Merkur
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Ribadisco che tutto ciò è solo frutto della mia creatività ed immaginazione,ma spero possano eccitarvi.
La vita parallela di mia madre :
Capitolo 11 "Una giornata impegnativa"
Martedì 14 Febbraio.
Quella mattina, per mia madre la sveglia fu più insopportabile del solito. Per di più, era riuscita a dormire solo per un paio di ore...
Nonostante ciò, lei sapeva che quello sarebbe stato un giorno determinante per la sua carriera. E, per la sua stessa vita. Per evitare di destare sospetti,
disse a mio padre, che in mattinata ci sarebbe stata un'importantissima riunione in azienda alle 9.00 e, quindi, lei avrebbe potuto recarsi in ufficio, con
più calma rispetto al solito. Quindi, attese che mio padre e mia sorella uscissero di casa e, una volta giunta la sig.ra Maria, iniziò a prepararsi per
l'importantissimo impegno che l'attendeva. Mia madre, scelse con cura un abbigliamento speciale per l'occasione.
Una volta pronta, salutò la balia, mi diede un bacio e si apprestò a raggiungere l'Hotel dove, il Direttore Generale, la stava attendendo...
La struttura, si trovava dall'altra parte della città e, quindi, mia madre, per esser puntuale all'appuntamento delle 10.00, scelse di prendere un taxi.
Giunta in Hotel, chiese alla receptionist, di esser annunciata presso la camera dove Nicola e la sua compagna alloggiavano. Pochi istanti e poi, potè
salire al 18° piano, dirigendosi presso la suite n°82. Attraversato un lungo corridoio, mia madre giunse alla porta della camera e bussò.
A fare "gli onori di casa", ci pensò Marisa, la giovane compagna del Direttore, che la fece accomodare in un'enorme salone dalle cui vetrate, si godeva di una vista panoramica.
- Marisa : "Prego signora. Si accomodi pure."
- Mamma : "La ringrazio."
- Marisa : "Gradisce qualcosa da bere?"
- Mamma : "No, la ringrazio. Come se avessi accettato."
- Marisa : "Nicola, ci raggiungerà subito. Si è dovuto assentare per una telefonata. E' sempre molto impegnato col lavoro..."
- Mamma : "Si, capisco..."
Poi, dopo qualche minuto in cui le due donne avevano conversato amichevolmente, ecco arrivare nel salone, Nicola...
- Nicola : "Mi perdoni sig.ra, se l'ho fatta attendere ma, penso lei sappia quanto una persona come me possa esser indaffarata..."
- Mamma : "Si figuri. Capisco benissimo...."
- Nicola : "Mi auguro che la mia Marisa, abbia allietato la sua attesa..."
- Mamma : "Oh, si certo! Abbiamo conversato un pò..."
- Nicola : "Ma, mi dica, cosa posso offrirle? Marisa, perchè non hai offerto qualcosa alla nostra ospite?"
- Mamma : "Veramente, Direttore, la signorina è stata molto gentile prima. Ma, le ho risposto che stavo bene così."
- Nicola : "Davvero non gradisce qualcosa?"
- Mamma : "La ringrazio molto! Come se avessi accettato."
- Nicola : "Come preferisce. Bene...Allora, Giancarlo mi ha parlato molto bene di lei."
- Mamma : "Si, veda Direttore..."
- Nicola : "La prego! Mi chiami pure Nicola."
- Mamma : "Certo! Veda, Nicola...Giancarlo le avrà sicuramente detto, di quanto, nei 15 anni da che sono stata assunta dall'Azienda, il mio, sia sempre stato un impegno costante sul lavoro. L'Azienda per me è come una seconda famiglia. Ricordo quanto fui felice quando fui assunta e, da quel giorno, ho sempre fatto tutto ciò che potevo per meritarmelo..."
- Nicola : "Ne sono sicuro! Ho avuto modo di rendermi conto di quanto il suo lavoro, sia sempre stato prezioso per noi. Giancarlo, non mi ha certo detto qualcosa che io già non sapessi. A nome dell'Azienda, credo di potermi sbilanciare dicendole che è un privilegio averla nella nostra grande famiglia."
- Mamma : "La ringrazio moltissimo Dirett...ehm, Nicola.."
- Nicola : "Tuttavia, credo che sappia che stiamo attuando un poderoso programma di ristrutturazione aziendale. Giancarlo di sicuro, le avrà accennato..."
- Mamma : "Certo...Giancarlo me ne ha parlato..."
- Nicola : "Bhe?! Perchè quell'espressione? Era così sorridente fino a pochi secondi fa...!"
- Mamma : "Io...veda...Sono consapevole del fatto che ci siano molti altri miei colleghi che rischiano...Ma...Giancarlo le avrà riferito, certe altre mie qualifiche..."
- Nicola : "Ecco! Vedo che ha fatto centro, cara signora! Si, Giancarlo, mi ha rivelato le sue doti particolari. Di come lei sia determinata a continuare a lavorare per noi...
Ma, così come nel lavoro, anche nella mia vita privata, sono abituato a testare con mano...Non posso prendermi il lusso di basare il mio giudizio, solo ed esclusivamente su quanto mi viene detto. Non che non mi fidi di Giancarlo, ma, preferirei avere un saggio di queste sue...doti. Lei comprende, vero?"
- Mamma : "Si, la capisco perfettamente..."
- Nicola : "Ottimo! Allora, direi che possiamo anche iniziare..."
Si era dunque arrivati al sodo.
In fondo, lo scopo della sua visita in quell'Hotel, era solo quello. Mia madre, senza indugiare, iniziò a spogliarsi in maniera molto sensuale...
Di fronte agli occhi compiaciuti di Nicola e della sua compagna Marisa, svelava il suo corpo invitante.
Mentre si spogliava, mia madre si accorse che Marisa, l'osservava ancora più compiaciuta del compagno. La ragazza infatti, alla vista del sinuoso corpo di mia madre, aveva iniziato a masturbarsi. Quindi, anche lei sarebbe stata presente a ciò che di lì a poco, sarebbe iniziato...
- Nicola : "Che splendida fica che hai! Oh,si!"
- Mamma : "So..sono contenta che le piaccia...Ahh...aah!"
- Marisa : "Uh si! Dai amore! Scopala! Scopa questa troia come merita!"
- Nicola : "Con delle tette così, farai davvero carriera! Oh merda! Sono meravigliose! Non è così dolcezza?!"
- Marisa : "Si, ha davvero delle tette fantastiche! Uh...si!"
- Marisa : "Vai, amore! Oh, si!!Vai, chiavatela sempre di più!"
- Nicola : "Si, tesoro! Questa troia vuole mantenere il suo lavoro! Devo testare le tue qualità! Capisci? Lurida puttana! Ahh si!!
- Mamma : "S..si!AAAHH! Testi...aaahh! Testi...testi pure Nicola!AAhh!"
- Nicola : "Consideralo come un colloquio di lavoro! Te lo ricordi quando lo facesti anni fa?! Uhh...si cazzo!"
- Mamma : "Si...si lo ricordo!Ahh...aaahhh!"
- Nicola : "Bene adesso sono io che ti esamino, maledetta troia!"
- Marisa : "Ahahaha...Penso che se la siano scopata anche allora...Ahahaha!Umm...si!"
- Nicola : "Adesso dimmi perchè dovrei continuare a far lavorare una cagna come te! Dimmelo! Perchè?!"
- Mamma : "Ahh..perch...Perchè sono attenta...prec...aaahh...precisa....affidabile! Ahhh...aaaahhh!"
- Nicola : "No, non basta! Ci sono altre troie come te disposte a farsi scopare pur di non esser licenziate! Perchè dovrei scegliere proprio te?!Avanti, dimmelo!"
- Mamma : "Perc...aaah...Perchè sono più puttana di tutte!Ahhh.. Ahhhh..!!
- Nicola : "Adesso si ragiona! Ripetilo! Ripeti cosa sei! Cazzo!"
- Mamma : "Sono una puttana! AAhhh!"
- Nicola : "Più forte! Non ti sento!"
- Mamma : "SO..AAH..SONO UNA PUTTANA! UNA PUTTANA!!!AAAHHH!"
- Marisa : "Di più! Di più, tesoro! Spaccagliela! Spacca la fica a questa troia!"
- Nicola : "La senti?! Uh...si! Vuoi che te la rompa la fica! Rispondi!"
- Mamma : "N...Aahhh...S...Si! Me la rompa! ME LA ROMPA! AAAHHH!"
- Nicola : "Sentito dolcezza?!Ahahahah! Uh cazzo si!!!"
- Nicola : "Bene! Adesso, per sugellare la tua permanenza in azienda, dobbiamo firmare un accordo! Si, cazzo! Sigliamo l'accordo con una bella sborrata dentro di te!"
- Marisa : "Uhh...siii! Si tesoro! Sborrale dentro! Sborra nelle fica di questa stronza!Uuuhh...!"
- Nicola : "Allora! lo, vogliamo siglare questo contratto?! UUhhh!"
- Mamma : "S..si! Sigliamolo...AAAHhh...Sigliamo il contratto! AAAhhh!"
- Nicola : "Non mi sembri molto convinta! Ci hai ripensato, forse?!"
- Mamma : "N..no! Voglio firmarlo....FIRM...AAAHHH...FIRMIAMO QUESTO CONTRATTO!!LO VOGLIO!!!AAAAHHH!!"
- Nicola : "Allora stai pronta,lurida troia! Ecco che la mia penna sta per sputare il suo inchiostro!!UHH...AAAHHHH...CAZZO! Prendi la mia sborra, schifosa PUTTANAAA!!!SIII!!!"
- Nicola : "Cazzo! Che grande scopata! Dolcezza...tu che dici?! Me la devo tenere?"
- Marisa : "Mmm...si! Non era niente male...Direi che può restare..."
- Nicola : "Ti amo tesoro!AHAHAHA...In quanto a te, Rosa...Puoi tenerti il lavoro! Ma, dovrai impegnarti a fondo tutte le volte che io o Giancarlo, ti chiederemo di farlo!Intesi?!"
- Mamma : "S..si! Intesi!"
- Nicola : "Bene! Direi che il colloquio è stato positivo! Lei è...riassunta nella nostra Azienda...AHAHAHA! Mi perdonerà se non potrò restare. Ho diversi impegni da sbrigare...Ci penserà Marisa ad accompagnarla alla porta. Vero, dolcezza?!"
- Marisa : "Certo, tesoro! Va pure!"
Ci era riuscita!
Aveva superato la...selezione. E, ancora una volta, grazie alla sua fica...Lasciato l'albergo, mia madre si diresse a casa. Non era stato poi così difficile. Infondo si era trattato di una semplice scopata. Nulla di speciale rispetto alle molteplici chiavate dei giorni recenti. Ma, tornata a casa, mia madre trovò ad aspettarla un ospite imprevisto.
Si trattava di mio cugino Alfredo...
Stupita ed un pò imbarazzata per la sua presenza, mia madre, disse ad Alfredo di attendarla ancora per un pò, perchè aveva bisogno di fare una doccia. Doveva assolutamente ripulirsi dallo sperma di Nicola...Dopo qualche minuto, mia madre raggiunse Alfredo in salotto e subito si accorse dell'espressione imbronciata di mio cugino...
- Mamma : "Cosa c'è, Alfredino? Perchè quell'espressione?"
- Alfredo : "Bhe, zia...Sai, ieri sera, mi è successa una cosa..."
- Mamma : "Cosa ti è successo? Spero nulla di grave...mi devo preoccupare?"
- Alfredo : "No, zia! E' solo che...Ci sono due stronzi che mi perseguitano!"
- Mamma : "Due stronzi? Chi sono?! Cosa vogliono da te?! Dimmi, ti hanno fatto del male?!"
- Alfredo : "No, tranquilla! Non mi hanno picchiato! Sono due ragazzi che da qualche anno, mi fanno degli scherzi! Anche un pò pesanti...Sono miei coetanei più o meno. Ma sono davvero insopportabili!"
- Mamma : "Capisco. E dimmi, ne hai parlato con qualcuno? Con tua madre?"
- Alfredo : "No! Stai scherzando? Non ho il coraggio di dirle certe cose...Vedi zia, io...io sono venuto da te perchè sento di poterti parlare di tutto."
- Mamma : "Che tesoro che sei...Ma cosa hai intenzione di fare con quei due?"
- Alfredo : "Bhe, io vorrei limitarmi ad ignorarli. Ma quelli, continuano ad infastidirmi e ieri sera, uno di loro, mi ha chiesto di prestargli il mio walkman per un pò...Poi, però si è dileguato...e io, non so come farmelo ridare. Di andare a chiederglielo, non se ne parla...Però a me serve. Sai, c'è una ragazza che mi piace moltissimo...Eh, io ho registrato una cassetta con delle canzoni e vorrei farlgliele ascoltare. Proprio col quel walkman..."
- Mamma : "Wow! Una ragazza?! Il mio Alfredino si è innamorato allora? Dai, non arrossire! Parlami di lei!"
- Alfredo : "Bhe, ecco...Si chiama Anna e ha la mia stessa età. Ci conosciamo dalle elementari...
- Mamma : "Aspetta! Per caso parli di quella ragazza biondina, che vidi a casa tua durante le feste di Natale?!Me la ricordo!
- Alfredo : "Esatto! E' proprio lei!"
- Mamma : "Però?! Hai capito...?! il mio Alfredino..! Bravo! E' davvero molto carina e poi mi diede l'impressione di esser una ragazza dolce...E dimmi, sa cosa provi per lei?"
- Alfredo : "No...non ancora. Ogni volta che provo a dirlglielo, succede sempre qualcosa! Anche ieri, nel parco dell'Università! Ero con lei, ma sul più bello, si sono presentati quei due...
Non li sopporto più! E uno di loro, come se non bastasse, ha anche il mio walkman adesso..."
- Mamma : "Chi è questo stronzetto? Dove abita?"
- Alfredo : "Si chiama Mirco C. Abita in Via Manzoni n°5..."
- Mamma : "Mmmm...Mirco C. Aspetta, per caso il padre si chiama Roberto?"
- Alfredo : "Si, mi pare si chiami così! Perchè, lo conosci?"
- Mamma : "Si...Eravamo conoscenti,tanti anni fa! Stai tranquillo...Adesso ci pensa zia Rosa!"
- Alfredo : "Ma..ma zia, cosa vorresti fare? Se tu parlassi con Mirco dicendogli chi sei, per me sarebbe la fine!"
- Mamma : "Non preoccuparti, ti dico! Parlerò con il padre. Si ricorderà senz'altro di una sua vecchia amica..."
- Alfredo : "Ma zia!"
- Mamma : "Fidati di me! Sei venuto da zia perchè volevi un'aiuto? E io ti aiuterò!"
- Alfredo : "Veramente, ci sarebbe altro..."
- Mamma : "Cos'altro c'è adesso?"
Alfredo, rispose a mia madre togliendosi la maglia e sbottonando il pantalone...
- Mamma : "Ma Alfredo! Che fai? Sei impazzito?! C'è Maria di là...!"
- Alfredo : "Mandala via, ti prego!"
- Mamma : "Ma che dici?! Io non posso..."
Poi, Alfredo tirò fuori il suo uccello già in tiro e le sorrise.
La sola vista del pisello di Alfredo, quasi ipnotizzò mia madre. Si rese conto che lo desiderava! Più di quanto provasse a rinnegarlo...
Allora, congedò la sig.ra Maria e, raggiunse di nuovo Alfredo in salotto...
- Alfredo : "Mmmm...Zia, le tue tette sono magnifiche! Potrei leccartele per ore!MMmmm"
- Mamma : "Ahahaha...Che sciocchino che sei!"
- Alfredo : "Davvero! Tu hai le tette più belle dell'universo!"
- Mamma : "Esagerato!Ahahaha...il mio Alfredino!Adesso vuoi che la tua zietta, ti succhi il tuo bell'uccellone?!"
- Alfredo : "MMmm...si! Sarebbe fantastico!"
- Alfredo : "Uh...si...bellissimo! Sei fantastica zia! Hai una bocca spaziale!UUhh...Si!"
- Alfredo : "Co..così,zia! Magnifico! Oh...oooh si...SI! Siii!UUUHHH!!
- Mamma : "NNN...mmmfffnn..mmfm!"
35 secondi!
Solo 35 secondi! Ecco quanto quel piccolo stronzo di mio cugino, riuscì a durare prima di riversare la sua calda sborra nella bocca di mia madre.
- Mamma : "Ech...Ech!...Mmmm...Che diavolo,Alfredo!"
- Alfredo : "Scusami tanto, zia! Non volevo!"
- Mamma : "A momenti annego!! Adesso, rivestiti! Cinzia presto sarà qui!"
- Alfredo : "Eh dai, zia! E' durato così poco! Ne voglio ancora!"
- Mamma : "Ah...Alfredino...Alfredino..."
Mia madre, non si lasciò certo sfuggire l'occasione di prendere ancora il cazzo del suo nipotino.
Quel bastardello, ebbe quindi nuovamente la possibilità di scoparsi mia madre...
- Mamma : "Mi raccomando! Questa volta però ricordati di tirarlo fuori, prima di venire! Capito?!"
- Alfredo : "Si, zia! Non temere! Me lo ricorderò..."
- Mamma : "Ecco, così bravo! Inseriscilo lentamente. Quando sarai con la tua bella Anna, dovrai esser gentile. Le piacerà fare l'amore con te!"
- Alfredo : "S..si...zia! Uh...Sono sicuro...Uh...mmm...che bello! E sempre così calda la tua fica...Mmm!"
- Mamma : "Uh...si! Così...dolcemente...più dolcemente...Alfredo?! Rallenta!"
- Alfredo : "Nn...non posso zia! E' più forte di me! AAhh...uuuhh si!"
- Mamma : "Alfredo, ricordati dell'altra volta! Piano...devi rallentare! Alfredo?!"
- Alfredo : "Mi...mi dispiace zia! Ma non posso! UUhh...si! SI! SIIIIIIII!!!AAAAHH...!!!!"
- Mamma : "Alf...Alfredo??! Alfredo fermo! Fermati! No! Non farl.....AAHAHHHHH!!!"
Anche in questa occasione, quel coglione di Alfredo, non riusci, o meglio...non volle trattenersi dal detonare una copiosa sborrata nella fica di mia madre. Quella piccola testa di cazzo, lo fece con gusto. Ma, come biasimarlo? La calda e accogliente vagina di mia madre, era un'incentivo continuo alle eiaculazioni interne...Tanti uomini maturi vi avevavno già riversato ormai, litri di sperma...
Ma l'arrabbiatura provocatale dall'ennesima disubbidienza del nipote, si dissolse quasi subito. Mia madre, non rimproverò più di tanto Alfredo. Infondo, si era beccata un'altra generosa dose si sperma. E la cosa, era sempre ben accetta...
L'unico impiccio per mia madre, fu solo quello di doversi fare un'altra doccia. Ma non sarebbe stata l'ultima prima della fine della giornata.
Infatti, la sera stessa, appena dopo aver cenato, le calde voglie di mia madre, non potevano dirsi ancora pienamente soddisfatte. Ma, l'idea di "accontentarsi" di fare l'amore con mio padre, proprio non le garbava. Aveva bisogno di chi, sapesse come sfruttare a pieno, il suo voluttuoso corpo. Aveva bisogno di qualcuno che sapesse sbattersela a dovere. Qualcuno che la chiavasse con foga! E, il primo che venne in mente a mia madre fu...Don Alberto.
Come avrebbe potuto però, raggiungerlo? Come avrebbe fatto ad uscire di casa, da sola, a quell'ora senza insospettire mio padre?
Ma, di fronte alla prospettiva di un'ulteriore energica scopata, la soluzione non tardò ad arrivare...Le sigarette.
Mia madre, inventò come scusa per uscire di casa, quella di averle finite.
Mio padre, si rifiutò di uscire a comprarle. Lui non fumava...Ebbe un pò da obiettare quando mia madre gli disse che sarebbe uscita lei da sola a comprarle. Si era fatta una certa ora.
Ma alla fine, mia madre la spuntò. Si vestì rapidamente e disse a mio padre di non preoccuparsi qualora avesse tardato a rientrare.
Gli unici tabaccai ancora aperti, si trovavano ad una certa distanza da casa nostra. Così, animata dalla voglia e dalla speranza di incontrare Don Alberto, mia madre si precipitò nel bar Champagne. Rifugio sicuro del criminale. A differenza delle altre volte, quella sera, il boss era seduto ad uno dei tavolini della sala principale del bar, in compagnia di altri 3 loschi individui. Vinta una lieve timidezza, mia madre gli si avvicinò, ma,
arrivatagli ormai a pochi passi, fu fermata da uno degli uomini seduti al tavolo con Don Alberto, che le si rivolse in maniera intimidatoria...
- Uomo : "Chi sì?! Che vaje truvanne?!"
- Mamma : "Co..come prego?!"
Don Alberto, allora si alzò e tranquillizzò l'uomo dicendogli :
- Don Alberto : "Tutto ok! Tutto Ok! Puoi abbassare la guardia Gennarino! La signora la conosco! E' amica mia!"
e l'uomo a quel punto, riprese a parlare con gli altri 2 . Don Alberto poi, si rivolse all'uomo più anziano seduto al tavolo :
- Don Alberto : "Permettete Don Ciro? Dovrei assentarmi..."
L'uomo rispose facendo un cenno di approvazione con la testa.
Quindi, Don Alberto, prese sotto braccio mia madre e i due si allontanarono, raggiungendo una delle sale sul retro del bar.
Quì, una volta aver chiuso la porta, senza proferire altro, i due iniziarono a spogliarsi. Tra mia madre e Don Alberto, si era creato ormai un certo feeling. Sapevano esattamente cosa volevano l'uno dall'altra...
- Don Alberto : "Hei? Mi sembri pensierosa..."
- Mamma : "Uhm? Io...? No, perchè?"
- Don Alberto : "Mi pareva che volessi dirmi qualcosa....Uhh...!"
- Mamma : "N..no! Davvero!Ah...aaahh!MMmmm!"
- Don Alberto : "Mi era sembrato! UUhh...dai...cosi!"
- Mamma : "No...Tutto quello che voglio è il tuo cazzo!AAhh..mmm!"
- Don Alberto : "Ahahahah! Riecco la vera Rosa! La mia puttana preferita!"
- Don Alberto : "E quel coglione di tuo marito?! Gli hai detto che venivi da me?! Ahahahah!"
- Mamma : "Aahh....mmm...No...Sei pazzo?!AAAhhh!"
- Don Alberto : "Ahaha...E che cazzo ti sei inventata per uscirtene da sola a quest'ora?"
- Mamma : "Le sigarette...AAAhh! Gli ho detto che ho finito le sigarette...UUhhmm..."
- Don Alberto : "Ahahaha! Le sigarette?! Solo un perfetto idiota avrebbe potuto credere ad una cazzata simile!
Cazzo! Sto per venire! Adesso sborro!AAHAHH!!!"
- Don Alberto : "Merda! Non ci credo che quella checca preferisce farsi le seghe invece che scoparsi sua moglie!"
- Mamma : "No...Ahh...Lui mi ama! Ahhh...Ma non può scoparmi come fai tu!"
- Don Alberto : "Ahahah! E' vero! Finalmente lo hai capito! Vieni sempre da me quando vuoi godere di un vero cazzo! Vero!?"
- Mamma : "S..si! E' vero! Sol...solo il tuo cazzo mi fa godere!!AAhh...Mmmm!"
- Don Alberto : "E io ti farò godere tutte le volte che vorrai! Ahahahah!"
- Don ALberto : "Quel coglione mi fa incazzare davvero! Ti lascia uscire a quest'ora senza accompagnarti! Quanto può esser stupido uni'idiota come tuo marito?!"
- Mamma : "Non pensare a lui!Ahhh... Scopami! Scopami più forte!AAAhhh!"
- Don Alberto : "Già, non pensiamoci! Adesso ti riempio ancora di sborra. PUTTANA!SIIII!!!! AAAHHHH!!!!"
- Mamma : "AAhhh...Oh,Dio! E' davvero caldissima!!AAAHHH!!"
- Don Alberto : "Eh dimmi, come ha reagito quando gli hai detto di esser incinta?!"
- Mamma : "E' rimast...AAAhhh...E' rimasto contento...almeno credo...AAhhh!"
- Don Alberto : "Come sarebbe a dire "almeno credi"?!"
- Mamma : "Uhmnn...Non so...credo gli faccia piacere! AAAhhh...mmmmm!"
- Don Alberto : "Secondo me, lo sa già che lui non è il padre! Ahahaha! UUhh..mmm...Si! Cazzo!"
- Mamma : "Basta! Non parliamone...!AAAHHH! Pensa solo a chiavarmi di più! Più forte! Ahhh...uuhhh...!"
- Don Alberto : "Sei davvero una perfida troia! Ahahahah! Dovresti dirglielo che il bambino non è il suo...! E' un perfetto coglione è vero, ma merita comunque di sapere la verità...Non Trovi?!AHAHAH!
- Mamma : "NN...nnn! Non mi importa!AAHHHH! A me importa solo del tuo cazzo! Aaahh! Scopami ancora più forte!
ANCORA PIU'FORTE! AAAHHH! SI!!!"
- Don Alberto : "Zoccola maledetta! Oggi sei più affamata del solito! Oh,Merda! Eccomi! Preparati, troia! Sborro ancora!
PRENDILA TUTTA SCHIFOSA PUTTANA!!!AAAAHHH!!!"
- Mamma : "AAAHH!!!UUMMN....LO SENTO! SENTO IL TUO SEME BOLLENTE!!!AAAAHHH!SIIII!!!!"
Volendo esaudire i desideri di mia madre, Don Alberto, non esitò a scoparsela con la classica foga per quasi 2 ore.
Ovviamente non era vero che mia madre fosse rimasta senza sigarette. In borsa, aveva ben 2 pacchetti. Ma, l'escamotage funzionò alla perfezione. Si era però fatta l'ora di tornare a casa. Ma la sua assenza, non fu notata più di tanto da mio padre, infatti, quando mia madre rincasò, lo
trovò sulla sua poltrona intento a guardare la partita di Coppa dei Campioni, rimanendole quasi indifferente.
Così, lei ebbe modo, di fare indisturbata l'ennesima doccia della giornata.
Già...che giornata!
Mia madre, si era fatta sbattere dalla mattina alla sera. La sua fica, grondante di sborra, le doleva. Ma, anche quel giorno, era riuscita ad ottenere ciò che bramava più di ogni altra cosa al mondo....
Cazzi e sborra in quantità!
Fine Capitolo 11
La vita parallela di mia madre :
Capitolo 11 "Una giornata impegnativa"
Martedì 14 Febbraio.
Quella mattina, per mia madre la sveglia fu più insopportabile del solito. Per di più, era riuscita a dormire solo per un paio di ore...
Nonostante ciò, lei sapeva che quello sarebbe stato un giorno determinante per la sua carriera. E, per la sua stessa vita. Per evitare di destare sospetti,
disse a mio padre, che in mattinata ci sarebbe stata un'importantissima riunione in azienda alle 9.00 e, quindi, lei avrebbe potuto recarsi in ufficio, con
più calma rispetto al solito. Quindi, attese che mio padre e mia sorella uscissero di casa e, una volta giunta la sig.ra Maria, iniziò a prepararsi per
l'importantissimo impegno che l'attendeva. Mia madre, scelse con cura un abbigliamento speciale per l'occasione.
Una volta pronta, salutò la balia, mi diede un bacio e si apprestò a raggiungere l'Hotel dove, il Direttore Generale, la stava attendendo...
La struttura, si trovava dall'altra parte della città e, quindi, mia madre, per esser puntuale all'appuntamento delle 10.00, scelse di prendere un taxi.
Giunta in Hotel, chiese alla receptionist, di esser annunciata presso la camera dove Nicola e la sua compagna alloggiavano. Pochi istanti e poi, potè
salire al 18° piano, dirigendosi presso la suite n°82. Attraversato un lungo corridoio, mia madre giunse alla porta della camera e bussò.
A fare "gli onori di casa", ci pensò Marisa, la giovane compagna del Direttore, che la fece accomodare in un'enorme salone dalle cui vetrate, si godeva di una vista panoramica.
- Marisa : "Prego signora. Si accomodi pure."
- Mamma : "La ringrazio."
- Marisa : "Gradisce qualcosa da bere?"
- Mamma : "No, la ringrazio. Come se avessi accettato."
- Marisa : "Nicola, ci raggiungerà subito. Si è dovuto assentare per una telefonata. E' sempre molto impegnato col lavoro..."
- Mamma : "Si, capisco..."
Poi, dopo qualche minuto in cui le due donne avevano conversato amichevolmente, ecco arrivare nel salone, Nicola...
- Nicola : "Mi perdoni sig.ra, se l'ho fatta attendere ma, penso lei sappia quanto una persona come me possa esser indaffarata..."
- Mamma : "Si figuri. Capisco benissimo...."
- Nicola : "Mi auguro che la mia Marisa, abbia allietato la sua attesa..."
- Mamma : "Oh, si certo! Abbiamo conversato un pò..."
- Nicola : "Ma, mi dica, cosa posso offrirle? Marisa, perchè non hai offerto qualcosa alla nostra ospite?"
- Mamma : "Veramente, Direttore, la signorina è stata molto gentile prima. Ma, le ho risposto che stavo bene così."
- Nicola : "Davvero non gradisce qualcosa?"
- Mamma : "La ringrazio molto! Come se avessi accettato."
- Nicola : "Come preferisce. Bene...Allora, Giancarlo mi ha parlato molto bene di lei."
- Mamma : "Si, veda Direttore..."
- Nicola : "La prego! Mi chiami pure Nicola."
- Mamma : "Certo! Veda, Nicola...Giancarlo le avrà sicuramente detto, di quanto, nei 15 anni da che sono stata assunta dall'Azienda, il mio, sia sempre stato un impegno costante sul lavoro. L'Azienda per me è come una seconda famiglia. Ricordo quanto fui felice quando fui assunta e, da quel giorno, ho sempre fatto tutto ciò che potevo per meritarmelo..."
- Nicola : "Ne sono sicuro! Ho avuto modo di rendermi conto di quanto il suo lavoro, sia sempre stato prezioso per noi. Giancarlo, non mi ha certo detto qualcosa che io già non sapessi. A nome dell'Azienda, credo di potermi sbilanciare dicendole che è un privilegio averla nella nostra grande famiglia."
- Mamma : "La ringrazio moltissimo Dirett...ehm, Nicola.."
- Nicola : "Tuttavia, credo che sappia che stiamo attuando un poderoso programma di ristrutturazione aziendale. Giancarlo di sicuro, le avrà accennato..."
- Mamma : "Certo...Giancarlo me ne ha parlato..."
- Nicola : "Bhe?! Perchè quell'espressione? Era così sorridente fino a pochi secondi fa...!"
- Mamma : "Io...veda...Sono consapevole del fatto che ci siano molti altri miei colleghi che rischiano...Ma...Giancarlo le avrà riferito, certe altre mie qualifiche..."
- Nicola : "Ecco! Vedo che ha fatto centro, cara signora! Si, Giancarlo, mi ha rivelato le sue doti particolari. Di come lei sia determinata a continuare a lavorare per noi...
Ma, così come nel lavoro, anche nella mia vita privata, sono abituato a testare con mano...Non posso prendermi il lusso di basare il mio giudizio, solo ed esclusivamente su quanto mi viene detto. Non che non mi fidi di Giancarlo, ma, preferirei avere un saggio di queste sue...doti. Lei comprende, vero?"
- Mamma : "Si, la capisco perfettamente..."
- Nicola : "Ottimo! Allora, direi che possiamo anche iniziare..."
Si era dunque arrivati al sodo.
In fondo, lo scopo della sua visita in quell'Hotel, era solo quello. Mia madre, senza indugiare, iniziò a spogliarsi in maniera molto sensuale...
Di fronte agli occhi compiaciuti di Nicola e della sua compagna Marisa, svelava il suo corpo invitante.
Mentre si spogliava, mia madre si accorse che Marisa, l'osservava ancora più compiaciuta del compagno. La ragazza infatti, alla vista del sinuoso corpo di mia madre, aveva iniziato a masturbarsi. Quindi, anche lei sarebbe stata presente a ciò che di lì a poco, sarebbe iniziato...
- Nicola : "Che splendida fica che hai! Oh,si!"
- Mamma : "So..sono contenta che le piaccia...Ahh...aah!"
- Marisa : "Uh si! Dai amore! Scopala! Scopa questa troia come merita!"
- Nicola : "Con delle tette così, farai davvero carriera! Oh merda! Sono meravigliose! Non è così dolcezza?!"
- Marisa : "Si, ha davvero delle tette fantastiche! Uh...si!"
- Marisa : "Vai, amore! Oh, si!!Vai, chiavatela sempre di più!"
- Nicola : "Si, tesoro! Questa troia vuole mantenere il suo lavoro! Devo testare le tue qualità! Capisci? Lurida puttana! Ahh si!!
- Mamma : "S..si!AAAHH! Testi...aaahh! Testi...testi pure Nicola!AAhh!"
- Nicola : "Consideralo come un colloquio di lavoro! Te lo ricordi quando lo facesti anni fa?! Uhh...si cazzo!"
- Mamma : "Si...si lo ricordo!Ahh...aaahhh!"
- Nicola : "Bene adesso sono io che ti esamino, maledetta troia!"
- Marisa : "Ahahaha...Penso che se la siano scopata anche allora...Ahahaha!Umm...si!"
- Nicola : "Adesso dimmi perchè dovrei continuare a far lavorare una cagna come te! Dimmelo! Perchè?!"
- Mamma : "Ahh..perch...Perchè sono attenta...prec...aaahh...precisa....affidabile! Ahhh...aaaahhh!"
- Nicola : "No, non basta! Ci sono altre troie come te disposte a farsi scopare pur di non esser licenziate! Perchè dovrei scegliere proprio te?!Avanti, dimmelo!"
- Mamma : "Perc...aaah...Perchè sono più puttana di tutte!Ahhh.. Ahhhh..!!
- Nicola : "Adesso si ragiona! Ripetilo! Ripeti cosa sei! Cazzo!"
- Mamma : "Sono una puttana! AAhhh!"
- Nicola : "Più forte! Non ti sento!"
- Mamma : "SO..AAH..SONO UNA PUTTANA! UNA PUTTANA!!!AAAHHH!"
- Marisa : "Di più! Di più, tesoro! Spaccagliela! Spacca la fica a questa troia!"
- Nicola : "La senti?! Uh...si! Vuoi che te la rompa la fica! Rispondi!"
- Mamma : "N...Aahhh...S...Si! Me la rompa! ME LA ROMPA! AAAHHH!"
- Nicola : "Sentito dolcezza?!Ahahahah! Uh cazzo si!!!"
- Nicola : "Bene! Adesso, per sugellare la tua permanenza in azienda, dobbiamo firmare un accordo! Si, cazzo! Sigliamo l'accordo con una bella sborrata dentro di te!"
- Marisa : "Uhh...siii! Si tesoro! Sborrale dentro! Sborra nelle fica di questa stronza!Uuuhh...!"
- Nicola : "Allora! lo, vogliamo siglare questo contratto?! UUhhh!"
- Mamma : "S..si! Sigliamolo...AAAHhh...Sigliamo il contratto! AAAhhh!"
- Nicola : "Non mi sembri molto convinta! Ci hai ripensato, forse?!"
- Mamma : "N..no! Voglio firmarlo....FIRM...AAAHHH...FIRMIAMO QUESTO CONTRATTO!!LO VOGLIO!!!AAAAHHH!!"
- Nicola : "Allora stai pronta,lurida troia! Ecco che la mia penna sta per sputare il suo inchiostro!!UHH...AAAHHHH...CAZZO! Prendi la mia sborra, schifosa PUTTANAAA!!!SIII!!!"
- Nicola : "Cazzo! Che grande scopata! Dolcezza...tu che dici?! Me la devo tenere?"
- Marisa : "Mmm...si! Non era niente male...Direi che può restare..."
- Nicola : "Ti amo tesoro!AHAHAHA...In quanto a te, Rosa...Puoi tenerti il lavoro! Ma, dovrai impegnarti a fondo tutte le volte che io o Giancarlo, ti chiederemo di farlo!Intesi?!"
- Mamma : "S..si! Intesi!"
- Nicola : "Bene! Direi che il colloquio è stato positivo! Lei è...riassunta nella nostra Azienda...AHAHAHA! Mi perdonerà se non potrò restare. Ho diversi impegni da sbrigare...Ci penserà Marisa ad accompagnarla alla porta. Vero, dolcezza?!"
- Marisa : "Certo, tesoro! Va pure!"
Ci era riuscita!
Aveva superato la...selezione. E, ancora una volta, grazie alla sua fica...Lasciato l'albergo, mia madre si diresse a casa. Non era stato poi così difficile. Infondo si era trattato di una semplice scopata. Nulla di speciale rispetto alle molteplici chiavate dei giorni recenti. Ma, tornata a casa, mia madre trovò ad aspettarla un ospite imprevisto.
Si trattava di mio cugino Alfredo...
Stupita ed un pò imbarazzata per la sua presenza, mia madre, disse ad Alfredo di attendarla ancora per un pò, perchè aveva bisogno di fare una doccia. Doveva assolutamente ripulirsi dallo sperma di Nicola...Dopo qualche minuto, mia madre raggiunse Alfredo in salotto e subito si accorse dell'espressione imbronciata di mio cugino...
- Mamma : "Cosa c'è, Alfredino? Perchè quell'espressione?"
- Alfredo : "Bhe, zia...Sai, ieri sera, mi è successa una cosa..."
- Mamma : "Cosa ti è successo? Spero nulla di grave...mi devo preoccupare?"
- Alfredo : "No, zia! E' solo che...Ci sono due stronzi che mi perseguitano!"
- Mamma : "Due stronzi? Chi sono?! Cosa vogliono da te?! Dimmi, ti hanno fatto del male?!"
- Alfredo : "No, tranquilla! Non mi hanno picchiato! Sono due ragazzi che da qualche anno, mi fanno degli scherzi! Anche un pò pesanti...Sono miei coetanei più o meno. Ma sono davvero insopportabili!"
- Mamma : "Capisco. E dimmi, ne hai parlato con qualcuno? Con tua madre?"
- Alfredo : "No! Stai scherzando? Non ho il coraggio di dirle certe cose...Vedi zia, io...io sono venuto da te perchè sento di poterti parlare di tutto."
- Mamma : "Che tesoro che sei...Ma cosa hai intenzione di fare con quei due?"
- Alfredo : "Bhe, io vorrei limitarmi ad ignorarli. Ma quelli, continuano ad infastidirmi e ieri sera, uno di loro, mi ha chiesto di prestargli il mio walkman per un pò...Poi, però si è dileguato...e io, non so come farmelo ridare. Di andare a chiederglielo, non se ne parla...Però a me serve. Sai, c'è una ragazza che mi piace moltissimo...Eh, io ho registrato una cassetta con delle canzoni e vorrei farlgliele ascoltare. Proprio col quel walkman..."
- Mamma : "Wow! Una ragazza?! Il mio Alfredino si è innamorato allora? Dai, non arrossire! Parlami di lei!"
- Alfredo : "Bhe, ecco...Si chiama Anna e ha la mia stessa età. Ci conosciamo dalle elementari...
- Mamma : "Aspetta! Per caso parli di quella ragazza biondina, che vidi a casa tua durante le feste di Natale?!Me la ricordo!
- Alfredo : "Esatto! E' proprio lei!"
- Mamma : "Però?! Hai capito...?! il mio Alfredino..! Bravo! E' davvero molto carina e poi mi diede l'impressione di esser una ragazza dolce...E dimmi, sa cosa provi per lei?"
- Alfredo : "No...non ancora. Ogni volta che provo a dirlglielo, succede sempre qualcosa! Anche ieri, nel parco dell'Università! Ero con lei, ma sul più bello, si sono presentati quei due...
Non li sopporto più! E uno di loro, come se non bastasse, ha anche il mio walkman adesso..."
- Mamma : "Chi è questo stronzetto? Dove abita?"
- Alfredo : "Si chiama Mirco C. Abita in Via Manzoni n°5..."
- Mamma : "Mmmm...Mirco C. Aspetta, per caso il padre si chiama Roberto?"
- Alfredo : "Si, mi pare si chiami così! Perchè, lo conosci?"
- Mamma : "Si...Eravamo conoscenti,tanti anni fa! Stai tranquillo...Adesso ci pensa zia Rosa!"
- Alfredo : "Ma..ma zia, cosa vorresti fare? Se tu parlassi con Mirco dicendogli chi sei, per me sarebbe la fine!"
- Mamma : "Non preoccuparti, ti dico! Parlerò con il padre. Si ricorderà senz'altro di una sua vecchia amica..."
- Alfredo : "Ma zia!"
- Mamma : "Fidati di me! Sei venuto da zia perchè volevi un'aiuto? E io ti aiuterò!"
- Alfredo : "Veramente, ci sarebbe altro..."
- Mamma : "Cos'altro c'è adesso?"
Alfredo, rispose a mia madre togliendosi la maglia e sbottonando il pantalone...
- Mamma : "Ma Alfredo! Che fai? Sei impazzito?! C'è Maria di là...!"
- Alfredo : "Mandala via, ti prego!"
- Mamma : "Ma che dici?! Io non posso..."
Poi, Alfredo tirò fuori il suo uccello già in tiro e le sorrise.
La sola vista del pisello di Alfredo, quasi ipnotizzò mia madre. Si rese conto che lo desiderava! Più di quanto provasse a rinnegarlo...
Allora, congedò la sig.ra Maria e, raggiunse di nuovo Alfredo in salotto...
- Alfredo : "Mmmm...Zia, le tue tette sono magnifiche! Potrei leccartele per ore!MMmmm"
- Mamma : "Ahahaha...Che sciocchino che sei!"
- Alfredo : "Davvero! Tu hai le tette più belle dell'universo!"
- Mamma : "Esagerato!Ahahaha...il mio Alfredino!Adesso vuoi che la tua zietta, ti succhi il tuo bell'uccellone?!"
- Alfredo : "MMmm...si! Sarebbe fantastico!"
- Alfredo : "Uh...si...bellissimo! Sei fantastica zia! Hai una bocca spaziale!UUhh...Si!"
- Alfredo : "Co..così,zia! Magnifico! Oh...oooh si...SI! Siii!UUUHHH!!
- Mamma : "NNN...mmmfffnn..mmfm!"
35 secondi!
Solo 35 secondi! Ecco quanto quel piccolo stronzo di mio cugino, riuscì a durare prima di riversare la sua calda sborra nella bocca di mia madre.
- Mamma : "Ech...Ech!...Mmmm...Che diavolo,Alfredo!"
- Alfredo : "Scusami tanto, zia! Non volevo!"
- Mamma : "A momenti annego!! Adesso, rivestiti! Cinzia presto sarà qui!"
- Alfredo : "Eh dai, zia! E' durato così poco! Ne voglio ancora!"
- Mamma : "Ah...Alfredino...Alfredino..."
Mia madre, non si lasciò certo sfuggire l'occasione di prendere ancora il cazzo del suo nipotino.
Quel bastardello, ebbe quindi nuovamente la possibilità di scoparsi mia madre...
- Mamma : "Mi raccomando! Questa volta però ricordati di tirarlo fuori, prima di venire! Capito?!"
- Alfredo : "Si, zia! Non temere! Me lo ricorderò..."
- Mamma : "Ecco, così bravo! Inseriscilo lentamente. Quando sarai con la tua bella Anna, dovrai esser gentile. Le piacerà fare l'amore con te!"
- Alfredo : "S..si...zia! Uh...Sono sicuro...Uh...mmm...che bello! E sempre così calda la tua fica...Mmm!"
- Mamma : "Uh...si! Così...dolcemente...più dolcemente...Alfredo?! Rallenta!"
- Alfredo : "Nn...non posso zia! E' più forte di me! AAhh...uuuhh si!"
- Mamma : "Alfredo, ricordati dell'altra volta! Piano...devi rallentare! Alfredo?!"
- Alfredo : "Mi...mi dispiace zia! Ma non posso! UUhh...si! SI! SIIIIIIII!!!AAAAHH...!!!!"
- Mamma : "Alf...Alfredo??! Alfredo fermo! Fermati! No! Non farl.....AAHAHHHHH!!!"
Anche in questa occasione, quel coglione di Alfredo, non riusci, o meglio...non volle trattenersi dal detonare una copiosa sborrata nella fica di mia madre. Quella piccola testa di cazzo, lo fece con gusto. Ma, come biasimarlo? La calda e accogliente vagina di mia madre, era un'incentivo continuo alle eiaculazioni interne...Tanti uomini maturi vi avevavno già riversato ormai, litri di sperma...
Ma l'arrabbiatura provocatale dall'ennesima disubbidienza del nipote, si dissolse quasi subito. Mia madre, non rimproverò più di tanto Alfredo. Infondo, si era beccata un'altra generosa dose si sperma. E la cosa, era sempre ben accetta...
L'unico impiccio per mia madre, fu solo quello di doversi fare un'altra doccia. Ma non sarebbe stata l'ultima prima della fine della giornata.
Infatti, la sera stessa, appena dopo aver cenato, le calde voglie di mia madre, non potevano dirsi ancora pienamente soddisfatte. Ma, l'idea di "accontentarsi" di fare l'amore con mio padre, proprio non le garbava. Aveva bisogno di chi, sapesse come sfruttare a pieno, il suo voluttuoso corpo. Aveva bisogno di qualcuno che sapesse sbattersela a dovere. Qualcuno che la chiavasse con foga! E, il primo che venne in mente a mia madre fu...Don Alberto.
Come avrebbe potuto però, raggiungerlo? Come avrebbe fatto ad uscire di casa, da sola, a quell'ora senza insospettire mio padre?
Ma, di fronte alla prospettiva di un'ulteriore energica scopata, la soluzione non tardò ad arrivare...Le sigarette.
Mia madre, inventò come scusa per uscire di casa, quella di averle finite.
Mio padre, si rifiutò di uscire a comprarle. Lui non fumava...Ebbe un pò da obiettare quando mia madre gli disse che sarebbe uscita lei da sola a comprarle. Si era fatta una certa ora.
Ma alla fine, mia madre la spuntò. Si vestì rapidamente e disse a mio padre di non preoccuparsi qualora avesse tardato a rientrare.
Gli unici tabaccai ancora aperti, si trovavano ad una certa distanza da casa nostra. Così, animata dalla voglia e dalla speranza di incontrare Don Alberto, mia madre si precipitò nel bar Champagne. Rifugio sicuro del criminale. A differenza delle altre volte, quella sera, il boss era seduto ad uno dei tavolini della sala principale del bar, in compagnia di altri 3 loschi individui. Vinta una lieve timidezza, mia madre gli si avvicinò, ma,
arrivatagli ormai a pochi passi, fu fermata da uno degli uomini seduti al tavolo con Don Alberto, che le si rivolse in maniera intimidatoria...
- Uomo : "Chi sì?! Che vaje truvanne?!"
- Mamma : "Co..come prego?!"
Don Alberto, allora si alzò e tranquillizzò l'uomo dicendogli :
- Don Alberto : "Tutto ok! Tutto Ok! Puoi abbassare la guardia Gennarino! La signora la conosco! E' amica mia!"
e l'uomo a quel punto, riprese a parlare con gli altri 2 . Don Alberto poi, si rivolse all'uomo più anziano seduto al tavolo :
- Don Alberto : "Permettete Don Ciro? Dovrei assentarmi..."
L'uomo rispose facendo un cenno di approvazione con la testa.
Quindi, Don Alberto, prese sotto braccio mia madre e i due si allontanarono, raggiungendo una delle sale sul retro del bar.
Quì, una volta aver chiuso la porta, senza proferire altro, i due iniziarono a spogliarsi. Tra mia madre e Don Alberto, si era creato ormai un certo feeling. Sapevano esattamente cosa volevano l'uno dall'altra...
- Don Alberto : "Hei? Mi sembri pensierosa..."
- Mamma : "Uhm? Io...? No, perchè?"
- Don Alberto : "Mi pareva che volessi dirmi qualcosa....Uhh...!"
- Mamma : "N..no! Davvero!Ah...aaahh!MMmmm!"
- Don Alberto : "Mi era sembrato! UUhh...dai...cosi!"
- Mamma : "No...Tutto quello che voglio è il tuo cazzo!AAhh..mmm!"
- Don Alberto : "Ahahahah! Riecco la vera Rosa! La mia puttana preferita!"
- Don Alberto : "E quel coglione di tuo marito?! Gli hai detto che venivi da me?! Ahahahah!"
- Mamma : "Aahh....mmm...No...Sei pazzo?!AAAhhh!"
- Don Alberto : "Ahaha...E che cazzo ti sei inventata per uscirtene da sola a quest'ora?"
- Mamma : "Le sigarette...AAAhh! Gli ho detto che ho finito le sigarette...UUhhmm..."
- Don Alberto : "Ahahaha! Le sigarette?! Solo un perfetto idiota avrebbe potuto credere ad una cazzata simile!
Cazzo! Sto per venire! Adesso sborro!AAHAHH!!!"
- Don Alberto : "Merda! Non ci credo che quella checca preferisce farsi le seghe invece che scoparsi sua moglie!"
- Mamma : "No...Ahh...Lui mi ama! Ahhh...Ma non può scoparmi come fai tu!"
- Don Alberto : "Ahahah! E' vero! Finalmente lo hai capito! Vieni sempre da me quando vuoi godere di un vero cazzo! Vero!?"
- Mamma : "S..si! E' vero! Sol...solo il tuo cazzo mi fa godere!!AAhh...Mmmm!"
- Don Alberto : "E io ti farò godere tutte le volte che vorrai! Ahahahah!"
- Don ALberto : "Quel coglione mi fa incazzare davvero! Ti lascia uscire a quest'ora senza accompagnarti! Quanto può esser stupido uni'idiota come tuo marito?!"
- Mamma : "Non pensare a lui!Ahhh... Scopami! Scopami più forte!AAAhhh!"
- Don Alberto : "Già, non pensiamoci! Adesso ti riempio ancora di sborra. PUTTANA!SIIII!!!! AAAHHHH!!!!"
- Mamma : "AAhhh...Oh,Dio! E' davvero caldissima!!AAAHHH!!"
- Don Alberto : "Eh dimmi, come ha reagito quando gli hai detto di esser incinta?!"
- Mamma : "E' rimast...AAAhhh...E' rimasto contento...almeno credo...AAhhh!"
- Don Alberto : "Come sarebbe a dire "almeno credi"?!"
- Mamma : "Uhmnn...Non so...credo gli faccia piacere! AAAhhh...mmmmm!"
- Don Alberto : "Secondo me, lo sa già che lui non è il padre! Ahahaha! UUhh..mmm...Si! Cazzo!"
- Mamma : "Basta! Non parliamone...!AAAHHH! Pensa solo a chiavarmi di più! Più forte! Ahhh...uuhhh...!"
- Don Alberto : "Sei davvero una perfida troia! Ahahahah! Dovresti dirglielo che il bambino non è il suo...! E' un perfetto coglione è vero, ma merita comunque di sapere la verità...Non Trovi?!AHAHAH!
- Mamma : "NN...nnn! Non mi importa!AAHHHH! A me importa solo del tuo cazzo! Aaahh! Scopami ancora più forte!
ANCORA PIU'FORTE! AAAHHH! SI!!!"
- Don Alberto : "Zoccola maledetta! Oggi sei più affamata del solito! Oh,Merda! Eccomi! Preparati, troia! Sborro ancora!
PRENDILA TUTTA SCHIFOSA PUTTANA!!!AAAAHHH!!!"
- Mamma : "AAAHH!!!UUMMN....LO SENTO! SENTO IL TUO SEME BOLLENTE!!!AAAAHHH!SIIII!!!!"
Volendo esaudire i desideri di mia madre, Don Alberto, non esitò a scoparsela con la classica foga per quasi 2 ore.
Ovviamente non era vero che mia madre fosse rimasta senza sigarette. In borsa, aveva ben 2 pacchetti. Ma, l'escamotage funzionò alla perfezione. Si era però fatta l'ora di tornare a casa. Ma la sua assenza, non fu notata più di tanto da mio padre, infatti, quando mia madre rincasò, lo
trovò sulla sua poltrona intento a guardare la partita di Coppa dei Campioni, rimanendole quasi indifferente.
Così, lei ebbe modo, di fare indisturbata l'ennesima doccia della giornata.
Già...che giornata!
Mia madre, si era fatta sbattere dalla mattina alla sera. La sua fica, grondante di sborra, le doleva. Ma, anche quel giorno, era riuscita ad ottenere ciò che bramava più di ogni altra cosa al mondo....
Cazzi e sborra in quantità!
Fine Capitolo 11