Palpata cugina di notte e di nascosto... aprirò un thread apposito nella sezione racconti... per adesso vado di sintesi.
Estate 2001, in campeggio con i miei genitori e mia cugina nello stesso caravan; avevo 15 anni ed ero nel pieno di una tempesta ormonale; mia cugina ne aveva 14, ed era già abbastanza sviluppata, tanto da dimostrarne almeno 16. Sono state 3 notti indimenticabili, per un quindicenne che ancora doveva addirittura limonare per la prima volta (si, ero un po' sfigatello).
Ad ogni modo, passavo tutto il giorno con mia cugina ed i nostri amici in campeggio, ed essendo estate eravamo tutto il giorno in costume da bagno... cosa che contribuiva a farmelo venire duro H24.
Notte n.1: mi sveglio in piena notte, e sento che tutti dormono. Il caravan è piccolo ed era facile intuire se qualcuno fosse sveglio. Con passo felpato scendo dal letto e mi avvicino al letto dove dormiva mia cugina, che era girata su un fianco; mi faccio coraggio e le appoggio una mano sul fianco. Non si sveglia. Azzardo a muovere la mano delicatamente, sperando non si svegliasse. E non si è svegliata, ma probabilmente qualcosa ha sentito, e si gira in posizione prona, a pancia in giù. Dopo qualche minuto rinuncio.
Notte n.2: resto sveglio e attendo che mia cugina e i miei genitori si addormentassero. Sempre con passo felpato mi avvicino al letto della 14enne, e sento che sta indubbiamente dormendo. Stavolta è in posizione supina, e con mio grande gaudio noto che non ha lo stesso pigiama della notte prima, ma solo un top di cotone e dei pantaloncini. Appoggio ancora la mano sul suo fianco, per poi risalire verso il torace. In quel momento mi viene un infarto quando mi accorgo dell'imprevedibile: non indossa il reggiseno. Sentivo il cuore battermi in testa mentre le infilo la mano sotto il top, e appoggio i polpastrelli sulla parte inferiore del suo seno sinistro. E' ancora meglio di come me lo ero immaginato. Sposto le dita sulla parte esterna di quella tetta così gonfia e soda, e la avvolgo con tutta la mano. E' talmente dura che riesco quasi a percepire il battito del suo cuore attraverso il seno. Ascolto il suo respiro, e sento che dorme profondamente. Sento la sua pelle morbida e vellutata, a ricoprirle il seno perfetto... mi sembrava di sognare e di impazzire al contempo. La mia mano le avvolge completamente il seno sinistro, e nonostante lei fosse supina, il suo seno era così giovane e sodo da stare perfettamente in piedi come un birillo. Sento il pisello di marmo ormai fuori dalle mutande. Non posso più resistere, ed esco dal caravan per andare nei bagni del campeggio a segarmi.
Notte n.3: resto sveglio di nuovo, dopo che avevo passato tutto il giorno a pregustarmi le mie avventure notturne. Assicuratomi che tutti stessero dormendo mi avvicino al letto di mia cugina. La temperatura di giugno e l'assenza di condizionatori erano dalla mia parte, anche quella notte solo il solito top di cotone e niente lenzuola. Infilo di nuovo la mano come la notte prima, senza fretta, e le avvolgo ancora il seno sinistro prendendolo da sotto. Lo accarezzo delicatamente, assicurandomi che lei continuasse a dormire, ma cerco di controllare la mia enfasi. Risalgo quindi con le dita fino a quando sento che la pelle morbida e vellutata lascia il posto a quella che avevo intuito essere l'aureola. E' larghissima, proprio come me la ero immaginata sbirciandola comparire da sotto il costume da bagno dopo il bagno in piscina durante il pomeriggio. Ci passo sopra il pollice della mano, prima di accarezzarla con dei lenti movimenti circolari. E infine le passo il dito sul capezzolo. Lei a quel punto ha una reazione, come se stesse per svegliarsi. Tolgo immediatamente la mano e faccio un passo indietro.
Falso allarme, sta ancora dormendo. Ma nel muoversi si è girata sul fianco. Poco male, anzi meglio. Posso riprendere a toccarla da una diversa posizione. E infatti ringrazio il cielo che lei si sia mossa. Essendosi girata sul fianco posso toccarle quella meravigliosa tetta anche con la mano sinistra. Ripeto lo stesso copione collaudato, e infilo furtivamente la mano sotto il top di cotone, avvolgendole ancora il seno sinistro. Stavolta riesco quasi a sentirne il peso, come se stessi palpando un palloncino d'acqua che sta perfettamente nella mia mano. E' davvero soda e gonfia, e cedo alla tentazione di stringerglielo leggermente. La sento ansimare leggermente nel sonno, forse le sto facendo male; sento che sto per esplodere. Capisco di dovermi fermare, correre in bagno e fare quel poco che serve per segarmi.