Esperienza reale Io, mia sorella e mio cugino

sormarco

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Capii subito che quelle foto erano stata cancellate da mia sorella. Capii anche che ero nella merda, ero imbarazzato e mi vergognavo trementamente. Lei sarebbe tornata a casa la sera, quindi c'era ancora un po' da aspettare prima di vederla. Immaginai subito che avrebbe voluto parlarmi o cazziarmi. Anzichè farlo di persona, però, decise di scrivermi su whatsapp. Mi scrisse con una scusa banale e dopo un veloce botta e risposta mi disse "belle le foto eh". Mi si gelò il sangue. Decisi di non rispondere. Allora lei rincalzò, scrivendomi di nuovo "sappi che mi hai messo molto in imbarazzo". Continuai a non rispondere e lei continuava a scrivere, tuttavia non sembrava incazzata ma solo amareggiata. "non so cosa ti spinga a fare certe cose ma mi sono sentita violata" continuava ad insistere. "Viste le foto che c'erano non era nemmeno la prima volta, chissà da quanto va avanti questa storia". Io continuavo a non rispondere, non sapevo cosa dire. Lei mi diceva "rispondi, dobbiamo per forza parlare di questa cosa. Dormiamo nella stessa stanza, non puoi ignorarmi per sempre, troviamo una soluzione". "che tipo di soluzione" risposi. "Non so, dimmelo tu. non è normale che tu sia attratto da me". Mi sentivo in trappola, non sapevo cosa dire. Le dissi che in realtà non ero attratto da lei, ma era semplicemente una questione di ormoni, che era un periodo difficile in cui avevo semplicemente voglia e che non avevo nessuno con cui sfogare queste pulsioni. "ma non è normale che tu voglia placare queste pulsioni con me, non puoi scoparti tua sorella" mi disse. Al che risposi "ma ti pare che farei certe cose con te? ma scherzi?" cercando di pararmi il culo. Lei mi sembrava essersi tranquillizzata. "Ah, almeno. Quindi vuoi semplicemente sfogarti e io sono la prima donna che ti viene in mente". "no, semplicemente sei l'unica che vedo in questo periodo, ma non sono ossessionato da ciò, te lo giuro". Okay, sembrava che le cose andassero bene. "va bene. comunque la prossima volta che ti scopro delle foto mie lo dico a mamma e ti faccio passare i guai". Okay, sembrava tutto risolto. La sera tornò a casa, io ero già a letto e per evitare momenti imbarazzanti feci finta di dormire. Lei comunque mi svegliò. mi toccò sulla spalla e mi chiamò per farmi svegliare. Voleva parlarne di persona. Ero molto in imbarazzo ma ero costretto a farlo. Si sedette su mio letto con le gambe accavallate e iniziammo a parlare. Indossava un vestito stretto che le lasciava scoperte le cosce e gran parte del seno, e i soliti tacchi alti. I discorsi furono benomale gli stessi fatti su whatsapp, però di persona avrebbero aiutato a rompere un po' l'imbarazzo. mi chiese "ma quindi quest'eccitazione che hai nei miei confronti ce l'hai perchè son tua sorella o perchè sono una bella ragazza?". "chiaramente perchè sei una bella ragazza. Probabilmente se fossi fidanzato nemmeno ti guarderei" risposi. Lei si mise a ridere "bello stronzo!" e in questo modo riuscimmo a stemperare i toni. "da quanto tempo non scopi?" mi chiese. "ehh, da un annetto buono ormai". "minchia io sarei impazzita, forse hai ragione! quindi è da più di un anno che non vedi una ragazza nuda? a parte quando mi spii.". "esattamente" risposi io. A quel punto mi fece una proposta. "Vabbe, sappi che da me non avrai mai nulla. Tuttavia se può farti sentire meglio, io qualcosa posso fartela vedere. Chiaramente non mi metto a farti gli spogliarelli, però possiamo rendere più naturale questo rapporto che c'è tra noi". "In che senso?" risposi. "Ecco vedi?". Si alzò in piedi. Iniziò a spogliarsi lentamente prima togliendosi i tacchi, poi il vestito, poi il reggiseno e infine le mutande. Andò verso la cassettiera, prese il suo pigiama, lo indossò e si mise a letto. Fece una risatina e disse "Vedi? Questo intendo. Naturalezza. probabilmente vedendomi nuda così spesso ti passerà pure la voglia" e si mise a ridere. "ora dormiamo. Se vuoi segarti fai pure, basta che non mi tocchi e non mi fotografi". Da quel giorno lì il nostro rapporto cambiò. Si spogliava davanti a me, dopo la doccia andava in giro per casa completamente nuda e io cominciai a fare lo stesso...
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Sto cazzo!!! Spero per te che le cose siano cambiate perché così è peggio, almeno prima quello che riuscivi a spiare te lo dovevi far bastare per forza, ma adesso è come fare vedere un pesce ad una foca affamata attraverso una zanzariera, lo vede sente il profumo e vede il pesce che lo mangia un gatto. È una tortura.
 
F

frankie88

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Capii subito che quelle foto erano stata cancellate da mia sorella. Capii anche che ero nella merda, ero imbarazzato e mi vergognavo trementamente. Lei sarebbe tornata a casa la sera, quindi c'era ancora un po' da aspettare prima di vederla. Immaginai subito che avrebbe voluto parlarmi o cazziarmi. Anzichè farlo di persona, però, decise di scrivermi su whatsapp. Mi scrisse con una scusa banale e dopo un veloce botta e risposta mi disse "belle le foto eh". Mi si gelò il sangue. Decisi di non rispondere. Allora lei rincalzò, scrivendomi di nuovo "sappi che mi hai messo molto in imbarazzo". Continuai a non rispondere e lei continuava a scrivere, tuttavia non sembrava incazzata ma solo amareggiata. "non so cosa ti spinga a fare certe cose ma mi sono sentita violata" continuava ad insistere. "Viste le foto che c'erano non era nemmeno la prima volta, chissà da quanto va avanti questa storia". Io continuavo a non rispondere, non sapevo cosa dire. Lei mi diceva "rispondi, dobbiamo per forza parlare di questa cosa. Dormiamo nella stessa stanza, non puoi ignorarmi per sempre, troviamo una soluzione". "che tipo di soluzione" risposi. "Non so, dimmelo tu. non è normale che tu sia attratto da me". Mi sentivo in trappola, non sapevo cosa dire. Le dissi che in realtà non ero attratto da lei, ma era semplicemente una questione di ormoni, che era un periodo difficile in cui avevo semplicemente voglia e che non avevo nessuno con cui sfogare queste pulsioni. "ma non è normale che tu voglia placare queste pulsioni con me, non puoi scoparti tua sorella" mi disse. Al che risposi "ma ti pare che farei certe cose con te? ma scherzi?" cercando di pararmi il culo. Lei mi sembrava essersi tranquillizzata. "Ah, almeno. Quindi vuoi semplicemente sfogarti e io sono la prima donna che ti viene in mente". "no, semplicemente sei l'unica che vedo in questo periodo, ma non sono ossessionato da ciò, te lo giuro". Okay, sembrava che le cose andassero bene. "va bene. comunque la prossima volta che ti scopro delle foto mie lo dico a mamma e ti faccio passare i guai". Okay, sembrava tutto risolto. La sera tornò a casa, io ero già a letto e per evitare momenti imbarazzanti feci finta di dormire. Lei comunque mi svegliò. mi toccò sulla spalla e mi chiamò per farmi svegliare. Voleva parlarne di persona. Ero molto in imbarazzo ma ero costretto a farlo. Si sedette su mio letto con le gambe accavallate e iniziammo a parlare. Indossava un vestito stretto che le lasciava scoperte le cosce e gran parte del seno, e i soliti tacchi alti. I discorsi furono benomale gli stessi fatti su whatsapp, però di persona avrebbero aiutato a rompere un po' l'imbarazzo. mi chiese "ma quindi quest'eccitazione che hai nei miei confronti ce l'hai perchè son tua sorella o perchè sono una bella ragazza?". "chiaramente perchè sei una bella ragazza. Probabilmente se fossi fidanzato nemmeno ti guarderei" risposi. Lei si mise a ridere "bello stronzo!" e in questo modo riuscimmo a stemperare i toni. "da quanto tempo non scopi?" mi chiese. "ehh, da un annetto buono ormai". "minchia io sarei impazzita, forse hai ragione! quindi è da più di un anno che non vedi una ragazza nuda? a parte quando mi spii.". "esattamente" risposi io. A quel punto mi fece una proposta. "Vabbe, sappi che da me non avrai mai nulla. Tuttavia se può farti sentire meglio, io qualcosa posso fartela vedere. Chiaramente non mi metto a farti gli spogliarelli, però possiamo rendere più naturale questo rapporto che c'è tra noi". "In che senso?" risposi. "Ecco vedi?". Si alzò in piedi. Iniziò a spogliarsi lentamente prima togliendosi i tacchi, poi il vestito, poi il reggiseno e infine le mutande. Andò verso la cassettiera, prese il suo pigiama, lo indossò e si mise a letto. Fece una risatina e disse "Vedi? Questo intendo. Naturalezza. probabilmente vedendomi nuda così spesso ti passerà pure la voglia" e si mise a ridere. "ora dormiamo. Se vuoi segarti fai pure, basta che non mi tocchi e non mi fotografi". Da quel giorno lì il nostro rapporto cambiò. Si spogliava davanti a me, dopo la doccia andava in giro per casa completamente nuda e io cominciai a fare lo stesso...
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Ma noooo dai !! Sei masochista!!!!
 
OP
N

nomeutente96

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Come già annunciato da alcuni di voi, la situazione diventò ancora più impraticabile. Il nostro rapporto sarebbe dovuto diventare più spontaneo e naturale, ma non era assolutamente facile. Vedere una donna come mia sorella completamente nuda a pochi centimetri di distanza da me e non poterci fare nulla e non potersi nemmeno segare era una specie di tortura. COndividendo la stessa stanza ero costretto a vederla nuda ogni giorno e non faceva nulla per nascondere alcuna parte del suo corpo. Assistevo ai suoi piegamenti in avanti quando, competamente nuda, si chinava a prendere il pigiama dall'ultimo cassetto del comodino e a tutti i suoi movimenti che portavano le sue chiappe ad allargarsi leggermente e a far vedere tutto quel ben di dio che aveva tra le gambe. La sua vagina gonfia era sempre più un oggetto di desiderio, così come il suo ano e i suoi seni sodi e i suoi capezzoli grossi e chiari. Davanti a tali visioni facevo di tutto per nascondere le mie erezioni, tranne quando giocavo anche io ad andare in giro per casa nudo davanti a lei. Speravo che in qualche modo facessi anche a lei un certo effetto, specialmente uscendo dal letto la mattina presto con dei durelli epocali. Tuttavia lei non faceva una piega, al massimo si limitava a guardare un po'.
Un giorno, verso le 10 di sera, ero a letto e lei, prima di andare a dormire, decise di fare una doccia. Tornò in camera ancora mezza bagnata con infradito, un asciugamano bianco molto corto che la copriva a malapena e un asciugamano in testa. Una volta seduta sul letto tolse l'asciugamano dai capelli e cominciò ad asciugarsi le gambe. Già in quel modo si vedeva la sua figa ancora un po' umida e il suo pelo abbastanza abbondante che spuntava da sotto l'asciugamano che le cingeva il corpo. Asciugò lentamente i polpacci, i piedi, poi si alzò in piedi, allargò le gambè e passò l'asciugamano sulla figa e tra le chiappe per asciugare tutto. Io nel frattempo ero girato verso di lei e assistevo a tutta la situazione. Ad un certo punto, con ancora l'asciugamano intorno al corpo, si distese al letto sul suo fianco, dandomi le spalle, e inziò a messaggiare al telefono. L'asciugamano lasciava scoperte mezze chiappe e io approfittai del fatto che fosse voltata dall'altra parte per toccarmi un po'. Mentre messaggiava al telefono ogni tanto con una mano si accarezzava le cosce, poi lentamente saliva fino ad arrivare alle grosse natiche. Lentamente la sua mano spostò in su l'asciugamano che le lasciò l'intero sedere scoperto. Cominciò ad accarezzarselo, ma senza malizia. Passo la mano in mezzo alle chiappe molto lentamente, come per accarezzarsi. Poi con una mano allargò leggermente le chiappe e cominciò lentamente a grattarsi. I suoi peli disordinati partivano dalla figa e si sviluppavano un po' anche sull'ano. Probabilmente le davano un po' di prurito. Io assistevo immobile a quella scena: le sue chiappe aperte davanti a me, il suo dito che, muovendosi su e giù in prossimità dell'ano, sembrava che volesse stimolarlo. Guardavo quella scena estasiato, i miei occhi erano fissi su di lei e con una mano mi stivolavo leggermente il glande. Lei tolse di scatto la mano da lì, si girò e mi trovò completamente concentrato su di lei. Io feci finta di distogliere lo sguardo ma inutilmente. Lei ritornò a messaggiare e mi disse "dai puoi continuare a fare quello che stavi facendo, non ti giudico". Abbassai leggermente il pantaloncino, tolsi il lenzuolo e cominciai a menarmelo mentre lei era concentrata sul suo telefono. L'eccitazione mi aveva già inumidito completamente il glande, e il movimento della sega produceva un rumore di bagnato che si sentiva in maniera chiara. Lei ogni tanto si girava per mezzo secondo per poi tornare a messaggiare. Intanto continuava ad accarezzarsi, a toccarsi fra le gambe. Ad un certo punto, sempre rimanendo distesa sul fianco dandomi le spalle, divaricò le gambe. L'asciugamano salì ancora più in su, il suo culo era completamente nudo, la sua vagina era sotto i miei occhi. Cominciò ad accarezarsi l'interno coscia per poi salire, accarezzarsi proprio li, giocare con i peli che aveva sul pube. Stavo per impazzire. Senza accorgermene aumentai il ritmo e cominciai a segarmi velocemente. Nel completo silenzio della mia stanza, si sentiva solo il rumore delle mie seghe. Dovevo sborrare, e per non fare troppo schifo decisi di andare in bagno. Mi alzai dal letto e mia sorella, voltandosi verso di me mi chiede "che fai?". "eh vado in bagno". "devi venire?". Imbarazzato abbassai lo sguardo e dissi "eh si". "dai fallo qui, pulisci dopo. tanto ormai...". Colsi la palla al bazo. mi sedetti sul mio letto rivolto verso di lei e continuai a segarmelo velocemente mentre lei era ancora nuda sul suo letto. Feci un verso di piacere e in quell'esatto momento mia sorella si voltò verso di me con un sorrisetto. Iniziai a schizzare praticamente sotto i suoi occhi. Uno, due, tre, quattro schizzi abbondanti che finirono per sporcare anche il lenzuolo celeste del suo letto, che era a mezzo metro dal mio. Si mise a ridere e disse "addirittura!". Tornò a contemplare il suo telefono. "Ora pulisci tutto però". Ai suoi ordini.
 

bojack1984

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L'unica cosa che non capisco è questa. Le foto che hai messo qui non le aveva cancellate tua sorella dal tuo computer?
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L'unica cosa che non capisco è questa. Le foto che hai messo qui non le aveva cancellate tua sorella dal tuo computer?
 
K

Kindle

Guest
Come volevasi dimostrare. E' una donna, in fin dei conti. Curiosa e dominatrice, con l'aggiunta della minaccia di sviscerare tutto alla mamma se le cose non vanno come dice lei. Hai capito la sorellina? Giustamente si è tolta lo sfizio di vedere suo fratello e il suo membro in azione. Quando tutto questo diverrà un'abitudine probabilmente ti chiederà di smettere. Sta testando le sue capacità seduttive, bel training.
 

Brasileiro

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Come volevasi dimostrare. E' una donna, in fin dei conti. Curiosa e dominatrice, con l'aggiunta della minaccia di sviscerare tutto alla mamma se le cose non vanno come dice lei. Hai capito la sorellina? Giustamente si è tolta lo sfizio di vedere suo fratello e il suo membro in azione. Quando tutto questo diverrà un'abitudine probabilmente ti chiederà di smettere. Sta testando le sue capacità seduttive, bel training.

Non torna però un particolare importantissimo: se tu mi ricatti minacciandomi di dirlo alla mamma, io a mia volta ti contro-ricatto dicendo sempre alla mamma che so tutto di te e nostro cugino. Uhmmmm come la mettiamo?
Considerando che non possa finire a seghe tarallucci e vino.....O te la sei fatta sotto oppure non sai più come continuare sto "racconto" ;) delle 2 l'una!!!
Illuminaci please
 
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sormarco

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Magari messaggiava con quello stronzo di tuo cugino e si prendevano gioco di te, ricatto per ricatto di a tua mamma che lei si scopa tuo cugino 😝😝😝
Ma non te la fa neanche leccare?
 

samos

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Come già annunciato da alcuni di voi, la situazione diventò ancora più impraticabile. Il nostro rapporto sarebbe dovuto diventare più spontaneo e naturale, ma non era assolutamente facile. Vedere una donna come mia sorella completamente nuda a pochi centimetri di distanza da me e non poterci fare nulla e non potersi nemmeno segare era una specie di tortura. COndividendo la stessa stanza ero costretto a vederla nuda ogni giorno e non faceva nulla per nascondere alcuna parte del suo corpo. Assistevo ai suoi piegamenti in avanti quando, competamente nuda, si chinava a prendere il pigiama dall'ultimo cassetto del comodino e a tutti i suoi movimenti che portavano le sue chiappe ad allargarsi leggermente e a far vedere tutto quel ben di dio che aveva tra le gambe. La sua vagina gonfia era sempre più un oggetto di desiderio, così come il suo ano e i suoi seni sodi e i suoi capezzoli grossi e chiari. Davanti a tali visioni facevo di tutto per nascondere le mie erezioni, tranne quando giocavo anche io ad andare in giro per casa nudo davanti a lei. Speravo che in qualche modo facessi anche a lei un certo effetto, specialmente uscendo dal letto la mattina presto con dei durelli epocali. Tuttavia lei non faceva una piega, al massimo si limitava a guardare un po'.
Un giorno, verso le 10 di sera, ero a letto e lei, prima di andare a dormire, decise di fare una doccia. Tornò in camera ancora mezza bagnata con infradito, un asciugamano bianco molto corto che la copriva a malapena e un asciugamano in testa. Una volta seduta sul letto tolse l'asciugamano dai capelli e cominciò ad asciugarsi le gambe. Già in quel modo si vedeva la sua figa ancora un po' umida e il suo pelo abbastanza abbondante che spuntava da sotto l'asciugamano che le cingeva il corpo. Asciugò lentamente i polpacci, i piedi, poi si alzò in piedi, allargò le gambè e passò l'asciugamano sulla figa e tra le chiappe per asciugare tutto. Io nel frattempo ero girato verso di lei e assistevo a tutta la situazione. Ad un certo punto, con ancora l'asciugamano intorno al corpo, si distese al letto sul suo fianco, dandomi le spalle, e inziò a messaggiare al telefono. L'asciugamano lasciava scoperte mezze chiappe e io approfittai del fatto che fosse voltata dall'altra parte per toccarmi un po'. Mentre messaggiava al telefono ogni tanto con una mano si accarezzava le cosce, poi lentamente saliva fino ad arrivare alle grosse natiche. Lentamente la sua mano spostò in su l'asciugamano che le lasciò l'intero sedere scoperto. Cominciò ad accarezzarselo, ma senza malizia. Passo la mano in mezzo alle chiappe molto lentamente, come per accarezzarsi. Poi con una mano allargò leggermente le chiappe e cominciò lentamente a grattarsi. I suoi peli disordinati partivano dalla figa e si sviluppavano un po' anche sull'ano. Probabilmente le davano un po' di prurito. Io assistevo immobile a quella scena: le sue chiappe aperte davanti a me, il suo dito che, muovendosi su e giù in prossimità dell'ano, sembrava che volesse stimolarlo. Guardavo quella scena estasiato, i miei occhi erano fissi su di lei e con una mano mi stivolavo leggermente il glande. Lei tolse di scatto la mano da lì, si girò e mi trovò completamente concentrato su di lei. Io feci finta di distogliere lo sguardo ma inutilmente. Lei ritornò a messaggiare e mi disse "dai puoi continuare a fare quello che stavi facendo, non ti giudico". Abbassai leggermente il pantaloncino, tolsi il lenzuolo e cominciai a menarmelo mentre lei era concentrata sul suo telefono. L'eccitazione mi aveva già inumidito completamente il glande, e il movimento della sega produceva un rumore di bagnato che si sentiva in maniera chiara. Lei ogni tanto si girava per mezzo secondo per poi tornare a messaggiare. Intanto continuava ad accarezzarsi, a toccarsi fra le gambe. Ad un certo punto, sempre rimanendo distesa sul fianco dandomi le spalle, divaricò le gambe. L'asciugamano salì ancora più in su, il suo culo era completamente nudo, la sua vagina era sotto i miei occhi. Cominciò ad accarezarsi l'interno coscia per poi salire, accarezzarsi proprio li, giocare con i peli che aveva sul pube. Stavo per impazzire. Senza accorgermene aumentai il ritmo e cominciai a segarmi velocemente. Nel completo silenzio della mia stanza, si sentiva solo il rumore delle mie seghe. Dovevo sborrare, e per non fare troppo schifo decisi di andare in bagno. Mi alzai dal letto e mia sorella, voltandosi verso di me mi chiede "che fai?". "eh vado in bagno". "devi venire?". Imbarazzato abbassai lo sguardo e dissi "eh si". "dai fallo qui, pulisci dopo. tanto ormai...". Colsi la palla al bazo. mi sedetti sul mio letto rivolto verso di lei e continuai a segarmelo velocemente mentre lei era ancora nuda sul suo letto. Feci un verso di piacere e in quell'esatto momento mia sorella si voltò verso di me con un sorrisetto. Iniziai a schizzare praticamente sotto i suoi occhi. Uno, due, tre, quattro schizzi abbondanti che finirono per sporcare anche il lenzuolo celeste del suo letto, che era a mezzo metro dal mio. Si mise a ridere e disse "addirittura!". Tornò a contemplare il suo telefono. "Ora pulisci tutto però". Ai suoi ordini.
I tuoi racconti sono meglio di tutte le foto qui sul forum . Gran bella sorella dominatrice ;)
 

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