Esperienza reale La mia ex e le cose che non ha mai detto

Nuraka

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Ciao a tutti, in questa strana serata dopo avervi letto tante volte ed aver letto molte storie accadutevi sono stato pervaso dalla voglia di togliermi un peso, dalla voglia di raccontare ciò che non ho mai raccontato a nessuno per "vergogna" e magari scoprire qualcosa di nuovo. Non si sa mai, il mondo è sempre troppo piccolo.

Vogliate scusarmi se ci saranno degli errori grammaticali, o se il testo non sarà scorrevole. Non ho mai scritto nulla in vita mia, ed in questo momento sto scrivendo di getto. Proverò a suddividere il testo in mini capitoli, forse sarebbe meglio definirli paragrafi per renderlo più semplice.


Premessa
Siamo da poco entrati nella seconda decade del nuovo secolo ed in un mondo in continuo movimento, con continue variazioni e con un'economia che va a rotoli in una crisi appena iniziata, mi ritrovo poco più che ventenne senza lavoro in uno dei tanti paesi del sud Italia, sperduti ed abbandonati a se stessi, dove i giovani spesso non hanno aspirazioni o dove pur avendole devono accontentarsi di ciò che riescono a trovare. Fu così che per varie circostanze che si incastrarono alla perfezione come in un puzzle mi ritrovai, come disse qualcuno secoli or sono "in una selva oscura ". Scherzi a parte mi ritrovai a dover cambiare tutto, lontano dalla famiglia, dagli amici, da qualunque riferimento avessi avuto fino a quel giorno, anche dalla mia ragazza che in quel momento sembrava forse la cosa peggiore. Poco prima di quanto raccontato finora, in occasione di un'anniversario decidemmo di scambiarci una fedina come si usava in quel periodo; la cosa tutt'ora mi è rimasta impressa, ci sentivamo grandi per quella scelta, per unire il nostro sentimento con qualcosa di materiale.

The Ring
Purtroppo in quella ricorrenza non trovammo cosa cercavamo, quindi momentaneamente ricademmo su un anello di poco valore in acciaio con dei brillantini. Adesso vi starete chiedendo...va bene la premessa, ma perché tutto questo racconto inutile? bene il succo era arrivare a quest'anello. Niente di particolare una stupidata fatta da ragazzini, con un'unica particolarità, la mia lei di allora aveva perso il suo, ed io non essendo in primis amante degli anelli, ed in secundis essendosi rovinato decisi di smollarlo il prima possibile.
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L'anello era qualcosa del genere, fatto in acciaio con dei brillantini che col senno di poi presumo fossero di plastica, incollati con del bi-adesivo che resse poco meno di 7 giorni. Lei decise di usare il mio, ormai privo di brillantini e palesemente rovinato ( almeno per me ), ma altrettanto riconoscibile nella sua non completezza e forse unico.



Manicure
Un altro segno particolare con cui lei si distingueva erano le sue mani, bruttine, un pò ciccie con una conformazione particolare delle unghie, cosa che mi permette tutt'oggi dopo anni in cui ( per fortuna :ROFLMAO: ) non la vedo il poterle riconoscerle. Lei aveva una fissa ed erano i disegni sulle unghie, con i quali si dilettava a farli in autonomia, in un modo che più che un abbellimento l'avrei definito una punizione che in futuro mi sarà utile insieme alla conformazione delle mani e delle unghie.



Capitolo 1 : I malumori
Sono passati anni da quanto appena letto, anni in cui mi sono trasferito definitivamente al nord, anni in cui lavorando ho potuto permettermi di pagare un affitto e di poter scegliere di convivere per provare a creare una famiglia. Anni....Anni in cui io lavoravo per poter vivere, ed in contemporanea lei non cercava lavoro, se non verso la fine della nostra storia....
Anni in cui purtroppo ho dovuto costatare che non ha mai fatto nulla a casa per aiutarmi, in cui non si alzava mai prima delle 11, ed il resto della giornata lo passava tra letto, divano, tv e telefonino. Anni in cui la sera trovavo ancora i piatti sporchi della colazione da lei fatta. Non capivo come fosse possibile che non riuscisse a fare nulla a casa, pur non dovendo lavorare, ne tantomeno cercare un lavoro e restando pur sempre con il telefono in mano per ore ed ore...ore durante le quali se la cercavo non rispondeva. I malumori tra di noi iniziarono ad aumentare e la vita di coppia pian piano si spense, il nostro rapporto anche se poco più che ventenni si restrinse a cenare insieme, litigare e qualche volta trombare.


Capitolo 2 : Il sesso e l'orale
Sembrerò strano, ma lei è stata la mia prima ragazza, la donna che mi ha fatto scoprire il mondo del sesso. Si sono stato un pò lento, ma non mi vergogno a dirlo, va bene così, anzi forse direi addirittura meglio che sia andata in questo modo, sarebbe stato troppo limitante non avere i miei spazi per dilettarmi con le ragazzine. Lei aveva un pò di esperienza in più di me, ma ciò nonostante imparammo e scoprimmo insieme alcuni aspetti della sessualità. Adorava il cazzo e fare i pompini, tanté che dopo poco iniziammo a sperimentare, volle iniziare a farmi i pompini con il cibo ( patatine fritte, frutta ecc..) lei adorava tenermi il cazzo in bocca, e l'idea del cibo la stuzzicava, dal canto mio era una sensazione strana, quasi come se fossero due lingue a giocare con la mia cappella. Adorava perfino la sborra, ingoiava sempre, ingoiava quando le sborravo in bocca persino col cibo....che devo dirvi l'adorava. Una volta volle usare il mio cazzo come cucchiaino per mangiare uno yougurt...dovevate vederla come lo immergeva e come lo ripuliva. Negli ultimi periodi anche il sesso non era più come prima, ma ormai lo sapete, lei il cazzo lo adorava, infatti la sera a letto il sesso si riduceva ad un pompino che comprendesse l'ingurgitare il mio succo per poi girarsi e dormire. Capitò per caso ( e successivamente lo feci capitare io più volte ) che mi addormentai sul divano e lei accortasi della mia incoscienza, pian piano si intrufolò sotto le mie mutande, leccando, assaporando e pompando il mio cazzo, facendo attenzione che non mi svegliassi e rallentando o fermandosi se pensava che mi stessi svegliando. Si dedicava pienamente fino a farsi sborrare ancora una volta in bocca, ingoiando tutto.

Capitolo 3 : L'anale
Apprezzava anche l'anale. Capitava spesso che mi chiedessi di incularla, ricordo ancora la prima volta in macchina in cui talmente vogliosa mi pregò di incularla e riempirgli il culo. Questo sarà un capitolo breve, non ricordo eventi particolari....se non che alla fine del nostro rapporto dopo anni che stavamo insieme, in cui le cose che si facevano erano più o meno sempre le stesse, iniziai a vedere nuovi comportamenti, nuove rotazioni di lingua, movimenti mai fatti posizione richieste alquanto strane. Un giorno probabilmente una delle ultime volte che scopammo lei si mise a pecorina, e mi chiese di incularla, con una richiesta.... quando stavo per venire dovevo dirglielo, così lei potesse tenersi le chiappe ben aperte, ed io estraendo il cazzo potessi sborrare dentro il culo a distanza, o per meglio dire, voleva sentire lo sperma cadergli sulle natiche e poi colare dentro il culo. Richiesta alquanto bizzarra che solo dopo forse fui in grado di capire.


Se pensate vi possa interessare continuerò a scrivere...
 

pablow

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Bel parassita la tua ex. Però dai ti ripagava con pompini e inculate, almeno quello

racconto intrigante, aspettovolentieri gli altri capitoli
 

Grandel

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Ciao a tutti, in questa strana serata dopo avervi letto tante volte ed aver letto molte storie accadutevi sono stato pervaso dalla voglia di togliermi un peso, dalla voglia di raccontare ciò che non ho mai raccontato a nessuno per "vergogna" e magari scoprire qualcosa di nuovo. Non si sa mai, il mondo è sempre troppo piccolo.

Vogliate scusarmi se ci saranno degli errori grammaticali, o se il testo non sarà scorrevole. Non ho mai scritto nulla in vita mia, ed in questo momento sto scrivendo di getto. Proverò a suddividere il testo in mini capitoli, forse sarebbe meglio definirli paragrafi per renderlo più semplice.


Premessa
Siamo da poco entrati nella seconda decade del nuovo secolo ed in un mondo in continuo movimento, con continue variazioni e con un'economia che va a rotoli in una crisi appena iniziata, mi ritrovo poco più che ventenne senza lavoro in uno dei tanti paesi del sud Italia, sperduti ed abbandonati a se stessi, dove i giovani spesso non hanno aspirazioni o dove pur avendole devono accontentarsi di ciò che riescono a trovare. Fu così che per varie circostanze che si incastrarono alla perfezione come in un puzzle mi ritrovai, come disse qualcuno secoli or sono "in una selva oscura ". Scherzi a parte mi ritrovai a dover cambiare tutto, lontano dalla famiglia, dagli amici, da qualunque riferimento avessi avuto fino a quel giorno, anche dalla mia ragazza che in quel momento sembrava forse la cosa peggiore. Poco prima di quanto raccontato finora, in occasione di un'anniversario decidemmo di scambiarci una fedina come si usava in quel periodo; la cosa tutt'ora mi è rimasta impressa, ci sentivamo grandi per quella scelta, per unire il nostro sentimento con qualcosa di materiale.

The Ring
Purtroppo in quella ricorrenza non trovammo cosa cercavamo, quindi momentaneamente ricademmo su un anello di poco valore in acciaio con dei brillantini. Adesso vi starete chiedendo...va bene la premessa, ma perché tutto questo racconto inutile? bene il succo era arrivare a quest'anello. Niente di particolare una stupidata fatta da ragazzini, con un'unica particolarità, la mia lei di allora aveva perso il suo, ed io non essendo in primis amante degli anelli, ed in secundis essendosi rovinato decisi di smollarlo il prima possibile.
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L'anello era qualcosa del genere, fatto in acciaio con dei brillantini che col senno di poi presumo fossero di plastica, incollati con del bi-adesivo che resse poco meno di 7 giorni. Lei decise di usare il mio, ormai privo di brillantini e palesemente rovinato ( almeno per me ), ma altrettanto riconoscibile nella sua non completezza e forse unico.



Manicure
Un altro segno particolare con cui lei si distingueva erano le sue mani, bruttine, un pò ciccie con una conformazione particolare delle unghie, cosa che mi permette tutt'oggi dopo anni in cui ( per fortuna :ROFLMAO: ) non la vedo il poterle riconoscerle. Lei aveva una fissa ed erano i disegni sulle unghie, con i quali si dilettava a farli in autonomia, in un modo che più che un abbellimento l'avrei definito una punizione che in futuro mi sarà utile insieme alla conformazione delle mani e delle unghie.



Capitolo 1 : I malumori
Sono passati anni da quanto appena letto, anni in cui mi sono trasferito definitivamente al nord, anni in cui lavorando ho potuto permettermi di pagare un affitto e di poter scegliere di convivere per provare a creare una famiglia. Anni....Anni in cui io lavoravo per poter vivere, ed in contemporanea lei non cercava lavoro, se non verso la fine della nostra storia....
Anni in cui purtroppo ho dovuto costatare che non ha mai fatto nulla a casa per aiutarmi, in cui non si alzava mai prima delle 11, ed il resto della giornata lo passava tra letto, divano, tv e telefonino. Anni in cui la sera trovavo ancora i piatti sporchi della colazione da lei fatta. Non capivo come fosse possibile che non riuscisse a fare nulla a casa, pur non dovendo lavorare, ne tantomeno cercare un lavoro e restando pur sempre con il telefono in mano per ore ed ore...ore durante le quali se la cercavo non rispondeva. I malumori tra di noi iniziarono ad aumentare e la vita di coppia pian piano si spense, il nostro rapporto anche se poco più che ventenni si restrinse a cenare insieme, litigare e qualche volta trombare.


Capitolo 2 : Il sesso e l'orale
Sembrerò strano, ma lei è stata la mia prima ragazza, la donna che mi ha fatto scoprire il mondo del sesso. Si sono stato un pò lento, ma non mi vergogno a dirlo, va bene così, anzi forse direi addirittura meglio che sia andata in questo modo, sarebbe stato troppo limitante non avere i miei spazi per dilettarmi con le ragazzine. Lei aveva un pò di esperienza in più di me, ma ciò nonostante imparammo e scoprimmo insieme alcuni aspetti della sessualità. Adorava il cazzo e fare i pompini, tanté che dopo poco iniziammo a sperimentare, volle iniziare a farmi i pompini con il cibo ( patatine fritte, frutta ecc..) lei adorava tenermi il cazzo in bocca, e l'idea del cibo la stuzzicava, dal canto mio era una sensazione strana, quasi come se fossero due lingue a giocare con la mia cappella. Adorava perfino la sborra, ingoiava sempre, ingoiava quando le sborravo in bocca persino col cibo....che devo dirvi l'adorava. Una volta volle usare il mio cazzo come cucchiaino per mangiare uno yougurt...dovevate vederla come lo immergeva e come lo ripuliva. Negli ultimi periodi anche il sesso non era più come prima, ma ormai lo sapete, lei il cazzo lo adorava, infatti la sera a letto il sesso si riduceva ad un pompino che comprendesse l'ingurgitare il mio succo per poi girarsi e dormire. Capitò per caso ( e successivamente lo feci capitare io più volte ) che mi addormentai sul divano e lei accortasi della mia incoscienza, pian piano si intrufolò sotto le mie mutande, leccando, assaporando e pompando il mio cazzo, facendo attenzione che non mi svegliassi e rallentando o fermandosi se pensava che mi stessi svegliando. Si dedicava pienamente fino a farsi sborrare ancora una volta in bocca, ingoiando tutto.

Capitolo 3 : L'anale
Apprezzava anche l'anale. Capitava spesso che mi chiedessi di incularla, ricordo ancora la prima volta in macchina in cui talmente vogliosa mi pregò di incularla e riempirgli il culo. Questo sarà un capitolo breve, non ricordo eventi particolari....se non che alla fine del nostro rapporto dopo anni che stavamo insieme, in cui le cose che si facevano erano più o meno sempre le stesse, iniziai a vedere nuovi comportamenti, nuove rotazioni di lingua, movimenti mai fatti posizione richieste alquanto strane. Un giorno probabilmente una delle ultime volte che scopammo lei si mise a pecorina, e mi chiese di incularla, con una richiesta.... quando stavo per venire dovevo dirglielo, così lei potesse tenersi le chiappe ben aperte, ed io estraendo il cazzo potessi sborrare dentro il culo a distanza, o per meglio dire, voleva sentire lo sperma cadergli sulle natiche e poi colare dentro il culo. Richiesta alquanto bizzarra che solo dopo forse fui in grado di capire.


Se pensate vi possa interessare continuerò a scrivere...
Vai, molto interessante.
 
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Nuraka

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Vi ringrazio, sono contento che sia piaciuto. Scusatemi ma in questo periodo sto trovando difficoltà a ritagliarmi dei momenti per scrivere. Provvederò a breve a caricare le parti seguenti della storia.

Rispondo all'utente :
lei volava scopare e forse, ripeto forse, tu non riuscivi a soddisfarla. aveva bisogno di essere trattata coma una puttana?

Guarda da come ci siamo lasciati, se non fossi riuscito a soddisfarla penso me lo avrebbe rinfacciato ad ogni occasione buona, come del resto ha fatto rinfacciandomi altre questioni vecchie di anni palesemente non inerenti le discussioni. Penso che più che non soddisfarla lei era anzi è profondamente puttana dentro, con tanta voglia di cazzo e voglia di prendere cazzi diversi
 
OP
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Nuraka

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Dopo le premesse fatte ed aver descritto un pò la situazione, penso tu che mi sti leggendo ti sei fatto sicuramente le tue convinzioni, immaginando un pò le vicende. Spero che queste convinzioni ti permettano di immedesimarti il più possibile nella storia che continuerò a raccontare.

Capitolo 4 : Le cose che...
Il tempo scorre, la vita inizia a diventare monotona e di certo quando sei poco più che ventenne questo non è un bene. Il susseguirsi delle giornate ormai aveva ritmi regolari come un orologio oserei dire....anzi forse a questo punto, trattandosi di un racconto erotico il termine più confacente sarebbe regolari come il rumore del corpo di un'uomo che sbatte sulle natiche di una bella donna posta in posizione supina con le natiche che puntano verso l'alto...un suono regolare e continuo...paff...paff...paff...ci si alza la mattina assonnati e si va di corsa a lavoro, si finisce e si torna a casa dove con mio stupore trovo situazioni di degrado paradossale, al quale segue una cena spesso d'asporto ed un pò di TV, il tutto condito con una bella discussione inutile che durava fino a tarda notte; beh si ogni giorno era così scandito. Sempre le solite cose, sempre le classiche discussioni, giusto per animare la giornata di una fanciulla che pur essendo in contatto con il mondo tramite il suo smartphone, non aveva contatti verbali con altre persone. Sia chiaro non perché limitata da me, ma bensì perché non valicando mai la porta di casa, diventava difficile poter interagire con altri esseri viventi.

Fu così che nel susseguirsi della mia monotonia, in un week end invernale, trovatoci per puro caso sul divano insieme, iniziamo a scorrere le foto del suo cellulare per cercarne una fatta qualche tempo prima. In quell'occasione comparve con mio grande stupore una foto alquanto strana, si vedevano delle mutandine rosa ricamate quasi trasparenti, dalle quali si intravedeva una mano che giocava con una figa bagnata, ricca di umori e vogliosa. Immaginatevi la mia faccia ricca di stupore nel vedere codesta foto, foto che scorrendo velocemente indietro prima che venisse rimosso il telefono dalla mia visuale non sembrava di certo essere li da sola. Beh scontate furono le mie domande :

" e queste foto?", le risposte oggi col senno di poi mi fanno quasi sorridere...prima un bell'attacco...è sempre bene attaccare per difendersi, cambiando repentinamente tono mi disse " PERCHE' NON POSSO FARMI DELLE FOTO??????", non ebbi il tempo di rispondere che arrivò in calcio d'angolo una nuova affermazione, " le ho fatte per te, ma poi ho dimenticato ad inviartele "....beh capirete che per quanto ingenuo si può essere, era palese che stesse nascondendo qualcosa.

Passarono i gironi ma avevo un tarlo in testa, un pensiero costante che non accennava ad andar via, "stava dicendo la verità?". Una domanda alla quale non avrò risposta se non dopo parecchio tempo. Passò qualche mese, nel quale avevo iniziato a dare meno peso alla faccenda, essendomene quasi dimenticato. Fu così che un giorno in cui lei era in doccia, dovendo fare un backup del suo cellulare per effettuare un ripristino a seguito di problemi vari, mi ritrovai in mano un telefono sbloccato, completamente da solo e libero di poter andare dove volevo. So bene che non si dovrebbe fare, ma in quel momento mi ritornò in mente la foto, così decisi di farmi un giretto per vedere se era presente qualcosa di interessante. Dopo qualche minuto di girovagare, notai che non c'era nulla di anomalo, pensai che erano tutte seghe mentali di un ragazzino che pensava solo ad additare la propria donna come una poco di buono. Con sincerità mi sentii una merda nell'aver pensato chissà che...continuai a girovagare e quasi eccitato pensai di andare a rivedere meglio quella foto, pensai che almeno avrei potuto godere di codesta visione. Beh con mio stupore quella foto non era l'unica, erano presenti varie foto....le sue tette con il reggiseno abbinato alle mutandine di prima...lei con il culo un pò in evidenza fotografato attraverso uno specchio, le sue tette senza reggiseno con i capelli che scendevano vicini ad esse.

Foto che mi lasciarono eccitato e pensieroso...come mai in tutte quelle foto non era mai visibile il suo volto? perfettamente rimosso da ogni singolo scatto?
 

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