Esperienza reale Racconto di fantasia Le ragazze di oggi

Fireworks

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definisci rapporto malato tali cose, e ok ci può anche stare. Però devi pensare che dici così perchè sei nato in quest'epoca. Storicamente succedeva anche di peggio. Diversi decenni fa era da malati tatuarsi, andando ancora più indietro era considerato sbagliato non andare in chiesa e non credere in Dio. Ci sono dogmi che reputiamo sani solo perchè nati in un tipo di società.
Queste cose possono accadere e magari accadono anche. Molto probabilmente. Però non si vanno a dire, perchè è un po' come quello che decenni fa si faceva il tatuaggio e doveva nasconderlo perchè doveva andare a fare il colloquio.
Pensate ai dogmi sociali e storici in cui state vivendo prima di definire qualcosa di malato. Ora una battuta politicamente scorretta può perfino definirsi malata, quando un decennio fa appena andava bene.
Piuttosto c'è da pensare sempre siamo malati noi, la società o lo sono i dogmi che ci impongono?
Quindi in pratica tatuarsi un uccello sulla gamba equivale ad un padre che piazza il proprio uccello in bocca alla figlia. Interessante supposizione. Opinabile direbbero alcuni. In realtà sono proprio colore che si ribellano a questo status quo i malati. Cosa pensi del terrapiattismo? Mi piacerebbe prendere spunto.
 
OP
MROBERTI

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Quindi in pratica tatuarsi un uccello sulla gamba equivale ad un padre che piazza il proprio uccello in bocca alla figlia. Interessante supposizione. Opinabile direbbero alcuni. In realtà sono proprio colore che si ribellano a questo status quo i malati. Cosa pensi del terrapiattismo? Mi piacerebbe prendere spunto.

Non credo che sia il posto giusto per fare polemiche questo, non ti pare?

Se sei interessato al racconto mi fa piacere altrimenti nessuno ti obbliga a leggerlo e/o commentarlo.

Come quando quardi la TV, se non ti piace hai il telecomando e cambi canale, non è che scrivi a chi ha fatto il palinsesto, no?

La chiuderei qui, ok, altrimenti mi fate passare la voglia di scrivere.... e di cose da raccontarvi ne ho acora molte.
 

Fireworks

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Non credo che sia il posto giusto per fare polemiche questo, non ti pare?

Se sei interessato al racconto mi fa piacere altrimenti nessuno ti obbliga a leggerlo e/o commentarlo.

Come quando quardi la TV, se non ti piace hai il telecomando e cambi canale, non è che scrivi a chi ha fatto il palinsesto, no?

La chiuderei qui, ok, altrimenti mi fate passare la voglia di scrivere.... e di cose da raccontarvi ne ho acora molte.
Addirittura. Per così poco ti passa la voglia di scrivere? Era un bel commento. Dove hai visto la critica?
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Non credo che sia il posto giusto per fare polemiche questo, non ti pare?

Se sei interessato al racconto mi fa piacere altrimenti nessuno ti obbliga a leggerlo e/o commentarlo.

Come quando quardi la TV, se non ti piace hai il telecomando e cambi canale, non è che scrivi a chi ha fatto il palinsesto, no?

La chiuderei qui, ok, altrimenti mi fate passare la voglia di scrivere.... e di cose da raccontarvi ne ho acora molte.
Comunque ha una bella penna. È un racconto gradevole. Alcuni commenti non dovrebbero però essere inseriti, non è questione di cosa si può dire o meno ma se lasciamo passare il messaggio che scoparsi la figlia sia una cosa sana, non ha senso proseguire e si prende una piega sbagliata. Era questo il senso del commento. Detto ciò, aspettiamo il proseguo.
 

lewis_48

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Dai continua io penso che per qualche commento un po su le riga tu voglia non continuare il racconto dai non far caso a un commento negativo poi chi vuol credere bene altrimenti passi avanti. Giò
 

armarettale

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ayrton26

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Tranquillo, vai avanti. Siamo noi che decidiamo di leggerlo e tenerci il cazzo in mano o andare ad un altro racconto. Senza polemica, vai avanti
 
OP
MROBERTI

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La mattina passa molto velocemente, onde evitare ulteriori tentazioni, decido di fare un giro in centro.

Roberta rimane a prendere il sole un po’ di malumore, forse si aspettava qualcosa di diverso.

Girando per il lungomare incontro Matilde.

Matilde: “Ma ciao, che ci fai in giro, non sei a casa?”

Io: “Ti piacerebbe eh, lo so che è tutto deciso da voi tre a tavolino sai?”

Matilde mi guarda con la faccia di chi non ha capito niente.

Matilde: “Ma di che parli”

Io: “Come, non è stata una decisione comune quella di far rimanere Roberta a casa con me?”

Matilde: “Veramente no, perché cosa avete combinato?”

Una punta di gelosia si affaccia sul suo viso.

Io: “Niente di che, le ho spalmato la crema solare….”

Matilde: “Ah…”

Io: “E Francesca dov’è? Oggi ognuno si fa i cavoli suoi vedo”

Il volto di Matilde si illumina di un sorriso malizioso e anche vendicativo.

Matilde: “Vuoi vedere? Vieni con me”

Torniamo indietro per le strade del corso, entriamo in uno stabilimento balneare.

Davanti alla fila delle cabine Matilde si blocca.

Matilde: “114”

E si siede su una sdraio vuota.

Sono le 11:45, la spiaggia è semivuota, i più sono tutti a pranzo a casa o nei ristoranti.

Mi avvicino piano piano, i rumori che sento in sottofondo sono inequivocabili. Qualcuno sta facendo sesso.

La porta è socchiusa, mi affaccio.

Rimango letteralmente a bocca aperta.

In uno spazio 3 metri per tre metri vedo chiaramente tre persone.

Una è Francesca, piegata a 90 che sta spompinando un ragazzo poco più grande di lei appoggiato alla sedia sulla sinistra della stanza.

Dietro di lei un uomo più o meno della mia età la sta scopando selvaggiamente aiutandosi con le mani appoggiate ai suoi fianchi.

Le grandi tette di Francesca anche se sode sobbalzano sotto i colpi del cazzo maturo.

L’uomo ride.

Uomo: “Ti piace il cazzo di mio figlio troietta, è?”

Ragazzo: “Papà fai piano che sotto i tuoi colpi la troietta non riesce neppure a spompinarmi tanto che gode”

Da dietro sento un sussurro

Matilde: “Voleva giocare con il ragazzo ma è entrato anche il padre. Non era previsto e all’inizio si è pure lamentata ma a quanto pare adesso le piace. E’ li già da una ventina di minuti”

Sono ipnotizzato, mia figlia montata come una puttana qualsiasi da due cazzi…. E le piace pure alla troia.

Matilde: “Certo il tuo è un altro calibro ma due sono due……”

Ragazzo: “Papy fammi divertire anche a me per favore.”

Uomo: “Certo, sdraiati sul materassino, vedrai come ci divertiamo adesso”

Il ragazzo si sdraia su un materassino gonfiabile a terra, l’uomo prende Francesca per le spalle e la sposta come fosse una bambola nelle loro mani calandola sul cazzo del figlio che immediatamente le afferra i seni.

Francesca inizia a cavalcare il cazzo con foga.

Uomo: “Ei la troietta ha proprio voglia di cazzo, è mezz’ora che ci cavalca a turno, forse è arrivato il momento di vedere come reagisce a questo.”

L’uomo si sistema dietro Francesca, la spinge in avanti con forza verso il figlio, il secondo buco, quello del culo di mia Figlia adesso è alla sua portata.

Uno sputo raggiunge il buco di Francesca che neppure se ne accorge tanto è impegnata a cavalcare quel cazzo giovane.

Subito dopo l’uomo punta la cappella verso il culo di mia figlia e in un colpo deciso entra dentro fino alle palle.

Francesca si blocca, un urlo le ese dalla bocca, ha sentito male stavolta.

Dalla mia posizione, da dietro, vedo i suoi buchi aperti con i cazzi che la stanno riempiendo.

Francesca: “Cazzo che male, mi sento completamente riempita. Come se mi stessero spaccando in due”

Padre e figlio iniziano a muoversi in modo alternato dentro di lei, si vede che non è la prima volta che usano questa tecnica, il volto di Francesca cambia dal sofferente all’estremamente eccitato.

Ragazzo: “Papy, così riempita è strettissima, sembra quasi vergine ah ah ah ah”

Uomo: “Di vergine questa non ha niente da un po’. Dai riempiamola ben bene”

Il ritmo si fa forsennato, i due cazzi entrano e escono velocemente, il rumore che sento è quello della fica bagnata.

Uomo: “Senti come è bagnata, tra un po’ esplode anche lei”

Continuano così per un altro paio di minuti francesca si accascia sul ragazzo scossa da numerosi spasmi.

Uomo: “Senti come è venuta, il suo culo quasi mi risucchia il cazzo”

Ragazzo: “Sto per venire anche io”

Uomo: “mmmmm siii dai riempiamola”

Pochi colpi e i due cazzi esplodono dentro Francesca, che come reazione ha un secondo violentissimo orgasmo.

I due uomini rimangono dentro di lei per alcuni secondi poi, complice anche il cazzo che si sta ammosciando, escono.

Francesca accasciata sul ragazzo è quasi incosciente, il ragazzo si sposta e la getta sul materassino pancia in su a gambe divaricate.

I suoi buchi colano sborra copiosamente, i due cazzi dovevano essere proprio pieni.

Francesca si riprende e apre gli occhi

Uomo: “E Adesso troietta prima di andartene ci ripulisci ben bene i cazzi, non vorrai mica che mi rimetta il costume così?

Lei a fatica, ancora stravolta si mette a sedere sul materassino, apre bocca e ingoia il primo dei due che si sta ammosciando avvicinando anche l’altro.

Con la lingua li pulisce per bene.

L’uomo la guarda, la spinge indietro sul materassino.

Uomo: “Adesso noi usciamo, tu ti sistemi, e poi vai via. Non voglio che qualcuno mi veda uscire con una puttana dalla mia cabina”

Velocemente mi allontano seguito da Matilde che fino a quel momento era rimasta in silenzio.

Tornati sul lungomare

Matilde: “Piaciuta la scena? O meglio spalmare crema? A vedere il gonfiore che vedo dai pantaloni comunque hai apprezzato”

Abbasso lo sguardo e solo in quel momento vedo l’enorme erezione che ho.

Suona il cellulare

Roberta: “Papy il pranzo è quasi pronto, sono le 12:20 vieni a pranzo? Ho appena chiamato Francesca, ha detto vengono anche loro”

Io: “Sto già tornando, grazie per aver preparato”

Roberta: “Ma figurati, per così poco”

Riaggancio, guardo Matilde che ha una faccia molto compiaciuta.

Matilde: “Che sappia io era la prima volta sai…. Non si è comportata male dai?”

Io: “Ci vediamo a casa, ok?”

Matilde: “A dopo papy”

Si avvicina mi bacia sulla guancia e mi sussurra

Matilda: ”Stasera ci penso io a farti passare l’eccitazione”

E con una mano mi sfiora il pacco.

Mi volto, accenno un sorriso e mi avvio verso casa.

Io: “Meglio avviarmi, non vorrei mi vedesse qui.”

Il viaggio è circa un chilometro, giusto per rivedermi nitide in mente le immagini di quei due uomini che si sbattevano mia figlia come una volgare puttana,

Ero geloso si ma non per quello che avevo appena visto, ma perché al posto del padre volevo esserci io.

Pranziamo tutti assieme, alla fine Francesca si alza

Francesca: “Io sono stanca, vado a letto, oggi niente mare, ok?”

Mentre sale le scale con un filo di voce

Matilde: “E’ stanca si, vorrei esserlo io stanca così”

Roberta: “In che senso?”

Matilde: “Chiedilo a papy… lui lo sa. Io esco, vado in spiaggia”

Roberta: “In che senso Papà?”

Io: “Niente niente, lasciamo stare, ok?”

Roberta: “Maty vengo anche io ok?”

Le due si alzano, sistemano le cose e poi vanno via parlottando tra di loro.

Rimango solo in casa che guardo nel vuoto, immagini si susseguono nella mia testa, il cazzo è duro….. ancora.
 

_lino_

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Spettacolo….

sarei però curioso di sapere cosa di quanto raccontato finora è la parte reale…
Hai fatto qualcosa davvero con Roberta?
 

armarettale

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Spettacolo….

sarei però curioso di sapere cosa di quanto raccontato finora è la parte reale…
Hai fatto qualcosa davvero con Roberta?
Ma secondo te si è scopato davvero le figlie te li viene a dire? Questo è il bello di questa storia, verità, fantasia, intrigo e lasciare ad ogni lettore la sua verità
 

Gig2464

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La mattina passa molto velocemente, onde evitare ulteriori tentazioni, decido di fare un giro in centro.

Roberta rimane a prendere il sole un po’ di malumore, forse si aspettava qualcosa di diverso.

Girando per il lungomare incontro Matilde.

Matilde: “Ma ciao, che ci fai in giro, non sei a casa?”

Io: “Ti piacerebbe eh, lo so che è tutto deciso da voi tre a tavolino sai?”

Matilde mi guarda con la faccia di chi non ha capito niente.

Matilde: “Ma di che parli”

Io: “Come, non è stata una decisione comune quella di far rimanere Roberta a casa con me?”

Matilde: “Veramente no, perché cosa avete combinato?”

Una punta di gelosia si affaccia sul suo viso.

Io: “Niente di che, le ho spalmato la crema solare….”

Matilde: “Ah…”

Io: “E Francesca dov’è? Oggi ognuno si fa i cavoli suoi vedo”

Il volto di Matilde si illumina di un sorriso malizioso e anche vendicativo.

Matilde: “Vuoi vedere? Vieni con me”

Torniamo indietro per le strade del corso, entriamo in uno stabilimento balneare.

Davanti alla fila delle cabine Matilde si blocca.

Matilde: “114”

E si siede su una sdraio vuota.

Sono le 11:45, la spiaggia è semivuota, i più sono tutti a pranzo a casa o nei ristoranti.

Mi avvicino piano piano, i rumori che sento in sottofondo sono inequivocabili. Qualcuno sta facendo sesso.

La porta è socchiusa, mi affaccio.

Rimango letteralmente a bocca aperta.

In uno spazio 3 metri per tre metri vedo chiaramente tre persone.

Una è Francesca, piegata a 90 che sta spompinando un ragazzo poco più grande di lei appoggiato alla sedia sulla sinistra della stanza.

Dietro di lei un uomo più o meno della mia età la sta scopando selvaggiamente aiutandosi con le mani appoggiate ai suoi fianchi.

Le grandi tette di Francesca anche se sode sobbalzano sotto i colpi del cazzo maturo.

L’uomo ride.

Uomo: “Ti piace il cazzo di mio figlio troietta, è?”

Ragazzo: “Papà fai piano che sotto i tuoi colpi la troietta non riesce neppure a spompinarmi tanto che gode”

Da dietro sento un sussurro

Matilde: “Voleva giocare con il ragazzo ma è entrato anche il padre. Non era previsto e all’inizio si è pure lamentata ma a quanto pare adesso le piace. E’ li già da una ventina di minuti”

Sono ipnotizzato, mia figlia montata come una puttana qualsiasi da due cazzi…. E le piace pure alla troia.

Matilde: “Certo il tuo è un altro calibro ma due sono due……”

Ragazzo: “Papy fammi divertire anche a me per favore.”

Uomo: “Certo, sdraiati sul materassino, vedrai come ci divertiamo adesso”

Il ragazzo si sdraia su un materassino gonfiabile a terra, l’uomo prende Francesca per le spalle e la sposta come fosse una bambola nelle loro mani calandola sul cazzo del figlio che immediatamente le afferra i seni.

Francesca inizia a cavalcare il cazzo con foga.

Uomo: “Ei la troietta ha proprio voglia di cazzo, è mezz’ora che ci cavalca a turno, forse è arrivato il momento di vedere come reagisce a questo.”

L’uomo si sistema dietro Francesca, la spinge in avanti con forza verso il figlio, il secondo buco, quello del culo di mia Figlia adesso è alla sua portata.

Uno sputo raggiunge il buco di Francesca che neppure se ne accorge tanto è impegnata a cavalcare quel cazzo giovane.

Subito dopo l’uomo punta la cappella verso il culo di mia figlia e in un colpo deciso entra dentro fino alle palle.

Francesca si blocca, un urlo le ese dalla bocca, ha sentito male stavolta.

Dalla mia posizione, da dietro, vedo i suoi buchi aperti con i cazzi che la stanno riempiendo.

Francesca: “Cazzo che male, mi sento completamente riempita. Come se mi stessero spaccando in due”

Padre e figlio iniziano a muoversi in modo alternato dentro di lei, si vede che non è la prima volta che usano questa tecnica, il volto di Francesca cambia dal sofferente all’estremamente eccitato.

Ragazzo: “Papy, così riempita è strettissima, sembra quasi vergine ah ah ah ah”

Uomo: “Di vergine questa non ha niente da un po’. Dai riempiamola ben bene”

Il ritmo si fa forsennato, i due cazzi entrano e escono velocemente, il rumore che sento è quello della fica bagnata.

Uomo: “Senti come è bagnata, tra un po’ esplode anche lei”

Continuano così per un altro paio di minuti francesca si accascia sul ragazzo scossa da numerosi spasmi.

Uomo: “Senti come è venuta, il suo culo quasi mi risucchia il cazzo”

Ragazzo: “Sto per venire anche io”

Uomo: “mmmmm siii dai riempiamola”

Pochi colpi e i due cazzi esplodono dentro Francesca, che come reazione ha un secondo violentissimo orgasmo.

I due uomini rimangono dentro di lei per alcuni secondi poi, complice anche il cazzo che si sta ammosciando, escono.

Francesca accasciata sul ragazzo è quasi incosciente, il ragazzo si sposta e la getta sul materassino pancia in su a gambe divaricate.

I suoi buchi colano sborra copiosamente, i due cazzi dovevano essere proprio pieni.

Francesca si riprende e apre gli occhi

Uomo: “E Adesso troietta prima di andartene ci ripulisci ben bene i cazzi, non vorrai mica che mi rimetta il costume così?

Lei a fatica, ancora stravolta si mette a sedere sul materassino, apre bocca e ingoia il primo dei due che si sta ammosciando avvicinando anche l’altro.

Con la lingua li pulisce per bene.

L’uomo la guarda, la spinge indietro sul materassino.

Uomo: “Adesso noi usciamo, tu ti sistemi, e poi vai via. Non voglio che qualcuno mi veda uscire con una puttana dalla mia cabina”

Velocemente mi allontano seguito da Matilde che fino a quel momento era rimasta in silenzio.

Tornati sul lungomare

Matilde: “Piaciuta la scena? O meglio spalmare crema? A vedere il gonfiore che vedo dai pantaloni comunque hai apprezzato”

Abbasso lo sguardo e solo in quel momento vedo l’enorme erezione che ho.

Suona il cellulare

Roberta: “Papy il pranzo è quasi pronto, sono le 12:20 vieni a pranzo? Ho appena chiamato Francesca, ha detto vengono anche loro”

Io: “Sto già tornando, grazie per aver preparato”

Roberta: “Ma figurati, per così poco”

Riaggancio, guardo Matilde che ha una faccia molto compiaciuta.

Matilde: “Che sappia io era la prima volta sai…. Non si è comportata male dai?”

Io: “Ci vediamo a casa, ok?”

Matilde: “A dopo papy”

Si avvicina mi bacia sulla guancia e mi sussurra

Matilda: ”Stasera ci penso io a farti passare l’eccitazione”

E con una mano mi sfiora il pacco.

Mi volto, accenno un sorriso e mi avvio verso casa.

Io: “Meglio avviarmi, non vorrei mi vedesse qui.”

Il viaggio è circa un chilometro, giusto per rivedermi nitide in mente le immagini di quei due uomini che si sbattevano mia figlia come una volgare puttana,

Ero geloso si ma non per quello che avevo appena visto, ma perché al posto del padre volevo esserci io.

Pranziamo tutti assieme, alla fine Francesca si alza

Francesca: “Io sono stanca, vado a letto, oggi niente mare, ok?”

Mentre sale le scale con un filo di voce

Matilde: “E’ stanca si, vorrei esserlo io stanca così”

Roberta: “In che senso?”

Matilde: “Chiedilo a papy… lui lo sa. Io esco, vado in spiaggia”

Roberta: “In che senso Papà?”

Io: “Niente niente, lasciamo stare, ok?”

Roberta: “Maty vengo anche io ok?”

Le due si alzano, sistemano le cose e poi vanno via parlottando tra di loro.

Rimango solo in casa che guardo nel vuoto, immagini si susseguono nella mia testa, il cazzo è duro….. ancora.
Ora la parte difficile è attendere la prossima puntata, non vedo l'ora, stai creando sempre più attese
 

_lino_

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Ma secondo te si è scopato davvero le figlie te li viene a dire? Questo è il bello di questa storia, verità, fantasia, intrigo e lasciare ad ogni lettore la sua verità
Si infatti ho sbagliato nominativo… intendevo Matilde l’amica delle figlie.
Per me è intrigante sapere cosa c’è di vero nella storia…. Poi sono d’accordo che è bella così come l’ha raccontata
 

italiansausagebersa

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Mi avvicino al lettino, impacciato nei movimenti e le mani che sudano.

Mi fermo di fronte a lei e la vedo.

Sdraiata di schiena, il seno a contatto con il lettino e le gambe leggermente divaricate.

Si volta verso di me

Roberta: “Papy ho bisogno di una mano a spalmarmi la crema, lo sai che mi dà fastidio sentirmela sulle mani.”

Io: ”Vabbè farò questo sforzo”

Roberta: “Mi raccomando, spalma bene dove la pelle è più chiara, non vorrai mica che la tua bambina diventi rossa come un gamberone”

Gli occhi mi vanno sul triangolino bianco che va proprio in mezzo alle chiappe.

Io: “Tranquilla amore, vedrai che sarò bravissimo”

Mi siedo a fianco a lei, Roberta ha la testa reclinata verso me, gli occhi sono chiusi.

Prendo la crema e me la spruzzo sulle mani.

Il tocco con la pella accaldata dal sole di Roberta mi da un brivido che percorre tutto il corpo.

Parto dal collo, piano spalmo la crema con la mano destra, inizio con le spalle.

Roberta: “Papy così però facciamo notte, puoi usare anche tutte e due le mani, no? E poi guarda che non mi fai male”

Unisco alla destra la sinistra, spalmo la crema sulle spalle e giù per tutta la schiena.

Il mio sguardo e le mie mani arrivano contemporaneamente alla base del culo.

Ho un attimo di esitazione, è vero, da piccola spesso le facevo il bagno, ma adesso è una giovane donna…..

Roberta: “Mi raccomando, occhio alla pelle chiara”

La sua voce è quasi assonnata, come se non le importasse molto, ma le increspature delle labbra lasciano intravedere un qualcosa che ancora non capisco.

Deglutisco mentre le mani affondano nelle sue chiappe.

Roberta ha un culo veramente sodo, rotondo, anche se non fa palestra è praticamente perfetto.

Mi accorgo di avere il culo di mia figlia tra le mie mani, i pollici che piano piano entrano tra le sue chiappe.

La faccia di Roberta ha cambiato espressione, seria, quasi eccitata.

Proseguo sulle cosce, affusolate, toniche per finire ai polpacci.

Mi accorgo di essere eccitato, il cazzo nel costume ormai è completamente in erezione.

Roberta apre gli occhi

Roberta: “Grazie Papy, adesso però tra che hai le mani cosparse di crema….”

In un lampo si volta pancia in su lasciando alla mia vista lo splendore del suo seno e della sua fica.

Non ci sono segni di peluria, segno di una depilazione accurata fatta da poco.

Roberta: “E poi sei così bravo a spalmare le parti sensibili”

Un sorriso malizioso si apre sul volto di mia figlia mentre mi guarda e io sono ipnotizzato da quel triangolo bianco poco più grande dei sui genitali.

Esito, quando uno squillo mi risveglia dal torpore, un messaggio sul cellulare.

Guardo dall’orologio, è Anna

Anna: “Scusami, ho chiamato Valerio, stasera torna qui da me. So che capirai. Ti Amo”

Il messaggio mi manda il sangue al cervello.

Che troia che ho sposato….. ma adesso mi diverto anche io.

Spruzzo un po’ di crema sulle mani e le appoggio al collo di Roberta.

Piano piano scendo sulle spalle, e mi avvicino al seno.

Noto che i suoi capezzoli stanno diventando duri.

Con le dita percorro tutto il contorno del seno sfiorandolo delicatamente, poi aggiungo le altre dita e chiudo i seni nelle mie mani.

Sento i capezzoli duri che premono sui miei palmi.

La terza di Roberta è perfetta per le mie mani.

Dalla sua faccia capisco che si sta eccitando, tiene gli occhi chiusi e morde il labbro inferiore con i denti.

Con pollice e indice trillo un po’ i capezzoli, solo un attimo poi proseguo la mia strada.

Sorpasso il seno e mi dirigo verso l’ombelico, proseguo e raggiungo il limite del triangolo bianco.

Io: ”Mi sa che serve un altro po’ di crema”

Roberta non risponde, rimane a occhi chiusi, visibilmente eccitata, con le gambe più divaricate rispetto a prima.

Riprendo da dove avevo lasciato, appoggio le mani sul basso ventre, Roberta ha un sussulto, con gli occhi chiusi, non se lo aspettava.

Invece di proseguire dritto, allargo le mani e punto dritto verso le gambe e l’interno coscia.

Affondo tra le sue cosce sfiorando con il dorso della mano le labbra della fica sentendola già bagnata.

Adesso ne ho la prova, Roberta è eccitata.

Lascio la mano destra tra le sue gambe mentre con la sinistra, sempre stando lontano dai genitali torno sul basso ventre.

Mi giro e la guardo in faccia, mentre lentamente con la mano destra inizio a risalire centralmente.

Le labbra si aprono al passaggio del dito medio mentre la altre percorrono i bordi.

Arrivo a l clitoride, con il medio inizio a giocarci.

Roberta inizia a respirare in modo irregolare, si inarca con la schiena, si sta godendo il momento.

Ho il cazzo che sta per esplodere, vorrei tanto tirarlo fuori ma non posso, qualcosa mi blocca.

Con la mano sinistra risalgo fino al seno e torno a giocare con i capezzoli mentre la destra continua a giocare con il clitoride.

Poi piano piano introduco il medio dentro di lei, inizio un lento movimento come una penetrazione, stando ben attendo a passare sopra il clitoride con il resto della mano per tutto il tempo.

La fica di Roberta ormai è un lago di umori, le gambe completamente divaricate per lasciarmi ancora più spazio di movimento.

Preso dall’eccitazione sposto dentro di lei anche l’indice lasciando al pollice il lavoro sul clitoride.

Roberta adesso ansima senza trattenersi.

In un momento il suo corpo si irrigidisce, le gambe si chiudono intorno alla mia mano mentre le sue si poggiano sopra la mia quasi a trattenerla dentro.

Un’onda di calore mi invade la mano, l’orgasmo potente di Roberta mi ha travolto.

Piano piano il corpo si rilassa e le gambe allentano la presa.

Esco da dentro di lei, la mano completamente bagnata, mi alzo e la guardo.

Io: “Beh io avrei finito, mi sembra di aver fatto un buon lavoro, no?”

Roberta apre gli occhi

Roberta: “Sicuro?”

Mi guarda il costume, la mia eccitazione non può passare inosservata

Roberta: “Vorrà dire che le gambe le farò da sola”

Sorride mentre si spalma la crema sulle gambe divaricandole ben bene per farmi vedere la sua fica bagnata dall’orgasmo appena avuto.

Io: “Voi ragazze non siete mai contente”

Roberta: “Non l’ho mai detto. Anzi hai fatto un ottimo lavoro”

Si sdraia di nuovo sul lettino, occhi chiusi.

Roberta: “E adesso tintarella”

Rientro in casa, la mano bagnata.

Salgo in bagno e mi libero dal costume.

Il cazzo ancora di marmo, istintivamente mi porto la mano alla bocca e finalmente sento il piacere della mia bambina.

L’altra mano impugna il cazzo.

Non serve molto, pochi colpi e esplodo tutto il mio piacere in terra di fronte a me.

Ripulisco tutto e mi lavo le mani.

Scendo e vedo il telefono.

Lo prendo e con ancora in bocca il sapore di Roberta mando un messaggio a mia moglie.

Io: “Tranquilla tesoro nessun problema. Non bisogna mai trattenersi di fronte a una tentazione e adesso anche io ne so qualcosa. Ti amo anche io.....”
non posso negarlo. eccitantissimo. spero tu capisca cosa intendo con "per niente volgare". top.
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Mettiamola così, continuerò a scrivere cosa voglio (traendo spunto da realtà e fantasia) sapendo che non si può piacere a tutti.

Ache perché se ci si scandalizza adesso figurati dopo :ROFLMAO:

A breve la prossima puntata....... tempo di raccogliere le idee.
attendo trepidante..
 

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