Mini avventure

marco561

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Lo sai che le facevo anch'io queste cose.
All'epoca, non avendo ancora un'auto ci infrattavamo nei cinema o dietro qualche albero nei giardini.
Quando non si trovava un posto adatto lo dove appartarci lo facevamo nell'androne del palazzo o nella tromba delle scale della mia ragazza nel riaccompagnarla a casa.
Anche tu lo mettevi tra le cosce della tua raga? Ti spostavi quando sborravi?
 
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teo55

teo55

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Anche tu lo mettevi tra le cosce della tua raga? Ti spostavi quando sborravi?
Esattamente tra le cosce. Quando non gli calavo le mutandine gli sborravo sopra e lei tornava a casa tutta bagnata e gocciolante. Invece se riuscivo a calarle le mutandine e la punta del cazzo gli premeva sulla fighetta mi spostavo di lato.
 

massimo5

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Poichè non sono bravo nello scrivere racconti, immagino che questo sia il posto più idoneo nel raccontare brevemente di quanto sono venuto a conoscenza, scusandomi anticipatamente per gli eventuali errori

Si tratta di un fattaccio che mi è stato riferito dal proprietario di una tabaccheria lottomatica del quartiere Sallustiano di Roma, dove in tantissimi hanno giocato il seguente terno 29 71 e 82 e la quaterna 29 52 71 e 82.
I numeri fanno riferimento a una relazione incestuosa tra madre e figlio e questi con sua sorella, che indicherò con nomi posticci.
Tutto si è venuto a sapere quando la sorella, Laura, una quarantenne minuta e delicata, dopo neanche due mesi di matrimonio ha chiesto la separazione dal marito ritornando a casa dalla madre e dal fratello, Roberto.
La relazione incestuosa, comunque, è nata una decina d'anni fa quando Roberto a causa di un incidente con lo scooter ha avuto entrambe le braccia rotte. Questo stato di non autosufficienza neanche per le cose più semplici, come lavarsi e vestirsi, si era protratto per dei mesi e la madre, dovette supplire a questo stato di inabilità.
Roberto, all'epoca poco più che ventenne, alle abluzioni della madre, aveva delle reazioni che potete immaginare e dalli oggi dalli domani chiese alla madre di farlo sfogare. A quanto pare anche la madre vedova e dopo anni di astinenza non seppe resistere alla tentazione e superato il naturale imbarazzo iniziale, l'aiutò prima manualmente per poi concedere sempre di più e finire con fare l'amore con il figlio.
Si mormora che questo Roberto sia un ragazzo molto introverso e succube della madre, esce pochissimo e non ha amici, ma si è saputo anche che è molto ben dotato, tanto che quando Laura, lo ha scoperto, ha abbandonando gli altri ragazzi che gli gironzolavano intorno e ha cominciato una relazione segreta con lui.
Questo trio particolare di cui Roberto era il perno su cui giravano ignare l'una dell'altra la madre e la sorella è continuato, in sordina, fino a quando Laura dopo aver conosciuto un uomo su Facebook, abitante nello stesso quartiere, aveva deciso di fidanzarsi e successivamente sposarsi.
Durante il breve fidanzamento (questo a detta dell'ex marito di Laura) le cose non andavano bene come tutte le normali coppie perchè lei era sempre controllata dal fratello e nei pochi momenti di intimità si limitava a molte limonate ma poche penetrazioni, adducendo sempre delle scuse .
Purtroppo al rientro dal viaggio di nozze si è arrivata alla rottura con litigi e chiassate anche per strada, dove si sono state spiattellate in piazza a Laura, l'attaccamento ossessivo alla sua famiglia e lei a lui le dimensioni del pene e l'incapacità di soddisfarla.
Sapendo bene che la gente chiacchiera e tutti aggiungono qualcosa, nonchè i vari litigi avvenuti in casa tra madre e figlia per la fine del matrimonio si sono scoperte le due relazioni che Roberto teneva con la madre e la sorella.
Da qui lo scandalo e i numeri giocati dagli abitanti del rione mentre sia l'ex sposo che l'allegra famigliola hanno cambiato quartiere.
 

Nuevo3

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Sorpresa per il mio quarantesimo compleanno.
Mia moglie, un poco bisex, per l'occasione aveva organizzato una cena con molti amici comuni a casa. Tra questi c'era anche la sua ultima amica, sui cinquanta e passa con un seno particolarmente abbondante. A fine cena quando tutti erano andati via, mia moglie mi disse che adesso mi avrebbe dato il suo regalo solo che dovevo mettermi bendato sul divano e fare solo quello che lei diceva.
Accettai subito pensando immediatamente che ci saremmo fatti una bella scopata, e feci come lei aveva chiesto.
Dopo un poco sentii dei rumori poi dei gemiti, credevo che mia moglie si stesse masturbando per riscaldare l'ambiente ma avvertii che non era sola. Passarono alcuni minuti ed io ero tentato di togliermi la benda ma lei mi disse di pazientare. Successivamente mi sentii accarezzare ma da più mani che mi spogliarono completamente. Qualcuno me lo stava toccando e quando chiesi chi era a farmelo sentii solo dei risolini e una lingua che me lo lappava, uno strusciarsi di zinne sulle gambe e un cambio di bocca.
“Porcello ti ho visto come osservavi Elvira a tavola e hai visto che bel seno ha?” risposi di si e lei: “Adesso possiamo giocare con lei, ti piace il mio regalo?” . Mi tolsi la benda e trovai mia moglie e la sua amica nude, con me in mezzo che si accarezzavano . Immediatamente allungai le mani su quel sodo seno che Elvira teneva strizzandogli i capezzoli e scesi con le mani sulla sua grossa figona già grondante di umori.
Mia moglie attirò a se l'amica se per farsi leccare la figa ed io mi piazzai subito dietro Elvira impalandola a pecora.
Dopo fu il turno della signora Elvira farsi leccare la figa da mia moglie. Giocammo così per un bel poco di tempo in tre scambiandoci i ruoli a vicenda e mia moglie per la prima volta mi concesse vi venire nella figa della sua amica. Mi fermai trafelato per riprendermi dalla mia venuta e loro stese sul tappeto del salotto continuarono a lesbicare. Uno spettacolo bellissimo. Si strusciavano figa contro figa e si accarezzavano con voluttà, facendomi di nuovo drizzare il cazzo. Soddisfatte alla fine anche loro si fermarono e Elvira dopo averci baciati entrambi con la sua bocca piena di umori si rivestì, salutò mandandoci un bacio con la mano e andò via.
Rimasto solo con mia moglie ricominciammo a scopare beatamente scambiandoci pareri e sensazioni sulla sua amica e alla domanda su chi secondo me scopava meglio gli dissi: “Solo tu amore mi fai veramente godere! Nessuna donna può essere più è brava di teme te” .

Piaciuto? Se si continuo
Tu sei un uomo molto fortunato!
 

Giannisono

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Tu sei un uomo molto fortunato!
Fortunato molto per aver trovato una donna molto biricchina e fuori dai canoni usuali.
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Poichè non sono bravo nello scrivere racconti, immagino che questo sia il posto più idoneo nel raccontare brevemente di quanto sono venuto a conoscenza, scusandomi anticipatamente per gli eventuali errori

Si tratta di un fattaccio che mi è stato riferito dal proprietario di una tabaccheria lottomatica del quartiere Sallustiano di Roma, dove in tantissimi hanno giocato il seguente terno 29 71 e 82 e la quaterna 29 52 71 e 82.
I numeri fanno riferimento a una relazione incestuosa tra madre e figlio e questi con sua sorella, che indicherò con nomi posticci.
Tutto si è venuto a sapere quando la sorella, Laura, una quarantenne minuta e delicata, dopo neanche due mesi di matrimonio ha chiesto la separazione dal marito ritornando a casa dalla madre e dal fratello, Roberto.
La relazione incestuosa, comunque, è nata una decina d'anni fa quando Roberto a causa di un incidente con lo scooter ha avuto entrambe le braccia rotte. Questo stato di non autosufficienza neanche per le cose più semplici, come lavarsi e vestirsi, si era protratto per dei mesi e la madre, dovette supplire a questo stato di inabilità.
Roberto, all'epoca poco più che ventenne, alle abluzioni della madre, aveva delle reazioni che potete immaginare e dalli oggi dalli domani chiese alla madre di farlo sfogare. A quanto pare anche la madre vedova e dopo anni di astinenza non seppe resistere alla tentazione e superato il naturale imbarazzo iniziale, l'aiutò prima manualmente per poi concedere sempre di più e finire con fare l'amore con il figlio.
Si mormora che questo Roberto sia un ragazzo molto introverso e succube della madre, esce pochissimo e non ha amici, ma si è saputo anche che è molto ben dotato, tanto che quando Laura, lo ha scoperto, ha abbandonando gli altri ragazzi che gli gironzolavano intorno e ha cominciato una relazione segreta con lui.
Questo trio particolare di cui Roberto era il perno su cui giravano ignare l'una dell'altra la madre e la sorella è continuato, in sordina, fino a quando Laura dopo aver conosciuto un uomo su Facebook, abitante nello stesso quartiere, aveva deciso di fidanzarsi e successivamente sposarsi.
Durante il breve fidanzamento (questo a detta dell'ex marito di Laura) le cose non andavano bene come tutte le normali coppie perchè lei era sempre controllata dal fratello e nei pochi momenti di intimità si limitava a molte limonate ma poche penetrazioni, adducendo sempre delle scuse .
Purtroppo al rientro dal viaggio di nozze si è arrivata alla rottura con litigi e chiassate anche per strada, dove si sono state spiattellate in piazza a Laura, l'attaccamento ossessivo alla sua famiglia e lei a lui le dimensioni del pene e l'incapacità di soddisfarla.
Sapendo bene che la gente chiacchiera e tutti aggiungono qualcosa, nonchè i vari litigi avvenuti in casa tra madre e figlia per la fine del matrimonio si sono scoperte le due relazioni che Roberto teneva con la madre e la sorella.
Da qui lo scandalo e i numeri giocati dagli abitanti del rione mentre sia l'ex sposo che l'allegra famigliola hanno cambiato quartiere.
Un poco incasinato e sembra un articolo di giornale. Comunque apprezzo l'impegno nel rappresentare la storia.
 
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sasa85

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Ciao, sono un un fisioterapista come la mia compagna. Abbiamo molte storie piccanti avvenute con i nostri pazienti. Mi piacerebbe raccontarle ma non essendo bravo nel raccontarle, vorrei poterle descrivere brevemente su questo post. Pensate possano interessare?
 

JokerGreen

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Ciao, sono un un fisioterapista come la mia compagna. Abbiamo molte storie piccanti avvenute con i nostri pazienti. Mi piacerebbe raccontarle ma non essendo bravo nel raccontarle, vorrei poterle descrivere brevemente su questo post. Pensate possano interessare?
Si interessano racconta pure crea un post nella sezione racconti e vai 😃
 

sasa85

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Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.
Comincio con un breve prologo e un raccontino.

Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.

Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.
Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.

Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.

In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .

La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.

In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..

All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.
Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T.
Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella.
A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.
Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione.

Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.
 

JokerGreen

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Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.
Comincio con un breve prologo e un raccontino.

Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.

Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.
Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.

Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.

In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .

La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.

In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..

All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.
Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T.
Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella.
A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.
Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione.

Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.
Continua e sopratutto l’altra situazione mi interessa sapere!
 

phico85

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Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.
Comincio con un breve prologo e un raccontino.

Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.

Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.
Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.

Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.

In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .

La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.

In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..

All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.
Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T.
Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella.
A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.
Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione.

Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.
Interessante molto, sarà che mi stuzzica l'idea della fisioterapista sexy. Solo una domanda alla quale spero risponderai con sincerità, quanto c'è di vero e quanto di romanzato in questa storia?
 

massimo5

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Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.
Comincio con un breve prologo e un raccontino.

Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.

Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.
Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.

Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.

In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .

La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.

In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..

All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.
Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T.
Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella.
A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.
Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione.

Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.
Continua sembra una storia intricante.
 

Giannisono

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liguria
Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.
Comincio con un breve prologo e un raccontino.

Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.

Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.
Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.

Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.

In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .

La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.

In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..

All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.
Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T.
Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella.
A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.
Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione.

Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.
Piacevole da leggere. Un poco telegrafico ma simpatico. Aspetto la pubblicazione di
un'altra avventura.
 

bionno

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Ciao, sono un un fisioterapista come la mia compagna. Abbiamo molte storie piccanti avvenute con i nostri pazienti. Mi piacerebbe raccontarle ma non essendo bravo nel raccontarle, vorrei poterle descrivere brevemente su questo post. Pensate possano interessare?
certo che si
 

sasa85

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Continuo con un altro breve episodio sulle "terapie particolari" che come fisioterapista, negli anni mi sono capitati.

Come accennato in precedenza, tra le mura dell’albergo per anziani, convenzionato con la FKT dove lavoro, La signora M., oltre alla signora T. mi presentò la signora G., anch’essa vedova e sui 72 anni. Questa a differenza delle altre due condivideva la stanza con un’altra residente nella struttura e per questo M. si dichiarò disponibile ad ospitala nella sua stanza.
Allettato da quanto già ricevuto e promesso, dopo aver ricevuto la richiesta di cure fisiatriche, mi recai nella struttura per il “trattamento”.
Entrato in camera con M. , trovai la signora G. che mi attendeva in vestaglia. A differenza di M., era pienotta con grosse zinne cascanti sulla pancia, capelli grigi a mezza spalla con cosce e culo grosso. Era comunque sufficientemente piacevole e con uno sguardo da furbetta.
M. mi presentò elogiandomi per la mia bravura e assicurandola che dopo la terapia se gradiva anche la terapia “particolare” ne avrebbe tratto un notevole beneficio.
Le prime sei cure furono normali, mentre alle ultime quattro G., decise per l’ulteriore trattamento.
G. volle lo stesso trattamento della signora T. con l’aggiunta di sborrata finale. Era brava, e sicuramente esperta dato che lei, per avere la migliore posizione per “seduta particolare”, autonomamente si mise sullo spigolo del letto per segarmi mentre lei apriva le cosce per farsi mettere le dita nel suo figone. Godeva così e solo dopo che mi aveva abbondantemente bagnato, dei suoi umori le dita, mi faceva mettere davanti a lei per succhiarmelo fino a farsi venire in bocca mentre io gli stuzzicano i capezzoli.
Soddisfatta, la signora G. mi gratificò molto bene e in un'altra occasione volle assistere, masturbandosi oscenamente inginocchiata sul letto a una scopata di me con la sua amica M.

Se anche questo racconto telegrafico è stato di gradimento continuerò raccontandovi qualche altra mia storia o di quelle capitate a mia moglie.
 
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Giannisono

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Continuo con un altro breve episodio sulle "terapie particolari" che come fisioterapista, negli anni mi sono capitati.

Come accennato in precedenza, tra le mura dell’albergo per anziani, convenzionato con la FKT dove lavoro, La signora M., oltre alla signora T. mi presentò la signora G., anch’essa vedova e sui 75 anni. Questa a differenza delle altre due condivideva la stanza con un’altra residente nella struttura e per questo M. si dichiarò disponibile ad ospitala nella sua stanza.
Allettato da quanto già ricevuto e promesso, dopo aver ricevuto la richiesta di cure fisiatriche, mi recai nella struttura per il “trattamento”.
Entrato in camera con M. , trovai la signora G. che mi attendeva in vestaglia. A differenza di M., era pienotta con grosse zinne cascanti sulla pancia, capelli grigi a mezza spalla con cosce e culo grosso. Era comunque sufficientemente piacevole e con uno sguardo da furbetta.
M. mi presentò elogiandomi per la mia bravura e assicurandola che dopo la terapia se gradiva anche la terapia “particolare” ne avrebbe tratto un notevole beneficio.
Le prime sei cure furono normali, mentre alle ultime quattro G., decise per l’ulteriore trattamento.
G. volle lo stesso trattamento della signora T. con l’aggiunta di sborrata finale. Era brava, e sicuramente esperta dato che lei, per avere la migliore posizione per “seduta particolare”, autonomamente si mise sullo spigolo del letto per segarmi mentre lei apriva le cosce per farsi mettere le dita nel suo figone. Godeva così e solo dopo che mi aveva abbondantemente bagnato, dei suoi umori le dita, mi faceva mettere davanti a lei per succhiarmelo fino a farsi venire in bocca mentre io gli stuzzicano i capezzoli.
Soddisfatta, la signora G. mi gratificò molto bene e in un'altra occasione volle assistere, masturbandosi oscenamente inginocchiata sul letto a una scopata di me con la sua amica M.

Se anche questo racconto telegrafico è stato di gradimento continuerò raccontandovi qualche altra mia storia o di quelle capitate a mia moglie.
Ti sei ridotto proprio al minimo. Comunque preferisco i racconti brevi perché quelli dettagliati alla fine sono ripetitivi e non lasciano spazio all'immaginazione.
Se ti va raccontaci anche di tua moglie.
 
G

gibbitto

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Io durante la quarantena ho iniziato a messaggiare con la cugina della mia fidanzata che ora avrebbe una gran voglia di farsi trombare. Per ora non è ancora successo nulla, e non so se mai accadrà. L'idea mi eccita ma al tempo stesso mi fa sentire un po una merda..!
Io la cugina della morosa me la sono scopata 2-3 volte...una gran porca, si fa fare di tutto...
Lei farebbe qualcosa a tre con me e la morosa, ma la mia morosa ha detto che certe cose non le farà mai...gran peccato, scoparle insieme sarebbe assurdo!
i accontento della cugina
 

phico85

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Io la cugina della morosa me la sono scopata 2-3 volte...una gran porca, si fa fare di tutto...
Lei farebbe qualcosa a tre con me e la morosa, ma la mia morosa ha detto che certe cose non le farà mai...gran peccato, scoparle insieme sarebbe assurdo!
i accontento della cugina
Ahahahahh bravo, te alla fine te le scopi entrambe, in momenti diversi ma te le fai. Che ti frega ahahah
 

Dobermann84

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Altro racconto, un po' lunghetto, antecedente a quello, qui, già pubblicato.

“Dai confessati, dimmi cosa ti piacerebbe!"
Esordi mia moglie Pinuccia, una sera, mentre facevamo sesso sul divano con lei a cavalcioni.
"Allora, dai, rispondimi"
"Ok, te lo dico se mi prometti che non ti arrabbi”.
"Va bene " mi disse ridendo mentre le sue tette ballonzolavano a pochi centimetri dal mio viso.
"Sai cosa mi piacerebbe? Vorrei vederti fare l'amore con qualche tua amichetta, con cui hai fatto sesso, mi hai sempre raccontato superficialmente e non mi hai mai fatto partecipare. Credo che mi ecciterei un casino."
Sapendola abbastanza riservata sull’argomento, pensai che ora si sarebbe incazzata e non si scopasse a più. Invece rimase in silenzio per un po', mentre era sopra di me e aveva ancora il mio uccello dentro. Mi baciò e sorridendomi disse:
" Sei proprio un porco! E poi che faresti? lo sai che se ti vedo toccare un'altra donna senza il mio permesso ti uccido, vero?"
"Certo!" risposi. "Mi basterebbe anche solo guardarvi"
"Ma a me interessano i maschi, non le femmine!"
"Va bene lo so, però in più di un'occasione hai anche lesbicato".
“Ma era solo un gioco!" E mentre mi diceva così riprese a muoversi sul mio cazzo, strusciando il suo sesso sul mio. Si avvicinò a me e mi mise la lingua in bocca.
"E così...mmm...vorresti che al tuo posto ...mmm ci fosse una donna sporcaccione!" Mugolava mentre mi baciava e la sua saliva si mescolava con la mia. Si era eccitata e riprendemmo di nuovo a scopare in maniera così intensa che finimmo stravolti dal godimento.
Trascorsero alcuni giorni, quell’argomento sembrava messo nel dimenticatoio, quando sentii Pina ricevere una telefonata e poi venire da me entusiasta.
"Sai chi era al telefono? Daniela, una mia cara amica di terza media".
"Ah sì? Ma sono anni che non vi sentite" risposi. “Certo, ci siamo perse di vista, ma adesso l’ho trovata su facebook e ci siamo sentiti in questi giorni. Passa domani sera a trovarmi".
"Ah, bene, mi fa piacere passare una serata diversa " risposi.
La sera successiva, mia moglie aveva preparato la casa e una cena ben organizzata per ricevere Daniela e si era messa un po' in tiro per accogliere l'amica. Niente di che, ma le bastava una camicetta appena scollata senza reggiseno e un paio di jeans stretti per esaltare il suo fisico ancora piacente.
Quando suono il campanello andò ad aprire visibilmente eccitata mentre io aspettavo in salotto, non volendo essere di troppo al loro incontro che avevo immaginato noioso.
"Ciaooooo!!! Pinù, come stai? Ma sei sempre una ragazzina!" Sentii dire.
"Ma che dici! Dani. Tu sei ancora bellissima! Vieni ti mostro la casa e ti faccio conoscere mio marito”.
Quando entrarono in salotto, Daniela, attirò subito la mia attenzione Era davvero molto giovanile, minuta non troppo prosperosa, ma con un visino dolce e una bocca carnosa che la rendevano molto sensuale. Aveva un filo di trucco che esaltava il disegno del suo volto perfetto e mi alzai subito in piedi per fare la sua conoscenza.
Nella serata ebbi modo di capire che era un tipo davvero spigliato. Raccontava di tutte le marachelle che avevano combinato da ragazzine, dei suoi disastri a scuola dei suoi primi amori molto precoci, degli impegni attuali ecc. ecc.
Insomma la serata trascorreva piacevolmente, meglio di come pensavo.
Dopo l'ottima cena, ci spostammo sul divano a terminare la conversazione. Il vino era scorso abbondantemente e terminammo con un buon brandy invecchiato per festeggiare il ravvicinamento della loro vecchia amicizia.
Sarà per l'alcool, sarà perché non poteva essere altrimenti, il discorso cadde nuovamente sul sesso e sulle varie esperienze vissute.
"Sai, non ho mai avuto relazioni lunghe, non ci riesco. Un po' vi invidio, credo che siate una coppia davvero affiatata, ma a me piace cambiare e la fedeltà non è mai stata il mio forte." Stava dicendo Daniela.
"Mi ricordo perfettamente!" le rispose Pina "Facevi impazzire tutti i ragazzi... e anche le ragazze!!"
Le ragazze? Questa frase mi fece tornare in mente i discorsi di qualche sera precedente e intervenni prontamente: “Allora te la facevi anche con le ragazze?" Dissi con aria di meraviglia.
"Eh sì, sai com'è. Da ragazzine si vuol provare ogni esperienza e i primi tentativi amorosi li ho avuto anche con alcune amiche...vero?" disse ammiccando a mia moglie..
Pina, arrossì vergognosa, ma non aggiunse nulla.
Io cogliendo la palla al balzo intervenni. "Come???? vorresti dire che tu e lei... insomma... ci siamo capiti"
"Già, non te lo ha mai raccontato? Per fare esperienza con i ragazzi, le prime carezze e i primi baci ce li siamo dati fra di noi". Mia moglie sembrava molto imbarazzata ed io capii che Daniela ormai inebriata dall’alcol certamente non si sarebbe più fermata. Quindi, incalzai.
"Davvero? Cavolo sono contento di questo, sarai stata una brava insegnante!" dissi ridendo. "Magari adesso ci sarebbe bisogno di qualche ripetizione"
Pina mi fulminò con lo sguardo, ma anche lei era sotto i fumi dell'alcool e i suoi freni inibitori erano allentati.
"Su" proseguii "Fammi vedere come facevi".
Daniela non se lo fece ripetere due volte, si avvicinò quel poco che bastava per sfiorare le labbra di mia moglie e le stampò un piccolo bacio sulle labbra, per vedere la sua reazione.
Vedendo che Pina non opponeva resistenza, gli accarezzò il viso e iniziò a succhiarle le labbra per poi infilargli la lingua in bocca.
Sulle prime Pina, rimase impietrita, non si aspettava certamente una cosa del genere. Erano passati così tanti anni da quando lo avevano fatto l’ultima volta.
Ma al contatto delle labbra di Daniela, lei si sciolse e si lasciò baciare partecipando attivamente. La sua lingua e si intrecciò a quella dell'amica ed io rimasi inebetito a gustarmi la bellezza dello spettacolo che mi stavano offrendo.
Poi si staccarono ricomponendosi un po' ma rimanendo comunque molto vicine.
Ci fu un attimo di silenzio. Nessuno aveva il coraggio di parlare. Le due donne mi guardavano e si guardavano negli occhi con una strana luce.
Probabilmente quel bacio avevano risvegliato a mia moglie, voglie e desideri che si erano assopiti nel tempo e chissà quanti e quali pensieri stavano viaggiando nelle loro menti in quei pochi, interminabili, secondi di silenzio.
Dovevo fare qualcosa, battere il ferro finché era caldo e vinto l’ impaccio, dissi: " Tu e Pina siete bellissime è una meraviglia vedervi baciare, ma non voglio disturbarvi o interrompervi, so bene quello che volete adesso, esco da questa stanza e vi lascio sole. Ma vi prego continuate!".
Daniela mi guardò e mi disse "Resta pure, non ci disturbi. D'altra parte sono cose che abbiamo fatto anche da ragazzine. Ora che siamo adulte siamo più consapevoli delle nostre azioni. Sapere che ci guardi poi eccita di più".
"Sai" risposi: " Proprio pochi giorni fa con Pina fantasticavamo sull'amore fra due donne!".
Non ci fu bisogno di altro. Daniela prese una mano di mia moglie e se l'appoggiò sul piccolo seno facendola scivolare all'interno della scollatura della maglietta. Poi fece altrettanto accarezzando il suo seno prosperoso. "Mi ricordo che anche da piccola lo avevi più grosso del mio e te l'ho sempre invidiato." In pochi secondi mia moglie si sbottonò la camicetta e offrì i seni alla bocca dell'amica che si attaccò a un suo capezzolo succhiandolo come un neonato.
Pina si lasciava leccare e baciare mentre la sua mano rovistava nella maglietta di Daniela. Ero sicuro che in quel momento si è pentita di essersi messa i jeans stretti, ma anche loro presto avrebbero ceduto all'attacco esperto dell’amica.
Io mi godevo la scena arrapatissimo. Non volevo disturbarle, ormai loro andavano da sole e non avevano bisogno di altre spinte.
La camicetta di mia moglie ormai era andata via offrendo lo spettacolo dei sui seni e Daniela vi affondava il suo viso baciandoglieli. Poi l'amica si alzò, in piedi. Si sfilò la maglietta e reggiseno e iniziò lentamente a far scivolare la gonna ai suoi piedi.
Io la vedevo di spalle e potevo ammirare il suo culo stupendo coperto da un tanga che ne esaltava le forme. Dovetti fare uno sforzo sovrumano per non saltarle addosso, ma avrei rovinato tutto.
Si avvicinò a mia moglie, le prese la mano e se la portò fra le gambe, sul tessuto leggero delle mutandine. "Te la ricordi?" le sussurrò.
Mia moglie non disse nulla, ma capii che da adolescenti quelle due ne avevano fatte di tutti i colori. Iniziò a masturbarsi con la mano di mia moglie e la sentivo respirare affannosamente. Poi le prese la testa e la spinse contro il suo grembo.
Scostò il tessuto e il naso di mia moglie si trovò appoggiato al suo monte di Venere. Pina si irrigidì ma spinta dell’amica entrò in contatto con la figa di Daniela e cominciò a leccargliela.
Posso solo immaginare il profumo che si percepiva. Daniela, gradiva e mugolava mentre spingeva la testa di mia moglie sulla sua fica e con l'altra mano si stuzzicava i capezzoli.
L’amica spostò verso la spalliera del divano Pina che dolcemente, si abbandonava a lei. Poi inginocchiata gli sbottonò i jeans e lei l'aiutò nell'operazione lasciandosi sfilare da dosso l'inutile indumento seguito dalle eleganti mutandine di pizzo che le avevo regalato. Questo mi convinse che forse mia moglie avesse organizzato bene lo svolgimento della serata.
Ora era Daniela che affondava la testa tra le cosce di mia moglie.
Una spettacolo immaginato tante volte ma a cui mai avevo assistito.
La mia signora tutta nuda, semi distesa sul divano a gambe larghe mentre l'amica, le donava piacere, affondando la sua lingua nella fica.
Non resistendo più e cercando di fare meno rumore possibile, mi aprii i pantaloni e tirai fuori il mio uccello che era duro come il marmo. Lentamente, in silenzio, facevo scorrere la mia mano lungo l'asta godendomi quel meraviglioso spettacolo fatto di culi e tette, lingue e fiche calde, profumo di donna e di sesso.
L'amica, sicuramente più esperta, fece distendere bene mia moglie sul divano e si posizionò con le gambe divaricate sulla sua faccia per permetterle di farsi leccare mentre anche lei si tuffò sul suo sesso. Un 69 da paura.... Dio che belle che erano! Le sentivo godere e ansimare, Le tette di mia moglie a stretto contatto con il corpo dell'altra e le gambe spalancate per permetterle di affondare il più possibile dentro di lei. Alla fine godettero! L'una nella bocca dell'altra fra squittii e sospiri. Si ricomposero mettendosi a sedere, di fronte a me che mi stavo segando! Entrambe avevano una mano sulla passera dell'altra e delicatamente si accarezzavano a vicenda, appagate dall'orgasmo appena ricevuto.
"Ti abbiamo fatto vedere un bello spettacolo" disse Daniela ammiccando mia moglie che annuì. "Adesso facci vedere tu cosa sei capace di fare. Fammi vedere come ti masturbi. Mi piace guardare un uomo che schizza davanti a me".
Io avevo la cappella gonfia e violacea che spuntava dalla mia mano e aumentando ritmo iniziai a masturbarmi fino a schizzare fiotti di sperma di fronte ai loro visi.
Fu davvero una liberazione.
L'amica mi sorrise, baciò in bocca nuovamente mia moglie e poi mi disse:
"Ora che ci siamo conosciuti, la prossima volta che vengo a trovarvi, se Pinù è d’accordo facciamo partecipare anche te, ok?"
Bel racconto
 

areagiuridica

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Questa è proprio breve e postata su un altro thread.
Tre anni fa sempre in vacanza, in un villaggio turistico in Calabria con la mia compagna facciamo amicizia con i vari animatori e una sera, dopo mezzanotte, siamo usciti con una ragazza e due ragazzi dello staff per fare un giro a Tropea. Al rientro, io stavo alla guida con la ragazza a fianco mentre mia moglie si sedette dietro, tra i due ragazzi.
Si parlava di vacanze e il bello del loro lavoro pieno di avventure piccanti.
Loro raccontarono che nonostante la loro giovane età e i pochi anni di lavoro, di avere avuto nel villaggio vacanze, molte esperienze sia tra loro che con gli ospiti, noi del nostri rapporti. Quando l'argomento scemò in auto, c'era silenzio.
Approfittando dell'oscurità e un poco euforico per l'argomento trattato, ne approfittai mettendo una mano tra le cosce della ragazza che gradendo e mi aprì le gambe per farsi toccare la figa. Nel mentre sentii dei gemiti, provenire da dietro, incuriosito spostai lo specchietto retrovisore e vidi la mia donna che slinguava un ragazzo mentre l'altro la palpeggiava tutta. A quel punto, la tipa a mio fianco mi mise una mano sul pacco che era già duro e sorridendo mi fece segno di accostare in una stradina deserta.
La assecondai e dopo neanche un minuto stavamo tutti insieme a pomiciare come cani in calore. Io mi sono scopato la ragazza in auto e la mia donna i due ragazzi di bocca e figa sul cofano. Entrata in auto si fece anche un 69 con la ragazza mentre noi dalle portiere aperte ci siamo gustati la scena. Un'oretta fantastica di sesso che purtroppo non abbiamo potuto rifare con loro.
voi beach resort?
 

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