L'angolo della psicologia: tra sesso, emozioni, pensieri e fantasie

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Redseagull

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Aggiungo alcune precisazioni e considerazioni alla luce degli ultimi interventi:
- io e la mia convivente non ci facciamo “i cazzi nostri” per poi dividere solo i momenti noiosi della vita, abbiamo un bellissimo rapporto fatto di confidenza e aiuto reciproco. In questo contesto il sesso tra noi ha meno importanza perché le nostre pulsioni le sfoghiamo altrove e ci va bene così;
- può darsi che la storia da adolescente di cui ho narrato mi abbia psicologicamente segnato, tutto può essere per carità, ma lo ritengo alquanto improbabile, considerato anche che ricordo bene che dopo poche settimane dalla fine di quella storia me la spassavo allegramente;
- al di là di ciò, non era mio intento metterla sul piano personale facendo intendere che la mia storia è un inevitabile canovaccio per tutte le coppie nella società odierna o un modo più avanzato o intelligente di vivere il rapporto di coppia. Citare la mia storia voleva essere uno spunto per mettere in discussione quello che ancora parrebbe essere un inevitabile obbligo sociale - e morale -, quello della monogamia appunto;
- le mie considerazioni si riferiscono all’evoluzione della società in cui vivo, quella italiana o al massimo quella occidentale;
- ognuno vede quel che vuol vedere, è chiaro, per cui può essere che la mia sensazione che la società stia evolvendo verso un atteggiamento più libero in merito, sia più un mio auspicio che una tendenza reale, anche se quanto osservo attorno a me e le informazioni disponibili al riguardo mi fanno pensare il contrario. Poi magari invece avrà ragione chi sostiene che ci avviamo verso il medioevo prossimo venturo;
- quanto alla mercificazione del proprio corpo nella rete, credo che il problema vada inserito all’interno di una questione ben più grave. L’umanità si è evoluta durante centinaia di migliaia di anni, ma solo da uno o due decenni ha avuto accesso a uno strumento potentissimo, la rete, che non è ancora in grado di gestire o quanto meno a utilizzare in modo intelligente. Da qui tutta una serie di conseguenze deleterie, sulla capacità di gestire le informazioni, sulla sicurezza dei dati, sulle relazioni umane (ad es. facebook che diventa il festival dell’insulto) e non da ultimo anche sugli aspetti cognitivi (si veda a tal proposito il libro “Demenza digitale - come la nuova tecnologia ci rende stupidi” di M. Spitzer)
 
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Lo_psi

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La monogamia (/poligamia) è un tema che fa pensare alla complessità, sistema interno/esterno. Visto come fenomeno socio-culturale e anche come modalità di vivere le relazioni. Dal punto di vista etico ci sono delle "regole" proposte (o imposte) dalla società in cui viviamo: la politica e la religione in qualche modo influenzano la parte etica.
Poi c'è quella più personale, la nostra maniera di intendere e vivere i legami.
Non credo esista una visione giusta e una sbagliata. Il mondo lo interpretiamo e reinterpretiamo ...
La carne e internet (coincidono?). Illusione di vicinanza e distacco, percezione di sentirsi disinibiti. L'uomo multi connesso. Un argomento che è affrontato (e pensato) in diverse sedi. E non manca la letteratura...
 
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Pazu&Laputa

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Ciao Lo_Psi e grazie di averci (inaspettatamente) chiamati in causa. A me/noi piacerebbe sapere cosa pensi, dal punto di vista di un professionista, di chi come noi decide di prender parte a questo tipo di esibizionismo. Di un marito al quale piace mostrare qui la propria moglie e di una moglie alla quale piace lasciarsi mostrare.
Quali sono secondo te i motivi che ci spingono a farlo? E cosa ci spinge a provare la prima volta?
Grazie mille
Laputa
 

Zoolrag

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Tutti argomenti bellissimi : quello del "gabbiano rosso " mi piace assai. MA! Ciascuno di noi sta portando considerazioni personali , lungi da noi qualsiasi forma di assolutismo e di moderno "ipse dixit".
Tu Redseagull ci hai narrato la tua visione , io ho semplicemente parlato della mia.
Per quanto riguarda la mercificazione del corpo e dell'anima attraverso "la rete" è argomento molto controverso , con mille sfaccettature. Lasciando da parte la "netetiquette" ovviamente!
Ora sono curiosissimo di leggere cosa risponderà Herr Doktor al quesito di Pazu&laPuta. Me lo sono posto spesso quell'interrogativo.
 
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Lo_psi

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Ciao Lo_Psi e grazie di averci (inaspettatamente) chiamati in causa. A me/noi piacerebbe sapere cosa pensi, dal punto di vista di un professionista, di chi come noi decide di prender parte a questo tipo di esibizionismo. Di un marito al quale piace mostrare qui la propria moglie e di una moglie alla quale piace lasciarsi mostrare.
Quali sono secondo te i motivi che ci spingono a farlo? E cosa ci spinge a provare la prima volta?
Grazie mille
Laputa

Potrei buttare là delle risposte, in realtà è due gironi che ci penso, perchè le diverse risposte che potrei darvi cambiano nella forma e nel contenuto. Senza battuta ma con un sorriso accogliente, vi chiederei (scindendo le due persone) cosa vi spinge all'esibizione, probabilmente la vostra risposta essendo che vi riguardi... sarebbe più importante della mia.
Cosa spinge Pazu a mostrare la propria moglie?
Come è cresciuto Pazu col femminile?
Che idea ha Pazu della donna?
Come il padre di Pazu vede la donna?
Che funzione ha la donna nella vita di Pazu?
Domande molto penetranti... potete rsp in privato se volete ma le dmd..."scavano"...
e "Laputa" : cosa cerca dall'uomo?
Come sono state le figure basilare del maschile nella sua vita?
Qual è il rapporto con "maschio"?
Che figura riveste l'uomo?
Anche qui si "scava". La domanda è profonda e richiede uno scendere con la lanterna nei propri vissuti emotivi

Poi potremmo parlare delle migliaia di coppie che svolgono questa pratica, se avesse un senso parlare per sommi capi...! Spero che le mie dmd abbiano attivato un "pensare"...e non solo a Pazu e Laputa.

Ho guardato la vostra pagina di presentazione , un avverbio e un aggettivo mi colpiscono: " ci ha trovati d'accordo (o meglio, a me è venuta l'idea e lei come sempre mi ha accontentato!).
Laputa, che significa nel vostro legame: come sempre lo hai accontentato?

Un caro saluto.
 
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Lo_psi

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Tutti argomenti bellissimi : quello del "gabbiano rosso " mi piace assai. MA! Ciascuno di noi sta portando considerazioni personali , lungi da noi qualsiasi forma di assolutismo e di moderno "ipse dixit".
Tu Redseagull ci hai narrato la tua visione , io ho semplicemente parlato della mia.
Per quanto riguarda la mercificazione del corpo e dell'anima attraverso "la rete" è argomento molto controverso , con mille sfaccettature. Lasciando da parte la "netetiquette" ovviamente!
Ora sono curiosissimo di leggere cosa risponderà Herr Doktor al quesito di Pazu&laPuta. Me lo sono posto spesso quell'interrogativo.

Mannaggia, mi istruisci sul "gabbiano rosso"? Sembra che stia difendendo le risposte degli utenti dando spiegazioni su quel che abbiano detto. Perchè? Pensaci...e poi mi rispondi. Ascoltati!
Corpo e rete...avevo portato all'attenzione solo il corpo depauperato della propria importanza, qualcuno ha fatto questa associazione...Una associazione pertinente, chissà perchè...! Perchè?
Che risposte hai dato ai tuoi interrogativi?
 
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Redseagull

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Ciao Lo_Psi e grazie di averci (inaspettatamente) chiamati in causa. A me/noi piacerebbe sapere cosa pensi, dal punto di vista di un professionista, di chi come noi decide di prender parte a questo tipo di esibizionismo. Di un marito al quale piace mostrare qui la propria moglie e di una moglie alla quale piace lasciarsi mostrare.
Quali sono secondo te i motivi che ci spingono a farlo? E cosa ci spinge a provare la prima volta?
Grazie mille
Laputa

E’ evidente che i nostri comportamenti da adulti sono fortemente condizionati dalle esperienze infantili e soprattutto dalla fondamentale relazione con i genitori. Però parliamo di comportamenti, quelli esibizionistici (e qui oltre alle casistiche da te indicate metto anche l'esibizionismo maschile), talmente diffusi e nello stesso tempo innocui se rimangono nei limiti del lecito che io non andrei a scomodare l’analisi dell’inconscio. Piuttosto li considererei facenti parte di quelli che Eric Berne nella sua teoria dei giochi definisce “passatempi” ossia, Psi mi corregga se sbaglio, modalità relazionali per strutturare il tempo libero, senza che al di sotto di tali relazioni sussistano dinamiche particolari fra i soggetti interessati, a loro volta determinate da stati diversi dell’io.
Detta in soldoni, lo facciamo perché è divertente. Nello stesso tempo però questa attività ludica va a cozzare con inibizioni più o meno forti derivanti dai soliti precetti sociali assorbiti con l’educazione. Ed ecco che quindi possono sorgere sensi di colpa o addirittura dubbi sulla “sanità” o sulla patologia di simili azioni.
Poi come in tutte le cose c’è chi esagera, chi non rispetta i patti con i partner di gioco o addirittura chi ne fa una mania, e allora si va fuori della legalità o nel patologico.
Questa è una mia opinione riferita al fenomeno “di massa”. Poi è chiaro che per le motivazioni di ogni singolo individuo andrebbe effettuata l’opera di “scavo” a cui si riferisce “Herr doctor”
 
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Zoolrag

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Mannaggia, mi istruisci sul "gabbiano rosso"? Sembra che stia difendendo le risposte degli utenti dando spiegazioni su quel che abbiano detto. Perchè? Pensaci...e poi mi rispondi. Ascoltati!
Corpo e rete...avevo portato all'attenzione solo il corpo depauperato della propria importanza, qualcuno ha fatto questa associazione...Una associazione pertinente, chissà perchè...! Perchè?
Che risposte hai dato ai tuoi interrogativi?

ehm Red Seagull .. tradotto Gabbiano Rosso :) sarà che gli piace il rosso :D

Sai io ho solo il piacere del "guardare" la bellezza femminile (ehh si .. non solo il culetto .. voi malelingue occulte!). Perchè? Non so dirlo. Perchè ad uno piace dipingere ed ad un altro suonare? La Bellezza attira come una calamita.
Andando a noi : Quale piacere prova un uomo o una donna a mostrarsi a sconosciuti? Solo narcisismo? non credo.
E di più : Quale piacere prova un uomo a mostrare la propria donna? E viceversa ovviamente. Condivisione basata su ciò che secondo lui/lei va ammirato? Narcisismo? A me piace questa forma "di libertà" ovviamente o non sarei qui. Ma cosa spinge? quali pulsioni?
Le mie sono domande ... non ho le risposte.
Su cosa mi dovrei ascoltare? Si la vedo benissimo la posizione di RedSeagull ... ma aiutami ... dammi una linea di pensiero da seguire. Ascoltare cosa? L'eco del mio ego?
 
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Lo_psi

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Pensa...pure un gabbiano tra noi, chissà quale significato. Sarebbe interessante sapere il significato dei nick, intendo...saltando le ovvietà "pene duro" o "voglioso" che sembrano apparentemente inequivocabili, invece potrebbero nascondere un desiderio, una frustrazione, un bisogno di riscattarsi, quindi forse tanto ovvietà non sono.
Lasciando il vostro pensiero per come è, direi a Redsea che spesso il contesto sociale , il lecito (che più volte citi ) e l'educazione, fanno da parafulmine ad altre cose...
Zoolrag, mi chiedevi su cosa orientarti, più o meno è quello che dicevo a Red adesso...
Le cose con cui entriamo in contatto, ci attivano delle cose... Un pò complicato da spiegare qui
 
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Zoolrag

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Non tanto titanica. L'autocritica costruttiva (non nichilismo o peggio) è qualcosa che perseguo da anni. Guardo dentro di me , vedo quello che c'è da vedere, ascolto anche chi ha la mia fiducia e cerco riscontri in quello che mi si dice dovrebbe migliorare. E' un processo quotidiano quasi , lento e spesso doloroso. Ma se vivi di assiomi e preconcetti , allora sei davvero cieco.

Il mio nick : viene da un personaggio buffo di un libro di fantascienza :)
 
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Lo_psi

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Vi consiglio un film, che non è per tutti. Intendo anche se non è v.m.18 siamo infarciti di stereotipi, quindi determinati argomenti possono entrare in attrito con le nostre credenze e con le nostre parti inconsce.
Lo trovate facilmente in streaming (gratis): The danish girl. Se lo vedete lasciate un commento e proviamo a commentarlo
 
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Filosofia

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Ciao Lo_psi Mi chiamo Sandro sono nato a Genova volevo cercare una persona che mi poteva ascoltare, ho sentito dentro di me nel mio istinto che mi ha guidato fino a qui di cercare persona che mi possano comprendere, vorrei chiederti un parere sto attraversando un periodo solitario
 

Zoolrag

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Vi consiglio un film, che non è per tutti. Intendo anche se non è v.m.18 siamo infarciti di stereotipi, quindi determinati argomenti possono entrare in attrito con le nostre credenze e con le nostre parti inconsce.
Lo trovate facilmente in streaming (gratis): The danish girl. Se lo vedete lasciate un commento e proviamo a commentarlo

Come fai a dire che determinati argomenti possano risultare controversi? Quali? E' un film molto noto (p.s. non incitare alla pirateria :rotfl2:) :) In questo forum ci sono tante anime : candide , smaliziate, ignoranti , supponenti, dai credo più disparati.
Fammi semplicemente capire cosa dovrebbe "entrare in attrito" :)
 

rud1985

Lo Svangamaroni
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Perché sia gli uomini che le donne sono (mediamente) attratti da scene lesbo mentre due uomini che si inculano non se li incula nessuno?
 
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L'argomento di cui tratta il film è particolare.
L'avete visto ragazzi, che ne pensate?
 

Zoolrag

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Perché sia gli uomini che le donne sono (mediamente) attratti da scene lesbo mentre due uomini che si inculano non se li incula nessuno?

Le scene lesbo (o lesbo-chic come le chiamano adesso) attizzano. Le scene omosessuali fra uomini disturbano (non a me .. mi lasciano parecchio indifferente .. sempre viva la phica ). Un film "Brokeback Mountain" fece scalpore solo per le scene gay maschili. Non aveva altro da offrire.

p.s. : Rud .. ma se invece becchi un 69 fra uomini ti piace eh? :rotfl2:

- - - Aggiornato - - -

L'argomento di cui tratta il film è particolare.
L'avete visto ragazzi, che ne pensate?

Se riesco stasera lo rivedo e poi ti dico. L'ho visto che stavo crollando dal sonno e non ero assolutamente attentissimo.
C'è la vita di questo pittore che subisce una lenta e strana trasformazione , anzi transizione. Da uomo vive con sofferenza il suo essere maschile e comincia un percorso molto contorto ...
 
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Lo_psi

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Ciao! Sono Re-l, la lei della coppia; ho avuto occasione di vedere il film subito dopo l'uscita nei cinema. A mio avviso è un film molto bello che descrive in modo delicato e molto toccante il tormento interiore della prima testimonianza di trans che volle cambiare sesso; è inoltre interessante il rapporto tra i due coniugi che nonostante il difficile percorso da affrontare riescono a rimanere Uniti e a provare lo stesso amore che li aveva fatti sposare. Non dite " sei una donna qui di ti piacciono le cose romantiche e drammatiche"...per me è un film dalle sfaccettature poliedriche che scava profondamente nell'animo umano e spesso lo spettatore è sopraffatto da tutto ciò.

Ciao Re-I, leggendoti stavo pensando a quante cose si possano nascondere all'apparenza. L'apparenza è ciò che compare nell'immediato, poi c'è un dietro (e di solito è un "mondo" esteso/sconfinato). Sono d'accordo, "scava". Tocca moltissime corde e si potrebbe "scendere" tanto...A me piacciono (anche) le cose romantiche e drammatiche (dipende in che contesto), non credo siano ad esclusivo beneficio della donna :D e non per questo mi sento meno <maschio>, anzi... Mi ha fatto piacere leggerti/vi
 
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Lo_psi

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...e siccome sono curioso (quanto basta :)) e non ti conoscevo, sono andato a guardare il vostro album. C'è una foto in particolare che ha attirato la mia attenzione, no niente nudo...Re-I è in accappatoio, si vede mezzo viso, dal naso in giù, la trovo una bella foto...
Ognuno di noi ha tante parti, mostriamo solitamente quelle che ci rendono più "sicure", "seducenti", "piacevoli" ecc.
Se sei/siete d'accordo, vorrei che facessi uno scatto vestita da casa, in cui oltre la femminilità si veda il tuo essere : figlia, mamma, moglie, collega, vicina di casa, donna che va a fare la spesa. All'interno della foto ci dovrebbe essere un oggetto erotico-sessuale che hai usato o vorresti usare con il tuo partner ma deve essere camuffato, non esplicito, ovvero ha un uso comune ma voi lo avete usato o lo usereste in tal occasione per...Per esempio sto immaginando Re-I in cucina vestita in tuta da casa con i tacchi che passa il mocio (anche un paio di caviglie possono essere esageratamente erotiche), oppure che si intraveda qualcosa ma niente di forzato, come se l'idraulico (il famoso idraulico :)) accidentalmente vedesse con i propri occhi il perizoma, una porzione di seno, un reggiseno lasciato distrattamente sulla sedia e poi... l'oggetto misterioso (che può anche essere una di queste cose).
Il titolo, potrebbe essere "In profondità" .
Credo che sia un modo creativo per esprimersi, lontano dai soliti standard. Che ne pensate?

p.s. Nel caso l'idea piaccia...potete (chi vuole) taggare altre coppie/single
[MENTION=261738]Vince&Re-l[/MENTION];
 
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Ho una domanda, in realtà ne ho dieci di domande, chi risponde alla prima ne dovrà affrontare altre nove :).
Premetto che la risposta è soggettiva, non interessa una informazione tecnica che chiunque potrebbe ottenere facilmente cercando su google. Ciò che conta è la propria interpretazione anche determinata dall' intuizione, dall'emozione o dal pensiero personale. Se ci saranno almeno tre partecipanti proseguiremo...
La domanda è semplicissima...in apparenza... :p
1)Che cos'è l'anima?
 
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Una mente sulle montagne russe

<Jonathon era uno studente del secondo anno di liceo, quasi sedicenne quando lo incontrai. Si trascinò nel mio studio, con i jeans precariamente calati sui fianchi e i biondi capelli lunghi sugli occhi, e mi disse che si sentiva "male" e «giù" da circa due mesi, con scoppi di pianto che sembravano venire dal ñulla. In risposta alle mie domande, riferì che aveva un gruppo di amici inúni a scuola e, per quanto i corsi che stava seguendo fossero alquanto impegnativi, nulla in particolare era cambiato' né da un punto di vista del rendimento scolastico, né da un punto di vista delle relazioni, che potesse giustificare il suo umore depresso. La vita in casa era 'normale", mi disse con un tono insipido, quasi sprezzante. Sua sorella maggiore e suo fratello minore continuavano a dargli il "solito tormento e i suoi genitori erano "irritanti nella norma" — nu-ffla fuori dell'ordinario per un ragazzo di sedici anni, sembrava di intuire.
Ma qualcosa davvero non andava. Gli scoppi di pianto e di tristezza di Jonathon erano accompagnati da accessi di rabbia che non era in grado di controllare. Contrattempi comuni, come il fatto che sua sorella fosse in ritardo a un appuntamento o che suo fratello utilizzasse la sua chitarra senza chiedere il permesso, potevano condurre a grida rabbiose, Questo abbassamento della soglia di reattività preoccupava non solo i suoi genitori e me, ma anche Jonathon stesso. Mi disse con un certo imbarazzo che queste esplosioni di rabbia, per quanto non nuove, stavano peggiorando. E stavano cominciando a spaventarlo, Simili episodi erano avvenuti molte volte da quando, tredicenne, aveva iniziato la scuola media, ma i genitori di Jonathon avevano attribuito questi momenti di instabilità emozionate all'adolescenza — "qualcosa di normale per un teenager" — e non se ne erano curati fino ad allora. Quando il ragazzo confessò loro che a volte si sentiva come se non potesse continuare a vivere, lo portarono da me per una valutazione.Cosa plasma le correnti del nostro mare interno? Quando navighiamo in acque agitate, c'è qualcosa che possiamo fare per calmare la tempesta? In questo capitolo esplorerò il modo in cui possiamo utilizzare l'attenzione focalizzata e consapevole prima per percepire e poi per alterare il flusso selvaggio di energia e informazione che affligge le nostre vite. Questa attenzione focalizzata ci permette" di usare la consapevolezza per creare possibilità di scelta e cambiamento. Questo è il dominio dell'integrazione della coscienza.Difatti, uno dei primi studi" a rivelare che la psicoterapia era in grado di cambiare il cervello — uno studio sul disturbo ossessivo-compulsivo condotto all'Università della California di Los Angeles (UCLA) — utilizzò la mindfuhess come componente del trattamento. In aggiunta, nel nostro studio pilotan condotto presso il Mindful Awareness Research Center, nella stessa università, trovammo che un training di mindfulness era altamente efficace per adulti e adolescenti che avevano difficoltà a prestare attenzione al lavoro o a scuola.
Il disturbo dell'umore di Jonathon avrebbe risposto a un simile inter- vento? L'approccio collaborante della famiglia, abbinato alle loro preoccupazioni sui possibili effetti collaterali dei farmaci, mi portarono a ritenere che valesse la pena tentare. Chiesi il consenso informato di Jonathon e della sua famiglia, tenendo presenti i suoi recenti pensieri di suicidio e i seri rischi di un episodio depressivo non trattato, che fosse inquadrabile in un disturbo unipolare o bipolare.
Come avevo spiegato a Jonathon e ai suoi genitori, il cervello cambia fisicamente in risposta all'esperienza e nuove abilità mentali possono essere acquisite senza sforzo intenzionale, con la focalizzazione della consapevolezza e la concentrazione. L'esperienza attiva le scariche neurali che a loro volta conducono alla sintesi di proteine che permettono il formarsi di nuove connessioni tra i neuroni, nel processo chiamato neuroplasticità. La neuroplasticità è possibile52 per tutto l'arco della vita, non solo nell'infanzia. Oltre all'attenzione focalizzata, altri fattori che stimolano la neuroplasticità sono.l'esercizio aerobico, la novità e l'attivazione emotiva.La capacità di focalizzare la mente era ciò che volevo che Jonathon acquisisse attraverso il training di mindfulness. Ma che cosa viene esattamente stimolato dal training sulla consapevolezza mindful? E perché la mindfulness, come mostrano i dati di ricerca, è utile in una così ampia gamma di disturbi, dall'umore all'attenzione, dalle dipendenze ai disturbi di personalità? E infine, il training di mindfulness poteva aiutare Jonathon a risolvere i suoi gravi problemi di disregolazione?
In sintesi, questo è quello che la moderna ricerca clinica 56 2500 anni di pratiche contemplative, i più recenti studi di neuroscienze e la mia esperienza suggeriscono: la mindfulness è una forma di attività mentale che addestra la mente a divenire consapevole.Subito dopo aver fatto questa osservazione,58 lessi un report di una ricerca in corso che mostrava che le regioni prefrontali mediali erano in effetti più spesse in coloro che praticavano la mindfulness.Jonathon era impaziente di trovare un modo per lenire le sue sofferenze. Eadolescenza normale è già dura a sufficienza: gestire i cambiamenti nel proprio corpo, l'emergere di talvolta soverchianti pulsioni sessuali, i cambiamenti nell'identità e nelle relazioni, gli impegni accademici, le incertezze riguardo al futuro e le tensioni nella vita familiare che preparano a una vita autonoma. Il cervello stesso dell'adolescente" è in un flusso continuo.
Spiegai a Jonathon tutto questo e gli ricordai che con l'esercizio regolare, una dieta equilibrata, e il sonno, avrebbe potuto gettare le basi per promuovere la neuroplasticità.60 Jonathon e io facemmo un accordo verbale che avrebbe seguito questa "prescrizione" per la sua salute. E impressionante come così spesso queste nozioni di base sü salute del cervello vengano ignorate. L'esercizio fisico è un trattamento sottovalutato, ma ora sappiamo che l'attività aerobica non solo stimola il rilascio di endorfine.
La mente è come un oceano. Nelprofondo dell'oceano, sotto la superficie, esso è calmo e limpido. Non importa quali siano le condizioni della superficze, se è liscia o increspata o se è in corso una tempesta, in profondità l'oceano è tranquillo e sereno. Dalla profondità dell'oceano puoi guardare verso la superficie e notare cosa vi succede, esattamente come dalla profondità della tua mente puoi guardate verso le onde, le onde del cervello, sulla superficie della tua mente, tutta quell'attività mentale — i pensieri, i sentimenti, le sensazioni e i ricordi. Goditi l'opportunità di osservare tutte queste attività alla superficie della tua mente.
L'osservazione aveva permesso a Jonathon di focalizzarsi sulla natura dell'intenzione e dell'attenzione, le forze pulsionali della vita mentale. L'obiettività gli aveva permesso di distinguere la consapevolezza dall'attività mentale, di liberare ulteriormente la sua identità dalle tempeste del suo oceano mentale. Ma ora quella tempestosa attività del cerchione si stava rifacendo strada nel suo mozzo, nella forma dei " dovrei" delle aspettative. Si tratta delle prigioni della vita. Cercare di cambiare i sentimenti che proviamo ordinando a noi stessi di farlo è una strategia che non conduce a ntffla, punto. Una consapevolezza aperta consiste nell'accettare ciò che è e non essere trascinato nel vortice di queste attività giudicanti.
Non suona ironico? Jonathon era venuto da me per cercare di cambiare e ora lo stavo incoraggiando ad accettare se stesso per come era. Ma questa è la differenza: i nostri sforzi di cambiare la nostra esperienza creano una tensione interna, una sorta di disagio autoinflitto. Ma, piuttosto che entrare a passi forzati nel nostro mondo interno e dire: "No, non farlo! " , possiamo abbracciarlo per come è e vedere cosa accade. Sorprendentemente, col passare del tempo, la gente scopre che lasciare le cose come sono spesso permette loro di cambiare. Possiamo approcciare il nostro mondo interno con apertura e accettazione piuttosto che con pregiudizi e preconcetti>.
 
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