Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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M8nchione

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La storia è raccontata molto bene, infatti l'ho letta tutta in poco tempo. Volevo chiederti, secondo te senza di te Michela avrebbe fatto lo stesso esperienza di questo tipo?
 
OP
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Tanacca71

Guest
La storia è raccontata molto bene, infatti l'ho letta tutta in poco tempo. Volevo chiederti, secondo te senza di te Michela avrebbe fatto lo stesso esperienza di questo tipo?
Forse ho già risposto a questa domanda. Per me si, ma l’avrebbe fatta molto più tardi. La zia non avrebbe potuto controllare tutto. Ad un certo punto si sarebbe presentata magari con un fidanzato e che fai gli neghi il rapporto?
 

Mark89

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@Tanacca71 continua a scrivere senza filtri come stai facendo...è l'unico modo per rendere la situazione al massimo della realtà.

Casomai, se gli argomenti sono particolarmente sensibili, l'idea del disclaimer prima di iniziare può aiutarti a gestire le eventuali rotture di coglioni che questo forum ahimè non manca a distribuire.

Continua così
 

DivoGiulio

"Level 5"
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@Tanacca71 continua a scrivere senza filtri come stai facendo...è l'unico modo per rendere la situazione al massimo della realtà.

Casomai, se gli argomenti sono particolarmente sensibili, l'idea del disclaimer prima di iniziare può aiutarti a gestire le eventuali rotture di coglioni che questo forum ahimè non manca a distribuire.

Continua così
Confermo ! continua a scrivere senza problemi che ti seguiamo molto volentieri(y);)
 

sormarco

"Level 7"
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taranto
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Buongiorno ragazzi

Tra qualche capitolo illustrerò gli eventi della gita.

Più che un sondaggio voglio fare una considerazione. Ci sarà un capitolo diciamo al limite. Quello che vi chiedo è se devo attenuare certi episodi, oppure se secondo voi posso scrivere l’accaduto. Non vorrei poi ritrovarmi a dover leggere sempre le solite cose, tipo non è legale, è stato un abuso, non si può, non è possibile, ecc.

Come disse un carissimo lettore, qui non siamo a csi. Siamo su phica.

Vi ricordo che sono episodi di 30 anni fa, sono successi, non ci posso fare niente. All’inizio del racconto metterò un avviso che se uno non vuole leggere , passi pure avanti. Poi non mi venga a fare polemiche, è stato avvisato. Poteva non leggerlo.

Per tanti di voi, sarà un episodio all’acqua di rose, abituati a cosa succede nel forum. Per me è stato un gioco eccitante.

Cerco di scrivere in modo onesto.

Penso che lo scopo principale del racconto è quello di far rivivere a voi le emozioni che provai a suo tempo. E di farvi venire il cazzo ritto. Se iniziassi a “edulcorare” il racconto, perderebbe di interesse.

buona giornata

ps. Solo il mio carissimo amico @Penetrator può dirmi che è un abuso…😂😂😂
Allora non è legale ciò che si fa contro il volere dell'altro. E qui nessuno sta costringendo a fare nulla. Solo quei due settimane stronzi della discoteca si sondaggio comportati da deficienti.
Quindi vai avanti per come ti senti.
 

SandroSbianca

"Level 3"
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A: Ascolta, ti capisco perfettamente, perché ci sono passato anche io, ed è stato un inferno e dopo il paradiso.

So benissimo come è tua mamma, iperprotettiva, non ti lascia fare niente, ti controlla tutto quello che fai, ti controlla anche il diario…

M: Ma che dici? Chi ha detto queste cose?

A: lo l’ho saputo dalla zia (mia mamma) ne parlavano tempo fa. Ha paura che tu tenga un diario segreto, che tu faccia qualcosa e lo scriva per poi farle vedere alle tue amiche. ( Non era vero niente, era anche uno stratagemma mio per capire se lei potesse scrivere queste cose che ha visto con me, e poi magari farsi scoprire)

M: Ma non si fa cosi, l’ho sempre pensato cmq, io non scrivo mai niente, anche perché la mia vita a parte l’atletica, è monotona, non mi fa fare niente.

E cosi si ritrasse con tutte e due le gambe sopra la sedia e ci appoggiò la testa. Si intristì subito.

Aveva una gonna molto larga e notai subito che scoprì i suoi slip, perché in quella posizione era scesa fino in cima.

Con fare svelto spostai la sua sedia indietro e la tirai verso di me girandola di 90 gradi, io feci altrettanto e fummo una di fronte all’altro. Ebbi una visione completa dello slip, bianco. Era visibilmente bagnato dagli umori del video di prima. Ma fui altrettanto svelto a consolarla con un racconto inventato li su due piedi.

A: Non permettere a nessuno di limitare le tue libertà in questo modo, io ci sono passato con mia mamma.

Pensava di fare la cosa giusta, di proibire quello che loro regolarmente fanno tutti i giorni. Lo ha fatto per anni, non sapevo niente del sesso, e i miei compagni puntualmente mi prendevano in giro, Ci stavo malissimo, fintanto che un giorno conobbi la sorella di un mio compagno di scuola al liceo. Loro avevano un padre che regolarmente sequestrava riviste porno non autorizzate dalle edicole (era un carabiniere) con i ragazzi della classe vidi per la prima volta un giornale porno e rimasi eccitato e sconvolto, ma sul più bello la sorella del mio amico che aveva 5 anni più di me mi beccò a toccarmi e non sapevo più dove nascondermi.

Ma lei fu molto gentile, e con un tatto incredibile mi portò in camera sua e mi parlò per circa un oretta. Mi disse che non c’era niente di male, che è tutto naturale, e che dovevo esplorare la mia sessualità nel modo più semplice possibile. Fu una liberazione per me, da quel momento non avevo più pressioni ne vergogna. Cosi ci vedemmo regolarmente per mesi. Fu bellissimo. (la storia delle riviste era vera, ma non ci fu mai la sorella, quella era inventata solo per lei)

M: per cui tu avevi all’incirca la mia età ? ma lei era una persona fuori dalla famiglia, tu sei mio cugino…

A: a volte non ci è permesso scegliere, ma di me ti puoi fidare.

Continuai a parlare per tutta la durata della ripetizione, lei era assorta e attenta a tutto quello che dicevo, gli parlai delle mie esperienze ma anche di altro.

Poi conclusi cosi

A: Per me è stata dura raccontarti tutto, non ho avuto la possibilità di confrontarmi con nessuno, ho provato anche io un po’ di vergogna ma ora mi sento meglio e credo, che se tu ti aprissi con me, ti toglieresti un bel peso. Sfruttami a dovere, quello che diciamo rimarrà sempre in questa stanza.

Avevo fatto breccia, si sentiva importante, si vedeva nel volto, gli avevo confessato i miei segreti. Fu la prima volta che qualcuno si fidava di lei. Non si sentiva come una ragazza, ma una donna.

Fu cosi che mi alzai in piedi e la invitai a fare altrettanto, abbracciandola per un po’ e sussurrandoli nell’orecchio che non la volevo vedere piangere.

Avevo le sue tette schiacciate sul mio petto, potevo sentire i capezzoli duri molto bene, e il mio cazzo ritto era proprio sopra il suo pube.

Rimanemmo cosi per un po’, poi gli scostai il viso, gli tolsi le lacrime e in quell’istante avrei avuto voglia di baciarla duramente, ma il buon Fabio mi ritornò in mente. E cosi fu lei che prese parola:

M: Hai ragione Anto, non ho mai avuto esperienze in vita mia, anche se so che sono una bella ragazza, ricevo molte attenzioni dai ragazzi in fila alla scuola, ma zia e zio sono sempre presenti, non ho un attimo di tregua. Ho approfittato subito delle lezioni proprio per stare lontano da loro. Ti ringrazio per avermi migliorato in matematica, ma qui mi sento anche più libera, posso fare cose e parlare di cose anche normali che a casa sono tabù. Prima mi hai chiesto se avevo mai visto un cazzo cosi grosso, in verità non l’avevo mai vista in vita mia. L’ho visto solo a mio padre, quando ero piccolina e mi lavavano in doccia. Poi appena sono cresciuta, papà faceva la doccia da solo. Ti ho mentito l’altro giorno, sono scappata a casa, non avevo appuntamento con mamma , anche ieri c’era un film sul quel canale. Avevo paura che tu scoprissi che ero turbata e rossa dalla vergogna. Non sapevo gestire le cose, e non le so gestire nemmeno ora.

A: avevo intuito qualcosa che non andava, ma non immaginavo mai che fosse stato per un porno. Stai serena Michela. Facciamo cosi, d’ora in avanti faremo lezione e poi alla fine parliamo di qualsiasi cosa ti vada, anche cose che non potresti mai fare con altre persone. Almeno renderemo le lezioni meno noiose.

M: Grazie Anto, lo apprezzo molto, mi sento molto meglio ora.

Indietreggiò appena e si staccò dal mio corpo e buttò uno sguardo diritto al mio pacco che aveva sentito per tutto il tempo.

M: forse hai ragione, potrebbe assomigliare a quello del film.

E fece una risata. Io ero al limite umano, avrei voluto tirarlo fuori per fare un paragone. Ma resistetti.

A: hai visto? Ti sei già sciolta e stai molto meglio, sei anche spiritosa.

M: si è fatto tardi ,ora devo rientrare. Grazie di tutto. Ricordati del compleanno di Zia dopodomani, Ci vediamo al ristorante.

Per un momento dopo che uscì dalla porta, mi senti una merda, ma di quelle grosse.

Mi ero inventato tantissime cose di sana pianta per poi un giorno, chiavarmela. Lei si era aperta e si fidava di me. Io stavo buttando tutto nel cesso.

Ma mentre stavo mettendo apposto la sedia, mi chinai istintivamente verso la seduta dell’imbottitura e sentii un odore di umori di fica incredibile.

Il lato più perverso di me si era riappropriato della mente, e in quell’istante capì, che ero molto vicino all’obbiettivo primario. Ma come predisse Fabio, avevo la conduzione del gioco e volevo giocare molto lentamente.

A domani
sono arrivato qui e gia ce l ho di marmo cazzooo....che voglia che mi hai fatto venire...
 

alex901

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Buongiorno ragazzi

Tra qualche capitolo illustrerò gli eventi della gita.

Più che un sondaggio voglio fare una considerazione. Ci sarà un capitolo diciamo al limite. Quello che vi chiedo è se devo attenuare certi episodi, oppure se secondo voi posso scrivere l’accaduto. Non vorrei poi ritrovarmi a dover leggere sempre le solite cose, tipo non è legale, è stato un abuso, non si può, non è possibile, ecc.

Come disse un carissimo lettore, qui non siamo a csi. Siamo su phica.

Vi ricordo che sono episodi di 30 anni fa, sono successi, non ci posso fare niente. All’inizio del racconto metterò un avviso che se uno non vuole leggere , passi pure avanti. Poi non mi venga a fare polemiche, è stato avvisato. Poteva non leggerlo.

Per tanti di voi, sarà un episodio all’acqua di rose, abituati a cosa succede nel forum. Per me è stato un gioco eccitante.

Cerco di scrivere in modo onesto.

Penso che lo scopo principale del racconto è quello di far rivivere a voi le emozioni che provai a suo tempo. E di farvi venire il cazzo ritto. Se iniziassi a “edulcorare” il racconto, perderebbe di interesse.

buona giornata

ps. Solo il mio carissimo amico @Penetrator può dirmi che è un abuso…😂😂😂
Secondo me dovresti continuare a scrivere come hai sempre fatto al massimo puoi scrivere a inizio capitolo che è un racconto forte così uno sa se leggerlo o no , ovviamente io leggerò tutto 😍
 

popp

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Buongiorno ragazzi

Tra qualche capitolo illustrerò gli eventi della gita.

Più che un sondaggio voglio fare una considerazione. Ci sarà un capitolo diciamo al limite. Quello che vi chiedo è se devo attenuare certi episodi, oppure se secondo voi posso scrivere l’accaduto. Non vorrei poi ritrovarmi a dover leggere sempre le solite cose, tipo non è legale, è stato un abuso, non si può, non è possibile, ecc.

Come disse un carissimo lettore, qui non siamo a csi. Siamo su phica.

Vi ricordo che sono episodi di 30 anni fa, sono successi, non ci posso fare niente. All’inizio del racconto metterò un avviso che se uno non vuole leggere , passi pure avanti. Poi non mi venga a fare polemiche, è stato avvisato. Poteva non leggerlo.

Per tanti di voi, sarà un episodio all’acqua di rose, abituati a cosa succede nel forum. Per me è stato un gioco eccitante.

Cerco di scrivere in modo onesto.

Penso che lo scopo principale del racconto è quello di far rivivere a voi le emozioni che provai a suo tempo. E di farvi venire il cazzo ritto. Se iniziassi a “edulcorare” il racconto, perderebbe di interesse.

buona giornata

ps. Solo il mio carissimo amico @Penetrator può dirmi che è un abuso…😂😂😂
Scrivi i fatti accaduti.....👍👍👍
 

Oseiriccooseirocco

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Avanti tutta boss!!! C'è ne faremo una ragione se il racconto devesse essere tosto. Bisogna capire chi era veramente sta ragazza, e spero ci sia spazio anche per qualche amica. Vai così ormai oltre che di Michela siamo appassionati anche al tuo modo di scrivere!!!
 

AmanteMI

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Buongiorno ragazzi

Tra qualche capitolo illustrerò gli eventi della gita.

Più che un sondaggio voglio fare una considerazione. Ci sarà un capitolo diciamo al limite. Quello che vi chiedo è se devo attenuare certi episodi, oppure se secondo voi posso scrivere l’accaduto. Non vorrei poi ritrovarmi a dover leggere sempre le solite cose, tipo non è legale, è stato un abuso, non si può, non è possibile, ecc.

Come disse un carissimo lettore, qui non siamo a csi. Siamo su phica.

Vi ricordo che sono episodi di 30 anni fa, sono successi, non ci posso fare niente. All’inizio del racconto metterò un avviso che se uno non vuole leggere , passi pure avanti. Poi non mi venga a fare polemiche, è stato avvisato. Poteva non leggerlo.

Per tanti di voi, sarà un episodio all’acqua di rose, abituati a cosa succede nel forum. Per me è stato un gioco eccitante.

Cerco di scrivere in modo onesto.

Penso che lo scopo principale del racconto è quello di far rivivere a voi le emozioni che provai a suo tempo. E di farvi venire il cazzo ritto. Se iniziassi a “edulcorare” il racconto, perderebbe di interesse.

buona giornata

ps. Solo il mio carissimo amico @Penetrator può dirmi che è un abuso…😂😂😂

assolutamente senza censura!

a maggior ragione perche' sono fatti accaduti nel passato
 
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Tanacca71

Guest
CAPITOLO: PRIMO ESAME DI MICHELA

Il prof mi aveva impressionato, era davvero una miniera di informazioni, ma a questo punto dovevo far si che Michela ritornasse all’ovile.

I genitori erano rientrati dalla gita del camper e si apprestavano a festeggiare l’evento tutti insieme per raccontare la loro esperienza. Il luogo era in casa di Michela.

La cugina aveva la fortuna di abitare in una abitazione con piano terra e primo piano e sopra una ampia terrazza dove già a giugno si prendeva il sole.

Faceva molto caldo e io decisi di vestirmi abbasta leggero con una camicia a mezze maniche sbottonata per esaltare un po’ i pettorali, e dei pantaloni estivi. Poi occhiali da sole. Insomma facevo la mia figura. Dopo i saluti di rito chiesi dove stava Michela. Mi dissero che si sta cambiando in camera.

Finalmente venne giù con una vestitino con le spalle scoperte e la gonna molto corta, stile Non è la Rai per intenderci. L’esame non è per lei, è per me pensai

Saluti di rito, io mi avvicino per un bacetto innocente alla guancia e approfitto

A: se scendi così mi fa prendere un infarto

M: ho detto di darmi tregua, e ti presenti con i pettorali in bella vista, sei uno stronzo.

Non erano passati nemmeno 5 minuti e io facevo già fatica a contenermi.

Ma il mio intento era quello di far cedere subito la cugina

Gli zii ci avevano assegnato i posti a tavola accanto, invece la rottura di palle di mio cugino voleva stare accanto a me. Michela rideva poco più in là

Per il dopo pranzo ci trasferimmo in terrazza, c’era un bel gazebo. I genitori si misero sotto all’ombra, io invece mi defilai un po’ più in alto dove c’era una seconda terrazza molto più piccola dove si poteva prendere il sole.

Rimasi in pantaloni e la cugina mi raggiunse, per prendere il sole anche lei, ma rimanendo nel suo vestitino.

M: novità ?

A: ho parlato con il prof, é probabile che lui sia uno dei professori che vanno in gita

M: davvero?

A: si, sarai nelle sue mani per tre giorni.

M: grazie,ma sono un po’ preoccupata, senza il tuo aiuto come farò ad essere sicura che andrà tutto bene?

A: non sono io che ha deciso un periodo di pausa.

Era visibilmente preoccupata, ma non dissi niente della proposta che feci al prof, e nemmeno della mia presenza per ora. Però forzai un po’ la mano

A: so che non vuoi fare niente, ma mi sono meritato qualcosa per aver agevolato il tuo incontro?

M: ok ti spalmo la crema, però stai calmo

Mi tolsi anche i pantaloni e rimasi con gli slip.

M: ma sei scemo se ti vedono così?

A: ma chi ci vede ? I nostri sono nella terrazza di sotto e la casa più vicina alla tua sarà a 500 metri minimo

Iniziò a spalmare sul petto, io ero con gli occhiali da sole e controllavo il suo sguardo

Mi dava la crema molto velocemente, quasi non volesse più trovarsi in quella situazione li.

Comunque le sue mani mi fecero effetto subito, perché avevo il cazzo in tiro, e non avendo i boxer ma gli slip la cappella aveva fatto leggermente capolino sul lato destro.

Lei fece uno sbuffo e continuò con la crema, ma ormai il suo sguardo era sul mio pene.

Poi si morse le labbra e quello era un segno buono.

M: ok può bastare, così

E si mise a pancia sotto lei

Si stava trattenendo in modo assurdo

A: posso mettere un po’ di crema anche a te?

M: si, ok

Si tolse il vestitino

Sotto aveva un completino abbinato. Di intimo

Iniziai lentamente partendo dalle spalle e poi lungo tutta la schiena, lei sembrava rilassata.

Poi passai la crema dalle caviglie e alla gambe e pian piano il mio mirino erano le chiappe belle sode.

Mentre massaggiavo una parte di chiappa, con l’altra mano in modo leggerissimo presi la mutandina dal di sotto e la spostai appena per osservare la sua passerina, era leggermente bagnata. Avrei voluto tuffarmi con la bocca su quella fessurina.

A: piccola posso buttare un pochino più giù le mutandine appena per darti la crema più uniformemente?

M: solo un poco, non voglio rimanere con la fichetta troppo esposta al tuo sguardo.

A: come se non te la avessi mai vista.

M: la smetti per favore ? Dammi la crema e basta.

Era irritata

Abbassai gli slip leggermente sotto il buchetto del culo.

M: ma non è un po’ troppo abbassato?

A: no no tranquilla

Il suo buchetto svettava imperioso li davanti a me.

Iniziai a massaggiare delicatamente il culo e poi ogni volta che passavo vicino all’interno chiappe mi avvicinavo al suo buchetto

Lei sbuffava ancora cercando di stemperare la temperatura, ma non protestava.

Continuai e questa volta mi feci più deciso e con la punta dell’indice costeggiai giro giro tutto il bordo anale

Sentivo chiaramente che Michela ansimava

M: sei uno stronzo di prima categoria, lo sai vero?

Ti ho detto di darmi tregua, te invece non mi lasci in pace, per favore.

A: ma ti rendi conto del panorama pazzesco che mi trovo qui davanti?

M: e io allora? Secondo te non lo vorrei in questo momento? Ma ci sono i nostri parenti lì sotto.

Io se fossi in te mi conserverei per Simona

A: Simona?

M: viene oggi a trovarmi, gli ho detto che ci sei te.

A: e perché l’hai fatta venire oggi?

M: ti conosco perfettamente, lo sapevo che avresti provato a farmi cedere. E io mi conosco bene, non sono immune a te. E allora ho pensato che se doveva venirmi a trovare, magari ti occupavi di lei e mi lasciavi in pace.

Cazzo la cugina aveva passato l’esame, era riuscita a schivare tutti gli attacchi che gli avevo portato.

Però Simona era rimasta un opera incompiuta dal tempo del dopo discoteca. Non sapevo se era ritornata in forma dall’intervento che aveva subito, ma era una ghiotta occasione per stare insieme a lei nel pomeriggio.

Però prima di alzarmi e di ritornare alla mia sdraio da sole, abbassai ulteriormente le mutandine e affondai per una ventina di secondi la lingua su quella passerina umida.

La cugina rimase sorpresa ma non poté in nessun modo emettere un suono per via dei genitori di sotto.

Quei venti secondi furono un eternità, avvinghiai con entrambe le mani le chiappe di Michela, le spalancai e succhiai come un bidone aspira tutto.

Lei per quel breve lasso di tempo mi guardò con la bocca aperta dalla goduria e lo sguardo da truce assassina.

Poi mollai la presa

A: non ti incavolare, siamo pari adesso.


Mi rimisi alla mia sedia aspettando l’arrivo di Simona
 
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sormarco

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CAPITOLO: PRIMO ESAME DI MICHELA

Il prof mi aveva impressionato, era davvero una miniera di informazioni, ma a questo punto dovevo far si che Michela ritornasse all’ovile.

I genitori erano rientrati dalla gita del camper e si apprestavano a festeggiare l’evento tutti insieme per raccontare la loro esperienza. Il luogo era in casa di Michela.

La cugina aveva la fortuna di abitare in una abitazione con piano terra e primo piano e sopra una ampia terrazza dove già a giugno si prendeva il sole.

Faceva molto caldo e io decisi di vestirmi abbasta leggero con una camicia a mezze maniche sbottonata per esaltare un po’ i pettorali, e dei pantaloni estivi. Poi occhiali da sole. Insomma facevo la mia figura. Dopo i saluti di rito chiesi dove stava Michela. Mi dissero che si sta cambiando in camera.

Finalmente venne giù con una vestitino con le spalle scoperte e la gonna molto corta, stile Non è la Rai per intenderci. L’esame non è per lei, è per me pensai

Saluti di rito, io mi avvicino per un bacetto innocente alla guancia e approfitto

A: se scendi così mi fa prendere un infarto

M: ho detto di darmi tregua, e ti presenti con i pettorali in bella vista, sei uno stronzo.

Non erano passati nemmeno 5 minuti e io facevo già fatica a contenermi.

Ma il mio intento era quello di far cedere subito la cugina

Gli zii ci avevano assegnato i posti a tavola accanto, invece la rottura di palle di mio cugino voleva stare accanto a me. Michela rideva poco più in là

Per il dopo pranzo ci trasferimmo in terrazza, c’era un bel gazebo. I genitori si misero sotto all’ombra, io invece mi defilai un po’ più in alto dove c’era una seconda terrazza molto più piccola dove si poteva prendere il sole.

Rimasi in pantaloni e la cugina mi raggiunse, per prendere il sole anche lei, ma rimanendo nel suo vestitino.

M: novità ?

A: ho parlato con il prof, é probabile che lui sia uno dei professori che vanno in gita

M: davvero?

A: si, sarai nelle sue mani per tre giorni.

M: grazie,ma sono un po’ preoccupata, senza il tuo aiuto come farò ad essere sicura che andrà tutto bene?

A: non sono io che ha deciso un periodo di pausa.

Era visibilmente preoccupata, ma non dissi niente della proposta che feci al prof, e nemmeno della mia presenza per ora. Però forzai un po’ la mano

A: so che non vuoi fare niente, ma mi sono meritato qualcosa per aver agevolato il tuo incontro?

M: ok ti spalmo la crema, però stai calmo

Mi tolsi anche i pantaloni e rimasi con gli slip.

M: ma sei scemo se ti vedono così?

A: ma chi ci vede ? I nostri sono nella terrazza di sotto e la casa più vicina alla tua sarà a 500 metri minimo

Iniziò a spalmare sul petto, io ero con gli occhiali da sole e controllavo il suo sguardo

Mi dava la crema molto velocemente, quasi non volesse più trovarsi in quella situazione li.

Comunque le sue mani mi fecero effetto subito, perché avevo il cazzo in tiro, e non avendo i boxer ma gli slip la cappella aveva fatto leggermente capolino sul lato destro.

Lei fece uno sbuffo e continuò con la crema, ma ormai il suo sguardo era sul mio pene.

Poi si morse le labbra e quello era un segno buono.

M: ok può bastare, così

E si mise a pancia sotto lei

Si stava trattenendo in modo assurdo

A: posso mettere un po’ di crema anche a te?

M: si, ok

Si tolse il vestitino

Sotto aveva un completino abbinato. Di intimo

Iniziai lentamente partendo dalle spalle e poi lungo tutta la schiena, lei sembrava rilassata.

Poi passai la crema dalle caviglie e alla gambe e pian piano il mio mirino erano le chiappe belle sode.

Mentre massaggiavo una parte di chiappa, con l’altra mano in modo leggerissimo presi la mutandina dal di sotto e la spostai appena per osservare la sua passerina, era leggermente bagnata. Avrei voluto tuffarmi con la bocca su quella fessurina.

A: piccola posso buttare un pochino più giù le mutandine appena per darti la crema più uniformemente?

M: solo un poco, non voglio rimanere con la fichetta troppo esposta al tuo sguardo.

A: come se non te la avessi mai vista.

M: la smetti per favore ? Dammi la crema e basta. Era irritata

Abbassai gli slip leggermente sotto il buchetto del culo.

M: ma non è un po’ troppo abbassato?

A: no no tranquilla

Il suo buchetto svettava imperioso li davanti a me.

Iniziai a massaggiare delicatamente il culo e poi ogni volta che passavo vicino all’interno chiappe mi avvicinavo al suo buchetto

Lei sbuffava ancora cercando di stemperare la temperatura, ma non protestava.

Continuai e questa volta mi feci più deciso e con la punta dell’indice costeggiai giro giro tutto il bordo anale

Sentivo chiaramente che Michela ansimava

M: sei uno stronzo di prima categoria, lo sai vero?

Ti ho detto di darmi tregua, te invece non mi lasci in pace, per favore.

A: ma ti rendi conto del panorama pazzesco che mi trovo qui davanti?

M: e io allora? Secondo te non lo vorrei in questo momento? Ma ci sono i nostri parenti lì sotto.

Io se fossi in te mi conserverei per Simona

A: Simona?

M: viene oggi a trovarmi, gli ho detto che ci sei te.

A: e perché l’hai fatta venire oggi?

M: ti conosco perfettamente, lo sapevo che avresti provato a farmi cedere. E io mi conosco bene, non sono immune a te. E allora ho pensato che se doveva venirmi a trovare, magari ti occupavi di lei e mi lasciavi in pace.

Cazzo la cugina aveva passato l’esame, era riuscita a schivare tutti gli attacchi che gli avevo portato.

Però Simona era rimasta un opera incompiuta dal tempo del dopo discoteca. Non sapevo se era ritornata in forma dall’intervento che aveva subito, ma era una ghiotta occasione per stare insieme a lei nel pomeriggio.

Però prima di alzarmi e di ritornare alla mia sdraio da sole, abbassai ulteriormente le mutandine e affondai per una ventina di secondi la lingua su quella passerina umida.

La cugina rimase sorpresa ma non poté in nessun modo emettere un suono per via dei genitori di sotto.

Quei venti secondi furono un eternità, avvinghiai con entrambe le mani le chiappe di Michela, le spalancai e succhiai come un bidone aspira tutto.

Lei per quel breve lasso di tempo mi guardò con la bocca aperta dalla goduria e lo sguardo da truce assassina.

Poi mollai la presa

A: non ti incavolare, siamo pari adesso.


Mi rimisi alla mia sedia aspettando l’arrivo di Simona
Sei un diavolo ecciti a schifo Michela e forse ti scoperai Simona davanti a lei.
Non ricordo da cosa si doveva rimettere Simona ?
Provo ad andare a ritroso a vedere se non lo dici prima tu.
 

Black Soul

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CAPITOLO: PRIMO ESAME DI MICHELA

Il prof mi aveva impressionato, era davvero una miniera di informazioni, ma a questo punto dovevo far si che Michela ritornasse all’ovile.

I genitori erano rientrati dalla gita del camper e si apprestavano a festeggiare l’evento tutti insieme per raccontare la loro esperienza. Il luogo era in casa di Michela.

La cugina aveva la fortuna di abitare in una abitazione con piano terra e primo piano e sopra una ampia terrazza dove già a giugno si prendeva il sole.

Faceva molto caldo e io decisi di vestirmi abbasta leggero con una camicia a mezze maniche sbottonata per esaltare un po’ i pettorali, e dei pantaloni estivi. Poi occhiali da sole. Insomma facevo la mia figura. Dopo i saluti di rito chiesi dove stava Michela. Mi dissero che si sta cambiando in camera.

Finalmente venne giù con una vestitino con le spalle scoperte e la gonna molto corta, stile Non è la Rai per intenderci. L’esame non è per lei, è per me pensai

Saluti di rito, io mi avvicino per un bacetto innocente alla guancia e approfitto

A: se scendi così mi fa prendere un infarto

M: ho detto di darmi tregua, e ti presenti con i pettorali in bella vista, sei uno stronzo.

Non erano passati nemmeno 5 minuti e io facevo già fatica a contenermi.

Ma il mio intento era quello di far cedere subito la cugina

Gli zii ci avevano assegnato i posti a tavola accanto, invece la rottura di palle di mio cugino voleva stare accanto a me. Michela rideva poco più in là

Per il dopo pranzo ci trasferimmo in terrazza, c’era un bel gazebo. I genitori si misero sotto all’ombra, io invece mi defilai un po’ più in alto dove c’era una seconda terrazza molto più piccola dove si poteva prendere il sole.

Rimasi in pantaloni e la cugina mi raggiunse, per prendere il sole anche lei, ma rimanendo nel suo vestitino.

M: novità ?

A: ho parlato con il prof, é probabile che lui sia uno dei professori che vanno in gita

M: davvero?

A: si, sarai nelle sue mani per tre giorni.

M: grazie,ma sono un po’ preoccupata, senza il tuo aiuto come farò ad essere sicura che andrà tutto bene?

A: non sono io che ha deciso un periodo di pausa.

Era visibilmente preoccupata, ma non dissi niente della proposta che feci al prof, e nemmeno della mia presenza per ora. Però forzai un po’ la mano

A: so che non vuoi fare niente, ma mi sono meritato qualcosa per aver agevolato il tuo incontro?

M: ok ti spalmo la crema, però stai calmo

Mi tolsi anche i pantaloni e rimasi con gli slip.

M: ma sei scemo se ti vedono così?

A: ma chi ci vede ? I nostri sono nella terrazza di sotto e la casa più vicina alla tua sarà a 500 metri minimo

Iniziò a spalmare sul petto, io ero con gli occhiali da sole e controllavo il suo sguardo

Mi dava la crema molto velocemente, quasi non volesse più trovarsi in quella situazione li.

Comunque le sue mani mi fecero effetto subito, perché avevo il cazzo in tiro, e non avendo i boxer ma gli slip la cappella aveva fatto leggermente capolino sul lato destro.

Lei fece uno sbuffo e continuò con la crema, ma ormai il suo sguardo era sul mio pene.

Poi si morse le labbra e quello era un segno buono.

M: ok può bastare, così

E si mise a pancia sotto lei

Si stava trattenendo in modo assurdo

A: posso mettere un po’ di crema anche a te?

M: si, ok

Si tolse il vestitino

Sotto aveva un completino abbinato. Di intimo

Iniziai lentamente partendo dalle spalle e poi lungo tutta la schiena, lei sembrava rilassata.

Poi passai la crema dalle caviglie e alla gambe e pian piano il mio mirino erano le chiappe belle sode.

Mentre massaggiavo una parte di chiappa, con l’altra mano in modo leggerissimo presi la mutandina dal di sotto e la spostai appena per osservare la sua passerina, era leggermente bagnata. Avrei voluto tuffarmi con la bocca su quella fessurina.

A: piccola posso buttare un pochino più giù le mutandine appena per darti la crema più uniformemente?

M: solo un poco, non voglio rimanere con la fichetta troppo esposta al tuo sguardo.

A: come se non te la avessi mai vista.

M: la smetti per favore ? Dammi la crema e basta. Era irritata

Abbassai gli slip leggermente sotto il buchetto del culo.

M: ma non è un po’ troppo abbassato?

A: no no tranquilla

Il suo buchetto svettava imperioso li davanti a me.

Iniziai a massaggiare delicatamente il culo e poi ogni volta che passavo vicino all’interno chiappe mi avvicinavo al suo buchetto

Lei sbuffava ancora cercando di stemperare la temperatura, ma non protestava.

Continuai e questa volta mi feci più deciso e con la punta dell’indice costeggiai giro giro tutto il bordo anale

Sentivo chiaramente che Michela ansimava

M: sei uno stronzo di prima categoria, lo sai vero?

Ti ho detto di darmi tregua, te invece non mi lasci in pace, per favore.

A: ma ti rendi conto del panorama pazzesco che mi trovo qui davanti?

M: e io allora? Secondo te non lo vorrei in questo momento? Ma ci sono i nostri parenti lì sotto.

Io se fossi in te mi conserverei per Simona

A: Simona?

M: viene oggi a trovarmi, gli ho detto che ci sei te.

A: e perché l’hai fatta venire oggi?

M: ti conosco perfettamente, lo sapevo che avresti provato a farmi cedere. E io mi conosco bene, non sono immune a te. E allora ho pensato che se doveva venirmi a trovare, magari ti occupavi di lei e mi lasciavi in pace.

Cazzo la cugina aveva passato l’esame, era riuscita a schivare tutti gli attacchi che gli avevo portato.

Però Simona era rimasta un opera incompiuta dal tempo del dopo discoteca. Non sapevo se era ritornata in forma dall’intervento che aveva subito, ma era una ghiotta occasione per stare insieme a lei nel pomeriggio.

Però prima di alzarmi e di ritornare alla mia sdraio da sole, abbassai ulteriormente le mutandine e affondai per una ventina di secondi la lingua su quella passerina umida.

La cugina rimase sorpresa ma non poté in nessun modo emettere un suono per via dei genitori di sotto.

Quei venti secondi furono un eternità, avvinghiai con entrambe le mani le chiappe di Michela, le spalancai e succhiai come un bidone aspira tutto.

Lei per quel breve lasso di tempo mi guardò con la bocca aperta dalla goduria e lo sguardo da truce assassina.

Poi mollai la presa

A: non ti incavolare, siamo pari adesso.


Mi rimisi alla mia sedia aspettando l’arrivo di Simona
I tuoi paragrafi rivolti a quegli anni per farci capire ( ovviamente di chi è di quella generazione) come era vestita tipo non è a Rai sono morto.....e purtroppo mi fai venire in mente quegli anni in cui anch'io ho avuto esperienze simili.....ma come ti ho scritto in privato non belle. Grazie comunque per il tuo racconto. Per quanto riguarda il messaggio importante puoi mettere l'annuncio " Materiale non adatto ai deboli di cuore, finti moralisti, finti perbenismi e non provate a farlo a casa " 😂😂😂
 

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