero entrato dietro, quella fu la volta in cui la vidi più coinvolta.
Fu veramente una scopata magnifica e riuscii per la prima volta a farle avere un orgasmo per quella via.
Adesso però dovevo trovare un modo per vederla in azione senza cambiare il nostro rapporto.
Già dal giorno dopo mi misi al lavoro.
