Racconto di fantasia Eccitanti gelosie - Capitolo 3

Bonner

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Che giornata! E pensare che inizialmente non era nemmeno in programma visto che le due ragazze avrebbero dovuto farsi la vacanza da sole. Era nato tutto all'ultimo e così noi fidanzati le avevamo raggiunte. Mi viene da pensare all'eventualità che avessi deciso di rimanere a casa o che fossi stato malato e Marco si fosse trovato così da solo con loro. Forse non avremmo fatto quel gioco in acqua, ma a volte il caso è bastardo e si diverte a far andare le cose nel modo più strano. In ogni caso ciò che era successo in stanza subito dopo sarebbe accaduto a prescindere dalla mia presenza o meno. Ho il dubbio che mi sarei pentito amaramente di non esser stato presente. E invece ero lì in prima persona avendo così l'occasione di vivere il tutto con maggiore serenità. O forse comunque nemmeno tanta. Ancora oggi faccio fatica a dirlo.

Avevo detto che avevamo raggiunto la sala, ma torniamo un attimo indietro perchè non ho racontato proprio tutto...
Quando eravamo tutti praticamente pronti e in procinto di andare a cenare, Martina si rivolse a Elisa girandosi di spalle "secondo te fa brutto che si vede il reggiseno?". Inutile dire che tutti ci girammo a guardarla, su tutti la mia ragazza che la osservò per bene "Mmm non è che faccia proprio schifo...però effettivamente il top starebbe meglio senza" provocando così uno sbuffo della bionda che non sembrava entusiasta di dover modificare i piani "Come immaginavo...se no mi metto l'altra camicetta." Non ci pensò però molto, perchè un istante dopo si convinse "ma si al diavolo!". Neanche il tempo di dirlo che la vidi portarsi una mano dietro la schiena dove, dandoci le spalle, si sganciò il reggiseno, poi si alzò il top e si sfilò il pezzo sopra dell'intimo rimanendo perciò in topless anche se noi non potemmo vedere nulla. Notai solo che a quel punto si slacciò anche il top per poi riallacciarselo in modo migliore. Solo allora si girò e l'effetto fu totalmente diverso da quello iniziale. Il tessuto fasciava perfettamente i seni adattandosi alla loro forma

Elisa: "Meglio adesso?" chìese mostrando la schiena nuda alla mia ragazza che annuì convinta "Si decisamente!".

Non sembrava però ancora del tutto convinta, infatti continuava a guardarsi i seni "Non è che fa troppo effetto tette al vento?"

Effettivamente quel top senza nessun reggiseno rigido sotto era una vera gioia per gli occhi, c'era tutta la bellezza femminile, carica di erotismo senza però apparire volgare. Elisa era proprio una bella ragazza, non le mancava nulla e quel particolare in più non faceva altro che accentuare i suoi punti di forza. Non sapevo però il suo ragazzo quanto fosse contento di quel dettaglio.

Martina: "Ma no! Deve essere indossato così, altrimenti fa brutto. Cerca di essere naturale, ti sta da dio"

Marco: "Al massimo vorrà dire che questa sera avremo un bel po' di occhi al nostro tavolo"

A quanto pare non era poi così geloso, o magari poteva anche esserlo ma non lo dava molto a vedere. Evidentemente non gli dispiaceva nemmeno che la sua ragazza fosse apprezzata anche da altri.
La sua battuta fece ridere tutti e sembrò dare sicurezza alla bionda che così si decise a proseguire da dove avevamo lasciato.

Ed eccoci quindi arrivare al ristorante dell'hotel. I pasti sono i tipici momenti nei quali si possono osservare tutti gli ospiti e se di mattina spesso e volentieri sono conciati alla meno peggio, a cena si mettono in tiro. Era sempre stato un mio piccolo giochetto osservare i commensali, ma devo dire che le nostre ragazze erano di gran lunga le più belle in assoluto, tanto che più di qualcuno mentre raggiungevamo il tavolo notai seguirle con lo sguardo, specie posandolo sul sedere di Martina, d'altronde era decisamente messo in bella mostra, oppure sul seno di Elisa. Martina aveva quei skinny aderenti a tal punto da seguire alla perfezione la curva del sedere e addittura lo esaltavano con una sorta di effetto push-up, Elisa invece aveva quel top incrociato sui seni che permetteva di distinguerne benissimo la forma mentre sobbalzavano come fossero liberi ad ogni movimento, inoltre aveva la pancia piatta totalmente scoperta cosa non di certo da trascurare.

A tavola parlammo del più e del meno, l'argomento cadde soprattutto sulla scuola che le ragazze avevano frequentato insieme, e quindi ex compagni seppur non di classe, professori in comune, le bidelle e vari aneddoti divertenti. Anch'io e Marco intervenimmo varie volte per raccontare aneddoti simili, soprattutto quando si passò a parlare delle gite scolastiche, scoprendo di esser stati tutti e quattro a Monaco e di averne per lo più approfittato per darci dentro con l'alcool. Sia io che l'altro ragazzo avevamo conosciuto le rispettive fidanzate a scuole finite quindi fu divertente e a tratti interessante tirare fuori questi argomenti che in effetti non avevamo mai affrontato. Verso metà cena inevitabilmente ci mettemmo a parlare maschi con maschi e femmine con femmine e così ebbi l'occasione di approfondire la conoscenza con l'altro ragazzo scoprendo di avere in comune molte passioni come la moto e la stessa squadra di calcio. Fu una cena devo dire molto piacevole, l'unico vero frangente in cui ci eravamo fermati un attimo e perciò avevamo avuto modo di conoscerci meglio. L'amica di Martina fu una vera rivelazione, avevo scoperto essere davvero molto simpatica e spigliata, un bomba di allegria, praticamente aveva tenuto banco nella chiacchierata per tutto il tempo portandoci più volte a ridere di gusto per il suo modo divertente di raccontare vari aneddoti. Anche Marco mi colpì positivamente, era sicuramente molto più pacato , ma è stato piacevole scambiarci due chiacchiere scoprendo così anche un ragazzo maturo e per bene, cosa non del tutto scontata visto che inizialmente mi aveva messo leggermente in soggezione per la sua stazza.

Arrivò così il momento dei dolci e a differenza del resto delle portate ad esclusione degli antipasti dei quali però non avevamo approfittato, questi erano organizzati con un bel buffet a centro sala. Con un po' di cavalleria lasciammo che fossero le donzelle ad andarsi a servire per prime, anche perchè com'era facile immaginarsi, appena i camerieri portarono i dolci alla tavolata, tutti iniziarono ad alzarsi per non rischiare di ritrovarsi senza nulla. Noi maschi così rimanemmo seduti ed entrambi seguimmo con lo sguardo le nostre consorti allontanarsi godendoci la vista e ovviamente non fummo gli unici.

Marco: "Hai notato come le guardano?"

Io: "Eccome! Guarda quel cameriere..."

Ce n'era uno, un po' più giovane rispetto agli altri, ma più o meno della nostra età, che attendeva vicino ad una colonna rimanendo a disposizione dei commensali. Appena le aveva viste avvicinarsi non gli aveva più tolto gli occhi di dosso, non risparmiandosi una bella occhiata alle natiche di Martina quando lo sorpassò dandogli le spalle

Io: "A te da fastidio che le guardino?"

Chiesi curioso. Effettivamente io non sapevo decidermi se essere più infastidito o lusingato, quindi volevo capire cosa ne pensava il mio compagno di avventura del momento, magari anche per trovare una certa tranquillità nella cosa. Lui così sorrise e fece un'espressione che poteva avere la stessa valenza di un'alzata di spalle

Marco: "Mha...finchè guardano e basta ben per loro. In fin dei conti possiamo andare fieri di avere due gnocche accanto. Abbiamo l'invidia di molti maschi qui in sala"

Quelle parole mi confortarono perchè furono proprio quello che speravo di sentirmi dire.
Più sereno continuai a guardare le due impegnate ad accapparrarsi delle fette di torta come se fossi al cinema e a na a me Marco faceva lo stesso. Sapevo che entrambi ci stavamo divertendo a osservare più che le nostre fidanzate, gli altri che non potevano fare a meno di guardarle. Mi concentrai soprattutto sul cameriere che già prima avevo visto come le aveva addocchiate e notai che aveva lo sguardo fisso sulla bionda. Eccome se la guardava, praticamente non le toglieva gli occhi di dosso.

"Niente, il cameriere ormai ha preso di mira Elisa" scherzai divertito dalla cosa.

Davvero mi stava piacendo quell'assenza di ansie e gelosie, una serenità che mi faceva godere molto di più il fatto di poter dire di essere fidanzato con una bellissima ragazza. L'invidia degli altri stava diventando sempre più motivo di orgoglio per me, proprio come aveva detto poco prima l'altro ragazzo.
A quanto pare era Elisa la preferita del giovane cameriere e quasi mi dispiacque, era diventata una sorta di competizione a quale ragazza attirava più attenzioni. Di certo gli occhi posati sulle natiche sode di Martina non erano mancati, soprattutto quando passava tra i tavoli superando qualche maschio, ma quel ragazzo sembrava non avere dubbi su chi meritasse maggiori attenzioni. Finalmente le due finirono di servirsi e tornarono al tavolo. Entrambe si erano riempite il proprio piatto con due fette a testa, una di tiramisù e l'altra di meringata, non furono però le fette di torta a catturare la mia attenzione. Una volta tornate a sedersi capii perchè il giovane era stato così concentrato sulla ragazza bionda. Con il brutto tempo le temperature dovevano essere scese e a quanto pare Elisa ne stava soffrendo visto che il tessuto che le fasciava i seni non riusciva a nascondere i capezzoli che, inturgiditi, avevano preso a spingere visibilmente contro di esso. Se faceva freddo io in quel momento non me ne stavo proprio accorgendo perchè sentii una vampata di caldo da eccitazione salirmi dal basso ventre fino al viso che sembrò andarmi a fuoco a partire dalle orecchie. Sperai sul serio di non essere diventato rosso, ma molto probabilmente doveva esser stato proprio quello il colore che presi in quel momento. I miei occhi si erano appoggiati solo per qualche istante su quei bottoni che davano l'mpressione di essere incredibilmente duri, quasi volessero disperatamente bucare il tessuto per prendere aria. Pochi istanti ma che sembrarono anni, non mi sarei mai stancato di guardarle quei capezzoli inturgiditi, più li guardavo e più tornavo a vedermela nuda sotto la doccia, ma con gli stessi capezzoli duri come due chiodi...chissà che visione dovrebbe essere. Dovevo assolutamente tirarmi fuori da quella situazione prima di venir scoperto da Martina o da Marco, così mi impegnai a distogliere lo sguardo

"Bene, allora tocca a noi!"

Mi alzai di tutta fretta e guardai il mio compagno d'avventura a mo di invito a seguirmi.

Tornammo poco dopo anche noi con le nostre fette, ma per tutto il tempo non potei fare a meno di sbirciare di tanto in tanto verso i seni quando ero sicuro di non venir beccato. Un pensiero si era fatto ormai posto nella mia mente fin troppo sollecitata da immagini eccitanti quel giorno. Sarebbe bastato tirare un lembo del fiocco della maglia di Elisa per liberarle i seni...solo un lembo lì davanti, quella era l'unica cosa a tenere su tutta la struttura ed evitarle di rimanere in topless davanti a tutti. Mi diventò di marmo al solo pensiero. Inutile dire che parlai molto poco durante il dolce e una volta finito ci alzammo per andare a controllare la situazione fuori

Martina: "Speriamo non stia piovendo!!!...."

Suonò molto come una lagna, ma sinceramente a giudicare da come si erano messe le nuvole prima di andare a cenare non ci speravo nemmeno molto. Arrivati nella hall la verità fu impietosa. Non stava piovendo...stava diluviando!

Elisa: "Addio sogni di gloria..."

Martina: "Ecco lo sapevo! Per una volta che riusciamo ad organizzare qualcosa di carino va tutto a puttane per colpa della pioggia"

Dispiaceva molto anche a me, mi avrebbe fatto molto piacere fare una camminata estiva lungo la via trasformata in pedonale per la sera, magari berci un cocktail in compagnia prima di prendere la macchina e avventurarmi per il lungo viaggio che mi aspettava. Ora invece avevo davanti a me un viaggio notturno sotto la pioggia, ottimo!

Elisa: "Vabbè...vorrà dire che faremo festa in stanza!"

Quel giorno avevo imparato ad ammirare l'incontenibile positività di quella ragazza che nemmeno in questa occasione sembrò perdersi d'animo. Un modo per divertirci l'avremmo comunque trovato.
 
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Bonner

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Grazie dei consigli ;) questo a differenza degli altri è un capitolo di passaggio quindi con meno carne al fuoco. In realtà non doveva nemmeno essere un capitolo a se ma avendo scritto molto ho preferito chiuderlo e in caso continuare nel prossimo
 
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Bonner

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Dopo tanto tempo riprendiamo questo racconto. D'ora in poi posterò tutti i prossimi capitoli direttamente in questa discussione


E così causa maltempo rinunciammo definitivamente a fare una passeggiata sul viale pedonale. Anche se ci fossimo muniti di forza di volontà e soprattutto di ombrelli non avrebbe avuto lo stesso sapore estivo visto che in quella prima mezz'ora di pioggia c'era stato un fuggi fuggi generale. Effettivamente avremmo rischiato solo di prendere freddo e se dovevamo chiuderci dentro ad un bar tanto valeva rimanere direttamente in hotel.
Elisa aveva avuto subito l'idea di stare in stanza e fare "festa" per conto nostro. La risposta di noi tre non fu molto calorosa a dire il vero, su tutti la mia ragazza che fu la prima a sospirare, o forse dovrei dire proprio sbuffare -Uff che palle però!!-.
Vedere Martina imbronciata mi faceva sempre un certo effetto, mi dispiaceva vederla così delusa, era evidente che ci teneva a quella giornata che proprio sul finire stava rischiando di venire in un qualche modo macchiata. Mi avvicinai allora a lei accarezzandole la schiena -Vabbè dai, vorrà dire che dovremo organizzare un'altra giornata in spiaggia. L'estate non è ancora finita-.
Elisa a differenza di Martina non ha mai perso il suo ormai distintivo ottimismo, tant'è che prese subito con entusiasmo la mia proposta buttata un po' li per consolare la mia ragazza -Bravo! Ottima idea! Dobbiamo assolutamente organizzare prima della fine dell'estate. Magari un week end tutti insieme, che ne dite?-
Marco annuì -Si bhe, devo organizzarmi col lavoro ma dovrei riuscire ad incastrare-
Tutti però aspettavano la risposta di Martina che sicuramente era quella ad aver preso peggio l'imprevisto della pioggia. L'idea sembrò tirarla su, infatti sorrise e annuì decisa -Si dai, perché no?! Io non ho problemi a liberarmi un week end e poi sarebbe bello-
-Fatta allora!- conclusi io così da chiudere il cerchio -Anche perché quest'anno non ho praticamente fatto nulla di ferie e quindi ne ho a vagonate di arretrate-
Ed intanto che parlavamo arrivammo alla stanza delle ragazze. I primi a puntare il letto ovviamente fummo noi maschietti, su tutti Marco che si sdraiò beato sulla parte destra, quella di Elisa e io lo seguii a ruota facendo lo stesso sulla piazza libera, mentre le ragazze si sedettero sulla zona bassa del materasso rivolte verso di noi.
-Mmm cosa potremmo fare?- chiese la bionda guardandoci.
Silenzio...Cosa avremmo potuto fare in una stanza d'albergo? Non è che ci fossero tante possibilità
-No anzi ho un'idea!! Ho scaricato l'altro giorno un'app. È praticamente un gioco con penitenze varie, tipo "Obbligo o verità"- continuò sempre Elisa
-Oddio è da una vita che non faccio quel gioco!! Praticamente dalle superiori- esclamò subito Martina. Al tempo ancora non la conoscevo e così mi chiesi inevitabilmente cosa fosse successo in quell'occasione, ovviamente con una buona dose di fastidio al solo pensiero. Non era il momento di parlarne però e poi non ero così sicuro di voler sapere la verità...Odiavo essere geloso!
-Eh praticamente anch'io. Comunque in pratica puoi scegliere appunto tra obbligo o verità. Se non vuoi fare quello che ti viene proposto puoi cambiare, ma come pegno devi toglierti un indumento. Ah e ti fa decidere il livello, tipo se farlo soft, medio o totalmente hot-
Elisa guardò Martina che sembrò titubare -Ho paura di cosa ne viene fuori con la versione hot- conoscevo quella risatina nervosa fin troppo bene
-Ma si dai, proviamo a giocare e vediamo cosa ne viene fuori. Alla fine nessuno ci mette una pistola alla tempia se proprio non vogliamo fare qualcosa- le rispose Marco -Potremmo scegliere medio così non rischia di finire troppo male- continuò
-Oppure finisce bene. Dipende dai punti di vista- rispose subito la sua ragazza con una buona dose di malizia che devo dire mi eccitò parecchio. Io mi misi a ridere per non dare a vedere che a dire il vero ero un po' combattuto non sapendo cosa aspettarmi e perciò temendo obblighi sconvenienti.
-Ok proviamo allora- rimasi sul vago.
-Ah si, dimenticavo che c'è la possibilità di impostare una scelta Jolly. Quindi tipo se uno non vuole svolgere nè l'obbligo nè la verità che propone l'app può rischiare il Jolly. A quel punto l'app decide quale giocatore sceglie la penitenza alla quale non si può scampare- continuò Elisa e a quel punto, anche per non fare il guastafeste decisi di rispondere per tutti -Ok fatta. Giochiamo allora-
Ci mettemmo comodi sul letto, rivolti tutti e quattro verso il centro dove Elisa aveva messo il suo telefono dopo aver impostato tutti i parametri della partita. La prima a doversi sottoporre al gioco fu proprio la bionda che cliccò su verità e comparve la scritta
"L'hai mai fatto all'aperto? Se si racconta, altrimenti clicca su obbligo"
-Partiamo bene! Ehm....ok...è capitato qualche anno fa, quindi non con te scusa- iniziò imbarazzata guardando il fidanzato -In pratica eravamo in campeggio con degli amici. Dormivo in tenda con un amico, solo che quella notte faceva un caldo bestiale e non riuscivamo a prendere sono, così abbiamo deciso di sgattaiolare in piscina che a quell'ora era deserta. E niente...siamo finiti col farlo lì".
Martina sembrò stupita dal racconto -Oddio e..?...Vi hanno beccati?- Elisa a quella domanda diventò tutta rossa -Ehm...si ci ha beccati la guardia...è stato imbarazzantissimo! Insomma...eravamo nudi...-
-Immagino!- irruppi nel discorso guardando Marco che dava tutta l'impressione di essere all'oscuro di questo racconto, infatti la bionda aveva la tipica espressione di chi chiedeva perdono
-Okok, tocca a me- Marco cercò di tagliare corto, forse un po' infastidito da questa rivelazione e cliccò sullo schermo del telefono che recitò "togliti la maglietta!" -Vabbè questa è semplice- e in un attimo esaudì l'obbligo con gli occhi delle ragazze che si fissarono ovviamente sui muscoli ben messi in vista. Arrivò quindi il mio turno e il mio obbligo fu quello di fare un massaggio alla persona seduta davanti a me, che caso volle fosse Elisa. La guardai e risi imbarazzato -Uh adoro i massaggi! Sei bravo?- chiese lei -Martina non si è mai lamentata diciamo- replicai allegramente ma in realtà ero teso, infatti guardai la mia ragazza sperando non se la prendesse. Il suo sguardo non era proprio rilassato, ma un obbligo era un obbligo. Allora mi alzai e mi misi alle spalle della "fortunata" cominciando a farle un massaggio a spalle e collo. Effettivamente me la cavo piuttosto bene, infatti Elisa si rilassò subito -mmm si confermo...sei molto bravo! Martina tienitelo stretto- ridemmo tutti e dopo un paio di minuti tornai al mio posto
-Ok tocca a me...- come immaginavo Martina scelse la verità, probabilmente temendo l'altra opzione.
-"Racconta la cosa più porca che hai fatto con i tuoi precedenti partner". Ehm...- era evidentemente in seria difficoltà ed esitò per qualche secondo. Non potei fare a meno di chiedermi cosa ci fosse di così ancestrale da non poterlo raccontare.
Elisa scoppiò a ridere -Ma dai per così poco! Bhe se ti togli un indumento puoi cliccare di nuovo.- Lei sembrò pensarci un po' -Mmm vabbè- era senza scarpe essendo a gambe incrociate sul letto e così si tolse i calzini. -mmm non so cosa scegliere...ok speriamo che mi proponga un obbligo tranquillo- Quindi cliccò nuovamente. Fato volle che la penitenza richiedeva di togliersi un altro indumento -Ma che palle!!!- imbronciata e con ben poca convinzione si tolse il maglione rimanendo così in reggiseno. Era il turno di Elisa ma la mia attenzione rimase sulla mia ragazza in quanto evidentemente si era dimenticata di avere un reggiseno molto carino in pizzo di un marrone chiaro, quasi tinta carne, ma che in sostanza era semitrasparente e quindi si vedeva tutto senza particolari difficoltà. Il capezzolo marrone scuro che sbucava tra i ricami, l'alone attorno dell'areola....Certo, quel giorno l'avevano già vista in topless, ma quel vedo non vedo tra l'altro davanti a Marco mi caricò allo stesso tempo di eccitazione e gelosia. Non c'era alternativa, ormai era lì in reggiseno e non potevo fare sceneggiate quindi spostai l'attenzione sull'altra ragazza -Ok questa volta anch'io obbligo- il telefono quindi propose "Bacia per venti secondi sul collo il giocatore davanti a te". Bhe, quel giocatore ero io e così alzò lo sguardo su di me. Non mi rimase che sorridere in difficoltà. Non nascondo che l'idea che mi stesse per baciare il collo mi piaceva eccome, ma avevo paura della reazione di Martina -Ehm posso?- chiese alla mia ragazza. Mi stupì che non fece la stessa domanda a Marco -Eh che vuoi farci...è l'obbligo...- non sembrava molto convinta ma probabilmente anche lei per non fare la guastafeste acconsentì. Elisa allora si alzò e questa volta fu lei a venire da me. -Pronto?- -Prontissimo- replicai io ridacchiando e piegai di lato la testa per agevolarla. Qualche istante dopo sentii le sue labbra umide e calde appoggiarsi sul mio collo. Mi aspettavo dei bacetti a stampo casti, ma ci mise parecchia sensualità, tanto che mi venne la pelle d'oca. Ho sempre adorato i baci su quella zona ed Elisa ci sapeva davvero fare. Il cuore mi batteva all'impazzata e mi era venuta una forte erezione che cercai di nascondere incrociando le gambe in modo tattico. Quei venti secondi sembrarono non finire mai, fu allo "stop!" di Marco che Elisa si staccò e tornò tutta sorridente al suo posto -E anche questa è fatta. Vai Marco!- esclamò tutta allegra rivolgendosi al suo ragazzo. Io ero ancora in un altro mondo. Il ragazzo cliccò e lo schermo a sorpresa di riempì di trombe e coriandoli festanti che quando scomparirono rivelarono la scritta "Colpo di fortuna! Scegli un obbligo o una verità per uno o più giocatori a tua scelta!" -Mmm bhe....- guardò le ragazze e gli sbucò un sorrisetto furbo -ragazze...baciatevi sensualmente per venti secondi- Ci era andato giù bello pesante, ma la cosa non mi dava fastidio. Non so perché ma il fatto che il bacio fosse con un'altra ragazza non mi dava la stessa sensazione che avrei avuto se fosse stato con un uomo. Le due si avvicinarono, come immaginavo Martina era molto più titubante di Elisa che invece sembrò molto più a suo agio e già aveva una mano sul suo viso -Pronta?- chiese la bionda guardandola negli occhi ed al cenno affermativo della mia ragazza si avvicinò fino ad annullare le distanze. Non mi persi il minimo dettaglio e lo stesso fece Marco. Il bacio fu lento, quasi dolce. Si era creato un silenzio assurdo e si sentivano solo i rumori delle labbra umide che strusciavano le une sulle altre -Susu, potete fare meglio. Deve essere un bacio sensuale!- intervenne Marco e la sua ragazza si interruppe per un attimo giusto per fulminarlo con lo sguardo senza tuttavia togliere la mano dal viso di Martina. Ma subito dopo riprese da dove aveva lasciato, questa volta schiuse le labbra e vidi chiaramente la sua lingua andare ad arpionare l'altra. Non era più un bacio dolce, quasi per ripicca sembrò metterci tutto il suo erotismo. Appoggiò anche l'altra mano sulla guancia libera e spinse le labbra su quelle della mia ragazza, mordendole poi il labbro inferiore che tirò sensualmente a se sorridendo maliziosa. Le due respiravano profondamente, si sentiva chiaramente il respiro profondo di entrambe e Martina sembrava a sorpresa lasciarsi andare, tanto che la cosa mi eccitò ancora di più. Ero immobile, completamente rapito da quello spettacolo e sicuramente nessuno stava più badando al tempo trascorso. Ancora le lingue danzarono platealmente fuori dalle labbra, ben in vista, forse proprio affinché noi spettatori potessimo assistere a quel particolare proprio come aveva richiesto Marco, anzi, stavano andando ben oltre. Non ancora paga, Elisa posò una mano sul seno di Martina accennando appena a palparglielo ma a quel gesto si tirò indietro e sorrise beffarda -Ok stop! Direi che può bastare no?- io e Marco eravamo impietriti, senza parole dopo quello spettacolo...sicuramente a quel punto l'eccitazione di entrambi era alle stelle
-Avrei proprio bisogno di alcool- ironizzò Marco -Giusto!!! Voi dovete ancora pagare pegno per oggi. Ho un'idea, ordiniamo una bottiglia col servizio in camera così poi siamo pari- esclamò in risposta Elisa, al chè alzai le mani in segno di resa e ridacchiando accettai. Quindi si alzò e dal telefono della stanza fece l'ordinazione. [continua...]
 
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Grande ritorno, era uno dei miei racconti preferiti mi dispiaceva troppo che si fosse arenato.... Grazie per aver continuato, non vedo l'ora di leggere il prosieguo ...con il cazzo in mano!
 
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La situazione si era decisamente scaldata con quel bacio. Mai e poi mai avrei pensato che Martina si sarebbe lasciata andare in quel modo. Potevo aspettarmi un bacio a stampo, o al massimo un bacio decente con quel gusto saffico, ma davanti agli occhi di me e Marco era successo qualcosa che andava ben più in là di un semplice bacio lesbo. Era evidente a tutti, quantomeno a me, che entrambe le ragazze ci avevano preso gusto e quella mano sul seno...Dio quella mano avrei fatto molta fatica a togliermela dalla testa. Quando Elisa si alzò a fare l'ordinazione seguirono un paio di minuti di puro ed imbarazzante silenzio. Ci guardammo a vicenda e in questo notai come Martina sfuggisse dal mio sguardo facendo ben intuire quanto si sentisse a disagio. Lei era imbarazzata, noi fidanzati eravamo storditi, ma io ero sicuramente eccitato.
Quando la bionda tornò toccò a me. Visti i numerosi obblighi decisi di optare per l'altra possibilità che lessi ad alta voce -"racconta una tua fantasia erotica ricorrente"...mmm...bhe difficile perchè ne ho tante- ammisi ridendo più divertito che imbarazzato visto che ormai l'imbarazzo era via via svanito -Allora, una fantasia che ho da abbastanza è di andare in una spa naturista, ovviamente in coppia e...insomma...vedere Martina nuda o semi nuda in mezzo ad altri uomini- non era facile parlare di cose così intime, soprattutto non conoscendo le reazioni degli altri, ma appena finii di parlare Elisa si mise a ridere -E basta? Così poco? Possiamo sempre organizzare così ti togli lo sfizio- esclamò tutta maliziosa, cosa che deve aver colto alla sprovvista perfino il suo fidanzato che la guardò platealmente incredulo -Bhe insomma, parliamone- rispose subito lui contrariato nascondendo il nervosismo con una risatina che suonò piuttosto forzata -Vabbè se non ti va posso sempre andarci da sola- Elisa continuava a provocarlo e non so come fece lui a non prendersela, fossi stato al suo posto avrei tirato su un baruffone che se lo sarebbero ricordati tutti a lungo. Il fatto è che lei era anche brava a provocare, infatti per come mise la battuta suonò più che altro come un modo per stuzzicarlo con malizia, ovviamente però il dubbio che stesse facendo sul serio tra le righe rimaneva comunque. -Tu provaci...- questa volta Marco sembrò più serio che scherzoso, al chè Martina prese la palla al balzo per cambiare velocemente discorso -Ok tocca a me! Che Dio me la mandi buona...cazzo!....- guardammo tutti e tre lo schermo e fu Elisa a recitare -"Fatti palpare il seno per venti secondi dal giocatore davanti a te"...fate voi...- esclamò alzando le mani in segno di resa. Il giocatore davanti era Marco. Sentii il cuore fermarsi per un secondo, fare una capovolta e poi iniziare a battere all'impazzata rilasciando un calore che mi riempì in un attimo tutto il corpo arrivando alle tempie e alle orecchie che senz'altro diventarono rosso fuoco. Guardai la mia ragazza chiedendomi che cosa avrebbe fatto, anzi, pregando silenziosamente tra me e me che non si sarebbe prestata a tanto. Di per se era abbastanza una cavolata, ma mi dava un fastidio da morire e poi era soltanto con un reggiseno così leggero che sarebbe stato come palpargliele a nudo. Lei, silenziosa, continuò a guardare un punto indefinito per qualche secondo, poi sospirò. In quello stesso momento, mettendo uno dei suoi bronci scese dal letto a piedi nudi e lì capii che fortunatamente avrebbe pagato pegno per cambiare penitenza. Quando la vidi aprirsi il bottone dei jeans e abbassarsi la zip davanti a tutti cominciai a provare un forte senso di ansia e gelosia, non l'avevo mai vista spogliarsi davanti ad altre persone, non in una situazione del genere, non davanti ad amici, non davanti ad un altro ragazzo. Esitò un attimo, poi se li abbassò fino alle caviglie per poi toglierseli del tutto. Furono giusto un paio di secondi, forse anche meno, giusto il tempo di raddrizzare il busto rivolta verso di noi, ma fu abbastanza perché notassi, o meglio, ricordassi le trasparenze del suo completo intimo che oltre a rivelare i capezzoli turgidi e marroncini nonché gli aloni scuri delle areole attorno ad essi, non copriva abbastanza la sua intimità rendendo ben evidente la strisciolina scura rettangolare e ben curata di pelo sul monte di venere e seppur la parte finale del perizoma fosse in tessuto pieno e perciò coprente, da esso si vedeva sbucare l'ultima porzione di labbra totalmente depilate. Impossibile descrivere a sufficienza quello che provai. Fu qualcosa di molto simile a quanto provato giusto poche ore prima in spiaggia. Un po' come la sensazione di vuoto e mancanza d'aria di quanto sull'apice delle montagne russe il vagone inizia a precipitare e davanti a te vedi soltanto il precipizio. Dire che il cuore prese a battermi forte in gola è forse un eufemismo in confronto ai battiti assordanti che mi rimbombavano fino alle orecchie mentre pensavo che ciò che vedevo io lo stava vedendo perfettamente in diretta anche il ragazzo a fianco a me. Ormai era fatta, non potevo far altro che assistere impotente. Non riuscii ad trattenermi dal guardare Marco per capire quanto avesse notato i particolari e ciò che vidi fu la risposta più affermativa che potessi aspettarmi. I suoi occhi erano fissi, direi quasi imbambolati, sul corpo della mia ragazza. Realizzai che tra quello e vederla nuda ormai la differenza era davvero minima e non ero più sicuro che questo fosse davvero migliore rispetto al farsi semplicemente tastare un po' le tette sopra il reggiseno.
Martina una volta tolti i jeans tornò seduta sul letto e una volta cliccato nuovamente sullo schermo per tentare la sorte, lesse ad alta voce -"Prestazione da Oscar: fingi di masturbarti nel modo più realistico possibile. Non dimenticarti di gemere ad alta voce"...si vabbè però che palle ce l'ha con me questo gioco!-
Elisa: -Eddai cosa sarà mai!!-
Martina: -E fallo tu allora!- quelle parole evidentemente scaturirono un senso di competizione in una Elisa ormai sulla rampa di lancio -Va bene...lo faccio io e in cambio scelgo io la penitenza per te-
Il silenzio che si creò nei secondi successivi da parte di tutti noi può bastare a descrivere come rimanemmo colpiti da quella proposta fatta così su due piedi. Dovette aver colto alla sprovvista anche Martina che senza troppo pensarci accettò con un filo di voce. Si dipinse, come in un lampo in piena notte, un sorriso malefico sulle labbra della bionda -Ok...- pronunciò quella monosillaba in modo secco, deciso, dando tutta l'impressione di averla presa come una sfida. Allora guardò noi maschi, sorridendo provocatoria e maliziosa prima al suo ragazzo, poi a me. Era seduta sulla parte bassa del letto occupando il suo posto nel cerchio, davanti a noi. Guardando Marco dritto negli occhi divaricò lentamente le gambe tenendo le ginocchia alzate, movimento agevolato dal fatto che portava dei semplici shorts. Poi spostò lo sguardo su di me e la sua mano, con una lentezza plateale quanto sensuale, scivolò fino ad appoggiarsi all'altezza della sua intimità. A quel punto cominciò a mimare un massaggio.
Chiuse gli occhi, tirò indietro la testa assumendo un'espressione beata e goduriosa...dava tutta l'impressione di godersi al massimo quel momento intimo che in realtà di intimo non aveva proprio nulla. Il suo respiro si fece via via più intenso. Ero incantato a vedere quello spettacolo palesarsi proprio davanti ai miei occhi, non pensavo fosse così porca da fare una cosa del genere davanti a tutti, specialmente davanti a me che ero sostanzialmente un semi-sconosciuto oltre che il fidanzato di una sua cara amica.
Le sue labbra si schiusero come se avesse necessità di attingere maggiore ossigeno a bocca aperta, poi da quelle labbra uscì un flebile gemito. La sua mano intanto continuava a muoversi sapientemente tra le sue cosce e a dire il vero giurerei che stava premendo il giusto in modo tale da procurarsi almeno in parte del vero piacere e non soltanto per finta. Sia io che Marco probabilmente avevamo già una erezione prepotente quando iniziò a gemere sguaiatamente. Gli occhi ancora chiusi, il capo teso all'indietro, la bocca aperta e l'espressione di puro godimento sul volto....dava tutta l'impressione di una vera e propria masturbazione, dimostrando di saper simulare molto bene. E forse non era nemmeno soltanto una simulazione.
La performance venne interrotta di soprassalto quando sentimmo bussare alla porta della stanza. -Cazzo!- si lasciò scappare Elisa rendendosi conto che sicuramente era stata ben sentita dalla persona che ora era dall'altra parte della porta -Servizio in camera!- sentimmo chiamare dal corridoio -Si arriviamo!- si affrettò a rispondere ad alta voce Elisa voltandosi poi verso l'altra ragazza -Vai tu....e paghi pegno andando ad aprire così come sei, soltanto in intimo- esclamò con un sorrisetto beffardo -Ma sei pazza???- provò a ribellarsi la mia ragazza con però l'amica che non volle sentir storie -Io il mio l'ho fatto, ora tocca a te. Dai veloce che sta aspettando!!...Un attimo scusa!- concluse rivolgendosi al povero ragazzo che stava attendendo che qualcuno gli aprisse. -Quanto sei stronza! Ti odio...- si lamentò ancora Martina contrariata, ma non davvero arrabbiata con la sua amica.
La guardammo mentre imbronciata e imbarazzata scendeva dal letto e tenendo lo sguardo basso si allontanava verso la porta. In quel momento iniziai davvero a realizzare cosa stava per succedere, ma questa volta non provai gelosia, ma pura e travolgente eccitazione. L'unica cosa che mi ritrovai a pensare era "beato il ragazzo che stava per ricevere una bella sorpresa!".
Purtroppo dal letto non potemmo vedere oltre la soglia della porta quindi la descrizione è un mix tra quello che vidi e sentii io e quello che mi raccontò successivamente Martina.
Una volta arrivata davanti alla porta esitò per un attimo, prese un lungo e profondo respiro e ancora in apnea aprì velocemente la porta, così di scatto e di istinto che non pensò nemmeno di coprirsi con essa. Si ritrovò subito davanti a se, a circa un metro, un ragazzo che avrà avuto si e no una ventina d'anni, probabilmente il figlio del padrone, che quando la vide presa in quel modo si irrigidì di colpo quasi spalancando gli occhi. Proprio gli occhi rimasero qualche istante fissi sul suo seno e lo stava ancora guardando quando con un filo di voce mezza balbettante farfugliò un -Lo spumante che ha ordinato-.
Martina era super imbarazzata, ma non di certo quanto il ragazzo che era rosso in volto come un pomodoro e i suoi occhi continuavano a vagare incontrollati sul corpo ben poco coperto della mia ragazza. Lei pensò per un attimo di dirgli che stava pagando una penitenza, ma l'imbarazzo la portò a starsene semplicemente zitta e limitarsi a sorridere come nulla fosse ringraziandolo. Proprio per quell'imbarazzo rimasero un paio di secondi a guardarsi come se entrambi stessero aspettando che l'altro dicesse qualcosa, fino a quando Martina si avvicinò per prendere bottiglia e bicchieri, poi arretrò nuovamente per tornare nella stanza, sempre rivolta verso di lui. Mi spiegò solo in un secondo momento che proprio quando fece quel passo indietro, il ragazzo la squadrò dall'alto al basso e giurerebbe di averlo visto soffermarsi sulla zona degli slip. Sapevo esattamente perché si era soffermato in quel modo...non l'aveva semplicemente vista in tutto il suo splendore in intimo, ma si era senz'altro accorto di ciò che non copriva a sufficienza.
Una volta chiusa la porta Elisa applaudì tutta allegra e soddisfatta -Uuuuuu bravaaa!!!! Oggi hai fatto felice quel ragazzo, dovresti esserne fiera! Comunque bel completino trasparente!-
A quelle parole Martina si irrigidì mentre era ancora in piedi davanti a noi e spalancò gli occhi -Oh cazzo è vero!!!! Mi ero dimenticata!! Oddio che vergogna!!!!- solo allora cercò di coprirsi alla meno peggio portandosi la bottiglia davanti all'intimità, ma la sua amica non ci mise un attimo a rincarare la dose -Eh vabbè! Abbiamo visto tutti tutto ormai. Non ha senso che ti copri ora...Dai su dammi qui la bottiglia che iniziamo a festeggiare come si deve. Comunque ci sono ancora troppi vestiti. Facciamo così...Tutti beviamo almeno un bicchiere tutto d'un sorso, ma chi ha ancora vestiti oltre all'intimo deve bere un bicchiere in più per ogni vestito e toglierselo di volta in volta.- Nessuno ebbe da ridire, anzi, ormai per come si erano messe le cose sembrava più che ragionevole e poi sarebbe stato meno imbarazzante anche per Martina. Così man mano iniziammo a bere e spogliarci e in men che non si dica mezza bottiglia se ne andò. Io dovetti bermi tutti d'un fiato tre bicchieri togliendomi maglietta e pantaloni, Marco due visto che era già a petto nudo, mentre Elisa dopo essersi tolta i pantaloni ci tenne a precisare -Vabbè il mio top vale come reggiseno altrimenti rimango con le tette fuori. Comunque decido io che d'ora in poi si fanno solo obblighi che stabilisce una persona scelta da un sito che conosco che fa estrazioni random e non ci si può più tirare indietro, pena il doversi spogliare completamente nudi- [continua...]
 

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