Ciao a tutti, in questa strana serata dopo avervi letto tante volte ed aver letto molte storie accadutevi sono stato pervaso dalla voglia di togliermi un peso, dalla voglia di raccontare ciò che non ho mai raccontato a nessuno per "vergogna" e magari scoprire qualcosa di nuovo. Non si sa mai, il mondo è sempre troppo piccolo.
Vogliate scusarmi se ci saranno degli errori grammaticali, o se il testo non sarà scorrevole. Non ho mai scritto nulla in vita mia, ed in questo momento sto scrivendo di getto. Proverò a suddividere il testo in mini capitoli, forse sarebbe meglio definirli paragrafi per renderlo più semplice.
The Ring
Purtroppo in quella ricorrenza non trovammo cosa cercavamo, quindi momentaneamente ricademmo su un anello di poco valore in acciaio con dei brillantini. Adesso vi starete chiedendo...va bene la premessa, ma perché tutto questo racconto inutile? bene il succo era arrivare a quest'anello. Niente di particolare una stupidata fatta da ragazzini, con un'unica particolarità, la mia lei di allora aveva perso il suo, ed io non essendo in primis amante degli anelli, ed in secundis essendosi rovinato decisi di smollarlo il prima possibile.
L'anello era qualcosa del genere, fatto in acciaio con dei brillantini che col senno di poi presumo fossero di plastica, incollati con del bi-adesivo che resse poco meno di 7 giorni. Lei decise di usare il mio, ormai privo di brillantini e palesemente rovinato ( almeno per me ), ma altrettanto riconoscibile nella sua non completezza e forse unico.
Manicure
Un altro segno particolare con cui lei si distingueva erano le sue mani, bruttine, un pò ciccie con una conformazione particolare delle unghie, cosa che mi permette tutt'oggi dopo anni in cui ( per fortuna ) non la vedo il poterle riconoscerle. Lei aveva una fissa ed erano i disegni sulle unghie, con i quali si dilettava a farli in autonomia, in un modo che più che un abbellimento l'avrei definito una punizione che in futuro mi sarà utile insieme alla conformazione delle mani e delle unghie.
Anni in cui purtroppo ho dovuto costatare che non ha mai fatto nulla a casa per aiutarmi, in cui non si alzava mai prima delle 11, ed il resto della giornata lo passava tra letto, divano, tv e telefonino. Anni in cui la sera trovavo ancora i piatti sporchi della colazione da lei fatta. Non capivo come fosse possibile che non riuscisse a fare nulla a casa, pur non dovendo lavorare, ne tantomeno cercare un lavoro e restando pur sempre con il telefono in mano per ore ed ore...ore durante le quali se la cercavo non rispondeva. I malumori tra di noi iniziarono ad aumentare e la vita di coppia pian piano si spense, il nostro rapporto anche se poco più che ventenni si restrinse a cenare insieme, litigare e qualche volta trombare.
Se pensate vi possa interessare continuerò a scrivere...
Vogliate scusarmi se ci saranno degli errori grammaticali, o se il testo non sarà scorrevole. Non ho mai scritto nulla in vita mia, ed in questo momento sto scrivendo di getto. Proverò a suddividere il testo in mini capitoli, forse sarebbe meglio definirli paragrafi per renderlo più semplice.
Premessa
Siamo da poco entrati nella seconda decade del nuovo secolo ed in un mondo in continuo movimento, con continue variazioni e con un'economia che va a rotoli in una crisi appena iniziata, mi ritrovo poco più che ventenne senza lavoro in uno dei tanti paesi del sud Italia, sperduti ed abbandonati a se stessi, dove i giovani spesso non hanno aspirazioni o dove pur avendole devono accontentarsi di ciò che riescono a trovare. Fu così che per varie circostanze che si incastrarono alla perfezione come in un puzzle mi ritrovai, come disse qualcuno secoli or sono "in una selva oscura ". Scherzi a parte mi ritrovai a dover cambiare tutto, lontano dalla famiglia, dagli amici, da qualunque riferimento avessi avuto fino a quel giorno, anche dalla mia ragazza che in quel momento sembrava forse la cosa peggiore. Poco prima di quanto raccontato finora, in occasione di un'anniversario decidemmo di scambiarci una fedina come si usava in quel periodo; la cosa tutt'ora mi è rimasta impressa, ci sentivamo grandi per quella scelta, per unire il nostro sentimento con qualcosa di materiale. The Ring
Purtroppo in quella ricorrenza non trovammo cosa cercavamo, quindi momentaneamente ricademmo su un anello di poco valore in acciaio con dei brillantini. Adesso vi starete chiedendo...va bene la premessa, ma perché tutto questo racconto inutile? bene il succo era arrivare a quest'anello. Niente di particolare una stupidata fatta da ragazzini, con un'unica particolarità, la mia lei di allora aveva perso il suo, ed io non essendo in primis amante degli anelli, ed in secundis essendosi rovinato decisi di smollarlo il prima possibile.
L'anello era qualcosa del genere, fatto in acciaio con dei brillantini che col senno di poi presumo fossero di plastica, incollati con del bi-adesivo che resse poco meno di 7 giorni. Lei decise di usare il mio, ormai privo di brillantini e palesemente rovinato ( almeno per me ), ma altrettanto riconoscibile nella sua non completezza e forse unico.
Manicure
Un altro segno particolare con cui lei si distingueva erano le sue mani, bruttine, un pò ciccie con una conformazione particolare delle unghie, cosa che mi permette tutt'oggi dopo anni in cui ( per fortuna ) non la vedo il poterle riconoscerle. Lei aveva una fissa ed erano i disegni sulle unghie, con i quali si dilettava a farli in autonomia, in un modo che più che un abbellimento l'avrei definito una punizione che in futuro mi sarà utile insieme alla conformazione delle mani e delle unghie.
Capitolo 1 : I malumori
Sono passati anni da quanto appena letto, anni in cui mi sono trasferito definitivamente al nord, anni in cui lavorando ho potuto permettermi di pagare un affitto e di poter scegliere di convivere per provare a creare una famiglia. Anni....Anni in cui io lavoravo per poter vivere, ed in contemporanea lei non cercava lavoro, se non verso la fine della nostra storia....
Anni in cui purtroppo ho dovuto costatare che non ha mai fatto nulla a casa per aiutarmi, in cui non si alzava mai prima delle 11, ed il resto della giornata lo passava tra letto, divano, tv e telefonino. Anni in cui la sera trovavo ancora i piatti sporchi della colazione da lei fatta. Non capivo come fosse possibile che non riuscisse a fare nulla a casa, pur non dovendo lavorare, ne tantomeno cercare un lavoro e restando pur sempre con il telefono in mano per ore ed ore...ore durante le quali se la cercavo non rispondeva. I malumori tra di noi iniziarono ad aumentare e la vita di coppia pian piano si spense, il nostro rapporto anche se poco più che ventenni si restrinse a cenare insieme, litigare e qualche volta trombare.
Capitolo 2 : Il sesso e l'orale
Sembrerò strano, ma lei è stata la mia prima ragazza, la donna che mi ha fatto scoprire il mondo del sesso. Si sono stato un pò lento, ma non mi vergogno a dirlo, va bene così, anzi forse direi addirittura meglio che sia andata in questo modo, sarebbe stato troppo limitante non avere i miei spazi per dilettarmi con le ragazzine. Lei aveva un pò di esperienza in più di me, ma ciò nonostante imparammo e scoprimmo insieme alcuni aspetti della sessualità. Adorava il cazzo e fare i pompini, tanté che dopo poco iniziammo a sperimentare, volle iniziare a farmi i pompini con il cibo ( patatine fritte, frutta ecc..) lei adorava tenermi il cazzo in bocca, e l'idea del cibo la stuzzicava, dal canto mio era una sensazione strana, quasi come se fossero due lingue a giocare con la mia cappella. Adorava perfino la sborra, ingoiava sempre, ingoiava quando le sborravo in bocca persino col cibo....che devo dirvi l'adorava. Una volta volle usare il mio cazzo come cucchiaino per mangiare uno yougurt...dovevate vederla come lo immergeva e come lo ripuliva. Negli ultimi periodi anche il sesso non era più come prima, ma ormai lo sapete, lei il cazzo lo adorava, infatti la sera a letto il sesso si riduceva ad un pompino che comprendesse l'ingurgitare il mio succo per poi girarsi e dormire. Capitò per caso ( e successivamente lo feci capitare io più volte ) che mi addormentai sul divano e lei accortasi della mia incoscienza, pian piano si intrufolò sotto le mie mutande, leccando, assaporando e pompando il mio cazzo, facendo attenzione che non mi svegliassi e rallentando o fermandosi se pensava che mi stessi svegliando. Si dedicava pienamente fino a farsi sborrare ancora una volta in bocca, ingoiando tutto.
Capitolo 3 : L'anale
Apprezzava anche l'anale. Capitava spesso che mi chiedessi di incularla, ricordo ancora la prima volta in macchina in cui talmente vogliosa mi pregò di incularla e riempirgli il culo. Questo sarà un capitolo breve, non ricordo eventi particolari....se non che alla fine del nostro rapporto dopo anni che stavamo insieme, in cui le cose che si facevano erano più o meno sempre le stesse, iniziai a vedere nuovi comportamenti, nuove rotazioni di lingua, movimenti mai fatti posizione richieste alquanto strane. Un giorno probabilmente una delle ultime volte che scopammo lei si mise a pecorina, e mi chiese di incularla, con una richiesta.... quando stavo per venire dovevo dirglielo, così lei potesse tenersi le chiappe ben aperte, ed io estraendo il cazzo potessi sborrare dentro il culo a distanza, o per meglio dire, voleva sentire lo sperma cadergli sulle natiche e poi colare dentro il culo. Richiesta alquanto bizzarra che solo dopo forse fui in grado di capire.
Se pensate vi possa interessare continuerò a scrivere...